Mitoxantrone - Farmaco generico - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Mitoxantrone
Mitoxantrone Sandoz 2 mg/ml, concentrato per soluzione per infusione
IndicazioniPerché si usa Mitoxantrone - Farmaco generico? A cosa serve?
Il mitoxantrone appartiene ad un gruppo di farmaci noti come antineoplastici o antitumorali. Appartiene inoltre ad un sottogruppo di farmaci detti derivati antraciclinici. Il mitoxantrone agisce interferendo con la crescita delle cellule tumorali e uccidendole in maniera progressiva ed è utilizzato per il trattamento delle seguenti patologie:
- Carcinoma della mammella avanzato (metastatico).
- Linfomi Non-Hodgkin, cioè tumori del sistema linfatico.
- Leucemia acuta non linfocitica negli adulti. La leucemia è un tipo di tumore del sangue in cui il midollo osseo produce una quantità eccessiva di globuli bianchi.
Per il trattamento delle forme di cancro sopra indicate, Mitoxantrone Sandoz può essere usato da solo o insieme ad altri farmaci antitumorali.
- Dolore da cancro della prostata avanzato quando:
- Il cancro della prostata non ha risposto adeguatamente al trattamento ormonale (è refrattario alla terapia).
- Il trattamento antidolorifico attuato non ha un effetto sufficiente o non si può assumere un quantitativo adeguato di farmaci contro il dolore.
In queste circostanze Mitoxantrone Sandoz è somministrato insieme con farmaci cortisonici a basso dosaggio (ad es. prednisone)
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Mitoxantrone - Farmaco generico
Non prenda Mitoxantrone Sandoz:
- Se è allergico/a (ipersensibile) al mitoxantrone.
- Se è allergico/a (ipersensibile) a qualsiasi altro degli eccipienti di Mitoxantrone Sandoz (Altre informazioni).
- Se soffre di una mielodepressione (il midollo osseo non produce un numero sufficiente di globuli rossi).
- Se sta allattando al seno (per maggiori informazioni vedere il paragrafo "Gravidanza e allattamento").
- Tramite iniezione nel liquido spinale (somministrazione intratecale).
- Tramite iniezione nell'arteria (somministrazione intra-arteriosa).
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Mitoxantrone - Farmaco generico
Faccia particolare attenzione con Mitoxantrone Sandoz:
- Se il suo midollo osseo non funziona in maniera appropriata (è depresso) o se il suo stato generale di salute non è buono:
- Il medico la sottoporrà a esami del sangue più frequenti, specialmente per controllare il numero di globuli bianchi (neutrofili).
- Se ha già avuto:
- Un trattamento radioterapico al torace.
- Una malattia cardiaca.
In questi casi sale la probabilità di sviluppare problemi più gravi a carico del cuore come ad esempio:
- Insufficienza cardiaca o diminuzione della funzione cardiaca.
Se ha tali problemi di cuore:
- Deve ugualmente assumere la dose totale di Mitoxantrone Sandoz.
- Deve sottoporsi a controlli regolari per verificare il funzionamento del cuore.
- Se ha contratto delle infezioni: esse devono essere curate prima o al momento della terapia con Mitoxantrone Sandoz.
- Tenga presente che Mitoxantrone Sandoz può causare una colorazione anomala di:
In tutti questi casi la colorazione è temporanea e può durare alcuni giorni.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Mitoxantrone - Farmaco generico
Informi il medico se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, compresi quelli senza prescrizione medica.
Faccia particolare attenzione anche se sta assumendo uno qualsiasi dei seguenti medicinali:
- Altri farmaci che diminuiscono l'attività del midollo osseo (farmaci mielosoppressori ad es. altri agenti antitumorali) che, se assunti insieme con Mitoxantrone Sandoz, possono risultare maggiormente nocivi per il midollo e possono aggravare il danno ad esso causato da Mitoxantrone Sandoz.
- Altri medicinali potenzialmente dannosi per il cuore (ad es. farmaci antraciclinici), poiché l'effetto negativo prodotto da questi medicinali può aumentare.
- Inibitori della topoisomerasi II (un gruppo di farmaci antitumorali che include il mitoxantrone) in associazione con altri agenti antineoplastici e/o radioterapia. Essi possono causare:
- Un tumore dei globuli bianchi (leucemia mieloide acuta - LMA).
- Una malattia del midollo osseo che causa una formazione anormale delle cellule del sangue e che porta allo sviluppo della leucemia (sindrome mielodisplastica - SMD).
- Vaccini. Durante il trattamento con Mitoxantrone Sandoz è possibile che i vaccini non abbiano effetto.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza e allattamento
Chieda consiglio al medico prima di prendere qualsiasi medicinale.
Mitoxantrone Sandoz può causare danni al feto, pertanto non deve assumere il Mitoxantrone se:
- è in gravidanza (specialmente nel primo trimestre di gravidanza)
- ritiene di essere in stato di gravidanza o sta cercando di concepire un figlio.
Se incorre in una gravidanza durante la terapia con Mitoxantrone Sandoz, deve informarne il medico e interrompere immediatamente il trattamento. Deve evitare gravidanze. Se lei o il suo partner è in terapia con Mitoxantrone Sandoz, è necessario fare uso di un efficace metodo contraccettivo sia durante la terapia che per almeno 6 mesi dopo l'interruzione del trattamento.
Mitoxantrone Sandoz non deve essere assunto durante l'allattamento. Deve interrompere l'allattamento prima di iniziare la terapia con Mitoxantrone Sandoz poiché il mitoxantrone può essere assorbito dal bambino attraverso il latte materno.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Mitoxantrone Sandoz può avere un effetto lieve o moderato sulla capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari in conseguenza dei possibili effetti indesiderati del trattamento (vedere paragrafo 4 "Possibili effetti indesiderati").
Non guidi o utilizzi strumenti o macchinari qualora accusi dei sintomi.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Mitoxantrone Sandoz
Questo medicinale contiene 0,148 mmol/ml di sodio.
1 flaconcino da 5 ml di soluzione contiene 0,739 mmol di sodio.
1 flaconcino da 10 ml di soluzione contiene 1,478 mmol di sodio.
È necessario che questo sia tenuto in considerazione da parte dei pazienti che seguono una dieta a contenuto di sodio controllato.
Dosi e Modo d'usoCome usare Mitoxantrone - Farmaco generico: Posologia
Mitoxantrone Sandoz le sarà somministrato da un medico o infermiere/a. Il farmaco deve essere sempre somministrato tramite infusione endovenosa (in una vena) e deve essere sempre diluito prima dell'uso. Può accadere che durante l'infusione il farmaco fuoriesca dalla vena (stravaso) e in tal caso l'infusione deve essere interrotta immediatamente e ripresa in un altro vaso sanguigno.
Deve evitare il contatto di Mitoxantrone Sandoz in particolare con la pelle, le mucose e gli occhi. Il medico provvederà a calcolare la dose di Mitoxantrone Sandoz adatta al suo caso che sarà ricavata in relazione all'estensione della sua superficie corporea espressa in metri quadri. Durante la terapia sarà inoltre sottoposto/a a regolari esami del sangue sulla base dei quali sarà effettuato l'aggiustamento del dosaggio del medicinale.
Bambini e adolescenti
L'esperienza dell'uso di Mitoxantrone Sandoz nei bambini e negli adolescenti è limitata.
La dose abituale di Mitoxantrone Sandoz è:
Carcinoma della mammella metastatico, linfomi Non-Hodgkin
Quando il mitoxantrone è usato in monoterapia (da solo):
- La prima dose corrisponde a 14 mg per metro quadro di superficie corporea, somministrati in una dose singola per via endovenosa. La somministrazione può essere ripetuta dopo 21 giorni se i valori del sangue sono ritornati a livelli accettabili.
Se la sua riserva di midollo osseo è scarsa, la prima dose del trattamento dovrà essere più bassa (cioè pari a 12 mg per metro quadro) di quella abituale
Il medico stabilirà poi con esattezza le dosi successive che dovrà assumere le quali dipenderanno dall'entità e dalla durata della diminuzione (mielodepressione) dell'attività del midollo osseo.
Nel caso di impiego in una terapia d'associazione (ad esempio con altri agenti citotossici come ciclofosfamide e 5-fluorouracile o metotressato e mitomicina C):
- In linea generale, le saranno somministrati tra 2 e 4 mg in meno per metro quadrato rispetto a quando il Mitoxantrone Sandoz è usato da solo.
Leucemia acuta non linfocitica
Quando Mitoxantrone Sandoz è utilizzato da solo per il trattamento della recidiva (cioè quando il cancro è ricomparso):
- il dosaggio raccomandato è di 12 mg per metro quadrato, somministrati in una singola dose giornaliera per via endovenosa, per cinque giorni (corrispondenti ad una dose totale di 60 mg/m2 nell'arco di cinque giorni).
Quando Mitoxantrone Sandoz è utilizzato in associazione con altri farmaci antitumorali (ad es. citarabina, etoposide):
il medico stabilirà la dose esatta di ciascun medicinale che lei dovrà assumere. Potrà essere necessario aggiustare il dosaggio se:
L'associazione di farmaci causa una depressione del midollo osseo maggiore di quella prodotta dalla terapia con il solo Mitoxantrone Sandoz.
Lei ha una malattia del fegato o dei reni.
Trattamento del dolore da cancro della prostata refrattario alla terapia ormonale La dose raccomandata è di 12 mg per metro quadrato somministrati come segue:
- infusione endovenosa di breve durata
- ad intervalli di 21 giorni
- in associazione con 10 mg di prednisone per via orale (un farmaco cortisonico che contribuisce a deprimere il sistema immunitario).
Il medico deciderà gli eventuali aggiustamenti del dosaggio che dipenderanno dall'entità e dalla durata della diminuzione (mielodepressione) dell'attività del midollo osseo.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Mitoxantrone - Farmaco generico
Se prende più Mitoxantrone Sandoz di quanto deve il fegato, i reni, l'apparato digerente e la sua capacità di produzione delle cellule ematiche possono esserne danneggiati. In rari casi si è manifestata una leucopenia grave (un calo anormale del numero dei globuli bianchi) con infezione che ha portato a morte. Il medico terrà sotto attento controllo le sue condizioni di salute e curerà qualsiasi di questi sintomi possa eventualmente presentarsi.
Per qualsiasi domanda sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Mitoxantrone - Farmaco generico
Come tutti i medicinali Mitoxantrone Sandoz può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Molto comuni:
- Mielodepressione (diminuzione dell'attività del midollo osseo) che limita la quantità somministrabile di Mitoxantrone Sandoz. Il midollo osseo può subire una depressione maggiore e più prolungata se:
- lei è stato sottoposto/a a chemioterapia o radioterapia.
- Ipoplasia midollare (anomalo calo del numero delle cellule ematiche di un organo o di un tessuto).
- Leucopenia transitoria: basso numero di leucociti (globuli bianchi), con il valore più basso raggiunto tra 10 e 13 giorni dopo il trattamento. Nel 6% dei casi la leucopenia è grave.
- Anemia (quando il numero dei globuli rossi presenti nell'organismo è insufficiente).
- Diminuzione del numero di una particolare specie di globuli bianchi (granulocitopenia e neutropenia).
- Anormale quantità di globuli bianchi (leucociti).
- In circa metà dei pazienti compaiono nausea e vomito (lieve). Solo nell'1% dei soggetti nausea e vomito si manifestano in forma grave.
- Stomatite (infiammazione della mucosa della bocca).
- Diarrea.
- Dolore addominale.
- Stitichezza.
- Mucosite (infiammazione delle membrane mucose).
- Alterazione del gusto.
- Alopecia (perdita di capelli). La perdita dei capelli si verifica in circa la metà dei pazienti. Raramente l'alopecia si presenta in forma grave.
- Alterazioni transitorie dell'elettrocardiogramma (ECG) dopo un trattamento a lungo termine.
- Aritmia (irregolarità del battito cardiaco).
- Aumento della concentrazione di urea nel sangue.
- Infezioni.
- Infezioni del tratto respiratorio superiore.
- Infezioni del tratto urinario.
- Perdite di sangue (emorragia).
- Febbre.
- Amenorrea (assenza di mestruazioni).
Comuni:
- Capogiri.
- Sonnolenza.
- Neurite (infiammazione dei nervi).
- Convulsioni (attacchi epilettici).
- Lieve parestesia (formicolio).
- Mal di testa.
- La quantità di sangue che può essere pompata dalla camera sinistra del cuore è ridotta, ma non vi sono sintomi.
- Rinite (prurito e naso che cola).
- Alterazione del colore delle urine. Ciò accade entro 24 ore dalla somministrazione di Mitoxantrone Sandoz.
- Disturbi renali (nefrotossicità).
- Aumento dei livelli degli enzimi epatici (negli esami del sangue).
- Alterazioni dei risultati dei test ematochimici (aumento del livello di creatinina sierica e dell'azoto sierico).
- Trombocitopenia (basso numero di piastrine - un tipo di cellule coinvolte nella coagulazione del sangue).
- Insufficienza cardiaca dopo trattamento a lungo termine, bradicardia sinusale (riduzione del battito cardiaco).
- Problemi cardiaci che possono provocare accorciamento del respiro o gonfiore alle caviglie
- Dolore al torace
- Sanguinamento gastrointestinale (nello stomaco o nell'intestino).
- Eruzione cutanea.
- Eritemi (infiammazione della pelle).
- Anoressia (perdita dell'appetito).
- Polmonite (infiammazione dei polmoni).
- Sepsi (avvelenamento del sangue).
- Ipotensione (abbassamento della pressione arteriosa).
- Affaticamento.
- Edema (gonfiore).
- Epatotossicità (alterazioni del fegato).
Non comuni:
- Dispnea (accorciamento del respiro).
- Colorazione blu della pelle e delle unghie.
- Colorazione blu reversibile del bianco degli occhi.
- Reazioni allergiche tra cui esantema (eruzione cutanea o arrossamento), dispnea (accorciamento del respiro) e ipotensione (bassa pressione arteriosa).
- Ansia.
- Confusione.
Rari:
- Sindrome da lisi tumorale. Questa sindrome causa iperuricemia, iperpotassiemia, iperfosfatemia e ipocalcemia (livelli elevati di acido urico, potassio e fosfato e bassi livelli di calcio nel sangue) ed è comparsa quando Mitoxantrone Sandoz è stato utilizzato in associazione con altri medicinali. Si è anche verificata quando Mitoxantrone Sandoz è stato somministrato da solo.
Molto rari:
- Variazione del peso corporeo.
Frequenza non nota:
- Leucemia acuta (un tipo di tumore dei globuli bianchi).
- Leucemia mieloide acuta (LMA - un tipo di tumore dei globuli bianchi).
- Sindrome mielodisplastica (SMD - una malattia del midollo osseo che causa una formazione anormale delle cellule del sangue che porta alla leucemia). La LMA e la SMD possono essere causate dagli inibitori della topoisomerasi II quando sono utilizzati contemporaneamente ad altri farmaci antitumorali e/o radioterapia. Gli inibitori della topoisomerasi II sono un gruppo di farmaci antitumorali che comprende il mitoxantrone.
- Congiuntivite (infiammazione della membrana che ricopre l'occhio e le palpebre).
- Cardiomiopatia (indebolimento o alterazione della struttura del muscolo cardiaco).
- Infarto miocardico (attacco di cuore).
- Infiammazione del pancreas (pancreatite).
- Infezioni opportunistiche (infezioni causate da microrganismi che solitamente non causano malattie in un sistema immunitario sano).
- Iperuricemia (aumento dei livelli di acido urico nel sangue).
- Stravaso (fuoriuscita del farmaco dal vaso sanguigno sul tessuto circostante alla sede dell'iniezione) che può provocare:
- Eritema (rossore).
- Gonfiore.
- Dolore.
- Bruciore e /o colorazione blu della pelle.
- Necrosi dei tessuti (morte delle cellule di un tessuto) con conseguente necessità di debridement (processo di rimozione delle cellule morte) e innesti cutanei (trapianto di pelle).
- Flebite (infiammazione locale di una vena).
- Ematomi.
- Debolezza.
- Reazione anafilattica tra cui shock anafilattico (reazione allergica che causa difficoltà di respirazione o gonfiore del viso, delle labbra o della lingua).
- Alterazioni delle unghie (ad es. distaccamento dell'unghia dal proprio letto, cambiamento della consistenza e della struttura delle unghie).
Se ha una leucemia può incorrere in effetti indesiderati più frequenti e gravi e in particolare stomatite (infiammazione dell'interno della bocca) e mucosite (infiammazione delle membrane mucose).
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informi il medico.
Scadenza e Conservazione
Tenere Mitoxantrone Sandoz fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
Non usi Mitoxantrone Sandoz dopo la data di scadenza riportata sull'etichetta. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno del mese.
Non gettare il medicinale nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici: questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Altre Informazioni
Cosa contiene Mitoxatrone Sandoz
Il principio attivo è il mitoxantrone (come cloridrato).
Ciascun ml di Mitoxantrone Sandoz contiene 2 mg di mitoxantrone (come cloridrato).
Gli altri eccipienti sono:
- cloruro di sodio
- acetato di sodio
- acido acetico glaciale
- solfato di sodio
- acido cloridrico (per l'aggiustamento del pH) - acqua per iniezioni
Descrizione dell'aspetto di Mitoxantrone Sandoz 2 mg/ml, concentrato per soluzione per infusione e contenuto della confezione
Mitoxantrone Sandoz 2 mg/ml concentrato per soluzione per infusione, è una soluzione limpida, di colore blu, priva di particelle ed è fornita in flaconcini di vetro trasparente all'interno di una confezione di cartone.
1, 5 o 10 flaconcini identici, contenenti 10 mg di mitoxantrone in 5 ml o 20 mg di mitoxantrone in 10 ml, sono confezionati in scatole di cartone.
Sono disponibili flaconcini contenenti 5ml o 10 ml di mitoxantrone.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
MITOXANTRONE EBEWE 2 MG/ML, CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE.
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
1 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 2 mg di mitoxantrone (come cloridrato).
1 flaconcino da 5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 10 mg di mitoxantrone (come cloridrato).
1 flaconcino da 10 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 20 mg di mitoxantrone (come cloridrato).
Questo medicinale contiene 0,148 mmol/ml di sodio.
1 flaconcino da 5 ml di soluzione contiene 0,739 mmol di sodio.
1 flaconcino da 10 ml di soluzione contiene 1,478 mmol di sodio.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Concentrato per soluzione per infusione.
Soluzione limpida, di colore blu, priva di particelle.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Il mitoxantrone è indicato nel trattamento del carcinoma metastatico della mammella, del linfoma non-Hodgkin e della leucemia acuta non linfocitica negli adulti, in monoterapia o in associazione con altri farmaci antitumorali. È indicato inoltre nel trattamento del dolore da cancro della prostata avanzato refrattario al trattamento ormonale, in combinazione con basse dosi di corticosteroidi, qualora il trattamento analgesico attuato sia insufficiente o non appropriato.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Adulti e anziani:
Carcinoma della mammella metastatico, linfoma Non-Hodgkin:
Dosaggio in monoterapia: la dose iniziale raccomandata di mitoxantrone nella monoterapia è di 14 mg/m2 di superficie corporea, in un'unica somministrazione per via endovenosa che può essere ripetuta dopo 21 giorni qualora la conta leucocitaria e piastrinica abbia raggiunto dei livelli accettabili. Si raccomanda una dose iniziale inferiore (12 mg/m2 o meno) nei pazienti con riserve inadeguate di midollo osseo dovute, ad esempio, a trattamenti chemioterapici precedenti o a condizioni generali precarie.
I cambiamenti nella posologia e nei tempi delle successive somministrazioni devono essere determinati dal giudizio clinico in base al grado e alla durata della mielodepressione. Il mitoxantrone non deve essere somministrato a pazienti con una conta dei neutrofili 3 e/o delle piastrine 3. La tabella che segue serve da guida all'aggiustamento posologico nel trattamento del carcinoma metastatico della mammella in fase avanzata e del linfoma Non-Hodgkin a seconda del nadir ematologico (che abitualmente si verifica 10 giorni circa dopo la somministrazione).
Punto di massima depressione dopo la precedente somministrazione | |||
Leucociti (per mm3) | Piastrine (per mm3) | Tempo di recupero | Dose successiva, dopo adeguato recupero ematologico |
>1.500 | E > 50.000 | ≤ 21 giorni | Dopo recupero, ripetere la dose precedente |
>1.500 | E > 50.000 | > 21 giorni | Sospendere fino a recupero, poi ripetere la dose precedente |
OPPURE | Qualsiasi durata | Dopo recupero, diminuire di 2 mg/m2 la dose precedente | |
OPPURE | Qualsiasi durata | Dopo recupero, diminuire di 4 mg/m2 la dose precedente |
Terapia d'associazione. Il mitoxantrone è stato somministrato quale parte di una terapia d'associazione. Nel carcinoma metastatico della mammella, le associazioni del mitoxantrone con altri farmaci citotossici inclusi la ciclofosfamide e 5-fluorouracile oppure metotressato e mitomicina C si sono dimostrate efficaci. Per informazioni sulle modifiche della posologia e sulla somministrazione si deve fare riferimento alla letteratura.
In linea generale, quando il mitoxantrone viene impiegato in associazione chemioterapica con un altro farmaco con effetti mielodepressivi, la dose iniziale deve essere ridotta di 2-4 mg/m2 rispetto a quella raccomandata per l'uso in monoterapia; la dose successiva, come riportato nella tabella sopra, dipende dal grado e dalla durata della mielodepressione.
Leucemia acuta non linfocitica:
Dosaggio della monoterapia nella recidiva: la dose raccomandata per indurre la remissione è di 12 mg/m2 di superficie corporea, in un'unica somministrazione giornaliera per via endovenosa per 5 giorni consecutivi (in totale 60 mg/m2). Negli studi clinici in cui è stato impiegato un dosaggio di 12 mg/m2 al giorno per 5 giorni, i pazienti hanno ottenuto una remissione completa quale risultato del primo ciclo d'induzione.
Sollievo del dolore da cancro della prostata refrattario alla terapia ormonale:
12 mg/m2 somministrati per infusione endovenosa di breve durata, ad intervalli di 21 giorni in combinazione con 10 mg di prednisone per via orale.
La seguente tabella è suggerita come guida all'aggiustamento del dosaggio nel trattamento del dolore da cancro alla prostata ormonorefrattario.
Conta delle cellule ematiche prima della somministrazione successiva:
Leucociti | Granulociti | Piastrine | Aggiustamento del dosaggio nel ciclo successivo |
> 3 x 109/l | e > 1,5 x 109/l | e > 150 x 109/l | Nessun aggiustamento del dosaggio |
oppure | oppure | Differire di una settimana il ciclo successivo fino a quando non si raggiungono i valori richiesti |
Conta delle cellule ematiche al nadir (10-14 giorni dopo la somministrazione):
Granulociti | Piastrine | Aggiustamento del dosaggio nel ciclo successivo |
oppure | Diminuire la dose di 2 mg/m2 | |
> 1,0 x 109/l | e > 100 x 109/l | Con minima tossicità non-ematologica: aumentare la dose di 2 mg/m2 |
Terapia d'associazione: il mitoxantrone è stato impiegato in regimi d'associazione per il trattamento della leucemia acuta non linfocitica (LANL). La maggior parte dell'esperienza clinica riguarda l'associazione di mitoxantrone con citarabina che ha avuto successo sia nel trattamento primario della LANL che nel caso di recidiva.
Per l'induzione in pazienti non precedentemente trattati, uno schema terapeutico efficace è stato quello incentrato sulla somministrazione di 10-12 mg/m2 e.v. di mitoxantrone per 3 giorni in associazione con citarabina 100 mg/m2 e.v. per 7 giorni (per infusione continua). Quando ritenuto opportuno dal medico curante, questo regime è stato seguito da una seconda induzione e da cicli di consolidamento. Negli studi clinici, la durata della terapia nei cicli d'induzione e consolidamento con mitoxantrone è stata ridotta a 2 giorni e quella con citarabina a 5 giorni. In ogni caso, eventuali modifiche al sopra citato regime devono essere eseguite dal medico curante a seconda delle caratteristiche del singolo paziente.
Efficace si è dimostrata anche l'associazione di mitoxantrone ed etoposide nei pazienti con recidiva o in quelli refrattari alla chemioterapia convenzionale primaria. L'uso del mitoxantrone in associazione sia con etoposide che con altri agenti citotossici può dar luogo ad una più marcata mielodepressione rispetto a quella del solo mitoxantrone.
Gli aggiustamenti posologici, se del caso, devono essere eseguiti dal medico curante tenendo in considerazione tossicità, risposta e caratteristiche individuali del paziente.
Nei pazienti con alterazione dei test di funzionalità epatica può essere necessario un aggiustamento posologico. Cautela deve essere esercitata anche nel trattamento dei pazienti con epatopatia.
La stessa cautela deve essere adoperata anche nei pazienti nefropatici (vedere il Paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).
Per informazioni su specifici regimi posologici si deve far riferimento ai dati della letteratura.
Bambini e adolescenti:
Poiché l'esperienza nell'uso del mitoxantrone nella leucemia pediatrica è limitata, al momento non possono essere fornite raccomandazioni relative alla posologia in questa popolazione di pazienti.
Modo di somministrazione:
Solo per uso endovenoso.
Il prodotto deve essere diluito prima dell'uso (vedere il Paragrafo 6.6 Istruzioni per l'uso e per la manipolazione e lo smaltimento).
Occorre prestare attenzione onde evitare che il mitoxantrone venga a contatto con la cute, le mucose o gli occhi.
In caso di stravaso, la somministrazione deve essere immediatamente sospesa e ripresa in un'altra vena. Le proprietà non vescicanti del mitoxantrone riducono, tuttavia, al minimo il rischio di gravi reazioni locali in seguito a stravaso (vedere paragrafo 6.2. Incompatibilità 6.6 Precauzioni particolari per la conservazione).
04.3 Controindicazioni
Impiego in pazienti con grave depressione midollare.
Ipersensibilità al mitoxantrone o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Allattamento (per ciò che concerne la gravidanza vedere il Paragrafo 4.6
Gravidanza e allattamento).
Non per uso intratecale.
Non per uso intra-arterioso.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Il mitoxantrone è un farmaco attivo citotossico che deve essere utilizzato sotto la supervisione di uno specialista in oncologia che disponga di attrezzature adeguate per il monitoraggio clinico e laboratoristico durante e dopo il trattamento. Al pari degli altri agenti citotossici, il mitoxantrone deve essere maneggiato con cautela.
Durante il trattamento deve essere praticato un regolare monitoraggio dei parametri clinici ematologici e biochimici ed è inoltre necessario che siano eseguiti esami emocromocitometrici completi seriati. In base ai risultati di tali esami possono rendersi necessari aggiustamenti posologici (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione).
Il mitoxantrone deve essere utilizzato con cautela nei pazienti mielodepressi o in condizioni generali precarie. Si consiglia di eseguire con maggiore frequenza l'esame emocromocitometrico, prestando particolare attenzione al numero dei neutrofili. Nei soggetti precedentemente trattati con chemioterapia o radioterapia estese o in quelli debilitati, la mielodepressione può essere più grave e prolungata.
Sono stati riportati casi di alterazioni funzionali cardiache, tra cui insufficienza cardiaca congestizia e riduzione della frazione d'eiezione ventricolare sinistra, la maggior parte delle quali riguarda pazienti precedentemente trattati con derivati antraciclinici o con radioterapia mediastinica/toracica o affetti da cardiopatie pre-esistenti. Si raccomanda, quindi, che i pazienti appartenenti a queste categorie siano trattati con mitoxantrone a regime e dosaggio citotossico pieno anche se si sottolinea la necessità di riservare a questi soggetti un'attenzione ancora maggiore fin dall'inizio del trattamento e di eseguire accurati e regolari esami della funzione cardiaca. Un'attenzione particolare deve essere poi riservata ai pazienti trattati con la dose cumulativa massima di antracicline (ad es doxorubicina e daunorubicina).
Poiché l'esperienza relativa ai trattamenti di lunga durata con il mitoxantrone è al momento limitata, si consiglia d'effettuare esami della funzione cardiaca anche nei pazienti che non presentano fattori di rischio identificabili quando nel corso della terapia si sia raggiunta una dose cumulativa del farmaco superiore a 160 mg/m2.
Un'attenta supervisione è consigliata nel trattamento dei pazienti con insufficienza epatica grave, edema, ascite o versamento pleurico.
Nei pazienti con danno epatico è necessario osservare cautela (consultare al riguardo il paragrafo 4.2, Posologia e modo di somministrazione e 5.2 Proprietà farmacocinetiche).
Contenuto di sodio per iniezione:
10 mg/5 ml: 0,739 mmol di sodio.
20 mg/10 ml: 1.478 mmol di sodio.
Di tale contenuto si deve tener conto nei pazienti che seguono una dieta con contenuto di sodio controllato.
Il paziente deve essere inoltre informato che il mitoxantrone può conferire alle urine una colorazione blu-verde fino a 24 dopo la somministrazione.
Occasionalmente è stata segnalata una colorazione blu della pelle e delle unghie e in casi molto rari una colorazione blu delle sclere, peraltro reversibile.
Nel trattamento della leucemia può verificarsi iperuricemia in conseguenza della rapida lisi delle cellule tumorali provocata dal mitoxantrone. Monitorare pertanto i livelli sierici di acido urico e instaurare un trattamento ipouricemizzante prima di iniziare la terapia antileucemica. Le infezioni sistemiche devono essere trattate contemporaneamente alla terapia con mitoxantrone o immediatamente prima del suo inizio.
Non vi sono dati riguardanti la somministrazione di mitoxantrone per una via diversa da quella endovenosa e la sicurezza della somministrazione per via intratecale non è stata accertata.
L' immunizzazione può essere inefficace se eseguita durante la terapia con mitoxantrone. Evitare l'immunizazzione con vaccini vivi.
Le pazienti in età fertile e i loro partner devono essere informati della necessità di evitare gravidanze e di utilizzare adeguati metodi contraccettivi durante tutta a terapia e per almeno 6 mesi dopo il termine della stessa (vedere paragrafo 4.6 Gravidanza e allattamento)
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
L'associazione con altri farmaci provvisti di attività mielodepressiva può aumentare la mielotossicità del mitoxantrone e/o quella dei composti somministrati contemporaneamente.
La combinazione di mitoxantrone e farmaci potenzialmente cardiotossici (ad es. altre antracicline) aumenta la cardiotossicità.
Gli inibitori della topoisomerasi II, tra cui il mitoxantrone, in associazione con altri farmaci antineoplastici e/o con la radioterapia, sono stati associati allo sviluppo di leucemia mieloide acuta (LMA) o sindrome mielodisplastica (SMD) (vedere anche il paragrafo 4.8 Effetti indesiderati).
Se eseguita durante la terapia con mitoxantrone l'immunizzazione può essere inefficace.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Non esistono studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza.
Gli studi preclinici hanno dimostrato tossicità riproduttiva, mutagenicità e carcinogenicità (vedere il paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza) indicative di un rischio potenziale per l'uomo. Per quanto riguarda la teratogenicità, gli studi animali non hanno prodotto risultati sufficienti e il rischio potenziale per l'uomo non è ad oggi noto. Il mitoxantrone non deve essere somministrato alle gestanti in particolare durante il primo trimestre della gravidanza. Se il farmaco viene somministrato in gravidanza o se la paziente incorre in una gravidanza durante la terapia, la paziente deve essere informata dei potenziali pericoli per il feto. Le donne in età fertile e i loro partner devono essere informati della necessità di evitare gravidanze e di utilizzare adeguati metodi contraccettivi durante la terapia e per almeno 6 mesi dopo che questa è terminata.
Il mitoxantrone è escreto nel latte materno umano e concentrazioni significative del farmaco (18 ng/ml) sono state osservate fino a 28 giorni dopo l'ultima somministrazione. A causa delle potenziali gravi reazioni avverse nei neonati, il farmaco non deve essere impiegato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni) che deve essere sospeso prima d'iniziare la terapia.
L'allattamento è pertanto controindicato (vedere il paragrafo 4.3)
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
A causa dei possibili eventi indesiderati, il mitoxantrone può esercitare un'influenza leggera o moderata sulla capacità di guidare o utilizzare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
La frequenza degli eventi avversi è determinata utilizzando le seguenti definizioni convenzionali:
eventi molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100 a
Più del 10% dei pazienti può accusare degli effetti indesiderati.
La mielodepressione rappresenta una tossicità dose-limitante dovuta al mitoxantrone.
La mielodepressione può essere più grave e prolungata nei pazienti trattati in precedenza con chemioterapia o radioterapia.
Molto rari: variazione ponderale
Molto comuni: alterazioni transitorie dell'elettrocardiogramma (ECG) dopo un trattamento a lungo termine. Aritmia.
Comuni: riduzione asintomatica della frazione di eiezione ventricolare sinistra (2,6% con una dose cumulativa di 140 mg/m2), insufficienza cardiaca congestizia dopo trattamento a lungo termine (2,6% con una dose cumulativa di 140 mg/m2). Bradicardia sinusale.
La funzione cardiaca deve essere monitorata nei pazienti che hanno assunto dosi cumulative di mitoxantrone >160 mg/m2.
I pazienti precedentemente trattati con antracicline o altri farmaci oncolitici cardiotossici e/o radioterapia mediastinica e che sono affetti altresì da una patologia cardiovascolare soggiacente, corrono un rischio maggiore di sviluppare una malattia cardiaca.
I rapporti post-marketing hanno evidenziato la cardiotossicità del trattamento con il mitoxantrone a dosi cumulative inferiori a 100 mg/m2.
Frequenza non nota: sono stati segnalati casi di cardiomiopatia e infarto miocardico.
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Molto comuni: mielodepressione e ipoplasia midollare.
Leucopenia transitoria con nadir 10-13 giorni dopo il trattamento (leucopenia grave nel 6% dei casi), trombocitopenia (grave nell'1% dei casi), anemia, granulocitopenia, neutropenia, alterazione della conta leucocitaria.
Patologie del sistema nervoso:
Comuni: effetti neurologici indesiderati aspecifici quali capogiri, sonnolenza, nevriti, convulsioni, lievi parestesie. Cefalea.
Patologie dell'occhio:
Non comuni: è stata segnalata la colorazione blu reversibile della sclera.
Frequenza non nota: congiuntivite.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Comuni: rinite.
Non comuni: dispnea.
Patologie gastrointestinali:
Molto comuni: lieve nausea e vomito in circa il 50% dei pazienti (grave nell'1% dei casi), stomatite, diarrea, dolore addominale. Costipazione, mucosite, alterazione del gusto.
Comuni: sanguinamento gastrointestinale.
Frequenza non nota: pancreatite
Patologie renali e urinarie:
Molto comuni: aumento della concentrazione di urea nel sangue.
Comuni: alterazione del colorito delle urine entro 24 ore dalla somministrazione.
Nefrotossicità, aumento della creatinina sierica e aumento del contenuto di azoto plasmatico.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Molto comuni: alopecia di grado I-II in circa il 50% dei pazienti (l'alopecia grave è rara).
Comuni: arrossamento, eritemi.
Non comuni: colorazione blu della pelle e delle unghie
Frequenza non nota:
Sono state segnalate alterazioni ungueali (ad es. onicolisi, distrofia ungueale), stravaso sulla sede d'infusione che possono esitare in eritema, edema, dolore, bruciore e/o colorazione blu della cute. Lo stravaso può indurre una necrosi dei tessuti con una conseguente necessità di debridement e innesti cutanei.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Comuni: anoressia (perdita dell'appetito)
Frequenza non nota: iperuricemia
Infezioni e infestazioni:
Molto comuni: infezioni, infezioni del tratto respiratorio superiore, infezioni del tratto urinario.
Comuni: polmonite, sepsi, rinite.
Frequenza non nota: infezioni opportunistiche.
Lesioni, avvelenamento e complicazioni da procedura.
Frequenza non nota: ematomi.
Tumori benigni, maligni e aspecifiche non specificati (cisti e polipi compresi):
Frequenza non nota: leucemia acuta.
Gli inibitori della topoisomerasi II, tra cui il mitoxantrone, in combinazione con altri agenti antineoplastici e/o radioterapia si sono associati allo sviluppo di
leucemia mieloide acuta (LMA) o sindrome mielodisplastica (SMD) (vedere anche il Paragrafo 4.5Interazione con altri medicinali e altre forme d'interazione).
Patologie vascolari:
Molto comuni: emorragie.
Comuni: ipotensione.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Molto comuni: febbre.
Comuni: affaticamento, edema.
Non comuni: reazioni allergiche (ovvero esantema, dispnea, ipotensione).
Frequenza non nota: è stata segnalata l'occorrenza di flebiti nella sede d'iniezione. Debolezza.
Disturbi del sistema immunitario:
Frequenza non nota: reazioni anafilattiche (tra cui shock anafilattico).
Patologie epatobiliari:
Comuni: epatotossicità, aumento degli enzimi epatici (ALAT).
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella:
Molto comuni: amenorrea (può essere prolungata e corrispondere ad una menopausa precoce).
Disturbi psichiatrici:
Non comuni: ansia, confusione.
Sia in associazione con la chemioterapia combinata che con la monochemioterapia con mitoxantrone sono stati osservati rari casi di sindrome da lisi tumorale (caratterizzata da iperuricemia, iperpotassiemia, iperfosfatemia e ipocalcemia).
Nei pazienti leucemici, il quadro degli effetti indesiderati è generalmente simile, sebbene vi sia un aumento sia della frequenza sia della gravità specialmente della stomatite e della mucosite.
Tra i pazienti con sclerosi disseminata trattati con mitoxantrone si sono verificati due decessi improvvisi per i quali non è noto se esista una relazione causale con l'uso del mitoxantrone.
04.9 Sovradosaggio
In relazione al dosaggio somministrato e alle condizioni fisiche del paziente, si può manifestare tossicità a carico del sistema emopoietico, gastrointestinale, epatico o renale.
In rari casi si sono avuti eventi fatali quale risultato di una grave leucopenia con infezione in pazienti a cui era stata accidentalmente somministrata un'iniezione di mitoxantrone in bolo singolo a dosi oltre dieci volte superiori a quella raccomandata.
Non si conosce alcun antidoto specifico per il mitoxantrone.
In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere monitorato strettamente con somministrazione di una terapia di supporto e sintomatica.
Poiché il concentrato sterile di mitoxantrone si lega in gran parte ai tessuti è improbabile che la dialisi peritoneale o l'emodialisi siano efficaci nel trattamento del sovradosaggio.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: antracicline e sostanze correlate.
Codice ATC: L 01 DB 07
Il mitoxantrone è un derivato antracenedionico che si lega con il DNA del nucleo, il cui esatto meccanismo d'azione non è stato completamente chiarito. Il medicinale ha un effetto citotossico sulle cellule umane in coltura proliferanti e non proliferanti ad indicare che la sostanza non è ciclo cellulare-specifica.
Il mitoxantrone può essere somministrato in associazione con numerosi altr agenti citostatici e con i glucocorticoidi. È stato osservato un aumento dell'effetto sulla funzione midollare e sulla mucosa gastrointestinale, sebbene di natura reversibile, che può essere evitato attraverso un adeguato aggiustamento del dosaggio. Non sono state riscontrate reazioni avverse serie o inattese agli altri farmaci somministrati contemporaneamente.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Nei pazienti che ricevono mitoxantrone per via endovenosa, gli studi di farmacocinetica hanno dimostrato una clearance plasmatica trifasica.
La distribuzione ai tessuti è rapida ed estesa.
Legame con le proteine: il mitoxantrone ha un grado di legame con le proteine di circa il 78%.
È escreto attraverso i reni e il sistema epatobiliare. Solo il 20-320% della dose è risultata escreta entro i primi 5 giorni dalla somministrazione (6-11% nelle urine, 13-25% nelle feci). Del materiale recuperato nelle urine il 65% era costituito da mitoxantrone immodificato e il restante 35% era costituito essenzialmente da due metaboliti inattivi e dai loro coniugati glucuronidi. Circa due terzi sono stati escreti nelle prime 24 ore.
L'eliminazione del medicinale è lenta, con un'emivita di 12 giorni (range 5-18) e concentrazioni tissutali persistenti. Sia nei pazienti che ricevevano una dose singola di mitoxantrone ogni 21 giorni che nei pazienti trattati per 5 giorni consecutivi ogni 21 giorni, i valori relativi all'emivita del farmaco si sono dimostrati simili.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Tossicologia riproduttiva: la somministrazione endovenosa di mitoxantrone a ratte gravide in dosi pari a 0,05 volte quella usata nell'uomo (in mg/m2) ha provocato basso peso dei ratti alla nascita e ritardo di sviluppo dei reni. Nei conigli, il mitoxantrone ha dato origine a parti prematuri quando somministrato a dosi pari a 0,01 volte quelle impiegate nell'uomo. Il mitoxantrone non ha evidenziato reazioni avverse sulla fertilità dei maschi o delle femmine di ratto.
Mutagenicità: il mitoxantrone si è dimostrato mutageno su sistemi sia di batteri sia di mammiferi in vitro. In vitro negli epatociti di ratto e sulle cellule di ovaio di criceto cinese e in vivo nel midollo osseo di ratto, il mitoxantrone ha prodotto effetti clastogenici.
Carcinogenicità: il mitoxantrone somministrato per via endovenosa ai ratti e ai topi ad intervalli di 21 giorni, ha causato un'incidenza maggiore di fibromi e tumori del condotto uditivo esterno nei ratti e di adenoma epatocellulare nei topi maschi a dosaggi pari a 0,02 e 0,03 volte la dose impiegata nell'uomo (in mg/m2).
I dati sugli animali, i conclusione, sono ad oggi troppo limitati per poter giustificare conclusioni riguardo alla teratogenicità.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Acetato di sodio
Acido acetico glaciale
Solfato di sodio
Acqua per iniezioni
06.2 Incompatibilità
Il mitoxantrone non deve essere miscelato con eparina nella stessa infusione poiché può dar luogo alla formazione di un precipitato. Il mitoxantrone non deve essere miscelato nella stessa infusione con un altro medicinale.
06.3 Periodo di validità
Medicinale confezionato per la vendita: 2 anni (prima della ricostituzione).
Soluzioni diluite: 24 ore a 2-8° C.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede speciali condizioni per la conservazione.
È stata dimostrata una stabilità chimica e fisica in uso della durata di 24 ore a temperatura ambiente. Da un punto di vista microbiologico, il >prodotto diluito deve essere utilizzato immediatamente. Se non utilizzato subito, i tempi di conservazione in uso e le condizioni prima dell'uso sono responsabilità dell' utilizzatore e di norma non superano le 24 ore ad una temperatura compresa tra 2 e 8° C, a meno che la diluizione non abbia avuto luogo in condizioni di asepsi controllate e validate. Vedere il paragrafo 6.6 Istruzioni per l'uso e per la manipolazione e lo smaltimento.
Non refrigerare o congelare.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Flaconcini di vetro trasparente (Tipo I) con un tappo di gomma rivestito in teflon grigio e ghiera in alluminio.
Flaconcino da 5 ml: 10 mg di mitoxantrone
Flaconcino da 10 ml: 20 mg di mitoxantrone
1,5 o 10 flaconcini confezionati in scatole di cartone
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Mitoxantrone "Ebewe" deve essere diluito in almeno 50 ml di una delle seguenti soluzioni per infusione endovenosa: soluzione di cloruro di sodio allo 0,9%, soluzione glucosata al 5%. Somministrare la soluzione così ottenuta in non meno di 3 minuti attraverso i deflussori a flusso libero per infusione endovenosa delle sopracitate soluzioni. Il mitoxantrone non deve essere miscelato nella stessa infusione con un altro medicinale.
Fare attenzione onde evitare il contatto del mitoxatrone con la cute, le mucose o gli occhi. I flaconcini devono essere mantenuti in posizione eretta per evitare che gocce del farmaco rimangano nel tappo durante la preparazione con conseguente potenziale aerosolizzazione della soluzione.
Come con altri farmaci citotossici, è opportuno osservare cautela nella manipolazione del mitoxantrone (indossare guanti, maschera, camice).
Evitare il contatto con la pelle e con le mucose.
Qualora il mitoxantrone entri a contatto con la pelle, lavare con acqua.
Il personale femminile in stato di gravidanza non deve lavorare a contatto con questo farmaco.
Smaltimento del medicinale fuoriuscito:
Nel caso di versamento del mitoxantrone su macchinari o superfici dell'ambiente, si raccomanda di applicare la seguente procedura di bonifica: preparare una soluzione al 50% di candeggina fresca concentrata (contenente circa il 10-13% di cloro) (tutte le marche conosciute contengono sodio o calcio ipoclorito) in acqua. Inumidire dei panni assorbenti nella soluzione di candeggina e applicarli sul liquido versato. La perdita sarà resa innocua quando il colore blu risulterà completamente scomparso. Raccogliere quindi i panni umidi con dei tessuti asciutti, lavare la superficie con acqua e assorbire l'acqua con panni asciutti. Durante l'intera procedura deve essere indossato l'equipaggiamento protettivo. Tutti gli oggetti contaminati con il mitoxantrone (ad es. siringhe, aghi, panni e così via) devono essere trattati come rifiuti tossici e smaltiti in conformità con le disposizioni di legge in materia. Si raccomanda l'incenerimento dei materiali contaminati.
Rispettare le linee guida sulla manipolazione dei farmaci citotossici.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Ebewe Italia Srl,
Via Viggiano 90,
00178 Roma.
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
1 flaconcino da 5 ml: AIC 036111019/M
5 flaconcini da 5 ml: AIC 036111033/M
10 flaconcini da 5 ml: AIC 036111045/M
1 flaconcino da 10 ml: AIC 036111021/M
5 flaconcini da 10 ml: AIC 036111058/M
10 flaconcini da 10 ml: AIC 036111060/M
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Agosto 2008