Rocaltrol - Foglio Illustrativo
Principi attivi: Calcitriolo (Vitamina D)
Rocaltrol 0,25 mcg capsule molli
Rocaltrol 0,50 mcg capsule molli
Indicazioni Perché si usa Rocaltrol? A cosa serve?
Categoria farmacoterapeutica
Vitamina D ed analoghi.
Indicazioni terapeutiche
Osteodistrofia renale in pazienti con insufficienza renale cronica, in particolare in quelli sottoposti ad emodialisi. Ipoparatiroidismo, di tipo sia idiopatico che chirurgico. Pseudoipoparatiroidismo. Rachitismo ipofosfatemico vitamina D-resistente. Rachitismo familiare vitamina D pseudodipendente. Osteoporosi post-menopausale: la diagnosi differenziale dovrà accuratamente escludere condizioni che presentano sintomatologie a carico dello scheletro similari, quali il mieloma multiplo e le osteolisi tumorali, per le quali il trattamento con Rocaltrol non è indicato.
Controindicazioni Quando non dev'essere usato Rocaltrol
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- Malattie associate a ipercalcemia;
- Presenza di segni di tossicità da vitamina D
Precauzioni per l'uso Cosa serve sapere prima di prendere Rocaltrol
Esiste una stretta correlazione tra il trattamento con calcitriolo e lo sviluppo di ipercalcemia.
Un aumento improvviso dell'apporto di calcio a seguito di dovuto ad un cambiamento della dieta (ad esempio, in caso di maggiore aumento del consumo di latticini) o all'assunzione non controllata di preparati contenenti calcio può determinare l'insorgenza di ipercalcemia.
È essenziale comunicare ai pazienti e ai loro familiari la necessità di attenersi scrupolosamente alla dieta prescritta e spiegare loro come riconoscere i sintomi di ipercalcemia.
Non appena i livelli sierici di calcio superano di 1 mg/100 ml (250 mcmol/l) i valori normali (9- 11 mg/100 ml o 2250-2750 mcmol/l) o la creatinina sierica supera i 120 mcmol/l, il trattamento con Rocaltrol deve essere immediatamente interrotto fino al ripristino della normocalcemia (vedere Dose, modo e tempo di somministrazione).
I pazienti immobilizzati, ad esempio quelli sottoposti a intervento chirurgico, sono particolarmente esposti al rischio di ipercalcemia.
Il calcitriolo aumenta i livelli sierici di fosfato inorganico.
Tale effetto è auspicabile nei pazienti con ipofosfatemia, mentre richiede attenzione nei pazienti con insufficienza renale a causa del rischio di calcificazione ectopica. In questi casi, la concentrazione plasmatica di fosfato deve essere mantenuta al livello normale (2-5 mg/100 ml o 0,65-1,62 mmol/l) mediante la somministrazione orale di appropriati agenti leganti il fosfato e una dieta a basso contenuto di fosfato.
Il prodotto calcio-fosfato (Ca x P) sierico non deve superare la soglia di 70 mg2 /dl2 .
I pazienti con rachitismo vitamina D-resistente (ipofosfatemia familiare) trattati con Rocaltrol devono continuare la terapia orale con fosfato.
Tuttavia, si deve tenere conto del possibile aumento dell'assorbimento intestinale del fosfato esercitata da Rocaltrol, poiché questo effetto potrebbe modificare la necessità di un'integrazione di fosfato.
Il calcitriolo è un metabolita attivo della vitamina D, pertanto non devono essere assunti altri preparati a base di vitamina D durante il trattamento con Rocaltrol, in modo tale da evitare lo sviluppo di ipervitaminosi D.
Se il paziente è passato dal trattamento con ergocalciferolo (vitamina D2 ) a quello con calcitriolo, possono essere necessari diversi mesi prima che la concentrazione nel sangue di ergocalciferolo torni al valore basale (vedere Interazioni).
I pazienti con funzionalità renale normale trattati con Rocaltrol devono evitare la disidratazione. Mantenere un apporto adeguato di liquidi.
Nei pazienti con funzionalità renale normale, l'ipercalcemia cronica può essere associata a un aumento della creatinina sierica.
Nelle pazienti affette da osteoporosi post-menopausale è indispensabile un controllo accurato della funzionalità renale e della calcemia prima di iniziare la terapia e ad intervalli regolari nel corso del trattamento con Rocaltrol (vedere Dose, modo e tempo di somministrazione)
Interazioni Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Rocaltrol
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Poiché il calcitriolo è un metabolita attivo della vitamina D, durante il trattamento con calcitriolo non devono essere assunti altri preparati contenenti vitamina D o suoi derivati per evitare lo sviluppo di ipervitaminosi D.
Le istruzioni relative alla dieta devono essere seguite scrupolosamente, specialmente per quanto riguarda gli integratori di calcio, e deve essere evitata l'assunzione non controllata di ulteriori preparati a base di calcio.
Il trattamento concomitante con un diuretico tiazidico aumenta il rischio di ipercalcemia. Il dosaggio di calcitriolo deve essere determinato con attenzione nei pazienti trattati con digitale perché in questi soggetti l'ipercalcemia può precipitare le aritmie cardiache (vedere Avvertenze speciali).
Esiste un rapporto di antagonismo funzionale tra gli analoghi della vitamina D, che favoriscono l'assorbimento del calcio, e i corticosteroidi, che lo inibiscono.
I farmaci contenenti magnesio (ad es. antiacidi) possono causare ipermagnesemia, pertanto la loro assunzione durante il trattamento con Rocaltrol deve essere evitata dai pazienti in dialisi renale cronica.
Poiché Rocaltrol esercita un effetto anche sul trasporto del fosfato nell' intestino, nei reni e nelle ossa, il dosaggio degli agenti leganti il fosfato deve essere corretto in base alla fosfatemia (valori normali: 2-5 mg/100 ml o 0,65-1,62 mmol/l).
I pazienti con rachitismo vitamina D-resistente (ipofosfatemia familiare) devono proseguire la terapia orale con fosfato. Tuttavia, occorre tenere conto del possibile aumento dell'assorbimento intestinale del fosfato esercitata dal calcitriolo poiché questo effetto potrebbe modificare la necessità di un'integrazione di fosfato.
La somministrazione di induttori enzimatici quali fenitoina o fenobarbital può portare all'aumento del metabolismo del calcitriolo e quindi alla riduzione delle sue concentrazioni sieriche. Pertanto, se questi farmaci vengono somministrati in concomitanza, potrebbero essere necessarie dosi più elevate di calcitriolo.
I sequestranti degli acidi biliari, inclusa la colestiramina e il sevelamer possono ridurre l'assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili e, pertanto, compromettere l'assorbimento intestinale del calcitriolo.
Avvertenze È importante sapere che:
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale
Gravidanza
La somministrazione di dosi orali quasi letali di vitamina D a coniglie incinte ha determinato lo sviluppo di stenosi aortica sopravalvolare nei feti. Non esistono evidenze che suggeriscano un effetto teratogeno della vitamina D nell'uomo, anche a dosi molto elevate. Rocaltrol deve essere somministrato in gravidanza solo se i benefici superano il rischio potenziale per il feto.
Allattamento
Si suppone che il calcitriolo esogeno venga secreto nel latte materno. Alla luce del potenziale rischio di ipercalcemia nella madre e di reazioni avverse a Rocaltrol nei neonati allattati con latte materno, le madri possono proseguire l'allattamento durante l'assunzione di Rocaltrol purché venga effettuato un monitoraggio dei livelli sierici di calcio nella madre e nel neonato.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
In base al profilo farmacodinamico degli eventi avversi segnalati, si ritiene improbabile che questo medicinale abbia effetti negativi sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Rocaltrol contiene sorbitolo. Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale..
Dosi e modo d'uso Come usare Rocaltrol: Posologia
La dose giornaliera ottimale di Rocaltrol va stabilita accuratamente in ogni paziente sulla base dei valori della calcemia.
Osteodistrofia renale:
l'efficacia del trattamento è condizionata dalla contemporanea assunzione di calcio: nei soggetti adulti l'apporto supplementare di calcio deve essere di 600-1000 mg al giorno.
La dose iniziale raccomandata di Rocaltrol è di 0,25 mcg al giorno: nei pazienti con calcemia normale o solo leggermente ridotta, sono sufficienti dosi iniziali di 0,25 mcg ogni 2 giorni. Se dopo 2-4 settimane non si osservano miglioramenti del quadro clinico e dei parametri biochimici, la dose di Rocaltrol va aumentata di 0,25 mcg al giorno ad intervalli di 2-4 settimane. Durante questo periodo, la calcemia va controllata almeno due volte la settimana e, se si riscontra ipercalcemia, la somministrazione di Rocaltrol e quella addizionale di calcio vanno immediatamente sospese sinchè la calcemia rientra nei limiti normali. La terapia sarà quindi ripresa con una posologia giornaliera inferiore di 0,25 mcg rispetto alla precedente. La dose giornaliera ottimale di Rocaltrol, da stabilire secondo le modalità prima indicate, è nella maggior parte dei pazienti compresa tra 0,5 mcg e 1 mcg. Posologie più elevate possono rendersi necessarie in caso di contemporanea somministrazione di barbiturici o di anticonvulsivanti.
Ipoparatiroidismo e rachitismo:
la dose iniziale raccomandata di Rocaltrol è di 0,25 mcg al giorno, da somministrarsi al mattino. Nel caso non si noti miglioramento nei parametri clinici e biochimici, la dose può essere aumentata, ogni 2-4 settimane. Durante questo intervallo, la calcemia va determinata almeno 2 volte la settimana. Nei pazienti con ipoparatiroidismo, si può osservare talvolta una sindrome da malassorbimento: in questi casi possono occorrere dosi più elevate di Rocaltrol.
Osteoporosi post-menopausale:
si consiglia di iniziare con la somministrazione di 0,5 mcg due volte al giorno e, se i livelli calcemici non presentano variazioni significative, continuare con questo dosaggio. A differenza dell'osteodistrofia renale, è assolutamente da evitare un apporto supplementare di calcio.
Durante il primo mese di terapia la calcemia va controllata almeno una volta la settimana. In caso di ipercalcemia (>11,5 mg/100 ml), la somministrazione di Rocaltrol va sospesa sino al ripristino della normocalcemia. A giudizio del medico è possibile l'associazione con la calcitonina (soprattutto in caso di osteoporosi ad alto turnover).
Informazioni di carattere generale: stabilita la posologia ottimale, è sufficiente un controllo della calcemia una volta al mese. Nel caso in cui il livello sierico del calcio superi di 1 mg per 100 ml i valori normali (9-11 mg /100 ml), la dose di Rocaltrol va ridotta considerevolmente o il trattamento va interrotto fino a quando si sia ristabilita la normale calcemia. Per favorire la rapida normalizzazione dei valori del calcio sierico si può anche cessare la somministrazione supplementare di calcio, prevista nel trattamento dell'osteodistrofia renale, dell'ipoparatiroidismo e del rachitismo. Deve pure essere limitato il quantitativo di calcio introdotto con la dieta. Nel periodo di ipercalcemia, è necessario eseguire quotidianamente il controllo dei livelli sierici del calcio e del fosforo. Ripristinati i valori normali, il trattamento con Rocaltrol può essere ripreso con una dose giornaliera più bassa di 0,25 mcg rispetto a quella precedente.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia delle capsule di calcitriolo nei bambini non è stata sufficientemente studiata per permettere raccomandazioni sul dosaggio. Sono disponibili dati limitati sull'uso di capsule di calcitriolo in pazienti pediatrici.
Sovradosaggio Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Rocaltrol
Poiché il calcitriolo è un derivato della vitamina D, i sintomi di sovradosaggio sono gli stessi di un sovradosaggio di vitamina D. L'assunzione di dosi elevate di calcio e fosfato insieme a Rocaltrol può indurre sintomi simili. Il prodotto calcio-fosfato (Ca x P) sierico non deve superare la soglia di 70 mg2 /dl2 . Un livello elevato di calcio nel dialisato può contribuire allo sviluppo di ipercalcemia. Sintomi acuti dell'intossicazione da vitamina D: anoressia, cefalea, vomito, stipsi.
Sintomi cronici: distrofia (debolezza, perdita di peso), disturbi sensoriali, possibile febbre con sete, poliuria, disidratazione, apatia, arresto della crescita e infezioni delle vie urinarie;ipercalcemia, con calcificazione metastatica della corteccia renale, del miocardio, dei polmoni e del pancreas.
Trattamento
Per il trattamento dell'ipercalcemia asintomatica.
Nel trattamento di un sovradosaggio accidentale devono essere prese in considerazione le seguenti misure: lavanda gastrica immediata o induzione del vomito per prevenire ulteriore assorbimento. Somministrazione di paraffina liquida per promuovere l'escrezione con le feci. È consigliabile effettuare ripetute misurazioni della calcemia. Se persistono livelli sierici elevati di calcio, possono essere somministrati fosfati e corticosteroidi e istituite misure atte a indurre una diuresi adeguata.
L'ipercalcemia a livelli superiori (>3,2 mmol/l) può causare insufficienza renale, in particolare se i livelli ematici di fosfato sono normali o elevati a causa di una compromissione della funzionalità renale.
In caso di assunzione accidentale di una dose eccessiva di Rocaltrol avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.Se si ha qualsiasi dubbio sull'uso di Rocaltrol, rivolgersi al medico o al farmacista
Effetti indesiderati Quali sono gli effetti collaterali di Rocaltrol
Come tutti i medicinali, Rocaltrol può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestano.
Le reazioni avverse elencate di seguito riflettono l'esperienza di studi clinici e l'esperienza postmarketing.La reazione avversa più comunemente riportata è stata l'ipercalcemia.
Studi clinici
Le reazioni avverse elencate nella Tabella 1 sono presentate per classificazione sistemica organica e categorie di frequenza, definite secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100,
Tabella 1 Riepilogo delle reazioni avverse verificatesi in pazienti trattati con Rocaltrol (calcitriolo)
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Molto comune | Comune | Non Comune | Non nota |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità, orticaria | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipercalcemia | Riduzione dell'appetito | Polidipsia, disidratazione, perdita di peso | |
Disturbi psichiatrici | Apatia | |||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Debolezza muscolare, disturbi sensoriali | ||
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale, nausea | Vomito | Stipsi, dolore addominale superiore | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea | Eritema, prurito | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Ritardo nella crescita | |||
Patologie renali e urinarie | Infezioni del tratto urinario | Poliuria | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione | Calcinosi, piressia, sete | |||
Esami diagnostici | Aumento della creatininemia |
Poiché il calcitriolo esercita un'attività simile alla vitamina D, possono manifestarsi eventi avversi simili a quelli riscontrati in caso di assunzione di una dose eccessiva di vitamina D, ovvero sindrome da ipercalcemia o intossicazione da calcio (a seconda della gravità e della durata dell'ipercalcemia)
Occasionalmente possono essere osservati sintomi acuti come riduzione dell'appetito, cefalea, nausea, vomito, dolore addominale o dolore nella parte alta dell'addome e stipsi. A causa della breve emivita biologica del calcitriolo, indagini farmacocinetiche hanno mostrato la normalizzazione della calcemia entro pochi giorni dalla sospensione del trattamento, ovvero con maggiore rapidità rispetto al trattamento con preparati contenenti vitamina D3 .
Gli effetti cronici possono comprendere debolezza muscolare, perdita di peso, disturbi sensoriali, piressia,sete, polidipsia, poliuria, disidratazione, apatia, ritardo nella crescita e infezioni delle vie urinarie.
Per i segni e sintomi di intossicazione acuta o cronica da calcitriolo, vedere" Sovradosaggio".
In caso di ipercalcemia e iperfosfatemia concomitanti > 6 mg/100 ml o > 1,9 mmol/l, si può verificare calcinosi, che può essere osservata radiograficamente.
Nei soggetti sensibili possono verificarsi reazioni di ipersensibilità inclusi eruzione cutanea, eritema, prurito e orticaria.
Anomalie di laboratorio
Nei pazienti con funzionalità renale normale, l'ipercalcemia cronica può essere associata a un aumento della creatinina ematica.
Sono stati descritti alcuni casi di aumento anomalo dei neutrofili e di linfopenia
Esperienza post-marketing
Il numero di eventi avversi segnalati durante l'uso clinico di Rocaltrol per un periodo di 15 anni, in tutte le indicazioni, è molto basso e per ogni singolo evento, compresa l'ipercalcemia, l'incidenza è pari o inferiore allo 0,001%.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30°C.
Conservare nella confezione originale e tenere il flacone saldamente chiuso per proteggerlo dalla luce e dall'umidità.
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Composizione
Rocaltrol 0,25 mcg capsule molli: una capsula contiene: principio attivo: calcitriolo 0,25 mcg.
Rocaltrol 0,50 mcg capsule molli: una capsula contiene: principio attivo: calcitriolo 0,50 mcg.
Eccipienti: trigliceridi saturi a catena media, butilidrossianisolo, butilidrossitoluene. L'involucro della capsula contiene gelatina, glicerolo 85%, Karion 83 (sorbitolo, mannitolo, amido idrogenato idrolizzato), titanio diossido (E 171), ossido di ferro giallo (E 172) e ossido di ferro rosso (E 172).
Forma farmaceutica e contenuto
Rocaltrol 0,25 mcg capsule molli: 30 capsule.
Rocaltrol 0,50 mcg capsule molli: 30 capsule.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Rocaltrol 0,25 mcg capsule molli.
Una capsula contiene: calcitriolo 0,25 mcg.
Rocaltrol 0,50 mcg capsule molli.
Una capsula contiene: calcitriolo 0,50 mcg.
Eccipienti con effetti noti: sorbitolo.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Rocaltrol è disponibile in capsule molli per uso orale.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Osteodistrofia renale in pazienti con insufficienza renale cronica, in particolare in quelli sottoposti ad emodialisi. Ipoparatiroidismo, di tipo sia idiopatico che chirurgico. Pseudoipoparatiroidismo. Rachitismo ipofosfatemico vitamina D-resistente. Rachitismo familiare vitamina D pseudodipendente. Osteoporosi post-menopausale: la diagnosi differenziale dovrà accuratamente escludere condizioni che presentano sintomatologie a carico dello scheletro similari, quali il mieloma multiplo e le osteolisi tumorali, per le quali il trattamento con Rocaltrol non è indicato.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
La dose giornaliera ottimale di Rocaltrol va stabilita accuratamente in ogni paziente sulla base dei valori della calcemia.
Osteodistrofia renale:
l'efficacia del trattamento è condizionata dalla contemporanea assunzione di calcio: nei soggetti adulti l'apporto supplementare di calcio deve essere di 600-1000 mg al giorno.
La dose iniziale raccomandata di Rocaltrol è di 0,25 mcg al giorno: nei pazienti con calcemia normale o solo leggermente ridotta, sono sufficienti dosi iniziali di 0,25 mcg ogni 2 giorni. Se dopo 2-4 settimane non si osservano miglioramenti del quadro clinico e dei parametri biochimici, la dose di Rocaltrol va aumentata di 0,25 mcg al giorno ad intervalli di 2-4 settimane. Durante questo periodo, la calcemia va controllata almeno due volte la settimana e, se si riscontra ipercalcemia, la somministrazione di Rocaltrol e quella addizionale di calcio vanno immediatamente sospese sinché la calcemia rientra nei limiti normali. La terapia sarà quindi ripresa con una posologia giornaliera inferiore di 0,25 mcg rispetto alla precedente. La dose giornaliera ottimale di Rocaltrol, da stabilire secondo le modalità prima indicate, è nella maggior parte dei pazienti compresa tra 0,5 mcg e 1 mcg. Posologie più elevate possono rendersi necessarie in caso di contemporanea somministrazione di barbiturici o di anticonvulsivanti.
Ipoparatiroidismo e rachitismo:
la dose iniziale raccomandata di Rocaltrol è di 0,25 mcg al giorno, da somministrarsi al mattino. Nel caso non si noti miglioramento nei parametri clinici e biochimici, la dose può essere aumentata, ogni 2-4 settimane. Durante questo intervallo, la calcemia va determinata almeno 2 volte la settimana. Nei pazienti con ipoparatiroidismo, si può osservare talvolta una sindrome da malassorbimento: in questi casi possono occorrere dosi più elevate di Rocaltrol.
Osteoporosi post-menopausale:
si consiglia di iniziare con la somministrazione di 0,5 mcg due volte al giorno e, se i livelli calcemici non presentano variazioni significative, continuare con questo dosaggio. A differenza dell'osteodistrofia renale, è assolutamente da evitare un apporto supplementare di calcio.
Durante il primo mese di terapia la calcemia va controllata almeno una volta la settimana. In caso di ipercalcemia (>11,5 mg/100 ml), la somministrazione di Rocaltrol va sospesa sino al ripristino della normocalcemia. A giudizio del medico è possibile l'associazione con la calcitonina (soprattutto in caso di osteoporosi ad alto turnover).
Informazioni di carattere generale:
stabilita la posologia ottimale, è sufficiente un controllo della calcemia una volta al mese. Nel caso in cui il livello sierico del calcio superi di 1 mg per 100 ml i valori normali (9-11 mg /100 ml), la dose di Rocaltrol va ridotta considerevolmente o il trattamento va interrotto fino a quando si sia ristabilita la normale calcemia. Per favorire la rapida normalizzazione dei valori del calcio sierico si può anche cessare la somministrazione supplementare di calcio, prevista nel trattamento dell'osteodistrofia renale, dell'ipoparatiroidismo e del rachitismo. Deve pure essere limitato il quantitativo di calcio introdotto con la dieta. Nel periodo di ipercalcemia, è necessario eseguire quotidianamente il controllo dei livelli sierici del calcio e del fosforo. Ripristinati i valori normali, il trattamento con Rocaltrol può essere ripreso con una dose giornaliera più bassa di 0,25 mcg rispetto a quella precedente.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia delle capsule di calcitriolo nei bambini non è stata sufficientemente studiata per permettere raccomandazioni sul dosaggio. Sono disponibili dati limitati sull'uso di capsule di calcitriolo in pazienti pediatrici.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo (o a principi attivi appartenenti alla stessa classe) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Malattie associate a ipercalcemia;
Presenza di segni di tossicità da vitamina D.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Esiste una stretta correlazione tra il trattamento con calcitriolo e lo sviluppo di ipercalcemia.
Un aumento improvviso dell'apporto di calcio dovuto ad un cambiamento della dieta (ad esempio, in caso di maggiore aumento del consumo di latticini) o all'di assunzione non controllata di preparati contenenti calcio può determinare l'insorgenza di ipercalcemia.
È essenziale comunicare ai pazienti e ai loro familiari la necessità di attenersi scrupolosamente alla dieta prescritta e spiegare loro come riconoscere i sintomi di ipercalcemia.
Non appena i livelli sierici di calcio superano di 1 mg/100 ml (250 mcmol/l) i valori normali (9-11 mg/100 ml o 2250-2750 mcmol/l) o la creatinina sierica supera i 120 mcmol/l, il trattamento con Rocaltrol deve essere immediatamente interrotto fino al ripristino della normocalcemia (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti immobilizzati, ad esempio quelli sottoposti a intervento chirurgico, sono particolarmente esposti al rischio di ipercalcemia.
Il calcitriolo aumenta i livelli sierici di fosfato inorganico.
Tale effetto è auspicabile nei pazienti con ipofosfatemia, mentre richiede attenzione nei pazienti con insufficienza renale a causa del rischio di calcificazione ectopica. In questi casi, la concentrazione plasmatica di fosfato deve essere mantenuta al livello normale (2-5 mg/100 ml o 0,65-1,62 mmol/l) mediante la somministrazione orale di appropriati agenti leganti il fosfato e una dieta a basso contenuto di fosfato.
Il prodotto calcio-fosfato (Ca x P) sierico non deve superare la soglia di 70 mg2/dl2.
I pazienti con rachitismo vitamina D-resistente (ipofosfatemia familiare) trattati con Rocaltrol devono continuare la terapia orale con fosfato.
Tuttavia, si deve tenere conto del possibile aumento dell'assorbimento intestinale del fosfato esercitata da Rocaltrol, poiché questo effetto potrebbe modificare la necessità di un'integrazione di fosfato.
Il calcitriolo è un metabolita attivo della vitamina D, pertanto non devono essere assunti altri preparati a base di vitamina D durante il trattamento con Rocaltrol, in modo tale da evitare lo sviluppo di ipervitaminosi D.
Se il paziente è passato dal trattamento con ergocalciferolo (vitamina D2) a quello con calcitriolo, possono essere necessari diversi mesi prima che la concentrazione nel sangue di ergocalciferolo torni al valore basale (vedere paragrafo 4.5).
I pazienti con funzionalità renale normale trattati con Rocaltrol devono evitare la disidratazione. Mantenere un apporto adeguato di liquidi.
Nei pazienti con funzionalità renale normale, l'ipercalcemia cronica può essere associata a un aumento della creatinina sierica.
Nelle pazienti affette da osteoporosi post-menopausale è indispensabile un controllo accurato della funzionalità renale e della calcemia prima di iniziare la terapia e ad intervalli regolari nel corso del trattamento con Rocaltrol (vedere paragrafo 4.2).
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Rocaltrol contiene sorbitolo. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Poiché il calcitriolo è un metabolita attivo della vitamina D, durante il trattamento con calcitriolo non devono essere prescritti altri preparati contenenti vitamina D o suoi derivati onde assicurarsi che sia evitato lo sviluppo di ipervitaminosi D. Se il paziente passa dal trattamento con ergocalciferolo (vitamina D2) a quello con calcitriolo, potrebbero essere necessari alcuni mesi prima che il livello ematico di ergocalciferolo ritorni al valore basale.
Le istruzioni relative alla dieta devono essere seguite scrupolosamente, specialmente per quanto riguarda gli integratori di calcio, e deve essere evitata l'assunzione non controllata di ulteriori preparati a base di calcio.
Il trattamento concomitante con un diuretico tiazidico aumenta il rischio di ipercalcemia. Il dosaggio di calcitriolo deve essere determinato con attenzione nei pazienti trattati con digitale perché l'ipercalcemia in questi pazienti può precipitare le aritmie cardiache (vedere paragrafo 4.4).
Esiste un rapporto di antagonismo funzionale tra gli analoghi della vitamina D, che favoriscono l'assorbimento del calcio, e i corticosteroidi, che lo inibiscono.
I farmaci contenenti magnesio (ad es. antiacidi) possono causare ipermagnesemia, pertanto la loro assunzione durante il trattamento con Rocaltrol deve essere evitata dai pazienti in dialisi renale cronica.
Poiché Rocaltrol esercita un effetto anche sul trasporto del fosfato nell' intestino, nei reni e nelle ossa, il dosaggio degli agenti leganti il fosfato deve essere corretto in base alla fosfatemia (valori normali: 2-5 mg/100 ml o 0,65-1,62 mmol/l).
I pazienti con rachitismo vitamina D-resistente (ipofosfatemia familiare) devono continuare la terapia orale con fosfato. Tuttavia, deve essere tenuto conto del possibile aumento dell'assorbimento intestinale del fosfato da parte del calcitriolo poiché questo effetto potrebbe modificare la necessità di un'integrazione di fosfato.
La somministrazione di induttori enzimatici quali fenitoina o fenobarbital può portare all'aumento del metabolismo del calcitriolo e quindi alla riduzione delle sue concentrazioni sieriche. Pertanto, se questi farmaci vengono somministrati in concomitanza, potrebbero essere necessarie dosi più elevate di calcitriolo.
I sequestranti degli acidi biliari, inclusa la colestiramina, e il sevelamer possono ridurre l'assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili e, pertanto, compromettere l'assorbimento intestinale del calcitriolo.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
La somministrazione di dosi orali quasi letali di vitamina D a coniglie incinte ha determinato lo sviluppo di stenosi aortica sopravalvolare nei feti. Non esistono evidenze che suggeriscano un effetto teratogeno della vitamina D nell'uomo, anche a dosi molto elevate. Rocaltrol deve essere somministrato in gravidanza solo se i benefici superano il rischio potenziale per il feto.
Allattamento
Si suppone che il calcitriolo esogeno venga secreto nel latte materno. Alla luce del potenziale rischio di ipercalcemia nella madre e di reazioni avverse a Rocaltrol nei neonati allattati con latte materno, le madri possono proseguire l'allattamento durante l'assunzione di Rocaltrol purché venga effettuato un monitoraggio dei livelli sierici di calcio nella madre e nel neonato.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
In base al profilo farmacodinamico degli eventi avversi segnalati, si ritiene improbabile che questo medicinale abbia effetti negativi sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Le reazioni avverse elencate di seguito riflettono l'esperienza di studi clinici e l'esperienza post-marketing.La reazione avversa più comunemente riportata è stata l'ipercalcemia.
Studi clinici
Le reazioni avverse elencate nella Tabella 1 sono presentate per classificazione sistemica organica e categorie di frequenza, definite secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100,
Tabella 1 Riepilogo delle reazioni avverse verificatesi in pazienti trattati con Rocaltrol (calcitriolo)
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Molto comune | Comune | Non Comune | Non nota |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità, orticaria | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipercalcemia | Riduzione dell'appetito | Polidipsia, disidratazione, perdita di peso | |
Disturbi psichiatrici | Apatia | |||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Debolezza muscolare, disturbi sensoriali | ||
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale, nausea | Vomito | Stipsi, dolore addominale superiore | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea | Eritema, prurito | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Ritardo nella crescita | |||
Patologie renali e urinarie | Infezioni del tratto urinario | Poliuria | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione | Calcinosi, piressia, sete | |||
Esami diagnostici | Aumento della creatininemia |
Poiché il calcitriolo esercita un'attività simile alla vitamina D, possono manifestarsi eventi avversi simili a quelli riscontrati in caso di assunzione di una dose eccessiva di vitamina D, ovvero sindrome da ipercalcemia o intossicazione da calcio (a seconda della gravità e della durata dell'ipercalcemia) (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Occasionalmente possono essere osservati sintomi acuti come riduzione dell'appetito, cefalea, nausea, vomito, dolore addominale o dolore nella parte alta dell'addome e stipsi.
A causa della breve emivita biologica del calcitriolo, indagini farmacocinetiche hanno mostrato la normalizzazione della calcemia entro pochi giorni dalla sospensione del trattamento, ovvero con maggiore rapidità rispetto al trattamento con preparati contenenti vitamina D3.
Gli effetti cronici possono comprendere debolezza muscolare, perdita di peso, disturbi sensoriali, piressia,sete, polidipsia, poliuria, disidratazione, apatia, ritardo nella crescita e infezioni delle vie urinarie.
Per i segni e sintomi di intossicazione acuta o cronica da calcitriolo, vedere paragrafo 4.9.
In caso di ipercalcemia e iperfosfatemia concomitanti > 6 mg/100 ml o > 1,9 mmol/l, si può verificare calcinosi, che può essere osservata radiograficamente.
Nei soggetti sensibili possono verificarsi reazioni di ipersensibilità inclusi eruzione cutanea, eritema, prurito e orticaria.
Anomalie di laboratorio
Nei pazienti con funzionalità renale normale, l'ipercalcemia cronica può essere associata a un aumento della creatinina ematica.
Sono stati descritti alcuni casi di aumento anomalo dei neutrofili e di linfopenia.
Esperienza post-marketing
Il numero di eventi avversi segnalati durante l'uso clinico di Rocaltrol per un periodo di 15 anni, in tutte le indicazioni, è molto basso e per ogni singolo evento, compresa l'ipercalcemia, l'incidenza è pari o inferiore allo 0,001%.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
04.9 Sovradosaggio
Segni e sintomi
Poiché il calcitriolo è un derivato della vitamina D, i sintomi di sovradosaggio sono gli stessi di un sovradosaggio di vitamina D. L'assunzione di dosi elevate di calcio e fosfato insieme a Rocaltrol può indurre sintomi simili. Il prodotto calcio-fosfato (Ca x P) sierico non deve superare la soglia di 70 mg2/dl2. Un livello elevato di calcio nel dialisato può contribuire allo sviluppo di ipercalcemia.
Sintomi acuti dell'intossicazione da vitamina D: anoressia, cefalea, vomito, stipsi.
Sintomi cronici: distrofia (debolezza, perdita di peso), disturbi sensoriali, possibile febbre con sete, poliuria, disidratazione, apatia, arresto della crescita e infezioni delle vie urinarie; ipercalcemia, con calcificazione metastatica della corteccia renale, del miocardio, dei polmoni e del pancreas.
Trattamento
Per il trattamento dell'ipercalcemia asintomatica, vedere paragrafo 4.2.
Nel trattamento di un sovradosaggio accidentale devono essere prese in considerazione le seguenti misure: lavanda gastrica immediata o induzione del vomito per prevenire ulteriore assorbimento. Somministrazione di paraffina liquida per promuovere l'escrezione con le feci.
È consigliabile effettuare ripetute misurazioni della calcemia. Se persistono livelli sierici elevati di calcio, possono essere somministrati fosfati e corticosteroidi e istituite misure atte a indurre una diuresi adeguata.
L'ipercalcemia a livelli superiori (>3,2 mmol/l) può causare insufficienza renale, in particolare se i livelli ematici di fosfato sono normali o elevati a causa di una compromissione della funzionalità renale.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: vitamina D ed analoghi.
Codice ATC: A11CC04.
Il calcitriolo è uno dei principali metaboliti attivi della vitamina D3 che si forma a livello renale a partire dal suo precursore, il 25-idrossicolecalciferolo (25-HCC).
Rocaltrol favorisce l'assorbimento intestinale del calcio e regola la mineralizzazione ossea.
Nei pazienti con grave insufficienza renale, in particolare in quelli sottoposti da tempo a periodiche emodialisi, la formazione di calcitriolo endogeno si riduce progressivamente e può anche cessare del tutto: questa carenza svolge un ruolo primario nella comparsa dell'osteodistrofia renale. Nei pazienti con osteodistrofia renale, la somministrazione orale di Rolcatrol:
• normalizza l'assorbimento intestinale del calcio;
• corregge l'ipocalcemia;
• allevia i dolori ossei e muscolari.
La somministrazione favorisce inoltre:
- la normalizzazione o la riduzione dei tassi sierici della fosfatasi alcalina;
- la normalizzazione o la riduzione dei tassi sierici di paratormone.
Nei pazienti affetti da ipoparatiroidismo, di tipo sia idiopatico che chirurgico, Rocaltrol corregge l'ipocalcemia secondaria alla carenza di ormone paratiroideo. Nello pseudoipoparatiroidismo esso permette di ristabilire il normale assorbimento intestinale di calcio, di correggere l'ipocalcemia e di ridurre i livelli di paratormone circolanti. Nel rachitismo ipofosfatemico vitamina D-resistente la somministrazione di Rocaltrol porta ad un miglioramento del quadro clinico e ad una normalizzazione dei fosfati circolanti. Nel rachitismo familiare vitamina D-pseudodipendente Rocaltrol determina la remissione delle lesioni ossee e la normalizzazione dei valori calcemici e fosfatemici e dell'assorbimento intestinale di calcio. Nelle pazienti affette da osteoporosi post-menopausale, la carenza di estrogeni determina una ridotta sintesi endogena di calcitriolo, con conseguente diminuzione dell'assorbimento intestinale di calcio e dei processi di mineralizzazione ossea. La somministrazione di Rocaltrol determina un significativo incremento nell'assorbimento intestinale di calcio. In tal modo il bilancio del calcio, negativo in queste pazienti, ritorna ad essere positivo.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Studi effettuati nel soggetto sano, sia con calcitriolo marcato con tritio sia con calcitriolo non marcato, dimostrano che l'assorbimento del farmaco avviene rapidamente dopo somministrazione orale, raggiungendo i livelli massimi nello spazio di 3-6 ore. Il rapido assorbimento è confermato dal rapido aumento del calcio nelle urine, verificabile già dopo sette ore dalla somministrazione. Una risposta biologica dose-correlata si evidenzia nell'aumento della escrezione di calcio nelle urine con dosi di 0,5 e 1,0 mcg somministrato due volte al giorno. I valori di steady-state, raggiunti con dosi di 0,5 mcg due volte al giorno, scendono ai livelli basali a seguito della sospensione del farmaco, con un tempo di emivita di circa tre ore e mezza.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
La tossicità acuta del calcitriolo è stata valutata nel topo e nel ratto. Dopo somministrazione orale la DL50 nel topo è pari a 2 mg/kg, nel ratto è >5 mg/kg.
Studi di tossicità subcronica condotti nel ratto e nel cane hanno indicato che il calcitriolo a una dose orale di 20 ng/kg/die (due volte il dosaggio usuale nell'uomo) somministrata per un massimo di 6 mesi ha prodotto effetti avversi minimi. Una dose di 80 ng/kg/die (8 volte il dosaggio usuale nell'uomo) somministrata per un massimo di 6 mesi ha prodotto effetti avversi di intensità moderata; le alterazioni osservate sono sembrate risultare principalmente da un'ipercalcemia prolungata.
La tossicità cronica di calcitriolo è stata valutata nel ratto e nel cane. A tre gruppi di ratti e di cani è stato somministrato il composto per os, per una durata di 26 settimane, a dosaggi di 0,02, 0,08 e 0,30 mcg/kg/die. Nei gruppi di ratti che ricevevano dosaggi medi e alti si aveva riduzione del peso corporeo, diminuita assunzione di cibo, aumento del calcio sierico; queste modificazioni erano assenti o meno marcate nel gruppo che riceveva i dosaggi più bassi. I cani a cui venivano somministrate le dosi alte e medie hanno presentato anoressia accentuata, grave perdita di peso, deterioramento dello stato fisico, aumento della calcemia, calcificazione metastatica dei tessuti molli e alterazioni ossee. Nei cani del gruppo che riceveva 0,02 mcg/kg/die questi reperti erano attenuati.
Studi sulla tossicità a livello della riproduzione condotti nel ratto hanno indicato che dosi orali fino a 300 ng/kg/die (30 volte la dose usuale nell'uomo) non hanno prodotto effetti dannosi sulla riproduzione. Nei conigli sono state osservate anomalie fetali multiple in due figliate a una dose orale tossica per la madre di 300 ng/kg/die e in una figliata a 80 ng/kg/die, ma non a 20 ng/kg/die (due volte la dose usuale nell'uomo). Nonostante l'assenza di differenze statisticamente significative tra i gruppi trattati e i gruppi di controllo nel numero di figliate o feti che hanno presentato anomalie, la possibilità che questi risultati siano stati dovuti alla somministrazione del calcitriolo non può essere esclusa.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Trigliceridi saturi a catena media, butilidrossianisolo, butilidrossitoluene.
L'involucro della capsula contiene gelatina, glicerolo 85%, Karion 83 (sorbitolo, mannitolo, amido idrogenato idrolizzato), titanio diossido (E 171), ossido di ferro giallo (E 172) e ossido di ferro rosso (E 172).
06.2 Incompatibilità
Non sono note, ad oggi, incompatibilità specifiche.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30° C.
Conservare nella confezione originale e tenere il flacone saldamente chiuso per proteggerlo dalla luce e dall'umidità.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Le capsule molli sono contenute in un flacone di vetro scuro, chiuso mediante tappo a vite di politene ad alta densità che, internamente, presenta un rilievo tronco conico a garanzia di una perfetta tenuta.
Il flacone è racchiuso in un astuccio di cartone assieme al foglio illustrativo.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Roche S.p.A. - Piazza Durante 11 - 20131 Milano
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
"0,25 mcg capsule molli" 30 capsule AIC n° 024280012
"0,50 mcg capsule molli" 30 capsule AIC n° 024280024
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Rinnovo: giugno 2010
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Determinazione AIFA di Ottobre 2015