Provera - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Progesterone (Medrossiprogesterone acetato)
PROVERA 100 mg compresse
PROVERA 250 mg compresse
IndicazioniPerché si usa Provera? A cosa serve?
Provera contiene il principio attivo medrossiprogesterone acetato. Il medrossiprogesterone appartiene a un gruppo di medicinali chiamati progestinici che agiscono rallentando la crescita di alcuni tumori sensibili agli ormoni.
Provera è utilizzato:
- per il trattamento del tumore del tessuto che riveste la parete interna dell'utero (tumore dell'endometrio), del tumore del rene e del tumore al seno in donne che non hanno più il ciclo mestruale (post-menopausa). Provera è utilizzato in associazione ad altri medicinali quando questi tumori si sono diffusi in più zone dell'organismo (metastasi) oppure quando non rispondono più a trattamenti specifici.
- in caso di eccessiva perdita di peso e di notevole riduzione delle normali funzioni dell'organismo nelle fasi avanzate del tumore o nell'AIDS, una grave malattia del sistema immunitario.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Provera
Non prenda Provera:
- se è allergico al medrossiprogesterone o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se è o pensa di essere in gravidanza (vedere paragrafo Gravidanza e allattamento);
- se ha osservato perdite di sangue dalla vagina e non ne conosce le cause;
- se ha gravi problemi al fegato (insufficienza epatica);
- se il medico sospetta oppure ha accertato che lei ha un tumore al seno o agli organi genitali in fase iniziale.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Provera
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Provera se pensa che una delle seguenti condizioni la riguardi, perché alcune di queste condizioni potrebbero richiedere che il medico la sottoponga a frequenti controlli durante l'assunzione di questo medicinale:
- ha abbondanti perdite di sangue dalla vagina, ma non ne conosce la causa. Lei deve sottoporsi a degli esami medici per conoscere le cause di questo disturbo prima di prendere Provera (vedere paragrafo Non prenda Provera);
- ha o ha mai sofferto di ritenzione idrica;
- ha o ha mai sofferto di depressione;
- ha il diabete o un'intolleranza ad alcuni zuccheri;
- ha elevati livelli di calcio nel sangue a causa di un tumore che si è diffuso alle ossa;
- ha problemi ai reni (insufficienza renale);
- ha problemi al fegato (vedere paragrafo Non prenda Provera);
- è una donna in pre-menopausa, perché l'assunzione di questo medicinale potrebbe mascherare il termine del suo periodo fertile.
Informi il medico se una qualsiasi delle seguenti condizioni si manifesta o peggiora durante l'assunzione di questo medicinale (vedere anche paragrafo 4 Possibili effetti indesiderati):
- improvvisa perdita parziale o totale della vista, occhi sporgenti, visione sdoppiata delle immagini o emicrania che prima non aveva. Interrompa immediatamente l'assunzione di Provera e si sottoponga ad una visita oculistica prima di iniziare nuovamente ad assumere questo medicinale;
- improvviso gonfiore e dolore agli arti, soprattutto alle gambe, oppure comparsa improvvisa di dolore al torace e di difficoltà a respirare. Questi potrebbero essere sintomi della formazione di coaguli di sangue nelle vene (trombi), oppure di trasporto di questi trombi fino ai polmoni, dove si fermano ad occludere un altro vaso sanguigno (tromboembolia). Interrompa immediatamente l'assunzione di Provera e si rivolga al medico;
- sindrome di Cushing, un disturbo che può manifestarsi con alcuni o con tutti i seguenti sintomi:
- stanchezza o facile affaticabilità
- rapido aumento di peso e obesità, soprattutto al tronco e alla faccia
- perdita del desiderio sessuale, impotenza, frigidità
- aumento della pressione arteriosa del sangue (ipertensione arteriosa)
- alterazione del ciclo mestruale (dismenorrea) o interruzione del ciclo mestruale (amenorrea)
- crescita anomala di peli (irsutismo)
- cambiamenti improvvisi dell'umore (depressione, nervosismo, irritabilità)
- problemi alla pelle, come strie rosso-violacee soprattutto sui fianchi, sull'addome e sugli arti inferiori e aumento della produzione di sebo (pelle e/o capelli grassi)
- dolori alle ossa e alle articolazioni
- allungamento del tempo di cicatrizzazione delle ferite
- maggiore sensibilità alle infezioni
Durante l'assunzione di Provera il medico potrebbe consigliarle di assumere quantità adeguate di calcio e vitamina D e di sottoporsi regolarmente a degli esami per valutare la condizione delle ossa (esami di densità minerale ossea), soprattutto se lei deve assumere questo medicinale per un lungo periodo di tempo.
- Se le è stato consigliato di recarsi presso un laboratorio specializzato per sottoporsi a degli esami basati su prelievi (biopsie) di frammenti di tessuto dall'utero, deve informare il personale del laboratorio che sta assumendo Provera perché l'uso di questo medicinale può alterare i risultati dell'esame;
- Se le è stato consigliato di effettuare delle analisi del sangue, deve informare il medico e/o il personale del laboratorio che sta assumendo Provera perché l'uso di questo medicinale può alterare i valori di alcuni ormoni presenti nel sangue.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Provera
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
È particolarmente importante che informi il medico se sta assumendo medicinali a base di aminoglutetimide, una sostanza utilizzata per il trattamento di tumori al seno o alla prostata in fase avanzata, perché possono diminuire l'efficacia di Provera.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Gravidanza
Provera non deve essere usato in gravidanza (vedere paragrafo Non prenda Provera) perché l'assunzione di questo medicinale durante i primi 3 mesi di gravidanza può provocare malformazioni all'apparato genitale del feto. Se rimane incinta durante l'uso, deve immediatamente interrompere l'assunzione di Provera e consultare il medico.
Allattamento
Il medrossiprogesterone acetato, il principio attivo di Provera, passa nel latte materno. Poiché non se ne conosce l'effetto sul bambino, chieda consiglio al medico prima di assumere questo medicinale durante l'allattamento al seno.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Non è noto se Provera altera la capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari. Se ha dubbi si rivolga al medico o al farmacista.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Provera: Posologia
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Tumore dell'endometrio (tessuto di rivestimento interno dell'utero) e del rene
La dose raccomandata è da 200 mg a 400 mg al giorno.
Tumore al seno
La dose minima raccomandata è 400 mg al giorno.
Il medico le consiglierà la durata di trattamento con Provera più adatta per lei. Il trattamento potrebbe richiedere 8-10 settimane prima che vengano riscontrati degli effetti.
La terapia con Provera deve essere interrotta in caso di rapida progressione della malattia durante l'assunzione di questo medicinale.
Eccessiva perdita di peso e notevole riduzione delle normali funzioni dell'organismo in caso di fasi avanzate del tumore o di grave malattia del sistema immunitario chiamata AIDS
La dose raccomandata è 1000 mg al giorno (assunti in una o due somministrazioni al giorno)
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Provera
Se prende troppe compresse di Provera contatti immediatamente il medico.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale , si rivolga al medico o al farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Provera
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Interrompa il trattamento con questo medicinale e si rivolga immediatamente al medico se manifesta i seguenti effetti indesiderati perché possono essere gravi (vedere paragrafo 2 Avvertenze e precauzioni):
- grave reazione allergica (come ad es. lo shock anafilattico);
- gonfiore del viso, della lingua e della gola, che possono causare problemi a deglutire e a respirare (angioedema);
- improvvisa perdita parziale o totale della vista, occhi sporgenti, visione sdoppiata delle immagini o mal di testa;
- improvviso gonfiore e dolore agli arti, soprattutto alle gambe, oppure comparsa improvvisa di dolore al torace e di difficoltà a respirare. Questi possono essere i sintomi della formazione di coaguli di sangue nelle vene (trombi);
- infarto al cervello. I sintomi di un infarto al cervello possono essere:
- disturbi della parola
- perdere la forza in metà corpo (metà faccia, braccio e gamba, dal lato destro o da quello sinistro)
- sentire dei formicolii o perdere la sensibilità in metà corpo − non vedere bene in una metà del campo visivo
- movimenti maldestri, perdita di equilibrio, vertigini
- forte e improvviso mal di testa
Possono manifestarsi anche altri sintomi non elencati in questo foglio illustrativo. Qualora lei, oppure una delle persone vicino a lei, sospetti che è in corso un infarto al cervello si rechi immediatamente al pronto soccorso di un ospedale.
- Dolore toracico improvviso, perchè può essere il sintomo di un infarto del cuore oppure di embolia polmonare;
- problemi al cuore (insufficienza cardiaca congestizia).
Altri effetti indesiderati:
Comune (possono interessare fino a 1 persona su 10):
- cambiamento del peso corporeo
- aumento dell'appetito
- insonnia
- mal di testa
- vertigini
- tremori
- vomito, stitichezza, nausea
- eccessiva sudorazione
- impotenza
- ritenzione di liquidi nell'organismo, gonfiore in diverse parti del corpo, soprattutto alle caviglie e/o alle gambe (edema)
- affaticamento
Non comune (possono interessare fino a 1 persona su 100):
- effetti simili a quelli dei corticosteroidi, come ad es. la sindrome di Cushing (vedere paragrafo 2 "Avvertenze e precauzioni")
- peggioramento del diabete mellito
- elevati livelli di calcio nel sangue
- depressione
- euforia
- modifica del desiderio sessuale
- infiammazione delle vene, soprattutto delle gambe, con conseguente formazione di trombi
- diarrea
- bocca secca
- acne
- crescita anomala di peli (irsutismo)
- perdite anomale di sangue dalla vagina (irregolari, aumentate o ridotte)
- dolore al seno
- spasmi muscolari
Raro (possono interessare fino a 1 persona su 1000):
- ipersensibilità
- nervosismo
- sonnolenza
- colorazione giallastra della pelle, della parte bianca dell'occhio e delle mucose del cavo orale (ittero)
- perdita di capelli a chiazze (alopecia)
- eruzione cutanea
- malessere
- febbre
- alterazione dei livelli di glucosio nel sangue (glicemia) dopo esecuzione del test di carico del glucosio. Questa condizione è nota come "riduzione della tolleranza al glucosio"
- elevata pressione arteriosa del sangue (ipertensione arteriosa)
Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
- prolungata assenza dell'ovulazione
- confusione
- perdita della concentrazione
- tremori alle mani, sudorazione, crampi notturni ai polpacci (effetti simil adrenergici)
- danni alla vista dovuti a occlusione di un'arteria che porta sangue all'occhio (embolia e trombosi retinica)
- cataratta (come complicanza del diabete)
- disturbi della vista
- battito del cuore accelerato (tachicardia)
- percezione accentuata del proprio battito cardiaco (palpitazioni)
- orticaria, prurito
- presenza di zuccheri nelle urine
- assenza di mestruazioni (amenorrea)
- ulcere della mucosa della parte inferiore dell'utero (cervice uterina)
- perdite dalla cervice uterina (la parte inferiore dell'utero)
- anomala secrezione di latte dalle mammelle anche quando non si è nella fase di allattamento materno
- impotenza (nei maschi giovani affetti da AIDS)
- alterazione dei test di funzionalità del fegato
- aumento del numero dei globuli bianchi e delle piastrine
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola e sul flacone dopo "Scadenza". La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Altre informazioni
Cosa contiene Provera
Il principio attivo è il medrossiprogesterone acetato.
Ogni compressa di Provera da 100 mg contiene 100 mg di medrossiprogesterone acetato.
Ogni compressa di Provera da 250 mg contiene 250 mg di medrossiprogesterone acetato.
Gli altri componenti sono: cellulosa microcristallina, amido di mais, sodio benzoato, magnesio stearato, macrogol 400, sodio amido glicolato, sodio docusato, gelatina (Byco C).
Descrizione dell'aspetto di Provera e contenuto della confezione
Le compresse di Provera da 100 mg sono compresse rotonde, piatte, di colore bianco incise su un lato e con impresso "U 467" sull'altro lato.
Le compresse sono disponibili in flacone di vetro in confezione da 50 compresse. Le compresse di Provera da 250 mg sono compresse rotonde, piatte, di colore bianco incise su un lato e con impresso "U 403" sull'altro lato. Le compresse sono disponibili in flacone di vetro in confezione da 30 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -
PROVERA COMPRESSE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA -
PROVERA 100 mg compresse Una compressa contiene:
principio attivo: medrossiprogesterone acetato 100 mg
PROVERA 250 mg compresse
Una compressa contiene:
principio attivo: medrossiprogesterone acetato 250 mg
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA -
Compresse.
Le compresse di Provera da 100 mg sono compresse rotonde, piatte, di colore bianco incise su un lato e con impresso "U 467" sull'altro lato.
Le compresse di Provera da 250 mg sono compresse rotonde, piatte, di colore bianco incise su un lato e con impresso "U 403" sull'altro lato.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE -
04.1 Indicazioni terapeutiche -
PROVERA è indicato:
• come terapia additiva e/o palliativa nel trattamento del carcinoma endometriale o renale ricorrente e/o metastatizzato e nel trattamento del carcinoma mammario metastatizzato nelle donne in post-menopausa;
• nella sindrome anoressia-cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS.
04.2 Posologia e modo di somministrazione -
Carcinoma endometriale e renale: da 200 a 400 mg/die.
Carcinoma mammario: non meno di 400 mg/die.
Il trattamento con PROVERA deve essere continuato sino a quando è evidente una risposta positiva al trattamento.
Nota: la risposta al trattamento ormonale del carcinoma dell'endometrio, del rene e della mammella, può non essere evidente sino a 8-10 settimane dall'inizio della terapia.
Una rapida progressione della malattia durante la terapia con PROVERA impone l'interruzione del trattamento col farmaco.
Sindrome anoressia-cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS: 1000 mg/die in un'unica somministrazione o in due somministrazioni giornaliere.
04.3 Controindicazioni -
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Il medrossiprogesterone acetato (MPA) è controindicato in pazienti con le seguenti condizioni:
• Gravidanza accertata o presunta
• Perdite ematiche vaginali di natura non accertata.
• Grave insufficienza epatica.
• Accertata o sospetta neoplasia mammaria o genitale in fase iniziale.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego -
• Nei casi di emorragia vaginale non diagnosticata, si consigliano adeguate misure diagnostiche.
• Poichè i progestinici possono causare un certo grado di ritenzione idrica, devono essere tenute
sotto osservazione le condizioni che potrebbero essere influenzate da questo fattore.
• Pazienti con anamnesi di depressione clinica devono essere attentamente monitorati durante la
terapia con PROVERA.
• È stata notata una diminuzione nella tolleranza al glucosio durante il trattamento con
progestinici. Per questo motivo i pazienti diabetici devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza nel corso della terapia progestinica.
• I patologi (laboratorio) devono essere informati dell'uso di medrossiprogesterone acetato da
parte del paziente se il tessuto endometriale o endocervicale viene sottoposto ad esame.
• Il medico/laboratorio devono essere informati che l'uso di medrossiprogesterone acetato può
diminuire i livelli dei seguenti markers endocrini:
a. steroidi del plasma/urine (ad es. cortisolo, estrogeno, pregnandiolo, progesterone, testosterone)
b. gonadotropine del plasma/urine (ad es. LH e FSH)
c. globulina legante l'ormone sessuale.
• Se si dovesse verificare un'improvvisa parziale o totale perdita della vista o in caso di
esoftalmo, diplopia o emicrania, interrompere il trattamento e, prima di continuarlo, effettuare un controllo oftalmico onde escludere la presenza di edema della papilla e di lesione vascolare retinica.
• Il medrossiprogesterone acetato non è stato associato casualmente con l'induzione di disturbi
trombotici o tromboembolici, tuttavia il suo uso non è raccomandato in pazienti con un'anamnesi di tromboembolismo venoso (TEV). Si raccomanda l'interruzione del trattamento con medrossiprogesterone acetato in pazienti che sviluppano TEV durante la terapia.
• Il medrossiprogesterone acetato può determinare sintomi cushingoidi.
• Alcuni pazienti in trattamento con medrossiprogesterone acetato possono manifestare una
funzionalità adrenale soppressa. Il medrossiprogesterone acetato può diminuire i livelli ematici di ACTH e di idrocortisone.
• Il medico/laboratorio devono essere informati che in aggiunta ai biomarkers endocrini elencati al paragrafo "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego" (paragrafo 4.4), l'uso di medrossiprogesterone acetato per indicazione oncologica può determinare inoltre un'insufficienza parziale surrenalica (diminuzione della risposta dell'asse ipofisi-surrene) durante il test al metopirone. Cosi è necessario dimostrare l'abilità della corteccia surrenalica a rispondere all'ACTH prima di somministrare il metopirone.
• Ipercalcemia in pazienti portatori di metastasi ossee.
• Insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3).
Attività simil-corticoide è stata riportata a seguito di somministrazione di dosi molto elevate (500 mg/die o superiori) impiegate nel trattamento di alcune forme tumorali.
Il trattamento progestinico nelle pazienti in pre-menopausa può mascherare l'insorgenza del climaterio.
Diminuzione della densità minerale ossea
Non ci sono studi degli effetti sulla densità minerale ossea per il medrossiprogesterone somministrato per via orale (ad es. per uso oncologico).
Si consiglia a tutte le pazienti l'assunzione di un'adeguata quantità di calcio e vitamina D.
Sarebbe inoltre opportuna una valutazione della densità minerale ossea in quelle pazienti che assumono medrossiprogesterone acetato per trattamenti a lungo termine.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione -
La somministrazione concomitante di PROVERA con l'amminoglutetimmide può significativamente deprimere la biodisponibilità di PROVERA.
Le pazienti che fanno uso di dosi elevate di PROVERA devono essere avvertite della diminuzione dell'efficacia con l'uso di amminoglutetimmide. Medrossiprogesterone acetato (MPA), in vitro, è metabolizzato principalmente mediante idrossilazione tramite il CYP3A4. Non sono stati condotti specifici studi di interazione farmaco-farmaco per valutare gli effetti clinici degli induttori del CYP3A4 o degli inibitori di MPA.
04.6 Gravidanza ed allattamento -
Gravidanza
Il medrossiprogesterone acetato è controindicato in donne in gravidanza.
Alcuni dati suggeriscono una possibile relazione tra la somministrazione di progestinici nel primo trimestre della gravidanza e la presenza di malformazioni genitali congenite nei feti in particolari circostanze.
Se la paziente rimane incinta durante l'uso di questo farmaco, deve essere informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento
Il medrossiprogesterone acetato ed il suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno. Non ci sono evidenze che suggeriscano che questo rappresenta un rischio per il lattante (vedere paragrafo 5.2 "Proprietà farmacocinetiche").
04.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchinari -
Non sono noti dati al riguardo.
04.8 Effetti indesiderati -
La tabella qui sotto fornisce un elenco di reazioni avverse al farmaco con frequenza definita sulla base dei dati di tutte le causalità, relativi a 1337 pazienti trattate con MPA in 4 studi cardine che hanno valutato l'efficacia e la sicurezza del MPA nelle indicazioni oncologiche.
Classificazio ne per sistemi e organi | Molto comune (≥1/10) | Comune(≥1/100, | Non comune (≥1/1.000, | Raro (≥1/10.000, | Molto raro( | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Disturbi del sistema immunitario | Angioedema | Ipersensibilità al farmaco | Reazione anafilattica, reazione anafilattoide | |||
Patologie endocrine | Effetti simil- corticoidi (es. Sindrome di Cushing) | Prolungata anovulazione | ||||
Disturbi del metabolism o e della nutrizione | Alterazioni del peso corporeo, Aumento dell'appetito | Esacerbazione del diabete mellito, Ipercalcemia | ||||
Disturbi psichiatrici | Insonnia | Depressione, Euforia, Modifica della libido | Nervosismo | Confusione | ||
Patologie del sistema nervoso | Mal di testa, Vertigini, Tremori | Infarto cerebrale, Sonnolenza | Perdita di concentrazione, Effetti simil- adrenergici | |||
Patologie dell'occhio | Embolia e trombosi retinica, Cataratta diabetica, Alterazione della vista | |||||
Patologie cardiache | Insufficienza cardiaca congestizia | Infarto del miocardio | Tachicardia, Palpitazioni | |||
Patologie vascolari | Tromboflebite | Embolia e trombosi | ||||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastinic he | Embolia polmonare | |||||
Patologie gastrointesti nali | Vomito, Stipsi, Nausea | Diarrea, Bocca secca | ||||
Patologie epatobiliari | Ittero | |||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Iperidrosi | Acne, Irsutismo | Alopecia, Rash | Orticaria, Prurito | ||
Patologie del sistema muscolosche letrico e del tessuto connettivo | Spasmi muscolari | |||||
Patologie renali e urinarie | Glicosuria | |||||
Patologie dell'apparat o riproduttivo e della mammella | Disfunzione erettile | Sanguinamen to uterino disfunzionale (irregolare, aumento, diminuzione, perdite), Dolore al seno. | Amenorrea, Erosioni cervicali uterine, perdite cervicali, Galattorrea. In pazienti maschi e in età giovanile, affetti da AIDS sono stati segnalati casi di impotenza. | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministra zione | Ritenzione di liquidi/edema, Affaticamento | Malessere, Piressia | ||||
Esami diagnostici | Diminuita tolleranza al glucosio, Aumento della pressione del sangue | Test della funzionalità epatica alterati, Aumento della conta dei globuli bianchi, Aumento della conta piastrinica. |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".
04.9 Sovradosaggio -
Dosi orali superiori a 3 g al giorno sono ben tollerate. In caso di sovradosaggio il trattamento è sintomatico e di sostegno.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE -
05.1 Proprieta' farmacodinamiche -
Categoria farmacoterapeutica: ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale - progestinici, codice ATC: L02AB02.
Il medrossiprogesterone acetato è un derivato del progesterone, attivo per via orale e parenterale. La sua attività antitumorale, quando somministrato alle dosi farmacologiche, è dovuta all'azione svolta a livello dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, a livello dei recettori per gli estrogeni e sul metabolismo degli steroidi a livello tissutale. Quando impiegato alle alte dosi richieste dal trattamento di certe forme tumorali (500 mg al giorno o più), si può manifestare un'attività simil-corticoide.
Il medrossiprogesterone acetato a dosi elevate ha presentato un effetto anticachettico, accompagnato da un aumento dell'assunzione del cibo. Tale effetto sembra essere correlato ad una attività sul controllo centrale del bilancio energetico.
Riduzione della densità minerale ossea
Non ci sono studi sugli effetti del medrossiprogesterone acetato sulla riduzione della densità minerale ossea quando somministrato per via orale.
Tuttavia, uno studio clinico su donne adulte in età fertile alle quali sono stati somministrati 150mg di medrossiprogesterone acetato ogni 3 mesi per via intramuscolare a scopo contraccettivo, ha dimostrato una riduzione media del 5,4% della densità minerale ossea del tratto lombare della colonna vertebrale nell'arco di 5 anni, con almeno un parziale recupero della densità ossea durante i primi due anni dalla interruzione del trattamento. Uno studio clinico simile su donne adolescenti, alle quali sono stati somministrati 150 mg di medrossiprogesterone acetato ogni 3 mesi per via intramuscolare a scopo contraccettivo, ha dimostrato riduzioni simili della densità minerale ossea, che sono state ancor più pronunciate durante i primi due anni di trattamento e che, anche in questo caso, sono state almeno in parte reversibili una volta interrotto il trattamento.
05.2 Proprieta' farmacocinetiche -
Il medrossiprogesterone acetato è rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale e dalla vagina. I picchi di concentrazione sierica si osservano dopo 2-6 ore (somministrazione orale) e dopo 4-20 giorni (somministrazione I.M.). L'emivita apparente varia da circa 30-60 ore, dopo somministrazione orale, a circa 6 settimane, dopo somministrazione I.M.. Il medrossiprogesterone acetato si lega per il 90-95% alle proteine plasmatiche. Attraversa la barriera ematoencefalica ed è escreto nel latte. Il medrossiprogesterone acetato viene eliminato nelle feci e con le urine.
05.3 Dati preclinici di sicurezza -
I dati tossicologici relativi agli studi condotti su animali da esperimento utilizzando il medrossiprogesterone acetato sono i seguenti:
. DL50, somministrazione orale - Topo: superiore a 10.000 mg/kg
. DL50, somministrazione intraperitoneale - Topo: 6.985 mg/kg
A seguito di somministrazione orale a ratti e topi (334 mg/kg/die) ed a cani (167 mg/kg/die) trattati per 30 giorni, non fu evidenziato alcun effetto tossico.
Studi di tossicità cronica condotti su ratti e cani alle dosi di 3, 10 e 30 mg/kg/die trattati per 6 mesi non hanno evidenziato alcun effetto tossico ai livelli saggiati.
Alle dosi più elevate è stata osservata solamente la comparsa degli effetti ormonali attesi.
Gli studi di teratogenesi condotti su femmine di cani Beagle gravide, trattate alle dosi di 1, 10 e 50 mg/kg/die per somministrazione orale hanno evidenziato ipertrofia clitoridea nei cuccioli femmine nati da animali trattati alla dose più elevata.
Nessuna anormalità fu evidenziata nei cuccioli maschi.
L'indagine successiva effettuata per verificare le capacità riproduttive delle femmine partorite da animali trattati con medrossiprogesterone acetato, non ha evidenziato alcuna diminuzione della fertilità.
Studi di tossicità a lungo termine condotti sulla scimmia, sul cane e sul ratto, con somministrazione parenterale di medrossiprogesterone acetato, hanno evidenziato i seguenti effetti:
1) Cani Beagle, trattati alle dosi di 3 e 75 mg/kg ogni 90 giorni per 7 anni, svilupparono noduli mammari che furono osservati anche in alcuni animali di controllo.
I noduli notati negli animali di controllo erano a carattere intermittente, mentre i noduli apparsi negli animali trattati col farmaco erano di dimensioni maggiori, più numerosi, a carattere persistente e due degli animali trattati alla dose più alta svilupparono tumori mammari maligni.
2) Due scimmie, trattate alla dose di 150 mg/kg ogni 90 giorni per 10 anni, svilupparono carcinoma indifferenziato dell'utero, che non si manifestò invece nelle scimmie del gruppo di controllo ed in quelle trattate alle dosi di 3 e 30 mg/kg ogni 90 giorni per 10 anni.
Noduli mammari di carattere intermittente furono evidenziati negli animali del gruppo di controllo ed in quelli trattati alle dosi di 3 e 30 mg/kg, ma non nel gruppo che aveva ricevuto la dose di 150 mg/kg.
In sede di autopsia (dopo 10 anni) i noduli furono riscontrati solamente in 3 delle scimmie del gruppo trattato alla dose di 30 mg/kg.
Dall'esame istopatologico risultò che tali noduli erano di natura iperplastica.
3) Nel ratto trattato per 2 anni, non fu evidenziata alcuna alterazione a livello dell'utero e delle mammelle.
Studi di mutagenesi condotti impiegando il test Salmonella Microsomi (Ames test) ed il Micronucleus test, hanno dimostrato che il medrossiprogesterone acetato non possiede alcuna attività mutagenetica.
Altri studi non hanno evidenziato alcuna modificazione della fertilità nella prima e nella seconda generazione degli animali osservati.
Non è ancora stato accertato se le osservazioni sopra riportate possono essere riferite anche nell'uomo.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE -
06.1 Eccipienti -
Eccipienti delle compresse: cellulosa microcristallina; amido di mais; sodio benzoato; magnesio stearato; macrogol 400; sodio amido glicolato; sodio docusato; gelatina (Byco C).
06.2 Incompatibilita' -
Non pertinente.
06.3 Periodo di validita' -
Compresse 100 mg - 250 mg: 3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione -
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione -
PROVERA 100 mg compresse: flacone in vetro, contenente 50 compresse da 100 mg di medrossiprogesterone acetato
PROVERA 250 mg compresse: flacone in vetro, contenente 30 compresse da 250 mg di medrossiprogesterone acetato.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione -
Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO -
Pfizer Italia S.r.l. - via Isonzo, 71-04100 Latina
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO -
PROVERA 100 mg compresse, 50 compresse, AIC n. 020328136
PROVERA 250 mg compresse, 30 compresse, AIC n. 020328151
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE -
Giugno 2005
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO -
Determinazione AIFA del 23 maggio 2016