Xyzal - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Levocetirizina (Levocetirizina dicloridrato)
Xyzal 5 mg/ml gocce orali, soluzione
I foglietti illustrativi di Xyzal sono disponibili per le confezioni:IndicazioniPerché si usa Xyzal? A cosa serve?
Il principio attivo di Xyzal è levocetirizina dicloridrato.
Xyzal è un medicinale antiallergico.
Per il trattamento dei segni della malattia (sintomi) associati a:
- rinite allergica (inclusa la rinite allergica persistente);
- orticaria cronica (orticaria cronica idiopatica).
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Xyzal
Non prenda Xyzal
- se è allergico (ipersensibile) alla levocetirizina dicloridrato o ad un antistaminico o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Xyzal (vedere "Cosa contiene Xyzal").
- se ha una grave compromissione della funzionalità renale (insufficienza renale grave con clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min). .
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Xyzal
Faccia particolare attenzione con Xyzal
Non è raccomandato l'uso di Xyzal negli infanti e nei bambini al di sotto dei 2 anni di età.
Chieda consiglio al medico se è probabile che non sia in grado di vuotare la vescica (in condizioni quali: lesione al midollo spinale o prostata ingrossata).
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Xyzal
Assunzione con altri medicinali
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, compresi quelli senza prescrizione medica.
Assunzione di Xyzal con cibi e bevande
Si consiglia cautela se Xyzal è assunto insieme all'alcol.
In pazienti sensibili, l'assunzione contemporanea di cetirizina o levocetirizina con alcol o con altri medicinali che agiscono sul cervello può influenzare il grado di vigilanza.
Xyzal può essere assunto con o senza cibo.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza e allattamento
Informi il medico se è incinta, se sta cercando di restare incinta o se sta allattando al seno. Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Alcuni pazienti, a seguito del trattamento con Xyzal, possono manifestare sonnolenza/assopimento, stanchezza e spossatezza. Si consiglia cautela nel guidare o nell'utilizzare macchinari finchè non conosce l'effetto di questo medicinale sulla sua persona.Test specifici, condotti su volontari sani, non hanno comunque rilevato alcuna riduzione del grado di vigilanza, della capacità di reazione o della capacità di guidare a seguito dell'assunzione di levocetirizina al dosaggio raccomandato.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Xyzal
Il metile paraidrossibenzoato ed il propile paraidrossibenzoato possono causare reazioni allergiche (anche ritardate), quali mal di testa, disturbi di stomaco e diarrea
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Xyzal: Posologia
Prenda sempre Xyzal seguendo esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Dosi:
La dose abituale è:
- Adulti e bambini a partire dai 6 anni di età: 20 gocce una volta al giorno
- Bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni: 5 gocce due volte al giorno.
La somministrazione di Xyzal negli infanti e bambini al di sotto dei 2 anni di età non è raccomandata.
Speciali istruzioni sulle dosi per specifiche popolazioni:
Ai pazienti con funzionalità renale ridotta può essere somministrata una dose più bassa in accordo con la gravità della loro malattia renale e nei bambini la dose sarà scelta sulla base del peso corporeo; la dose sarà determinata dal medico.
Pazienti che hanno una grave compromissione della funzionalità renale non devono assumere Xyzal.
Pazienti che hanno solo la funzionalità epatica ridotta devono assumere la dose abituale prescritta.
Ai pazienti che hanno sia la funzionalità epatica che renale ridotte, può essere data una dose più bassa in relazione alla gravità della malattia renale e, nei bambini, la dose sarà anche scelta sulla base del peso corporeo; la dose sarà determinata dal medico.
Non è necessario alcun adattamento della dose nei pazienti anziani, purchè la loro funzionalità renale sia normale.
Come e quando deve prendere Xyzal?
Solo per uso orale. Xyzal può essere assunto con o senza cibo. Le gocce devono essere versate in un cucchiaio oppure diluite in acqua ed assunte per via orale.
Se si usa la diluizione, si deve considerare, specialmente per la somministrazione nei bambini, che il volume di acqua al quale si aggiungono le gocce, deve essere proporzionato alla quantità di acqua che il paziente è in grado di ingerire. La soluzione diluita deve essere assunta immediatamente.Quando si contano le gocce, il flacone deve essere tenuto verticalmente (capovolto). Se il flusso delle gocce si interrompe e se non ne è stata erogata la corretta quantità, riportare il flacone in posizione verticale all'insù, quindi capovolgerlo nuovamente e continuare a contare le gocce.Per quanto tempo deve prendere Xyzal?
La durata del trattamento dipende dal tipo, dalla durata e dal decorso dei suoi disturbi ed è stabilita dal medico.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Xyzal
Se prende più Xyzal di quanto deve
L'assunzione di una quantità di Xyzal più elevata del necessario può causare sonnolenza negli adulti. I bambini possono mostrare inizialmente eccitazione ed irrequietezza seguita da sonnolenza.
Se pensa di aver preso una dose eccessiva di Xyzal, informi il medico, che deciderà quali azioni dovranno essere intraprese
Se dimentica di prendere Xyzal
Se dimentica di prendere Xyzal o se assume una dose più bassa di quella prescritta dal medico, non prenda una dose doppia per compensare quella dimenticata. Proceda con la somministrazione assumendo la dose successiva all'ora prestabilita.
Se interrompe il trattamento con Xyzal
L'interruzione del trattamento non dovrebbe avere effetti negativi. I sintomi possono riapparire, ma non dovrebbero essere più gravi di quanto fossero prima del trattamento.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Xyzal
Come tutti i medicinali, Xyzal può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati comuni (da 1% a 10%) che sono stati riportati sono principalmente lievi o moderati come: bocca secca, mal di testa, stanchezza e sonnolenza/assopimento. Sono stati osservati effetti indesiderati non comuni (da 0,1% a 1%) come spossatezza e dolori addominali. Sono stati riportati altri effetti indesiderati come palpitazioni, frequenza cardiaca aumentata, convulsioni, formicolio, capogiro, sincope, tremore, disgeusia (alterazione del senso del gusto), sensazione di rotazione o movimento, disturbi visivi, visione offuscata, dolore o difficoltà nell'urinare, incapacità di svuotamento completo della vescica, edema, prurito, rash, orticaria (rigonfiamento, arrossamento e prurito cutaneo), eruzione cutanea, respiro corto, incremento di peso, dolore muscolare, comportamento aggressivo o agitato, allucinazione, depressione, insonnia, preoccupazioni o pensieri suicidi ricorrenti, epatite, funzionalità epatica anormale, vomito, aumento dell'appetito e nausea.
Interrompa l'assunzione di Xyzal ai primi segni di reazione di ipersensibilità e contatti il medico immediatamente. I sintomi della reazione di ipersensibilità possono includere: gonfiore della bocca, della lingua, del viso e/o della gola, difficoltà di respirazione o di deglutizione (costrizione toracica o sibilo), orticaria, improvvisa caduta della pressione del sangue che può portare al collasso o shock, che può essere fatale.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informi il medico o il farmacista.
Scadenza e Conservazione
Tenere Xyzal fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Non usi Xyzal dopo la data di scadenza che è riportata sull'etichetta interna e sulla scatola dopo Scad. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno del mese.
Conservi il medicinale nel confezionamento originale per proteggerlo dalla luce. Non utilizzare dopo tre mesi dalla prima apertura.
Composizione e forma farmaceutica
Cosa contiene Xyzal
1 ml di soluzione orale contiene 5 mg di levocetirizina dicloridrato.
Gli eccipienti sono sodio acetato, acido acetico, glicole propilenico, metile paraidrossibenzoato (E218), propile paraidrossibenzoato (E216), glicerolo, saccarina sodica, acqua depurata.
Descrizione dell'aspetto di Xyzal e contenuto della confezione
Flacone di vetro ambrato munito di contagocce in polietilene naturale a bassa densità e tappo bianco in polipropilene con chiusura a prova di bambino.
Volumi di 10 ml, 15 ml e 20 ml di gocce orali, soluzione.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Il flacone di soluzione è fornito in una scatola di cartone contenente anche un foglio illustrativo per il paziente.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
XYZAL 5 MG/ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni ml (il quale è equivalente a 20 gocce), contiene 5 mg di levocetirizina dicloridrato.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Gocce orali, soluzione
Liquido limpido e incolore.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico della rinite allergica (inclusa la rinite allergica persistente) e dell'orticaria cronica idiopatica.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Le gocce devono essere versate in un cucchiaio oppure diluite in acqua ed assunte per via orale.
Se si usa la diluizione, si deve considerare, specialmente per la somministrazione nei bambini, che il volume di acqua al quale si aggiungono le gocce, deve essere proporzionato alla quantità di acqua che il paziente è in grado di ingerire. La soluzione diluita deve essere assunta immediatamente.
Quando si contano le gocce, il flacone deve essere tenuto verticalmente (capovolto).
Nel caso il flusso delle gocce si interrompa, se non ne è stata erogata la corretta quantità, riportare il flacone in posizione verticale all'insù, quindi capovolgerlo nuovamente e continuare a contare le gocce.
Le gocce possono essere assunte con o senza cibo.
Adulti e adolescenti al di sopra dei 12 anni:
La dose giornaliera raccomandata è di 5 mg (20 gocce).
Anziani:
È raccomandato un aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani con compromissione renale da moderata a grave (vedere "Pazienti con compromissione renale" di seguito)
Bambini tra 6 e 12 anni di età:
La dose giornaliera raccomandata è di 5 mg (20 gocce).
Bambini tra 2 e 6 anni di età:
La dose giornaliera raccomandata è di 2,5 mg da suddividere in due somministrazioni da 1,25 mg (5 gocce due volte al giorno).
Pazienti adulti con compromissione renale:
La frequenza dei dosaggi deve essere individuata in base alla funzionalità renale. Per adattare il dosaggio si faccia riferimento alla tabella che segue. Per utilizzare la tabella occorre fare riferimento al valore di clearance della creatinina (CLcr) del paziente espresso in ml/min. Il valore CLcr (ml/min) può essere ricavato a partire dal livello di creatinina sierica (mg/dl) in base alla seguente formula:
CLcr = | [140-età(anni)]x peso (kg) | (x 0,85 per donne) |
75 x creatinina sierica (mg/dl) |
Adattamento del dosaggio per i pazienti con compromissione renale:
Gruppo | Clearance della creatinina (ml/min) | Dose e frequenza |
Normale | ≥80 | 5 mg una volta al giorno |
Lieve | 50 - 79 | 5 mg una volta al giorno |
Moderata | 30 - 49 | 5 mg una volta ogni 2 giorni |
Grave | 5 mg una volta ogni 3 giorni | |
Malattia renale allo stadio terminale - Pazienti dializzati | Controindicato |
Nei pazienti pediatrici affetti da compromissione renale, la dose dovrà essere adattata individualmente, tenendo in considerazione la clearance renale e il peso corporeo del paziente. Non ci sono dati specifici per bambini affetti da compromissione renale.
Pazienti con compromissione epatica:
Non è necessario un adattamento del dosaggio nei pazienti affetti da sola compromissione epatica. Nel caso di pazienti con compromissione epatica e renale, è necessario adattare il dosaggio (vedere "Pazienti con compromissione renale" più sopra).
Durata del trattamento:
La rinite allergica intermittente (sintomi presenti per meno di 4 giorni alla settimana o di durata inferiore alle 4 settimane) deve essere trattata in accordo con la patologia e la sua storia; il trattamento può essere interrotto una volta che i sintomi sono scomparsi e può essere ricominciato nuovamente quando ricompaiano i sintomi. In caso di rinite allergica persistente (sintomi presenti per più di 4 giorni alla settimana e per più di 4 settimane), al paziente può essere proposta la terapia continuativa durante il periodo di esposizione agli allergeni.
Attualmente sono disponibili, per levocetirizina in compresse rivestite con film da 5 mg, dati clinici relativi al trattamento fino a 6 mesi. Sono disponibili dati clinici relativi al trattamento con il racemo: fino ad un anno in pazienti con orticaria cronica e rinite allergica cronica.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità alla levocetirizina, ad un qualunque derivato piperazinico, al metile paraidrossibenzoato, al propile paraidrossibenzoato o ad uno dei costituenti della formulazione.
Compromissione renale grave, con valore di clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Si raccomanda cautela nell'assunzione di alcol (vedere "Interazioni").
La presenza di metile paraidrossibenzoato e propile paraidrossibenzoato può causare reazioni allergiche (anche ritardate).
La somministrazione di levocetirizina a neonati e bambini al di sotto dei due anni di età non è raccomandata a causa della mancanza di dati su questa popolazione.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Non sono stati effettuati studi di interazione con levocetirizina (inclusi studi con induttori del CYP3A4); studi effettuati con il racemo cetirizina hanno dimostrato l'assenza di interazioni avverse rilevanti dal punto di vista clinico (con pseudoefedrina, cimetidina, ketoconazolo, eritromicina, azitromicina, glipizide e diazepam). In uno studio a dosi ripetute con teofillina (400 mg una volta al giorno), è stata osservata una lieve diminuzione nella clearance della cetirizina (16%), mentre la disponibilità di teofillina non era alterata dalla concomitante somministrazione di cetirizina.
La presenza di cibo non riduce l'entità dell'assorbimento di levocetirizina, anche se ne diminuisce la velocità.
In pazienti sensibili, l'assunzione contemporanea di cetirizina o levocetirizina e alcol o altri agenti ad azione sedativa sul SNC può causare l'insorgenza di effetti a carico del sistema nervoso centrale, sebbene sia stato dimostrato che il racemo cetirizina non potenzia gli effetti dell'alcol.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Per levocetirizina non sono disponibili dati clinici su gravidanze esposte al trattamento. Studi sugli animali non indicano effetti pericolosi diretti o indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo post-natale.
Si deve usare cautela nel prescrivere il medicinale a donne in gravidanza o durante l'allattamento.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Nel corso di studi clinici comparativi non sono emersi dati che dimostrino che levocetirizina, alla dose raccomandata, riduca il grado di vigilanza, la capacità di reazione o la capacità di guidare.
Tuttavia alcuni pazienti possono manifestare sonnolenza, affaticamento ed astenia durante la terapia con levocetirizina. Perciò i pazienti che devono guidare, effettuare attività potenzialmente pericolose o usare macchinari, devono tenere presente la risposta individuale al medicinale.
04.8 Effetti indesiderati
Durante gli studi di attività terapeutica, effettuati su uomini e donne di età compresa tra 12 e 71 anni, il 15,1% dei pazienti trattati con levocetirizina 5 mg ha manifestato almeno una reazione avversa al farmaco, rispetto all'11,3% riscontrato nel gruppo di pazienti trattati con placebo. Nel 91,6% dei casi, le reazioni avverse erano lievi o moderate.
Negli studi clinici, la percentuale di pazienti che ha dovuto interrompere il trattamento a causa degli effetti indesiderati è risultata dell'1,0% (9/935) con 5 mg di levocetirizina e dell'1,8% (14/771) con placebo.
Gli studi clinici terapeutici con levocetirizina hanno coinvolto 935 soggetti esposti al farmaco alla dose raccomandata di 5 mg al giorno. Di seguito si riporta l'incidenza di reazioni avverse al farmaco riscontrata in questi pazienti con percentuale uguale o superiore all'1% (comuni: >1/100,
Termine standard (WHOART) | Placebo (n = 771) | Levocetirizina 5 mg (n = 935) |
Cefalea | 25 (3,2%) | 24 (2,6%) |
Sonnolenza | 11 (1,4%) | 49 (5,2%) |
Secchezza delle fauci | 12 (1,6%) | 24 (2,6%) |
Affaticamento | 9 (1,2%) | 23 (2,5%) |
Sono state osservate altre reazioni avverse non comuni (non comuni: >1/1000, dolori addominali.
L'incidenza di reazioni avverse al farmaco di tipo sedativo, quali sonnolenza, affaticamento ed astenia è risultata complessivamente più frequente (8,1%) in seguito a trattamento con levocetirizina 5 mg rispetto al trattamento con placebo (3,1%).
Il metile paraidrossibenzoato ed il propile paraidrossibenzoato potrebbero causare reazioni allergiche, anche ritardate.
In aggiunta alle reazioni avverse riscontrate nel corso degli studi clinici e sopra elencate, nell'esperienza post-marketing sono stati riportati casi molto rari di reazioni avverse al farmaco, riportate di seguito.
• Disturbi del sistema immunitario: ipersensibilità inclusa anafilassi
• Disturbi psichiatrici: aggressività, agitazione
• Patologie del sistema nervoso: convulsioni
• Patologie dell'occhio: disturbi visivi
• Patologie cardiache: palpitazioni
• Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea
• Patologie gastrointestinali: nausea
• Patologie epatobiliari: epatite
• Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: edema angioneurotico, eruzione fissa da farmaci,prurito, rash, orticaria
• Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia
• Esami diagnostici: aumento ponderale
04.9 Sovradosaggio
a) Sintomi
Sintomi di sovradosaggio possono comprendere sonnolenza negli adulti ed inizialmente agitazione ed irrequietezza, seguita da sonnolenza nei bambini.
b) Trattamento del sovradosaggio
Non è noto un antidoto specifico alla levocetirizina.
In caso di sovradosaggio, si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. La lavanda gastrica deve essere presa in considerazione nel caso in cui sia passato poco tempo dall'ingestione. L'emodialisi non risulta efficace per eliminare la levocetirizina.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: antiistaminici per uso sistemico, derivato piperazinico, codice ATC: R06A E09
Levocetirizina, l'enantiomero (R) della cetirizina, è un antagonista potente e selettivo dei recettori H1 periferici.
Gli studi di binding hanno indicato che levocetirizina è dotata di alta affinità per i recettori H1 umani (Ki = 3,2 nmol/l). L'affinità di levocetirizina è doppia rispetto a quella di cetirizina (Ki = 6,3 nmol/l). Levocetirizina si dissocia dai recettori H1 con una emivita di 115 ± 38 min.
A seguito di singola somministrazione, levocetirizina dimostra una occupazione recettoriale del 90% a 4 ore e del 57% a 24 ore.
Gli studi di farmacodinamica condotti nei volontari sani hanno dimostrato che levocetirizina esercita un'attività comparabile a cetirizina a livello cutaneo e nasale, ma con un dosaggio dimezzato.
L'attività farmacodinamica di levocetirizina è stata studiata in studi randomizzati controllati:
In uno studio in cui sono stati confrontati gli effetti di levocetirizina 5 mg, desloratadina 5 mg e placebo sui pomfi e sugli eritemi indotti da istamina, il trattamento con levocetirizina, confrontato con il placebo e la desloratadina, è risultato in una significativa riduzione della formazione dei pomfi e degli eritemi che è stata la più alta nelle prime 12 ore ed è durata per 24 ore (p
L'inizio dell'azione di levocetirizina 5 mg nel controllo dei sintomi indotti dal polline è stato osservato dopo 1 ora dall'assunzione del farmaco in studi controllati con placebo nel modello della camera di stimolazione allergenica.
Studi in vitro (tecniche delle camere di Boyden e degli strati cellulari) hanno dimostrato che levocetirizina inibisce la migrazione transendoteliale di eosinofili indotta da eotassina sia nel derma sia nel tessuto polmonare. In uno studio sperimentale di farmacodinamica in vivo (tecnica della "skin chamber") in 14 pazienti adulti, durante le prime 6 ore della reazione indotta da polline, sono stati evidenziati tre effetti inibitori principali di levocetirizina 5 mg in confronto con placebo: inibizione del rilascio di VCAM-1, modulazione della permeabilità vascolare e riduzione del reclutamento di eosinofili.
L'efficacia e la sicurezza di levocetirizina sono state dimostrate in numerosi studi clinici, in doppio cieco e controllati con placebo, condotti su pazienti adulti affetti da rinite allergica stagionale, rinite allergica perenne o rinite allergica persistente. Levocetirizina ha dimostrato di migliorare significativamente i sintomi della rinite allergica, inclusa l'ostruzione nasale in alcuni studi.
Uno studio clinico della durata di 6 mesi, che ha coinvolto 551 pazienti adulti (comprendente 276 pazienti trattati con levocetirizina) affetti da rinite allergica persistente (sintomi presenti 4 giorni alla settimana per almeno 4 settimane consecutive) e sensibilizzati agli acari della polvere di casa ed al polline delle graminacee, ha dimostrato che levocetirizina 5 mg è risultata significativamente più potente del placebo dal punto di vista clinico e statistico nel miglioramento del punteggio totale dei sintomi della rinite allergica nel corso dell'intera durata dello studio, senza alcuna tachifilassi. Durante l'intera durata dello studio, levocetirizina ha migliorato significativamente la qualità di vita dei pazienti.
La sicurezza e l'efficacia di levocetirizina compresse in pediatria è stata studiata in due studi clinici controllati con placebo che hanno incluso pazienti di età compresa tra 6 e 12 anni ed affetti da rinite allergica stagionale e perenne, rispettivamente. In entrambi gli studi, levocetirizina ha migliorato significativamente i sintomi ed ha innalzato la qualità della vita correlata alla salute.
In uno studio clinico controllato con placebo che ha incluso 166 pazienti affetti da orticaria cronica idiopatica, 85 pazienti sono stati trattati con placebo ed 81 pazienti con levocetirizina 5 mg una volta al giorno durante 6 settimane. Il risultato del trattamento con levocetirizina è stato una diminuzione significativa dell'intensità del prurito durante la prima settimana e durante tutto il periodo totale di trattamento rispetto al placebo. Levocetirizina, in confronto al placebo, ha inoltre prodotto un significativo miglioramento della qualità della vita correlata alla salute valutata sulla base del Dermatology Life Quality Index.
Relazione farmacocinetica/farmacodinamica:
L'azione sulle reazioni cutanee indotte dall'istamina non era correlata con le concentrazioni plasmatiche.
L'analisi dell'ECG non ha evidenziato effetti degni di nota di levocetirizina sull'intervallo QT.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
La farmacocinetica di levocetirizina è lineare e indipendente dalla dose e dal tempo, con una bassa variabilità tra soggetti. Il profilo farmacocinetico è lo stesso quando dato come singolo enantiomero o come cetirizina.
Durante i processi di assorbimento ed eliminazione non si manifesta inversione chirale.
Assorbimento
Levocetirizina somministrata per via orale viene assorbita in modo rapido ed esteso. Negli adulti, il picco di concentrazione plasmatica è raggiunto 0,9 ore dopo la somministrazione. Dopo due giorni di trattamento si raggiungono i livelli di steady state. A seguito di somministrazione singola o ripetuta di 5 mg u.i.d., mediamente si raggiungono picchi di concentrazione di 270 ng/ml e 308 ng/ml rispettivamente. Il grado di assorbimento non dipende dalla dose e non viene modificato dall'assunzione di cibo, ma la concentrazione del picco è ridotta e ritardata.
Distribuzione
Non sono disponibili dati di distribuzione tissutale nell'uomo o riguardanti il passaggio di levocetirizina attraverso la barriera emato-encefalica. Nei ratti e nei cani, i più elevati livelli tissutali sono stati trovati nel fegato e nei reni, i più bassi a livello del SNC. Levocetirizina risulta legata alle proteine plasmatiche nella percentuale del 90%. La distribuzione di levocetirizina è limitata, come indicato dal volume di distribuzione che risulta di 0,4 l/kg.
Nell'uomo l'entità del metabolismo di levocetirizina è inferiore al 14% della dose; pertanto si ritiene che siano trascurabili le differenze che possono manifestarsi in seguito a polimorfismo genetico o alla concomitante assunzione di inibitori enzimatici. Le vie metaboliche comprendono l'ossidazione aromatica, la N- e O- dealchilazione e la coniugazione con taurina. Le vie dealchilative sono mediate principalmente dal CYP 3A4, mentre per l'ossidazione aromatica entrano in gioco varie e/o non identificate isoforme di CYP. Levocetirizina non modifica l'attività degli isoenzimi CYP 1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 a concentrazioni di molto superiori alla massima concentrazione che si raggiunge nel plasma dopo una somministrazione orale di 5 mg.
Pertanto lo scarso metabolismo e l'assenza di potenziale inibitorio sul metabolismo, rendono improbabile l'interazione di levocetirizina con altre sostanze, o viceversa.
Eliminazione
L'emivita plasmatica negli adulti è risultata di 7,9 ± 1,9 ore. L'emivita è più breve nei bambini piccoli.
Il valore medio della clearance corporea totale apparente negli adulti è risultato di 0,63 ml/min/kg. La via di escrezione principale della levocetirizina e dei metaboliti è quella urinaria, attraverso la quale viene eliminata una media dell' 85,4% della dose somministrata. L'escrezione per via fecale è risultata soltanto del 12,9% della dose. Levocetirizina è escreta sia per filtrazione glomerulare che per secrezione tubulare attiva.
La clearance corporea apparente di levocetirizina è correlata alla clearance della creatinina.
Pertanto si raccomanda di modificare l'intervallo tra i dosaggi di levocetirizina, in base alla clearance della creatinina, nei pazienti con insufficienza renale di grado moderato o grave. Nei soggetti con anuria da insufficienza renale allo stadio terminale, la clearance corporea totale risulta ridotta dell'80% circa rispetto ai soggetti normali. La quantità di levocetirizina eliminata durante un ciclo standard di emodialisi di 4 ore, è risultata inferiore al 10%.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Non emergono particolari rischi per gli esseri umani dai dati preclinici basati su studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità per dosi ripetute, tossicità riproduttiva, genotossicità o potenziale carcinogenico.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Sodio acetato, acido acetico, glicole propilenico, glicerolo 85%, metile paraidrossibenzoato (E218), propile paraidrossibenzoato (E216), saccarina sodica, acqua depurata.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente
06.3 Periodo di validità
Confezionamento integro: due anni.
Dopo la prima apertura della confezione: tre mesi.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare il medicinale nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Flacone di vetro ambrato (Ph. Eur. Tipo III) munito di contagocce in polietilene naturale a bassa densità e tappo bianco in polipropilene con chiusura a prova di bambino.
Volumi di 10 ml, 15 ml e 20 ml di gocce orali, soluzione.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
UCB Pharma S.p.A.
Via Gadames, 57
20151 Milano
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Flacone da 10 ml A.I.C. n. 035666181/M
Flacone da 15 ml A.I.C. n. 035666193/M
Flacone da 20 ml A.I.C. n. 035666205/M
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
27 Maggio 2003
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
15 Luglio 2008