Lodoz - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Bisoprololo (Bisoprololo fumarato), Idroclorotiazide
Lodoz 2,5 mg/6,25 mg, compressa rivestita con film
Lodoz 5 mg/6,25 mg, compressa rivestita con film
Lodoz 10 mg/6,25 mg, compressa rivestita con film
IndicazioniPerché si usa Lodoz? A cosa serve?
Lodoz contiene i principi attivi bisoprololo e idroclorotiazide:
- Il bisoprololo appartiene a un gruppo di medicinali chiamato beta-bloccanti e viene utilizzato per ridurre la pressione sanguigna.
- L'idroclorotiazide appartiene a un gruppo di medicinali chiamato tiazidi diuretici. Favorisce l'abbassamento della pressione sanguigna aumentando la produzione di urina.
Lodoz è indicato per il trattamento della pressione alta di lieve e moderata entità.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Lodoz
Non prenda Lodoz in presenza di una qualsiasi delle seguenti condizioni:
- allergia (ipersensibilità) a bisoprololo, idroclorotiazide, altri tiazidi, sulfonamidi o a uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo "Cosa contiene Lodoz")
- asma grave o alcune forme di malattie bronchiali croniche gravi
- insufficienza cardiaca non controllata mediante terapia o shock cardiogeno (una cardiopatia acuta grave che provoca pressione bassa e insufficienza circolatoria)
- alcune aritmie cardiache, in particolare battito cardiaco rallentato che provoca problemi, disturbi della conduzione e un disturbo chiamato sindrome del seno malato.
- feocromocitoma (tumore della ghiandola surrenale che secerne sostanze che inducono pressione alta grave) non trattato
- gravi problemi di circolazione agli arti (come, ad esempio, la sindrome di Raynaud, che può causare formicolio o colorazione pallida o bluastra delle dita delle mani o dei piedi)
- aumento dell'acidità sanguigna (acidosi metabolica) come risultato di una malattia grave
- problemi epatici o renali gravi
- bassi livelli ematici di potassio con mancata risposta al trattamento
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Lodoz
Non interrompa mai il trattamento in modo improvviso, in particolare se soffre di alcuni disturbi cardiaci (malattia ischemica cardiaca, ad esempio angina pectoris).
Prima di prendere Lodoz informi il medico se presenta una qualsiasi delle seguenti condizioni:
- qualsiasi malattia cardiaca come insufficienza cardiaca, aritmie o angina di Prinzmetal
- problemi di circolazione agli arti meno gravi (in particolare dovuti a sindrome di Raynaud)
- problemi epatici o renali
- feocromocitoma (tumore della ghiandola surrenale)
- malattie bronchiali croniche meno gravi (asma o patologia ostruttiva cronica delle vie aeree)
- diabete
- disturbi della tiroide
- psoriasi
- digiuno stretto
- storia di allergia alle penicilline.
Inoltre, informi il medico:
- se ha sofferto di gotta, poiché Lodoz può aumentare il rischio di attacchi di gotta
- se sarà sottoposto ad anestesia (ad esempio, per un'operazione chirurgica) poiché Lodoz può influenzare la reazione dell'organismo in tale circostanza
- se prevede di sottoporsi a terapia di desensibilizzazione, poiché Lodoz può aumentare le probabilità di reazioni allergiche, o tali reazioni possono essere più gravi
- se è in allattamento o intende allattare
- se intende esporsi alla luce solare o artificiale (UV), poiché, dopo l'esposizione, alcuni pazienti hanno sviluppato eruzioni cutanee. In tal caso, deve proteggere la pelle durante il trattamento con Lodoz.
- se si verifica una riduzione acuta della capacità visiva o dolore oculare entro ore o settimane dall'inizio del trattamento con il medicinale. Se non trattato il glaucoma acuto ad angolo chiuso (un disturbo che colpisce l'occhio) può portare a perdita permanente della vista, quindi informi immediatamente il medico.
Prove aggiuntive
L'idroclorotiazide agisce sull'equilibrio dei livelli di sale e acqua nell'organismo. Il medico può ritenere opportuno effettuare sporadici controlli di tali valori. Ciò diviene particolarmente importante in presenza di condizioni aggiuntive che potrebbero aggravarsi in caso di alterazione dell'equilibrio dell'elettrolita. Il medico effettuerà anche sporadici controlli dei livelli ematici di grassi, di acido urico o di glucosio.
L'uso concomitante di questo medicinale non è raccomandato con il litio, utilizzato per il trattamento di alcuni disturbi psichiatrici, o con i medicinali utilizzati per il trattamento di pressione alta, angina pectoris o battito cardiaco irregolare (come verapamil, diltiazem o bepridil) (vedere paragrafo ‘Assunzione di altri medicinali')
Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lodoz
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Prenda Lodoz unitamente a uno dei seguenti medicinali solo dietro indicazione del medico, poiché l'associazione con tali farmaci è generalmente sconsigliata (vedere il paragrafo sopra ‘Faccia particolare attenzione con Lodoz'):
- Alcuni medicinali utilizzati per il trattamento di pressione alta, angina pectoris o battito cardiaco irregolare (come verapamil, diltiazem o bepridil), che possono aumentare il rischio di aritmie cardiache.
- Litio, utilizzato per il trattamento di alcuni disturbi psichiatrici.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza, allattamento e fertilità
L'uso di questo medicinale non è raccomandato durante la gravidanza
L'uso di questo medicinale non è raccomandato durante l'allattamento.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Generalmente Lodoz non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tuttavia, la risposta individuale può influenzare la capacità di concentrazione e di reazione. In tali circostanze, non guidi e non usi macchinari.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Lodoz: Posologia
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
La dose iniziale è generalmente 1 compressa di Lodoz 2,5 mg/6,25 mg al giorno.
Se l'effetto di abbassamento della pressione sanguigna ottenuto con questa dose risulta inadeguato, sarà necessario aumentare la dose a 1 compressa di Lodoz 5 mg/6,25 mg al giorno e, qualora la risposta risulti ancora inadeguata, a 1 compressa di Lodoz 10 mg/6,25 mg al giorno.
Prenda Lodoz al mattino, con o senza cibo. Ingerisca la compressa con un liquido e non la mastichi.
Non interrompa mai la terapia improvvisamente (vedere paragrafo ‘Se interrompe il trattamento con Lodoz'
Uso nei bambini
L'esperienza con Lodoz nei pazienti pediatrici è limitata, pertanto l'uso non è raccomandato in questa popolazione.
Lodoz con cibi e bevande
Lodoz può essere assunto con o senza cibo, ma deve essere assunto al mattino.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lodoz
Se prende più Lodoz di quanto deve
Se ha assunto un numero di compresse di Lodoz superiore a quanto prescritto, consulti immediatamente il medico. Il medico stabilirà le contromisure necessarie in base al livello di sovradosaggio.
I sintomi del sovradosaggio possono includere pressione bassa, rallentamento del battito cardiaco, problemi cardiaci improvvisi, vertigini, nausea, sonnolenza, problemi respiratori improvvisi, abbassamento dei livelli ematici di glucosio.
Se dimentica di prendere Lodoz
Se si dimentica di assumere questo medicinale, lo prenda appena possibile. Quindi prenda la dose successiva alla solita ora. Tuttavia se è già quasi ora di prendere la dose successiva, salti la dose che ha dimenticato. Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della compressa.
Se interrompe il trattamento con Lodoz
Non interrompa mai l'assunzione di questo medicinale se non dietro indicazione del medico. In caso contrario, la sua condizione potrebbe seriamente aggravarsi. Qualora debba interrompere il trattamento, il medico consiglierà di ridurre la dose gradualmente. Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Lodoz
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Tali effetti indesiderati sono elencati di seguito in base alla frequenza con cui si manifestano:
Effetti indesiderati comuni (presenti in meno di 1 persona su 10):
- sensazione di freddo o intorpidimento a mani e piedi
- stanchezza, capogiri, mal di testa. Questi sintomi si manifestano principalmente all'inizio del trattamento. Gli effetti sono generalmente lievi e scompaiono di solito entro 1 o 2 settimane dall'inizio del trattamento
- disturbi di stomaco o intestinali, come nausea, vomito, diarrea o stitichezza.
Effetti indesiderati non comuni (presenti in meno di 1 persona su 100):
- debolezza muscolare, crampi muscolari, sensazione di debolezza
- rallentamento del battito cardiaco, alterazione della frequenza cardiaca, peggioramento dell'insufficienza cardiaca, calo di pressione quando ci si alza o si resta in piedi
- disturbi del sonno, depressione, perdita dell'appetito
- roblemi respiratori in pazienti con asma o malattia bronchiale cronica
- aumento dei livelli ematici di creatinina o urea
- disturbi addominali
- aumento dei livelli di amilasi (enzimi della digestione)
- alterazione dell'equilibrio di liquidi ed elettroliti
- aumento dei livelli ematici di grassi, colesterolo, acido urico o zucchero; aumento dei livelli di zucchero nelle urine
Effetti indesiderati rari (presenti in meno di 1 persona su 1.000):
- incubi, allucinazioni
- reazioni di tipo allergico, come prurito, improvvisi arrossamenti del viso o eruzione cutanea, anche successivamente a esposizione ai raggi solari, orticaria, piccole macchie cutanee rossoviolastre dovute a sanguinamenti sottocutanei (porpora)
- aumento dei livelli di alcuni enzimi epatici, infiammazione epatica, colorazione giallastra della pelle e degli occhi (ittero)
- disturbi dell'erezione
- problemi uditivi
- rinorrea allergica, ridotta secrezione lacrimale, disturbi della vista
- riduzione del numero di globuli bianchi (leucocitopenia) o di piastrine (trombocitopenia)
- sincope
Effetti indesiderati molto rari (presenti in meno di 1 persona su 10.000):
- irritazione e arrossamento degli occhi (congiuntivite), perdita di capelli
- comparsa o peggioramento di eruzioni cutanee squamose preesistenti (psoriasi); comparsa di spesse chiazze squamose (lupus eritematoso cutaneo)
- dolore toracico
- grave riduzione del numero di globuli bianchi (agranulocitosi)
- infiammazione del pancreas
- scarsa presenza di acidi nel sangue (alcalosi metabolica)
- reazioni allergiche (anafilattiche), reazioni bollose gravi (sindrome di Lyell).
Effetti indesiderati la cui frequenza non è nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
- malattia polmonare interstiziale
- miopia transitoria
- dolore all'occhio (possibile segno di glaucoma acuto ad angolo chiuso).
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
- Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
- Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sul cartone dopo Scad.
- Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Cosa contiene Lodoz
Lodoz 2,5 mg/6,25 mg
- I principi attivi sono bisoprololo fumarato e idroclorotiazide. Ciascuna compressa rivestita con film contiene 2,5 mg di bisoprololo fumarato e 6,25 mg di idroclorotiazide
- Gli altri componenti sono
Nucleo della compressa: magnesio stereato, crospovidone, amido di mais, amido di mais pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, calcio fosfato dibasico anidro. Rivestimento della compressa: polisorbato 80, ossido di ferro giallo (E 172), macrogol 400, titanio diossido (E171), ipromellosa.
Lodoz 5 mg/6,25 mg
- I principi attivi sono bisoprololo fumarato e idroclorotiazide. Ciascuna compressa rivestita con film contiene 5 mg di bisoprololo fumarato e 6,25 mg di idroclorotiazide.
- Gli altri componenti sono
Nucleo della compressa: silice colloidale anidra, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, amido di mais, calcio fosfato dibasico anidro. Rivestimento della compressa: ossido di ferro giallo (E 172), ossido di ferro rosso (E 172), polisorbato 80, macrogol 400, titanio diossido (E171), ipromellosa.
Lodoz 10 mg/6,25 mg:
- I principi attivi sono bisoprololo fumarato e idroclorotiazide. Ciascuna compressa rivestita con film contiene 10 mg di bisoprololo fumarato e 6,25 mg di idroclorotiazide.
- Gli altri componenti sono
Nucleo della compressa: silice colloidale anidra, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, amido di mais, calcio fosfato dibasico anidro. Rivestimento della compressa: polisorbato 80, macrogol 400, ipromellosa, titanio diossido (E171
Descrizione dell'aspetto di Lodoz e contenuto della confezione
Lodoz 2,5 mg/6,25 mg: Compressa rivestita con film gialla, rotonda, biconvessa; cuore in rilievo sulla parte superiore, numero "2,5" in rilievo sulla parte inferiore.
Lodoz 5 mg/6,25 mg: Compressa rivestita con film rosa pastello, rotonda, biconvessa; cuore in rilievo sulla parte superiore, numero "5" in rilievo sulla parte inferiore.
Lodoz 10 mg/6,25 mg: Compressa rivestita con film bianca, rotonda, biconvessa; cuore in rilievo sulla parte superiore, numero "10" in rilievo sulla parte inferiore. Ciascuna confezione contiene: 30, 50, 60, 90 o 100 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
LODOZ
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Lodoz 2,5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film:
Bisoprololo emifumarato 2,5 mg.
Idroclorotiazide 6,25 mg.
Lodoz 5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film:
Bisoprololo emifumarato 5 mg.
Idroclorotiazide 6,25 mg.
Lodoz 10 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film:
Bisoprololo emifumarato 10 mg.
Idroclorotiazide 6,25 mg.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Lodoz 2,5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film:
Compresse rivestite con film, gialle, rotonde, biconvesse, con inciso un cuore sulla faccia superiore e la scritta 2,5 su quella inferiore.
Lodoz 5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film:
Compresse rivestite con film, rosa pastello, rotonde, biconvesse, con inciso un cuore sulla faccia superiore e la scritta 5 su quella inferiore.
Lodoz 10 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film:
Compresse rivestite con film, bianche, rotonde, biconvesse, con inciso un cuore sulla faccia superiore e la scritta 10 su quella inferiore.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Ipertensione arteriosa essenziale lieve o moderata.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Per la terapia individuale Lodoz è disponibile nei dosaggi:
Lodoz 2,5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film
Lodoz 5 mg/6,25 mg, compresse rivestite con film
Lodoz 10 mg/6,25 mg, compresse rivestite con film
La dose iniziale efficace è pari a una compressa da 2,5 mg di bisoprololo e 6,25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno.
Se l'effetto antipertensivo di questo dosaggio non è sufficiente, la dose può essere aumentata a una compressa da 5 mg di bisoprololo e 6,25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno e, se la risposta è ancora insufficiente, a una compressa da 10 mg di bisoprololo e 6,25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno.
Se è necessaria l'interruzione della terapia, si raccomanda una riduzione graduale del trattamento con bisoprololo poichè una brusca cessazione della somministrazione di bisoprololo può portare ad un acuto deterioramento delle condizioni del paziente, specie nei pazienti con cardiopatia ischemica.
Lodoz deve essere assunto la mattina e può essere preso con il cibo. Le compresse rivestite devono essere deglutite con del liquido e non devono essere masticate.
In pazienti affetti da compromissione epatica da lieve a moderata o compromissione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina > 30 mL/min) non sono necessarie correzioni della dose.
Anziani: in genere non è richesta la correzione della dose (vedere paragrafo 4.4).
Non vi è esperienza d'impiego di Lodoz in pediatria, pertanto il suo uso non può essere raccomandato nei bambini.
04.3 Controindicazioni
Lodoz è controindicato in pazienti con ipersensibilità a bisoprololo, idroclorotiazide, altre tiazidi, sulfonamidi, o ad uno qualisasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1).
Bisoprololo
Il bisoprololo è controindicato nel caso sia presente una delle condizioni seguenti:
- Asma grave o malattia polmonare cronica ostruttiva grave;
- Insufficienza cardiaca non controllata mediante terapia;
- Malattia del nodo del seno (incluso il blocco SA);
- Blocco AV di secondo o terzo grado (senza pacemaker impiantato);
- Bradicardia sintomatica;
- Feocromocitoma (eccetto dopo aver instaurato una terapia con alfa-bloccanti);
- Gravi forme del fenomeno di Raynaud e malattie arteriose occlusive periferiche gravi;
Uso concomitante di sultopride
Idroclorotiazide
L'idroclorotiazide è controindicata nel caso sia presente una delle condizioni seguenti:
- Compromissione renale grave (clearance della creatinina ≤30 mL/min).
Compromissione epatica grave.
Ipocaliemia refrattaria.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Avvertenze
Bisoprololo
La somministrazione di bisoprololo non deve essere mai interrotta improvvisamente in pazienti affetti da coronaropatie (angina pectoris), perché ciò potrebbe causare aritmie cardiache gravi, infarto miocardico o morte improvvisa.
Idroclorotiazide
In pazienti affetti da epatopatie, i diuretici tiazidici e i farmaci analoghi possono scatenare una encefalopatia epatica. In questo caso è necessario interrompere immediatamente la terapia diuretica.
Questo medicinale non deve essere assunto da donne che allattano (vedere paragrafo 4.6).
Precauzioni d'impiego
Bisoprololo
Asma e malattia polmonare cronica ostruttiva
I beta-bloccanti possono essere usati solo nelle forme lievi di asma o malattia polmonare cronica ostruttiva (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e in questo caso devono essere usati esclusivamente quelli selettivi per i recettori b1 e con bassi dosaggi iniziali. Prima di iniziare la terapia si raccomanda l'esecuzione di una prova di funzionalità polmonare .
Nei pazienti sintomatici si raccomanda la terapia concomitante con broncodilatatori.
Occasionalmente, nei pazienti con asma o malattia polmonare cronica ostruttiva , può verificarsi un incremento della resistenza delle vie respiratorie e pertanto può presentarsi la necessità di incrementare la dose di b2 stimolanti.
Insufficienza cardiaca
I pazienti affetti da insufficienza cardiaca compensata che necessitano di una terapia con beta-bloccanti possono assumere bisoprololo cominciando con una dose iniziale molto bassa, che potrà essere incrementata gradualmente sotto attento controllo medico.
Blocco AV di primo grado
A causa della loro attività dromotropa negativa, i beta-bloccanti devono essere usati con particolare attenzione in pazienti affetti da blocco AV di primo grado.
Angina di Prinzmetal
I beta-bloccanti possono aumentare la frequenza e la durata degli episodi di vasospasmo in pazienti affetti da angina di Prinzmetal. In caso di uso concomitante di un vasodilatatore, nelle forme lievi o miste di angina di Prinzmetal può essere usato un beta-bloccante b1-selettivo.
Arteriopatia periferica occlusiva
I beta-bloccanti possono aggravare i sintomi di una arteriopatia occlusiva periferica (AOP) o della sindrome di Raynaud. A tali pazienti deve essere prescritto preferibilmente un beta-bloccante b1-selettivo.
Feocromocitoma
In pazienti con feocromocitoma Lodoz non deve essere somministrato fino a quando non è stato ottenuto un blocco degli alfa -recettori.
La pressione arteriosa deve essere attentamente monitorata.
Anziani
Generalmente non è necessario un aggiustamento della dose. Tuttavia, i pazienti più anziani devono essere attentamente controllati (vedere paragrafo ‘Fluidi e bilancio elettrolitico').
I pazienti affetti da diabete devono essere informati del rischio di insorgenza di episodi di ipoglicemia e della accresciuta necessità di un attento controllo domiciliare della glicemia nella fase iniziale della terapia. I segni di allarme di uno stato ipoglicemico (soprattutto la tachicardia, le palpitazioni e sudorazione) possono risultare mascherati.
Dal momento che la somministrazione di beta-bloccanti è stata associata a un peggioramento della psoriasi, i pazienti affetti da tale patologia devono essere trattati con bisoprololo solo in casi di chiara necessità.
In pazienti con rischio di reazioni anafilattiche gravi a qualsiasi allergene i beta-bloccanti possono aggravare una eventuale reazione anafilattica e ridurre la responsività alle dosi di epinefrina usate comunemente per il trattamento delle reazioni allergiche, soprattutto durante l'uso di mezzi di contrasto contenenti iodio (si veda 4.5) o nel corso di una immunoterapia specifica (desensibilizzazione).
Anestesia generale
Nei pazienti che devono sottoporsi ad anestesia generale, il beta-bloccante riduce l'incidenza di aritmie e di ischemia miocardica durante l'induzione e l'intubazione e nella fase post-operatoria. È attualmente raccomandato il mantenimento della terapia con beta-bloccante in fase peri-operatoria. L'anestesista deve essere informato del fatto che il paziente è in terapia con beta-bloccanti a causa di una potenziale interazione con altri farmaci che possono dar luogo a bradi-aritmie, attenuazione della tachicardia riflessa e ridotta capacità riflessa di compensare una perdita di sangue.
Se si ritiene necessario interrompere la terapia con il beta-bloccante prima dell'intervento chirurgico, ciò deve essere effettuato gradualmente e completato circa 48 ore prima dell'anestesia.
I beta-bloccanti potrebbero mascherare i segni cardiovascolari di un ipertiroidismo.
Atleti agonisti
Gli atleti agonisti devono essere informati del fatto che questo prodotto medicinale contiene un farmaco in grado di dare un risultato positivo nei test antidoping.
Digiuno stretto
Il Lodoz deve essere usato can cautela nei pazienti a digiuno stretto.
Associazione con verapamil, diltiazem o bepridil
Tali associazioni richiedono uno stretto monitoraggio clinico ed elettrocardiografico, soprattutto nei pazienti più anziani e all'inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.5).
Idroclorotiazide
Fluidi e bilancio elettrolitico
Durante la terapia a lungo termine con Lodoz si raccomanda un monitoraggio periodico degli elettroliti sierici (specie potassio, sodio, calcio), della creatinina e dell'urea, dei lipidi sierici (colesterolo e trigliceridi), dell'acido urico e anche della glicemia.
La somministrazione continua a lungo termine di idroclorotiazide può portare ad alterazioni dei fluidi e degli elettroliti, in particolare a ipocaliemia e iponatriemia, e anche a ipomagnesiemia, ipocloremia e ipercalcemia.
Sodio plasmatico
Il sodio plasmatico deve essere determinato prima della terapia e a intervalli periodici durante la stessa. Qualsiasi terapia diuretica può dare origine a una iponatriemia che in alcuni casi può avere conseguenze gravi.
Dal momento che l'iponatriemia può essere inizialmente asintomatica, è necessaria l'esecuzione di controlli periodici che dovranno essere più frequenti nelle popolazioni a rischio elevato, ad esempio negli anziani e nei pazienti affetti da cirrosi epatica.
Potassio plasmatico
L'ipocaliemia conseguente alla perdita di potassio rappresenta il rischio più elevato associato ai diuretici tiazidici e ai farmaci analoghi.
È necessario saper prevedere il rischio di ipocaliemia (malnutriti e/o in terapia con diversi farmaci, e nei pazienti affetti da cardiopatia coronarica o insufficienza cardiaca, in cui l'ipocaliemia aumenta la cardiotossicità dei glicosidi digitalici e quindi il rischio di aritmia cardiaca.
Sono inoltre a rischio anche i pazienti che presentano una sindrome del QT lungo di natura congenita o iatrogena. L'ipocaliemia - analogamente alla bradicardia - facilita lo sviluppo di aritmie gravi, in particolare a torsione di punta, che possono dimostrarsi fatali.
Nella popolazione sopra menzionata sono indicati controlli del potassio plasmatico più frequenti, da praticare a partire dalla prima settimana di terapia.
Calcio plasmatico
I diuretici tiazidici e i farmaci analoghi possono ridurre l'escrezione urinaria di calcio e causare quindi una ipercalcemia lieve e transitoria. Una ipercalcemia significativa potrebbe essere correlata a un iperparatiroidismo non diagnosticato. Prima di effettuare test di funzionalità paratiroidea è necessario interrompere la terapia.
Assoziazione con litio
Questa associazione deve essere evitata a causa della presenza di diuretico (vedere paragrafo 4.5).
Glicemia
Nei diabetici è necessario controllare la glicemia, soprattutto in presenza di ipocaliemia.
Acido urico
In pazienti affetti da iperuricemia può aumentare il rischio di attacchi di gotta. Il dosaggio deve essere corretto in funzione della concentrazione plasmatica di acido urico.
Funzione renale e diuretici
È possibile sfruttare completamente i benefici dei diuretici tiazidici solo se la funzione renale è normale o quasi (negli adulti: creatinina sierica
La creatinina sierica deve essere corretta in relazione all'età, al peso e al sesso, ad esempio mediante la formula di Crockroft:
ClCr = (140 - età) ´peso/0,814 ´creatinina sierica
Dove: l'età viene indicata in anni,
il peso in kg e la creatinina sierica in mmol/L.
La formula sopra riportata serve a calcolare la ClCr per gli anziani di sesso maschile e deve essere corretta per gli anziani di sesso femminile moltiplicando per 0,85.
L'ipovolemia secondaria alla perdita di acqua e sodio indotta dai diuretici all'inizio della terapia riduce la filtrazione glomerulare e può quindi determinare un aumento del BUN (azoto ureico nel sangue) e della creatinina sierica.
Questa transitoria compromissione della funzionalità renale non è significativa in pazienti con funzione renale normale, ma può peggiorare una preesistente insufficienza renale.
Associazione con altri farmaci antipertensivi
Qualora questo medicinale venga associato a un altro antipertensivo, si raccomanda di ridurre il dosaggio, almeno nella fase iniziale della terapia.
Fotosensibilità
In casi rari sono state riportate reazioni di fotosensibilità con diuretici tiazidici (vedere paragrafo 4.8). Se durante il trattamento si verifica una reazione di fotosensibilità, si raccomanda di interrompere la terapia. Se si ritiene necessaria la risomministrazione della terapia si raccomanda di proteggere le aree esposte alla luce solare o alla luce artificiale UVA.
Atleti agonisti
Gli atleti agonisti devono essere informati del fatto che questo prodotto medicinale contiene un farmaco in grado di dare un risultato positivo nelle prove antidoping.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
1 - Interazioni relative al bisoprololo
Controindicazioni
+ Sultopride
Maggior rischio di aritmie ventricolari, in particolare a torsione di punta (vedere paragrafo 4.3).
Associazioni sconsigliate
+ Verapamil, diltiazem
Rischio di bradicardia e di effetti negativi sulla contrattilità cardiaca e sulla conduzione atrio-ventricolare.
Tale associazione può essere usata solo sotto stretto controllo clinico ed elettrocardiografico, in particolare in pazienti anziani e nella fase iniziale della terapia (vedere paragrafo 4.4).
+ Bepridil
Rischio di bradicardia e di effetti negativi sulla contrattilità cardiaca e sulla conduzione atrio-ventricolare. Inoltre, rischio aumentato di aritmie ventricolari e soprattutto torsioni di punta.
Tale associazione può essere usata solo sotto stretto controllo clinico ed elettrocardiografico, in particolare in pazienti anziani e nella fase iniziale della terapia (vedere paragrafo 4.4).
Associazioni che richiedono particolari precauzioni d'impiego
+ Farmaci antiipertensivi ad azione centrale (per esempio: clonidina, metildopa, moxonidina, rilmenidina):
L'uso concomitante di farmaci antiipertensivi ad azione centrale e bisoprololo può ulteriormente ridurre il tono simpatico centrale e pertanto può determinare un'ulteriorie riduzione della frequenza e della gittata cardiaca e indurre vasodilatazione/ipotensione.
Un'improvvisa interruzione, soprattutto se precedente alla sospensione del beta-bloccante, può incrementare il rischio di una "ipertensione di rimbalzo".
Evitare qualsiasi interruzione repentina di agenti antiipertensivi ad azione centrale.
+ Propafenone, cibenzolina, flecainide
Rischio di bradicardia e di effetti negativi sulla contrattilità cardiaca e sulla conduzione atrio-ventricolare.
È necessario un monitoraggio clinico ed elettrocardiografico, se opportuno.
Aumentati livelli plasmatici di lidocaina che possono incrementare la probabilità di effetti indesiderati neurologici e cardiaci, dovuti a ridotto flusso sanguigno epatico causato dall'agente beta-bloccante e conseguente clearance ridotta della lidocaina.
Occorre un monitoraggio clinico, biologico ed elettrocardiografico, se opportuno, con aggiustamento del dosaggio della lidocaina, se necessario.
+ Antidiabetici (insulina, sulfoniluree, glinidi)
Tutti i beta-bloccanti possono mascherare i segnali che indicano un'ipoglicemia, in particolare le palpitazioni e la tachicardia.
I pazienti affetti da diabete devono essere informati del rischio di episodi di ipoglicemia e della accresciuta necessità di un attento controllo domiciliare della glicemia, soprattutto nella fase iniziale della terapia.
+ Altri farmaci che inducono bradicardia (inibitori della colinesterasi, glicosidi digitalici, mefloquina...)
Aumentato rischio di bradicardia.
Deve essere effettuato un monitoraggio clinico con regolarità.
+ Calcio antagonisti della classe delle diidropiridine (ad esempio: nifedipina, amlodipina)
L'uso associato può aumentare il rischio di ipotensione, e, in pazienti con insufficienza cardiaca, non si può escludere un ulteriore rischio di deterioramento della funzione della pompa ventricolare.
+ Beta-bloccanti per uso topico (ad esempio: gocce oculari per la terapia del glaucoma)
Possono sommare i loro effetti a quelli sistemici del bisoprololo.
2- Interazioni relative alla idroclorotiazide
Associazioni sconsigliate
+ Litio
Aumentati livelli plasmatici di litio con segni di sovradosaggio, analogamente a quanto avviene con una dieta a basso contenuto di sodio, a causa della ridotta escrezione urinaria di litio. Se non è possibile evitare questa associazione, è necessario effettuare un attento controllo della concentrazione plasmatica di litio e, se necessario, aggiustare il dosaggio.
Associazioni che richiedono particolari precauzioni d'impiego
+ FANS (sistemici) e acido acetilsalicilico a regimi di dosaggio antiinfiammatorio
Insufficienza renale acuta in pazienti disidratati (i FANS riducono il flusso ematico glomerulare inibendo la sintesi delle prostaglandine ad effetto vasodilatatore).
Reidratare il paziente. Controllare la funzione renale all'inizio della terapia.
+ Farmaci risparmiatori di potassio (in monoterapia o in associazione)
Tale associazione, eventualmente utile, non esclude l'insorgenza di ipo o ipercaliemia, con maggiore frequenza della seconda in caso di diabete o danno renale. Controllare la concentrazione plasmatica di potassio e, se necessario, effettuare un controllo elettrocardiografico. Nell'eventualità, il trattamento potrebbe dover essere rivalutato.
+ Farmaci ipocaliemici (amfotericina e.v., corticosteroidi sistemici, tetracosactide, lassativi stimolanti)
Rischio aumentato di ipocaliemia.
Monitoraggio e, se opportuno, correzione del potassio plasmatico. Ciò è importante soprattutto in caso di uso concomitante di glicosidi digitalici. È preferibile l'uso di lassativi non stimolanti.
+ Inibitori dell'enzima convertitore dell'angiotensina (ACE-inibitori)
+ Antagonisti del recettore dell'angiotensina II (sartani)
Rischio di un marcato calo pressorio e/o di insufficienza renale acuta all'inizio della terapia con ACE-inibitori in pazienti con deplezione sodica preesistente (soprattutto in pazienti con stenosi dell'arteria renale).
Se la precedente terapia diuretica ha prodotto una deplezione sodica si deve interrompere la somministrazione del diuretico 3 giorni prima di iniziare la terapia con ACE-inibitori o sartani, reintroducendo successivamente il diuretico in caso di necessità, oppure si deve iniziare la terapia con una dose ridotta di ACE inibitore o sartano, che viene poi aumentata gradualmente.
Rischio di iponatremia sintomatica.
Occorre il monitoraggio clinico e biologico. Deve essere utilizzata un'altra classe di diuretici.
+ Mezzi di contrasto contenenti iodio
Maggior rischio di insufficienza renale acuta in caso di disidratazione da diuretici, soprattutto quando si usano elevate dosi di mezzi di contrasto contenenti iodio.
Reidratare il paziente prima di somministrare mezzi di contrasto contenenti iodio.
+ Resine
Riducono l'assorbimento dell'idroclorotiazide.
L'assunzione di resine e la somministrazione di Lodoz deve essere effettuata dopo un intervallo di tempo di almeno 2 ore.
+ Agenti che abbasssano i livelli di acido urico
La somministrazione concomitante di idroclorotiazide può attenuare il loro effetto.
Rischio di ipercalcemia dovuta ad una ridotta escrezione urinaria.
+ Ciclosporine
Rischio di ipercreatininemia senza modifica dei livelli di ciclosporina, anche in assenza di deplezione sodica.
3- Interazioni relative sia al bisoprololo che alla idroclorotiazide
Associazioni che richiedono particolari precauzioni d'impiego
+ Farmaci antiaritmici che possono produrre torsioni di punta (agenti della sottoclasse IA: chinidina, idrochinidina e disopiramide e della sottoclasse III: amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide):
Maggior rischio di aritmie ventricolari, soprattutto torsioni di punta, facilitate da bradicardia e/o ipocaliemia.
È necessario il monitoraggio clinico ed elettrocardiografico.
+ Farmaci non antiaritmici che possono produrre torsioni di punta (ad esempio: astemizolo, bepridil, cisapride, difemanile, eritromicina e.v., alofantrina, lumefantrina, metadone, moxifloxacina, pentamidina, sotalolo, spiramicina e.v., sparfloxacina, terfenadina, vincamina, alcuni antipsicotici come la pimozide, aloperidolo, benzamidi):
Maggior rischio di aritmie ventricolari, soprattutto torsioni di punta, facilitate da bradicardia e/o ipocaliemia.
È necessario il monitoraggio clinico ed elettrocardiografico.
+ Glicosidi digitalici
La presenza di idroclorotiazide determina un rischio di ipocaliemia che può facilitare gli effetti tossici dei glicosidi digitalici. La presenza di bisoprololo determina un rischio di bradicardia e un effetto negativo sulla conduzione atrio-ventricolare.
È necessario un controllo clinico ad intervalli regolari. Deve essere eseguito il monitoraggio dei livelli di potassio plasmatico e, se opportuno, elettrocardiografico.
Associazioni che devono essere prese in considerazione
+ Altri agenti antiipertensivi, triciclici, fenotiazine, baclofene, amifostina.
L'uso concomitante di questi farmaci che riducono la pressione ematica come effetto principale o indesiderato, aumenta il rischio di ipotensione.
+ FANS
Effetto antiipertensivo ridotto, dovuto all'inibizione dell'effetto vasodilatatore delle prostaglandine (i derivati pirazolici inducono anche la ritenzione di sodio).
+ Corticosteroidi, tetracosactide
Effetto antipertensivo ridotto dovuto a ritenzione sodica.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Dal momento che questo prodotto contiene un diuretico tiazidico, il suo uso durante la gravidanza è controindicato.
Bisoprololo
Gli studi condotti sugli animali non hanno evidenziato l'insorgenza di effetti teratogeni.
Ad oggi i risultati di studi prospettici ben controllati condotti con betabloccanti non hanno mostrato nessun difetto nei neonati. In neonati nati da madri trattate con beta-bloccanti, l'attività beta-bloccante permane per diversi giorni dopo il parto e può comportare bradicardia, difficoltà respiratoria ed ipoglicemia. In molti casi, ciò non comporta conseguenze cliniche. Può tuttavia manifestarsi un'insufficienza cardiaca che necessita di trattamento in terapia intensiva, evitando l'uso di plasma expander dato il rischio di edema polmonare acuto
Idroclorotiazide
I diuretici possono aumentare il rischio di ischemia fetoplacentare con il conseguente rischio di ipotrofia fetale. Sono stati riportati rari casi di trombocitopenia neonatale grave.
Allattamento
Non è noto se bisoprololo venga escreto nel latte materno. I diuretici tiazidici vengono escreti nel latte materno. Pertanto questo prodotto non deve essere assunto da donne che allattano (vedere paragrafo 4.4).
Bisoprololo
Non è stato ancora valutato il rischio di ipoglicemia e bradicardia in bambini in allattamento.
Idroclorotiazide
I diuretici tiazidici possono provocare:
-Diminuzione od anche soppressione della secrezione del latte,
-Eventi avversi biologici (ipocalemia)
-Emolisi (deficienza di G6PD ) ed ipersensibilità a causa della struttura sulfonamidica.
04.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
In funzione della risposta individuale del paziente al trattamento con Lodoz, la capacità di guidare e di usare macchinari può essere alterata. Ciò deve essere attentamente considerato all'inizio del trattamento e anche in caso di assunzione di alcool.
04.8 Effetti indesiderati
Comuni (≥1% e
Patologie del sistema emolinfopoietico
Rare: leucopenia, trombocitopenia
Molto rare: agranulocitosi
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comuni: perdita di appetito, iperglicemia, iperuricemia, disordini dell'omeostasi dei fluidi e degli elettroliti (in particolare ipocaliemia e iponatremia, inoltre ipomagnesemia e ipocloremia ed anche ipercalcemia)
Molto rari: alcalosi metabolica
Disturbi psichiatrici
Non comuni: depressione, disturbi del sonno
Rari: incubi, allucinazioni
Patologie del sistema nervoso
Non comuni: vertigini*, cefalea*
Patologie dell'occhio
Rare: ridotta lacrimazione (da considerare in pazienti che usano lenti a contatto), disturbi della visione.
Molto rari: congiuntiviti
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Rare: disturbi dell'udito
Non comuni: bradicardia, disturbi della conduzione AV, peggioramento dell'insufficienza cardiaca pre-esistente
Patologie vascolari
Comuni: sensazione di freddo o di intorpidimento alle estremità
Non comuni: ipotensione ortostatica
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comuni: broncospasmo in pazienti con asma bronchiale o anamnesi di patologia
ostruttiva delle vie respiratorie.
Rari: riniti allergiche
Patologie gastrointestinali
Comuni: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, stipsi
Non comuni: disturbi addominali
Molto rari: pancreatiti
Patologie epatobiliari
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Rare: reazioni di ipersensibilità come prurito, rossore, rash, fotodermatite, porpora, orticaria.
Molto rare: reazioni anafilattiche, necrolisi tossica epidermica (sindrome di Lyell), alopecia, lupus eritematoso cutaneo. I β-bloccanti possono provocare o peggiorare la psoriasi o indurre un rash simile alla psoriasi.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comuni: debolezza muscolare, crampi
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Rare: disturbi della potenza sessuale
Patologie sistemiche
Comuni: affaticamento*
Non comuni: astenia
Molto rari: dolore toracico
Non comuni: aumento delle amilasi, aumento reversibile della creatinina sierica e dell'urea, incremento dei livelli di colesterolo e trigliceridi, glucosuria.
Rari: aumento degli enzimi epatici (ALT, AST)
* Questi sintomi compaiono usualmente all'inizio della terapia. Sono generalmente di scarsa entità e per lo più scompaiono entro 1-2 settimane.
04.9 Sovradosaggio
I sintomi più comuni di un sovradosaggio con beta-bloccante sono bradicardia, ipotensione, broncospasmo, insufficienza cardiaca acuta e ipoglicemia.
C'è un'ampia variabilità inter-individuale nella sensibilità ad una dose singola elevata di bisoprololo e i pazienti con insufficienza cardiaca probabilmente sono i più sensibili.
Il quadro clinico in presenza di sovradosaggio acuto o cronico di idroclorotiazide è caratterizzato dal calo della volemia e degli elettroliti.
I sintomi più comuni sono vertigini, nausea, sonnolenza, ipovolemia, ipotensione, ipocaliemia.
In generale, in presenza di sovradosaggio, si raccomanda l'interruzione del Lodoz ed un trattamento di supporto e sintomatico.
Bradicardia: somministrare atropina per via endovenosa. Se la risposta è inadeguata, somministrare con cautela isoprenalina o un altro agente con azione cronotropa positiva.
In alcuni casi può essere necessaria l'applicazione transvenosa di un pacemaker.
Ipotensione: devono essere somministrati fluidi e sostanze vasopressorie per via endovenosa.
Blocco AV (di secondo o terzo grado): i pazienti devono essere monitorati attentamente e trattati con infusione di isoprenalina o applicazione transvenosa di pacemaker cardiaco.
Aggravamento acuto dell'insufficienza cardiaca: somministrare per via endovenosa diuretici, agenti inotropi, vasodilatatori.
Broncospasmo: somministrare una terapia a base di broncodilatatori come isoprenalina, farmaci beta2 - simpaticomimetici e/o aminofillina.
Ipoglicemia somministrare glucosio e.v.
Dati limitati suggeriscono che il bisoprololo è difficilmente dializzabile. Il grado di rimozione dell'idroclorotiazide tramite emodialisi non è stato stabilito.
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Proprieta' farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: associazione beta-bloccante (b1-selettivo) e diuretico tiazidico.
Codice ATC: C07BB07
Gli studi clinici hanno dimostrato che gli effetti antipertensivi di questi due farmaci sono additivi e che la dose più bassa (2,5 mg / 6,25 mg) è efficace nel trattamento dell'ipertensione essenziale lieve o moderata.
Gli effetti farmacodinamici, inclusa l'ipocaliemia (idroclorotiazide), e la bradicardia, l'astenia e la cefalea (bisoprololo) sono correlati alla dose somministrata.
L'associazione di entrambi i farmaci a un quarto della dose/metà usata nella monoterapia (2,5 mg/6,25 mg) ha lo scopo di ridurre questi effetti.
Il bisoprololo è un potente inibitore dei recettori b1 altamente selettivo, senza attività simpaticomimetica intrinseca e senza una significativa attività di stabilizzazione delle membrane.
Così come per altri b1-bloccanti, l'esatto meccanismo d'azione del bisoprololo responsabile degli effetti antipertensivi non è stato ancora completamente individuato. Tuttavia, è stato dimostrato che il farmaco produce una marcata diminuzione della renina plasmatica e una riduzione della frequenza cardiaca.
L'idroclorotiazide è un diuretico tiazidico con attività antipertensiva. Il suo effetto diuretico è dovuto all'inibizione del trasporto attivo di Na+ dai tubuli renali al sangue (riduzione del riassorbimento di Na+).
05.2 Proprieta' farmacocinetiche
Bisoprololo
- Assorbimento: la Tmax varia da 1 a 4 ore.
- La biodisponibilità è elevata (88%), l'estrazione dovuta al metabolismo epatico di primo passaggio è molto bassa e l'assorbimento non viene influenzato dalla presenza di alimenti. La cinetica è lineare per dosi di 5-40 mg.
- Distribuzione: il legame con le proteine plasmatiche è pari al 30% e il volume di distribuzione è elevato (circa 3 L/kg).
- Biotrasformazione: il 40% della dose di bisoprololo viene metabolizzato nel fegato. I metaboliti del bisoprololo sono inattivi.
- Eliminazione: l'emivita di eliminazione plasmatica è di 11 ore.
La clearance renale e quella epatica sono approssimativamente comparabili e metà della dose viene rilevata nelle urine (in forma immodificata) così come i metaboliti. La clearance totale è circa 15L/h
Idroclorotiazide
- Assorbimento: la biodisponibilità dell'idroclorotiazide mostra una variabilità interindividuale e oscilla dal 60% all'80%. La Tmax varia da 1,5 a 5 ore (media »4 h).
- Distribuzione: il legame con le proteine plasmatiche è del 40%.
- Eliminazione: l'idroclorotiazide non viene metabolizzata ed è escreta pressoché completamente sotto forma di farmaco immodificato tramite filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva. Il T ½ finale dell'idroclorotiazide è approssimativamente di 8 ore.
- In pazienti con insufficienza renale e/o cardiaca la clearance renale dell'idroclorotiazide è ridotta e l'emivita di eliminazione è prolungata. Lo stesso è valido per gli anziani, i quali mostrano un simile aumento della Cmax.
- L'idroclorotiazide attraversa la barriera placentare e viene escreta nel latte materno.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Sulla base dei test preclinici standard di tossicità (studi di tossicità a lungo termine, mutagenicità, genotossicità, e carcinogenicità), il bisoprololo o l'idroclorotiazide non sono risultati rischiosi per l'uomo. Negli studi su animali, come per altri beta-bloccanti, bisoprololo ad alte dosi ha causato tossicità nelle madri (diminuzione dell' alimentazione e aumento di peso) e nell'embrione/feto (aumento riassorbimento tardivo, riduzione del peso alla nascita dellaprole, ritardo nello sviluppo fisico fino al termine dell'allattamento). Tuttavia bisoprololo e idroclorotiazide non sono teratogeni. Non vi è aumento della tossicità in seguito alla somministrazione contemporanea dei due componenti.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Lodoz 2,5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film.
Nucleo della compressa:
crospovidone,
amido di mais pregelatinizzato
calcio fosfato dibasico anidro .
Rivestimento:
polisorbato 80, ossido di ferro giallo(E172), Macrogol 400, titanio diossido (E171), ipromellosa.
Lodoz 5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film.
Nucleo della compressa:
silice colloidale anidra
magnesio stearato,
cellulosa microcristallina,
amido di mais,
calcio fosfato dibasico anidro
Rivestimento:
ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172), polisorbato 80, Macrogol 400, titanio diossido (E171), ipromellosa.
Lodoz 10 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film.
Nucleo della compressa:
silice colloidale anidra,
magnesio stearato,
cellulosa microcristallina,
amido di mais,
calcio fosfato dibasico anidro
Rivestimento:
polisorbato 80, Macrogol 400, ipromellosa, titanio diossido (E171).
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25° C.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Blister in polipropilene/ alluminio o cloruro di polivinile/alluminio
Confezioni da 30, 50, 60, 90 o 100 compresse
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Merck Serono S.p.A.
Via Casilina, 125
00176 Roma
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Lodoz2,5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film
30 compresse rivestite AIC n. 035583018/M
50 compresse rivestite AIC n. 035583020/M
60 compresse rivestite AIC n. 035583032/M
90 compresse rivestite AIC n. 035583044/M
100 compresse rivestite AIC n. 035583057/M
Lodoz 5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film
30 compresse rivestite AIC n 035583069/M
50 compresse rivestite AIC n. 035583071/M
60 compresse rivestite AIC n. 035583083/M
90 compresse rivestite AIC n. 035583095/M
100 compresse rivestite AIC n. 035583107/M
Lodoz 10 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film
30 compresse rivestite AIC n. 035583119/M
50 compresse rivestite AIC n. 035583121/M
60 compresse rivestite AIC n. 035583133/M
90 compresse rivestite AIC n. 035583145/M
100 compresse rivestite AIC n. 035583158/M
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
04.08.2003/20.01.2008
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Luglio 2008