Natrilix - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Indapamide
Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato
I foglietti illustrativi di Natrilix sono disponibili per le confezioni:IndicazioniPerché si usa Natrilix? A cosa serve?
Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato contiene indapamide come principio attivo.
Indapamide è un diuretico. La maggior parte dei diuretici aumenta la quantità di urina prodotta dai reni.
Tuttavia, l'indapamide è diversa dagli altri diuretici perché causa soltanto un leggero aumento della quantità di urina prodotta.
Questo medicinale è indicato per ridurre una elevata pressione sanguigna (ipertensione) negli adulti.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Natrilix
Non prenda Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato:
- se è allergico all'indapamide o a qualsiasi altra sulfonamide o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
- se è affetto da una malattia renale grave
- se ha una malattia epatica grave o se soffre di una malattia chiamata encefalopatia epatica (una malattia degenerativa del cervello)
- se ha dei bassi livelli di potassio nel sangue.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Natrilix
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato:
- se ha problemi di fegato
- se ha il diabete
- se soffre di gotta
- se soffre di disturbi del ritmo cardiaco o ha problemi renali
- se deve sottoporsi ad un test di verifica della funzionalità della ghiandola paratiroidea.
Deve informare il medico se ha avuto delle reazioni di fotosensibilità. Il suo medico potrebbe farle eseguire degli esami diagnostici del sangue per verificare se ha livelli bassi di sodio o potassio oppure livelli alti di calcio nel sangue.
Se pensa di rientrare in una delle suddette condizioni o ha delle domande o dei dubbi su come prendere questo medicinale, consulti il medico o il farmacista.
Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Natrilix
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Non deve assumere Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato con il litio (usato per il trattamento della depressione) a causa del rischio di aumento dei livelli di litio nel sangue.
Si assicuri di informare il suo medico se sta prendendo i seguenti medicinali perché può essere richiesta un'attenzione particolare:
- farmaci impiegati in caso di disturbi del ritmo cardiaco (p.es.chinidina, idrochinidina, disopiramide, amiodarone, sotalolo, ibutilide, dofetilide, digitale)
- farmaci per il trattamento di disturbi mentali quali la depressione, l'ansia, la schizofrenia… (p.es. antidepressivi triciclici, farmaci antipsicotici, neurolettici)
- bepridil (usato per il trattamento dell'angina pectoris, una condizione che causa dolore toracico)
- cisapride, difemanil (utilizzati per il trattamento di disturbi gastrointestinali)
- sparfluoxacina, moxifloxacina, eritromicina per via iniettabile (antibiotici utilizzati per trattare le infezioni)
- vincamina per via iniettabile (usata negli anziani per il trattamento sintomatico dei disturbi cognitivi, inclusa la perdita di memoria)
- alofantrina (farmaco antiparassitario per il trattamento di alcuni tipi di malaria)
- pentamidina (farmaco utilizzato per il trattamento di alcuni tipi di polmonite)
- mizolastina (utilizzata per trattare reazioni allergiche quali la febbre da fieno
- farmaci antiinfiammatori non steroidei per il trattamento del dolore (per es. ibuprofene) o acido acetil salicilico ad alte dosi
- inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) (utilizzati per il trattamento dell'ipertensione e dell'insufficienza cardiaca)
- amfotericina B per via iniettabile (medicinale antifungino)
- corticosteroidi orali utilizzati per trattare varie patologie inclusi asma severa e artrite reumatoide
- lassativi stimolanti
- baclofen (per trattare la rigidità muscolare presente in malattie quali la sclerosi multipla)
- diuretici risparmiatori di potassio (amiloride, spironolattone, triamterene)
- metformina (per il trattamento del diabete)
- mezzi di contrasto iodati (utilizzati negli esami radiologici a Raggi X)
- compresse di calcio o altri integratori di calcio
- ciclosporina, tacrolimus o altri medicinali che deprimono il sistema immunitario dopo trapianto d'organo, per trattare malattie autoimmuni o gravi patologie reumatologiche o dermatologiche
- tetracosactide (per trattare il morbo di Crohn).
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno, chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Questo medicinale non è raccomandato in gravidanza.
Se si prevede una gravidanza o in caso di gravidanza accertata, il passaggio ad un trattamento alternativo deve essere intrapreso il più presto possibile. Informi il suo medico se è in gravidanza o se ha pianificato una gravidanza.
Se sta assumendo questo medicinale, si sconsiglia l'allattamento al seno in quanto il principio attivo è escreto nel latte materno.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Questo medicinale può causare effetti indesiderati legati all' abbassamento della pressione sanguigna quali vertigini o stanchezza. È più probabile che tali effetti indesiderati si manifestino all'inizio del trattamento e a seguito dell'aumento della dose. Se ciò accade, deve astenersi dal guidare o da altre attività che richiedono vigilanza. In ogni caso, è improbabile che questi effetti indesiderati compaiano sotto un buon controllo medico.
Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato contiene lattosio monoidrato.
Se il suo medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Natrilix: Posologia
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista.
Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista. La dose raccomandata è una compressa al giorno, preferibilmente al mattino. Le compresse possono essere prese indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere deglutita intere, con acqua. Non frantumarle o masticarle.
Il trattamento dell'ipertensione è solitamente per tutta la vita.
Se dimentica di prendere Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato
Se ha dimenticato di assumere una dose del medicinale, prenda la dose successiva all'ora abituale. Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Se interrompe il trattamento con Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato
Poiché il trattamento dell'ipertensione è solitamente per tutta la vita, parli con il medico prima di interrompere il trattamento con questo medicinale.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale si rivolga al medico o al farmacista.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Natrilix
Se ha assunto troppe compresse contatti immediatamente il suo medico o il farmacista. A dosi molto elevate NATRILIX LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato può causare nausea, vomito, bassa pressione sanguigna, crampi, vertigini, sonnolenza, confusione e variazioni nella quantità di urina prodotta dai reni.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Natrilix
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Se nota uno qualsiasi dei seguenti effetti indesiderati, smetta di prendere il farmaco e consulti immediatamente il medico:
- Angioedema e/o orticaria. L'angioedema è caratterizzato da gonfiore della pelle delle estremità o del viso, gonfiore delle labbra o della lingua, gonfiore delle mucose della gola o delle vie respiratorie che provoca mancanza di respiro o difficoltà nell'inghiottire. Se ciò accade, contatti immediatamente il medico (molto raro) (può interessare fino a 1 persona su 10.000)
- Gravi reazioni della pelle, inclusi intensa eruzione cutanea, arrossamento della pelle di tutto il corpo, intenso prurito, vesciche, desquamazione e gonfiore della pelle, infiammazione delle mucose (sindrome di StevensJohnson) o altre reazioni allergiche (molto raro) (può interessare fino a 1 persona su 10.000)
- Battito irregolare che può mettere in pericolo di vita (non nota)
- Infiammazione al pancreas che può causare intenso dolore all'addome e alla schiena unito ad una sensazione di forte malessere (molto raro) (può interessare fino a 1 persona su 10.000)
- Malattia del cervello causata da malattia del fegato (encefalopatia epatica) (non nota)
- Infiammazione del fegato (epatite) (non nota).
In ordine di frequenza decrescente, gli effetti indesiderati possono includere:
Comune (può interessare fino a 1 persona su 10):
- Eruzione cutanea rossa e rialzata
- Reazioni allergiche, prevalentemente dermatologiche, in soggetti con una predisposizione a reazioni allergiche ed asmatiche
Non comune (può interessare fino a 1 persona su 100):
- Vomito
- Piccoli puntini rossi sulla pelle (Porpora)
Raro (può interessare fino a 1 persona su 1.000):
- Sensazione di stanchezza, mal di testa, formicolio (parestesia), vertigini
- Disturbi gastrointestinali (quali nausea, costipazione), secchezza della bocca
Molto raro (può interessare fino a 1 persona su 10.000):
- Cambiamenti nelle cellule del sangue, quali trombocitopenia (riduzione nel numero delle piastrine che causa facilità alle ecchimosi e sanguinamento dal naso), leucopenia (riduzione dei globuli bianchi che può causare febbre immotivata, mal di gola o altri sintomi similinfluenzali - se ciò accade, contatti il medico) e anemia (riduzione dei globuli rossi)
- Aumento dei livelli di calcio nel sangue
- Irregolarità del ritmo cardiaco, bassa pressione sanguigna
- Malattia renale
- Anomala funzionalità del fegato
Non nota:
- Svenimento
- Se soffre di lupus eritematoso sistemico (un tipo di malattia del collagene) potrebbe avere un peggioramento
- Sono stati inoltre segnalati casi di reazioni di fotosensibilità (modifiche dell'aspetto della pelle) dopo esposizione al sole o ai raggi artificiali UVA
- Miopia
- Visione annebbiata
- Compromissione della visione
- Potrebbero verificarsi delle alterazioni dei suoi parametri di laboratorio (analisi del sangue) e il medico potrebbe chiederle di sottoporsi ad esami del sangue di controllo. I parametri di laboratorio possono modificarsi come segue:
- bassi livelli di potassio nel sangue
- bassi livelli di sodio nel sangue che possono portare a disidratazione e riduzione della pressione sanguigna
- aumento dell'acido urico, una sostanza che può causare o peggiorare la gotta (dolore alle giunture, specialmente nei piedi)
- aumento dei livelli di glucosio nel sangue nei pazienti diabetici
- aumento dei livelli degli enzimi del fegato
- tracciato anomalo dell'ECG.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatolae sul blister.
La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese. Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Altre Informazioni
Cosa contiene Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato
Il principio attivo è indapamide. Ogni compressa contiene 1,5 mg di indapamide.
Gli altri componenti sono:
compressa: silice colloidale anidra (E551), ipromellosa (E464), lattosio monoidrato, magnesio stearato (E470B), povidone.
rivestimento (filmatura): glicerolo (E422), ipromellosa (E464), macrogol 6000, magnesio stearato (E470B), titanio diossido (E171).
Descrizione dell'aspetto di Natrilix LP1,5 mg compresse a rilascio prolungato e contenuto della confezione
Il medicinale si presenta sotto forma di compressa rivestita con film, a rilascio prolungato, rotonda e di colore bianco.
Le compresse sono disponibili in blisters da 10, 14, 15, 20, 30, 50, 60, 90 o 100 compresse in una scatola di cartone. E' possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
NATRILIXLP1,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Una compressa a rilascio prolungato contiene 1,5 mg di indapamide.
Eccipiente con effetti noti: 124,5 mg di lattosio monoidrato.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compressa a rilascio prolungato.
Compressa rivestita con film, bianca, rotonda.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato è indicato nell'ipertensione arteriosa essenziale negli adulti.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Una compressa ogni 24 ore, preferibilmente al mattino, da deglutire intera con acqua, senza masticare.
A posologie superiori l'attività antiipertensiva dell'indapamide non aumenta, mentre risulta incrementato il suo effetto saluretico.
Popolazioni speciali
Pazienti con danno renale (vedere paragrafi 4.3 e 4.4) :
Il trattamento è controindicato in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min).
La tiazide e i diuretici affini sono completamente efficaci soltanto quando la funzionalità renale è normale o solo minimamente compromessa.
Pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
Il trattamento è controindicato in caso di grave compromissione epatica.
Anziani (vedere paragrafo 4.4)
Nell'anziano, la creatininemia deve essere aggiustata in relazione all'età, al peso corporeo e al sesso. I pazienti anziani possono essere trattati con Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato quando la funzionalità renale è normale o solo minimamente compromessa.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Natrilix LP 1,5 mg compresse a rilascio prolungato nei bambini e negli adolescenti non sono state ancora accertate. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Uso orale.
04.3 Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo, alle altre sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Insufficienza renale grave.
- Encefalopatia epatica o grave compromissione della funzionalità epatica.
- Ipokaliemia.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Avvertenze speciali
In caso di funzionalità epatica compromessa, i diuretici tiazidico-affini possono causare una encefalopatia epatica specialmente in caso di squilibrio elettrolitico. Se ciò dovesse accadere, la somministrazione del diuretico deve essere immediatamente sospesa.
Fotosensibilità
Casi di reazioni di fotosensibilità sono stati riportati con tiazidi e diuretici tiazidico-affini (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda di interrompere il trattamento nel caso si manifesti una reazione di fotosensibilità durante il trattamento. In caso sia comunque necessaria la somministrazione del diuretico, si raccomanda di proteggere le aree esposte al sole o a raggi artificiali UVA.
Eccipienti
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di LAPP-lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Speciali precauzioni di impiego
- Equilibrio idroelettrolitico
• Sodio ematico
Deve essere controllata sia prima di iniziare la terapia che successivamente ad intervalli regolari di tempo. Poiché la diminuzione del sodio ematico può inizialmente essere asintomatica, è essenziale un regolare controllo della stessa e ancora più frequentemente nei soggetti anziani e nei pazienti cirrotici (vedere paragrafi 4.8 e 4.9). Qualsiasi trattamento con diuretico può causare iponatriemia, talvolta con conseguenze molto serie. Iponatriemia con ipovolemia possono essere responsabili della disidratazione e della ipotensione ortostatica. La perdita concomitante di ioni cloruro può portare a un'alcalosi metabolica secondaria compensatoria: l'incidenza e l'entità di questo effetto sono lievi.
La deplezione del potassio con ipokaliemia rappresenta il rischio maggiore dei diuretici tiazidici ed affini. Il rischio di insorgenza di una ipokaliemia (edema e ascite, con malattie coronariche e insufficienza cardiaca. In tali situazioni, l'ipokaliemia aumenta la tossicità cardiaca dei digitalici e il rischio di aritmie.
Sono a rischio anche i soggetti che presentano un intervallo QT lungo, sia di origine congenita che iatrogena. L'ipokaliemia, come la bradicardia, è inoltre un fattore che predispone all'insorgenza di gravi aritmie, in particolare le torsioni di punta, potenzialmente fatali.
In tutte le condizioni sopra descritte, si richiede un controllo più frequente del potassio plasmatico. Il primo controllo del potassio plasmatico deve essere effettuato durante la prima settimana dall'inizio del trattamento. L'accertamento di un'ipokaliemia ne richiede la correzione.
• Calcio plasmatico
I diuretici tiazidici e affini possono ridurre l'escrezione urinaria di calcio e causare un lieve e transitorio aumento della calcemia. Una ipercalcemia accertata può essere secondaria ad un precedente iperparatiroidismo non diagnosticato.
Il trattamento deve essere interrotto prima di controllare la funzionalità paratiroidea.
Il controllo del glucosio ematico è importante nei pazienti diabetici, soprattutto in presenza di ipokaliemia.
La tendenza agli attacchi di gotta può risultare aumentata nei pazienti iperuricemici.
- Funzionalità renale e diuretici
La tiazide e i diuretici affini sono pienamente efficaci solo quando la funzionalità renale è normale o solo minimamente compromessa (creatininemia sotto il livello di 25 mg/l, ossia 220 mcmol/l nell'adulto). Nel soggetto anziano, la creatininemia deve essere aggiustatain funzione dell'età, del peso e del sesso.
L'ipovolemia, secondaria alla perdita di acqua e sodio indotta dal diuretico all'inizio della terapia, induce una riduzione della filtrazione glomerulare. Ciò può portare ad un incremento dell'urea ematica e della creatinina plasmatica. Questa transitoria insufficienza renale funzionale è senza conseguenze nel soggetto con funzionalità renale normale, ma può aggravare una insufficienza renale preesistente.
- Atleti
Gli atleti devono essere informati che questo medicinale contiene una sostanza attiva che può dare effetti positivi ai test anti-doping.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Associazioni non raccomandate
Si riscontra un aumento del litio plasmatico con segni di sovradosaggio, come con una dieta priva di sodio (ridotta escrezione del litio urinario). Se l'uso di diuretici si rende comunque necessario, si richiedono un attento monitoraggio del litio plasmaticoe un adattamento della posologia.
Combinazioni che richiedono precauzioni di impiego
Farmaci che causano "torsioni di punta"
- antiaritmici della classe Ia (chinidina, idrochinidina, disopiramide),
- antiaritmici della classe III (amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide),
- alcuni antipsicotici:
fenotiazine (clorpromazina, ciamemazina, levopromazina, tioridazina, trifluoperazina)
benzamidi (amisulpride, sulpiride, sultopride, tiapride)
butirrofenoni (droperidolo, aloperidolo)
- altri farmaci: bepridil, cisapride, difemanil, eritromicina e.v., alofantrina, mizolastina, pentamidina, sparfloxacina, moxifloxacina, vincamina e.v.
Aumento del rischio di aritmie ventricolari, specialmente torsioni di punta (l'ipokaliemia è un fattore di rischio).
Controllare l'ipokaliemia e correggerla, se necessario, prima di somministrare questa combinazione. Monitoraggio clinico, degli elettroliti plasmatici e dell'ECG.
Utilizzare farmaci che non causano torsioni di punta in presenza di ipokaliemia.
Antinfiammatori non steroidei (via sistemica), compresi gli inibitori selettivi della COX-2, dosi elevate di acido salicilico (> 3g/die)
Possibile riduzione dell'effetto antiipertensivo dell'indapamide.
Rischio di insufficienza renale acuta nel paziente disidratato (diminuzione della filtrazione glomerulare). Si raccomanda pertanto di idratare il paziente e di controllare la funzionalità renale all'inizio della terapia.
Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE-inibitori)
Esiste il rischio di improvvisa ipotensione e/o di insufficienza renale acuta se il trattamento con un ACE-inibitore viene iniziato in presenza di una preesistente deplezione di sodio (in particolare nei soggetti con stenosi dell'arteria renale).
Nell'ipertensione arteriosa, quando un precedente trattamento diuretico può aver causato una deplezione di sodio, è necessario:
- o interrompere il diuretico 3 giorni prima dell'inizio della terapia con l'ACE-inibitore e se necessario reintrodurre un diuretico ipokaliemizzante;
- o somministrare dosi iniziali ridotte di ACE-inibitore aumentandole gradualmente.
Nell'insufficienza cardiaca congestizia, iniziare con una dose di ACE-inibitore molto bassa, possibilmente dopo una riduzione della dose del diuretico ipokaliemizzante associato.
In tutti i casi, controllare la funzionalità renale (creatinina plasmatica) durante le prime settimane di trattamento con un ACE-inibitore.
Altri composti che possono causare ipokaliemia: amfotericina B (e.v.), glico e mineralocorticoidi (sistemici), tetracosactide, lassativi stimolanti
Aumento del rischio di ipokaliemia (effetto additivo).
Controllare il potassio plasmatico e, se necessario, correggerlo. Ciò deve essere particolarmente tenuto presente in caso di concomitante terapia digitalica. Impiegare lassativi non stimolanti.
Aumento dell'effetto antiipertensivo.
Idratare il paziente; controllare la funzionalità renale all'inizio della terapia.
Digitalici
L'ipokaliemia predispone agli effetti tossici dei digitatici.
Controllare il potassio plasmatico e l'ECG, e se necessario, adattare la terapia.
Associazioni da prendere in considerazione
Diuretici risparmiatori di potassio (amiloride, spironolattone, triamterene)
Sebbene tali combinazioni razionali siano utili in alcuni pazienti, si potrebbero verificare ipokaliemia o iperkaliemia (specialmente in pazienti affetti da insufficienza renale o diabete).
Il potassio plasmatico e l'ECG devono essere controllati e, se necessario, la terapia deve essere rivista.
Aumento del rischio di acidosi lattica indotta dalla metformina, a causa della possibilità di un'insufficienza renale funzionale associata all'uso di diuretici, specialmente diuretici dell'ansa.
Non usare metformina quando la creatinina plasmatica oltrepassa i 15 mg/l (135 mcmol/l) nell'uomo e 12 mg/l (110 mcmol/l) nella donna.
Mezzi di contrasto iodati
In presenza di disidratazione indotta da diuretici, aumenta il rischio di insufficienza renale acuta, in particolare quando vengono usate dosi elevate di mezzi di contrasto iodati.
Reidratare il paziente prima della somministrazione del composto iodato.
Antidepressivi imipramino-simili, neurolettici
Aumento dell'effetto antiipertensivo e del rischio di ipotensione ortostatica (effetto additivo).
Rischio di ipercalcemia da ridotta eliminazione urinaria di calcio.
Rischio di incremento della creatininemia senza alcuna modificazione dei livelli di ciclosporina circolante, anche in assenza di deplezione idrosodica.
Corticosteroidi, tetracosactide (sistemici)
Riduzione dell'effetto antiipertensivo (ritenzione idrosodica dovuta ai corticosteroidi).
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
I dati relativi all'uso di indapamide in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). L'esposizione prolungata a tiazide durante il terzo trimestre di gravidanza può ridurre il volume del plasma materno nonché il flusso sanguigno utero-placentare, che possono provocare ischemia feto-placentare e ritardo della crescita.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di indapamide durante la gravidanza.
Allattamento
Esistono informazioni insufficienti sull'escrezione di indapamide/metaboliti nel latte materno umano. Possono manifestarsi ipersensibilità ai farmaci derivati delle sulfonamidi e ipokaliemia. Un rischio per i neonati/bambini non può essere escluso. L'indapamide è strettamente correlata ai diuretici tiazidici che sono stati associati, durante l'allattamento con latte materno, alla riduzione o anche alla soppressione della lattazione.
L'indapamide non dovrebbe essere usata durante l'allattamento al seno.
Fertilità
Studi di tossicità riproduttiva non hanno evidenziato effetti sulla fertilità nei ratti maschi e femmine (vedere paragrafo 5.3). Non sono previsti effetti sulla fertilità umana.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
L'indapamide non influenza il grado di vigilanza ma, in casi individuali, possono verificarsi reazioni differenti legate alla riduzione della pressione arteriosa, specialmente all'inizio del trattamento o quando viene associato un altro agente antiipertensivo.
Come risultato può essere compromessa la capacità di guidare autoveicoli o di utilizzare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Riepilogo del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse più comunemente segnalate sono reazioni di ipersensibilità, prevalentemente dermatologiche, in soggetti con una predisposizione a reazioni allergiche ed asmatiche e a eruzioni maculopapulose.
Durante gli studi clinici, l'ipokaliemia (concentrazioni plasmatiche di potassio sangue era di 0,23 mmol/l.
La maggior parte delle reazioni avverse sui parametri clinici o di laboratorio sono dose dipendenti.
Tabella riepilogativa delle reazioni avverse
Durante il trattamento con indapamide sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati, classificati come segue in base alla frequenza:
Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100,
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Effetti indesiderati | Frequenza | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Agranulocitosi | Molto raro | |
Anemia aplastica | Molto raro | ||
Anemia emolitica | Molto raro | ||
Leucocitopenia | Molto raro | ||
Trombocitopenia | Molto raro | ||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipercalcemia | Molto raro | |
Deplezione di potassio con ipokaliemia, particolarmente serio in alcune popolazioni ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4) | Non noto | ||
Iponatriemia (vedere paragrafo 4.4) | Non noto | ||
Patologie del sistema nervoso | Vertigini | Raro | |
Fatica | Raro | ||
Cefalea | Raro | ||
Parestesia | Raro | ||
Sincope | Non nota | ||
Patologie dell'occhio | Miopia | Non nota | |
Visione annebbiata | Non nota | ||
Compromissione visiva | Non nota | ||
Patologie cardiache | Aritmia | Molto raro | |
Torsione di punta (potenzialmente fatale) (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) | Non nota | ||
Patologie vascolari | Ipotensione | Molto raro | |
Patologie gastrointestinali | Vomito | Non comune | |
Nausea | Raro | ||
Costipazione | Raro | ||
Secchezza della bocca | Raro | ||
Pancreatite | Molto raro | ||
Patologie epatobiliari | Anomala funzionalità epatica | Molto raro | |
Possibile insorgenza di encefalopatia epatica in caso di insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4) | Non nota | ||
Epatite | Non nota | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Reazioni di ipersensibilità | Comune | |
Eruzioni maculo-papulose | Comune | ||
Porpora | Non comune | ||
Angioedema | Molto raro | ||
Orticaria | Molto raro | ||
Necrolisi epidermica tossica | Molto raro | ||
Sindrome di Stevens-Johnson | Molto raro | ||
Possibile peggioramento di un preesistente lupus eritematoso acuto disseminato | Non nota | ||
Reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.4) | Non nota | ||
Patologie renali e urinarie | Insufficienza renale | Molto raro | |
Esami diagnostici | Elettrocardiogramma: prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) | Non nota | |
Glucosio ematico aumentato (vedere paragrafo 4.4) | Non nota | ||
Acido urico ematico aumentato (vedere paragrafo 4.4) | Non nota | ||
Livelli di enzimi epatici elevati | Non nota |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
04.9 Sovradosaggio
L'indapamide non ha mostrato tossicità fino a 40 mg, ossia 27 volte la dose terapeutica.
I segni dell'intossicazione acuta si manifestano soprattutto con disturbidell'equilibrio idroelettrolitico (iponatriemia, ipokaliemia). Clinicamente, possibilità di nausea, vomito, ipotensione, crampi, vertigini, sonnolenza, stato confusionale, poliuria od oliguria fino ad una possibile anuria (per ipovolemia).
Gestione
Le misure di soccorso iniziali devono prevedere una rapida eliminazione delle sostanze ingerite mediante lavanda gastrica e/o somministrazione di carbone attivo; quindi la normalizzazione dell'equilibrio idroelettrolitico, in un centro specializzato.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: sulfonamidi non associati.
Codice ATC: C03BA11.
Meccanismo d'azione
L'indapamide è un derivato della sulfonamide con un anello indolico, farmacologicamente affine ai diuretici tiazidici, che agisce inibendo il riassorbimento del sodio nel segmento corticale di diluizione. Aumenta l'escrezione urinaria del sodio e dei cloruri e, in minor misura, quella del potassio e del magnesio, aumentando così la diuresi e svolgendo una azione antiipertensiva.
Effetti farmacodinamici
Le sperimentazioni di fase II e III hanno mostrato in monoterapia un effetto antiipertensivo persistente per 24 ore, che compare a dosi alle quali le proprietà diuretiche appaiono solo di moderata intensità.
L'attività antiipertensiva dell'indapamide è correlata ad un miglioramento della compliance delle arterie e ad una riduzione della resistenza arteriolare e periferica totale. L'indapamide riduce l'ipertrofia ventricolare sinistra.
Oltre una certa dose, la tiazide e i diuretici affini hanno un plateau di effetto terapeutico, mentre continuano ad aumentare gli effetti indesiderati. Se il trattamento è inefficace la dose non deve essere aumentata.
Inoltre, a breve, medio e lungo termine, è stato dimostrato nel soggetto iperteso che l'indapamide:
- non interferisce con il metabolismo lipidico: trigliceridi, LDL-colesterolo e HDL - colesterolo;
- non interferisce con il metabolismo dei carboidrati, anche nell'iperteso diabetico.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Indapamide 1,5 mg è disponibile in una formulazione a rilascio prolungato composta da un sistema a matrice nel quale il principio attivo è disperso in un supporto che permette il rilascio prolungato
Assorbimento
La frazione d'indapamide rilasciata è rapidamente e totalmente assorbita dal tratto gastrointestinale.
L'assunzione di cibo aumenta leggermente la velocità di assorbimento del farmaco, ma non ne influenza la quantità assorbita.
Il picco plasmatico compare circa 12 ore dopo l'assunzione di una dose singola. La somministrazione ripetuta riduce la variazione delle concentrazioni plasmatiche tra due dosi.
Esiste una variabilità intraindividuale.
Distribuzione
Il legame dell'indapamide con le proteine plasmatiche è di circa il 79%.
L'emivita di eliminazione plasmatica è compresa tra 14 e 24 ore (media 18 ore).
Lo stato stazionario è raggiunto dopo 7 giorni.
Le somministrazioni ripetute non comportano fenomeni di accumulo.
Metabolismo
L'eliminazione è essenzialmente urinaria (70 % della dose) e fecale (22 %) sotto forma di metaboliti inattivi.
Soggetti ad alto rischio
I parametri farmacocinetici rimangono immodificati nei pazienti affetti da insufficienza renale.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Negli studi sperimentali indapamide non ha evidenziato proprietà mutagene né carcinogeniche.
Dosi molto elevate somministrate per via orale a differenti specie animali (da 40 a 8.000 volte la dose terapeutica) hanno dimostrato un'esacerbazione delle proprietà diuretiche dell' indapamide.
Gli studi di tossicità acuta hanno evidenziato che i principali sintomi di avvelenamento in seguito a somministrazione endovenosa o intraperitoneale di indapamide sono correlati alla sua azione farmacologica, p.e. bradipnea e vasodilatazione periferica.
Studi di tossicità riproduttiva non hanno evidenziato effetti embriotossici o teratogeni.
La fertilità non è stata compromessa nei ratti né maschi né femmine.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Compressa:
Silice colloidale anidra
Ipromellosa
Lattosio monoidrato
Povidone
Rivestimento (filmatura)
Ipromellosa
Macrogol 6000
Magnesio stearato
Titanio diossido
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
2 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30° C.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
10, 14, 15, 20, 30, 50, 60, 90, 100 compresse in blister (PVC/Alluminio).
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Les Laboratoires Servier
50, rue Carnot
92284 Suresnes cedex
FRANCIA
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
AIC n. 024032031 30 compresse
AIC n. 024032068 60 compresse
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data di prima autorizzazione: 24 giugno 1996
Data di primo rinnovo: 25 luglio 2007
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
10/2016