Progynova - Foglio Illustrativo
Principi attivi: Estradiolo (estradiolo valerato)
PROGYNOVA 2 mg compresse rivestite
Indicazioni Perché si usa Progynova? A cosa serve?
Progynova è un medicinale utilizzato nella terapia ormonale sostitutiva (TOS). Progynova contiene estrogeno(estradiolo valerato), un ormone sessuale femminile che appartiene al gruppo dei farmaci per la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS).
Questo medicinale si usa per il trattamento dei sintomi associati alla post-menopausa.
Durante la menopausa, la quantità di estrogeni prodotti dalla donna diminuisce. Ciò può determinare la comparsa di sintomi, quali vampate di calore, crisi di sudorazione, insonnia, stati depressivi, mal di testa, vertigini. Progynova allevia questi sintomi post-menopausali. Inoltre, può attenuare le manifestazioni di atrofia della pelle e delle mucose (specialmente del tratto urogenitale).
Questo medicinale le verrà prescritto solamente se i suoi sintomi ostacolano gravemente lo svolgimento delle attività quotidiane.
Controindicazioni Quando non dev'essere usato Progynova
Non prenda Progynova
- Se è allergica all'estradiolo valerato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
- Se è in gravidanza o durante il periodo di allattamento;
- Se ha, ha avuto o sospetta di avere un tumore maligno del seno;
- Se ha avuto o sospetta di avere un tumore maligno la cui crescita è sensibile agli estrogeni, ad esempio un tumore dell'endometrio (mucosa dell'utero);
- Se ha, o ha avuto in passato, coaguli di sangue all'interno delle arterie o delle vene delle gambe, nei polmoni o in altre parti del corpo (emboli);
- Se ha un rischio elevato di formazione di coaguli di sangue nella vena o nell'arteria (trombosi venosa o arteriosa);
- Se ha elevati livelli di trigliceridi (sostanze grasse) nel sangue;
- Se ha o ha avuto tumori del fegato (benigni o maligni);
- Se soffre di angina (forte dolore toracico) o se ha avuto un infarto miocardico o un ictus;
- Se ha avuto una grave malattia del fegato e la sua funzione epatica è ancora anormale;
- Se soffre di una grave malattia del fegato.
- Se ha sanguinamenti vaginali di natura non accertata;
- Se soffre di iperplasia endometriale (ispessimento della mucosa dell'utero) non trattata;
- Se ha la porfiria (malattia metabolica ereditaria dovuta ad un'alterazione del metabolismo dei pigmenti del sangue);
- Se ha disturbi legati alla coagulazione del sangue (ad esempio deficit di Proteina C, Proteina S, o antitrombina).
Se una qualsiasi di queste condizioni si presenta per la prima volta durante l'uso di Progynova, interrompa immediatamente il trattamento e consulti il medico.
Precauzioni per l'uso Cosa serve sapere prima di prendere Progynova
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Progynova.
Il medico le raccomanderà se deve usare o meno la terapia ormonale sostitutiva (TOS). Nel trattamento dei sintomi della postmenopausa, la terapia ormonale sostitutiva viene iniziata solo per i sintomi che compromettono la qualità della vita. In ogni caso, è opportuno eseguire almeno una volta all'anno un'accurata valutazione dei rischi e dei benefici del trattamento, continuando la TOS solo fino a quando i benefici attesi siano superiori ai rischi.
I dati relativi ai rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa precoce sono limitati. Tuttavia, in considerazione del basso livello di rischio assoluto nelle donne più giovani, il rapporto rischio/beneficio per queste donne può essere più favorevole che per le donne di età più avanzata. Prima di iniziare la TOS, il medico le chiederà informazioni sulla sua storia clinica personale e familiare. Il medico potrebbe sottoporla a un controllo del seno e/o della pelvi (basso ventre) e ad una visita ginecologica.
Il medico valuterà i benefici e i rischi di Progynova. Verificherà, ad esempio, se ha un rischio particolarmente elevato di sviluppare una trombosi, per la combinazione di più fattori di rischio o per la presenza di un fattore di rischio molto grave. Se sono presenti più fattori di rischio, il rischio complessivo puòessere più elevato della semplice somma dei singoli rischi. Se il rischio è troppo elevato, il medico non le prescriverà la TOS.
Una volta che la TOS è iniziata, andranno comunque effettuati controlli medici periodici (almeno una volta all'anno), per una accurata valutazione dei rischi e dei benefici del proseguimento della terapia.
- Si sottoponga a screening mammografico ed esame citologico vaginale ad intervalli regolari.
- Controlli regolarmente qualsiasi cambiamento del seno come piccole depressioni della cute, variazioni nel capezzolo, o qualsiasi indurimento visibile o percepibile.
Se ha o ha avuto in passato una delle seguenti condizioni, o questa si è aggravata in gravidanza o in occasione di un precedente trattamento ormonale, il medico potrebbe sottoporla a controlli più frequenti:
- fibromi uterini o endometriosi (presenza di mucosa uterina in sedi anomale);
- fattori di rischio per malattie tromboemboliche (vedere "Trombosi");
- fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti (ad esempio carcinoma mammario nella madre);
- ipertensione (pressione del sangue alta);
- malattie epatiche, ad esempio un adenoma epatico (tumore benigno del fegato);
- diabete;
- calcoli alla cistifellea;
- emicrania (dolore localizzato ad una metà della testa) o forte mal di testa;
- lupus eritematoso sistemico (malattia autoimmune);
- storia di iperplasia endometriale (aumento di volume del tessuto mucoso per anormale aumento del numero delle cellule della mucosa dell'utero);
- epilessia (malattia che porta a convulsioni);
- asma;
- otosclerosi (malattia dell'orecchio medio a predisposizione ereditaria);
- patologie benigne della mammella;
- corea minor (malattia caratterizzata da movimenti involontari incoordinati);
- se è affetta da angioedema ereditario, i prodotti contenenti estrogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema. Se nota i sintomi dell'angioedema come gonfiore del viso, lingua e/o faringe e/o difficoltà a deglutire o orticaria (prurito e piccole macchie sulla pelle) con difficoltà di respirazione, avvisi immediatamente il medico.
- se è affetta da un adenoma (tumore benigno) del lobo anteriore dell'ipofisi, dovrà essere seguita attentamente dal medico, che le prescriverà periodiche misurazioni dei livelli di prolattina.
Se nota un cambiamento di una delle condizioni sopra riportate mentre prende Progynova avverta il medico.
Interrompa immediatamente il trattamento con Progynova e si rivolga al medico in caso di:
- ittero (colorazione giallastra della pelle e del bianco degli occhi) o deterioramento della funzione epatica;
- marcato aumento della pressione del sangue;
- mal di testa di tipo emicranico di nuova insorgenza;
- gravidanza;
- sintomi o sospetto di un evento trombotico.
Effetti sul sistema cardiovascolare
La TOS non è raccomandata in donne che soffrono o hanno sofferto recentemente di malattie cardiache. Se ha sofferto di malattie cardiache informi il medico, che valuterà l'opportunità di iniziare una TOS. La TOS non ha effetto preventivo sulle malattie cardiache.
Studi effettuati con una TOS contenente estrogeni coniugati e medrossiprogesterone acetato come progestinico hanno dimostrato un possibile aumento del rischio di malattie cardiache durante il primo anno di trattamento.
Per altri tipi di TOS, il rischio è probabilmente simile, anche se non ancora dimostrato.
Informi immediatamente il medico se avverte dolore al petto che può irradiarsi al braccio o al collo, interrompendo l'uso del medicinale fino a che il medico non l'autorizzi a continuare. Tale dolore può essere un sintomo di grave malattia cardiaca.
Ictus ischemico
Ricerche recenti suggeriscono un lieve aumento del rischio di ictus ischemico in associazione all'impiego della TOS. Altri fattori che possono aumentare il rischio di ictus includono:
- età avanzata;
- pressione del sangue elevata;
- fumo;
- consumo eccessivo di alcol;
- battito cardiaco irregolare.
Informi il medico se qualcuna delle condizioni sopraelencate la riguarda o se ha avuto un ictus in passato, perché possa valutare l'opportunità di iniziare una TOS. Informi immediatamente il medico in caso di comparsa di insolito mal di testa di tipo emicranico, con o senza disturbi della vista, interrompendo l'uso del medicinale fino a che il medico non l'autorizzi a continuare. Il mal di testa di tipo emicranico può essere un primo sintomo di ictus.
Trombosi (formazione di coaguli nel sangue)
La TOS può aumentare il rischio di formazione di trombi (coaguli) all'interno delle vene (condizione definita anche come trombosi venosa profonda o TVP), specialmente durante il primo anno di trattamento. In genere questi trombi non sono pericolosi ma, se si distaccano e raggiungono i polmoni, possono causare dolore al petto, difficoltà respiratorie, collasso e anche morte. Questa condizione viene definita come embolia polmonare o PE.
La trombosi venosa profonda e l'embolia polmonare sono esempi di una condizione nota come tromboembolismo venoso o TEV.
È a rischio per la formazione di trombi:
- se è in età avanzata;
- se è in sovrappeso;
- se ha già avuto dei trombi in passato;
- se uno dei suoi genitori ha sofferto di trombosi;
- se ha problemi di coagulazione che richiedano il trattamento con anticoagulanti (medicinali tipo warfarin);
- se deve stare immobilizzata a lungo a causa di interventi chirurgici importanti, traumi o malattia;
- se è in gravidanza o nel post-partum;
- se soffre di lupus eritematoso sistemico (malattia autoimmune);
- se ha un cancro.
Informi il medico se si trova in una delle condizioni sopraelencate, perché possa valutare l'opportunità di iniziare la TOS.
Informi immediatamente il medico in caso di comparsa di gonfiore e dolore agli arti inferiori (gambe gonfie), improvviso dolore al petto o difficoltà nella respirazione, interrompendo l'uso del medicinale fino a che il medico non l'autorizzi a continuare. Questi disturbi possono essere sintomi di una tromboembolia
Informi il medico se deve sottoporsi ad un intervento chirurgico importante.
La TOS andrà sospesa da 4 a 6 settimane prima dell'intervento per ridurre il rischio di trombosi. Il medico la consiglierà in merito alla ripresa della TOS.
Effetti sul rischio di tumore
Carcinoma mammario (cancro al seno)
Le donne che hanno o hanno avuto un carcinoma mammario non devono assumere la TOS (vedere "Non usi Progynova"). L'assunzione della TOS, così come una menopausa tardiva, aumenta lievemente il rischio di carcinoma mammario.
Il rischio per una donna in postmenopausa che abbia assunto una TOS a base di soli estrogeni per 5 anni è equivalente a quello di una donna della stessa età non ancora in menopausa e che non abbia assunto la TOS
Il rischio per una donna che assuma la TOS combinata estro/progestinica è più elevato rispetto a quello delle donne che assumono solo estrogeni (ma l'associazione estro/progestinica ha dei vantaggi per l'endometrio, vedere "Iperplasia e carcinoma endometriale").
Per tutte le TOS, il rischio aggiuntivo di carcinoma mammario si manifesta entro pochi anni dall'inizio della terapia ed aumenta con la durata dell'assunzione, ma ritorna al valore iniziale entro circa 5 anni dopo la sospensione del trattamento. Il rischio di carcinoma mammario aumenta anche:
- se ha una parente stretta (madre, sorella o nonna) che ha avuto un tumore al seno;
- se è in sovrappeso.
La TOS può modificare l'aspetto delle immagini mammografiche (ne aumenta la densità), rendendo in alcuni casi più difficile la rilevazione di un cancro mammario. Per questo motivo, il medico potrà ricorrere ad altre metodiche di screening.
Si rivolga al più presto al medico in caso di comparsa di cambiamenti del seno, come piccole depressioni della pelle, variazioni nel capezzolo, o qualsiasi indurimento visibile o percepibile.
Iperplasia e carcinoma endometriale (tumore della mucosa dell'utero)
Nelle donne con utero intatto l'assunzione di una TOS a base di soli estrogeni per un lungo periodo di tempo può aumentare il rischio di carcinoma dell'endometrio.
Il rischio di carcinoma endometriale fra le utilizzatrici di soli estrogeni aumenta da 2 a 12 volte rispetto alle non utilizzatrici, in funzione della durata del trattamento e della dose di estrogeni, e può rimanere elevato per almeno 10 anni dopo la sospensione del trattamento.
L'assunzione di un progestinico in aggiunta all'estrogeno riduce sostanzialmente il rischio aggiuntivo di carcinoma endometriale.
Se l'utero è ancora presente, il medico le prescriverà un progestinico da associare ad un estrogeno o una TOS combinata estroprogestinica.
Se l'utero è stato rimosso (con l'isterectomia), il medico valuterà con lei l'opportunità di assumere solo l'estrogeno senza associarvi il progestinico.
Se l'utero è stato parzialmente rimosso a causa dell'endometriosi (presenza di mucosa uterina in sedi anomale), qualsiasi residuo di endometrio rimasto può essere a rischio. Il medico valuterà quindi con lei l'opportunità di assumere una TOS estroprogestinica.
La comparsa di sanguinamenti intermestruali o spotting (piccole perdite intermestruali), specialmente durante i primi cicli di trattamento, non deve preoccuparla.
Si rivolga al medico se il sanguinamento intermestruale o lo spotting continua a verificarsi dopo i primi mesi di trattamento, compare dopo alcuni mesi di trattamento o persiste dopo la sospensione del trattamento: tali sintomi potrebbero indicare un ispessimento dell'endometrio
Carcinoma ovarico
Il carcinoma ovarico (tumore delle ovaie) è una condizione molto rara, ma grave.
La diagnosi è difficile, perché spesso non sono presenti sintomi chiari.
Alcuni studi indicano come l'assunzione di una TOS a base di soli estrogeni per più di 5 anni aumenti il rischio di carcinoma ovarico e suggeriscono che una TOS di lunga durata con prodotti combinati possa conferire un rischio simile o di poco inferiore.
Tumori epatici (del fegato)
Dopo l'uso di sostanze ormonali come quelle contenute in Progynova sono stati osservati, in rari casi, tumori epatici benigni, ed ancora più raramente tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori portano ad emorragia intraaddominale che può comportare pericolo di vita. Sebbene questi eventi siano estremamente improbabili, deve informare il medico se avverte qualsiasi dolore addominale insolito che non scompare in breve tempo.
Altre condizioni
- Se ha una tendenza a sviluppare macchie sul viso (cloasma), deve ridurre al minimo l'esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante il trattamento con Progynova.
- La TOS non migliora la funzione cognitiva. È stato osservato un lieve aumento del rischio di probabile demenza nell'ambito di uno studio relativo a donne che avevano iniziato la TOS combinata dopo i 65 anni di età.
- Durante la terapia estrogenica alcune donne sono particolarmente predisposte alla formazione di calcoli biliari.
- Potrebbe manifestarsi sanguinamento uterino anormale.
Interazioni Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Progynova
Informi il medico se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
In particolare, informi il medico se sta assumendo:
- medicinali anticonvulsivi (ad esempio fenobarbital, fenitoina, carbamazepina, oxcarbazepina, topiramato, felbamato);
- antinfettivi (ad esempio rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz, penicilline e tetracicline);
- ritonavir, nelfinavir (medicinali per l'AIDS);
- griseofulvina (medicinale contro le infezioni da funghi);
- preparati contenenti l'erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum), usati principalmente per il trattamento degli stati depressivi.
Questi medicinali possono ridurre l'efficacia di Progynova.
Se soffre di diabete, il medico potrebbe modificare il suo regime terapeutico.
L'uso della TOS può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio.
Progynova con alcol
L'assunzione eccessiva di alcol durante l'uso di questo medicinale può influenzare la terapia.
Avvertenze È importante sapere che:
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico prima di prendere questo medicinale.
Gravidanza
Progynova è controindicato in gravidanza. Se è o sospetta di essere incinta, non prenda questo medicinale. Se rimane incinta durante il trattamento, sospenda immediatamente questo medicinale.
Allattamento
Progynova è controindicato durante l'allattamento.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Non sono stati effettuati studi sugli effetti di questo medicinale sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Progynova contiene lattosio e saccarosio
Se il medico le ha diagnosticato un'intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.
Dose, modo e tempo di somministrazione Come usare Progynova: Posologia
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico.
Ogni confezione copre 20 giorni di trattamento. Prenda una compressa di Progynova al giorno.
Se ha ancora il ciclo mestruale, inizi a prendere Progynova entro il 5° giorno della mestruazione.
In tutti gli altri casi il medico potrà consigliarle di iniziare il trattamento immediatamente.
Se ha ancora l'utero (se non ha subito un'isterectomia) il medico le prescriverà un altro ormone (progestinico) e le indicherà come prenderlo. Il medico le indicherà inoltre se deve prendere le compresse continuamente (senza interruzione) o con una pausa.
Non ha importanza a che ora del giorno prende la compressa ma, una volta che ha stabilito un determinato orario, deve cercare di assumere le compresse sempre alla stessa ora. La compressa può essere inghiottita con una piccola quantità di liquido.
Segua attentamente le istruzioni per l'uso, altrimenti non beneficerà pienamente del trattamento con Progynova.
Uso nei bambini e negli adolescenti
Progynova non è indicato per l'uso nei bambini e negli adolescenti
Uso negli anziani
Non ci sono dati che indichino la necessità di un aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani. Informi il medico se ha più di 65 anni (vedere "Avvertenze e precauzioni").
Uso nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica (del fegato)
Non sono stati condotti studi formali in pazienti con compromissione della funzionalità epatica. Progynova è controindicato nelle donne con gravi malattie epatiche (vedere "Non prenda Progynova").
Uso nei pazienti con compromissione della funzionalità renale (dei reni)
Non sono stati condotti studi formali in pazienti con compromissione della funzionalità renale.
Sovradosaggio Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Progynova
Se prende più Progynova di quanto deve
Non si hanno segnalazioni di effetti negativi da sovradosaggio, che quindi, in genere, non richiede trattamento. Non esistono antidoti specifici e il trattamento deve curare i sintomi. Sulla base delle esperienze fatte con altri preparati ormonali, è stato osservato che il sovradosaggio può provocare nausea, vomito ed emorragie vaginali.
Se ha preso una quantità eccessiva di Progynova, si rivolga immediatamente al medico o al farmacista.
Se dimentica di prendere Progynova
Se ha dimenticato di prendere una compressa, la prenda appena possibile. Assuma la compressa successiva al solito orario. Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della compressa. Se sono trascorse più di 24 ore non assuma compresse aggiuntive. La mancata assunzione di una o più compresse può aumentare la probabilità che si verifichino sanguinamento da rottura e spotting.
Se interrompe il trattamento con Progynova
Se sospende l'assunzione di Progynova, possono ripresentarsi i sintomi menopausali dovuti a carenza di estrogeni.
Effetti indesiderati Quali sono gli effetti collaterali di Progynova
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Questi effetti generalmente scompaiono dopo i primi mesi di trattamento e possono essere così suddivisi:
Effetti indesiderati comuni (possono interessare fino a 1 su 100 donne):
- aumento/perdita di peso,
- cefalea (mal di testa),
- dolore addominale (mal di pancia),
- nausea,
- eruzione cutanea,
- prurito,
- sanguinamento uterino/vaginale, compreso lo spotting (piccole perdite intermestruali).
Effetti indesiderati non comuni (possono interessare fino a 1 su 1.000 donne):
- reazione di ipersensibilità (allergia),
- umore depresso,
- capogiro,
- disturbi visivi,
- palpitazioni,
- dispepsia (digestione difficile),
- eritema nodoso (malattia caratterizzata da noduli rossi sotto la pelle, localizzati alle gambe e ai piedi, più raramente agli avambracci), orticaria (eruzione della pelle simile a irritazione da ortica, accompagnata da senso di bruciore e prurito),
- dolore al seno e sensibilità mammaria,
- edema (gonfiore).
Effetti indesiderati rari (possono interessare fino a 1 su 10.000 donne):
- ansia,
- aumento/diminuzione della libido (desiderio sessuale),
- emicrania (dolore localizzato ad una metà della testa),
- intolleranza alle lenti a contatto,
- flatulenza (presenza di gas nell'intestino),
- vomito,
- irsutismo (aumento della crescita dei peli),
- acne,
- crampi muscolari,
- dismenorrea (mestruazioni dolorose),
- secrezione vaginale,
- sintomi che simulano la sindrome premestruale,
- ingrossamento del seno,
- affaticamento.
Nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema (vedere "Avvertenze e precauzioni").
Per le seguenti patologie è stato osservato un incremento del rischio nelle donne che usano TOS rispetto alle non utilizzatrici:
- cancro del seno
- tumore alla mucosa dell'utero (endometrio)
- tumore delle ovaie
- coaguli in una vena delle gambe o dei polmoni (tromboembolismo venoso)
- malattie cardiache
- ictus ischemico Per maggiori informazioni riguardo questi effetti indesiderati, vedere il paragrafo "Avvertenze e precauzioni".
Altri effetti indesiderati che sono stati riportati con l'uso di estroprogestinici:
- infarto del miocardio;
- malattie della cistifellea;
- effetti sulla pelle: cloasma (lesione della pelle consistente in macchie marroni di forma irregolare e di grandezza variabile localizzate abitualmente sulla faccia, collo, torace e dorso delle mani), eritema multiforme (infiammazione delle pelle che si manifesta con chiazze rossastre), eritema nodoso (noduli rossi e duri della pelle), porpora vascolare (emorragie puntiformi della pelle e delle mucose);
- probabile demenza sopra i 65 anni d'età.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e conservazione
Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla confezione dopo SCAD.. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Cosa contiene Progynova
- Il principio attivo è l'estradiolo valerato. Ogni compressa contiene 2,0 mg di estradiolo valerato
- Gli altri componenti sono: lattosio monoidrato, amido di mais, povidone 25, talco, magnesio stearato, saccarosio, povidone 90, macrogol 6.000, calcio carbonato, cera E, glicerolo 85%, titanio diossido, indigo carmine.
Descrizione dell'aspetto di Progynova e contenuto della confezione
Progynova si presenta sotto forma di compresse rivestite, in confezioni da 20 compresse
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
PROGYNOVA 2 MG COMPRESSE RIVESTITE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa rivestita contiene estradiolo valerato 2 mg.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compressa rivestita.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da carenza di estrogeni in donne in postmenopausa.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Modo di somministrazione
Uso orale.
Progynova è un medicinale contenente solo estrogeni.
Per il trattamento dei sintomi della postmenopausa deve essere impiegata la dose minima efficace; la TOS deve essere continuata solo fino a quando il beneficio ottenuto nell'alleviare gravi sintomi sia superiore al rischio.
• Come iniziare Progynova
Le pazienti isterectomizzate possono iniziare il trattamento in qualsiasi momento.
In pazienti con utero intatto e ciclo mestruale presente, iniziare un regime combinato con Progynova e un progestinico (vedere sotto "Regime di associazione") entro il 5° giorno della mestruazione.
Le pazienti con amenorrea, con cicli mestruali sporadici oppure in postmenopausa possono iniziare un regime combinato (vedere sotto "Regime di associazione") in qualsiasi momento, dopo aver escluso una gravidanza.
Passaggio da altre TOS (ciclica, continua sequenziale o continua combinata)
Le donne che stanno utilizzando altre TOS devono completare il ciclo di terapia in corso prima di iniziare la terapia con Progynova.
• Dosaggio
Una compressa al giorno.
• Somministrazione
Trattamento con il solo estrogeno
Ogni confezione copre 20 giorni di trattamento. Dopo ogni ciclo di 20 giorni si può osservare una pausa nell'assunzione delle compresse, di solito una settimana o meno (TOS ciclica), oppure le compresse possono essere assunte in modo continuo ogni giorno (TOS continua). In quest'ultimo caso, una volta finita una confezione, bisogna iniziarne un'altra.
Regime di associazione (estrogeno + progestinico)
Nelle donne con utero intatto, è consigliato l'uso concomitante di un progestinico appropriato di solito per 12-14 giorni durante ogni ciclo di 4 settimane (TOS continua sequenziale o TOS ciclica) oppure ogni giorno con ogni compressa di estrogeno senza interruzione (TOS continua combinata).
Il medico dovrebbe dare consigli su come iniziare il trattamento, alle pazienti che iniziano il trattamento per la prima volta o a quelle pazienti che cambiano il tipo di TOS (ciclica, sequenziale o continua combinata).
Il medico deve fare il possibile per facilitare ed assicurare una adeguata aderenza della paziente al regime di associazione prescritto.
Le compresse devono essere assunte intere con un po' di liquido e preferibilmente sempre alla stessa ora del giorno.
A meno che non vi sia una precedente diagnosi di endometriosi, l'aggiunta di un progestinico non è raccomandata in donne senza utero.
• Compresse dimenticate
In caso di dimenticanza di una compressa, questa deve essere assunta appena possibile. Se sono trascorse più di 24 ore non devono essere assunte compresse aggiuntive.
La mancata assunzione di una o più dosi può aumentare la probabilità che si verifichino sanguinamento da rottura e spotting.
Informazioni supplementari per categorie particolari di pazienti
Bambini e adolescenti
Progynova non è indicato per l'uso nei bambini e negli adolescenti
Pazienti anziani
Non ci sono dati che indichino la necessità di un aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani. Per le donne di età superiore ai 65 anni, vedere paragrafo 4.4.
Pazienti con compromissione della funzionalità epatica
Non sono stati condotti studi formali in pazienti con compromissione della funzionalità epatica. Progynova è controindicato nelle donne con gravi malattie epatiche (vedere paragrafo 4.3).
Pazienti con compromissione della funzionalità renale
Non sono stati condotti studi formali in pazienti con compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4).
04.3 Controindicazioni
La TOS non deve essere iniziata in presenza di una qualunque delle situazioni sotto elencate. Se una di tali condizioni dovesse comparire durante l'uso della TOS, interrompere immediatamente il trattamento.
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
• Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6)
• Carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato
• Sanguinamento genitale non diagnosticato
• Tumori maligni o stati precancerosi estrogeno-dipendenti (ad es. carcinoma endometriale) sospetti o accertati
• Tumori epatici presenti o pregressi (benigni o maligni)
• Ipertrigliceridemia grave
• Iperplasia endometriale non trattata
• Tromboembolismo venoso in atto o pregresso (ad es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare)
• Disturbi trombofilici accertati (ad es. deficit di Proteina C, Proteina S, o antitrombina, vedere paragrafo 4.4)
• Rischio elevato di trombosi venosa o arteriosa
• Malattia tromboembolica arteriosa attiva o recente (ad es. angina pectoris, infarto miocardico, ictus)
• Grave epatopatia
• Malattia epatica acuta, o pregressa fino a quando i valori della funzionalità epatica non sono tornati alla norma
• Porfiria
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Nel trattamento dei sintomi della postmenopausa, la terapia ormonale sostitutiva dovrebbe essere iniziata solo per i sintomi che compromettono la qualità della vita. In ogni caso è opportuno eseguire almeno una volta all'anno un'accurata valutazione dei rischi e dei benefici del trattamento, continuando la TOS solo fino a quando i benefici attesi siano superiori ai rischi.
I dati relativi ai rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa precoce sono limitati. Tuttavia, in considerazione del basso livello di rischio assoluto nelle donne più giovani, il rapporto rischio/beneficio per queste donne può essere più favorevole che per le donne di età più avanzata.
Esame medico e controlli successivi
Prima di iniziare o riprendere una TOS, devono essere raccolte da parte del medico un'anamnesi familiare e personale complete. Devono inoltre essere eseguite una visita generale e ginecologica (incluso l'esame di pelvi e seno) guidate dalla storia clinica e dalle controindicazioni ed avvertenze per l'uso.
Durante il trattamento, sono raccomandati controlli clinici periodici di natura e frequenza adeguate al singolo caso. Le donne devono essere istruite circa le alterazioni a carico del seno che dovranno segnalare al medico o al personale infermieristico (vedere di seguito "Carcinoma mammario"). Indagini cliniche, compreso il ricorso ad appropriati strumenti diagnostici per immagini, come la mammografia, devono essere eseguite in linea con i protocolli clinici correntemente accettati e le necessità cliniche del singolo caso.
Condizioni che richiedono un particolare controllo
Nel caso una delle seguenti condizioni sia presente, o sia stata presente in passato, e/o sia stata aggravata dalla gravidanza o da un precedente trattamento ormonale, la paziente deve essere seguita strettamente. Si tenga in considerazione che queste condizioni possono ripresentarsi o aggravarsi durante il trattamento con Progynova:
• Leiomioma (fibroidi uterini) o endometriosi
• Fattori di rischio per malattie tromboemboliche (vedere sotto)
• Fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti (ad es. eredità di primo grado per carcinoma mammario)
• Epatopatie (ad es. adenoma epatico)
• Diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare
• Colelitiasi
• Anamnesi di iperplasia endometriale (vedere sotto)
• Mastopatia benigna
• Corea minor
Indicazioni per un'immediata sospensione del trattamento
Il trattamento deve essere immediatamente sospeso nel caso venga evidenziata l'esistenza di una controindicazione e nei seguenti casi:
• Ittero o deterioramento della funzione epatica, o ricorrenza di ittero o prurito colestatico manifestatosi per la prima volta durante la gravidanza o un precedente uso di steroidi sessuali.
• Aumento significativo della pressione arteriosa.
• Cefalea di tipo emicranico di nuova insorgenza, cefalee particolarmente frequenti o intense o altri possibili sintomi prodromici di occlusione cerebrovascolare
• Gravidanza.
• Sintomi o sospetto di un evento trombotico.
Nel caso in cui si presentino o peggiorino le condizioni o i fattori di rischio riportati sotto, il rapporto rischio-beneficio individuale deve essere rivalutato, prendendo in considerazione l'eventualità di sospendere la terapia.
Dev'essere considerata la possibilità di un incremento sinergico del rischio di trombosi in donne che presentano una combinazione di fattori di rischio o nelle quali un singolo fattore di rischio è presente con particolare gravità. Questo rischio aumentato può essere maggiore della semplice somma delle percentuali di rischio attribuibili ai singoli fattori. La TOS non deve essere prescritta in caso di valutazione negativa del rapporto rischio/beneficio.
Tumori
Iperplasia e carcinoma endometriale
Nelle donne con utero intatto il rischio di iperplasia e di carcinoma endometriale è aumentato in seguito alla somministrazione di estrogeni da soli per lunghi periodi. Il rischio di carcinoma endometriale fra le utilizzatrici di soli estrogeni aumenta da 2 a 12 volte rispetto alle non utilizzatrici, in funzione della durata del trattamento e della dose di estrogeni (vedere paragrafo 4.8). Alla cessazione del trattamento il rischio può rimanere elevato per almeno 10 anni.
Nelle donne non isterectomizzate, l'aggiunta ciclica di un progestinico per almeno 12 giorni per mese/ciclo di 28 giorni, o una terapia estro-progestinica combinata, previene l'incremento del rischio associato alla TOS con soli estrogeni.
Per dosi orali di estradiolo superiori a 2 mg, di estrogeni equini coniugati (CEE) superiori a 0,625 mg e cerotti transdermici che rilasciano dosi di estrogeni superiori a 50 mcg/die, la sicurezza endometriale dell'aggiunta di un progestinico non è stata dimostrata.
Sanguinamenti da rottura e spotting possono verificarsi durante i primi mesi di trattamento. Se tali episodi compaiono dopo qualche tempo dall'inizio della terapia, o continuano dopo la sospensione del trattamento, le cause di tali fenomeni devono essere indagate, anche mediante biopsia endometriale per escludere un tumore maligno dell'endometrio.
Una stimolazione estrogenica non bilanciata può portare alla trasformazione premaligna o maligna dei foci residui di endometriosi. L'aggiunta di progestinici alla TOS con soli estrogeni è pertanto raccomandata nelle donne sottoposte ad isterectomia per endometriosi, in caso di accertata endometriosi residua.
Carcinoma mammario
L'evidenza complessiva suggerisce un aumento del rischio di tumore mammario nelle donne che assumono TOS estro-progestiniche, e forse anche a base di soli estrogeni, che dipende dalla durata di assunzione della TOS.
Terapia di associazione estro-progestinica
Lo studio randomizzato controllato verso placebo Women's Health Initiative (WHI) e gli studi epidemiologici sono concordi nel rilevare un aumentato rischio di tumore mammario nelle donne che assumono TOS estro-progestiniche, che si manifesta dopo circa 3 anni di utilizzo (vedere paragrafo 4.8).
Terapia a base di soli estrogeni
Lo studio WHI non ha rilevato un aumento del rischio di carcinoma mammario nelle donne isterectomizzate che assumono TOS a base di soli estrogeni. La maggior parte degli studi osservazionali ha riportato un modesto incremento del rischio di avere diagnosticato un tumore mammario, che è sostanzialmente inferiore a quello riscontrato nelle utilizzatrici di associazioni estro-progestiniche (vedere paragrafo 4.8).
L'aumento del rischio si manifesta dopo alcuni anni di trattamento, ma ritorna alla situazione di base entro qualche anno (al massimo cinque) dopo la sospensione del trattamento.
Le stime del rischio relativo complessivo di diagnosi di carcinoma mammario calcolato attraverso più di 50 studi epidemiologici risulta essere nella maggior parte degli studi tra 1 e 2. Il rischio relativo aumenta con la durata del trattamento e può essere più basso o indifferente con prodotti a base di soli estrogeni.
Nei due studi randomizzati con CEE, da soli o in associazione continua con MPA, è stato stimato un rischio di 0,77 (95%CI: 0,59-1,01) o 1,24 (95%CI: 1,01-1,54) dopo 6 anni di TOS. Non è noto se l'aumento del rischio valga anche per altri prodotti utilizzati per la TOS.
Molti studi hanno riportato che i tumori diagnosticati nelle utilizzatrici correnti o recenti di TOS tendono ad essere meglio differenziati rispetto a quelli rilevati nelle non utilizzatrici. I dati relativi alla diffusione al di fuori del seno non sono conclusivi.
La terapia ormonale sostitutiva, specialmente le associazioni estro-progestiniche, aumenta la densità delle immagini mammografiche, il che può rendere più difficile l'individuazione radiologica di un eventuale tumore mammario.
Carcinoma ovarico
Il carcinoma ovarico è molto più raro di quello mammario. Una TOS di lunga durata (almeno 5-10 anni) con soli estrogeni è stata associata ad un rischio leggermente aumentato di carcinoma ovarico (vedere paragrafo 4.8). Alcuni studi, compreso lo studio WHI, suggeriscono che una TOS di lunga durata con prodotti combinati possa conferire un rischio simile o di poco inferiore (vedere paragrafo 4.8).
Tumori epatici
Dopo l'uso di sostanze ormonali come quelle contenute in Progynova sono stati osservati in rari casi tumori epatici benigni ed ancora più raramente tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori provocano emorragia intra-addominale pericolosa per la vita.
Tromboembolismo venoso
La TOS è associata ad un rischio da 1,3 a 3 volte superiore di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), cioè trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Il verificarsi di tali eventi è più probabile nel primo anno di TOS che negli anni successivi (vedere paragrafo 4.8).
Le pazienti con una storia di tromboembolismo venoso, o stati trombofilici accertati hanno un maggior rischio di TEV e la TOS può aumentare questo rischio. La TOS è pertanto controindicata in tali pazienti.
In assenza di un'anamnesi personale di TEV, alle donne con un parente di primo grado con storia di trombosi in giovane età si può proporre di sottoporsi a screening, dopo averle informate delle sue limitazioni (lo screening consente di identificare solo una parte dei difetti trombofilici). Se viene identificato un difetto trombofilico che segrega con la trombosi in un familiare, o se il difetto è "grave" (ad es. deficit di antitrombina, di proteina S, di proteina C, o una combinazione di difetti) la TOS è controindicata.
Le donne già in trattamento con anticoagulanti richiedono un accertamento accurato del rapporto beneficio-rischio della TOS.
Fattori di rischio di TEV generalmente riconosciuti comprendono,uso di estrogeni, chirurgia maggiore, immobilizzazione prolungata, una storia personale o familiare (un'anamnesi di TEV in un parente di primo grado in età relativamente precoce può indicare una predisposizione genetica), l'obesità grave (BMI > 30 kg/m2), gravidanza,/periodo post partum, lupus eritematoso sistemico (SLE) e il cancro. Il rischio di TEV aumenta anche con l'età. Non c'è consenso sul possibile ruolo delle vene varicose nel tromboembolismo venoso.
Come in tutti i pazienti operati, si deve porre una scrupolosa attenzione alle misure profilattiche per prevenire gli episodi di tromboembolismo venoso postoperatorio. Quando si prevede un'immobilizzazione prolungata a seguito di interventi di chirurgia elettiva, si raccomanda la sospensione temporanea della TOS da 4 a 6 settimane prima dell'intervento. Il trattamento non deve riprendere se non dopo la completa mobilizzazione della donna.
Il rischio di tromboembolismo venoso può essere temporaneamente aumentato in caso di immobilizzazione prolungata, chirurgia elettiva o post-traumatica maggiore o grave trauma. In funzione della natura dell'evento e della durata dell'immobilizzazione, deve essere presa in considerazione una temporanea sospensione della TOS.
Qualora si prescriva la terapia ormonale sostitutiva a una donna con un fattore di rischio per il TEV, il rapporto rischio/beneficio deve essere valutato accuratamente assieme alla paziente.
Se si sviluppa TEV dopo l'inizio della terapia il farmaco deve essere sospeso. Le pazienti devono essere avvertite di mettersi in contatto con il medico immediatamente in caso di sintomi potenzialmente dovuti a tromboembolismo venoso (ad es. arto inferiore gonfio e dolente, improvviso dolore toracico, dispnea).
Coronaropatia
Gli studi randomizzati controllati non evidenziano alcuna protezione nei confronti dell'infarto del miocardio nelle donne con o senza coronaropatia che abbiano ricevuto TOS estro-progestinica o a base di soli estrogeni.
Terapia di associazione estro-progestinica
Il rischio relativo di coronaropatia durante l'uso di TOS estro-progestinica è lievemente aumentato. Poiché il rischio assoluto di base è in gran parte dipendente dall'età, il numero di casi aggiuntivi di coronaropatia dovuti all'uso di estro-progestinici è molto piccolo nelle donne sane da poco in menopausa, ma aumenta in età più avanzata.
Terapia a base di soli estrogeni
Gli studi randomizzati controllati non hanno evidenziato un aumento del rischio di coronaropatia nelle donne isterectomizzate che fanno uso di terapia a base di soli estrogeni.
Ictus ischemico
Le terapie estro-progestiniche o a base di soli estrogeni sono associate ad un aumento del rischio di ictus ischemico che può essere pari a 1,5 volte. Il rischio relativo non si modifica con l'età o il tempo trascorso dalla menopausa. Tuttavia, poiché il rischio assoluto di base è in gran parte dipendente dall'età, il rischio complessivo di ictus nelle donne che fanno uso di TOS aumenterà con l'avanzare dell'età (vedere paragrafo 4.8).
Colecistopatia
Gli estrogeni aumentano la litogenicità della bile. Durante la terapia estrogenica alcune donne sono predisposte alla colecistopatia.
Altre condizioni
• Poiché l'assunzione di estrogeni può comportare una ritenzione di liquidi, è opportuno tenere sotto controllo le pazienti affette da alterata funzionalità renale o cardiaca. Le pazienti con insufficienza renale terminale devono essere tenute sotto stretto controllo, dato che si può prevedere un aumento della concentrazione ematica del principio attivo del Progynova.
• Non è stata confermata una associazione tra l'uso della terapia ormonale sostitutiva e l'insorgenza di ipertensione. In donne che assumevano la terapia ormonale sostitutiva sono stati riportati aumenti modesti della pressione arteriosa, ma aumenti clinicamente significativi sono rari. Tuttavia, se in singoli casi si sviluppa ipertensione clinicamente significativa durante l'uso della TOS, si deve considerare l'interruzione della terapia.
• Disturbi non gravi della funzione epatica, comprese le iperbilirubinemie come la sindrome di Dubin-Johnson o la sindrome di Rotor, richiedono uno stretto controllo e il monitoraggio periodico della funzione epatica. In caso di peggioramento degli indici di funzionalità epatica la terapia ormonale sostitutiva deve essere interrotta.
• Donne con preesistente ipertrigliceridemia devono essere seguite attentamente durante la terapia estrogenica o la TOS, poiché in questa condizione sono stati riportati rari casi di importanti aumenti dei trigliceridi plasmatici e conseguente pancreatite a seguito di terapia estrogenica.
• Gli estrogeni aumentano i livelli di TBG, la globulina che lega gli ormoni tiroidei, con conseguente aumento degli ormoni tiroidei totali circolanti misurati come PBI (iodio legato alle proteine), T4 (metodo su colonna o RIA) o T3 (metodo RIA). La captazione su resina della T3 è ridotta a riflettere l'aumento di TBG. Le frazioni libere di T4 e T3 non sono modificate. Altre proteine leganti, come la corticoglobulina (CBG) e la globulina che lega gli ormoni sessuali (SHBG), possono essere aumentate e determinare un aumento rispettivamente dei livelli circolanti di corticosteroidi e steroidi sessuali. Le frazioni ormonali libere o biologicamente attive sono immodificate. Anche altre proteine plasmatiche possono essere aumentate (substrato angiotensinogeno/renina, alfa-1-antitripsina, ceruloplasmina).
• La TOS non migliora la funzione cognitiva. Ci sono prove di un aumentato rischio di probabile demenza nelle donne che iniziano ad utilizzare una terapia di associazione o a base di soli estrogeni dopo i 65 anni. Non è noto se questi risultati siano applicabili anche a donne più giovani in postmenopausa o ad altri prodotti per la terapia ormonale sostitutiva.
• Sebbene la TOS possa avere un effetto sulla resistenza periferica all'insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi è necessità di modificare il regime terapeutico nelle donne diabetiche che utilizzano la TOS. Tuttavia, le donne diabetiche devono essere attentamente monitorate durante l'assunzione della TOS.
• Durante la TOS, alcune pazienti possono sviluppare manifestazioni indesiderate di stimolazione estrogenica, come il sanguinamento uterino anormale. Un sanguinamento uterino anormale frequente o persistente durante il trattamento è un'indicazione per una valutazione dell'endometrio. Se, nonostante il trattamento, le irregolarità mestruali persistono, deve essere esclusa la presenza di patologie organiche, ricorrendo ad idonee tecniche diagnostiche.
• I fibroidi uterini (miomi) possono aumentare di dimensioni sotto l'influenza degli estrogeni. In tale evenienza, il trattamento deve essere interrotto.
• Qualora, durante il trattamento, si osservi una riattivazione dell'endometriosi, si raccomanda di interrompere la terapia.
• Se la paziente è affetta da prolattinoma, è necessario uno stretto controllo da parte del medico (che comprenda la periodica misurazione dei livelli di prolattina).
• Occasionalmente può manifestarsi cloasma, specialmente in donne con anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l'esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette durante la TOS.
• Nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema.
Informazioni su alcuni eccipienti di Progynova
Il medicinale contiene lattosio, quindi le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi, o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Il medicinale contiene saccarosio, quindi le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio e insufficienza di sucrasi isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Il metabolismo degli estrogeni può essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci, particolarmente il citocromo P450, come gli anticonvulsivanti (ad es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina) e gli antinfettivi (rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz).
Anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato e griseofulvina sono potenziali induttori degli enzimi epatici. L'induzione enzimatica massima non si osserva generalmente prima di 2-3 settimane ma può durare per almeno 4 settimane dopo l'interruzione della terapia.
In rari casi sono stati osservati livelli di estradiolo ridotti con l'uso concomitante di alcuni antibiotici (ad esempio, penicilline e tetracicline).
Il ritonavir e il nelfinavir, sebbene siano noti come forti inibitori, presentano al contrario proprietà inducenti quando usati in concomitanza con ormoni steroidei.
Preparati a base di erbe come l'Hypericum perforatum possono indurre il metabolismo degli estrogeni.
Un aumentato metabolismo degli estrogeni può determinare effetti clinici ridotti e variazioni nel profilo dei sanguinamenti uterini.
Sostanze che subiscono una sostanziale coniugazione (ad esempio il paracetamolo) possono aumentare la biodisponibilità dell'estradiolo per inibizione competitiva del sistema di coniugazione durante l'assorbimento.
In singoli casi il fabbisogno di antidiabetici orali o insulina può modificarsi come risultato dell'effetto della TOS sulla tolleranza al glucosio.
• Interazione con l'alcool
L'ingestione acuta di alcool durante l'uso della TOS può portare ad un aumento dei livelli circolanti di estradiolo.
• Interazione con gli esami di laboratorio
L'uso di steroidi sessuali può influenzare i paramentri biochimici relativi ad esempio alla funzione epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (trasportatrici) quali la globulina che lega i corticosteroidi e le frazioni lipidiche/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Progynova è controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Se si instaura una gravidanza durante il trattamento con Progynova, il trattamento deve essere interrotto immediatamente.
I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici disponibili indicano che l'esposizione accidentale del feto agli estrogeni non determina effetti teratogeni o fetotossici.
Allattamento
Progynova è controindicato durante l'allattamento. Piccole quantità di ormoni sessuali possono essere escrete nel latte materno.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati gravi associati con la terapia ormonale sostitutiva sono riportati anche nel paragrafo 4.4 (Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
La tabella che segue riporta gli effetti indesiderati segnalati in donne utilizzatrici di TOS, classificati per sistemi e organi secondo MedDRA (MedDRA SOCs).
Classificazione per sistemi e organi (MedDRA SOCs) | Comune (≥1/100, | Non-comune(≥1/1.000, | Raro (≥1/10.000, |
Disturbi del sistema Immunitario | reazione di ipersensibilità | ||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | aumento/diminuzione di peso | ||
Disturbi psichiatrici | umore depresso | ansia, aumento/diminuzione della libido | |
Patologie del sistema nervoso | cefalea | capogiro | emicrania |
Patologie dell'occhio | disturbi visivi | intolleranza alle lenti a contatto | |
Patologie cardiache | palpitazioni | ||
Patologie gastrointestinali | dolore addominale, nausea | dispepsia | flatulenza, vomito |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | eruzione cutanea, prurito | eritema nodoso, orticaria | irsutismo, acne |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | crampi muscolari | ||
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | sanguinamento uterino/vaginale, incluso lo spotting | dolore al seno, dolorabilità mammaria | dismenorrea, secrezione vaginale, sindrome simil premestruale, ingrossamento del seno |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | edema | affaticamento |
Si è utilizzato il termine MedDRA più appropriato per descrivere una specifica reazione avversa, i suoi sinonimi e le condizioni correlate.
Nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema (vedere paragrafo 4.4)
Rischio di carcinoma mammario
• Nelle donne che assumano una terapia estro-progestinica per più di 5 anni è riportato un incremento del rischio di avere diagnosticato un carcinoma mammario, che può arrivare a essere doppio.
• L'incremento del rischio nelle utilizzatrici di terapie a base di soli estrogeni è nettamente inferiore a quello osservato nelle utilizzatrici di associazioni estro-progestiniche.
• Il livello di rischio dipende dalla durata d'uso (vedere paragrafo 4.4).
• Vengono riportati sotto i risultati dello studio controllato da placebo (studio WHI) e dello studio epidemiologico (MWS) di dimensioni più vaste.
Million Women Study - Rischio aggiuntivo stimato di carcinoma mammario dopo 5 anni di utilizzo
Fascia di età (anni) | Numero di casi per 1000 non utilizzatrici di TOS nell'arco di 5 anni* | Rischio relativo # | Casi aggiuntivi per 1000 utilizzatrici di TOS nell'arco di 5 anni (95%CI) |
TOS a base di soli estrogeni | |||
50-65 | 9-12 | 1,2 | 1-2 (0-3) |
Associazioni estro-progestiniche | |||
50-65 | 9-12 | 1,7 | 6 (5-7) |
# Rischio relativo complessivo. Il rischio relativo non è costante, ma aumenta con la durata d'uso. | |||
Nota: Poiché l'incidenza di base di carcinoma mammario differisce nei diversi paesi europei, il numero di casi aggiuntivi cambierà proporzionalmente. | |||
* Tratto dai tassi d'incidenza di base nei paesi sviluppati |
Studi US WHI - Rischio aggiuntivo di carcinoma mammario dopo 5 anni di utilizzo
Fascia di età (anni) | Incidenza per 1000 donne nel braccio placebo nell'arco di 5 anni | Rischio relativo & 95%CI | Casi aggiuntivi per 1000 utilizzatrici di TOS nell'arco di 5 anni (95%CI) |
TOS a base di soli estrogeni (CEE) | |||
50-79 | 21 | 0,8 (0,7 - 1,0) | -4 (-6 - 0)** |
Associazioni estro-progestiniche (CEE+MPA)‡ | |||
50-79 | 17 | 1,2 (1,0 - 1,5) | +4 (0 - 9) |
‡ Quando l'analisi veniva ristretta alle donne che non avevano fatto uso di TOS prima dello studio non si rilevava incremento del rischio durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni il rischio era più elevato che nelle non utilizzatrici.
** Studio WHI in donne senza utero, che non hanno mostrato incremento del rischio di carcinoma mammario.
Rischio di carcinoma dell'endometrio
Donne in postmenopausa con l'utero
Il rischio di carcinoma endometriale è pari a circa 5 casi su 1000 donne con l'utero che non usano TOS.
Nelle donne con l'utero l'uso di TOS a base di soli estrogeni non è raccomandato, poiché aumenta il rischio di carcinoma endometriale (vedere paragrafo 4.4).
In funzione della durata d'uso e della dose di estrogeni, l'incremento del rischio di carcinoma endometriale negli studi epidemiologici varia fra 5 e 55 casi aggiuntivi per 1000 donne fra i 50 ed i 65 anni.
L'aggiunta di un progestinico alla terapia a base di soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo può prevenire questo aumento di rischio. Nel Million Women Study, l'uso di TOS estro-progestinica (sequenziale o combinata) non ha aumentato il rischio di carcinoma endometriale (RR 1,0 (0,8-1,2)).
Carcinoma ovarico
L'uso a lungo termine di TOS a base di soli estrogeni o estro-progestinica è stato associato ad un lieve incremento del rischio di carcinoma ovarico. Nel Million Women Study, 5 anni di TOS hanno dato luogo ad 1 caso aggiuntivo per 2500 utilizzatrici.
Rischio di tromboembolismo venoso
La TOS è associata ad un aumento del rischio relativo da 1,3 a 3 volte di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), cioè trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Il verificarsi di tali eventi è più probabile durante il primo anno di utilizzo (vedere paragrafo 4.4). Vengono riportati sotto i risultati degli studi WHI:
Studi WHI - Rischio aggiuntivo di TEV dopo 5 anni di utilizzo
Fascia di età (anni) | Incidenza per 1000 donne nel braccio placebo nell'arco di 5 anni | Rischio relativo & 95%CI | Casi aggiuntivi per 1000 utilizzatrici di TOS nell'arco di 5 anni (95%CI) |
TOS orale a base di soli estrogeni§ | |||
50-59 | 7 | 1,2 (0,6 - 2,4) | 1 (-3 - 10) |
Associazioni estro-progestiniche orali | |||
50-59 | 4 | 2,3 (1,2 - 4,3) | 5 (1 - 13) |
§Studio WHI in donne senza utero
Rischio di coronaropatia
• Il rischio di coronaropatia è leggermente aumentato nelle utilizzatrici di TOS estro-progestiniche di età superiore ai 60 anni (vedere paragrafo 4.4).
Rischio di ictus ischemico
• L'uso di terapie a base di soli estrogeni o estro-progestiniche è associato a un incremento del rischio relativo di ictus ischemico che può arrivare a 1,5. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l'uso della TOS.
• Questo rischio relativo non dipende dall'età o dalla durata d'uso. Tuttavia, poiché il rischio di base è fortemente dipendente dall'età, il rischio complessivo di ictus nelle donne che usano la TOS aumenterà con l'età (vedere paragrafo 4.4)
Studi WHI combinati - Rischio aggiuntivo di ictus ischemico§dopo 5 anni di utilizzo
Fascia di età (anni) | Incidenza per 1000 donne nel braccio placebo nell'arco di 5 anni | Rischio relativo & 95%CI | Casi aggiuntivi per 1000 utilizzatrici di TOS nell'arco di 5 anni (95%CI) |
50-59 | 8 | 1,3 (1,1 - 1,6) | 3 (1 - 5) |
§ Non è stata fatta distinzione fra ictus ischemico ed emorragico.
Sono stati riportati altri effetti indesiderati con l'uso di estro-progestinici:
• colecistopatie;
• patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare;
• probabile demenza sopra i 65 anni d'età (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
04.9 Sovradosaggio
Gli studi di tossicità acuta non indicano rischi di effetti indesiderati acuti dopo assunzione accidentale di una dose anche di molte volte superiore a quella terapeutica. In alcune donne possono insorgere nausea, vomito ed emorragia da sospensione.
Non esiste antidoto specifico e il trattamento deve essere sintomatico.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria Farmacoterapeutica: ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, estrogeni.
Codice ATC: G03CA03.
Il principio attivo, il 17β-estradiolo sintetico, è chimicamente e biologicamente identico all'estradiolo umano endogeno. Esso compensa la perdita di produzione estrogenica nelle donne in menopausa ed allevia i sintomi menopausali.
• Riduzione dei sintomi da carenza estrogenica
La riduzione dei sintomi della menopausa si ottiene durante le prime settimane di trattamento.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Dopo somministrazione orale, l'estradiolo valerato è rapidamente e completamente assorbito. L'estere dello steroide viene scisso in estradiolo e acido valerico durante l'assorbimento ed il primo passaggio epatico. Raggiunge il massimo picco plasmatico dopo 1-3 ore dalla somministrazione. I livelli di estradiolo rimangono elevati per 24 ore.
A seguito di somministrazioni giornaliere ripetute non si verifica alcun incremento dell'estradiolo plasmatico.
L'escrezione per la maggior parte avviene sotto forma di metaboliti: per il 90% con le urine ed il 10% per via fecale.
L'emivita di escrezione dell'estradiolo è di 1 giorno.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Il profilo tossicologico dell'estradiolo è ben noto. Non ci sono dati preclinici rilevanti per il medico prescrittore in aggiunta a quelli già indicati in altri paragrafi.
• Cancerogenicità
I risultati degli studi di tossicità per somministrazioni ripetute, compresi gli studi sul potenziale cancerogeno, non suggeriscono particolari rischi correlati all'uso nell'uomo. Tuttavia, è da tenere presente che gli ormoni sessuali possono promuovere la crescita di certi tessuti e tumori ormono-dipendenti.
• Embriotossicità/teratogenicità
Studi di tossicità della riproduzione con l'estradiolo valerato non hanno dato indicazioni di un potenziale teratogeno. Poiché la somministrazione di estradiolo valerato non dà luogo a concentrazioni plasmatiche di estradiolo non fisiologiche, questo preparato non presenta rischi per il feto.
• Mutagenicità
Gli studi in vitro e in vivo con il 17b-estradiolo non hanno dato indicazioni di un potenziale mutageno.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Lattosio monoidrato, amido di mais, povidone 25, talco, magnesio stearato, saccarosio, povidone 90, macrogol 6.000, calcio carbonato, cera E, glicerolo 85%, titanio diossido, indigo carmine.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
5 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Blister in PVC/Alluminio contenente 20 compresse rivestite.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Bayer S.p.A. Viale Certosa, 130 - 20156 Milano
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
A.I.C. n. 021226016
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
04.04.1969/01.06.2010
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
10/2015