Ultima modifica 27.06.2018

Il termine morbilità viene generalmente utilizzato con l'intento di esprimere la frequenza con cui una data malattia si manifesta nella popolazione. In tal senso, dire che una patologia è una delle più comuni cause di morbilità significa sottolinearne l'ampia diffusione nella popolazione. Per contro, le malattie rare sono caratterizzate da una bassissima morbilità.

MorbilitàQuesta interpretazione del termine riflette in tutto e per tutto il significato di "morbosità", essendo i due vocaboli utilizzati spesso come sinonimi, soprattutto in epidemiologia. Nella medicina del lavoro, invece, con il termine morbilità si fa riferimento all'attività lavorativa persa a causa di una patologia; tale parametro viene calcolato eseguendo il rapporto percentuale fra le giornate di assenza dal lavoro per sua causa ed il numero di giornate lavorative previste per il gruppo di soggetti considerato.

Il raffreddore, ad esempio, è una malattia associata:

  • ad altissima morbosità (o ad altissima morbilità se i due termini vengono usati come sinonimi, quindi considerandoli come il rapporto tra il numero di soggetti malati e la popolazione totale)
  • e a bassa morbilità (se considerata come il numero di giornate lavorative perdute a causa della malattia, che essendo lieve, non impedisce generalmente di recarsi al lavoro).