Pantopan - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Pantoprazolo
PANTOPAN 40 mg compresse gastroresistenti
I foglietti illustrativi di Pantopan sono disponibili per le confezioni:IndicazioniPerché si usa Pantopan? A cosa serve?
Pantopan è un "inibitore selettivo della pompa protonica", ovvero un prodotto che riduce la quantità di acido prodotta nello stomaco. È utilizzato per il trattamento delle patologie acido-correlate dello stomaco e dell'intestino.
Pantopan è usato per trattare:
Adulti e adolescenti di 12 anni o più:
- esofagite da reflusso, un'infiammazione dell'esofago (il tubo che collega la gola allo stomaco) accompagnata dal reflusso di acido dallo stomaco.
Adulti:
- L'infezione causata da un batterio denominato Helicobacter pylori nei pazienti con ulcera duodenale e ulcera gastrica, in combinazione con due antibiotici (terapia di eradicazione). L'obiettivo è di eliminare il batterio e ridurre la probabilità che le ulcere si riformino.
- Ulcere gastriche e duodenali.
- Sindrome di Zollinger-Ellison e altri stati patologici che provocano un eccesso di acido nello stomaco.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Pantopan
Non prenda Pantopan
- Se è allergico (ipersensibile) a pantoprazolo o a uno qualsiasi degli altri ingredienti di Pantopan (vedere punto 6).
- Se è allergico alle medicine contenenti altri inibitori della pompa protonica.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Pantopan
Faccia particolare attenzione con Pantopan
- Se ha gravi problemi al fegato. Dica al suo medico se ha mai avuto problemi epatici nel qual caso il medico richiederà un più frequente controllo degli enzimi epatici, specialmente se sta assumendo Pantopan per una terapia a lungo termine; successivamente il trattamento potrebbe esser sospeso.
- Se ha ridotte riserve corporee o fattori di rischio per un ridotto assorbimento di vitamina B12 ed è sottoposto a un trattamento a lungo termine con pantoprazolo. Come tutti i prodotti che riducono la secrezione acida, pantoprazolo può ridurre l'assorbimento della vitamina B12.
- Se in concomitanza con pantoprazolo sta assumendo un medicinale contenente atazanavir (per il trattamento dell'infezione da HIV), chieda al suo medico specifici consigli.
Dica immediatamente al suo medico se nota qualcuno dei seguenti sintomi:
- involontaria riduzione di peso,
- vomito ricorrente,
- difficoltà nella deglutizione,
- presenza di sangue nel vomito,
- se è pallido e si sente debole (anemia),
- presenza di sangue nelle feci,
- grave o persistente diarrea, poiché con Pantopan è stato osservato un leggero aumento della diarrea infettiva.
Il suo medico potrebbe decidere che lei deve sottoporsi ad alcuni esami per escludere una malattia maligna in quanto pantoprazolo può alleviare i sintomi del cancro e potrebbe causare un ritardo nella diagnosi. Se i suoi sintomi persistono malgrado il trattamento, sarà valutata la possibilità di ulteriori indagini.
Se assume Pantopan per un trattamento a lungo termine, più di un anno, il suo medico potrebbe sottoporla a controlli regolari. Ogni volta che vede il suo medico, deve riferire ogni sintomo e circostanza nuovo o eccezionale.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Pantopan
Pantopan può influenzare l'efficacia di altre medicine per cui informi il suo medico se sta assumendo
- medicinali quali ketoconazolo, itraconazolo e posaconazolo (utilizzati contro le infezioni micotiche) o erlotinib (indicato contro certi tipi di tumori) perché Pantopan potrebbe alterarne l'efficacia.
- Warfarin e fenprocumone che influenzano l'addensamento o la diluizione del sangue. Potrebbe aver necessità di ulteriori controlli.
- Atazanavir (usato per il trattamento dell'infezione da HIV).
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di pantoprazolo in gravidanza. È stato rilevato passaggio della sostanza attiva nel latte materno.
Se è in stato di gravidanza o pensa di essere in attesa di un bambino o se sta allattando al seno, deve assumere questo medicinale solo se il suo medico considera che il beneficio per lei sia superiore al rischio potenziale per il nascituro o per il bambino.
Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di assumere qualsiasi medicinale.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Se accusa vertigini o disturbi visivi come effetti collaterali, non guidare nè usare macchinari.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Pantopan: Posologia
Prenda sempre Pantopan seguendo esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi deve consultare il medico o il farmacista.
Quando e come prendere Pantopan
Prenda le compresse un'ora prima di un pasto senza masticarle o frantumarle, ma le ingoi intere con un po' di acqua.
A meno che il medico dica diversamente, la dose abituale è:
Adulti:
Per il trattamento dell'infezione causata da un batterio denominato Helicobacter pylori nei pazienti con ulcera duodenale e ulcera gastrica, in combinazione con due antibiotici (terapia di eradicazione).
Una compressa due volte al giorno più due compresse di antibiotico: amoxicillina, claritromicina e metronidazolo (o tinidazolo), ognuna da prendere due volte al giorno con la compressa di pantoprazolo. Prenda la prima compressa di pantoprazolo un'ora prima della colazione e la seconda compressa di pantoprazolo un'ora prima del pasto serale. Segua le istruzioni del suo medico e si accerti di leggere il foglio illustrativo per questi antibiotici. Il trattamento abituale è di 1-2 settimane.
Per il trattamento delle ulcere gastriche e duodenali
La dose abituale è di una compressa al giorno. Dopo aver consultato il medico, la dose può essere raddoppiata. Il suo medico le dirà per quanto tempo prendere il medicinale. Il periodo di trattamento per le ulcere gastriche è in genere tra le 4 e le 8 settimane. Il periodo di trattamento per le ulcere duodenali è in genere tra le 2 e le 4 settimane.
Per il trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison e di altri stati patologici che provocano un eccesso di acido nello stomaco.
Generalmente, la dose iniziale raccomandata è di due compresse al giorno.
Prenda le due compresse un'ora prima di un pasto. Il suo medico può successivamente aggiustare il dosaggio a seconda della quantità di acido gastrico prodotto. Se sono prescritte più di due compresse al giorno, prenda le compresse due volte al giorno. Se il suo medico prescrive un dosaggio giornaliero di più di quattro compresse al giorno, le sarà detto esattamente quando interrompere l'assunzione del medicinale.
Speciali gruppi di pazienti
- Se ha problemi renali, o problemi epatici moderati o gravi, non deve assumere Pantopan per l'eradicazione dell'Helicobacter pylori.
- Se è affetto da problemi epatici gravi, non deve assumere più di una compressa da 20 mg di pantoprazolo al giorno (a questo proposito, sono disponibili compresse da 20 mg di pantoprazolo).
- Bambini con meno di 12 anni. Queste compresse non sono indicate per l'uso nei bambini con meno di 12 anni.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Pantopan
Se prende più Pantopan di quanto deve
Informi il medico o il farmacista: non sono noti sintomi da sovradosaggio.
Se dimentica di prendere Pantopan
Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della compressa. Prenda la successiva dose normale al momento previsto.
Se interrompe il trattamento con Pantopan
Non sospenda l'assunzione di queste compresse senza aver prima parlato con il suo medico o farmacista.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo prodotto si rivolga al medico o al farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Pantopan
Come tutti i medicinali, Pantopan può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
La frequenza dei possibili effetti collaterali elencati di seguito è definita secondo la seguente convenzione:
molto comuni (riguarda più di 1 utilizzatore su 10)
comuni (riguarda da 1 a 10 utilizzatori su 100)
non comuni (riguarda da 1 a 10 utilizzatori su 1.000)
rari (riguarda da 1 a 10 utilizzatori su 10.000)
molto rari (riguarda meno di 1 utilizzatore su 10.000)
non noti (la frequenza non può essere determinata sulla base dei dati disponibili).
Se osserva qualcuno dei seguenti effetti indesiderati, sospenda l'uso di queste compresse e informi immediatamente il suo medico o contatti il Pronto Soccorso più vicino:
Reazioni allergiche gravi (frequenza rara): gonfiore della lingua e/o della gola, difficoltà di deglutizione, orticaria, difficoltà nella respirazione, gonfiore al viso (edema di Quincke / angioedema), capogiri gravi con battito cardiaco molto veloce e copiosa sudorazione.
Patologie gravi della cute (frequenza non nota): comparsa di vesciche e rapido deperimento delle condizioni generali, erosione (inclusa lieve emorragia) degli occhi, naso, bocca/labbra o genitali (sindrome di Stevens-Johnson, sindrome di Lyell, eritema multiforme) e sensibilità alla luce.
Altri effetti gravi (frequenza non nota): ingiallimento della pelle o della parte bianca degli occhi (grave danno alle cellule epatiche, ittero) o febbre, rash, ingrossamento dei reni con, qualche volta, dolore urinando e dolore alla parte bassa della schiena (grave infiammazione dei reni).
Altri effetti indesiderati sono:
- Non Comuni (riguardano da 1 a 10 utilizzatori ogni 1.000) mal di testa; capogiri; diarrea; malessere, vomito; gonfiore e flatulenza (aria); costipazione; secchezza della bocca; dolore addominale e disagio; rash cutaneo, esantema, eruzioni cutanee; prurito; sensazione di debolezza, stanchezza o generale malessere; disturbi del sonno.Se assume un inibitore di pompa protonica come pantoprazolo, specialmente per un periodo superiore a un anno, si potrebbe verificare un lieve aumento del rischio di fratture dell'anca, del polso o della colonna vertebrale. Se soffre di osteoporosi o sta assumendo corticosteroidi (che possono aumentare il rischio di osteoporosi) consulti il suo medico.
- Rari (riguardano da 1 a 10 utilizzatori ogni 10.000) alterazione o perdita del gusto; disturbi visivi tipo visione offuscata; orticaria; dolori articolari; dolore muscolare; variazioni di peso; rialzo della temperatura corporea; febbre alta; gonfiore delle estremità (edema periferico); reazioni allergiche; depressione; ingrossamento del seno nei maschi.
- Molto Rari (riguardano meno di 1 utilizzatore ogni 10.000) disorientamento.
- Non noti (la frequenza non può essere determinata sulla base dei dati disponibili) allucinazioni, confusione (specialmente nei pazienti con storia di questi sintomi); diminuzione della concentrazione del sodio nel sangue.
Se assume pantoprazolo per più di tre mesi, è possibile che i livelli ematici di magnesio diminuiscano. Bassi livelli di magnesio possono manifestarsi con affaticamento, contrazioni muscolari involontarie, disorientamento, convulsioni, vertigini e aumento della frequenza cardiaca. Se ha qualcuno di questi sintomi consulti immediatamente il suo medico. Bassi livelli di magnesio possono anche comportare una riduzione dei livelli ematici del potassio o calcio. Il medico dovrebbe decidere se controllare periodicamente i livelli di magnesio nel sangue.
Effetti indesiderati identificati attraverso le analisi del sangue:
- Non comuni (riguardano da 1 a 10 utilizzatori ogni 1.000) aumento degli enzimi epatici
- Rari (riguardano da 1 a 10 utilizzatori ogni 10.000) aumento della bilirubina; aumento dei grassi nel sangue; drastica diminuzione dei granulociti circolanti, associata a febbre alta.
- Molto rari (riguardano meno di 1 utilizzatore ogni 10.000) riduzione del numero delle piastrine che può causare sanguinamento o ecchimosi, più del normale; riduzione del numero dei globuli bianchi che può portare a infezioni più frequenti; riduzione anomala del numero di globuli rossi e bianchi, così come delle piastrine.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informi il medico o il farmacista
Scadenza e Conservazione
Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini
Non usi Pantopan dopo la data di scadenza che è riportata sull'astuccio e sul contenitore dopo SCAD.
La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno del mese.
Flaconi in HDPE: non assumere le compresse dopo 120 giorni dalla prima apertura del flacone
Questo medicinale non richiede speciali condizioni di conservazione.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Composizione e forma farmaceutica
Cosa contiene Pantopan
- Il principio attivo è pantoprazolo. Una compressa gastroresistente contiene 40 mg di pantoprazolo (come sodio sesquidrato).
- Gli altri componenti sono: Nucleo: sodio carbonato anidro, mannitolo (E421), crospovidone, povidone K90, calcio stearato. Rivestimento: ipromellosa, povidone K25, titanio biossido (E171), ossido di ferro giallo (E172), glicole propilenico, acido metacrilico-etilacrilato copolimero (1:1), polisorbato 80, sodio lauril solfato, trietilcitrato. Inchiostro di stampa: gomma lacca, ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro nero (E172) e ossido di ferro giallo (E172), ammoniaca soluzione concentrata.
Descrizione dell'aspetto di Pantopan e contenuto della confezione
Compresse gialle, ovali, biconvesse gastroresistenti, marcate "P40" su un lato.
Confezioni: flaconi (contenitore in polietilene ad alta densità con chiusura in polietilene a bassa densità) e blister (blister in ALU/ALU) senza o con rinforzo in cartone (blister portafoglio).
Pantopan è disponibile nelle seguenti confezioni:
Confezioni con 7, 10, 14, 15, 24, 28, 30, 48, 49, 56, 60, 84, 90, 98, 98 (2x49), 100, 112, 168 compresse gastroresistenti.
Confezioni ospedaliere con 50, 90, 100, 140, 140 (10x14), 150 (10x15), 700 (5x140) compresse gastroresistenti.
Non tutte le confezioni sono commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
PULMAXAN POLVERE PER INALAZIONE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Pulmaxan 100 mcg /erogazione, polvere per inalazione
Un erogatore Turbohaler contiene: principio attivo: budesonide 20 mg
Pulmaxan 200 mcg /erogazione, polvere per inalazione
Un erogatore Turbohaler contiene: principio attivo: budesonide 20 mg
Pulmaxan 400 mcg /erogazione, polvere per inalazione
Un erogatore Turbohaler contiene: principio attivo: budesonide 20 mg
Per l'elenco completo degli eccipienti vedere 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Polvere per inalazione.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Pulmaxan è indicato nel trattamento dell'asma bronchiale.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
La posologia di Pulmaxan va adattata al singolo paziente in relazione alla gravità dell'asma e alla fase della terapia.
Adulti: nei casi di asma grave all'inizio della terapia con corticosteroidi per via inalatoria o in corso di riduzione o sospensione della terapia corticosteroidea per via orale, la posologia consigliata è di 200 mcg 2-4 volte al dì.
La dose di mantenimento è individuale e dovrebbe essere la dose minima che permetta l'assenza di sintomatologia: usualmente è sufficiente un' inalazione da 200 mcg al giorno.
Bambini da 6 anni in su: in genere 200 mcg al giorno, in due somministrazioni. In caso di necessità, la posologia può essere aumentata fino a 400 mcg al giorno.
In caso di riacutizzazioni si raccomanda un incremento posologico di Pulmaxan, secondo prescrizione medica.
Insorgenza dell'effetto
Il miglioramento del controllo dell'asma a seguito della somministrazione di Pulmaxan per via inalatoria può verificarsi entro 24 ore dall'inizio del trattamento, sebbene il massimo beneficio si ottenga dopo 1-2 settimane o più di trattamento.
Istruzioni per il corretto uso dell'erogatore Turbohaler:
Il Turbohaler è azionato dal flusso inspiratorio; ciò significa che quando un paziente inala attraverso il boccaglio, la sostanza entra nelle vie aeree seguendo l'aria inspirata.
NOTA: è importante istruire il paziente a:
• leggere attentamente le istruzioni per l'uso riportate nel foglio illustrativo contenuto in ogni confezione;
• inspirare con forza e profondamente attraverso il boccaglio per assicurare che la dose ottimale giunga ai polmoni;
• non espirare mai attraverso il boccaglio;
• sciacquare la bocca con acqua dopo aver inalato la dose prescritta per minimizzare il rischio di infezioni da candida a livello orofaringeo.
Il paziente può non avvertire alcun sapore o alcuna sensazione di medicinale durante l'uso del Turbohaler a causa della piccola quantità di farmaco che viene somministrata.
Pazienti non trattati con corticosteroidi
L'effetto terapeutico completo di Pulmaxan si manifesta di solito entro 10 giorni dall'inizio del trattamento, tuttavia in quei pazienti in cui è presente abbondante secrezione bronchiale, tale da ostacolare la penetrazione del principio attivo nella mucosa, si consiglia di associare per un breve periodo (circa 2 settimane) un trattamento corticosteroideo orale. Si inizia a dosaggio pieno e si riduce gradualmente fino ad effettuare il mantenimento con solo Pulmaxan.
Le riacutizzazioni dell'asma a seguito di infezioni batteriche dovranno essere trattate con antibiotici incrementando la posologia di Pulmaxan.
I pazienti che richiedono una terapia di mantenimento per la loro asma possono beneficiare del trattamento con Pulmaxan Turbohaler alle dosi raccomandate. Per i pazienti che non rispondono adeguatamente alle dosi iniziali, dosi più elevate possono fornire un controllo addizionale dell'asma.
Pazienti trattati con glucocorticosteroidi per via inalatoria
Gli studi clinici condotti nell'uomo hanno dimostrato un miglioramento nell'efficacia ottenuto con la stessa quantità di budesonide rilasciata dal Turbohaler rispetto all'aerosol pressurizzato. Pertanto, quando i pazienti trattati con Pulmaxan sospensione da nebulizzare vengono trasferiti al trattamento con Pulmaxan Turbohaler ed il controllo dell'asma è buono, è possibile ridurre la dose fino alla metà della dose somministrata con aerosol pressurizzato. Inoltre, nei pazienti trasferiti da altri glucocorticosteroidi per via inalatoria a Pulmaxan Turbohaler, si può considerare una riduzione nella dose, dopo aver somministrato inizialmente al paziente una dose simile a quella utilizzata prima del trasferimento.
Pazienti trattati con corticosteroidi orali
Pulmaxan Turbohaler può permettere la sostituzione o la significativa riduzione della dose dei glucocorticosteroidi per via orale, consentendo di mantenere il controllo dell'asma.
Particolare attenzione deve essere posta nel trasferire un paziente dalla terapia corticosteroidea orale a quella con Pulmaxan, a causa del lento ripristino delle funzioni ipotalamiche alterate da un trattamento prolungato con corticosteroidi orali. Quando si inizia il trasferimento dalla terapia corticosteroidea orale a quella con Pulmaxan, il paziente deve essere in una fase relativamente stabile. Una dose elevata di Pulmaxan viene somministrata in combinazione con la dose orale precedentemente usata per circa 10 giorni.
Dopo di che, la dose di steroidi per via orale deve essere gradualmente ridotta (per esempio di 2,5 milligrammi di Prednisolone o equivalente ogni mese) al livello più basso possibile. In molti casi, è possibile sostituire completamente lo steroide orale con Pulmaxan. Per ulteriori informazioni sulla sospensione dei corticosteroidi, vedere paragrafo 4.4.
Tuttavia nel passare dalla terapia orale a Pulmaxan in qualche caso potrà verificarsi una diminuzione dell'effetto steroideo sistemico con comparsa di sintomi quali dolori articolari e/o muscolari, stanchezza e depressione nonostante il mantenimento o, addirittura, il miglioramento della funzionalità polmonare. Tali pazienti devono essere incoraggiati a continuare la terapia con Pulmaxan Turbohaler, ma devono essere monitorati per i segni oggettivi di insufficienza surrenalica.
Il tempo necessario per recuperare la produzione fisiologica di corticosteroidi naturali può essere lungo e in alcune condizioni, quali stress fisico per infezioni gravi, traumi e interventi chirurgici, può essere necessario associare a Pulmaxan un trattamento di corticosteroidi per via orale; anche nei casi di riacutizzazioni, specialmente se associate ad un aumento di viscosità e formazione di tappi di muco, può essere necessario un trattamento complementare di breve durata con steroidi orali.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità a budesonide. Tubercolosi polmonare ed altre infezioni batteriche, virali e micotiche a carico delle vie aeree.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Pulmaxan costituisce un trattamento di base della malattia asmatica per cui deve essere assunto regolarmente alle dosi prescritte e finché il medico lo riterrà opportuno.
In caso di ulcera a carico dell'apparato digerente si impone un'attenta sorveglianza del paziente durante tutta la durata della terapia.
Pulmaxan non è destinato al rapido miglioramento degli episodi acuti di asma, per i quali è necessario utilizzare un broncodilatatore per via inalatoria a breve durata d'azione.
Il medico deve valutare con attenzione i casi di pazienti che non traggono beneficio dall'uso dei broncodilatatori a breve durata di azione o che aumentano il numero delle inalazioni rispetto all'usuale. In questi casi il medico deve valutare la necessità di incrementare la terapia con farmaci antinfiammatori, ad esempio aumentando le dosi di budesonide per via inalatoria o iniziando un ciclo di terapia orale con glucocorticosteroidi.
Particolare attenzione va posta nel trasferire i pazienti dalla terapia con steroidi orali in quanto può permanere il rischio di compromissione surrenale per un lungo periodo di tempo. Possono essere a rischio anche i pazienti che hanno richiesto terapie di emergenza con dosi elevate di corticosteroidi o trattamento prolungato con dosi elevate di corticosteroidi per via inalatoria. Tali pazienti possono mostrare segni e sintomi di insufficienza surrenalica se esposti a stress severo. In periodi di stress o in caso di interventi chirurgici di elezione deve essere presa in considerazione una copertura supplementare con corticosteroide per via sistemica.
Durante la fase di soppressione della terapia glucocorticosteroidea sistemica alcuni pazienti possono manifestare malessere generico come ad esempio dolori muscolari e articolari. Una insufficienza glucocorticosteroidea generale deve essere sospettata nei rari casi di comparsa di sintomi quali stanchezza, cefalea, nausea e vomito. In questi casi può rendersi a volte necessario un temporaneo aumento della dose dei glucocorticosteroidi orali.
La sostituzione del trattamento steroideo sistemico con la terapia per via inalatoria a volte può rendere manifeste allergie, come ad esempio riniti ed eczemi, precedentemente controllate dal trattamento steroideo sistemico. Queste manifestazioni allergiche devono essere sintomaticamente controllate con farmaci antistaminici e/o con preparazioni topiche.
Una ridotta funzionalità epatica influisce sull'eliminazione dei glucocorticosteroidi, determinando una ridotta velocità di eliminazione e un'esposizione sistemica più elevata. E' necessario essere consapevoli dei possibili effetti collaterali sistemici. Tuttavia, le caratteristiche farmacocinetiche di budesonide somministrata per via endovenosa a pazienti cirrotici sono risultate simili a quelle rilevate nei soggetti sani. La farmacocinetica di budesonide dopo somministrazione orale è risultata influenzata dalla funzionalità epatica compromessa, come viene evidenziato da una aumentata disponibilità sistemica. Tuttavia, ciò riveste una importanza clinica limitata per Pulmaxan in quanto, dopo la somministrazione per via inalatoria, il suo contributo orale alla disponibilità sistemica è relativamente piccolo.
Si deve evitare l'impiego concomitante di ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV o altri inibitori potenti del CYP3A4. Se ciò non è possibile, il periodo di tempo che intercorre tra i due trattamenti deve essere il più lungo possibile (vedere anche 4.5).
Particolare cautela è necessaria nel caso di pazienti con tubercolosi polmonare attiva o quiescente e nei pazienti con infezioni fungine o virali delle vie respiratorie.
Durante la terapia con corticosteroidi per via inalatoria può insorgere una candidosi orale. Questa infezione può richiedere il trattamento con una terapia antifungina appropriata e in alcuni pazienti può essere necessario interrompere il trattamento (vedere anche 4.2).
Nel trattamento a lungo termine, con alte dosi di Pulmaxan, possono verificarsi effetti locali e sistemici. Gli effetti sistemici nel trattamento con corticosteroidi inalatori si verificano con meno frequenza rispetto a quelli verificatesi durante il trattamento con corticosteroidi orali.
Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con meno probabilità rispetto al trattamento con corticosteroidi orali.
I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, riduzione della densità minerale ossea, cataratta, glaucoma e, più raramente una serie di effetti psicologici o comportamentali che includono iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, depressione o aggressività (particolarmente nei bambini). E' importante quindi che la dose del corticosteroide per inalazione sia la più bassa dose possibile con cui viene mantenuto il controllo effettivo dell'asma. Quindi, sulla scorta di quanto sopra riportato, una volta ottenuto il controllo dell'asma, la dose da utilizzare nel trattamento di mantenimento deve essere la minima efficace. Pulmaxan deve essere impiegato con cautela nei bambini. Pulmaxan deve essere usato con cautela in pazienti affetti da infezioni micotiche e virali (quali morbillo e varicella) e in quelli con glaucoma e cataratta.
Analogamente a quanto accade con altre terapie somministrate per via inalatoria, può insorgere un broncospasmo paradosso con un aumento immediato della dispnea sibilante dopo la somministrazione. In tale caso, si deve interrompere immediatamente il trattamento con budesonide per via inalatoria, si deve sottoporre il paziente a una valutazione e si deve iniziare una terapia alternativa, se necessario.
Influenza sulla crescita
Si raccomanda che l'altezza dei bambini in trattamento prolungato con corticosteroidi per via inalatoria, sia periodicamente controllata. Se la crescita è rallentata, la terapia deve essere rivalutata allo scopo di ridurre la dose di corticosteroidi per via inalatoria. I benefici della terapia con corticosteroidi e il possibile rischio di soppressione della crescita devono essere attentamente valutati. Inoltre, si deve considerare di indirizzare il paziente ad uno specialista pneumologo pediatra.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Nei pazienti in terapia con corticosteroidi per via orale il passaggio all'impiego del solo Pulmaxan per via inalatoria deve avvenire in modo graduale. Dopo stabilizzazione del paziente, si associa Pulmaxan e si riduce progressivamente la dose del corticosteroide orale, controllando lo stato generale del paziente ad intervalli regolari. Ciò è necessario a causa del lento ripristino della funzionalità surrenalica compromessa dall'impiego prolungato del corticosteroide orale (vedere 4.2).
Non sono state osservate interazioni di budesonide con nessun altro farmaco utilizzato nel trattamento dell'asma.
Il metabolismo di budesonide è principalmente mediato dal CYP3A4, isoenzima del citocromo P450. Gli inibitori di tale enzima, quali ketoconazolo e itraconazolo, possono quindi aumentare l'esposizione sistemica a budesonide di parecchie volte (vedere 4.4).
Non essendo disponibili dati per avvalorare una raccomandazione relativa al dosaggio, bisogna evitare la combinazione di questi farmaci. Se questo non fosse possibile, bisogna far trascorrere il più lungo intervallo di tempo possibile tra i due trattamenti e si potrebbe prendere in considerazione di ridurre la dose di budesonide.
In base a un numero limitato di dati riguardanti questa interazione per dosi elevate di budesonide somministrate per via inalatoria, possono verificarsi aumenti notevoli dei livelli plasmatici (in media di quattro volte) in caso di somministrazione di itraconazolo, 200 mg una volta al giorno, in concomitanza con budesonide per via inalatoria (dose singola pari a 1000 mcg).
Sono state rilevate concentrazioni plasmatiche aumentate ed effetti potenziati dei corticosteroidi nelle donne trattate anche con estrogeni e steroidi contraccettivi, mentre non è stato osservato alcun effetto con l'impiego di budesonide e l'assunzione concomitante di contraccettivi orali a basse dosi.
Dato che la funzione delle ghiandole surrenali può essere inibita, un test di stimolazione con ACTH per diagnosticare un'eventuale insufficienza ipofisaria potrebbe fornire risultati falsati (valori bassi).
Alle dosi raccomandate, cimetidina ha un leggero effetto sulla farmacocinetica di budesonide somministrata per via orale, non rilevante clinicamente.
04.6 Gravidanza ed allattamento
I risultati emersi da ampi studi epidemiologici prospettici e dall'esperienza post-marketing su scala mondiale non indicano alcun effetto avverso sulla salute del feto/neonato con l'impiego di budesonide per via inalatoria durante la gravidanza. Analogamente a quanto avviene con altri farmaci, per la somministrazione di budesonide durante la gravidanza è necessario valutare i benefici attesi per la madre rispetto ai rischi per il feto.
Budesonide è escreta nel latte materno. Tuttavia alle dosi terapeutiche di Pulmaxan non sono attesi effetti sul lattante. Budesonide può essere impiegata durante l'allattamento.
La terapia di mantenimento con budesonide per via inalatoria (200 o 400 mcg due volte al giorno) in donne asmatiche in allattamento determina un'esposizione sistemica a budesonide trascurabile nei bambini allattati al seno.
In uno studio di farmacocinetica, la dose giornaliera stimata per il lattante era pari allo 0,3% della dose giornaliera assunta dalla madre per entrambi i livelli di dosaggio e la media delle concentrazioni plasmatiche nel lattante è stata stimata essere pari a 1/600 delle concentrazioni osservate nel plasma materno, presupponendo una completa biodisponibilità orale per il lattante. Le concentrazioni di budesonide riscontrate nei campioni di plasma del lattante sono sempre risultate al di sotto del limite di quantificazione.
Basandosi sui dati ottenuti con l'impiego di budesonide per via inalatoria e sul fatto che budesonide mostra un profilo farmacocinetico lineare entro l'intervallo di dosi terapeutiche dopo somministrazione per via nasale, inalatoria, orale e rettale, alle dosi terapeutiche di budesonide, l'esposizione del lattante è presumibilmente bassa.
04.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Pulmaxan non influisce sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Le sperimentazioni cliniche, la letteratura e l'esperienza dovuta alla commercializzazione del farmaco suggeriscono che si possano verificare le seguenti reazioni avverse.
Le seguenti definizioni si riferiscono all'incidenza di effetti indesiderati:
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10), comune (da ≥1/100 a
SOC | Frequenza | Reazione avversa |
Infezioni ed infestazioni | Comune | Infezioni da Candida nell'orofaringe |
Disturbi del sistema immunitario | Raro | Reazioni di ipersensibilità immediate o tardive che includono rash, dermatite da contatto, orticaria, angioedema e reazione anafilattica |
Patologie endocrine | Raro | Segni e sintomi degli effetti dei corticosteroidi per via sistemica, fra cui soppressione surrenalica e ritardo nella crescita* |
Patologie gastrointestinali | Comune | Nausea |
Patologie dell'occhio | Non nota | Glaucoma, cataratta |
Disturbi psichiatrici | Raro | Irrequietezza, nervosismo, depressione, cambiamenti comportamentali (prevalentemente nei bambini). Disturbi del sonno, ansietà, iperattività psicomotoria, aggressività |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | Tosse, raucedine, irritazione della gola |
Raro | Broncospasmo, nel bambino: disfonia, raucedine | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Raro | Ecchimosi, strie cutanee |
* Fare riferimento alla sezione "Popolazione pediatrica", riportata sotto.
Raramente, per meccanismi non noti, i farmaci somministrati per via inalatoria possono causare broncospasmo.
Con la somministrazione per via inalatoria di glucocorticosteroidi possono raramente manifestarsi segni e sintomi di effetti glucocorticosteroidei sistemici tra i quali ipofunzionalità surrenalica e riduzione della velocità di crescita che probabilmente dipendono dalla dose, dal tempo di esposizione, dal trattamento concomitante e precedente con steroidi e dalla sensibilità individuale.
I pazienti con una diagnosi recente di pneumopatia cronica ostruttiva (COPD), che iniziano il trattamento con corticosteroidi per via inalatoria, sono a maggior rischio di sviluppare una polmonite. Tuttavia, una valutazione ponderata di 8 studi clinici accorpati, condotti in 4643 pazienti affetti da COPD e trattati con budesonide e 3643 pazienti randomizzati a trattamenti senza corticosteroidi per via inalatoria, non ha riscontrato un rischio incrementato di insorgenza della polmonite. I risultati emersi dai primi 7 di questi 8 studi clinici sono stati pubblicati in una metanalisi.
Popolazione pediatrica
Dato il rischio di rallentamento della crescita nella popolazione dei pazienti pediatrici, la crescita deve essere monitorata come descritto nel paragrafo 4.4.
04.9 Sovradosaggio
Un sovradosaggio acuto con Pulmaxan, anche in dosi elevate, non dovrebbe causare problemi clinici.
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Proprieta' farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: altri antiasmatici, inalatori, glucocorticoidi.
Codice ATC: R03BA02
Budesonide è un glucocorticosteroide ad elevata attività antinfiammatoria locale.
Attività antinfiammatoria topica
L'esatto meccanismo di azione dei glucocorticosteroidi nel trattamento dell'asma non è completamente noto. Sono probabilmente importanti attività antinfiammatorie quali l'inibizione del rilascio dei mediatori infiammatori e l'inibizione della risposta immunitaria mediata dalle citochine. La potenza intrinseca di budesonide, misurata come affinità nei confronti dei recettori per i glucocorticoidi, è di circa 15 volte più elevata, rispetto a quella di prednisolone.
Uno studio clinico condotto in pazienti asmatici, in cui la somministrazione di budesonide per via inalatoria è stata confrontata con quella per via orale, ha dimostrato un'evidenza di efficacia statisticamente significativa con la somministrazione per via inalatoria, ma non con la somministrazione per via orale, rispetto al placebo.
Pertanto, l'effetto terapeutico di dosi convenzionali di budesonide, somministrata per via inalatoria, può essere ampiamente attribuito all'azione locale nel tratto respiratorio.
Negli studi di provocazione, condotti negli animali e nei pazienti, budesonide ha dimostrato di possedere un effetto antianafilattico ed antinfiammatorio, rappresentato dalla riduzione del grado di ostruzione bronchiale nella risposta allergica immediata e tardiva.
Reattività delle vie respiratorie
Nei pazienti iperreattivi, budesonide ha dimostrato di ridurre la reattività delle vie aeree allo stimolo diretto e indiretto.
Sicurezza clinica
Popolazione pediatrica
Sono stati eseguiti esami con lampada a fessura in 157 bambini (5-16 anni), trattati con una dose media giornaliera di 504 mg per 3-6 anni. I risultati sono stati confrontati con 111 bambini asmatici di pari età.
Budesonide per via inalatoria non era associata ad un aumento dell'incidenza di cataratta subcapsulare posteriore.
Attività dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene
Studi con Pulmaxan in volontari sani hanno dimostrato effetti dose-correlati sul cortisolo plasmatico ed urinario.
Il test dell'ACTH ha dimostrato che il trattamento con Pulmaxan, ai dosaggi consigliati, produce effetti significativamente inferiori sulla funzione surrenalica rispetto a prednisone 10 mg.
05.2 Proprieta' farmacocinetiche
Assorbimento
A seguito di inalazione orale tramite Pulmaxan Turbohaler, le concentrazioni plasmatiche di budesonide (4,0 nmol/l dopo una dose di 800 mg) si verificano in 30 minuti. La massima concentrazione plasmatica e l'area sotto la curva del profilo temporale della concentrazione plasmatica aumentano linearmente con la dose, ma sono leggermente (20-30%) superiori in seguito a dosi ripetute (3 settimane di trattamento) che dopo una singola dose.
La deposizione polmonare in soggetti sani è stata stimata del 34% ± 10% della dose erogata (media aritmetica ± DS), mentre il 22% è stato mantenuto nel boccaglio e il resto (circa il 45% della dose erogata) è stato ingerito.
Distribuzione
Budesonide ha un volume di distribuzione di circa 3 l/kg. Il legame alle proteine plasmatiche è pari, in media, a 85-90%.
Budesonide al primo passaggio epatico viene rapidamente metabolizzata in elevata percentuale (≈ 90%) in metaboliti caratterizzati da una scarsa attività glucocorticosteroidea. I principali metaboliti sono la 6β-idrossibudesonide ed il 16α-idrossiprednisolone, la cui attività glucocorticosteroidea è inferiore all'1%, rispetto a quella di budesonide. Il metabolismo di budesonide è mediato principalmente dall'isoenzima CYP3A4, appartenente al citocromo P450.
Eliminazione
I metaboliti di budesonide sono escreti come tali o in forma coniugata, soprattutto per via renale. Nelle urine non si riscontra la presenza di budesonide immodificata. Budesonide ha una clearance sistemica elevata (all'incirca 1,2 l/min) e, dopo somministrazione per via e.v., l'emivita terminale è, in media, di 2-3 ore.
Linearità
Ai dosaggi rilevanti dal punto di vista clinico, i parametri cinetici di budesonide sono dose-dipendenti.
Popolazione pediatrica
Budesonide ha una clearance sistemica di circa 0,5 L/min nei bambini asmatici di 4-6 anni. I bambini hanno, per kg di peso corporeo una clearance che è circa il 50% maggiore che negli adulti. L'emivita terminale di budesonide dopo inalazione è circa 2.3 ore nei bambini asmatici. Questa è circa la stessa degli adulti sani.
Nei bambini asmatici trattati con Pulmaxan Turbohaler (800 mg in dose singola), la concentrazione plasmatica ha raggiunto la Cmax (4,85 nmol/l) a 13,8 minuti dopo l'inalazione, per poi diminuire rapidamente; l'AUC è stata di 10,3 nmol • h/L.
Il valore dell'AUC è generalmente comparabile a quello osservato negli adulti con lo stesso dosaggio, tuttavia, il valore di Cmax tende ad essere più elevato nei bambini.
La deposizione polmonare nei bambini (31% della dose nominale) è simile a quella misurata negli adulti sani (34% della dose nominale).
05.3 Dati preclinici di sicurezza
I risultati degli studi di tossicità acuta, subacuta e cronica dimostrano che gli effetti sistemici di budesonide sono o meno gravi, o simili a quelli osservati dopo somministrazione di altri glucocorticosteroidi, ad esempio, diminuzione dell'incremento ponderale, atrofia dei tessuti linfoidi e dei surreni.
Budesonide, valutata con sei differenti test, non ha dimostrato alcun effetto mutageno o clastogeno.
L'aumento di incidenza di gliomi cerebrali, riscontrato in uno studio di cancerogenesi condotto in ratti maschi, non ha trovato conferma in uno studio successivo, nel quale l'incidenza dei gliomi osservata nei gruppi trattati con i farmaci attivi (budesonide, prednisolone, triamcinolone acetato) è risultata sovrapponibile a quella osservata nei gruppi di controllo. Studi di cancerogenesi condotti nei ratti maschi hanno consentito di osservare alterazioni epatiche (neoplasie primarie epatocellulari) che sono state confermate in un altro studio effettuato trattando gli animali con budesonide e con glucocorticosteroidi di riferimento. Queste manifestazioni sono probabilmente da mettersi in relazione ad effetti recettoriali dei glucocorticosteroidi e rappresentano un effetto tipico della classe terapeutica.
L'esperienza clinica disponibile evidenzia che non ci sono elementi per affermare che budesonide, o altri glucocorticosteroidi, causano gliomi cerebrali o neoplasie primarie epatocellulari nell'uomo.
Gli studi condotti negli animali hanno evidenziato effetti teratogeni variabili in funzione della specie animale.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Il prodotto non contiene eccipienti.
06.2 Incompatibilità
Non si pone
06.3 Periodo di validità
2 anni
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare al di sopra di 30°C. Conservare con il cappuccio ben chiuso.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Il Turbohaler è un erogatore multidose per polveri, azionato dal flusso inspiratorio. L'erogatore è fatto di materiale plastico e può contenere 50, 100 o 200 dosi.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Vedere 4.2
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
AstraZeneca S.p.A.
Palazzo Volta
Via F. Sforza
Basiglio (MI)
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Pulmaxan 100 mcg /erogazione, polvere per inalazione - 1 erogatore da 200 dosi - AIC 027621010
Pulmaxan 200 mcg /erogazione, polvere per inalazione - 1 erogatore da 100 dosi - AIC 027621022
Pulmaxan 400 mcg /erogazione, polvere per inalazione - 1 erogatore da 50 dosi - AIC 027621034.
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data AIC: 04.10.1995
Data Rinnovo: 30.12.2008
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Determinazione AIFA del Maggio 2012.