Metforal - Foglio Illustrativo
Principi attivi: Metformina (metformina cloridrato)
METFORAL 850 mg compresse rivestite con film
I foglietti illustrativi di Metforal sono disponibili per le confezioni:Indicazioni Perché si usa Metforal? A cosa serve?
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antidiabetico orale
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non bastano ad un controllo adeguato della glicemia.
- Negli adulti Metforal può essere usato in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabetici orali o insieme all'insulina.
- Nei bambini di età superiore ai 10 anni e negli adolescenti, Metforal può essere utilizzato in monoterapia o in associazione con l'insulina.
È stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea dopo il fallimento del regime alimentare.
Controindicazioni Quando non dev'essere usato Metforal
- Ipersensibilità a metformina cloridrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico.
- Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina
- Condizioni acute con possibilità di alterazione della funzione renale come: - disidratazione - infezione grave - shock
- Somministrazione endovenosa o intraarteriosa di agenti di contrasto iodati (vedere Avvertenze speciali).
- Malattie acute o croniche che possano provocare ipossia tissutale come: - insufficienza cardiaca o respiratoria - recente infarto miocardico - shock - Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo
- Gravidanza e allattamento (vedere Avvertenze speciali).
Precauzioni per l'uso Cosa serve sapere prima di prendere Metforal
Acidosi lattica
L'acidosi lattica è una complicanza metabolica rara ma grave (alto tasso di mortalità in assenza di trattamento immediato), che può insorgere in seguito ad un accumulo di metformina. I casi riportati di acidosi lattica in pazienti trattati con metformina si sono verificati principalmente in pazienti diabetici affetti da insufficienza renale importante. L'incidenza dell'acidosi lattica può e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati, come diabete poco controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica ed eventuali altre condizioni associate all'ipossia. I pazienti devono essere istruiti a riconoscere i sintomi premonitori di acidosi lattica quali crampi muscolari con disturbi digestivi come dolore addominale e astenia grave. In caso di sospetta acidosi lattica, i pazienti devono sospendere la metformina cloridrato e avvertire tempestivamente il medico. L'acidosi lattica è caratterizzata da una dispnea con acidosi, dolori addominali e ipotermia seguiti da coma. I medici devono avvisare i pazienti del rischio di acidosi lattica e illustrarne i sintomi.
Funzione renale
Poiché la metformina viene escreta dai reni, la clearance della creatinina deve essere determinata prima di iniziare il trattamento e in seguito, con frequenza regolare (almeno una volta all'anno nei pazienti con funzione renale normale, almeno due-quattro volte l'anno nei pazienti con livelli di clearance della creatinina serica al limite inferiore del normale e nei soggetti anziani). La diminuzione della funzione renale nei soggetti anziani è frequente e asintomatica. Un'attenzione particolare va riservata alle situazioni in cui può venire compromessa la funzione renale, ad esempio quando si inizia una terapia antiipertensiva , una terapia con diuretici o quando si inizia una terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Somministrazione di agenti di contrasto iodati
La somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati nelle indagini radiologiche può portare ad un'insufficienza renale. Questo può causare un un accumulo di metformina che aumenta il rischio di acidosi lattica. La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o al momento dell'esame, e non deve essere ripresa se non 48 ore dopo l'esame e solo dopo aver ricontrollato che la funzione renale sia normale.
Chirurgia
La somministrazione di metformina deve essere interrotta 48 ore prima di un intervento chirurgico programmato in anestesia generale, spinale o peridurale. Il trattamento può essere ripreso non prima di 48 ore dall'intervento o dalla ripresa dell'alimentazione orale e soltanto dopo aver dimostrato una normale funzione renale.
Bambini e adolescenti:
La diagnosi di diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima di iniziare il trattamento con metformina.
Durante studi clinici controllati della durata di un anno, non sono stati riscontrati effetti della metformina sulla crescita e sulla pubertà; tuttavia, non sono disponibili dati a lungo termine su questi aspetti specifici. Si raccomanda pertanto di osservare attentamente i possibili effetti di metformina rispetto a questi parametri in bambini trattati con metformina, in particolare in quei bambini nel periodo della prepubertà.
Bambini di età compresa fra i 10 e i 12 anni:
Negli studi clinici controllati condotti su bambini e adolescenti sono stati inclusi soltanto 15 soggetti d'età compresa tra i 10 e i 12 anni. Benché l'efficacia e la sicurezza di metformina in questi bambini non differiscano dall'efficacia e sicurezza nei bambini di età maggiore e negli adolescenti, si raccomanda di prestare particolare attenzione quando si prescrive metformina a bambini d'età compresa tra i 10 e i 12 anni.
Altre precauzioni
Tutti i pazienti devono proseguire il loro regime alimentare distribuendo in modo regolare l'assunzione di carboidrati durante il giorno. I pazienti in sovrappeso devono continuare il regime alimentare ipocalorico.I test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete dovranno essere eseguiti regolarmente. La metformina cloridrato da sola non provoca mai ipoglicemia, anche se si consiglia una certa cautela quando viene usata in combinazione con l'insulina o altri antidiabetici orali (ad es. sulfaniluree o meglitinidi).
Interazioni Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Metforal
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, inclusi quelli senza prescrizione medica.
Combinazioni sconsigliate
Alcol
Aumento del rischio di acidosi lattica nelle intossicazioni acute da alcol, soprattutto nei casi di:
- digiuno o malnutrizione
- insufficienza epatica
Evitare il consumo di alcol e di farmaci contenenti alcol.
Agenti di contrasto iodati
La somministrazione endovascolare di agenti di contrasto iodati può provocare un'insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e rischio di acidosi lattica. La metformina deve quindi essere interrotta prima o al momento dell'analisi, riprendendo la somministrazione non prima di 48 ore dopo l'esame e solo dopo aver controllato che la funzione renale è tornata normale (vedere sezione "Precauzioni per l'uso").
Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso
- Medicinali con intrinseca attività iperglicemica (come glucocorticoidi per via sistemica e locale e simpaticomimetici). Informare il paziente ed eseguire controlli più frequenti della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario adeguare il dosaggio della metformina durante la terapia con l'altro farmaco.
- I diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa, possono aumentare il rischio di acidosi lattica per la loro capacità di ridurre la funzione renale.
- In caso di uso concomitante di metformina (soprattutto ad alti dosaggi) con farmaci cationici eliminati per secrezione tubulare renale (es.: ranolazina e cimetidina) devono essere presi in considerazione uno stretto monitoraggio del controllo glicemico, l'adeguamento del dosaggio nell'ambito della posologia raccomandata e modifiche nel trattamento della patologia diabetica.
Avvertenze È importante sapere che:
Ogni trattamento ed in particolare il passaggio da o ad altri ipoglicemizzanti, deve essere prescritto dal medico. È necessario attenersi rigorosamente alle prescrizioni mediche circa la posologia e le modalità di assunzione, nonché per quanto concerne il concomitante regime dietetico e l'attività fisica.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza
Il diabete non controllato durante la gravidanza (gestazionale o permanente) è associato ad un aumento del rischio di anomalie congenite e mortalità perinatale. Una quantità limitata di dati relativa all'assunzione di metformina da parte di donne in gravidanza non indica un aumento di rischio di anomalie congenite. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per quanto riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. Quando la paziente ha in programma una gravidanza e durante la gravidanza stessa, si raccomanda di non trattare il diabete con metformina ma di usare l'insulina per mantenere i livelli di glicemia più vicini possibile al normale e in questo modo ridurre i rischi di malformazioni fetali
Allattamento
La metformina viene escreta nel latte materno. Non sono state osservate reazioni avverse in neonati/bambini allattati al seno. Tuttavia, poiché sono disponibili soltanto dati limitati, l'allattamento non è consigliato durante il trattamento con metformina. Bisogna quindi decidere se interrompere l'allattamento considerando i vantaggi dell'allattamento e il possibile rischio di eventi avversi per il bambino.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La metformina in monoterapia non provoca ipoglicemia, quindi non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. I pazienti dovranno tuttavia essere informati del rischio di ipoglicemia quando la metformina viene usata in combinazione con altri farmaci antidiabetici (sulfaniluree, insulina, meglitinidi).
Dosi e modo d'uso Come usare Metforal: Posologia
Adulti
Monoterapia e combinazione con altri farmaci antidiabetici orali
- Di norma la dose iniziale è di una compressa 2 o 3 volte al giorno assunta durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni la dose va adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento del dosaggio graduale può migliorare la tollerabilità gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è di 3 g al giorno, assunta in 3 dosi separate.
- In caso di passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale alla metformina cloridrato: interrompere il farmaco precedente e iniziare con la metformina alla dose sopra indicata.
Combinazione con l'insulina
La metformina cloridrato e l'insulina possono essere usate in associazione per migliorare il controllo del tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato viene somministrata alla dose iniziale abituale di 2-3 volte al giorno, mentre la dose di insulina viene adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio.
Anziani
A causa della possibile ridotta funzionalità renale nei pazienti anziani, il dosaggio di metformina deve essere adeguato sulla base della funzionalità renale. È pertanto necessaria una valutazione periodica della funzione renale.
Bambini di età superiore a i 10 anni e adolescenti
Monoterapia e associazione con insulina
La dose iniziale consiste generalmente nella somministrazione di una compressa rivestita una volta al dì durante o dopo i pasti.
Dopo 10-15 giorni la dose deve essere adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento graduale del dosaggio può migliorare la tollerabilità gastrointestinale del medicinale.
La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è 2 g al dì, assunta in 2 o 3 dosi separate.
Sovradosaggio Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Metforal
Non sono state osservate forme di ipoglicemia con dosaggi di metformina cloridrato fino a 85 g, benché in tali circostanze sia insorta un'acidosi lattica. Forti sovradosaggi o rischi concomitanti della metformina possono portare all'acidosi lattica.
L'acidosi lattica rappresenta un caso medico di emergenza e va trattata in ospedale. Il metodo più efficace per eliminare lattato e metformina è l'emodialisi.
Effetti indesiderati Quali sono gli effetti collaterali di Metforal
- I sintomi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito sono molto comuni (frequenza ≥10%): si verificano generalmente all'inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Per impedire l'insorgere di questi sintomi gastrointestinali si raccomanda di assumere la metformina in 2 o 3 dosi giornaliere durante o dopo i pasti. Un aumento graduale del dosaggio può migliorare la tollerabilità a livello gastrointestinale.
- Il sapore metallico in bocca (frequenza pari a 3 %) è comune.
- Un leggero eritema è stato riscontrato in alcuni soggetti ipersensibili. L'incidenza di questo effetto è tuttavia molto rara (frequenza < 0,01 %) - Una diminuzione dell'assorbimento di vitamina B12 con riduzione dei livelli serici è stata osservata molto raramente nei pazienti sottoposti a trattamento con metformina a lungo termine (frequenza < 0,01 %). Questa deve essere considerata come possibile causa in pazienti con anemia megaloblastica.
- L'acidosi lattica (0,03 casi/1000 anni paziente) è molto rara.
- Sono stati riportati casi isolati di anomalie nei test di funzionalità epatica o di epatite che si sono risolte con l'interruzione del trattamento con metformina cloridrato.
Bambini e adolescenti
In dati pubblicati e post-marketing e in studi clinici controllati in popolazione pediatrica limitata d'età compresa tra i 10 e i 16 anni sottoposta a trattamento della durata di 1 anno, gli effetti indesiderati riportati erano simili, per tipologia e gravità, a quelli riportati per gli adulti.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili". La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e conservazione
Scadenza: vedere la data di scadenza riportata sulla confezione.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.
Conservare il medicinale in luogo asciutto. Tenere il medicinale fuori dalla vista e della portata dei bambini
Composizione e forma farmaceutica
COMPOSIZIONE
Ogni compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo: 850 mg di metformina cloridrato, equivalenti a 662,9 mg di metformina
Eccipienti: silice colloidale anidra, povidone, macrogol 4000, magnesio stearato, Opadry II 85F29116 clear (polivinil alcool, macrogol 3350, talco).
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
Compressa rivestita con film rotonda, biconvessa, di colore bianco. 30 compresse rivestite
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
METFORAL 500 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene:
500 mg di metformina cloridrato, equivalenti a 390 mg di metformina.
METFORAL 850 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene:
850 mg di metformina cloridrato, equivalenti a 662,9 mg di metformina.
Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compresse rivestite con film
METFORAL 500 mg compresse rivestite con film:
Compressa rivestita con film rotonda, biconvessa, di colore bianco.
METFORAL 850 mg compresse rivestite con film:
Compressa rivestita con film oblunga, di colore bianco, con linea di prerottura su entrambi i lati.
La linea di incisione sulla compressa serve per agevolarne la rottura al fine di ingerire la compressa più facilmente e non per dividerla in dosi uguali.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non bastano ad un controllo adeguato della glicemia.
• Negli adulti METFORAL 500 mg/METFORAL 850 mg possono essere usati in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabetici orali o insieme all'insulina.
• Nei bambini di età superiore ai 10 anni e negli adolescenti, METFORAL 500 mg/METFORAL 850 mg possono essere utilizzati in monoterapia o in associazione con l'insulina.
È stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea dopo il fallimento del regime alimentare (vedere paragrafo 5.I.).
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Adulti
Monoterapia
Di norma la dose iniziale è di 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno assunta durante o dopo i pasti.
Dopo 10-15 giorni la dose va adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento del dosaggio graduale può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è di 3 g al giorno, assunta in 3 dosi separate.
In caso di passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale: interrompere il farmaco precedente e iniziare con la metformina cloridrato alla dose sopra indicata.
Terapia in associazione con l'insulina
La metformina cloridrato e l'insulina possono essere usate in associazione per migliorare il controllo del tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato viene somministrata alla dose iniziale abituale di 500 mg o 850 mg 2 o 3 volte al giorno, mentre la dose di insulina viene adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio.
Anziani
A causa della possibile ridotta funzionalità renale nei pazienti anziani, il dosaggio di metformina cloridrato deve essere adeguato sulla base della funzione renale. È pertanto necessaria una valutazione periodica della funzione renale (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
Monoterapia e associazione con insulina
• METFORAL 500 mg/METFORAL 850 mg possono essere usati nei bambini di età superiore ai 10 anni e negli adolescenti.
• La dose iniziale consiste generalmente nella somministrazione di 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato una volta al dì durante o dopo i pasti.
Dopo 10-15 giorni la dose deve essere adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento graduale del dosaggio può migliorare la tollerabilità gastrointestinale del medicinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è 2 g al dì, assunta in 2 o 3 dosi separate.
04.3 Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico.
- Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina
- Condizioni acute con possibilità di alterazione della funzione renale come: disidratazione, infezione grave, shock
- Malattie acute o croniche che possano provocare ipossia tissutale come: insufficienza cardiaca o respiratoria, recente infarto miocardico, shock
- Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Acidosi lattica
L'acidosi lattica è una complicanza metabolica rara ma grave (alto tasso di mortalità in assenza di trattamento immediato), che può insorgere in seguito ad un accumulo di metformina. I casi riportati di acidosi lattica in pazienti trattati con metformina si sono verificati principalmente in pazienti diabetici affetti da insufficienza renale importante. L'incidenza dell'acidosi lattica può e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati, come diabete poco controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica ed eventuali altre condizioni associate all'ipossia.
Diagnosi:
Il rischio di acidosi lattica deve essere considerato in caso di sintomi non specifici quali crampi muscolari con disturbi digestivi come dolore addominale e astenia grave.
L'acidosi lattica è caratterizzata da una dispnea con acidosi, dolori addominali e ipotermia seguiti da coma. Gli esami diagnostici di laboratorio mostrano una diminuzione del pH nel sangue, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l, e un aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato. In caso di sospetta acidosi metabolica, sospendere la metformina e ricoverare il paziente immediatamente (vedere paragrafo 4.9).
I medici devono avvisare i pazienti del rischio di acidosi lattica e illustrarne i sintomi.
Funzione renale
Poichè la metformina viene escreta dai reni, la clearance della creatinina (che può essere valutata in base ai livelli di creatinina sierica mediante l'utilizzo della formula di Cockcroft-Gault) deve essere determinata prima di iniziare il trattamento e in seguito, con frequenza regolare:
- almeno una volta all'anno nei pazienti con funzione renale normale,
- almeno due-quattro volte l'anno nei pazienti con livelli di clearance della creatinina al limite inferiore del normale e nei soggetti anziani.
La diminuzione della funzione renale nei soggetti anziani è frequente e asintomatica. Un'attenzione particolare va riservata alle situazioni in cui può venire compromessa la funzione renale, ad esempio quando si inizia una terapia antiipertensiva, una terapia con diuretici o quando si inizia una terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Somministrazione di agenti di contrasto iodati
La somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati nelle indagini radiologiche può portare ad un'insufficienza renale. Questo può causare un accumulo di metformina che aumenta il rischio di acidosi lattica.
La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o al momento dell'esame e non deve essere ripresa se non dopo 48 ore e solo dopo aver ricontrollato che la funzione renale sia normale (vedere paragrafo 4.5).
Interventi chirurgici
La somministrazione di metformina deve essere interrotta 48 ore prima di un intervento chirurgico programmato in anestesia generale, spinale o peridurale. Il trattamento può essere ripreso non prima di 48 ore dall'intervento o dalla ripresa dell'alimentazione orale e soltanto dopo aver dimostrato una normale funzione renale.
Altre precauzioni
Tutti i pazienti devono proseguire il loro regime alimentare distribuendo in modo regolare l'assunzione di carboidrati durante il giorno. I pazienti in sovrappeso devono continuare il regime alimentare ipocalorico.
I test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete dovranno essere eseguiti regolarmente.
La metformina da sola non provoca ipoglicemia, anche se si consiglia una certa cautela quando viene usata in combinazione con l'insulina o altri antidiabetici orali (ad es. sulfaniluree o meglitinidi).
Popolazione pediatrica
La diagnosi di diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima di iniziare il trattamento con metformina.
Durante studi clinici controllati della durata di un anno, non sono stati riscontrati effetti della metformina sulla crescita e sulla pubertà; tuttavia, non sono disponibili dati a lungo termine su questi aspetti specifici. Si raccomanda pertanto di osservare attentamente i possibili effetti di metformina rispetto a questi parametri in bambini trattati con metformina, in particolare in quei bambini nel periodo della prepubertà.
Bambini di età compresa fra i 10 e i 12 anni
Negli studi clinici controllati condotti su bambini e adolescenti sono stati inclusi soltanto 15 soggetti d'età compresa tra i 10 e i 12 anni. Benché l'efficacia e la sicurezza di metformina in questi bambini non differiscano dall'efficacia e sicurezza nei bambini di età maggiore e negli adolescenti, si raccomanda di prestare particolare attenzione quando si prescrive metformina a bambini d'età compresa tra i 10 e i 12 anni.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
USO CONCOMITANTE NON RACCOMANDATO
Alcol
• L'intossicazione acuta da alcol è associata con aumento del rischio di acidosi lattica, soprattutto nei casi di:
• digiuno o malnutrizione,
• insufficienza epatica.
• Evitare il consumo di alcol o di farmaci contenenti alcol.
Agenti di contrasto iodati
• La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati può provocare un'insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e rischio di acidosi lattica.
La metformina deve quindi essere interrotta prima o al momento dell'analisi, riprendendo la somministrazione non prima di 48 ore dopo l'esame e solo dopo aver controllato se la funzione renale è normale (vedere paragrafo 4.4).
ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO PRECAUZIONE PER L'USO
• Medicinali con intrinseca attività iperglicemica (come glucocorticoidi per via sistemica e locale e simpaticomimetici). Può essere necessario eseguire controlli più frequenti della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario adeguare il dosaggio della metformina durante la terapia con l'altro farmaco.
• I diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa, possono aumentare il rischio di acidosi lattica per la loro capacità di ridurre la funzione renale.
• Medicinali trasportati dal Trasportatore Cationico Organico-2 (OCT2), es. ranolazina o cimetidina:
In soggetti con diabete mellito di tipo II la somministrazione concomitante di metformina (1000 mg due volte al giorno) e ranolazina 500 mg e 1000 mg due volte al giorno ha aumentato l'esposizione plasmatica di metformina di 1.4 e 1.8 volte rispettivamente. Uno studio condotto su sette volontari sani ha mostrato che la cimetidina, somministrata alla dose di 400 mg due volte al giorno, ha aumentato l'esposizione sistemica di metformina (AUC) del 50% e la Cmax dell'81%.
Quindi durante la somministrazione contemporanea di metformina e farmaci cationici che vengono eliminati mediante secrezione tubulare renale devono essere presi in considerazione uno stretto monitoraggio del controllo glicemico, l'adeguamento del dosaggio nell'ambito della posologia raccomandata e modifiche nel trattamento della patologia diabetica.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Il diabete non controllato durante la gravidanza (gestazionale o permanente) è associato ad un aumento del rischio di anomalie congenite e mortalità perinatale.
Una quantità limitata di dati sull'assunzione di metformina da parte di donne in gravidanza non indica un aumento del rischio di anomalie congenite. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per quanto riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale.
Quando la paziente ha in programma una gravidanza e durante la gravidanza stessa, si raccomanda di non trattare il diabete con metformina, ma di usare l'insulina per mantenere i livelli di glicemia più vicini possibile al normale, in modo da ridurre i rischi di malformazioni fetali.
Allattamento
La metformina viene escreta nel latte materno umano. Non è stato mostrato alcun effetto della metformina in neonati/lattanti allattati da donne trattate. Tuttavia, poiché sono disponibili soltanto dati limitati, l'allattamento non è raccomandato durante il trattamento con metformina. Bisogna quindi decidere se interrompere l'allattamento, considerando i vantaggi dell'allattamento al seno e il possibile rischio di eventi avversi per il bambino.
Fertilità
La fertilità di ratti maschi o femmine non è stata influenzata dalla metformina quando somministrata a dosi fino a 600 mg/kg/il giorno, che è circa tre volte la dose massima giornaliera raccomandata negli esseri umani in rapporto alla superficie corporea.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La metformina in monoterapia non provoca ipoglicemia, quindi non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. I pazienti dovranno tuttavia essere informati del rischio di ipoglicemia quando la metformina viene usata in combinazione con altri agenti antidiabetici (sulfaniluree, insulina, meglitinidi).
04.8 Effetti indesiderati
Le seguenti reazioni avverse possono verificarsi durante il trattamento con metformina.
Le frequenze sono definite come di seguito riportato:molto comune: ≥ 1/10; comune: > 1/100, ≥ 1/10; non comune: > 1/1000, ≥ 1/100; raro: > 1/10.000, ≥ 1/1.000; molto raro: ≥ 1/10.000, non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie del sistema nervoso:
Comune: Alterazioni del gusto
Patologie gastrointestinali:
Molto comune: Patologie gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito. Questi effetti indesiderati si verificano con maggiore frequenza durante l'inizio della terapia e si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Per evitare questi effetti, siraccomanda l'assunzione di metformina 2 o 3 volte al dì durante o dopo i pasti. Anche un aumento graduale del dosaggio può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Molto raro:
reazioni cutanee quali eritema, prurito e orticaria.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Molto raro:
- acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4).
- In pazienti trattati a lungo termine con metformina è stata osservata una riduzione dell'assorbimento di vitamina B12 con diminuzione dei livelli sierici. Questa deve essere considerata come possibile causa in pazienti con anemia megaloblastica.
Patologie epatobiliari:
Molto raro:
Sono stati riportati casi isolati di anomalie nei test di funzionalià epatica o di epatite che si sono risolti con l'interruzione del trattamento con metformina.
Popolazione pediatrica
In dati pubblicati e post-marketing e in studi clinici controllati in popolazione pediatrica limitata d'età compresa tra i 10 e i 16 anni sottoposta a trattamento della durata di 1 anno, gli effetti indesiderati riportati erano simili, per natura e gravità, a quelli riportati per gli adulti.
Segnalazione di sospette reazioni avverse
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante. Essa permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
04.9 Sovradosaggio
Non sono state osservate forme di ipoglicemia con dosaggi di metformina cloridrato fino a 85 g, benché in tali circostanze sia insorta un'acidosi lattica. Forti sovradosaggi o rischi concomitanti della metformina possono portare all'acidosi lattica. L'acidosi lattica rappresenta un caso medico di emergenza e va trattata in ospedale. Il metodo più efficace per eliminare lattato e metformina è l'emodialisi.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
IPOGLICEMIZZANTE ORALE
Categoria farmacoterapeutica: ipoglicemizzanti, escluse le insuline. Biguianidi.
Codice ATC: A10BA02.
Meccanismo d'azione
La metformina può agire attraverso 3 meccanismi:
(1) Riduzione della produzione epatica di glucosio attraverso l'inibizione della gluconeogenesi e della glicogenolisi;
(2) Nei muscoli, aumentando la sensibilità all'insulina, migliorando la captazione e l' utilizzo del glucosio a livello periferico;
(3) Ritardando l'assorbimento intestinale del glucosio.
La metformina stimola la glicogenosintesi intracellulare agendo sulla glicogeno sintetasi.
La metformina aumenta la capacità di trasporto di tutti i tipi di trasportatori di membrana del glucosio (GLUT) attualmente noti.
Effetti farmacodinamici
La metformina è una biguanide con effetti antiperglicemici, che riduce la glicemia basale e postprandiale. Non stimola la secrezione di insulina e quindi non causa ipoglicemia.
Nell'uomo, indipendentemente dall'azione sulla glicemia, la metformina ha effetti favorevoli sul metabolismo dei lipidi. Questo fenomeno è stato dimostrato a dosi terapeutiche in studi clinici controllati a medio e lungo termine: la metformina riduce i livelli di colesterolo totale, di colesterolo LDL e dei trigliceridi.
Efficacia e sicurezza clinica
Lo studio prospettico randomizzato (UKPDS) ha dimostrato il beneficio a lungo termine del controllo intensivo della glicemia in pazienti adulti con diabete di tipo 2.
L' analisi dei risultati relativi ai pazienti in sovrappeso trattati con metformina cloridrato dopo il fallimento del solo regime alimentare hanno dimostrato quanto segue:
- una riduzione significativa del rischio assoluto di complicanze correlate al diabete nel gruppo trattato con metformina cloridrato (29,8 eventi/1000 anni paziente) rispetto al solo regime alimentare (43,3 eventi/1000 anni paziente), p=0,0023, e rispetto ai gruppi trattati in monoterapia con insulina e sulfaniluree (40,1 eventi/1000 anni paziente), p=0,0034;
- una riduzione significativa del rischio assoluto di mortalità correlata al diabete: metformina cloridrato 7,5 eventi/1000 anni paziente, solo regime alimentare 12,7 eventi/1000 anni paziente, p=0,017;
- una riduzione significativa del rischio assoluto di mortalità complessiva: metformina cloridrato 13,5 eventi/1000 anni paziente rispetto al solo regime alimentare 20,6 eventi/1000 anni paziente (p=0,011), e rispetto ai gruppi trattati in monoterapia con insulina e sulfaniluree 18,9 eventi/ 1000 anni paziente (p=0,021);
- una riduzione significativa del rischio assoluto di infarto miocardico: metformina cloridrato 11 eventi/1000 anni paziente, solo regime alimentare 18 eventi/1000 anni paziente (p=0,01).
Per la metformina cloridrato usata come terapia di seconda istanza in associazione con una sulfanilurea non sono stati riscontrati benefici nel risultato clinico.
Nei casi di diabete di tipo 1 è stata usata su pazienti selezionati l'associazione di metformina cloridrato e insulina ma il vantaggio clinico di questa associazione non è stato formalmente determinato.
Popolazione pediatrica
Studi clinici controllati condotti su una popolazione pediatrica limitata d'età compresa tra i 10 e i 16 anni trattata per 1 anno hanno dimostrato una risposta del controllo glicemico simile a quella osservata negli adulti.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
Dopo una dose orale di metformina cloridrato, la Tmax viene raggiunta in 2,5 ore. La biodisponibilità assoluta di una compressa di metformina cloridrato da 500 mg o 850 mg è circa del 50-60 % nei soggetti sani. Dopo una dose orale la frazione non assorbita riscontrata nelle feci era del 20-30 %.
Dopo somministrazione orale, l'assorbimento di metformina è saturabile e incompleto. Si suppone che la farmacocinetica dell'assorbimento di metformina non sia lineare.
Ai dosaggi di metformina cloridrato e con gli schemi di dosaggio normalmente applicati, le concentrazioni nel plasma in stato di equilibrio vengono raggiunte entro 24-48 ore e generalmente sono inferiori a 1 mcg/ml. In studi clinici controllati, i livelli massimi di metformina nel plasma (Cmax) non superavano 4 mcg/ml, nemmeno ai dosaggi massimi.
L'alimentazione riduce e ritarda leggermente l'assorbimento di metformina. In seguito alla somministrazione di una dose di 850 mg di metformina cloridrato, sono stati osservati una concentrazione di picco nel plasma inferiore del 40 %, una diminuzione del 25 % dell'AUC (area sotto la curva) e un prolungamento di 35 minuti del tempo necessario per arrivare alla concentrazione di picco nel plasma. La rilevanza clinica di queste diminuzioni è sconosciuta.
Distribuzione
Il legame alle proteine plasmatiche è trascurabile. La metformina cloridrato si distribuisce negli eritrociti. Il picco nel sangue è inferiore al picco nel plasma e compare più o meno nello stesso tempo. Gli eritrociti rappresentano molto probabilmente un compartimento di distribuzione secondario. Il volume medio di distribuzione (Vd) è tra 63 e 276 l.
La metformina viene escreta inalterata nelle urine. Nell'uomo non sono stati identificati metaboliti.
Eliminazione
La clearance renale della metformina è di > 400 ml/min, questo indica che la metformina viene eliminata tramite filtrazione glomerulare e secrezione tubulare. In seguito ad una dose orale, l'emivita di eliminazione terminale apparente è di circa 6,5 ore.
Quando la funzione renale è compromessa, la clearance renale diminuisce proporzionalmente a quella della creatinina, con conseguente prolungamento dell'emivita di eliminazione e aumento dei livelli di metformina nel plasma.
Popolazione pediatrica
Studio a dose singola: Dopo la somministrazione di una singola dose di metformina cloridrato 500 mg, pazienti in età pediatrica hanno mostrato un profilo farmacocinetico identico a quello osservato in soggetti adulti sani.
Studio a dose multipla: I dati sono limitati ad uno studio. Dopo la somministrazione di dosi ripetute di metformina cloridrato 500 mg due volte al dì per 7 giorni, in pazienti in età pediatrica la concentrazione di picco nel plasma (Cmax) e l'esposizione sistemica (AUC0-t) sono diminuite rispettivamente di circa il 33% e il 40%, rispetto ai pazienti adulti diabetici che hanno ricevuto dosi ripetute di 500 mg due volte al dì per 14 giorni. Poiché la dose è titolata individualmente sulla base del controllo della glicemia, tale aspetto è di rilevanza clinica limitata.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Sulla base di studi convenzionali riguardanti sicurezza, farmacologia, tossicità di dosaggi ripetuti, genotossicità, potenziale cancerogeno, riproduzione della tossicità, i dati preclinici non mostrano pericoli particolari per l'uomo.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Silice colloidale anidra, povidone, macrogol 4000, magnesio stearato, Opadry II 85F29116 clear (polivinil alcool, macrogol 3350, talco).
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
5 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Da conservarsi in luogo asciutto.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Blister termoformati da nastro di PVC/PVDC rigido, sigillati per termosaldatura con nastro di alluminio laccato con resina termosaldante, confezionati in astuccio di cartoncino litografato.
METFORAL 500 mg compresse rivestite con film - 50 compresse rivestite
METFORAL 850 mg compresse rivestite con film - 30 compresse rivestite
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa vigente.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Laboratori Guidotti S.p.A., Via Livornese 897, Pisa - La Vettola
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
METFORAL 500 mg compresse rivestite con film AIC: 019449014
METFORAL 850 mg compresse rivestite con film AIC: 019449038
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Rinnovo Autorizzazione: maggio 2010
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Aprile 2014