Vagifem - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Estradiolo
Vagifem 10 microgrammi compresse vaginali
I foglietti illustrativi di Vagifem sono disponibili per le confezioni:IndicazioniPerché si usa Vagifem? A cosa serve?
Vagifem contiene estradiolo:
- L'estradiolo è un ormone sessuale femminile.
- Appartiene a un gruppo di ormoni chiamati estrogeni.
- E' esattamente lo stesso estradiolo prodotto dalle ovaie.
Vagifem appartiene a un gruppo di medicinali per la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) locale.
E' usato per alleviare i sintomi della menopausa quali irritazione o secchezza vaginale. In termini medici ciò è noto come "vaginite atrofica". E' causata da una diminuizione dei livelli di estrogeno nel corpo. Ciò succede naturalmente dopo la menopausa
Vagifem agisce sostituendo l'estrogeno normalmente prodotto dalle ovaie. Si inserisce nella vagina così che l'ormone venga rilasciato quando necessario. Questo può alleviare il fastidio vaginale.
L'esperienza sul trattamento nelle donne al di sopra dei 65 anni è limitata.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Vagifem
Storia medica e controlli medici regolari
L'uso della TOS comporta dei rischi che devono essere considerati al momento di decidere se iniziare o continuare ad assumerla.
Prima di iniziare (o di riprendere) la TOS il medico può chiederle informazioni sulla storia medica personale e familiare. Il medico può decidere di effettuare esami fisici. Ciò può includere un esame del seno o una visita ginecologica, se necessario.
Effettuare ad intervalli regolari il monitoraggio del seno come raccomandato dal medico.
Non usi Vagifem:
Se una delle seguenti condizioni la riguarda. Se ha dubbi su qualche punto sotto riportato, parli col medico prima di usare Vagifem.
Non usi Vagifem se:
- Se è allergico (ipersensibile) all'estradiolo o ad uno qualsiasi degli eccipiente di Vagifem (elencati nel paragrafo 6 Altre informazioni).
- Se ha o ha avuto un tumore maligno del seno o se ve ne è il sospetto.
- Se ha o ha avuto un tumore sensibile agli estrogeni, ad esempio il tumore del rivestimento uterino (endometrio) o ve ne è il sospetto.
- Se ha un inspiegabile sanguinamento vaginale.
- Se ha una crescita eccessiva del rivestimento uterino (iperplasia endometriale) che non è stata trattata.
- Se ha o ha avuto coaguli di sangue nelle vene (trombosi) delle gambe o dei polmoni (trombosi venosa profonda) o nei polmoni (embolia polmonare).
- Se ha problemi nella coagulazione del sangue (come deficit di proteina C, di proteina S o di antitrombina).
- Se ha o ha avuto recentemente una malattia che causa coaguli di sangue nelle arterie, come un attacco di cuore, un ictus o un'angina.
- Se ha o ha avuto una malattia epatica e le sue analisi funzionali non sono ritornate normali
- Se ha una rara malattia del sangue di tipo ereditario chiamata "porfiria"
Se una delle precedenti situazioni si verificano all'inizio dell'uso di Vagifem, interrompa l'assunzione e consulti il medico immediatamente.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Vagifem
Prima di iniziare il trattamento, informi il medico se ha o ha avuto una delle condizioni elencate precedentemente. Se così, il medico dovrà vederla spesso per controlli medici. Vagifem, a differenza della somministrazione sistemica, è per il trattamento locale nella vagina e l'assorbimento nel sangue è molto lento. E' pertanto meno probabile che le condizioni indicate di seguito possano peggiorare o ripresentarsi durante il trattamento con Vagifem.
- Asma
- Epilessia
- Diabete
- Calcoli alla cistifellea
- Pressione sanguigna elevata
- Emicrania o forte mal di testa
- Malattia epatica come un tumore benigno del fegato
- Ispessimento del rivestimento uterino (endometriosi) o storia di eccessiva crescita del rivestimento uterino (iperplasia endometriale)
- Una malattia del timpano e dell'udito (otosclerosi)
- Una malattia del sistema immunitario che colpisce molti organi del corpo (lupus eritematoso sistemico, LES)
- Aumento dell'insorgenza di un tumore estrogeno-dipendenti (come avere una madre, sorella o nonna che ha avuto un carcinoma mammario)
- Aumento di rischio della formazioni di trombi (vedere " Coaguli di sangue all'interno di una vena (trombosi)"
- Fibrosi dell'utero
- Un livello molto alto dei grassi nel sangue (trigliceridi)
- Ritenzione idrica dovuta a problemi cardiaci o renali.
Interrompa l'uso di Vagifem e consulti il medico immediatamente:
Se nota una delle seguenti situazioni quando usa la TOS:
- Mal di testa di tipo emicranico che si presenta per la prima volta
- Colorazione giallastra della pelle o della parte bianca degli occhi (ittero). Possono essere segnali di una malattia epatica
- Significativo aumento della pressione sanguigna (i sintomi possono essere mal di testa, stanchezza, vertigini)
- Qualsiasi condizione elencata nel paragrafo ‘Non usi Vagifem se'.
- Se è incinta
- Se nota segni di coaguli del sangue come:
- gonfiore doloro o arrossamento delle gambe
- improvviso dolore al petto
- difficoltà respiratorie Per maggiori informazioni, vedere "Coaguli di sangue all'interno di una vena (trombosi)".
I seguenti rischi si applicano ai medicinali TOS che entranoin circolo nel sangue.
Non è noto se questi rischi si applicano alla somministrazione locale del trattamento come Vagifem.
TOS e tumore
Eccessivo ispessimento del rivestimento dell'utero (iperplasia endometriale) e tumore del rivestimento dell'utero (tumore endometriale)
Un trattamento a base di soli estrogeni per un lungo periodo di tempo può aumentare il rischio di sviluppare tumori del rivestimento dell'utero (endometrio). Non è certo se la somministrazione locale in vagina per lungo tempo (più di un anno) o ripetuta di medicinali a base di estrogeni abbia un simile rischio.
Durante il trattamento Vagifem ha mostrato un assorbimento sistemico iniziale molto basso e l'aggiunta di un progestinico è pertanto non necessario.
Se ha sanguinamenti vaginali o spotting, solitamente non è nulla di cui preoccuparsi, ma deve fissare un appuntamento con il medico. Può essere un segnale dell'ispessimento dell'endometrio.
Carcinoma mammario
L'evidenza suggerisce che l'assunzione combinata di estrogeni e progestinici e possibilmente anche di TOS a base di solo estrogeno aumenta il rischio di tumore al seno. Il rischio aggiuntivo dipende da quanto tempo utilizza TOS ed è visibile in pochi anni. Tuttavia, ritorna alla normalità entro pochi anni (al massimo entro 5 anni) dall'interruzione del trattamento.
Un leggero o nessuno aumento del rischio di tumore al seno è stato mostrato in donne che hanno subìto l'asportazione dell'utero e che utilizzano TOS a base di soli estrogeni da 5 anni.
Dati a confronto
In donne di età compresa tra 50-79 anni che non assumono TOS, il tumore al seno è diagnosticato in media da 9 a 14 casi per 1000 donne in un periodo di oltre 5 anni.
In donne di età compresa tra 50-79 anni che assumono TOS combinata estrogeno/progestinico oltre 5 anni, sono diagnosticati da 13 a 20 casi per 1000 utilizzatrici (numero di casi aggiuntivi da 4 a 6).
Controlli regolarmente il seno. Contatti il medico se nota qualche cambiamento come:
- fossette della pelle
- cambiamenti del capezzolo
- eventuali noduli che sente o vede.
Il carcinoma ovarico è raro. Un leggero aumento del rischio di carcinoma ovarico è stato segnalato in donne che assumono TOS da almeno 5-10 anni.
In donne di età compresa tra 50-69 anni che non assumono TOS, il carcinoma ovarico è diagnosticato in media in 2 casi per 1000 donne in un periodo di oltre 5 anni. In donne che assumono TOS da 5 anni, sono diagnosticati da 2 a 3 casi per 1000 utilizzatrici (fino a un caso aggiuntivo).
Effetto della TOS su cuore e circolazione
Coaguli di sangue in una vena (trombosi)
Il rischio di formazione di coaguli di sangue in una vena è di circa 1,3-3 volte più alto in donne che assumono TOS rispetto a donne che non ne assumono, in particolare durante il primo anno di trattamento.
I coaguli di sangue possono essere gravi, ma se uno arriva ai polmoni, può causare dolore al petto, affanno, collasso o perfino la morte.
Ci sono più probabilità di avere un coagulo di sangue nelle vene se una o più delle seguenti situazioni la riguarda.
Informi il medico in uno dei seguenti casi:
- se non può camminare o deve stare immobilizzata a lungo a causa di interventi chirurgici, traumi o malattia (immobilità prolungata)
- se è eccessivamente in sovrappeso (BMI > 30 kg/m2 )
- se ha avuto problemi di coagulazione per cui ha avuto bisogno di un trattamento a lungo termine con un medicinale usato per prevenire i coaguli di sangue
- se lei o un suo parente ha già avuto in passato un coagulo di sangue alle gambe, polmone o altro organo
- se soffre di lupus eritematoso sistemico (LES)
- se ha un tumore.
Per i segnali di coaguli di sangue, vedere "Interrompa l'uso di Vagifem e consulti il medico immediatamente".
Dati a confronto
Tra le donne di 50 anni che non assumono TOS, in media in un periodo di oltre 5 anni, può essere atteso un coagulo di sangue in una vena da 4 a 7 casi per 1000 donne.
Per donne di 50 anni che assumono TOS combinata estrogeno/progestinico per oltre 5 anni, sono diagnosticati da 9 a 12 casi per 1000 utilizzatrici (5 casi aggiuntivi).
In donne di 50 anni che hanno subìto la rimozione dell'utero e che utilizzano TOS a base di soli estrogeni da 5 anni, sono disgnosticati da 5 a 8 casi per 1000 utilizzatrici (un caso aggiuntivo).
Malattie cardiache (attacco cardiaco)
Non c'è alcuna evidenza che la TOS aiuti a prevenire un attacco cardiaco. Donne oltre i 60 anni che assumono TOS estrogeno/progestinico hanno un leggero aumento di probabilità di sviluppare malattie cardiache rispetto a donne che non assumono TOS.
In donne che hanno subìto la rimozione dell'utero e che utilizzano TOS a base di soli estrogeni, non c'è alcun aumento del rischio di sviluppo di malattie cadiache.
Ictus
Il rischio di avere un ictus è di circa 1,5 volte più alto in donne che assumono TOS rispetto a donne che non ne assumono. Il numero di casi aggiuntivi di ictus dovuto all'uso di TOS aumenterà in relazione all'avanzamento di età.
Dati a confronto
Tra donne di 50 anni che non assumono TOS, in media in un periodo di oltre 5 anni, possono essere attesi 8 casi per 1000.
Tra donne di 50 anni che assumono TOS da oltre 5 anni, sono diagnosticati 11 casi per 1000 utilizzatrici (3 casi aggiuntivi).
Altre condizioni
La TOS non ha effetto preventivo sulla perdita di memoria. Il rischio di perdita di memoria è più alto in donne che iniziano un tipo di TOS dopo i 65 anni. Parli con il medico per una consulenza.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Vagifem
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale compresi quelli senza prescrizione medica. Comunque, Vagifem non incide sull'uso di altri medicinali. Questo perché Vagifem è usato per un trattamento locale in vagina e contiene un dosaggio di estradiolo molto basso.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Vagifem è indicato solo per donne in postmenopausa. Se è incinta, interrompa Vagifem e contatti il medico .
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Nessuno effetto noto.
Dosi e Modo d'usoCome usare Vagifem: Posologia
Prenda sempre Vagifem esattamente come indicato dal medico. Consulti sempre il medico o il farmacista in caso di dubbi.
Uso di questo medicinale
- Può iniziare il trattamento con Vagifem in qualsiasi giorno più opportuno per lei.
- Inserisca la compressa vaginale nella vagina con l'applicatore.
Le ‘ISTRUZIONE PER L'UTILIZZATORE' alla fine del foglio le indicherà come fare questo. Legga attentamente le istruzioni prima di usare Vagifem.
Quanto usare
- Usi una compressa vaginale ogni giorno per le prime 2 settimane.
- Poi usi una compressa vaginale due volte a settimana. Faccia trascorrere 3 o 4 giorni tra ogni dose,
Informazioni generali sul trattamento dei sintomi della menopausa
- Durante l'uso di medicinali per il trattamento dei sintomi della menopausa, si raccomanda di usare il dosaggio più basso efficace e usi il medicinale per il minor tempo possibile.
- Il trattamento deve continuare solo se i benefici sono maggiori dei rischi. Consulti il medico per questo.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Vagifem
Se prende più Vagifem di quanto deve
- Se ha preso più Vagifem di quanto deve, consulti il medico o il farmacista.
- Vagifem è per il trattamento locale interno della vagina. Il dosaggio di estradiolo è così basso che un considerevole numero di compresse dovrebbe essere preso per raggiungere il dosaggio normalmente assunto con il trattamento orale.
Se dimentica di prendere Vagifem
- Se ha dimenticato una dose, prenda il medicinale appena se ne ricorda.
- Non prenda una dose doppia per compensare la dose dimenticata.
Se interrompe il trattamento con Vagifem
Non interrompa l'uso di Vagifem senza aver consultato il medico. Il medico le spiegherà gli effetti dell'interruzione del trattamento e discuterà con lei altre possibilità di trattamento.
Se ha qualsiasi altra domanda sull'uso del prodotto, consulti il medico o il farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Vagifem
Come tutti i medicinali, Vagifem può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati sotto è definita usando la seguente convenzione:
Molto comune (si verifica in più di un paziente su 10)
Comune (si verifica da 1 a 10 pazienti su 100)
Non comune (si verifica da 1 a 10 pazienti su 1000)
Raro (si verifica da 1 a 10 pazienti su 10.000)
Molto raro (si verifica in meno di un paziente su 10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Comune
- Mal di testa
- Mal di pancia
- Sanguinamento vaginale, perdite o fastidio.
Non comune
- Infezioni da funghi dei genitali
- Malessere (nausea)
- Eruzione cutanea
- Aumento di peso
- Vampate di calore
- Ipertensione.
Molto raro
- Diarrea
- Ritenzione idrica
- Forte emicrania
- persensibilità generalizzata (ad esempio reazioni/schock anafilattici).
I seguenti effetti indesiderati possono presentarsi con il trattamento estrogenico sistemico:
- Malattia della colecisti
- Varie malattie della pelle:
- scolorimento della pelle in particolare del viso e del collo noto come "maschera della gravidanza" (cloasma)
- noduli cutanei rossastri dolorosi (eritema nodoso)
- eruzione cutanea con arrossamenti e piaghe (eritema multiforme)
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informi il medico o il farmacista.
Scadenza e Conservazione
Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Non congelare.
Non usi Vagifem dopo la data di scadenza che è riportata sull'etichetta della confezione e sul blister dopo SCAD. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno del mese.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Cosa contiene Vagifem
- Il principio attivo è estradiolo 10 microgrammi (come estradiolo emidrato). Ogni compressa vaginale contiene 10 microgrammi di estradiolo (come estradiolo emidrato).
- Gli altri componenti sono: ipromellosa, lattosio monoidrato, amido di mais e magnesio stearato
- Il film di rivestimento contiene: ipromellosa e macrogol 6000.
Descrizione dell'aspetto di Vagifem e contenuto della confezione
Ogni compressa vaginale bianca è disposta in un applicatore monouso.
Vagifem è inciso su un lato con la scritta NOVO 278.
Confezioni:
18compresse vaginali con applicatori.
24 compresse vaginali con applicatori.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
ISTRUZIONI PER L'UTILIZZATORE
Come usare Vagifem
- Estragga dala confezione un solo blister. Lo apra all'estremità
- Inserisca attentamente l'applicatore nella vagina Si fermi quando incontra resistenza (8-10 cm).
- Per fare fuoriuscire la compressa, prema con cautela il pulsante fino a sentire un click. La compressa viene così immediatamente protetta dalla parete vaginale. Non cadrà stando in piedi o quando cammina.
- Estragga l'applicatore e lo getti via
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
VAGIFEM 10 mcg COMPRESSE VAGINALI
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa vaginale contiene:
Estradiolo emiidrato equivalente a 10 mcg di estradiolo.
Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compresse vaginali.
Compresse bianche, biconvesse ed incise con la scritta NOVO 278 su un lato. Diametro 6 mm.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento della vaginite atrofica da carenza estrogenica in donne in postmenopausa (vedere paragrafo 5.1).
L'esperienza con il trattamento di donne con più di 65 anni di età è limitata.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Vagifem è somministrato per via intravaginale come terapia estrogenica locale mediante un apposito applicatore.
Dose iniziale: una compressa vaginale al giorno per due settimane.
Dose di mantenimento: una compressa vaginale due volte a settimana.
Il trattamento può essere iniziato in qualsiasi giorno.
In caso la paziente dimentichi una dose, è opportuno che la assuma non appena lo ricorda. L'assunzione di una dose doppia deve essere evitata.
Per l'inizio ed il proseguimento del trattamento dei sintomi postmenopausali, si deve ricorrere alla più bassa dose efficace per la durata più breve possibile (vedere anche paragrafo 4.4).
Vagifem è un trattamento locale vaginale e per donne con utero intatto non è necessario un trattamento a base di progestinico (comunque vedere paragrafo 4.4 'Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego', 'Iperplasia endometriale e carcinoma').
Vagifem può essere usato nelle donne con o senza utero intatto.
Le infezioni vaginali devono essere trattate prima dell'inizio della terapia con Vagifem.
Somministrazione:
1. Aprire il blister dalla parte del pulsante.
2. Inserire l'applicatore nella vagina fino ad incontrare resistenza (8-10 cm).
3. Rilasciare la compressa premendo il pulsante.
4. Rimuovere l'applicatore e gettarlo via.
04.3 Controindicazioni
• Carcinoma della mammella in atto, pregresso o sospetto
• Tumori maligni estrogeno-dipendenti in atto o sospetti (es. carcinoma endometriale)
• Sanguinamenti genitali non diagnosticati
• Iperplasia endometriale non trattata
• Tromboembolismo venoso pregresso o in atto (trombosi venosa profonda, embolia polmonare)
• Disordini trombofilici noti (es. deficit di proteina C, di proteina S o di antitrombina, vedere paragrafo 4.4)
• Malattie tromboemboliche arteriose in atto o recenti (esempio angina, infarto miocardico)
• Disfunzione epatica acuta o storia di patologia del fegato fino al mancato ritorno alla normalità dei test di funzionalità epatica
• Ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno degli eccipienti
• Porfiria.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Per il trattamento dei sintomi della postmenopausa, la TOS deve essere iniziata solo per i sintomi
che influiscono negativamente sulla qualità della vita. In tutti i casi, un'attenta analisi dei rischi e dei benefici deve essere eseguita almeno ogni anno e la TOS deve proseguire solo se i benefici superano i rischi.
Esame clinico/follow-up
Prima di iniziare o ricominciare una TOS, è opportuno valutare un'anamnesi personale e familiare completa. L'esame fisico (comprendente il controllo della pelvi e del seno) deve essere guidato da tale valutazione anamnestica e dalle controindicazioni ed avvertenze per l'uso del farmaco. Durante il trattamento si raccomanda di effettuare controlli clinici periodici la cui frequenza e natura devono essere adattate a ciascuna donna. Alle pazienti occorre spiegare quali modifiche che riscontrano nel loro seno devono riferire al proprio medico o infermiere. Devono essere eseguite indagini, compresa la mammografia, in linea con la pratica clinica attualmente accettata in base alle necessità cliniche del singolo caso.
Il profilo farmacocinetico di Vagifem mostra che vi è un assorbimento sistemico dell'estradiolo molto basso durante il trattamento (vedere paragrafo 5.2), tuttavia, essendo una TOS, deve essere considerato, in particolare per il lungo termine o per l'uso ripetuto di questo prodotto.
Condizioni che richiedono un particolare controllo
Nel caso in cui qualsiasi delle seguenti condizioni dovesse presentarsi, essersi manifestata precedentemente, e/o essersi aggravata durante una gravidanza o un trattamento ormonale pregresso, la paziente deve essere controllata attentamente. E' da considerare che tali condizioni possono ripresentarsi o aggravarsi durante il trattamento estrogenico, in particolare:
• Leiomioma (fibroma uterino) o endometriosi
• Fattori di rischio per malattie tromboemboliche (vedere di seguito)
• Fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, es. 1° grado di eredità per carcinoma mammario
• Epatopatie (es. adenoma epatico)
• Diabete mellito con o senza complicanze vascolari
• Emicrania o (severa) cefalea
• Storia di iperplasia dell'endometrio (vedere di seguito)
• Asma
• Otosclerosi.
Il profilo farmacocinetico di Vagifem mostra che vi è un assorbimento sistemico dell'estradiolo molto basso durante il trattamento (vedere paragrafo 5.2). Per questo la recidiva o l'aggravamento delle sopra menzionate condizioni è meno probabile di quanto si osserva con il trattamento estrogenico sistemico.
Ragioni per una immediata sospensione della terapia
La terapia deve essere sospesa nel caso venga rilevata una controindicazione e nelle seguenti situazioni:
• Ittero o deterioramento della funzione epatica
• Incremento significativo della pressione arteriosa
• Comparsa di cefalea tipo emicrania
• Gravidanza
Vagifem è una preparazione ad uso locale a basso dosaggio di estradiolo e pertanto il verificarsi delle condizioni sotto indicate è meno probabile rispetto al trattamento sistemico con estrogeni.
Iperplasia endometriale e carcinoma
Le donne con un utero intatto che presentano sanguinamenti anomali di eziologia incerta o le donne con utero intatto precedentemente trattate con estrogeni non bilanciati devono essere controllate attentamente al fine di escludere una possibile iperstimolazione/neoplasia maligna dell'endometrio prima di iniziare il trattamento con Vagifem.
Nelle donne che hanno l'utero intatto, quando vengono somministrati solo estrogeni per periodi prolungati, il rischio di iperplasia endometriale e carcinoma è aumentato. Il riportato aumento del rischio di carcinoma endometriale tra le utilizzatrici di solo estrogeno varia da 2 a 12 volte confrontato con le non utilizzatrici e dipende dalla durata del trattamento e dal dosaggio di estrogeno. Dopo l'interruzione del trattamento il rischio può rimanere elevato per almeno 10 anni.
Durante il trattamento con Vagifem, in alcune pazienti può avvenire un modesto assorbimento sistemico, in particolare durante le prime due settimane di somministrazione quotidiana. Comunque, la concentrazione plasmatica media di E2 (Cave (0-24)) in tutti i giorni considerati è rimasta all'interno del normale intervallo postmenopausale (vedere paragrafo 5.2) in tutti i soggetti.
La sicurezza endometriale è incerta per somministrazioni a lungo termine (più di un anno) o per l'uso ripetuto di estrogeno somministrato localmente. Pertanto, se ripetuto, il trattamento deve essere riesaminato almeno una volta all'anno, con particolare attenzione a eventuali sintomi di iperplasia endometriale o carcinoma.
In linea generale, la terapia sistemica estrogenica sostitutiva non dovrebbe essere prescritta per periodi superiori ad un anno senza effettuare un'altra valutazione clinica comprendente l'esame ginecologico.
Se dovessero comparire in qualsiasi momento della terapia sanguinamenti e spotting, deve esserne accertata la causa, eventualmente anche con la biopsia dell'endometrio, per escludere neoplasie maligne dell'endometrio.
Occorre raccomandare alla donna di contattare il medico in caso di sanguinamento o spotting durante il trattamento con Vagifem.
Una stimolazione sistemica estrogenica non bilanciata può portare alla trasformazione premaligna o maligna di foci residui di endometriosi. Pertanto si consiglia cautela nell'uso del prodotto in donne sottoposte ad isterectomia per endometriosi, specialmente in caso di endometriosi residua.
Carcinoma mammario
L'evidenza complessiva suggerisce un aumentato rischio di carcinoma mammario in donne in trattamento con TOS combinata estro-progestinica sistemica e potenzialmente anche solo estrogenica, che dipende dalla durata del trattamento.
Lo studio WHI, non ha evidenziato nessun incremento del rischio di carcinoma mammario in donne isterectomizzate trattate con prodotti della TOS contenenti solo estrogeni. Studi osservazionali hanno essenzialmente riportato un leggero aumento del rischio di carcinoma mammario che è sostanzialmente più basso di quanto trovato in utilizzatrici di trattamenti combinati sistemici estrogeno-progestinici.
L'eccesso di rischio diventa evidente dopo alcuni anni di utilizzo, ma ritorna allo stato iniziale entro pochi (al massimo 5) anni dopo l'interruzione del trattamento.
Non è stata stabilita una relazione tra il rischio di carcinoma mammario e il trattamento locale vaginale con estrogeni a basso dosaggio.
La TOS, in particolare il trattamento combinato estro-progestinico, aumenta la densità delle immagini
mammografiche che può interferire negativamente nell'individuazione radiologica del tumore al seno.
Carcinoma ovarico
Il carcinoma ovarico è molto più raro del carcinoma mammario. L'utilizzo a lungo termine (almeno 5 - 10 anni) di prodotti della TOS contenenti solo estrogeni è stato associato ad un leggero aumento del rischio di carcinoma ovarico. Alcuni studi tra cui il trial WHI suggeriscono che l'uso a lungo termine della TOS combinata può conferire un rischio simile o leggermente inferiore (vedere paragrafo 4.8).
Non è stata stabilita una relazione tra il rischio di carcinoma ovarico e il trattamento locale vaginale con estrogeni a basso dosaggio.
Tromboembolie venose
La TOS si associa ad un rischio da 1,3 a 3 volte maggiore di sviluppare tromboembolie venose (TEV), come la trombosi venosa profonda o l'embolia polmonare. Il verificarsi di tali episodi è più probabile nel primo anno di TOS che negli anni successivi (vedere paragrafo 4.8).
Pazienti con stati trombofilici noti hanno un aumentato rischio di TEV e l'uso di TOS potrebbe aumentare questo rischio. La TOS è pertanto controindicata in questi pazienti (vedere paragrafo 4.3).
I fattori di rischio per la TEV generalmente riconosciuti comprendono l'uso sistemico di estrogeni, l'età avanzata, la chirurgia maggiore, una prolungata immobilizzazione, l'obesità (BMI >30 kg/m2), la gravidanza/il periodo postparto, il lupus eritematoso sistemico (LES) e il cancro. Non c'è consenso unanime sul possibile ruolo favorente delle varici sugli episodi di TEV.
Una correlazione tra la TEV e la terapia vaginale estrogenica locale a basso dosaggio non è stata stabilita.
Come in tutti i pazienti nel periodo post-operatorio, è necessario considerare misure di profilassi per prevenire TEV successive all'intervento. Se una proluganta immobilizzazione deve seguire l'intervento, si raccomanda di interrompere il trattamento della TOS da 4 a 6 settimane prima. Il trattamento non deve essere ripreso se la donna è ancora immobilizzata.
In donne che non hanno una storia personale di TEV ma che hanno un parente di primo grado con una storia di trombosi in giovane età, può essere proposto uno screening dopo attenta valutazione riguardo alle sue limitazioni (solo una parte di difetti trombofilici sono identificati dallo screening).
Se viene identificato un difetto trombofilico che ha come coseguenza trombosi nei membri della famiglia oppure se il difetto è 'importante' (es. carenza di antitrombina, di proteina S o proteina C o combinazione di carenze), la TOS è controindicata.
Le donne già in trattamento cronico con anticoagulanti necessitano di un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio della TOS.
Se la TEV si manifesta dopo aver iniziato la terapia, è bene sospendere subito il trattamento. Alle donne, qualora si presentino sintomi riferibili a possibili episodi tromboembolici (ad esempio tensione dolorosa alle gambe, dolore toracico improvviso, dispnea), deve essere raccomandato di contattare immediatamente il proprio medico.
Coronaropatia (CAD)
Dagli studi randomizzati controllati non vi sono evidenze che gli estrogeni o combinazioni estro-progestiniche forniscano una protezione da coronaropatia in donne con o senza CAD che ricevono una terapia con estrogeni-progestinici o solo estrogeni.
I dati randomizzati controllati non hanno evidenziato un aumentato rischio di CAD in donne isterectomizzate in trattamento con solo estrogeni.
Ictus ischemico
Le terapie combinate estro-progestiniche e quelle a base di soli estrogeni sono associate ad un rischio di ictus ischemico aumentato fino a 1,5 volte. Il rischio relativo non cambia con l'età o con il tempo dalla menopausa. Tuttavia, poiché il rischio di ictus al baseline dipende molto dall'età, il rischio complessivo di ictus in donne che utilizzano la TOS aumenta con l'età (vedere paragrafo 4.8).
Non è stata stabilita una relazione tra il rischio di ictus ischemico e il trattamento locale vaginale con estrogeni a basso dosaggio.
Altre condizioni
Gli estrogeni sistemici possono causare ritenzione idrica, e quindi è opportuno monitorare attentamente le donne affette da cardiopatie o nefropatie.
Le donne con preesistente ipertrigliceridemia devono essere seguite attentamente durante la terapia sostitutiva con estrogeni o ormoni, in quanto rari casi di forti aumenti di trigliceridi nel plasma con conseguente pancreatite sono stati riportati con la terapia estrogenica in questa condizione.
Non è stata stabilita una relazione tra preesistente ipertrigliceridemia e il trattamento locale vaginale con estrogeni.
Gli estrogeni aumentano la globulina legante della tiroide (TBG), portando ad un aumento della circolazione totale dell'ormone tiroideo (misurata come iodio legato alle proteine (PBI), dei livelli di T4 (metodo su colonna o dosaggio radioimmunologico) o livelli di T3 (dosaggio radioimmunologico). La captazione di T3 è diminuita, riflettendo la TBG. Le concentrazioni di T4 e T3 liberi rimangono inalterate. Altre proteine leganti possono essere elevate nel siero, come la globulina legante i corticosteroidi (CBG), la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) portando a un aumento rispettivamente dei corticosteroidi e steroidi sessuali circolanti. Le concentrazioni degli ormoni biologicamente attivi o liberi sono immutate. Altre proteine plasmatiche possono essere aumentate (substrato angiotensinogeno/renina, alfa-1-antitripsina, ceruloplasmina).
L'assorbimento sistemico minimo di estradiolo con somministrazione vaginale a livello locale (vedere paragrafo 5.2 "Proprietà farmacocinetiche") può provocare effetti meno pronunciati sulle proteine leganti del plasma rispetto agli ormoni sistemici.
La TOS non migliora la funzione cognitiva. Dallo studio WHI c'è una qualche evidenza di un aumentato rischio di probabile demenza in donne che iniziano la terapia combinata continua o la TOS con solo estrogeni dopo i 65 anni.
L'applicatore intravaginale potrebbe causare traumi locali minori, specialmente in donne con grave atrofia vaginale.
Vi sono limitate evidenze sui rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa precoce. Tuttavia, il rapporto beneficio/rischio è più favorevole nelle donne più giovani rispetto a quelle più anziane a causa del basso livello di rischio assoluto presente nelle donne più giovani.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Poichè l'estrogeno in Vagifem è somministrato all'interno della vagina e a causa dei bassi livelli di estradiolo rilasciato, è improbabile che eventuali interazioni farmacologiche clinicamente rilevanti si verifichino con Vagifem.
Tuttavia, il metabolismo degli estrogeni può essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze note per indurre gli enzimi al metabolismo dei farmaci, specialmente l'enzima citocromo P450, come gli anticonvulsivi (es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina) e gli antinfettivi (es. rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz).
Ritonavir e nelfinavir, sebbene noti come forti inibitori, al contrario mostrano proprietà indotte quando usati in concomitanza con ormoni steroidei. Preparazioni a base di erbe contenenti St John Wort (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo degli estrogeni.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Vagifem non è indicato durante la gravidanza. Se una gravidanza inizia durante il trattamento con Vagifem, il trattamento deve essere sospeso immediatamente. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici su esposizioni fetali involontarie agli estrogeni indicano che non sussistono effetti teratogeni o fetotossici.
Allattamento
Vagifem non è indicato durante l'allattamento.
04.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Nessun effetto conosciuto.
04.8 Effetti indesiderati
Eventi avversi da studi clinici:
Più di 673 pazienti sono state trattate con Vagifem 10 mcg in studi clinici, comprese oltre 497 pazienti trattate per 52 settimane.
Gli eventi avversi correlati all'uso di estrogeno, come il dolore al seno, l'edema periferico e i sanguinamenti postmenopausali, sono stati riportati con Vagifem 10 mcg con frequenze molto basse, simili al placebo; tuttavia, se si verificano, si presentano prevalentemente solo all'inizio del trattamento. Gli eventi avversi osservati in pazienti trattate con Vagifem 10 mcg con una frequenza maggiore rispetto al placebo e possibilmente correlate al trattamento, sono riportati di seguito.
Classe organico-sistemica | Comune ≥1/100 e | Non comune ≥1/1.000 e | Raro ≥1/10.000 e |
Infezioni e infestazioni | Vulvovaginiti micotiche | ||
Alterazioni del sistema nervoso | Cefalea | ||
Alterazioni dell'apparato gastrointestinale | Dolore addominale | Nausea | |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Emorragia vaginale, sanguinamenti o disturbi vaginali | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Rash | ||
Esami diagnostici | Incremento ponderale | ||
Alterazioni del sistema vascolare | Vampate Ipertensione |
Esperienza post-marketing:
In aggiunta alle reazioni avverse sopra menzionate, quelle presentate di seguito sono state riportate spontaneamente in pazienti trattate con Vagifem 25 mcg e sono considerate possibilmente correlate al trattamento. La frequenza di queste reazioni avverse spontanee è molto rara (
• Tumori benigni e maligni (cisti e polipi compresi): carcinoma mammario, carcinoma endometriale
• Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità generalizzata (es. reazione/shock anafilattico)
• Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ritenzione idrica
• Disturbi psichiatrici: insonnia
• Patologie del sistema nervoso: emicrania aggravata
• Patologie vascolari: trombosi venosa profonda
• Patologie gastrointestinali: diarrea
• Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, rash erimatoso, rash pruriginoso, prurito genitale
• Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: iperplasia endometriale, irritazione vaginale, dolore vaginale, vaginismo, ulcera vaginale
• Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: inefficacia del farmaco
• Esami diagnostici: incremento ponderale, incremento degli estrogeni nel sangue.
Altre reazioni avvere sono state riportate in associazione con il trattamento con estrogeno.
Stime sul rischio sono state tratte da esposizione sistemica e non è noto come questi si possano applicare ai trattamenti locali:
• Infarto del miocardio e malattia cardiaca congestizia
• Ictus
• Malattie della colecisti
• Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare
• Aumento delle dimensioni dei fibromi uterini
• Epilessia
• Disturbi della libido
• Peggioramento dell'asma
• Probabile demenza oltre i 65 anni (vedere paragrafo 4.4)
Rischio di carcinoma mammario
Stime sul rischio sono state tratte da esposizione sistemica e non è noto come questi si possano applicare
ai trattamenti locali.
• E' riportato un aumento del rischio di carcinoma mammario diagnosticato fino a 2 volte in donne in trattamento con terapia estrogeno-progestinico per più di 5 anni.
• Qualsiasi aumentato rischio nelle utilizzatrici di solo estrogeni è sostanzialmente più basso di quello visto in utilizzatrici di trattamenti combinati di estrogeni-progestinici.
• Il livello del rischio dipende dalla durata dell'uso (vedere paragrafo 4.4).
• Sono presentati i dati del più grande studio randomizzato placebo-controllato (studio WHI) e del più grande studio epidemiologico (MWS).
Million Women Study - Rischio addizionale stimato di carcinoma mammario dopo 5 anni di utilizzo
Intervallo di età (anni) | Incidenza per 1.000 non utilizzatrici di TOS in un periodo di oltre 5 anni* | Risk ratio e 95% CI # | Casi addizionali per 1.000 utilizzatrici di TOS per più di 5 anni (95% CI) |
TOS di solo estrogeno | |||
50 - 65 | 9 - 12 | 1,2 | 1 - 2 (0 - 3) |
Estrogeno-progestinico combinati | |||
50-65 | 9-12 | 1,7 | 6 (5-7) |
* Tratto da tassi di incidenza dal baseline in paesi sviluppati. | |||
# Risk ratio totale. Il risk ratio non è costante, ma aumenta con l'aumento della durata di utilizzo. | |||
Nota: Poichè la naturale inicidenza di carcinoma mammario differisce in ogni paese europeo, il numero dei casi addizionali di carcinoma mammario cambierà anche proporzionalmente. |
Studi US WHI - Rischio addizionale stimato di carcinoma mammario dopo 5 anni di utilizzo
Intervallo di età (anni) | Incidenza per 1.000 non utilizzatrici di TOS in un periodo di oltre 5 anni* | Risk ratio e 95% CI # | Casi addizionali per 1.000 utilizzatrici di TOS per più di 5 anni (95% CI) |
CEE solo estrogeni | |||
50 - 79 | 21 | 0,8 (0,7 - 1,0) | -4 (-6 - 0) * |
CEE+MPA estrogeno e progestastinico‡ | |||
50-79 | 17 | 1,2 (1,0-1,5) | +4 (0-9) |
* Studio WHI in donne senza utero, che non ha mostrato una aumento del rischio di carcinoma mammario
‡Quando le analisi sono state ristrette a donne che non hanno usato la TOS prima dello studio, non vi è stato un apparente aumento del rischio durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni il rischio era più alto rispetto alle non utilizzatrici.
Rischio di carcinoma endometriale
Donne in post-menopausa con utero
Il rischio di carcinoma endometriale è di circa 5 su 1000 donne con utero che non usano TOS.
Nelle donne con utero, l'uso di una TOS sistemica con soli estrogeni non è raccomandato, poiché aumenta il rischio di carcinoma endometriale (vedere paragrafo 4.4.).
A seconda della durata dell'uso di soli estrogeni sistemici e dalla dose stessa di estrogeni, l'aumento del rischio di carcinoma endometriale in studi epidemiologici varia tra i 5 e i 55 casi per ogni 1000 donne tra i 50 e i 65 anni di età.
L'aggiunta di una terapia progestinica alla terapia sistemica con soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo,può prevenire questo rischio aumentato. Nel Million Women Study l'uso di TOS combinata per 5 anni (sequenziale o continua) non ha aumentato il rischio di carcinoma endometriale (RR di 1,0 (0,8-1,2)). Vedere anche il paragrafo 4.4.
Carcinoma ovario
Stime sul rischio sono state tratte da esposizione sistemica e non è noto come questi si possano applicare
ai trattamenti locali.
L'utilizzo a lungo termine di TOS contenente solo estrogeno e estrogeno/progestinico combinati è stato associato ad un leggero aumento del rischio di carcinoma ovario. Nel Million Women Study, 5 anni di TOS hanno portato a 1 caso in più ogni 2.500 utilizzatrici.
Rischio di tromboembolie venose
Stime sul rischio sono state tratte da esposizione sistemica e non è noto come questi si possano applicare
ai trattamenti locali.
La TOS è associata ad un aumentato rischio relativo da 1,3 a 3 volte maggiore di sviluppare tromboembolie venose (TEV), come trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Il verificarsi di un tale evento è più probabile nel primo anno di utilizzo della TOS (vedere paragrafo 4.4). Sono presentati i risultati dello studio WHI.
Studi WHI - Rischio addizionale di TEV dopo più di 5 anni di utilizzo
Intervallo di età (anni) | Incidenza per 1.000 donne nel braccio del placebo in un periodo di oltre 5 anni | Risk ratio e 95% CI # | Casi addizionali per 1.000 utilizzatrici di TOS |
Solo estrogeno orale* | |||
50-59 | 7 | 1,2 (0,6 - 2,4) | 1 (-3 - 10) |
Estrogeno-progestinico combinati orale | |||
50-59 | 4 | 2,3 (1,2-4,3) | 5 (1-13) |
* Studio in donne senza utero
Rischio di malattia coronarica
Stime sul rischio sono state tratte da esposizione sistemica e non è noto come questi si possano applicare
ai trattamenti locali.
Il rischio di malattia coronarica è leggermente aumentato in utilizzatrici di TOS estrogeno-progestinico combinato di età superiore a 60 anni (vedere paragrafo 4.4).
Rischio di ictus ischemico
Stime sul rischio sono state tratte da esposizione sistemica e non è noto come questi si possano applicare
ai trattamenti locali.
L'uso di un trattamento a base di solo estrogeno o di estrogeno-progestinico è associato ad un aumento fino a 1,5 volte del rischio relativo di ictus ischemico. Il rischio di ictus emorragico non è aumentato durante l'uso di TOS.
Il rischio relativo non è dipendente dall'età e dalla durata del trattamento, ma come rischio di base è strettamente dipendente dall'età, il rischio totale di ictus nelle donne che usano TOS aumenterà con l'età, vedere paragrafo 4.4.
Studi WHI combinati- Rischio addizionale di ictus ischemico* dopo più di 5 anni di utilizzo
Intervallo di età (anni) | Incidenza per 1.000 donne nel braccio del placebo in un periodo di oltre 5 anni | Risk ratio e 95% CI # | Casi addizionali per 1.000 utilizzatrici di TOS |
50-59 | 8 | 1,3 (1,1 - 1,6) | 3 (1 - 5) |
* Non è stata fatta nessuna differenziazione tra ictus ischemico ed emorragico.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
04.9 Sovradosaggio
Vagifem è concepito per un utilizzo locale intravaginale e la dose di estradiolo è molto bassa. Il sovradosaggio è quindi improbabile, ma se si verifica il trattamento deve essere sintomatico.
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Proprieta' farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Estrogeni naturali e semisintetici non associati.
Codice ATC: G03CA03
Il principio attivo, il 17β-estradiolo di sintesi, è chimicamente e biologicamente identico all'estradiolo umano endogeno.
Il 17β-estradiolo endogeno induce e mantiene le caratteristiche sessuali femminili secondarie e primarie. L'effetto biologico del 17β-estradiolo viene espletato attraverso una serie di recettori specifici. Il complesso steroide recettore si lega al DNA cellulare ed induce la sintesi di specifiche proteine.
La maturazione dell'epitelio vaginale dipende dagli estrogeni. Questi aumentano il numero delle cellule superficiali ed intermedie e diminuiscono il numero delle cellule basali nello striscio vaginale.
Gli estrogeni mantengono il pH vaginale intorno ad un intervallo normale (4.5) che favorisce la crescita della normale flora batterica.
Uno studio multicentrico di 12 mesi, in doppio cieco, randomizzato, a gruppi paralleli, controllato con placebo è stato condotto per valutare l'efficacia e la sicurezza di Vagifem 10 mcg nel trattamento dei sintomi di vaginite atrofica postmenopausale.
Dopo 12 settimane di trattamento con Vagifem 10 mcg , la variazione dal baseline, confrontata con il trattamento con placebo, ha dimostrato significativi miglioramenti nei tre endopoint primari: indice e valori di maturazione vaginale, normalizzazione del pH vaginale e sollievo dei sintomi urogenitali moderati/seri considerati più fastidiosi dalle pazienti.
La sicurezza endometriale di Vagifem 10 mcg è stata valutata nello studio sopra menzionato e in un secondo studio multicentrico in aperto. In totale, 386 donne sono state sottoposte a biopsia endometriale all'inizio e alla fine del trattamento di 52 settime. Il tasso di incidenza di iperplasia e/o carcinoma è stato dello 0.52% (95% CI 0.06%, 1.86%), indicando nessun aumento di rischio.
05.2 Proprieta' farmacocinetiche
Assorbimento
Un farmaco estrogenico viene ben assorbito attraverso la cute, le mucose ed il tratto gastrointestinale. La somministrazione vaginale degli estrogeni elude la prima tappa metabolica.
E' stato effettuato uno studio a singolo centro randomizzato, in aperto, con dosi multiple, a gruppi paralleli, di 12 settimane per valutare il grado di assorbimento sistemico di estradiolo dalla compressa di Vagifem 10 mcg . Le pazienti venivano randomizzate 1:1 per ricevere o 10 mcg o 25 mcg di Vagifem. Sono stati determinati i livelli plasmatici di estradiolo (E2), estrone (E1) ed estrone solfato (E1S). L'AUC(0-24) per i livelli plasmatici di E2 aumentava quasi proporzionalmente dopo la somministrazione di 10 mcg e 25 mcg di Vagifem. L'AUC(0-24) indicava livelli plasmatici sistemici di estradiolo più alti per le compresse da 10 mcg di E2 in confronto al baseline nei giorni di trattamento 1, 14 e 83, con significatività statistica nei giorni 1 e 14 (Tabella 1).
Tuttavia, le concentrazioni plasmatiche medie di E2 (Cave (0-24)) in tutti i giorni valutati rimaneva all'interno del normale range postmenopausale in tutti i soggetti. I dati dai giorni 82 e 83 in confronto al baseline indicano che non vi è effetto cumulativo durante la terapia di mantenimento di due volte a settimana.
Tabella 1 Parametri farmacocinetici medi per le concentrazioni plasmatiche di estradiolo (E2)
Vagifem 10 mcg | ||
AUC(0-24) pg.h/ml (media geometrica) | Cave(0-24) pg/ml (media geometrica) | |
Giorno -1 | 75,65 | 3,15 |
Giorno 1 | 225,35 | 9,39 |
Giorno 14 | 157,47 | 6,56 |
Giorno 82 | 44,95 | 1,87 |
Giorno 83 | 111,41 | 4,64 |
I livelli di estrone ed estrone solfato osservati dopo le 12 settimane di somministrazione di Vagifem 10 mcg non hanno superato i livelli di baseline, ovvero non è stato osservato alcun accumulo di estrone o estrone solfato.
Distribuzione
La distribuzione degli estrogeni esogeni è simile a quella degli estrogeni endogeni. Gli estrogeni sono ampiamente distribuiti nel corpo e si trovano generalmente ad alte concentrazioni negli organi bersaglio degli ormoni sessuali. Gli estrogeni circolano nel sangue principalmente legati alla globulina che si lega agli ormoni sessuali (SHBG) e all'albumina.
Gli estrogeni esogeni sono metabolizzati nella stessa maniera degli estrogeni endogeni. Le trasformazioni metaboliche hanno luogo principalmente nel fegato. L'estradiolo è convertito reversibilmente a estrone, e ambedue possono essere convertiti a estriolo, che è il maggior metabolita urinario. Nelle donne in postmenopausa, una porzione significativa degli estrogeni circolanti esistono come solfati, specialmente l'estrone solfato, che funge da riserva circolante per la formazione di estrogeni più attivi.
Eliminazione
L'estradiolo, l'estrone e l'estriolo sono escreti nelle urine come glucuronidi e solfati.
Gruppi speciali di pazienti
Il grado di assorbimento sistemico di estradiolo durante il trattamento con Vagifem 10 mcg è stato valutato solo nelle donne in postmenopausa nell'età tra i 60 e 70 anni (età media 65.4).
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Il 17β-estradiolo è una sostanza ben nota. Studi non clinici non hanno fornito dati aggiuntivi rilevanti sulla sicurezza clinica oltre a quelli già presenti in altri paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Compressa:
Ipromellosa
Lattosio monoidrato
Film di rivestimento:
Ipromellosa
Macrogol 6000
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare in frigorifero.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Ciascuna compressa è contenuta in un applicatore monouso usa e getta di polietilene/polipropilene. Gli applicatori sono confezionati separatamente in blister di PVC/alluminio.
18 compresse vaginali con applicatori.
24 compresse vaginali con applicatori.
E' possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Il 17β-estradiolo rappresenta un rischio per l'ambiente acquatico, in particolare per i pesci.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Novo Nordisk A/S
Novo Allè
DK- 2880 BagsvÃ|rd
Danimarca
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
AIC n. 028894020
AIC n. 028894032
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
12/2013
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
06/2014