Mittoval - Foglio Illustrativo
Principi attivi: Alfuzosina (Alfuzosina cloridrat)
Mittoval 10 mg compresse a rilascio prolungato
I foglietti illustrativi di Mittoval sono disponibili per le confezioni:IndicazioniPerché si usa Mittoval? A cosa serve?
Farmaci utilizzati nell'ipertrofia prostatica benigna: Mittoval contiene alfusozina cloridrato che appartiene ad una classe di medicinali chiamati "Antagonisti selettivi dei recettori alfa 1- adrenergici o alfa 1-bloccanti".
Agisce sulla vescica, sull'uretra (condotto che permette la fuoriuscita dell'urina) e sulla prostata. Mittoval è indicato nel trattamento dei disturbi causati dalla prostata ingrossata, una condizione chiamata "ipertrofia prostatica benigna".
Mittoval è anche indicato quale terapia in aggiunta all'uso del catetere uretrale (inserimento di un tubicino nella vescica attraverso l'uretra per permettere la fuoriuscita di urina) nel trattamento della ritenzione urinaria acuta (una condizione in cui il paziente non riesce a svuotare la vescica dell'urina) causata dall'ingrossamento della ghiandola prostatica (ipertrofia prostatica benigna).
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Mittoval
Non prenda Mittoval
- Se è allergico all'alfuzosina o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- Se soffre o ha sofferto di improvvisi cali della pressione del sangue quando si alza rapidamente dopo essere stato seduto o sdraiato (ipotensione ortostatica);
- Se sta assumendo altri medicinali del gruppo alfa 1-antagonisti;
- Se ha gravi problemi al fegato (grave insufficienza epatica)
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Mittoval
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Mittoval.
Se sta assumendo medicinali per il trattamento della pressione alta del sangue (antiipertensivi) o per dolore al petto (nitrati) il medico le prescriverà Mittoval con cautela.
Dopo poche ore dall'assunzione di Mittoval possono manifestarsi improvvisi cali della pressione del sangue quando dalla posizione seduta o sdraiata si passa rapidamente a quella in piedi (ipotensione ortostatica), con o senza disturbi (capogiri, affaticamento, sudorazione). Se questo le dovesse accadere, si deve sdraiare fino alla completa scomparsa dei disturbi. Questi effetti di solito si presentano all'inizio della terapia e durano per un breve periodo e, di norma, non è necessario interrompere il trattamento.
Se lei soffre di malattie al cuore, assume medicinali per il controllo della pressione del sangue o è anziano ha un rischio maggiore di avere un forte abbassamento della pressione del sangue (collasso circolatorio) e di manifestare effetti indesiderati. Pertanto il medico le prescriverà Mittoval con cautela.
Se ha avuto un forte abbassamento della pressione del sangue dopo aver preso un altro medicinale del gruppo degli alfa 1-antagonisti o è in terapia con antiipertensivi o nitrati, il medico le prescriverà Mittoval con attenzione.
Come tutti gli alfa 1-bloccanti, se lei soffre di insufficienza cardiaca acuta (condizione in cui il cuore non riesce a pompare una sufficiente quantità di sangue), il medico le prescriverà Mittoval con cautela.
Se lei è in trattamento per l'insufficienza coronarica (disturbo delle arterie del cuore) e i dolori al petto riappaiono o peggiorano, il medico interromperà il trattamento con Mittoval.
Se soffre di un difetto del battito cardiaco o sta assumendo medicinali che possono causare un difetto del battito cardiaco (prolungamento dell'intervallo QTc), il medico la sottoporrà a dei controlli prima e durante la terapia con Mittoval.
Se deve essere sottoposto ad intervento di chirurgia della cataratta (opacizzazione del cristallino) deve informare il medico oculista che sta prendendo o è stato trattato in passato con Mittoval o con un altro medicinale alfa 1-bloccante. Questo perché Mittoval o un altro alfa 1-bloccante potrebbe causare complicazioni durante l'operazione che possono essere gestite se lo specialista è stato avvisato prima dell'intervento.
Se lei soffre di una grave malattia ai reni (insufficienza renale grave, con clearance della creatinina < 30 ml/min), non le verrà somministrato Mittoval 10 mg, perché le compresse a rilascio prolungato non devono essere somministrate ai pazienti con gravi problemi ai reni.
Le compresse devono essere ingerite intere. Non deve frantumarle, masticarle, macinarle o ridurle in polvere. Ciò può portare ad un rilascio e ad un assorbimento non appropriati del principio attivo e quindi a possibili effetti indesiderati.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Mittoval
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Non deve prendere Mittoval se sta usando altri medicinali che appartengono al gruppo degli alfa 1- antagonisti (vedere "Non prenda Mittoval"), perché vi è il rischio di aumentare l'effetto di abbassamento della pressione del sangue.
Gli effetti di Mittoval possono essere influenzati o influenzare i seguenti medicinali:
- Medicinali utilizzati per ridurre la pressione del sangue (antiipertensivi) (vedere "Avvertenze e precauzioni").
- Medicinali utilizzati per trattare il dolore al petto (nitrati) (vedere "Avvertenze e precauzioni").
- Medicinali utilizzati per trattare le infezioni da funghi (come ketoconazolo, itraconazolo) e medicinali per trattare l'infezione da HIV (come il ritonavir) poiché aumentano la concentrazione dell'alfuzosina nel sangue.
Se deve essere sottoposto ad un intervento chirurgico che richiede l'anestesia generale informi il medico che sta prendendo Mittoval perché questo medicinale può modificare la pressione del sangue.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza, allattamento e fertilità
Non pertinente in quanto l'uso di Mittoval è riservato ai soli uomini.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Effetti indesiderati come vertigini, giramenti di testa e debolezza, si possono manifestare soprattutto all'inizio del trattamento con Mittoval. Tenga conto di ciò se deve guidare veicoli o utilizzare macchinari.
Mittoval contiene olio di ricino idrogenato
L'olio di ricino idrogenato può causare disturbi di stomaco e diarrea.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Mittoval: Posologia
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Per il trattamento della prostata ingrossata (ipertrofia prostatica benigna)
La dose raccomandata è: 1 compressa da 10 mg 1 volta al giorno, da assumersi dopo il pasto.
Per il trattamento dell'incapacità di svuotare la vescica dell'urina (ritenzione urinaria acuta)
La dose raccomandata è: 1 compressa da 10 mg al giorno dopo il pasto, da assumere dal primo giorno di posizionamento del catetere (tubicino inserito nella vescica attraverso l'uretra per permettere la fuoriuscita di urina)
Le compresse devono essere ingerite intere.
Uso nei bambini e negli adolescenti
Mittoval non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti.
Se dimentica di prendere Mittoval
Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della compressa.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Mittoval
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Mittoval, contatti immediatamente il medico o si rivolga al più vicino ospedale.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Mittoval
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Possono manifestarsi i seguenti effetti indesiderati secondo la seguente frequenza:
Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):
- Debolezza o stanchezza (astenia).
- Sentirsi male (malessere).
- Nausea.
- Dolore all'addome.
- Diarrea.
- Secchezza alla bocca.
- Svenimento.
- Giramento di testa (capogiri e vertigini).
- Mal di testa.
Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100):
- Aumento della frequenza del battito del cuore (tachicardia).
- Battito cardiaco irregolare o forte (palpitazioni).
- Disturbi della vista.
- Gonfiore (edema).
- Dolore al petto.
- Sonnolenza.
- Perdita di coscienza (sincope).
- Raffreddore (rinite).
- Arrossamento della pelle (rash).
- Prurito.
- Abbassamento della pressione del sangue quando si alza rapidamente dopo essere stato seduto o sdraiato (ipotensione ortostatica).
- Arrossamento del viso (flushing).
Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000):
- Dolore al torace che può diffondersi alle braccia, al collo o alla mandibola (angina). Questo accade se già soffre di disturbi ai vasi sanguigni che portano il sangue al cuore (patologia coronarica).
- Orticaria.
- Gonfiore al viso, alla gola, agli arti, con possibile difficoltà a respirare (angioedema).
Frequenza non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili):
- Alterazione del battito del cuore (fibrillazione atriale).
- Iride (la parte colorata dell'occhio) che diventa flessibile durante un intervento chirurgico agli occhi (sindrome dell'iride a bandiera).
- Vomito.
- Danni al fegato (lesioni epatocellulari).
- Interruzione o soppressione del flusso della bile (epatopatia colestatica).
- Diminuzione o interruzione dell'afflusso di sangue al cervello (ischemia cerebrale) in pazienti con disturbi ai vasi sanguigni che portano sangue al cervello.
- Erezione persistente e dolorosa (priapismo).
- Notevole calo della pressione del sangue con vari disturbi fino alla perdita di coscienza (collasso circolatorio).
- Riduzione del numero di globuli bianchi del sangue (neutropenia).
- Riduzione del numero delle piastrine del sangue (trombocitopenia).
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola e sul blister dopo "Scad.". La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Altre informazioni
Cosa contiene Mittoval
- Il principio attivo è alfuzosina cloridrato. Ogni compressa contiene 10 mg di alfusozina cloridrato.
- Gli altri componenti sono: ipromellosa, olio di ricino idrogenato, etilcellulosa 20, ossido di ferro giallo (E172), silice colloidale idrata, magnesio stearato, mannitolo, povidone, cellulosa microcristallina.
Descrizione dell'aspetto di Mittoval e contenuto della confezione
Mittoval si presenta in forma di compresse a rilascio prolungato.
Sono disponibili confezioni da 20 compresse e da 30 compresse in blister.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -
MITTOVAL 10 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA -
Ogni compressa contiene:
Principio attivo: alfuzosina cloridrato 10 mg.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA -
Compresse a rilascio prolungato.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE -
04.1 Indicazioni terapeutiche -
Trattamento della sintomatologia funzionale dell'ipertrofia prostatica benigna.
Terapia aggiuntiva a cateterizzazione uretrale per ritenzione urinaria acuta correlata a ipertrofia prostatica benigna.
04.2 Posologia e modo di somministrazione -
Ipertrofia prostatica benigna: la dose raccomandata è una compressa da 10 mg una volta al giorno, da assumersi dopo il pasto.
Ritenzione urinaria acuta: una compressa da 10 mg al giorno dopo il pasto, da assumere dal primo giorno di cateterizzazione.
Le compresse devono essere ingerite intere.
Popolazione pediatrica
L'efficacia di alfuzosina non è stata dimostrata nei bambini di età tra 2 e 16 anni (vedere paragrafo 5.1). Pertanto l'alfuzosina non è indicata per l'utilizzo nella popolazione pediatrica.
04.3 Controindicazioni -
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Precedenti di ipotensione ortostatica.
Associazione concomitante con altri a-1-antagonisti.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego -
L'alfuzosina deve essere somministrata con cautela ai pazienti in terapia con antipertensivi o nitrati. In alcuni pazienti può manifestarsi ipotensione ortostatica, con o senza sintomi (capogiri, affaticamento, sudorazione) nelle prime ore successive all'assunzione della alfuzosina. In questi casi il paziente dovrà essere posto in posizione supina sino alla completa risoluzione dei sintomi. Questi fenomeni sono generalmente transitori, compaiono all'inizio della terapia e, di norma, non pregiudicano la prosecuzione del trattamento. Nella sorveglianza post-marketing è stato riportato un pronunciato calo della pressione sanguigna (collasso circolatorio) in pazienti con fattori di rischio preesistenti (come sottostanti malattie cardiache e/o il trattamento concomitante con farmaci antiipertensivi, età avanzata) (vedere paragrafo 4.8). Il rischio di sviluppare ipotensione e reazioni avverse correlate può essere maggiore nei pazienti anziani. Pertanto, l'alfuzosina deve essere somministrata con cautela in questo gruppo di pazienti.
Il paziente deve essere informato sulla possibilità che si verifichino questi eventi.
Si deve prestare attenzione quando si somministra alfuzosina a pazienti nei quali altri a1-bloccanti hanno determinato un effetto ipotensivo pronunciato o in pazienti in cura con farmaci antiipertensivi o nitrati.
Nei pazienti affetti da patologia coronarica, il trattamento specifico per l'insufficienza coronarica deve essere continuato. Se gli episodi anginosi riappaiono o peggiorano, il trattamento con alfuzosina deve essere interrotto.
Come tutti gli a1-bloccanti, alfuzosina deve essere usata con cautela nei soggetti con insufficienza cardiaca acuta.
I pazienti con un prolungamento congenito dell'intervallo QTc, con precedenti noti di prolungamento QTc acquisito o in terapia con farmaci che sono noti causare allungamento dell'intervallo QTc devono essere valutati prima e durante la terapia con alfuzosina.
Durante interventi di chirurgia della cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con a1-bloccanti, hanno manifestato la sindrome dell'iride a bandiera (IFIS - Intraoperative Floppy Iris Syndrome, una variante della sindrome della piccola pupilla). Anche se con alfuzosina il rischio di questo evento appare molto ridotto, il chirurgo oculista prima di procedere con l'intervento deve essere al corrente del trattamento in corso o precedente con a1-bloccanti poiché la comparsa di IFIS può aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento.
Le compresse a rilascio prolungato contengono olio di ricino idrogenato che può causare disturbi di stomaco e diarrea.
Poiché non vi sono dati clinici sulla sicurezza nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina
I pazienti devono essere avvertiti che le compresse devono essere inghiottite intere. Ogni altro modo di somministrazione, come sgranocchiare, frantumare, masticare, macinare o ridurle in polvere deve essere proibito. Queste azioni possono determinare un rilascio e un assorbimento impropri del principio attivo e quindi la possibile insorgenza di reazioni avverse.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione -
Associazioni controindicate
Altri a1-antagonisti (vedere sez. 4.3 Controindicazioni), a causa del rischio di potenziamento dell'effetto ipotensivo.
Associazioni che richiedono particolare attenzione
- Farmaci anti-ipertensivi, (vedere sez. 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego").
- Nitrati (vedere sez. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego)
- Inibitori potenti del CYP3A4 (come ketoconazolo, itraconazolo e ritonavir) poiché aumentano la concentrazione dell'alfuzosina nel sangue
La somministrazione di anestetici generali in pazienti trattati con alfuzosina può indurre instabilità della pressione arteriosa.
04.6 Gravidanza ed allattamento -
Date le indicazioni terapeutiche questa sezione non si applica.
04.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchinari -
Non ci sono dati disponibili sull'effetto del farmaco sulla capacità di guidare veicoli.
Effetti indesiderati quali capogiri ed astenia si possono manifestare soprattutto all'inizio del trattamento. Di ciò si deve tenere conto quando si guidano veicoli o si utilizzano macchinari.
04.8 Effetti indesiderati -
Classificazione delle frequenze attese:
Molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e
Non comuni: tachicardia.
Molto rari: episodi anginosi in pazienti con preesistenti patologie delle arterie coronarie
Non nota: fibrillazione atriale.
Patologie dell'occhio
Non nota: sindrome dell'iride a bandiera (IFIS).
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comuni: astenia.
Non comuni: edemi, dolore toracico.
Patologie gastrointestinali
Comuni: nausea, dolore addominale.
Non comuni: diarrea.
Non nota: vomito.
Patologie epatobiliari
Non nota: lesioni epatocellulari, epatopatia colestatica.
Patologie del sistema nervoso
Comuni: svenimento/capogiri, cefalea.
Non comuni: vertigini, sincope.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Non nota: priapismo.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comuni: rinite.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: rash, prurito.
Molto rari: orticaria, angioedema.
Patologie vascolari
Non comuni: ipotensione (ortostatica), flushing (rossore).
Non nota: collasso circolatorio in pazienti con fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota: neutropenia, trombocitopenia.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
04.9 Sovradosaggio -
In caso di sovradosaggio il paziente deve essere ospedalizzato, mantenuto in posizione supina e deve essergli praticato un trattamento convenzionale per l'ipotensione.
In caso di marcata ipotensione, un'adeguata terapia correttiva può essere costituita da un vasocostrittore che agisca direttamente sulle fibre muscolari dei vasi.
A causa dell'elevato legame proteico, l'alfuzosina è difficilmente dializzabile: la dialisi non apporta, pertanto, benefici significativi.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE -
05.1 Proprieta' farmacodinamiche -
Categoria farmacoterapeutica: farmaci usati nell'ipertrofia prostatica benigna; antagonisti dei recettori alfa-adrenergici.
Codice ATC: G04CA01.
L'alfuzosina è un derivato chinazolinico attivo per via orale, dotato di attività antagonista selettiva sui recettori a1-adrenergici post-sinaptici.
Gli studi farmacologici in vitro hanno confermato la selettività dell'alfuzosina per i recettori a1-adrenergici, situati a livello del trigono vescicale, dell'uretra e della prostata.
Clinicamente il manifestarsi dell'ipertrofia prostatica benigna è associato all'ostruzione infra-vescicale, meccanismo che include fattori sia anatomici (statici) che funzionali (dinamici).
Il meccanismo funzionale dell'ostruzione è riferibile al tono della muscolatura liscia prostatica, che è mediato dai recettori a1-adrenergici: l'attivazione degli a1 recettori stimola la contrazione della muscolatura liscia aumentando in tal modo il tono della prostata, della capsula prostatica, dell'uretra prostatica e del collo vescicale e, di conseguenza, aumentando la resistenza al flusso vescicale, conducendo ad ostruzione al flusso e possibilmente instabilità della vescica.
Il blocco dei recettori a1 riduce l'ostruzione infravescicale mediante un'azione diretta sulla muscolatura liscia prostatica.
Studi sperimentali nell'animale in vivo hanno dimostrato che l'alfuzosina diminuisce la pressione uretrale e, di conseguenza, la resistenza al flusso urinario durante la minzione. Inoltre l'alfuzosina inibisce la risposta ipertonica dell'uretra più rapidamente rispetto a quella della muscolatura liscia e risulta caratterizzata da una uroselettività funzionale nel ratto cosciente normoteso in quanto diminuisce la pressione uretrale a dosi inefficaci sulla pressione arteriosa.
Nell'uomo, l'alfuzosina migliora i parametri di svuotamento, riducendo il tono dell'uretra e la resistenza del collo vescicale e facilita lo svuotamento della vescica.
In studi controllati verso placebo condotti in pazienti con ipertrofia prostatica benigna, l'alfuzosina:
• in pazienti con Qmax ≤ 15 ml/sec., il picco di flusso urinario (Qmax) aumenta significativamente mediamente del 30%. Tale miglioramento si osserva sin dalla prima somministrazione.
• riduce significativamente la pressione detrusoriale ed aumenta il volume vescicale di urina, associato ad un forte desiderio di urinare.
• riduce significativamente il volume urinario residuo. In aggiunta, l'efficacia di alfuzosina 10 mg od sul picco di flusso urinario e il limitato effetto sulla pressione arteriosa hanno dimostrato di essere correlati al suo profilo farmacocinetico. Inoltre l'efficacia sul picco di flusso urinario viene mantenuta per tutte le 24 ore dall'assunzione.
Questi effetti urodinamici favorevoli hanno indotto un miglioramento dei sintomi a carico delle basse vie urinarie sia irritativi che ostruttivi, come è stato chiaramente dimostrato.
Una minor frequenza di episodi di ritenzione urinaria acuta è osservata nei pazienti trattati con alfuzosina rispetto ai pazienti non trattati.
Inoltre negli uomini con episodio di ritenzione urinaria acuta correlata a ipertrofia prostatica benigna, alfuzosina aumenta in modo significativo la percentuale di successo dello svuotamento spontaneo dopo rimozione del catetere.
Popolazione pediatrica
L'alfuzosina non è indicata per l'utilizzo nella popolazione pediatrica (vedere sez. 4.2).
L'efficacia di alfuzosina cloridrato non è stata dimostrata nei due studi condotti in 197 pazienti dai 2 ai 16 anni di età con elevata pressione detrusoriale minima al punto di fuga, di origine neurologica (LPP≥40 cm H2O). I pazienti sono stati trattati con alfuzosina cloridrato 0,1 mg/kg/die oppure 0,2 mg/kg/die utilizzando apposite formulazioni pediatriche.
05.2 Proprieta' farmacocinetiche -
Formulazione a rilascio prolungato:
Il valore medio di biodisponibilità è pari a 104.4% nei confronti della formulazione a rilascio immediato (2.5 mg tid) in volontari sani di mezza età.
La massima concentrazione plasmatica viene raggiunta 9 ore dopo la somministrazione della formulazione a rilascio prolungato e 1 ora dopo la somministrazione della formulazione a rilascio immediato.
L'emivita di eliminazione è di circa 9.1 ore. Gli studi condotti hanno mostrato che si ottiene un profilo farmacocinetico costante quando il prodotto è somministrato dopo il pasto. In tali condizioni, i valori medi di Cmax e di Ctrough sono rispettivamente 13,6 (D.S.=5,6) e 3,1 (D.S.=1,6) mg/ml. La media delle AUC0-24 è 194 (D.S.=75) ng.h/ml. Un plateau della concentrazione si osserva dalla 3^ alla 14^ ora con concentrazioni superiori a 8,1 ng/ml (Cav) per 11 ore.
Da un confronto con volontari sani di mezza età è risultato che i parametri farmacocinetici (Cmax e AUC) non risultano aumentati nei pazienti anziani.
I valori medi di Cmax ed AUC, in confronto a quelli ottenuti nei soggetti con funzione renale normale, risultano moderatamente aumentati nei soggetti con insufficienza renale, senza peraltro modificazioni dell'emivita apparente di eliminazione. Questo cambiamento nel profilo farmacocinetico non è considerato clinicamente rilevante. Di conseguenza, non è necessario un aggiustamento del dosaggio.
Alfuzosina:
Il legame alle proteine plasmatiche dell'alfuzosina cloridrato è circa il 90%. L'alfuzosina subisce un importante metabolismo a livello epatico; solo l'11% del prodotto è escreto immodificato attraverso le urine. La maggior parte dei metaboliti (che sono inattivi), vengono escreti attraverso le feci (75 - 91%).
Il profilo farmacocinetico dell'alfuzosina non è influenzato in caso di insufficienza cardiaca cronica.
Interazioni metaboliche: CYP3A4 è il principale enzima epatico coinvolto nel metabolismo dell'alfuzosina. Il ketoconazolo è un potente inibitore del CYP3A4. Una dose giornaliera di 200mg di ketoconazolo ripetuta, per sette giorni ha provocato un aumento del Cmax (2.11volte) e dell'AUClast (2.46volte) di alfuzosina OD 10mg assunta a stomaco pieno. Altri parametri quali il tmax e il t1/2β non sono stati modificati. La somministrazione giornaliera di 400mg di ketoconazolo, ripetuta per 8 giorni ha aumentato il Cmax dell'alfuzosina di 2.3volte, e l'AUClast e l'AUC di 3.2 e 3.0 volte, rispettivamente (vedere "Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione").
05.3 Dati preclinici di sicurezza -
I dati preclinici rivelano assenza di rischi per gli esseri umani sulla base di studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità per somministrazioni ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE -
06.1 Eccipienti -
Ipromellosa, cellulosa microcristallina, olio di ricino idrogenato, mannitolo, povidone, etilcellulosa 20, magnesio stearato, silice colloidale idrata, ferro ossido giallo (E172).
06.2 Incompatibilita' -
Non pertinente.
06.3 Periodo di validita' -
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione -
Nessuna speciale precauzione.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione -
Astuccio da 20 compresse in blister opaco.
Astuccio da 30 compresse in blister opaco.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione -
Nessuna istruzione particolare.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO -
Sanofi S.p.A.
Viale L. Bodio, 37/B - Milano
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO -
MITTOVAL 10 mg compresse a rilascio prolungato - 20 compresse: AIC 026670048
MITTOVAL 10 mg compresse a rilascio prolungato - 30 compresse: AIC 026670051
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE -
15.02.2001 / 15.11.2009
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO -
Determinazione AIFA Ottobre 2014