Seractil - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Dexibuprofene
SERACTIL 300 mg compresse rivestite con film
I foglietti illustrativi di Seractil sono disponibili per le confezioni:IndicazioniPerché si usa Seractil? A cosa serve?
Dexibuprofene, il principio attivo contenuto in Seractil, fa parte di un gruppo di medicinali denominati antiinfiammatori non steroidei (FANS). I FANS, così come il dexibuprofene, sono utilizzati come antidolorifici e per ridurre l'infiammazione. La loro azione consiste nel diminuire le quantità di prostaglandine (sostanze che controllano l'infiammazione e il dolore) prodotte dal nostro corpo.
A che cosa serve Seractil?
Seractil aiuta ad alleviare:
- dolore ed infiammazione causati dall'osteoartrite (quando le articolazioni sono logorate);
- dolori durante il periodo mestruale;
- altre forme di dolore da lieve a moderato, ad esempio dolore muscolare ed articolare e mal di denti.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Seractil
Non prenda Seractil:
- se è allergico al dexibuprofene stesso o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se è allergico all'acido acetilsalicilico o a qualsiasi altro antidolorifico (l'allergia può provocarle difficoltà di respirazione, asma, naso che cola, eritema cutaneo o gonfiore del viso);
- in caso di storia di emorragie o perforazioni gastrointestinali causate dai FANS (antidolorifici);
- in caso di ulcere ricorrenti dello stomaco o del duodeno (vomito contenente sangue, feci nere o diarrea con sangue possono indicare che lo stomaco o l'intestino stanno sanguinando);
- in presenza di emorragia a livello cerebrale (emorragie cerebrovascolari) o altre emorragie attive;
- in presenza di malattie infiammatorie intestinali (colite ulcerosa , morbo di Crohn);
- in presenza di grave insufficienza cardiaca o di grave disfunzione epatica o renale;
- a partire dal 6° mese di gravidanza.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Seractil
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Seractil, se ha mai sofferto di:
- ulcera gastrica o duodenale;
- ulcere intestinali, colite ulcerosa o morbo di Crohn;
- malattie epatiche, renali o dipendenza da alcol;
- disordini della coagulazione del sangue (vedi anche il paragrafo "Assunzione diSeractil con altri medicinali");
- edema (quando si accumula liquido nei tessuti del corpo);
- malattia del cuore o pressione alta;
- asma od altre difficoltà respiratorie;
- lupus eritematoso sistemico (una malattia che colpisce le articolazioni, i muscoli e lapelle) o collagenopatia (una malattia del collagene che colpisce il tessuto connettivo);
- difficoltà nel concepimento (in rari casi, farmaci come Seractil possono alterare lafertilità della donna. La fertilità ritorna normale cessando l'assunzione di Seractil).
Se necessita di dosi più elevate di farmaco, in particolare se ha un'età superiore ai 60 anni o se è affetto da ulcera gastrica o duodenale, il rischio di effetti indesiderati a livello gastrointestinale risulta aumentato. Il medico può prescriverle insieme a Seractil degli agenti protettivi.
Medicinali come Seractil possono essere associati ad un lieve aumento del rischio di attacchi di cuore ("infarto del miocardio") o ictus cerebrale. I rischi sono più probabili se le dosi sono elevate e il periodo di trattamento è di lunga durata. Non superi quindi la dose raccomandata né prolunghi la durata del trattamento.
Se presenta problemi di cuore, precedenti ictus o ritiene di poter essere un soggetto a rischio riguardo queste condizioni (per esempio, se soffre di pressione alta, se è affetto da diabete o da alti valori di colesterolo o se è un fumatore) deve discutere del trattamento con il Suo medico o farmacista.
Il Suo medico può ritenere opportuno sottoporla a regolari controlli se:
- presenta problemi di cuore, fegato o reni;
- ha un'età superiore ai 60 anni;
- necessita di questo trattamento per un lungo periodo.
Il Suo medico le comunicherà con quale frequenza sottoporsi ai controlli.
Se assume elevate dosi di un antidolorifico per un periodo di tempo prolungato (diversamente da quanto previsto) può manifestarsi mal di testa. In questo caso non deve prendere ulteriori dosi di Seractil per il mal di testa.
Deve evitare di assumere FANS nel caso di infezione da varicella zoster (varicella).
In alcuni pazienti si può verificare un ritardo nell'inizio dell'attività se Seractil viene preso per un rapido sollievo dal dolore nel trattamento di forme di dolore acuto, in particolare se viene assunto con il cibo (vedere anche sezione 3).
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Seractil
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Non deve assumere i seguenti medicinali in concomitanza con Seractil se non sotto stretto controllo medico:
- FANS (medicinali per il trattamento del dolore, febbre e infiammazione). Assumendo Seractil con altri FANS o con acido acetilsalicilico (aspirina) aumenta il rischio di ulcera o di sanguinamento gastrointestinale. Comunque, il medico può permetterle di prendere contemporaneamente a Seractil, basse dosi di acido acetilsalicilico (fino a 100 mg al giorno).
- Warfarin o altri medicinali utilizzati per fluidificare il sangue o prevenire la coagulazione. Se prende questo medicinale con Seractil, il tempo di sanguinamento può essere prolungato o può manifestarsi un'emorragia.
- Litio, che è utilizzato per trattare alcuni disturbi dell'umore. Seractil può aumentare l'effetto del litio.
- Metotrexato. Seractil può aumentare gli effetti indesiderati del metotrexato.
Può prendere i seguenti medicinali insieme a Seractil ma per ragioni di sicurezza deve informare il medico:
- Medicinali utilizzati per trattare la pressione alta o i problemi di cuore (per esempio, beta-bloccanti). Seractil può ridurre i benefici di questi medicinali.
- Alcuni medicinali per il cuore, detti ACE-inibitori o antagonisti del recettore dell'angiotensina II. Questi possono in rari casi aumentare il rischio di problemi renali.
- Diuretici.
- Corticosteroidi. Può aumentare il rischio di ulcera e sanguinamento.
- Alcuni antidepressivi (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale.
- Digossina (un medicinale per il cuore). Seractil può aumentare gli effetti indesideratidella digossina.
- Immunosoppressori come la ciclosporina.
- Antibiotici aminoglicosidici (medicinali per trattare le infezioni)
- Medicinali che aumentano i livelli di potassio nel sangue: ACE-inibitori, antagonistidel recettore dell'angiotensina II, ciclosporina, tacrolimus, trimetoprim ed eparina.
- Farmaci utilizzati per modificare la coagulazione del sangue. Seractil può causare unprolungamento del tempo necessario a fermare il sanguinamento.
- Fenitoina, impiegata per il trattamento dell'epilessia. Seractil può accentuare gli effetti indesiderati della fenitoina.
- Fenitoina, fenobarbitale e rifampicina. La contemporanea somministrazione può ridurre gli effetti del dexibuprofene.
- Acido acetilsalicilico a basse dosi. Il dexibuprofene può interferire con l'effetto che l'acido acetilsalicilico esercita sulla fluidificazione del sangue.
- Sulfonilurea (alcuni medicinali antidiabetici orali).
- Pemetrexed (medicinale per trattare alcune forme di tumore).
- Zidovudina (medicinale per trattare HIV/AIDS).
Seractil con cibi, bevande e alcol
Può assumere Seractil anche lontano dai pasti, tuttavia è meglio assumerlo dopo i pasti per cercare di evitare problemi gastrici, specialmente se si tratta di un trattamento di lunga durata. Limitare o evitare l'assunzione di alcol quando prende Seractil in quanto può aumentare gli effetti gastrointestinali.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza, allattamento e fertilità
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico prima di prendere questo medicinale. Non deve assumere Seractil a partire dall'inizio del 6° mese di gravidanza, poiché può essere seriamente pericoloso per il feto, anche a dosi molto basse. Nei primi 5 mesi di gravidanza, deve assumere Seractil solo dopo aver consultato il medico.
Non deve anche assumere Seractil se ha intenzione di intraprendere una gravidanza, poiché il medicinale può rendere più difficile il concepimento.
Solo piccole quantità di Seractil passano nel latte materno. Tuttavia, se sta allattando, non deve assumere Seractil per un lungo periodo di tempo o a dosi elevate.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Se avverte sensazioni di vertigine, sonnolenza, stanchezza o visione offuscata in seguito ad assunzione di Seractil, deve evitare di guidare veicoli o di utilizzare macchinari pericolosi (vedi paragrafo 4 "Possibili effetti indesiderati").
Dosi e Modo d'usoCome usare Seractil: Posologia
Prenda Seractil seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Le compresse di Seractil vanno ingerite con un bicchiere di acqua o di altre bevande. Seractil agisce più rapidamente se assunto senza cibo. In generale, si raccomanda di prendere Seractil durante i pasti, poiché questo può aiutare ad evitare i disturbi di stomaco, specialmente se il trattamento è di lunga durata.
Non prenda più di 1 compressa di Seractil da 300 mg per singola dose.
Non prenda più di 4 compresse di Seractil da 300 mg al giorno.
Per l'osteoartrite
La dose raccomandata è di 1 compressa di Seractil 300 mg, 2 o 3 volte al giorno. Per i sintomi acuti, il Suo medico può incrementare la dose fino a 4 compresse di Seractil 300 mg al giorno.
Per dolori mestruali
La dose raccomandata è di 1 compressa di Seractil 300 mg 2 o 3 volte al giorno.
Per dolori lievi e moderati
La dose raccomandata è di 1 compressa di Seractil 300 mg 2 volte al giorno. Se necessita di dosi maggiori, il Suo medico può prescriverle fino a 4 compresse di Seractil 300 mg al giorno.
Pazienti con malattie epatiche o renali: Il medico può averle prescritto una dose di Seractil inferiore al normale. Non deve aumentare la dose che il medico ha prescritto.
Pazienti anziani: Se ha un'età superiore a 60 anni, il medico può averle prescritto una dose inferiore al normale. Se non si verificano problemi prendendo Seractil, il medico può successivamente aumentare la dose.
Uso nei bambini e adolescenti: Poiché non ci sono sufficienti dati sull'utilizzo nei bambini e negli adolescenti, Seractil non deve essere usato in pazienti di età inferiore a 18 anni.
Se ritiene che gli effetti delle bustine di Seractil 400 mg polvere per sospensione orale siano troppo leggeri o troppo forti, si rivolga al medico o al farmacista.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Seractil
Se prende più Seractil di quanto deve
Se ha assunto accidentalmente troppe compresse, contatti immediatamente il medico.
Se dimentica di prendere Seractil
Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della compressa. Prenda la compressa successiva secondo consuetudine.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Seractil
Come tutti i farmaci, questo medicinale può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Questi effetti in genere non compaiono così spesso quando si assume Seractil a basse dosi o solo per un breve periodo di tempo.
Interrompa l'assunzione di Seractil e chiami un medico in caso di:
- forte dolore di stomaco, in particolare all'inizio del trattamento con Seractil.
- feci scure, diarrea sanguinolenta o vomito con tracce di sangue.
- eruzione cutanea, comparsa di numerose vescicole e/o desquamazioni cutaneedolorose, lesioni alle mucose o qualunque sintomo di ipersensibilità.
- sintomi quali febbre, gola e bocca infiammate, sintomi simili all'influenza, sensazione di stanchezza, sanguinamento del naso o della pelle. Queste manifestazioni possonoessere causate dalla diminuzione dei globuli bianchi nel corpo (agranulocitosi).
- grave o persistente mal di testa.
- colorazione gialla della pelle e della parte bianca dell'occhio (ittero).
- gonfiore del viso, lingua o faringe, difficoltà a deglutire o a respirare (angioedema).
Molto comune: riguarda più di 1 persona su 10.
- Problemi di digestione, dolori di stomaco.
Comune: riguarda da una a 10 persone su 100.
- diarrea, vomito e nausea;
- sensazione di spossatezza o sonnolenza, capogiri, mal di testa;
- eruzione cutanea.
Non comune: riguarda da una a 10 persone su 1.000.
- ulcera e sanguinamento dello stomaco odell'intestino, feci nere, ulcere in bocca, gastriti;
- porpora (ecchimosi), prurito, eruzione cutanea pruriginosa;
- gonfiore del viso o della gola (angioedema);
- insonnia, irrequietezza, ansia, vista offuscata, sensazione di ronzio o fischio alleorecchie (tinnito);
- naso che cola, difficoltà respiratorie.
Raro: riguarda da una a 10 persone su 10.000.
- grave reazione allergica;
- reazioni psicotiche, depressione, irritabilità;
- stato confusionale, disorientamento o agitazione;
- difficoltà di udito;
- flatulenza, costipazione, perforazione gastrointestinale (i sintomi sono grave doloreallo stomaco, febbre, sensazione di malessere), esofago infiammato, improvvisa riacutizzazione della malattia diverticolare (piccole tasche nell'intestino che possono diventare infette o infiammate), colite o Morbo di Crohn;
- problemi di fegato, epatiti (fegato infiammato) e ittero (ingiallimento della pelle o degli occhi);
- malattie del sangue, incluse quelle che provocano la riduzione del numero di globuli bianchi o rossi o delle piastrine.
Molto raro: riguarda meno di una persona su 10.000.
- reazioni di ipersensibilità che comprendono sintomi quali febbre, eruzione cutanea,dolori addominali, mal di testa, malessere e vomito;
- fotosensibilità;
- meningite asettica (i sintomi sono mal di testa, febbre, rigidità del collo, malesseregeneralizzato), reazioni allergiche gravi (difficoltà di respirazione, asma, battiti del cuore accelerati, pressione del sangue bassa e shock), reazioni allergiche con infiammazione dei piccoli vasi sanguigni;
- arrossamento della pelle, delle mucose o della gola;
- vescicole alle mani e ai piedi (sindrome di Stevens-Johnson);
- desquamazione della pelle (necrolisi epidermica);
- perdita dei capelli;
- infiammazione renale, malattia renale o insufficienza renale;
- lupus eritematoso sistemico (malattia autoimmune);
- aggravamento di infezioni batteriche molto rare, che attaccano il tessuto dirivestimento del muscolo;
Edema (gonfiore degli arti), pressione alta e insufficienza cardiaca possono verificarsi in corso di trattamento con i FANS.
Medicinali come Seractil possono essere associati ad un modesto aumento del rischio di attacchi di cuore ("infarto del miocardio") o di ictus.
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista.
Scadenza e Conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola dopo SCAD.
La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Composizione e forma farmaceutica
Cosa contiene Seractil
- il principio attivo è il dexibuprofene. Una compressa rivestita con film contiene 300 mg di dexibuprofene.
- Gli altri componenti sono. Compressa: ipromellosa, cellulosa microcristallina, carmellosa calcica, silice colloidale anidra, talco. Rivestimento con film: ipromellosa, titanio diossido (E171), triacetina, talco, macrogol 6000.
Aspetto di Seractil 300 mg compresse rivestite con film e contenuto della confezione
Le compresse da 300 mg sono compresse tonde e bianche. Le compresse di Seractil sono fornite in confezioni da 10, 20, 30, 50, 60 e 100 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni vengano commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
SERACTIL COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Seractil 200 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di dexibuprofene. Per la lista degli eccipienti vedi par. 6.1
Seractil 300 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 300 mg di dexibuprofene. Per la lista degli eccipienti vedi par. 6.1
Seractil 400 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 400 mg di dexibuprofene. Per la lista degli eccipienti vedi par. 6.1
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Seractil 200 mg compresse rivestite con film
Compresse rivestite con film.
Bianche, rotonde, incise su un lato.
La compressa può essere divisa in due parti uguali.
Seractil 300 mg compresse rivestite con film
Compresse rivestite con film.
Bianche, rotonde, non incise.
Seractil 400 mg compresse rivestite con film
Compresse rivestite con film.
Bianche, oblunghe, incise su entrambi i lati.
La compressa può essere divisa in due parti uguali.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico del dolore e dell'infiammazione associati ad osteoartrite.
Trattamento sintomatico acuto del dolore durante il periodo mestruale (dismenorrea primaria).
Trattamento sintomatico di altre forme di dolore lieve o moderato come il dolore muscolo-scheletrico e il dolore dentale.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Il dosaggio deve essere adattato secondo la gravità del disturbo e lo stato del paziente.
Gli effetti indesiderati possono essere ridotti utilizzando la più bassa dose efficace per il più breve periodo necessario al controllo dei sintomi (vedi par. 4.4).
La dose singola massima è 400 mg, la dose massima giornaliera è 1200 mg di dexibuprofene
Il dexibuprofene è disponibile in compresse rivestite con film da 200 mg, 300 mg e 400 mg. Le compresse da 200 e 400 mg possono essere divise in due parti uguali. La compressa da 200 mg deve essere posizionata su una superficie rigida e premuta con due dita, indice o pollice, per essere divisa.
Osteoartrite
La dose giornaliera raccomandata è di 600-900 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre somministrazioni, per esempio 400 mg due volte al giorno o 300 mg due o tre volte al giorno. La dose giornaliera può essere aumentata fino a 1200 mg di dexibuprofene, in pazienti con sintomatologia acuta o in corso di riacutizzazione
Dismenorrea
Viene raccomandata una dose giornaliera da 600 a 900 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre somministrazioni, per esempio 400 mg due volte al giorno o 300 mg due o tre volte al giorno.
Dolore lieve o moderato
La dose giornaliera raccomandata è di 600 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre somministrazioni. Se risulta necessario, in pazienti affetti da dolore acuto (per es. in seguito ad avulsione chirurgica di denti) la dose di dexibuprofene può essere temporaneamente aumentata sino a 1200 mg al giorno.
Bambini e adolescenti
Non sono stati condotti studi sull'uso di dexibuprofene nei bambini e negli adolescenti (
Anziani
Negli anziani non sono necessarie particolari modifiche dei dosaggi descritti. Tuttavia, è opportuna una valutazione e una riduzione della dose individuale a causa dell'aumentata suscettibilità degli anziani alle reazioni avverse del tratto gastrointestinale (vedi par. 4.4).
Disfunzione epatica
Pazienti con disfunzione epatica lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte e devono essere strettamente controllati.
Disfunzione renale
Pazienti con disfunzione renale lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte.
Modo di somministrazione
Le compresse rivestite con film possono essere assunte a stomaco pieno o vuoto (vedi par. 5.2). In genere i FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei) vengono preferibilmente assunti dopo i pasti per ridurre l'irritazione gastrointestinale, particolarmente nel caso di impiego prolungato.
Tuttavia è prevedibile in alcuni pazienti una latenza nell'insorgenza dell'effetto terapeutico se le compresse vengono assunte con i pasti o immediatamente dopo i pasti.
04.3 Controindicazioni
Dexibuprofene non deve essere somministrato nei seguenti casi:
• Pazienti con ipersensibilità al dexibuprofene, a qualsiasi altro FANS o a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel prodotto.
• Pazienti in cui sostanze con analogo meccanismo d'azione (per es. acido acetilsalicilico o altri FANS) possono scatenare attacchi di asma, broncospasmo, rinite acuta o causare polipi nasali, orticaria o edema angioneurotico.
• Pazienti con storia di emorragia o perforazione gastrointestinale, correlate a pregressa terapia con FANS.
• Pazienti con sospetta o attiva o con pregressa ulcera peptica/emorragica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
• Pazienti con emorragia cerebrovascolare o con altre emorragie in corso.
• Pazienti con morbo di Crohn attivo o con colite ulcerosa attiva.
• Pazienti con insufficienza cardiaca grave.
• Pazienti con disfunzione renale grave (VFG
• Pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa.
• A partire dal 6° mese di gravidanza (vedi par. 4.6).
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedi par. 4.2 e rischi gastrointestinali e cardiovascolari di seguito riportati).
L'uso di Dexibuprofene deve essere evitato in concomitanza con altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2.
Rischi gastrointestinali
I pazienti anziani presentano un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS specialmente perforazioni ed emorragie gastrointestinali che possono essere fatali (vedi paragrafo 4.2).
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono risultare fatali, possono insorgere durante il trattamento con qualsiasi FANS, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di eventi gastrointestinali gravi.
Il rischio di emorragia, ulcerazione o perforazione gastrointestinali aumenta con l'aumentare del dosaggio del FANS, in pazienti con storia di ulcera, specialmente se complicata da emorragia o perforazione (vedi par. 4.3), alcolismo e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento impiegando la dose minima. L'uso concomitante di agenti protettori (per es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere considerato in questi pazienti, così pure in quei pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico, o di altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi di seguito e par. 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale in particolare se anziani, devono segnalare qualsiasi sintomo addominale (specialmente emorragia gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Si raccomanda particolare cautela in pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come i corticosteroidi orali, gli anticoagulanti come warfarin, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o gli agenti antiaggreganti piastrinici come l'acido acetilsalicilico (vedi par. 4.5).
Quando si verificano emorragie o ulcerazioni gastrointestinali in pazienti che assumono Seractil, il trattamento deve essere sospeso.
Si raccomanda particolare cautela nella somministrazione dei FANS, nel caso di soggetti con storia di malattie gastrointestinali (colite ulcerativa, morbo di Crohn) poichè tali condizioni potrebbero essere esacerbate (vedi par. 4.8).
Ipersensibilità
Così come con altri FANS, possono comparire reazioni allergiche, ivi comprese reazioni anafilattiche/anafilattoidi, anche senza precedente esposizione al farmaco.
Cautela deve essere adottata in soggetti con storia di asma bronchiale o che ne soffrono, dal momento che i FANS in tali soggetti, possono causare broncospasmo (vedi par. 4.3.).
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari.
Un adeguato monitoraggio e opportune istruzioni sono necessarie per pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata, poichè sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema in associazione al trattamento con FANS.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg al giorno) e per trattamenti di lunga durata, possa essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Complessivamente, studi epidemiologici non evidenziano correlazione tra basse dosi di ibuprofene (≤ 1200 mg al giorno) e un aumento del rischio di infarto del miocardio. Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per il trattamento con dexibuprofene.
I pazienti con ipertensione arteriosa non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene solo dopo un'attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (per es. ipertensione arteriosa, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
Effetti renali e epatici
Cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti affetti da malattie renali ed epatiche; deve essere preso in considerazione il rischio di ritenzione di fluidi, edema e peggioramento della funzionalità renale. In caso di trattamento di questi pazienti con dexibuprofene, deve essere impiegata la più bassa dose efficace e la funzionalità renale deve essere regolarmente controllata.
Come altri FANS, dexibuprofene può essere associato ad effetti collaterali renali che possono portare a glomerulonefrite, nefriti interstiziali, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta (vedi par. 4.2, 4.3 e 4.5).
Come tutti i FANS, dexibuprofene può aumentare i valori di azotemia e di creatininemia.
Come altri FANS, dexibuprofene può causare un lieve aumento transitorio di alcuni parametri epatici ed anche incrementi significativi delle SGOT e SGPT. In caso di consistenti aumenti di questi parametri, la terapia deve essere interrotta (vedi par. 4.2 e 4.3).
In generale, l'uso abituale di analgesici, specialmente l'associazione di diversi analgesici, può comportare l'instaurarsi di lesioni renali con rischio di insufficienza renale (nefropatie da analgesici). Deve pertanto essere evitata l'associazione con ibuprofene o con altri FANS (inclusi i prodotti di automedicazione e gli inibitori selettivi della COX-2).
Reazioni cutanee
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Steven-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state segnalate molto raramente in associazione alla terapia con FANS (vedi par. 4.8). I pazienti sembrano essere più ad alto rischio nelle primi fasi della terapia e l'insorgenza delle reazioni avviene in genere entro il primo mese di trattamento. La somministrazione di dexibuprofene deve essere interrotta alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Analogamente agli altri FANS, dexibuprofene può inibire, in maniera reversibile la funzionalità e l'aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento. Occorre cautela con pazienti affetti da diatesi emorragica ed altri disordini della coagulazione e quando si somministra dexibuprofene in concomitanza con anticoagulanti orali (vedi par. 4.5).
Dati da studi preclinici indicano che l'inibizione dell'aggregazione piastrinica determinata da acido acetilsalicilico somministrato a basse dosi può risultare alterata dalla somministrazione concomitante di FANS come dexibuprofene. Questa interazione può ridurre l'effetto protettivo cardiovascolare. Pertanto nel caso di somministrazione concomitante di acido acetilsalicilico a basse dosi, si deve prestare particolare attenzione se la durata del trattamento eccede il breve termine (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
Ulteriori avvertenze e precauzioni d'uso
Nel caso in cui sia utilizzato per il trattamento del dolore acuto quando è richiesto un rapido sollievo dal dolore, si può verificare in alcuni pazienti un inizio dell'attività ritardato, dovuto al tempo necessario per raggiungere il massimo livello plasmatico e un prolungamento dell'attività dopo l'assunzione di cibo (vedere anche paragrafo 5.2).
Pazienti trattati per lungo tempo con dexibuprofene, devono essere controllati cautelativamente (funzionalità renale ed epatica, quadro ematologico/emocromo).
Dexibuprofene deve essere somministrato con cautela ai soggetti affetti da lupus eritematoso sistemico e da diverse malattie del tessuto connettivo, in quanto possono essere predisposti a effetti indesiderati renali e del SNC, indotti dai FANS, inclusa la meningite asettica (vedi par. 4.8).
I FANS possono mascherare i sintomi di un'infezione.
Eccezionalmente, la varicella può essere l'origine di complicazioni cutanee gravi e infezioni dei tessuti molli. Ad oggi non si può escludere il contributo dei FANS nel peggioramento di queste infezioni. È pertanto sconsigliato l'uso di dexibuprofen in caso di varicella.
Nel corso di uso prolungato di analgesici ad alte dosi, al di fuori delle indicazioni terapeutiche, si può manifestare cefalea che non va trattata aumentando le dosi del medicinale in questione.
Farmaci che inibiscono la ciclossigenasi / sintesi di prostaglandine possono compromettere la fertilità in modo reversibile e quindi non sono raccomandati in donne che cercano di concepire. Donne che presentano difficoltà a concepire o che si stanno sottoponendo a esami per l'infertilità, devono considerare la sospensione della terapia con dexibuprofen (vedi par. 4.6).
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
L'informazione di questa sezione è basata sulla precedente esperienza con altri FANS.
In generale i FANS devono essere usati con cautela se somministrati in concomitanza con altri farmaci che possono aumentare il rischio di ulcera o sanguinamento gastro-intestinale o di compromissione della funzionalità renale.
Non è raccomandato l'uso contemporaneo con:
Anticoagulanti: l'effetto degli anticoagulanti, come warfarin (vedi par. 4.4), può essere potenziato dai FANS. Devono essere effettuati test della coagulazione del sangue (INR, tempo di sanguinamento) all'inizio del trattamento con dexibuprofene e il dosaggio degli anticoagulanti, se necessario, deve essere modificato.
Metotrexato a dosi di 15 mg/settimana o maggiori: la somministrazione di FANS e metotrexato entro le 24 ore, può comportare l'incremento dei livelli ematici di metotrexato dovuto ad una riduzione della clearance renale del metotrexato con potenziale incremento della tossicità del metotrexato. Quindi, nei pazienti trattati con alte dosi di metotrexato, non è raccomandato l'uso concomitante di dexibuprofene (vedi par. 4.4).
Litio: i FANS possono aumentare i livelli plasmatici del litio, poiché ne riducono la clearance renale. La combinazione non è raccomandata (vedi par. 4.4). Nel caso in cui l'associazione sia necessaria devono essere effettuati frequenti controlli del litio. Si deve considerare la possibilità di ridurre la dose di litio.
Altri FANS e salicilati (acido acetilsalicilico a dosi superiori a quelle utilizzate per il trattamento antitrombotico, circa 100 mg/die): l'uso contemporaneo con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2 deve essere evitato, poichè la somministrazione simultanea di differenti FANS può incrementare il rischio di ulcere gastro-intestinali e di emorragie (vedere paragrafo 4.4).
Precauzioni:
Acido acetilsalicilico: la somministrazione concomitante può alterare l'inibizione dell'aggregazione piastrinica determinata da acido acetilsalicilico a basse dosi, tramite l'inibizione competitiva del sito di acetilazione della cicloossigenasi nelle piastrine (vedi par. 4.4 e 5.1).
Antiipertensivi: i FANS possono diminuire l'efficacia dei beta-bloccanti, probabilmente a causa dell'inibizione della formazione di prostaglandine ad azione vasodilatante.
L'uso contemporaneo di FANS e di ACE inibitori o di antagonisti dei recettori dell'angiotensina II può essere associato all'aumento del rischio di insufficienza renale acuta, specialmente in pazienti con pregressa compromissione della funzionalità renale. Quando somministrata ad anziani e/o a pazienti disidratati, questa associazione può causare insufficienza renale acuta agendo direttamente sulla filtrazione glomerulare. Si raccomanda un attento controllo della funzionalità renale all'inizio del trattamento.
Inoltre, la somministrazione a lungo termine di FANS può, in teoria, ridurre l'effetto antiipertensivo degli antagonisti recettoriali dell'angiotensina II, così come riportato per gli ACE inibitori. Pertanto si raccomanda attenzione nel caso sia richiesta questa associazione e si raccomanda di effettuare un attento controllo della funzionalità renale all'inizio del trattamento (inoltre si devono incoraggiare i pazienti ad assumere adeguate quantità di liquidi).
Ciclosporina, tacrolimus, sirolimus e antibiotici aminoglicosidici: il trattamento concomitante con FANS può aumentare il rischio di nefrotossicità, dovuto alla riduzione della sintesi di prostaglandine nel rene. Durante il trattamento concomitante,la funzionalità renale deve essere strettamente controllata, specialmente negli anziani.
Corticosteroidi: Aumentato rischio di ulcera gastrointestinale o emorragia (vedi par. 4.4).
Digossina: i FANS possono incrementare il livello plasmatico di digossina nel sangue e quindi aumentare il rischio di tossicità da digossina.
Metotrexato a dosi più basse di 15 mg/settimana: dexibuprofene può aumentare i livelli di metotrexato.
Se si usa il dexibuprofene in associazione con basse dosi di metotrexato, si devono effettuare attenti controlli ematologici particolarmente nelle prime settimane di trattamento. In presenza anche solo di una lieve compromissione renale, specialmente nell'anziano, è richiesto un maggior controllo e la funzionalità renale deve essere controllata per prevenire qualsiasi riduzione della clearance del metotrexato.
Fenitoina: alcuni FANS possono spiazzare la fenitoina dai siti di legame con le proteine plasmatiche, con la possibilità di un aumento dei livelli serici di fenitoina ed aumento della sua tossicità. Nonostante vi sia una limitata evidenza clinica su questa interazione, si raccomanda di adattare la dose di fenitoina sulla base del controllo dei livelli plasmatici e/o dei segni di tossicità osservati.
Fenitoina, fenobarbitale e rifampicina: la somministrazione concomitante di agenti induttori di CYP2C8 e CYP2C9, può ridurre gli effetti del dexibuprofene.
Antiaggreganti piastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale.
Tiazidi, sostanze tiazidi-correlate e diuretici dell'ansa e diuretici risparmiatori del potassio: l'uso concomitante di un FANS e di un diuretico può aumentare il rischio di insufficienza renale secondaria ad una riduzione del flusso ematico renale.
Farmaci che aumentano i livelli plasmatici di potassio: è stato segnalato che i FANS aumentano i livelli plasmatici di potassio. Pertanto, si deve prestare particolare attenzione nel caso di uso concomitante con farmaci che aumentino i livelli plasmatici di potassio (quali i diuretici risparmiatori di potassio, gli ACE inibitori, gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II, i farmaci immunosoppressori come ciclosporina o tacrolimus, trimetoprim e eparine) e devono essere controllati i livelli plasmatici di potassio.
Trombolitici, ticlopidina e antiaggreganti piastrinici: dexibuprofene inibisce l'aggregazione piastrinica inibendo la ciclossigenasi piastrinica.
Pertanto si raccomanda cautela quando dexibuprofene è somministrato in concomitanza a trombolitici, ticlopidina e altri antiaggreganti piastrinici, a causa del rischio di aumento dell'effetto antiaggregante piastrinico.
Antidiabetici orali: l'uso concomitante di un FANS e sulfanilurea può causare fluttuazioni dei livelli plasmatici del glucosio. Pertanto può essere necessario un adeguato monitoraggio.
Zidovudina (azidotimidina): è stato riportato che l'uso concomitante di FANS e zidovudina aumenta il rischio di emartrosi e ematomi in pazienti con emofilia.
Pemetrexed: alte dosi di FANS possono aumentare la concentrazione di pemetrexed. In pazienti con funzionalità renale compromessa, l'uso concomitante di FANS ad alte dosi deve essere evitato nei due giorni precedenti e successivi la somministrazione di pemetrexed.
Alcol: l'eccessivo consumo di alcol durante la terapia con FANS può aumentare gli effetti collaterali gastrointestinali.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza:
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può esercitare effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embriofetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi in seguito all'uso di inibitori della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari aumenta da meno dell' 1% fino a circa 1,5%. Si pensa che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre e post-impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato segnalato in animali trattati con inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico (vedi par. 5.3).
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza i FANS devono essere somministrati solo se strettamente necessario. Se si ricorre ai FANS nel primo e secondo trimestre di gravidanza, deve essere utilizzata la più bassa dose efficace e per la più breve durata possibile di trattamento.
Nell'ultimo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:
• Tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare),
• Danneggiamento della funzionalità renale, che può progredire verso l'insufficienza renale con oligoidroamniosi, ed esporre la madre ed il neonato, al termine della gravidanza, a:
• Possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse,
• Inibizione delle contrazioni uterine e ritardo o prolungamento del travaglio.
Pertanto, dexibuprofene è controindicato a partire dal sesto mese di gravidanza.
Allattamento:
Ibuprofene presenta un trascurabile passaggio nel latte materno. L'allattamento è possibile con dexibuprofene, se il dosaggio utilizzato è basso ed il periodo di trattamento è breve.
Fertilità:
I FANS possono compromettere la fertilità in maniera reversibile e non sono raccomandati in donne che cercano di concepire (vedi par. 4.4).
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Durante il trattamento con dexibuprofene la capacità di reazione del paziente può essere ridotta quando vertigini, stanchezza, sonnolenza, capogiro o disturbi visivi appaiono come effetti collaterali. Questo deve essere preso in considerazione quando è richiesta maggiore attenzione, per esempio quando si guidano veicoli o quando si utilizzano macchinari. Per una singola assunzione o per un breve periodo di trattamento con dexibuprofene non sono necessarie precauzioni particolari.
04.8 Effetti indesiderati
L'esperienza clinica ha mostrato che il rischio di effetti indesiderati indotti dal dexibuprofene è paragonabile a quelli dell'ibuprofene racemo. I più frequenti effetti collaterali sono di natura gastrointestinale. Possono manifestarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali, specialmente nei pazienti anziani (vedi par. 4.4).
Studi clinici "bridging" e altri studi della durata di circa 2 settimane mostrano una frequenza di circa 8% - 20% di pazienti con eventi prevalentemente lievi di natura gastrointestinale e una frequenza ancora più ridotta in popolazioni a basso rischio per esempio durante l'uso a breve termine o occasionale.
Molto comune | ≥ 1/10 |
Comune | ≥ 1/100, |
Non comune | ≥ 1/1.000, |
Raro | ≥ 1/10.000, |
Molto raro | ≤ 1/10.000, |
Non nota | la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili |
Infezioni e infestazioni
Molto raro: peggioramento dell'infiammazione correlata all'infezione (fascite necrotizzante).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Il tempo di sanguinamento può essere prolungato.
Raro: casi di disordini ematologici che includono trombocitopenia, leucopenia, granulocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica o anemia emolitica.
Disturbi del sistema immunitario
Non comune: porpora (inclusa porpora allergica), angioedema.
Raro: reazione anafilattica.
Molto raro: reazione di ipersensibilità generalizzata, inclusi sintomi come febbre con rash cutaneo, dolore addominale, mal di testa, nausea e vomito, segni di danno epatico, anche meningite asettica. Nella maggior parte dei casi in cui è stata segnalata meningite asettica con ibuprofene, era presente qualche forma di malattia autoimmune (lupus eritematoso sistemico o altre malattie del collagene) come fattore di rischio. Nel caso di reazione di ipersensibilità grave e generalizzata possono presentarsi gonfiore del viso, della lingua e della laringe, broncospasmo, asma, tachicardia, ipotensione e shock.
Disturbi psichiatrici
Non comune: ansia.
Raro: reazione psicotica, depressione, irritabilità.
Patologie del sistema nervoso
Comune: sonnolenza, mal di testa, capogiro, vertigini.
Non comune: insonnia, irrequietezza.
Raro: disorientamento, confusione, agitazione.
Molto raro: meningite asettica (vedi disturbi del sistema immunitario).
Patologie dell'occhio
Non comune: disturbi visivi.
Raro: ambliopia tossica reversibile.
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Non comune: tinnito.
Raro: compromissione dell'udito.
Patologie gastrointestinali
Molto comune: dispepsia, dolore addominale.
Comune: diarrea, nausea, vomito.
Non comune: ulcere ed emorragie gastrointestinali, gastrite, stomatite ulcerativa, melena.
Raro: perforazione gastrointestinale, flatulenza, costipazione, esofagite, stenosi esofagea, recrudescenza di malattie diverticolari, coliti emorragiche aspecifiche, colite ulcerosa o Morbo di Crohn. Se si verificano perdite ematiche gastrointestinali queste possono causare anemia ed ematemesi.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: rash cutaneo.
Non comune: orticaria, prurito.
Molto raro: eritema multiforme, necrolisi epidermica, lupus eritematoso sistemico, alopecia, reazioni di fotosensitività, gravi reazioni cutanee tipo Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi acuta tossico-epidermica (Sindrome di Lyell) e vascolite allergica.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune: rinite, broncospasmo.
Patologie renali e urinarie
Molto raro: nefrite interstiziale, sindrome nefrosica e insufficienza renale.
Patologie epatobiliari
Raro: funzione epatica anormale, epatiti e ittero.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: affaticamento.
Ritenzione idrica, i pazienti con ipertensione arteriosa o compromissione renale sembrano essere predisposti.
Edema, ipertensione arteriosa e insufficienza cardiaca sono stati segnalati in concomitanza al trattamento con FANS.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg al giorno) e per trattamenti di lunga durata può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus) (vedi par. 4.4).
04.9 Sovradosaggio
Il dexibuprofene ha una bassa tossicità acuta e soggetti sono sopravvissuti anche ad una singola dose di 54 g di ibuprofene (equivalente approssimativamente a 27 g di dexibuprofene). La maggior parte dei casi di sovradosaggio sono stati asintomatici. Rischio di sintomi si evidenzia a dosi > 80-100 mg/kg di ibuprofene.
L'insorgenza dei sintomi di solito si verifica nelle prime 4 ore. Sintomi lievi più comuni sono: dolori addominali, nausea, vomito, letargia, sonnolenza, cefalea, nistagmo, tinnito e atassia. Raramente sintomi moderati o gravi includono sanguinamento gastrointestinale, ipotensione, ipotermia, acidosi metabolica, crisi epilettiformi, compromissione della funzionalità renale, coma, sindrome di insufficienza respiratoria acuta dell'adulto e episodi transitori di apnea (nei bambini più piccoli a seguito di ingestione di alte dosi).
Il trattamento è sintomatico e non c'è un antidoto specifico. Quantità che possono non dare sintomatologia (meno di 50 mg/kg di dexibuprofene) possono essere diluite con acqua per minimizzare il disturbo gastrointestinale. In caso di ingestione di significative quantità deve essere somministrato carbone attivo.
Lo svuotamento dello stomaco per emesi può solo essere effettuato se la procedura viene instaurata entro 60 minuti dall'ingestione. La lavanda gastrica non deve essere presa in considerazione a meno che il soggetto non abbia ingerito una dose di farmaco che potenzialmente ne minacci la vita e che la procedura possa essere instaurata entro 60 minuti dall'ingestione. Diuresi forzata, emodialisi o emoperfusione, sono probabilmente inutili perché il dexibuprofene si lega fortemente alle proteine plasmatiche.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Prodotti antiinfiammatori e antireumatici non steroidei, derivati dell'acido propionico.
Codice ATC: M01AE14
Il dexibuprofene (= S (+) - ibuprofene) è l'enantiomero farmacologicamente attivo dell'ibuprofene, un FANS non selettivo. Si ritiene che il suo meccanismo di azione sia legato alla inibizione della sintesi delle prostaglandine. Nell'uomo questo riduce il dolore, l'infiammazione e la febbre e inibisce reversibilmente l'aggregazione piastrinica ADP- e collageno-stimolata.
Studi clinici "bridging" al fine di confrontare l'efficacia dell'ibuprofene e del dexibuprofene nell'osteoartrite per un periodo di trattamento di 15 giorni, nella dismenorrea, includendo i sintomi di dolore e nel mal di denti hanno dimostrato almeno la non inferiorità del dexibuprofene rispetto all'ibuprofene racemo alla dose raccomandata con un rapporto delle dosi di 1:2.
Dati sperimentali suggeriscono che ibuprofen può inibire l'effetto dell'aspirina a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando vengono somministrati in concomitanza. In uno studio, quando una dose singola di ibuprofen 400 mg è stata assunta nel periodo compreso tra 8 ore prima fino a 30 minuti dopo la somministrazione di aspirina a rilascio immediato (81 mg), si è verificata una riduzione dell'effetto dell'acido acetilsalicilico sulla formazione di trobossano o sull'aggregazione piastrinica. Tuttavia, i dati limitati e l'incertezza nella estrapolazione di dati ex vivo alla pratica clinica implicano che non si può trarre alcuna conclusione certa per l'uso normale di ibuprofen e si considera probabile che non vi sia alcun effetto clinicamente rilevante per l'uso occasionale di ibuprofen.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
In seguito a somministrazione orale, il dexibuprofene è assorbito principalmente nell'intestino tenue.
I livelli plasmatici massimi sono raggiunti 2 ore dopo la somministrazione orale, analogamente alle formulazioni a base di ibuprofen convenzionale.
Tuttavia, sono disponibili formulazioni di ibuprofen per le quali l'assorbimento gastrointestinale è più rapido con conseguente raggiungimento del picco di concentrazione plasmatica entro 1 ora dalla somministrazione (per esempio ibuprofen sodico). Ma non è stata finora evidenziata in modo consistente, né per l'ibuprofen, né per il dexibuprofen, una diretta correlazione tra il "tempo per raggiungere il picco plasmatico" e il "tempo di comparsa dell'efficacia clinica". Inoltre i dati relativi al "tempo di comparsa dell'efficacia clinica" per varie formulazioni di ibuprofen sono considerati inconsistenti.
Distribuzione
Il legame con le proteine plasmatiche ammonta circa al 99%.
Metabolismo e eliminazione
Dopo la trasformazione metabolica nel fegato (idrossilazione, carbossilazione), i metaboliti farmacologicamente inattivi sono completamente escreti principalmente dai reni (90%), ma anche nella bile. L'emivita di eliminazione è di 1,8-3,5 ore.
Assunzione di cibo
La somministrazione di 400 mg di dexibuprofene con un pasto ricco di grassi ne ritarda il tempo di raggiungimento della concentrazione plasmatica massima (da 2,1 ore a digiuno a 2,8 ore dopo un pasto ricco di grassi) e riduce le concentrazione plasmatica massima (da 20,6 a 18,1 mcg/ml, effetto privo di rilevanza clinica), ma non ha alcun effetto sulla quantità assorbita.
Pazienti con compromissione della funzionalità renale e epatica
Studi farmacocinetici con ibuprofene in pazienti affetti da insufficienza renale consigliano una riduzione della dose in questi pazienti. Si raccomanda inoltre particolare cautela a causa dell'inibizione della sintesi renale delle prostaglandine (vedi par. 4.2 e 4.4).
L'eliminazione di dexibuprofene è leggermente inferiore in pazienti con cirrosi epatica.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Studi "bridging" riguardanti la tossicità dopo somministrazione singola e a dosi ripetute, la tossicità riproduttiva e la mutagenesi, hanno dimostrato che il profilo tossicologico del dexibuprofene è paragonabile a quello dell'ibuprofene e non hanno rivelato per l'uomo altri possibili rischi specifici tossicologici o carcinogenici. Ibuprofene ha inibito l'ovulazione nel coniglio e compromesso l'impianto in diverse specie animali (coniglio, ratto, topo). La somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine, incluso ibuprofene (principalmente a dosi superiori a quelle terapeutiche), ad animali gravidi, ha determinato un aumento delle perdite pre- e post impianto, mortalità embrio-fetale e aumentata incidenza di malformazioni.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Nucleo compressa:
ipromellosa
carmellosa calcica
silice colloidale anidra
talco.
Rivestimento:
ipromellosa
titanio diossido (E171)
triacetina
talco
macrogol 6000.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente
06.3 Periodo di validità
Seractil 200 mg compresse rivestite con film
3 anni (blister di PVC/PVDC/alluminio)
Seractil 300 mg compresse rivestite con film
3 anni (blister di PVC/PVDC/alluminio)
Seractil 400 mg compresse rivestite con film
3 anni (blister di PVC/PVDC/alluminio)
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25° C.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Seractil 200 mg compresse rivestite con film
10, 20, 30, 50, 60, 100 compresse rivestite con film in blister di PVC/PVDC/alluminio.
Seractil 300 mg compresse rivestite con film
10, 20, 30, 50, 60, 100 compresse rivestite con film in blister di PVC/PVDC/alluminio.
Seractil 400 mg compresse rivestite con film
10, 20, 30, 50, 60, 100 compresse rivestite con film in blister di PVC/PVDC/alluminio.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Therabel GiEnne Pharma S.p.A. - Via Lorenteggio, 270/A - Milano
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
- A.I.C. n. 034765014/M 10 compresse rivestite con film in blister da 200 mg
- A.I.C. n. 034765026/M 20 compresse rivestite con film in blister da 200 mg
- A.I.C. n. 034765038/M 30 compresse rivestite con film in blister da 200 mg
- A.I.C. n. 034765040/M 50 compresse rivestite con film in blister da 200 mg
- A.I.C. n. 034765053/M 60 compresse rivestite con film in blister da 200 mg
- A.I.C. n. 034765065/M 100 compresse rivestite con film in blister da 200 mg
- A.I.C. n. 034765077/M 10 compresse rivestite con film in blister da 300 mg
- A.I.C. n. 034765089/M 20 compresse rivestite con film in blister da 300 mg
- A.I.C. n. 034765091/M 30 compresse rivestite con film in blister da 300 mg
- A.I.C. n. 034765103/M 50 compresse rivestite con film in blister da 300 mg
- A.I.C. n. 034765115/M 60 compresse rivestite con film in blister da 300 mg
- A.I.C. n. 034765127/M 100 compresse rivestite con film in blister da 300 mg
- A.I.C. n. 034765139/M 10 compresse rivestite con film in blister da 400 mg
- A.I.C. n. 034765141/M 20 compresse rivestite con film in blister da 400 mg
- A.I.C. n. 034765154/M 30 compresse rivestite con film in blister da 400 mg
- A.I.C. n. 034765166/M 50 compresse rivestite con film in blister da 400 mg
- A.I.C. n. 034765178/M 60 compresse rivestite con film in blister da 400 mg
- A.I.C. n. 034765180/M 100 compresse rivestite con film in blister da 400 mg
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
27 novembre 2003 / 29 marzo 2010
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Aprile 2012