Thyrogen - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Tireotropina alfa
THYROGEN 0,9 mg di polvere per soluzione iniettabile
IndicazioniPerché si usa Thyrogen? A cosa serve?
Il mitoxantrone appartiene ad un gruppo di farmaci noti come antineoplastici o antitumorali. Appartiene inoltre ad un sottogruppo di farmaci detti derivati antraciclinici. Il mitoxantrone agisce interferendo con la crescita delle cellule tumorali e uccidendole in maniera progressiva ed è utilizzato per il trattamento delle seguenti patologie:
- Carcinoma della mammella avanzato (metastatico).
- Linfomi Non-Hodgkin, cioè tumori del sistema linfatico.
- Leucemia acuta non linfocitica negli adulti. La leucemia è un tipo di tumore del sangue in cui il midollo osseo produce una quantità eccessiva di globuli bianchi.
Per il trattamento delle forme di cancro sopra indicate, Mitoxantrone Sandoz può essere usato da solo o insieme ad altri farmaci antitumorali.
- Dolore da cancro della prostata avanzato quando:
- Il cancro della prostata non ha risposto adeguatamente al trattamento ormonale (è refrattario alla terapia).
- Il trattamento antidolorifico attuato non ha un effetto sufficiente o non si può assumere un quantitativo adeguato di farmaci contro il dolore.
In queste circostanze Mitoxantrone Sandoz è somministrato insieme con farmaci cortisonici a basso dosaggio (ad es. prednisone).
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Thyrogen
Non prenda Mitoxantrone Sandoz:
- Se è allergico/a (ipersensibile) al mitoxantrone.
- Se è allergico/a (ipersensibile) a qualsiasi altro degli eccipienti di Mitoxantrone Sandoz (Altre informazioni).
- Se soffre di una mielodepressione (il midollo osseo non produce un numero sufficiente di globuli rossi).
- Se sta allattando al seno (Gravidanza e allattamento).
- Tramite iniezione nel liquido spinale (somministrazione intratecale).
- Tramite iniezione nell'arteria (somministrazione intra-arteriosa).
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Thyrogen
Faccia particolare attenzione con Mitoxantrone Sandoz:
- Se il suo midollo osseo non funziona in maniera appropriata (è depresso) o se il suo stato generale di salute non è buono:
- Il medico la sottoporrà a esami del sangue più frequenti, specialmente per controllare il numero di globuli bianchi (neutrofili).
- Se ha già avuto:
- Un trattamento radioterapico al torace.
- Una malattia cardiaca.
In questi casi sale la probabilità di sviluppare problemi più gravi a carico del cuore come ad esempio:
- Insufficienza cardiaca o diminuzione della funzione cardiaca.
Se ha tali problemi di cuore:
- Deve ugualmente assumere la dose totale di Mitoxantrone Sandoz.
- Deve sottoporsi a controlli regolari per verificare il funzionamento del cuore.
- Se ha contratto delle infezioni: esse devono essere curate prima o al momento della terapia con Mitoxantrone Sandoz.
- Tenga presente che Mitoxantrone Sandoz può causare una colorazione anomala di:
In tutti questi casi la colorazione è temporanea e può durare alcuni giorni.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Thyrogen
Informi il medico se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, compresi quelli senza prescrizione medica.
Faccia particolare attenzione anche se sta assumendo uno qualsiasi dei seguenti medicinali:
- Altri farmaci che diminuiscono l'attività del midollo osseo (farmaci mielosoppressori ad es. altri agenti antitumorali) che, se assunti insieme con Mitoxantrone Sandoz, possono risultare maggiormente nocivi per il midollo e possono aggravare il danno ad esso causato da Mitoxantrone Sandoz.
- Altri medicinali potenzialmente dannosi per il cuore (ad es. farmaci antraciclinici), poiché l'effetto negativo prodotto da questi medicinali può aumentare.
- Inibitori della topoisomerasi II (un gruppo di farmaci antitumorali che include il mitoxantrone) in associazione con altri agenti antineoplastici e/o radioterapia. Essi possono causare:
- Un tumore dei globuli bianchi (leucemia mieloide acuta - LMA).
- Una malattia del midollo osseo che causa una formazione anormale delle cellule del sangue e che porta allo sviluppo della leucemia (sindrome mielodisplastica - SMD).
- Vaccini. Durante il trattamento con Mitoxantrone Sandoz è possibile che i vaccini non abbiano effetto.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza e allattamento
Chieda consiglio al medico prima di prendere qualsiasi medicinale.
Mitoxantrone Sandoz può causare danni al feto, pertanto non deve assumere il Mitoxantrone se:
- è in gravidanza (specialmente nel primo trimestre di gravidanza)
- ritiene di essere in stato di gravidanza o sta cercando di concepire un figlio.
Se incorre in una gravidanza durante la terapia con Mitoxantrone Sandoz, deve informarne il medico e interrompere immediatamente il trattamento. Deve evitare gravidanze. Se lei o il suo partner è in terapia con Mitoxantrone Sandoz, è necessario fare uso di un efficace metodo contraccettivo sia durante la terapia che per almeno 6 mesi dopo l'interruzione del trattamento.
Mitoxantrone Sandoz non deve essere assunto durante l'allattamento. Deve interrompere l'allattamento prima di iniziare la terapia con Mitoxantrone Sandoz poiché il mitoxantrone può essere assorbito dal bambino attraverso il latte materno.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Mitoxantrone Sandoz può avere un effetto lieve o moderato sulla capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari in conseguenza dei possibili effetti indesiderati del trattamento (vedere paragrafo 4 "Possibili effetti indesiderati").
Non guidi o utilizzi strumenti o macchinari qualora accusi dei sintomi.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Mitoxantrone Sandoz
Questo medicinale contiene 0,148 mmol/ml di sodio.
1 flaconcino da 5 ml di soluzione contiene 0,739 mmol di sodio.
1 flaconcino da 10 ml di soluzione contiene 1,478 mmol di sodio.
È necessario che questo sia tenuto in considerazione da parte dei pazienti che seguono una dieta a contenuto di sodio controllato.
Dosi e Modo d'usoCome usare Thyrogen: Posologia
Mitoxantrone Sandoz le sarà somministrato da un medico o infermiere/a. Il farmaco deve essere sempre somministrato tramite infusione endovenosa (in una vena) e deve essere sempre diluito prima dell'uso. Può accadere che durante l'infusione il farmaco fuoriesca dalla vena (stravaso) e in tal caso l'infusione deve essere interrotta immediatamente e ripresa in un altro vaso sanguigno. Deve evitare il contatto di Mitoxantrone Sandoz in particolare con la pelle, le mucose e gli occhi.
Il medico provvederà a calcolare la dose di Mitoxantrone Sandoz adatta al suo caso che sarà ricavata in relazione all'estensione della sua superficie corporea espressa in metri quadri. Durante la terapia sarà inoltre sottoposto/a a regolari esami del sangue sulla base dei quali sarà effettuato l'aggiustamento del dosaggio del medicinale.
Bambini e adolescenti
L'esperienza dell'uso di Mitoxantrone Sandoz nei bambini e negli adolescenti è limitata.
La dose abituale di Mitoxantrone Sandoz è:
Carcinoma della mammella metastatico, linfomi Non-Hodgkin Quando il mitoxantrone è usato in monoterapia (da solo):
- La prima dose corrisponde a 14 mg per metro quadro di superficie corporea, somministrati in una dose singola per via endovenosa. La somministrazione può essere ripetuta dopo 21 giorni se i valori del sangue sono ritornati a livelli accettabili.
Se la sua riserva di midollo osseo è scarsa, la prima dose del trattamento dovrà essere più bassa (cioè pari a 12 mg per metro quadro) di quella abituale.
Il medico stabilirà poi con esattezza le dosi successive che dovrà assumere le quali dipenderanno dall'entità e dalla durata della diminuzione (mielodepressione) dell'attività del midollo osseo.
Nel caso di impiego in una terapia d'associazione (ad esempio con altri agenti citotossici come ciclofosfamide e 5-fluorouracile o metotressato e mitomicina C):
- In linea generale, le saranno somministrati tra 2 e 4 mg in meno per metro quadrato rispetto a quando il Mitoxantrone Sandoz è usato da solo.
Leucemia acuta non linfocitica
Quando Mitoxantrone Sandoz è utilizzato da solo per il trattamento della recidiva (cioè quando il cancro è ricomparso):
- il dosaggio raccomandato è di 12 mg per metro quadrato, somministrati in una singola dose giornaliera per via endovenosa, per cinque giorni (corrispondenti ad una dose totale di 60 mg/m2 nell'arco di cinque giorni).
Quando Mitoxantrone Sandoz è utilizzato in associazione con altri farmaci antitumorali (ad es. citarabina, etoposide):
- il medico stabilirà la dose esatta di ciascun medicinale che lei dovrà assumere. Potrà essere necessario aggiustare il dosaggio se:
- L'associazione di farmaci causa una depressione del midollo osseo maggiore di quella prodotta dalla terapia con il solo Mitoxantrone Sandoz.
- Lei ha una malattia del fegato o dei reni.
Trattamento del dolore da cancro della prostata refrattario alla terapia ormonale
La dose raccomandata è di 12 mg per metro quadrato somministrati come segue:
- infusione endovenosa di breve durata
- ad intervalli di 21 giorni
- in associazione con 10 mg di prednisone per via orale (un farmaco cortisonico che contribuisce a deprimere il sistema immunitario).
Il medico deciderà gli eventuali aggiustamenti del dosaggio che dipenderanno dall'entità e dalla durata della diminuzione (mielodepressione) dell'attività del midollo osseo.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Thyrogen
Il fegato, i reni, l'apparato digerente e la sua capacità di produzione delle cellule ematiche possono esserne danneggiati. In rari casi si è manifestata una leucopenia grave (un calo anormale del numero dei globuli bianchi) con infezione che ha portato a morte. Il medico terrà sotto attento controllo le sue condizioni di salute e curerà qualsiasi di questi sintomi possa eventualmente presentarsi.
Per qualsiasi domanda sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Thyrogen
Come tutti i medicinali Mitoxantrone Sandoz può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Le seguenti frequenze sono state utilizzate per valutare gli effetti indesiderati:
Molto comuni: | in più di 1 su 10 pazienti trattati |
Comuni: | in meno di 1 su 10, ma in più di 1 su 100 pazienti trattati |
Non comuni: | in meno di 1 su 100, ma in più di 1 su 1.000 pazienti trattati |
Rari: | in meno di 1 su 1.000, ma in più di 1 su 10.000 pazienti trattati |
Molto rari: | In meno di 1 su 10.000 pazienti trattati, compresi i casi isolati |
Frequenza non nota: | la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili |
Molto comuni:
- Mielodepressione (diminuzione dell'attività del midollo osseo) che limita la quantità somministrabile di Mitoxantrone Sandoz. Il midollo osseo può subire una depressione maggiore e più prolungata se:
- lei è stato sottoposto/a a chemioterapia o radioterapia.
- Ipoplasia midollare (anomalo calo del numero delle cellule ematiche di un organo o di un tessuto).
- Leucopenia transitoria: basso numero di leucociti (globuli bianchi), con il valore più basso raggiunto tra 10 e 13 giorni dopo il trattamento. Nel 6% dei casi la leucopenia è grave.
- Anemia (quando il numero dei globuli rossi presenti nell'organismo è insufficiente).
- Diminuzione del numero di una particolare specie di globuli bianchi (granulocitopenia e neutropenia).
- Anormale quantità di globuli bianchi (leucociti).
- In circa metà dei pazienti compaiono nausea e vomito (lieve). Solo nell'1% dei soggetti nausea e vomito si manifestano in forma grave.
- Stomatite (infiammazione della mucosa della bocca).
- Diarrea.
- Dolore addominale.
- Stitichezza.
- Mucosite (infiammazione delle membrane mucose).
- Alterazione del gusto.
- Alopecia (perdita di capelli). La perdita dei capelli si verifica in circa la metà dei pazienti. Raramente l'alopecia si presenta in forma grave.
- Alterazioni transitorie dell'elettrocardiogramma (ECG) dopo un trattamento a lungo termine.
- Aritmia (irregolarità del battito cardiaco).
- Aumento della concentrazione di urea nel sangue.
- Infezioni. - Infezioni del tratto respiratorio superiore.
- Infezioni del tratto urinario.
- Perdite di sangue (emorragia).
- Febbre.
- Amenorrea (assenza di mestruazioni).
Comuni:
- Capogiri.
- Sonnolenza.
- Neurite (infiammazione dei nervi).
- Convulsioni (attacchi epilettici).
- Lieve parestesia (formicolio).
- Mal di testa.
- La quantità di sangue che può essere pompata dalla camera sinistra del cuore è ridotta, ma non vi sono sintomi.
- Rinite (prurito e naso che cola).
- Alterazione del colore delle urine. Ciò accade entro 24 ore dalla somministrazione di Mitoxantrone Sandoz.
- Disturbi renali (nefrotossicità).
- Aumento dei livelli degli enzimi epatici (negli esami del sangue).
- Alterazioni dei risultati dei test ematochimici (aumento del livello di creatinina sierica e dell'azoto sierico).
- Trombocitopenia (basso numero di piastrine - un tipo di cellule coinvolte nella coagulazione del sangue).
- Insufficienza cardiaca dopo trattamento a lungo termine, bradicardia sinusale (riduzione del battito cardiaco).
- Problemi cardiaci che possono provocare accorciamento del respiro o gonfiore alle caviglie
- Dolore al torace
- Sanguinamento gastrointestinale (nello stomaco o nell'intestino).
- Eruzione cutanea.
- Eritemi (infiammazione della pelle).
- Anoressia (perdita dell'appetito).
- Polmonite (infiammazione dei polmoni).
- Sepsi (avvelenamento del sangue).
- Ipotensione (abbassamento della pressione arteriosa).
- Affaticamento.
- Edema (gonfiore).
- Epatotossicità (alterazioni del fegato).
Non comuni:
- Dispnea (accorciamento del respiro).
- Colorazione blu della pelle e delle unghie.
- Colorazione blu reversibile del bianco degli occhi.
- Reazioni allergiche tra cui esantema (eruzione cutanea o arrossamento), dispnea (accorciamento del respiro) e ipotensione (bassa pressione arteriosa).
- Ansia.
- Confusione.
Rari:
- Sindrome da lisi tumorale. Questa sindrome causa iperuricemia, iperpotassiemia, iperfosfatemia e ipocalcemia (livelli elevati di acido urico, potassio e fosfato e bassi livelli di calcio nel sangue) ed è comparsa quando Mitoxantrone Sandoz è stato utilizzato in associazione con altri medicinali. Si è anche verificata quando Mitoxantrone Sandoz è stato somministrato da solo.
Molto rari:
- Variazione del peso corporeo.
Frequenza non nota:
- Leucemia acuta (un tipo di tumore dei globuli bianchi).
- Leucemia mieloide acuta (LMA - un tipo di tumore dei globuli bianchi).
- Sindrome mielodisplastica (SMD - una malattia del midollo osseo che causa una formazione anormale delle cellule del sangue che porta alla leucemia). La LMA e la SMD possono essere causate dagli inibitori della topoisomerasi II quando sono utilizzati contemporaneamente ad altri farmaci antitumorali e/o radioterapia. Gli inibitori della topoisomerasi II sono un gruppo di farmaci antitumorali che comprende il mitoxantrone.
- Congiuntivite (infiammazione della membrana che ricopre l'occhio e le palpebre).
- Cardiomiopatia (indebolimento o alterazione della struttura del muscolo cardiaco).
- Infarto miocardico (attacco di cuore).
- Infiammazione del pancreas (pancreatite).
- Infezioni opportunistiche (infezioni causate da microrganismi che solitamente non causano malattie in un sistema immunitario sano).
- Iperuricemia (aumento dei livelli di acido urico nel sangue).
- Stravaso (fuoriuscita del farmaco dal vaso sanguigno sul tessuto circostante alla sede dell'iniezione) che può provocare:
- Eritema (rossore).
- Gonfiore.
- Dolore.
- Bruciore e /o colorazione blu della pelle.
- Necrosi dei tessuti (morte delle cellule di un tessuto) con conseguente necessità di debridement (processo di rimozione delle cellule morte) e innesti cutanei (trapianto di pelle).
- Flebite (infiammazione locale di una vena).
- Ematomi.
- Debolezza.
- Reazione anafilattica tra cui shock anafilattico (reazione allergica che causa difficoltà di respirazione o gonfiore del viso, delle labbra o della lingua).
- Alterazioni delle unghie (ad es. distaccamento dell'unghia dal proprio letto, cambiamento della consistenza e della struttura delle unghie).
Se ha una leucemia può incorrere in effetti indesiderati più frequenti e gravi e in particolare stomatite (infiammazione dell'interno della bocca) e mucosite (infiammazione delle membrane mucose).
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informi il medico.
Scadenza e Conservazione
Tenere Mitoxantrone Sandoz fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Non usi Mitoxantrone Sandoz dopo la data di scadenza riportata sull'etichetta. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno del mese.
Non gettare il medicinale nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici: questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Altre Informazioni
Cosa contiene Mitoxatrone Sandoz
Il principio attivo è il mitoxantrone (come cloridrato).
Ciascun ml di Mitoxantrone Sandoz contiene 2 mg di mitoxantrone (come cloridrato).
Gli altri eccipienti sono:
- cloruro di sodio
- acetato di sodio
- acido acetico glaciale
- solfato di sodio
- acido cloridrico (per l'aggiustamento del pH)
- acqua per iniezioni
Descrizione dell'aspetto di Mitoxantrone Sandoz 2 mg/ml, concentrato per soluzione per infusione e contenuto della confezione
Mitoxantrone Sandoz 2 mg/ml concentrato per soluzione per infusione, è una soluzione limpida, di colore blu, priva di particelle ed è fornita in flaconcini di vetro trasparente all'interno di una confezione di cartone.
1, 5 o 10 flaconcini identici, contenenti 10 mg di mitoxantrone in 5 ml o 20 mg di mitoxantrone in 10 ml, sono confezionati in scatole di cartone.
Sono disponibili flaconcini contenenti 5ml o 10 ml di mitoxantrone.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
THYROGEN 0,9 MG DI POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni flaconcino di Thyrogen contiene un valore nominale di 0,9 mg di tireotropina alfa.
Dopo ricostituzione, ciascun flaconcino di Thyrogen contiene 0,9 mg di tireotropina alfa in 1,0 ml.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Polvere per soluzione iniettabile. Polvere liofilizzata bianca o biancastra.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Thyrogen è indicato nel test della tireoglobulina sierica (Tg) con o senza imaging con iodio radioattivo per evidenziare residui tiroidei e carcinoma ben differenziato della tiroide nei pazienti che, in seguito a tiroidectomia, ricevono una terapia ormonale soppressiva (THST).
I pazienti con carcinoma ben differenziato della tiroide a basso rischio, che presentano livelli non dosabili di Tg sierica in corso di THST e nessun aumento dei livelli di Tg a seguito di stimolazione con TSH rh (ricombinante umano), potranno essere seguiti tramite dosaggio dei livelli di Tg stimolati da rh TSH.
Thyrogen è indicato per la stimolazione pre-terapeutica in associazione con iodio radioattivo da 30 mCi (1,1 GBq) a 100 mCi (3,7 GBq) per l'ablazione dei residui di tessuto tiroideo, nei pazienti sottoposti a tiroidectomia sub-totale o totale in presenza di cancro della tiroide ben differenziato, che non evidenziano cancro tiroideo con metastasi a distanza (vedere paragrafo 4.4).
04.2 Posologia e modo di somministrazione
La terapia deve essere controllata da medici esperti nel trattamento del cancro della tiroide.
Posologia
La posologia raccomandata è di due dosi da 0,9 mg di tireotropina alfa, da somministrare esclusivamente mediante iniezione intramuscolare con un intervallo di 24 ore.
Popolazione pediatrica
A causa dell'insufficienza dei dati disponibili sull'impiego del medicinale nei pazienti pediatrici, Thyrogen deve essere somministrato ai bambini solamente in casi eccezionali.
Dai risultati degli studi controllati non emergono differenze nella sicurezza e nell'efficacia di Thyrogen fra pazienti adulti di età inferiore a 65 anni e di età superiore a 65 anni, quando Thyrogen viene usato per finalità diagnostiche.
Non è necessario aggiustare la dose negli anziani (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con insufficienza renale/epatica
I dati derivanti dalla sorveglianza post-marketing e dalle informazioni pubblicate, suggeriscono che l'eliminazione di Thyrogen è significativamente più lenta nei pazienti con nefropatia allo stadio terminale (end stage renal disease, ESRD) dialisi-dipendenti, con conseguente prolungata elevazione dei livelli di ormone tireotropo (TSH) per diversi giorni dopo il trattamento. Questo può aumentare il rischio di cefalea e nausea. Non sono disponibili studi su regimi posologici alternativi di Thyrogen nei pazienti con nefropatia allo stadio terminale che possano stabilire una riduzione della dose in questa popolazione di pazienti.
Nei pazienti con insufficienza renale significativa, l'attività di iodio radioattivo deve essere attentamente determinata dallo specialista di medicina nucleare.
La somministrazione di Thyrogen a pazienti con ridotta funzionalità epatica non richiede considerazioni particolari.
Modo di somministrazione
Dopo la ricostituzione con acqua per preparazioni iniettabili, viene somministrato 1,0 ml di soluzione (0,9 mg di tireotropina alfa) mediante iniezione intramuscolare nel gluteo. Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Per le indagini diagnostiche con iodio radioattivo o l'ablazione, la somministrazione dello iodio radioattivo deve avvenire 24 ore dopo l'iniezione finale di Thyrogen. La scintigrafia diagnostica deve essere eseguita tra 48 e 72 ore dopo la somministrazione dello iodio radioattivo, mentre la scintigrafia post-ablazione può essere rimandata di qualche giorno, per consentire il calo dell'attività di fondo.
Per l'analisi diagnostica di follow-up della tireoglobulina sierica (Tg), il campione di siero deve essere prelevato 72 ore dopo l'iniezione finale di Thyrogen.
L'uso di Thyrogen nel test della tireoglobulina (Tg) per il follow-up dei pazienti con carcinoma ben differenziato della tiroide in seguito a tiroidectomia deve avvenire nel rispetto delle linee guida ufficiali.
04.3 Controindicazioni
• Ipersensibilità all'ormone tireotropo bovino o umano o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Gravidanza (vedere paragrafo 4.6)
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Thyrogen non deve essere somministrato per via endovenosa.
Se usata in alternativa alla sospensione degli ormoni tiroidei, l'associazione della Scintigrafia totale corporea (WBS) e del test della Tireoglobulina (Tg test) dopo la somministrazione di Thyrogen assicura la massima sensibilità nell'evidenziare residui tiroidei oppure carcinoma della tiroide. Con Thyrogen si possono ottenere falsi negativi. In caso di forte sospetto sulla presenza di lesioni metastatiche, è bene considerare come conferma l'eventualità di una Scintigrafia totale corporea (WBS) dopo sospensione di terapia ormonale sostitutiva e di un test della Tireoglobulina.
La presenza di anticorpi per la Tg (TgAb) è da prevedersi nel 18-40% dei pazienti con carcinoma differenziato della tiroide e può causare falsi negativi nelle misurazioni della Tg sierica. Pertanto, è necessario procedere al dosaggio sia dei TgAb che della Tg.
Si deve eseguire un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio al momento di somministrare Thyrogen a pazienti anziani ad alto rischio affetti da patologie cardiache (ad es. valvulopatia, cardiomiopatia, coronaropatia, nonché tachiaritmia pregressa o in atto, compresa la fibrillazione atriale), i quali non siano stati sottoposti a intervento di tiroidectomia.
È noto che Thyrogen causa un innalzamento transitorio ma significativo delle concentrazioni sieriche di ormone tiroideo, se somministrato a pazienti con sostanziale tessuto tiroideo ancora in situ. È pertanto necessaria un'attenta valutazione del rischio-beneficio individuale nei pazienti che evidenziano significativi residui di tessuto tiroideo.
Non sono ancora disponibili dati a lungo termine relativi all'uso della dose inferiore di iodio radioattivo.
Effetto sulla crescita e/o le dimensioni del tumore:
Nei pazienti con carcinoma della tiroide, diversi casi di stimolazione della crescita del tumore riportati durante la sospensione degli ormoni tiroidei per le procedure diagnostiche, sono stati attribuiti ad un associato aumento prolungato dei livelli di TSH.
Esiste la possibilità teorica che Thyrogen, come la sospensione dell'ormone tiroideo, possa stimolare la crescita tumorale. Negli studi clinici con tireotropina alfa, che comporta un aumento a breve termine dei livelli sierici di TSH, non sono stati accertati casi di crescita del tumore.
A seguito dell'aumento dei livelli di TSH dopo la somministrazione di Thyrogen, i pazienti con carcinoma della tiroide metastatizzato, in particolare in siti circoscritti come cervello, midollo spinale e orbita o con infiltrazione del collo, possono presentare edemi locali o emorragia focale nel sito delle metastasi con conseguente aumento delle dimensioni del tumore. Ciò può determinare sintomi acuti che dipendono dalla posizione anatomica del tessuto. Per esempio nei pazienti con metastasi del sistema nervoso centrale si sono manifestate emiplegia, emiparesi e perdita della vista. In seguito alla somministrazione di Thyrogen sono stati altresì riportati edema laringeo, distress respiratorio tale da richiedere una tracheotomia e dolore nella sede della metastasi. Per i pazienti in cui l'espansione locale del tumore può compromettere strutture anatomiche vitali si raccomanda di prendere in considerazione un pre-trattamento con corticosteroidi.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per ogni iniezione, cioè è praticamente 'privo di sodio'.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Non sono stati effettuati studi formali sull'interazione di Thyrogen con altri medicinali. Negli
studi clinici, non sono state osservate interazioni tra Thyrogen e gli ormoni tiroidei triiodotironina
(T3) e tiroxina (T4), quando somministrati contemporaneamente.
L'uso di Thyrogen permette l'imaging con iodio radioattivo mentre i pazienti sono in stato eutiroideo, durante il trattamento di soppressione dell'ormone tiroideo. I dati relativi alla cinetica dello iodio radioattivo indicano che, rispetto allo stato ipotiroideo con diminuita funzionalità renale, la clearance dello iodio radioattivo è maggiore del 50% circa in condizioni di eutiroidismo, con conseguente minore ritenzione di iodio radioattivo nell'organismo durante l'imaging. Questo fattore deve essere tenuto in considerazione quando si seleziona l'attività dello iodio radioattivo per l'imaging.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Non sono stati effettuati studi di riproduzione animale con Thyrogen.
Non è noto se Thyrogen possa provocare danni fetali quando somministrato ad una donna in stato di gravidanza, o se possa interferire con la capacità riproduttiva.
L'associazione di Thyrogen e scintigrafia totale corporea a fini diagnostici con iodio radioattivo è controindicata durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3), a causa della conseguente esposizione del feto ad un'alta dose di sostanze radioattive.
Allattamento
Non è noto se tireotropina alfa e/o suoi metaboliti siano escreti nel latte umano. Un rischio per il lattante non può essere escluso. Thyrogen non deve essere usato durante l'allattamento.
Fertilità
Non è noto se Thyrogen possa influire sulla fertilità degli esseri umani.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Thyrogen può ridurre la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari, in quanto sono stati segnalati capogiri e mal di testa.
04.8 Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse riportate con maggior frequenza sono nausea e cefalea, verificatesi rispettivamente in circa il 11% e il 6% dei pazienti.
Tabella delle reazioni avverse
Le reazioni avverse incluse nella tabella sono una combinazione delle reazioni avverse registrate nel corso di sei studi clinici prospettici (N=481) e degli effetti indesiderati che sono stati segnalati a Genzyme successivamente alla registrazione di Thyrogen.
All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Le frequenze sono state classificate come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100,
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Molto comune | Comune | Non comune | Non nota |
Infezioni ed infestazioni | influenza | |||
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | aumento di volume della neoplasia, dolore metastatico | |||
Patologie del sistema nervoso | capogiri, mal di testa | ageusia, disgeusia, parestesia | Ictus, tremori | |
Patologie cardiache | palpitazioni | |||
Patologie vascolari | vampate di calore | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | dispnea | |||
Patologie gatrointestinali | nausea | vomito | diarrea | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | orticaria, eruzioni cutanee | prurito, iperidrosi | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolore al collo, dolore alla schiena | artralgia, mialgia | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | affaticamento, astenia | malattia simil-influenzale, piressia, rigidità, sensazione di calore | fastidio, dolore, prurito, eruzioni cutanee e orticaria nel sito di iniezione | |
Esami diagnostici | diminuzione del TSH |
Descrizione di reazioni avverse selezionate
In pazienti in cui la ghiandola tiroidea è presente in parte o completamente, in seguito alla somministrazione di Thyrogen 0,9 mg sono stati osservati casi molti rari di ipertiroidismo o fibrillazione atriale.
Sia in ambito clinico che dopo l'immissione in commercio sono state riferite manifestazioni rare di ipersensibilità: orticaria, eruzioni cutanee, prurito, vampate e segni e sintomi respiratori.
In studi clinici su 481 pazienti, nessun paziente ha sviluppato anticorpi anti-tireotropina alfa dopo l'assunzione singola o ripetuta limitata (27 pazienti) del prodotto. Non si raccomanda di eseguire il dosaggio del TSH dopo la somministrazione di Thyrogen. Non si può escludere la formazione di anticorpi che potrebbero interferire con i dosaggi per il TSH endogeno eseguiti nell'ambito del normale follow-up.
Dopo trattamento con Thyrogen vi è la possibilità di ingrossamento dei residui di tessuto tiroideo, o delle metastasi. Ciò può portare a sintomi acuti che dipendono dalla localizzazione anatomica del tessuto. Per esempio, in pazienti con metastasi a carico del SNC sono insorte emiplegia, emiparesi o perdita della vista. In seguito alla somministrazione di Thyrogen sono stati altresì riportati edema laringeo, distress respiratorio tale da richiedere una tracheotomia e dolore nella sede della metastasi. Per i pazienti in cui l'espansione locale del tumore può compromettere strutture anatomiche vitali si raccomanda di prendere in considerazione un pre-trattamento con
corticosteroidi.
Dall'esperienza mondiale post-marketing sono stati riportati casi molto rari di ictus in pazienti donne. La relazione con la somministrazione di Thyrogen non è nota.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
04.9 Sovradosaggio
I dati sull'esposizione a dosi oltre quella raccomandata sono limitati ai soli studi clinici e a uno speciale programma terapeutico. Tre pazienti inclusi in studi clinici e uno parte dello speciale programma terapeutico hanno avuto sintomi dopo aver ricevuto dosi di Thyrogen superiori a quelle raccomandate. Due pazienti hanno accusato nausea dopo una dose i.m. di 2,7 mg e in uno di essi la nausea si accompagnava a debolezza, capogiri e cefalea. Il terzo paziente ha riferito nausea, vomito e vampate dopo una dose i.m. di 3,6 mg. Nell'ambito dello speciale programma terapeutico, un paziente di 77 anni con cancro tiroideo metastatico e non precedentemente soggetto a tiroidectomia, ha ricevuto 4 dosi di Thyrogen 0,9 mg nell'arco di 6 giorni, sviluppando fibrillazione atriale, scompenso cardiaco e infarto miocardico terminale 2 giorni più tardi.
Un ulteriore paziente arruolato in uno studio clinico ha riferito sintomi dopo somministrazione di Thyrogen per via endovenosa. Detto paziente ha ricevuto 0,3 mg di Thyrogen come singolo bolo endovena (ev) e 15 minuti più tardi ha accusato nausea severa, vomito, diaforesi, ipotensione e tachicardia.
I trattamenti consigliati in caso di sovradosaggio sono il ripristino del bilancio idrico e la somministrazione di un antiemetico.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Ormoni dell'ipofisi e dell'ipotalamo ed analoghi, ormoni del lobo anteriore dell'ipofisi ed analoghi, codice ATC: H01AB01
Meccanismo d'azione
La tireotropina alfa (ormone tireotropo umano ricombinante) è una glicoproteina eterodimerica prodotta tramite la tecnologia del DNA ricombinante. E'formata da due subunità legate con legame non covalente. I DNA complementari codificano una subunità alfa di 92 residui di aminoacidi contenenti due siti di glicosilazione con legame N ed una subunità beta di 118 residui contenenti un sito di glicosilazione con legame N. La tireotropina ha proprietà biochimiche paragonabili a quelle dell'ormone tireotropo umano endogeno (TSH). Il legame della tireotropina alfa ai recettori TSH sulle cellule epiteliali della tiroide stimola l'assunzione di iodio e l'organificazione, la sintesi ed il rilascio di tireoglobulina, triiodotironina (T3) e tiroxina (T4).
I pazienti con carcinoma della tiroide ben differenziato vengono sottoposti ad una tiroidectomia totale o sub-totale. Per una diagnosi ottimale dei residui tiroidei o del carcinoma tramite l'imaging con iodio radioattivo o il dosaggio della tireoglobulina e la terapia con iodio radioattivo dei residui tiroidei, occorre un'alta concentrazione sierica di TSH per stimolare l'assunzione di iodio radioattivo e/o il rilascio della tireoglobulina. L'approccio comune per ottenere livelli elevati di TSH è la sospensione della terapia soppressiva con ormoni tiroidei (THST), in seguito alla quale, solitamente, i pazienti manifestano segni e sintomi di ipotiroidismo. Con la somministrazione di Thyrogen, si ottiene la stimolazione di TSH necessaria per la captazione dello iodio radioattivo e il rilascio della tireoglobulina, mentre i pazienti rimangono in stato di eutiroidismo grazie alla THST, evitando quindi la morbidità associata all'ipotiroidismo.
Efficacia e sicurezza clinica
Uso diagnostico
L'efficacia e la sicurezza dell'uso di Thyrogen nell'imaging con iodio radioattivo in combinazione con il dosaggio della tireoglobulina sierica per la diagnosi di residui tiroidei e di carcinoma sono state dimostrate in due studi. In uno dei due studi, sono stati presi in esame due regimi: 0,9 mg per via intramuscolare ogni 24 ore per due dosi (0,9 mg x 2) e 0,9 mg per via intramuscolare ogni 72 ore per tre dosi (0,9 mg x 3). Entrambi i regimi si sono dimostrati efficaci e non differivano statisticamente dalla sospensione della somministrazione di ormone tiroideo nella stimolazione dell'uptake di iodio radioattivo per l'imaging diagnostico. Rispetto ai test effettuati mentre i pazienti erano in trattamento con ormoni tiroidei, i due regimi terapeutici hanno migliorato la sensibilità, l'accuratezza e il valore predittivo negativo della tireoglobulina stimolata da Thyrogen, da sola o in associazione con l'imaging con iodio radioattivo.
Negli studi clinici per il rilevamento di residui tiroidei o di carcinoma nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico, con l'uso di un test della tireoglobulina con una sensibilità di 0,5 ng/ml, livelli di tireoglobulina stimolati da Thyrogen di 3 ng/ml, 2 ng/ml e 1 ng/ml corrispondevano a livelli di tireoglobulina misurati dopo la sospensione della somministrazione di ormone tiroideo pari a 10 ng/ml, 5 ng/ml e 2 ng/ml, rispettivamente. In questi studi, il test della tireoglobulina con Thyrogen ha rivelato una maggiore sensibilità rispetto all'esame della tireoglobulina durante THST. In particolare in uno studio di fase III a cui hanno partecipato 164 pazienti, il dosaggio della tireoglobulina dopo somministrazione di Thyrogen era in grado di rilevare la presenza di tessuto di origine tiroidea dal 73 all'87% dei casi, mentre con il test della tireoglobulina durante THST la percentuale variava dal 42 al 62%, per gli stessi valori di cut-off e gli stessi standard di riferimento.
In 35 pazienti si sono accertate lesioni metastatiche con esame post-trattamento o con biopsia dei linfonodi. I livelli di tireoglobulina stimolati da Thyrogen superavano 2 ng/ml in tutti i 35 pazienti, mentre con la tireoglobulina durante THST ciò avveniva nel 79% di questi pazienti.
Stimolazione pre-terapeutica
In uno studio controllato su 60 pazienti valutabili, percentuali di ablazione riuscita dei residui tiroidei con 100 mCi/3,7 GBq (± 10%) di iodio radioattivo post-tiroidectomia in pazienti con cancro della tiroide, erano comparabili per i pazienti trattati dopo la sospensione della somministrazione di ormone tiroideo rispetto ai pazienti trattati dopo la somministrazione di Thyrogen. I pazienti esaminati erano adulti (età >18 anni) con nuova diagnosi di carcinoma differenziato della tiroide papillare o follicolare, compresa la variante papillare-follicolare, caratterizzati principalmente (54 su 60) come T1-T2, N0-N1, M0 (classificazione TNM). Il successo dell'ablazione dei residui è stato valutato mediante imaging con iodio radioattivo e dosaggio della tireoglobulina sierica a 8 ± 1 mesi dal trattamento. Tutti i 28 pazienti (100%) trattati dopo la sospensione della THST e tutti i 32 pazienti (100%) trattati dopo la somministrazione di Thyrogen hanno mostrato assenza di captazione visibile dello iodio radioattivo nella tiroide, oppure, se misurabile, una captazione
La qualità della vita peggiorava significativamente in seguito alla sospensione dell'ormone tiroideo, ma rimaneva invariata con la somministrazione di uno dei regimi di Thyrogen sopra menzionati per entrambe le indicazioni.
È stato condotto uno studio di follow-up su pazienti che avevano precedentemente completato lo studio iniziale e sono disponibili dati per 51 pazienti. L'obiettivo primario dello studio di followup era di confermare lo stato di ablazione dei residui tiroidei, mediante imaging statico del collo con iodio radioattivo, in seguito a stimolazione con Thyrogen, dopo un follow-up mediano di 3,7 anni (range: 3,4 - 4,4 anni) successivamente all'ablazione con iodio radioattivo. È stato inoltre eseguito un test sulla tireoglobulina stimolata con Thyrogen.
I pazienti continuavano ad essere considerati efficacemente ablati in assenza di captazione del letto tiroideo visibile alla scansione oppure - se visibile - la captazione era inferiore allo 0,1%. Per tutti i pazienti considerati come ablati nello studio iniziale è stata confermata l'ablazione nello studio di follow-up. Inoltre, nessun paziente ha avuto una recidiva definitiva nei 3,7 anni di follow-up. Nel complesso, 48/51 pazienti (94%) non presentavano evidenza di recidiva del tumore; per 1 paziente vi era una possibile recidiva neoplastica (anche se non era chiaro se si trattasse di una reale recidiva, o della persistenza del tumore per via della patologia regionale accertata all'inizio dello studio originario); infine, per 2 pazienti non è stato possibile procedere ad una valutazione.
Riepilogando, nello studio pivotal e nel relativo studio di follow-up Thyrogen non è risultato inferiore alla sospensione dell'ormone tiroideo per quanto concerne l'innalzamento dei livelli di TSH per la stimolazione pre-terapeutica in associazione con iodio radioattivo nell'ablazione postchirurgica del tessuto tiroideo residuo.
Due ampi studi randomizzati prospettici, lo studio HiLo (Mallick) e lo studio ESTIMABL (Schlumberger), hanno confrontato i metodi di ablazione del residuo tiroideo in pazienti con cancro della tiroide differenziato sottoposti a tiroidectomia. In entrambi gli studi i pazienti sono stati randomizzati ad 1 dei 4 gruppi di trattamento: Thyrogen + 30 mCi 131-I, Thyrogen + 100 mCi 131-I, sospensione della somministrazione di ormone tiroideo + 30 mCi 131-I o sospensione della somministrazione di ormone tiroideo + 100 mCi 131-I e i pazienti sono stati valutati circa 8 mesi dopo. Con lo studio HiLo sono stati randomizzati 438 pazienti (stadi del tumore T1-T3, Nx, N0 e N1, M0) in 29 centri. Come valutato dall'imaging con iodio radioattivo e dai livelli di Tg a seguito di stimolazione (n = 421), i tassi di successo dell'ablazione sono stati circa dell'86% in tutti i 4 gruppi di trattamento. Tutti gli intervalli di confidenza al 95% per le differenze sono risultati compresi entro ±10 punti percentuali, evidenziando in particolare la non inferiorità della dose bassa rispetto alla dose alta di iodio radioattivo. L'analisi dei pazienti con tumore in stadio T3 e N1ha evidenziato che questi sottogruppi avevano ugualmente un buon tasso di efficacia dell'ablazione come quello delle popolazioni di pazienti a rischio inferiore. Nello studio ESTIMABL sono stati randomizzati 752 pazienti con carcinoma della tiroide a basso rischio (tumore in stadio pT1 1-2 cm e qualsiasi stadio N, o pT2 N0, con M0 in tutti i pazienti) in 24 centri. Basandosi sui 684 pazienti valutabili, la percentuale complessiva di successo dell'ablazione evidenziata dalla valutazione ecografica del collo e dai livelli di Tg dopo stimolazione è risultata del 92%, senza evidenza di differenze statisticamente significative tra i quattro gruppi. Considerando il disegno di entrambi gli studi, deve essere preso in considerazione il fatto che non sono ancora disponibili dati a lungo termine (superiori a circa 9 mesi) relativi all'uso della dose inferiore di iodio radioattivo. Riepilogando, questi studi suggeriscono che una dose bassa di iodio radioattivo in associazione con tireotropina alfa è un trattamento efficace (con una ridotta esposizione alle radiazioni) e Thyrogen non è risultato inferiore alla sospensione dell'ormone tiroideo per la stimolazione pre-terapeutica in associazione con iodio radioattivo nell'ablazione post-chirurgica del tessuto tiroideo residuo.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Le proprietà farmacocinetiche di Thyrogen sono state studiate in pazienti con carcinoma della tiroide ben differenziato che hanno ricevuto un'iniezione singola di 0,9 mg per via intramuscolare. Dopo l'iniezione, il picco medio ottenuto (Cmax) era di 116 ± 38 mU/l e si verificava circa 13 ± 8 ore dopo la somministrazione. L'emivita di eliminazione era di 22 ± 9 ore. Si ritiene che la principale via di eliminazione della tireotropina alfa sia probabilmente renale e, in misura minore, epatica.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
I dati non-clinici sono limitati, ma non rivelano rischi particolari per gli esseri umani in seguito all'uso di Thyrogen.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Sodio fosfato monobasico, monoidrato
Sodio dibasico, eptaidrato
06.2 Incompatibilità
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali nella stessa iniezione.
06.3 Periodo di validità
Flaconcini non aperti
3 anni.
Periodo di validità dopo ricostituzione
Si raccomanda di iniettare la soluzione di Thyrogen entro tre ore.
Il medicinale ricostituito può essere conservato per 24 ore in frigorifero ad una temperatura di 2°C - 8°C, al riparo dalla luce, evitando contaminazioni batteriche.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Conservare il flaconcino nell'imballaggio esterno per tenerlo al riparo dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Flaconcini di vetro incolore, del Tipo I, da 5 ml. La chiusura è costituita da un tappo di butile siliconato, con capsula a tenuta con aletta. Ogni flaconcino contiene 1,1 mg di tireotropina alfa. Dopo la ricostituzione con 1,2 ml di acqua per soluzioni iniettabili, prelevare 1,0 ml di soluzione (equivalente a 0,9 mg di Thyrogen) e somministrarla al paziente. Per avere un volume sufficiente da permettere una somministrazione accurata, ogni flaconcino di Thyrogen è formulato per contenere un'eccedenza di 0,2 ml.
Contenuto della confezione: uno o due flaconcini per scatola.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
La polvere per soluzione iniettabile deve essere ricostituita con acqua per preparazioni iniettabili.
Per ogni iniezione occorre un solo flaconcino di Thyrogen. Ogni flaconcino di Thyrogen deve essere utilizzato una sola volta.
Utilizzare una tecnica di asepsi
Aggiungere 1,2 ml di acqua per preparazioni iniettabili alla polvere di Thyrogen contenuta nel flaconcino. Miscelare delicatamente il contenuto del flaconcino fino a che il materiale non si sia sciolto del tutto. Non agitare la soluzione. Una volta sciolta la polvere, il volume totale nel flaconcino è pari a 1,2 ml. Il pH della soluzione di Thyrogen è circa 7,0. Ispezionare visivamente la soluzione di Thyrogen nel flaconcino, in modo da escludere la presenza di particelle estranee e alterazioni del colore. La soluzione di Thyrogen deve essere limpida e incolore. Non usare flaconcini che presentano particelle estranee, opacità o alterazioni del colore.
Prelevare 1,0 ml di soluzione di Thyrogen dal flaconcino. Questa quantità corrisponde a 0,9 mg di tireotropina alfa da iniettare.
Thyrogen non contiene conservanti. Smaltire immediatamente la soluzione non utilizzata.
Nessuna condizione particolare per lo smaltimento.
La soluzione di Thyrogen deve essere somministrata entro tre ore; tuttavia la soluzione manterrà la sua stabilità chimica per 24 ore, a condizione che venga conservata in un frigorifero (ad una temperatura compresa tra 2°C e 8°C). È importante ricordare che la sicurezza microbiologica dipende dalle condizioni di asepsi durante la preparazione della soluzione.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Genzyme Europe B.V.
Gooimeer 10
1411 DD Naarden
Paesi Bassi
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/99/122/001
EU/1/99/122/002
034716011
034716023
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 9 marzo 2000
Data dell'ultimo rinnovo: 9 marzo 2010