Liometacen - Foglio Illustrativo
Principi attivi: Indometacina (Indometacina meglumina)
LIOMETACEN 50 mg/2 ml, polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso
LIOMETACEN 25 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso
Indicazioni Perché si usa Liometacen? A cosa serve?
Questo medicinale contiene il principio attivo indometacina meglumina e appartiene ad una classe di farmaci detti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) che agiscono contro il dolore, la febbre e l'infiammazione.
LIOMETACEN è utilizzato per ridurre il dolore (acuto) dovuto ad infiammazioni dei muscoli e delle articolazioni (apparato muscolo-scheletrico).
Controindicazioni Quando non dev'essere usato Liometacen
Non usi LIOMETACEN se:
- è allergico al principio attivo o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- ha avuto una reazione allergica dopo l'assunzione di acido acetilsalicilico noto come aspirina;
- soffre di ulcera allo stomaco e/o al duodeno (peptica) o all'intestino;
- ha sofferto di due o più distinti episodi di ulcera, perforazione o sanguinamento allo stomaco o all'intestino (inclusi sangue nel vomito o durante l'evacuazione o feci nere e catramose);
- ha sofferto anche di un solo episodio di ulcera, perforazione o sanguinamento allo stomaco o all'intestino causato dall'assunzione di farmaci;
- soffre di gravi problemi al cuore (grave insufficienza cardiaca);
- prende farmaci che aumentano la diuresi in alte dosi (terapia diuretica intensiva);
- ha un sanguinamento o è predisposto ad avere perdite di sangue (diatesi emorragica), ad esempio sta usando farmaci che fluidificano il sangue (anticoagulanti);
- soffre di epilessia;
- soffre di parkinsonismo che può manifestarsi con tremore a riposo, rigidità muscolare, rallentamentonei movimenti, difficoltà nel mantenere l'equilibrio;
- è in gravidanza o sta allattando al seno.
LIOMETACEN non deve essere somministrato a bambini e agli adolescenti con meno di 14 anni di età.
Precauzioni per l'uso Cosa serve sapere prima di prendere Liometacen
Si rivolga al medico o all'infermiere prima che le sia somministrato Liometacen Informi il medico se:
- sta prendendo altri farmaci che riducono il dolore (analgesici) e l'infiammazione (FANS);
- ha avuto patologie dello stomaco o dell'intestino, ad esempio Malattia di Crohn, colite ulcerosa;
- è anziano, poiché ha una maggiore probabilità di sviluppare effetti indesiderati a questo medicinale;
- ha l'asma o è predisposto ad avere crisi asmatiche;
- ha problemi ai reni (ad esempio ipoperfusione);
- ha problemi al fegato quali cirrosi o epatiti gravi;
- ha problemi al cuore o ai vasi del sangue, precedenti di ictus, infarto, soffre di insufficienza cardiaca o pensa di poter essere a rischio per queste condizioni (per esempio se ha pressione sanguigna alta, diabete o colesterolo elevato o fuma), poiché le medicine come LIOMETACEN possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (infarto del miocardio) o ictus.
IN TUTTI QUESTI CASI, IL MEDICO VALUTERÀ SE UTILIZZARE LIOMETACEN O SE SONO NECESSARI ESAMI DI CONTROLLO DURANTE LA TERAPIA.
FACCIA ATTENZIONE, poiché durante il trattamento con tutti i farmaci contro il dolore e l'infiammazione (FANS):
- in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso, anche in pazienti senza precedenti problemi gravi allo stomaco o all'intestino (gastrointestinali), sono stati riportati sanguinamenti, ulcerazione o perforazione dello stomaco o dell'intestino, che possono essere mortali;
- anche se molto raramente, sono state riportate gravi reazioni della pelle, alcune delle quali mortali, che si manifestano con arrossamento, formazione di bolle ed esfoliazione (ad esempio dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica). Questi eventi sono più probabili all'inizio del trattamento, in particolare nel primo mese di terapia. ;
- si possono mascherare i segni di un'infezione. Il rischio di avere effetti indesiderati aumenta con dosi elevate e trattamenti prolungati. LIOMETACEN le verrà somministrato alla minima dose efficace e per la minima durata. Dopo la somministrazione di LIOMETACEN può notare un abbassamento della pressione del sangue di breve durata.
Si rivolga al medico se durante il trattamento con LIOMETACEN:
- nota qualsiasi sintomo a carico dello stomaco e dell'intestino (gastrointestinale), soprattutto se si tratta di sanguinamenti;
- compare un'eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di reazione allergica (esempio arrossamento, prurito, gonfiore del viso e della gola, brusco abbassamento della pressione);
- ha problemi agli occhi;
- nota mal di testa (soprattutto se molto forte e persistente).
IN TUTTI QUESTI CASI IL MEDICO VALUTERÀ SE MODIFICARE O SOSPENDERE LA TERAPIA.
Interazioni Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Liometacen
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Alcuni farmaci possono interagire con LIOMETACEN o aumentare il rischio di eventi avversi, anche gravi. In particolare, informi il medico se sta assumendo:
- farmaci che contengono cortisone (corticosteroidi);
- farmaci che fluidificano il sangue (anticoagulanti e antiaggreganti), esempio warfarin, acido acetilsalicilico (noto come aspirina);
- farmaci contro la pressione alta (ipertensione) quali: diuretici, ACE-inibitori, furosemide, antagonisti dell'angiotensina II;
- farmaci chiamati ‘inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina' (SSRIs), usati come antidepressivi;
- calcitonina, utilizzata per abbassare il livello di calcio nel sangue e per curare l'osteoporosi;
- probenecid, farmaco utilizzato nella gotta;
- proglumide, farmaco usato per trattare le ulcere;
- antibiotici sulfamidici, farmaci usati contro le infezioni;
- altri farmaci che riducono il dolore e l'infiammazione (FANS, fenilbutazone).
Avvertenze È importante sapere che:
Gravidanza, allattamento e fertilità
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o all'infermiere prima che le sia somministrato questo medicinale
LIOMETACEN non le verrà somministrato durante la gravidanza, poiché tale trattamento può causare problemi al cuore, ai polmoni o ai reni del feto e complicazioni durante il parto.
LIOMETACEN non le verrà somministrato se sta allattando al seno.
La somministrazione di LIOMETACEN sarà sospesa in caso di problemi di concepimento e se si sta sottoponendo ad indagini sulla fertilità; dovrà inoltre essere somministrato con cautela se vuole intraprendere una gravidanza. In tutti questi casi, informi il medico.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Indometacina può causare vertigini, stanchezza, senso di stordimento e problemi alla vista. Presti attenzione prima di mettersi alla guida di veicoli o di usare macchinari.
LIOMETACEN contiene sodio. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è praticamente ‘senza sodio'.
Dosi e modo d'uso Come usare Liometacen: Posologia
LIOMETACEN deve essere usato unicamente in ambiente ospedaliero. Le sarà somministrato mediante un'iniezione in vena (via endovenosa) unicamente da personale qualificato, come un medico o un infermiere.
La dose abituale è di 1-2 fiale, da diluire con 250 o 500 ml di soluzione fisiologia o glucosata.
La perfusione venosa deve essere effettuata "goccia a goccia"; velocità di infusione 25-35 gocce/minuto. È preferibile non associare altri preparati nello stesso contenitore (esempio sacca, flebo) utilizzato per la somministrazione di LIOMETACEN.
Sovradosaggio Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Liometacen
Se si usa più LIOMETACEN di quanto raccomandato
È possibile che si verifichino effetti indesiderati a carico dello stomaco o dell'intestino.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o all'infermiere
Effetti indesiderati Quali sono gli effetti collaterali di Liometacen
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Il rispetto delle istruzioni contenute nel presente foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
L'assunzione di LIOMETACEN deve essere interrotta immediatamente, se si verifica una delle seguenti condizioni:
- gravi reazioni allergiche quali: gonfiore (angioedema) del viso, degli occhi, delle labbra, della gola con difficoltà respiratoria, brusco abbassamento della pressione del sangue (shock anafilattico);
- grave difficoltà respiratorie (asma, dispnea);
- gravi problemi allo stomaco, bruciore o dolore addominale dovuti ad ulcera dello stomaco o del duodeno (peptica);
- dolore violento ed improvviso alla bocca dello stomaco (perforazione di ulcera);
- vomito contenente sangue (ematemesi) o feci nere (melena), associati a sanguinamenti dello stomaco o dell'intestino (gastrointestinali) o affaticamento anomalo con ridotta eliminazione delle urine (dovuto a sanguinamenti non visibili);
- gravi eruzioni cutanee con arrossamento, formazione di bolle ed esfoliazione (esempio Sindrome di Steven-Johnson, necrolisi tossica epidermica). Altri effetti indesiderati
- nausea, vomito, diarrea, gas intestinali (flatulenza), difficoltà di evacuazione (costipazione), cattiva digestione (dispepsia), dolore all'addome, infiammazione della mucosa della bocca con ulcere (stomatiti ulcerative), peggioramento dell'infiammazione al colon (colite) e del morbo di Crohn, gastriti;
- alterazione dei parametri del sangue quali diminuzione dei globuli rossi (anemia da sanguinamento, anemia aplastica, anemia emolitica), diminuzione dei globuli bianchi (leucopenia, agranulocitosi), diminuzione delle piastrine che causa macchie rosse sulla pelle o sanguinamenti (porpora trombocitopenica), aumento degli zuccheri nel sangue (iperglicemia);
- depressione e confusione, mal di testa, senso di stordimento, vertigini, svenimento (sincope);
- disturbi della vista, come depositi nella cornea o patologie alla retina;
- disturbi dell'udito, ronzii alle orecchie;
- attacco cardiaco (infarto del miocardio) o ictus, gonfiore (edema), pressione alta (ipertensione), ridotta funzionalità (insufficienza) del cuore;
- sanguinamento dal naso (epistassi);
- infiammazione del fegato (epatite) con ingiallimento della pelle o della sclera degli occhi (ittero), anche fatali;
- comparsa più o meno improvvisa di lesioni della pelle, ad esempio cambiamenti di colore a macchie o diffusi (eruzioni cutanee), orticaria, prurito; ? presenza nelle urine di sangue (ematuria) o di zucchero (glicosuria), alterazioni della funzionalità del rene (insufficienza renale);
- perdite di sangue dalla vagina;
- stanchezza.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo "http://www.aifa.gov.it/responsabili". Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non conservare a temperatura superiore a 30 °C.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola dopo la scritta SCAD. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese. Tale data si intende per il prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Altre informazioni
Cosa contiene LIOMETACEN
Il principio attivo è indometacina meglumina.
Gli eccipienti sono:
- nel flaconcino di polvere: mannitolo, meglumina, sodio fosfato bibasico biidrato, potassio fosfato monobasico;
- nella fiala di solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
Ogni flaconcino di polvere di LIOMETACEN 25 mg/2 ml e 50 mg/2 ml contiene: 38,6 e 77,2 mg di indometacina meglumina (pari a 25 e 50 mg di indometacina).
Ogni fiala contiene 2 ml di solvente.
Descrizione dell'aspetto di LIOMETACEN e contenuto della confezione
LIOMETACEN 25 mg/2 ml e 50 mg/2 ml è disponibile in confezioni contenenti 6 flaconcini di polvere e 6 fiale di solvente da 2 ml.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -
LIOMETACEN POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO ENDOVENOSO
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA -
Una fiala di polvere da 50 mg contiene:
Principio attivo: Indometacina meglumina mg 77,2 (pari a Indometacina mg 50).
Una fiala di polvere da 25 mg contiene:
Principio attivo: Indometacina meglumina mg 38,6 (pari a Indometacina mg 25).
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA -
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE -
04.1 Indicazioni terapeutiche -
Trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti in atto nel corso di affezioni infiammatorie dell'apparato muscolo-scheletrico.
04.2 Posologia e modo di somministrazione -
La terapia è da effettuarsi unicamente in ambito ospedaliero, e' consigliabile diluire il contenuto di 1-2 fiale in 250-500 ml di soluzione fisiologica o glucosata ed eseguire perfusione venosa "goccia a goccia"; velocità di infusione 25-35 gocce/min. Non si consiglia l'associazione di altri preparati nello stesso flacone di fleboclisi.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedi sezione 4.4).
04.3 Controindicazioni -
Grave insufficienza cardiaca.
Bambini al di sotto di 14 anni di età. Gravidanza e allattamento.
Soggetti con ulcera peptica o lesioni ulcerative gastrointestinali in fase attiva. Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Ipersensibilità all'acido acetilsalicilico, all'indometacina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Epilessia. Parkinsonismo.
Inoltre il farmaco e' controindicato in corso di terapia diuretica intensiva, in soggetti con emorragie in atto e diatesi emorragica, in corso di trattamenti con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l'azione.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego -
Questo prodotto interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi, che sono partecipi di funzioni fisiologiche.
Il farmaco, pertanto, richiede particolari precauzioni o se ne impone la esclusione dall'uso allorche' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, cirrosi epatica o epatiti gravi, età avanzata.
L'uso del farmaco in prossimità del parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco puo' provocare, se somministrato in tale periodo, alterazioni dell'emodinamica del piccolo circolo nel nascituro, con gravi conseguenze per la respirazione.
Per la interazione con il metabolismo dell'acido arachidonico, il farmaco puo' determinare, in asmatici e soggetti predisposti, crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici.
Poiche' il prodotto e' caratterizzato da elevata attività e da variabilità della sua tendenza a provocare effetti collaterali e' raccomandabile adottare per ciascun paziente il dosaggio attivo piu' basso poiche' l'aumento del dosaggio tende a elevare l'incidenza degli effetti collaterali.
Particolare attenzione deve essere posta nel rilevare quanto piu' precocemente possibile le eventuali reazioni gastrointestinali, oculari e nervose del medicamento onde potere stabilire altrettanto precocemente, sulla base della gravità delle reazioni stesse e del rapporto rischio-beneficio, se sia opportuno interrompere il trattamento o proseguirlo, se necessario, con un dosaggio ridotto.
Poiche' le reazioni oculari possono essere asintomatiche, e' desiderabile che nei soggetti trattati per periodi di tempo prolungati vengano effettuati periodici esami oftalmologici. L'indometacina puo' mascherare infezioni eventualmente presenti e misconosciute già all'inizio del trattamento intervenute nel corso di quest'ultimo.
Durante il trattamento, specie se prolungato, effettuare periodici controlli della funzionalità epatica e della crasi ematica.
In seguito alla somministrazione parenterale puo' talora sopravvenire lieve ipotensione di breve durata.
Questo farmaco non puo' essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico. Inoltre, superato l'episodio doloroso acuto, e' prudente passare all'impiego di preparazioni per uso non parenterale, che, pur offrendo qualitativamente gli stessi effetti collaterali sono meno inclini ad indurre reazioni gravi. L'impiego del farmaco e' consentito solo negli ospedali e case di cura.
L'uso di LIOMETACEN, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
L'uso di LIOMETACEN deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose più bassa efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedi sezione 4.2 e i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari
Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per indometacina.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con indometacina soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono LIOMETACEN il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione 4.8 - effetti indesiderati).
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedi sezione 4.5).
Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione 4.2).
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sezione 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedi sezione 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. LIOMETACEN deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione -
Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: I FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono indometacina in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante.
Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedi sezione 4.4).
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4)
Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Calcitonina: ridotta diuresi e natriuresi indotta dalla calcitonina.
fenilbutazone: aumentata gastrolesività.
furosemide: ridotta azione della furosemide.
probenecid: aumentato effetto dell'indometacina.
proglumide: migliorata tolleranza gastrica all'indometacina.
sulfamidici: aumentati livelli ematici dei sulfamidici.
04.6 Gravidanza ed allattamento -
La somministrazione di LIOMETACEN deve essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità.
L'inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5 %. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:
• tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
• disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamniosi;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
• possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
• inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
LIOMETACEN è controindicato durante l'allattamento.
04.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchinari -
Poichè l'indometacina, in alcuni pazienti, puo' determinare senso di stordimento, vertigini e cefalea, di cio' devono essere avvertiti coloro che potrebbero condurre veicoli di qualsiasi tipo o attendere ad operazioni richiedenti integrità del grado di vigilanza.
04.8 Effetti indesiderati -
Gli eventi avversi più comunemente osservati con i FANS sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4)
Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con FANS.
La frequenza degli eventi avversi, riportati di seguito in tabella, non può essere definita sulla base dei dati disponibili, in quanto sono stati riportati nel corso dell'esperienza post-marketing.
Classificazione per sistemi ed organi | Reazione avversa |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anemia aplastica o emolitica, agranulocitosi, leucopenia, porpora trombocitopenica, anemia (a seguito di piccole e ripetute emorragie gastro intestinali manifeste o inapparenti) |
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni da ipersensibilità, shock anafilattico |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Iperglicemia |
Disturbi psichiatrici | Depressione mentale, confusione, |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea (talvolta grave e persistente tale da richiedere la riduzione del dosaggio o l'interruzione del trattamento), stordimento |
Patologie dell'occhio(*) | Disturbi della vista, depositi corneali, retinopatia |
Patologie dell'orecchio e del labirinto | Vertigine, disturbo dell'udito, ronzio nelle orecchie |
Patologie cardiovascolari | Infarto del miocardio o ictus** (vedere sezione 4.4), edema, ipertensione e insufficienza cardiaca, sincope |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea, asma, epistassi |
Patologie gastrointestinali | Ulcera peptica, perforazione gastrointestinale, emorragia gastrointestinale a volte fatale (specialmente in pazienti anziani, vedere sezione 4.4), nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e del morbo di Crohn (vedere sezione 4.4), gastriti. |
Patologie epatobiliari | Epatite con ittero (eccezionalmente sono stati riportati casi fatali) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea, orticaria, angioedema, porpora, eruzioni bollose (inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica, verificatesi molto raramente), prurito |
Patologie renali e urinarie | Ematuria, glicosuria, insufficienza renale |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Perdite ematiche a livello vaginale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia |
(*) I depositi corneali e le retinopatie sono stati riferiti a seguito di trattamenti prolungati di soggetti con artrite reumatoide. Tuttavia, reazioni analoghe sono state descritte in pazienti con la stessa patologia non trattati con indometacina.
(**) Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus; vedi sezione 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".
04.9 Sovradosaggio -
Non si conoscono casi di sovradosaggio con LIOMETACEN.
Nel caso dovesse succedere praticare una terapia di sostegno. Si consiglia di seguire il paziente per alcuni giorni, sorvegliando l'eventuale comparsa di disturbi gastrointestinali.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE -
05.1 Proprieta' farmacodinamiche -
Categoria farmacoterapeutica: Analgesico, antiinfiammatorio e antireumatico non steroideo
Codice ATC: M01AB01
LIOMETACEN (indometacina meglumina) e' un prodotto dotato di elevata attività analgesica.
LIOMETACEN e' sotto forma di sale idrosolubile dell'indometacina. La soluzione acquosa ha un pH vicino a quello dei tessuti per cui puo' essere iniettata senza pericolo di precipitazione a livello dei tessuti stessi; il sale, in circolo, si idrolizza liberando indometacina.
LIOMETACEN permette un rapido intervento sulle forme dolorose acute.
La somministrazione di LIOMETACEN e' da effettuarsi per via endovenosa e di impiego esclusivamente ospedaliero.
05.2 Proprieta' farmacocinetiche -
Le indagini farmacocinetiche eseguite su soggetti umani trattati per via intramuscolare con LIOMETACEN in dosi equivalenti a 50 mg di indometacina hanno documentato la presenza di tassi plasmatici di indometacina di 3,25 mg/ml a 30 minuti dal trattamento. Questi valori diminuiscono lentamente, ma sono ancora evidenti dopo 360 minuti (1,03 mg/ml). Il farmaco viene prevalentemente eliminato come glicuronato per via renale (70% ca. della dose somministrata).
05.3 Dati preclinici di sicurezza -
Tossicità acuta:
DL50 (ratto per s.c.) 21,2 mg/Kg
DL50 (ratto per i.p.) 22,6 mg/Kg
DL50 (coniglio per i.v.) 234,8 mg/Kg.
Tossicità cronica
Ratto, per i.m. (180 giorni): 3,86 mg/Kg/die. Cane, per i.m. (60 giorni): 7,72 mg/Kg/die. Il trattamento cronico non ha modificato il peso corporeo, l'azotemia, la glicemia, la crasi ematica periferica, il midollo emopoietico, la SGPT, la fosfatasi alcalina, la funzione renale.
Tollerabilità locale
Il preparato dimostra un'ottima tollerabilità locale iniettato per via endovenosa, nel tessuto cutaneo, nel tessuto sottocutaneo, nel sacco congiuntivale. Azione istolesiva a livello del tessuto muscolare. Test del Tripan-bleu secondo Koelzer-Wehr modificato da Gradnik. Ratto, per i.m. (180 giorni): dose 3,86 mg/kg/die. Coniglio, per i.m. (20 giorni): dose 7,72-15,44 mg/kg/die. Nessuna azione istolesiva. Azione sulla mucosa gastroenterica. Ratto per i.m. (30 giorni): dose 7,72 mg/kg/die, coniglio per i.v. (30 giorni): dose 3,86 mg/kg/die. Nessuna modificazione dell'aspetto macroscopico e della intima struttura istologica della mucosa gastroenterica.
Per quanto concerne l'uso in gravidanza e durante l'allattamento, non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedere sezione 4.6).
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE -
06.1 Eccipienti -
Una fiala di polvere contiene: Mannitolo, Meglumina, Sodio fosfato bibasico biidrato, Potassio fosfato monobasico.
Una fiala di solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili.
06.2 Incompatibilita' -
Vedere alla sezione 4.5 "Interazioni".
06.3 Periodo di validita' -
3 anni. Il periodo di validità indicato si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Alterazioni possibili durante la conservazione:
chimiche: diminuzione di titolo entro i limiti di accettabilità; fisico-organolettiche: nessuna.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione -
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione -
Confezione interna: fiale in vetro neutro giallo (polvere, solvente) inserite in un cassonetto di polistirolo.
Confezione esterna: astuccio in cartoncino stampato.
Confezioni
Astuccio di 6 fiale da 50 mg di polvere + 6 fiale da 2 ml di solvente
Astuccio di 6 fiale da 25 mg di polvere + 6 fiale da 2 ml di solvente
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione -
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO -
PROMEDICA S.r.l. - Via Palermo, 26/A - 43100 Parma
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO -
50 mg/ 2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso
6 fiale 50 mg di polvere + 6 fiale 2ml di solvente 022559037
25 mg/ 2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso
6 fiale 25 mg di polvere + 6 fiale 2ml di solvente 022559013
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE -
LIOMETACEN 50 mg/ 2 ml 31/05/1972
LIOMETACEN 25 mg/ 2 ml 28/04/1979
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO -
Ottobre 2015