Lendormin - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Brotizolam
LENDORMIN 0,25 mg compresse
IndicazioniPerché si usa Lendormin? A cosa serve?
Lendormin contiene il principio attivo brotizolam, che appartiene alla classe di medicinali chiamata benzodiazepine, che induce sedazione (rilassamento fisico e mentale) e sonno.
Lendormin è utilizzato nel trattamento per brevi periodi dell'insonnia (difficoltà ad addormentarsi e/o frequenti o prolungati risvegli durante la notte) negli adulti di età pari o superiore a 18 anni.
Le benzodiazepine sono indicate solamente quando l'insonnia è grave, disabilitante (cioè che compromette le capacità di compiere le normali attività) e sottopone il soggetto a grave disagio. Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Lendormin
Non prenda Lendormin
- Se è allergico a brotizolam o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale o ad altre benzodiazepine
- se soffre di debolezza muscolare (miastenia grave)
- se soffre di insufficienza respiratoria grave (grave malattia respiratoria che si manifesta in modo rapido e improvviso e che comporta un apporto di ossigeno e/o di anidride carbonica nel sangue non adeguato)
- se soffre di sindrome da apnea notturna (quando, durante il sonno della notte, si manifesta per più volte apnea, cioè la sospensione temporanea del respiro, che può comportare una notevole e non naturale sonnolenza durante il giorno)
- se soffre di una grave malattia del fegato (insufficienza epatica grave) (vedere paragrafo "Avvertenze e precauzioni")
- se ha un'età inferiore a 18 anni in quanto le compresse sono adatte solo per gli adulti e non sono disponibili studi nei bambini
- in caso di rare condizioni ereditarie che possono essere incompatibili con uno dei componenti di questo medicinale (vedere anche paragrafo "Lendormin contiene lattosio")
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Lendormin
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Lendormin.
Avvertenze per gruppi specifici di popolazione:
- Se è anziano o ha una ridotta funzionalità del fegato
Se è anziano o ha una ridotta funzionalità del fegato il medico potrebbe ridurre la dose di questo medicinale (vedere paragrafo 3 "Come prendere Lendormin"). Le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con insufficienza epatica grave, poiché questi medicinali possono provocare encefalopatia (malattia del cervello che provoca confusione, disturbi a livello di coscienza, disturbi della personalità, perdita di memoria, tremori e coma, dovuta alla presenza di sostanze tossiche che si accumulano nel sangue a causa di un malfunzionamento del fegato) (vedere paragrafo "Non prenda Lendormin").
- Se soffre di disturbi respiratori cronici (insufficienza respiratoria cronica)
Se soffre di insufficienza respiratoria cronica (malattia respiratoria che dura nel tempo, e che comporta un apporto di ossigeno e/o di anidride carbonica nel sangue non adeguato) accompagnata da aumento nel sangue di anidride carbonica (ipercapnia) il medico potrebbe ridurre la dose di questo medicinale, in quanto può aumentare il rischio di riduzione dell'attività respiratoria (depressione respiratoria) soprattutto durante la notte.
- Se soffre di disturbi mentali (psicosi)
Lendormin non è raccomandato per il trattamento di psicosi se non in associazione con altri medicinali.
- Se soffre di depressione o ansia associata alla depressione
L'uso di questa classe di medicinali può rendere evidente una depressione già presente. Lendormin non deve essere usato per il trattamento di depressione o ansia associata alla depressione se non in combinazione con altri medicinali, poiché potrebbe aggravare comportamenti contro la sua persona, tali da portare a morte. Segua sempre le indicazioni del medico.
- Se ha avuto una storia di abuso di droghe.
Questo medicinale non deve essere usato se ha avuto una storia di abuso di droghe.
- Se ha avuto una storia di abuso di alcol
Questo medicinale non deve essere usato se ha avuto una storia di abuso di alcol (vedere paragrafo "Lendormin con alcol").
Tolleranza
Dopo un uso ripetuto per alcune settimane, si può verificare una certa perdita degli effetti delle benzodiazepine.
- L'uso di questa classe di medicinali può portare allo sviluppo di dipendenza fisica e mentale. Tale rischio aumenta con la dose e la durata del trattamento ed è maggiore se in passato ha abusato di alcol o droga: in questo caso non deve assumere Lendormin.
- Dopo l'interruzione del trattamento può verificarsi una sindrome transitoria che consiste nella ricomparsa, in forma aggravata, dei sintomi che avevano indotto all'utilizzo di questo medicinale: si tratta di uno dei primi sintomi di dipendenza e può essere accompagnato da altre reazioni come cambiamenti d'umore, ansia e irrequietezza o disturbi del sonno.
- Nei casi in cui abbia sviluppato dipendenza fisica, consulti il medico prima di interrompere il trattamento con questo medicinale, in quanto la brusca interruzione della terapia sarà accompagnata dai sintomi da astinenza di gravità variabile, da lievi disturbi quali, ad esempio, mal di testa, dolori muscolari, a gravi sintomi psichiatrici quali ansia e tensione estrema, irrequietezza, confusione ed irritabilità. In casi gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: sensazione di percepire in maniera distorta il mondo esterno e la realtà (derealizzazione), sensazione di distacco dal mondo esterno e da se stesso (depersonalizzazione), disturbo dell'udito che comporta un aumento della sensibilità e dell'intolleranza ai suoni (iperacusia), intorpidimento e formicolio a braccia e gambe, aumento della sensibilità alla luce, al rumore o al contatto fisico, percezione di cose non esistenti nella realtà (allucinazioni) o crisi epilettiche. Si rimanda ai paragrafi "Possibili effetti indesiderati" e "Se interrompe il trattamento con Lendormin". Inoltre, se sta assumendo un dosaggio elevato di questo medicinale, i sintomi da astinenza possono anche manifestarsi nell'intervallo fra una dose e l'altra.
Amnesia (disturbo della memoria)
Le benzodiazepine possono provocare un disturbo della memoria caratterizzato dall'incapacità di memorizzare nuove informazioni (amnesia anterograda) che può manifestarsi anche ai dosaggi raccomandati; il rischio aumenta con i dosaggi più alti.
Gli effetti relativi all'amnesia anterograda possono essere associati a disturbi del comportamento. Questa condizione si manifesta più spesso diverse ore dopo l'assunzione del medicinale; quindi, per ridurre tale rischio, prima di prendere questo medicinale deve assicurarsi di poter avere un periodo sufficiente di sonno non interrotto, generalmente di 7-8 ore (vedere paragrafi "Possibili effetti indesiderati" e "Come prendere Lendormin").
Reazioni psichiatriche e paradosse (disturbi del comportamento)
Durante l'uso di benzodiazepine possono verificarsi irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, stato di confusione mentale (delirio), collera, incubi notturni, percezione di cose non esistenti nella realtà (allucinazioni), disturbi mentali (psicosi), comportamento inappropriato e altri effetti avversi comportamentali. Qualora ciò si verificasse, deve contattare il medico per sospendere l'uso del medicinale (vedere il paragrafo "Possibili effetti indesiderati" e il paragrafo "Se interrompe il trattamento con Lendormin").
Bambini e adolescenti
Le compresse sono adatte solo per gli adulti e non sono disponibili studi nei bambini, pertanto Lendormin non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lendormin
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
L'attività di Lendormin può essere aumentata se è prescritto insieme con altri medicinali che agiscono riducendo l'attività del sistema nervoso centrale, aumentandone gli effetti. Questo può avvenire con una varietà di farmaci tra cui:
- antipsicotici (neurolettici, farmaci per i disturbi mentali)
- ipnotici (farmaci per il sonno)
- ansiolitici (farmaci per l'ansia)
- sedativi (farmaci che provocano un rilassamento fisico e mentale)
- antidepressivi (farmaci per la depressione)
- analgesici narcotici (farmaci che riducono il dolore agendo sul sistema nervoso centrale). Nel caso di analgesici narcotici, l'aumento dell'euforia può portare a un aumento della dipendenza psichica (sentire il forte bisogno di assumere il medicinale)
- antiepilettici (farmaci per l'epilessia)
- anestetici (farmaci che provocano una perdita temporanea della sensibilità, del dolore, e in alcuni casi anche della coscienza, associata a rilassamento muscolare)
- antistaminici sedativi (farmaci per le allergie che provocano anche un rilassamento fisico e mentale sul sistema nervoso centrale).
L'attività di Lendormin può essere modificata da farmaci che influenzano il metabolismo del fegato (cioè il modo in cui lavora il fegato):
- quando Lendormin è somministrato insieme con medicinali che stimolano il metabolismo del fegato come ad esempio la rifampicina (antibiotico), l'effetto di Lendormin può diminuire
- quando Lendormin è somministrato insieme con medicinali che riducono il metabolismo del fegato come ad esempio il ketoconazolo (medicinale per le infezioni della pelle da funghi), l'effetto di Lendormin può aumentare e diventare dannoso.
Lendormin con alcol
Quando Lendormin è utilizzato contemporaneamente con alcol possono aumentare sedazione (rilassamento fisico e mentale), fatica e riduzione della concentrazione, pertanto l'assunzione contemporanea con alcol non è raccomandata.
Inoltre, l'aumento dell'effetto sedativo, quando il medicinale è assunto contemporaneamente con alcol, influenza la capacità di guidare veicoli o usare macchinari (vedere paragrafo "Guida di veicoli e utilizzo di macchinari").
L'assunzione di una dose eccessiva di Lendormin insieme all'alcol può rappresentare un pericolo per la sua vita (vedere paragrafo "Se usa più Lendormin di quanto deve")
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza, allattamento e fertilità
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di usare questo medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati sufficienti su Lendormin per valutare la sicurezza del medicinale durante la gravidanza e l'allattamento.
Di conseguenza, l'uso di Lendormin non è raccomandato durante la gravidanza e l'allattamento. Nel caso in cui intenda intraprendere una gravidanza o sospetti di essere incinta e sta assumendo questo medicinale, deve contattare il medico per sospendere l'uso del medicinale (vedere paragrafo "Se interrompe il trattamento con Lendormin").
Sebbene non sia raccomandato, se il medico le prescrivesse questo medicinale in fase avanzata di gravidanza o durante il travaglio si possono avere sul neonato effetti quali riduzione della temperatura del corpo (ipotermia), difetto del tono muscolare talvolta associato a debolezza muscolare (ipotonia) e moderata riduzione dell'attività respiratoria (depressione respiratoria moderata), causati dall'azione del medicinale.
Inoltre, i bambini nati da madri che assumevano benzodiazepine (cioè medicinali della stessa classe di Lendormin) cronicamente durante le ultime fasi della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e presentare un certo rischio di sviluppare sintomi da astinenza nel periodo post-natale (vedere il paragrafo 4 "Possibili effetti indesiderati").
Poiché le benzodiazepine sono eliminate nel latte materno, l'uso di questo medicinale non è raccomandato per le madri che allattano al seno.
Fertilità
Per questo medicinale non sono disponibili dati sulla fertilità. Gli studi effettuati con brotizolam, il principio attivo di Lendormin, non hanno mostrato effetti negativi sulla fertilità.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Non sono stati effettuati studi sull'effetto del medicinale sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari.
Tuttavia, durante il trattamento si possono verificare effetti indesiderati quali sedazione (rilassamento fisico e mentale), disturbo della memoria (amnesia), riduzione delle capacità mentali e fisiche (vedere paragrafo "Possibili effetti indesiderati").
La compromissione mentale e fisica può aumentare il rischio di cadute e di incidenti stradali.
L'assunzione contemporanea di alcol e/o di medicinali che riducono l'attività del sistema nervoso centrale può aumentare questa compromissione.
Nel caso di insufficiente durata del sonno, la probabilità di riduzione della vigilanza è aumentata. Pertanto si raccomanda cautela nella guida di veicoli e nell'uso di macchinari.
Se manifesta uno degli effetti sopracitati, deve evitare attività potenzialmente pericolose come guidare o utilizzare macchinari.
Lendormin contiene lattosio
Se il medico le ha diagnosticato un'intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Lendormin: Posologia
Usi questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Adulti di età pari o superiore a 18 anni
Quanto
Se non diversamente prescritto dal medico, si raccomandano i seguenti dosaggi:
Adulti: la dose raccomandata è 0,25 mg (1 compressa) la sera prima di andare a letto
Anziani: la dose raccomandata è 0,125 mg (metà compressa)-0,25 mg (1 compressa) la sera prima di andare a letto
Le compresse possono essere divise in due metà uguali.
Il trattamento deve essere iniziato alla dose minima raccomandata.
La dose di 0,25 mg (1 compressa) non deve essere superata a causa dell'aumento del rischio d'insorgenza di effetti indesiderati a carico del sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4 "Possibili effetti indesiderati").
Nel caso in cui il medico le prescrivesse un dosaggio alto, possono manifestarsi sintomi da astinenza nell'intervallo fra una dose e l'altra (vedere paragrafo 4 "Possibili effetti indesiderati").
Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore in caso di brusca interruzione del trattamento, il medico ridurrà il dosaggio in modo graduale prima di interromperlo definitivamente (vedere paragrafo "Se interrompe il trattamento con Lendormin").
Come
Il medicinale deve essere assunto con una modesta quantità di liquido appena prima di andare a letto. Dopo l'assunzione di questo medicinale, deve prevedere un periodo di 6-7 ore per riposare o dormire.
Se ha ridotta funzionalità del fegato
Se ha ridotta funzionalità del fegato, la dose deve essere diminuita secondo quanto prescritto dal medico.
Se ha ridotta funzionalità del rene
I dati disponibili dimostrano che l'aggiustamento della dose non è necessario in caso di ridotta funzionalità del rene. Prenda questo medicinale secondo quanto prescritto dal medico.
Durata del trattamento
Il trattamento deve essere il più breve possibile. La durata del trattamento varia da pochi giorni a un massimo di 2 settimane. Il medico adatterà su base individuale la riduzione graduale della dose.
Pertanto, all'inizio del trattamento, il medico la informerà che questo sarà di durata limitata e le spiegherà esattamente come dovrà progressivamente diminuire il dosaggio.
In determinati casi, il medico dopo una rivalutazione generale delle sue condizioni potrebbe decidere di estendere la terapia oltre il periodo massimo di trattamento (cioè oltre le 2 settimane).
Uso nei bambini e adolescenti
Le compresse sono adatte solo per gli adulti e non sono disponibili studi nei bambini, pertanto Lendormin non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lendormin
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Lendormin, avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
Sintomi
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Lendormin di solito si può manifestare una riduzione dell'attività del sistema nervoso centrale di diversa entità. Nei casi di lieve entità, i sintomi includono momentanea perdita delle capacità sensoriali e intellettuali associata a senso di disorientamento (obnubilamento), confusione mentale e letargia (stato di sonno profondo con ridotta risposta ai normali stimoli); nei casi più gravi i sintomi possono includere progressiva perdita della coordinazione muscolare (atassia), difetto del tono muscolare talvolta associato a debolezza muscolare (ipotonia), bassa pressione del sangue (ipotensione), riduzione dell'attività respiratoria (depressione respiratoria), raramente coma e molto raramente morte.
Come con altre benzodiazepine, l'ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva non dovrebbe rappresentare un pericolo mortale a meno che non siano state assunte contemporaneamente ad altre sostanze che riducono le attività del sistema nervoso centrale, incluso l'alcol (vedere il paragrafo "Lendormin con alcol").
Trattamento
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale, il medico, se lei è cosciente, la farà vomitare (entro 1 ora dall'assunzione della dose eccessiva).
Se ha perso conoscenza, verrà sottoposto ad una lavanda gastrica (che verrà effettuata in ospedale da personale specializzato).
Se lo svuotamento dello stomaco (sia attraverso il vomito che con lavanda gastrica) non dovesse portare ad alcun vantaggio, il medico le somministrerà carbone attivo, una sostanza che serve per ridurre l'assorbimento. Le funzioni del cuore e respiratorie verranno attentamente controllate in ospedale nell'unità di terapia intensiva.
Se necessario il medico potrebbe usare, come antidoto, il flumazenil (sostanza in grado di bloccare l'effetto sedativo delle benzodiazepine, cioè il rilassamento fisico e mentale a livello del sistema nervoso centrale).
Se dimentica di prendere Lendormin
Non usi una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Se interrompe il trattamento con Lendormin
- Nel caso in cui abbia sviluppato una dipendenza fisica a questo medicinale (vedere il paragrafo "Avvertenze e precauzioni") consulti il medico prima di interrompere il trattamento, in quanto la brusca interruzione del trattamento può provocare:
- sintomi da astinenza (come ad esempio cefalea, dolori muscolari, ansia e tensione estrema, irrequietezza, confusione o irritabilità)
- sintomi da rimbalzo (quando i sintomi presenti all'inizio del trattamento si manifestano in forma più grave e possono provocare altre reazioni che includono cambiamenti di umore, ansia e irrequietezza)
Pertanto, poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore in caso di brusca interruzione del trattamento, il medico ridurrà il dosaggio in modo graduale.
- Durante l'uso di benzodiazepine possono verificarsi disturbi del comportamento: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, confusione mentale (delirio), collera (rabbia), incubi notturni, percezione di cose inesistenti nella realtà (allucinazioni), disturbo mentale (psicosi), comportamento non adeguato e altri effetti indesiderati del comportamento (vedere il paragrafo "Possibili effetti indesiderati"). Qualora ciò si verificasse, deve contattare immediatamente il medico per sospendere l'uso del medicinale.
- Nel caso in cui intenda intraprendere una gravidanza o sospetti di essere incinta, e sta assumendo questo medicinale, deve contattare il medico per sospendere l'uso del medicinale (vedere paragrafo "Gravidanza, allattamento e fertilità"). Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Lendormin
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
La maggior parte degli effetti indesiderati osservati finora sono legati al meccanismo d'azione del medicinale. Questi effetti si presentano perlopiù all'inizio della terapia e di solito diminuiscono durante il trattamento.
Il rischio di dipendenza aumenta con la durata della terapia con questo medicinale, la quale non deve superare le due settimane.
I sintomi di dipendenza possono essere:
- effetto rimbalzo (condizione che si può verificare nel caso in cui abbia sviluppato una dipendenza fisica da medicinale e in cui i sintomi presenti all'inizio del trattamento si manifestano in forma più grave in caso di brusca interruzione della terapia)
- alterazioni dell'umore
- ansia
- irrequietezza
Comuni (possono interessare fino a 1 paziente su 10)
- sonnolenza
- mal di testa (cefalea)
- disturbi a stomaco ed intestino (disturbi gastrointestinali)
Non comuni (possono interessare fino a 1 paziente su 100)
- incubi, dipendenza da farmaco, depressione, alterazione dell'umore, ansia, disturbi delle emozioni, disturbi nel comportamento, agitazione, alterazione del desiderio sessuale (disturbo della libido)
- vertigini, rilassamento fisico e mentale (sedazione), progressiva perdita della coordinazione muscolare (atassia), disturbo della memoria caratterizzato dall'incapacità di memorizzare nuove informazioni (amnesia anterograda)
- demenza, disturbi mentali, riduzione delle capacità mentali e fisiche; questi effetti indesiderati sono caratteristici delle benzodiazepine
- visione doppia (diplopia), secchezza della bocca, disturbi del fegato, ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi (ittero), reazioni della pelle, debolezza muscolare
- sindrome da astinenza (condizione che si può verificare nel caso in cui abbia sviluppato una dipendenza fisica dal medicinale e interrompe in modo brusco il trattamento). I sintomi sono ad esempio: mal di testa, dolori muscolari, ansia e tensione estrema, irrequietezza, confusione o irritabilità (vedere paragrafo "Se interrompe il trattamento con Lendormin")
- effetti da rimbalzo (condizione che si può verificare nel caso in cui abbia sviluppato una dipendenza fisica dal medicinale e in cui i sintomi presenti all'inizio del trattamento si manifestano in forma più grave in caso di brusca interruzione della terapia). Tale condizione può provocare altre reazioni che includono cambiamenti di umore, ansia e irrequietezza (vedere paragrafo "Se interrompe il trattamento con Lendormin")
- disturbi mentali e del comportamento non attesi (reazioni paradosse), irritabilità, sensazione di affaticamento - anomalie negli esami per valutare la funzionalità del fegato
Rari (possono interessare fino a 1 paziente su 1.000)
- Stato confusionale, irrequietezza, riduzione dei livelli di coscienza
Altri possibili effetti indesiderati per i quali non si conosce la frequenza
Incidenti stradali, cadute; questi effetti indesiderati sono caratteristici delle benzodiazepine.
Dipendenza
L'uso (anche alle dosi terapeutiche) può portare allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può causare astinenza o fenomeni da rimbalzo (vedere paragrafi "Avvertenze e precauzioni" e "Se interrompe il trattamento con Lendormin"). Si può verificare dipendenza psichica. Sono stati riportati casi di abuso di benzodiazepine.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola dopo SCAD. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Cosa contiene Lendormin
- il principio attivo è: brotizolam 0,25 mg.
- gli altri componenti sono: lattosio (vedere paragrafo "Cosa deve sapere prima prendere Lendormin"), amido di mais, amido sodio glicolato, cellulosa microgranulare, magnesio stearato.
Descrizione dell'aspetto di Lendormin e contenuto della confezione
Lendormin 0,25 mg compresse è confezionato in blister opaco, in astuccio da 30 compresse.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
LENDORMIN 0,25 MG COMPRESSE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
1 compressa contiene: principio attivo: brotizolam 0,25 mg
Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compressa
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento a breve termine dell'insonnia.
Le benzodiazepine sono indicate solamente quando l'insonnia è grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Se non diversamente prescritto dal medico, si raccomandano i seguenti dosaggi:
Adulti: 0,25 mg
Anziani: 0,125 mg - 0,25 mg
Il medicinale deve essere assunto con una modesta quantità di liquido appena prima di andare a letto.
Dopo l'assunzione di brotizolam, il paziente deve avere assicurarsi di avere un periodo di 6-7 ore per riposare o dormire.
Il trattamento deve essere iniziato alla minima dose raccomandata.
La dose raccomandata di 0,25 mg non deve essere superata a causa dell'aumento del rischio di insorgenza di effetti indesiderati a carico del SNC.
Nei pazienti con funzionalità epatica ridotta, la dose deve essere diminuita.
I dati disponibili dimostrano che l'aggiustamento della dose non è necessario in caso di funzionalità renale ridotta.
Il trattamento deve essere il più breve possibile. La durata del trattamento varia da pochi giorni a un massimo di due settimane.La riduzione graduale della dose deve essere adattata su base individuale.
In determinati casi, può essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; ciò non deve avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.
04.3 Controindicazioni
Brotizolam è controindicato in pazienti con miastenia grave, insufficienza respiratoria grave, sindrome da apnea notturna e insufficienza epatica grave(vedere paragrafo 4.4).
Brotizolam è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre benzodiazepine.
Le forme farmaceutiche disponibili sono adatte solo per gli adulti e non sono stati eseguiti studi nei bambini.
Pertanto, Lendormin non deve essere somministrato a bambini e adolescenti fino ai 18 anni di età.
L'uso del medicinale è controindicato in caso di rare condizioni ereditarie che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti (vedere paragrafo 4.4).
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Tolleranza
Dopo un uso ripetuto per alcune settimane, si può verificare una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine a breve durata d'azione.
Si possono sviluppare dipendenza fisica e psichica. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; è inoltre maggiore nei pazienti con una storia di abuso di alcol o di droga, nei quali brotizolam non deve essere utilizzato.
Quando brotizolam è utilizzato in concomitanza con alcol, possono accentuarsi sedazione, fatica e riduzione della concentrazione (vedere paragrafo 4.5).
Nei casi in cui si sia sviluppata dipendenza fisica, la brusca interruzione del trattamento sarà accompagnata dai sintomi da astinenza. Questi sintomi da astinenza comprendono ad esempio cefalea, dolori muscolari, ansia e, tensione estrema, irrequietezza, confusione o irritabilità.
In casi gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore o al contatto fisico, allucinazioni o crisi epilettiche.
Uno dei primi sintomi dello sviluppo di dipendenza è il verificarsi di un fenomeno di rimbalzo in cui i sintomi che hanno portato al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata dopo la sospensione del trattamento del medicinale. Tale effetto può essere accompagnato da altre reazioni che includono cambiamenti d'umore, ansia e irrequietezza.
Poiché il rischio di sintomi da astinenza o di rimbalzo è maggiore dopo la brusca sospensione del trattamento, si raccomanda di diminuire gradualmente il dosaggio.
Durata del trattamento
La durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2.) ma non deve superare le due settimane. La riduzione graduale della dose deve essere adattata su base individuale.
Può essere utile informare il paziente, all'inizio del trattamento, che questo sarà di durata limitata e spiegare esattamente come il dosaggio dovrà essere progressivamente diminuito.
Inoltre, è importante che il paziente sia a conoscenza della possibilità che si verifichino fenomeni di rimbalzo, riducendo così al minimo l'ansia provocata da tali sintomi nel caso questi dovessero insorgere nella fase di sospensione del medicinale.
Vi sono indicazioni per prevedere che, nel caso vengano usate benzodiazepine con una breve durata d'azione, i sintomi da astinenza possono manifestarsi nell'intervallo fra una dose e l'altra, soprattutto se il dosaggio è alto.
Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda che può manifestarsi anche a dosaggi terapeutici ed il rischio aumenta con i dosaggi più alti. Gli effetti relativi all'amnesia anterograda possono essere associati ad anomalie del comportamento. Questa condizione si manifesta più spesso diverse ore dopo l'assunzione del medicinale; quindi, per ridurre tale rischio, i pazienti devono assicurarsi di poter avere un periodo sufficiente di sonno non interrotto, generalmente di 7-8 ore (vedere paragrafo 4.8).
L'uso di benzodiazepine può smascherare una depressione pre-esistente.
Reazioni psichiatriche e paradosse
Durante l'uso di benzodiazepine possono verificarsi: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delirio, collera, incubi notturni, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriato e effetti avversi comportamentali. Qualora ciò si verificasse, l'uso del medicinale deve essere sospeso.
Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
Gruppi specifici di pazienti
Per gli anziani e i pazienti con ridotta funzionalità epatica si deve prendere in considerazione l'assunzione di una dose ridotta (vedere paragrafo 4.2).
La stessa precauzione riguarda i pazienti con insufficienza respiratoria cronica con ipercapnia, a causa del rischio di depressione respiratoria soprattutto durante la notte.
Brotizolam da solo non è raccomandato per il trattamento di psicosi.
Brotizolam non deve essere usato da solo per il trattamento della depressione o dell'ansia associata alla depressione in quanto in tali pazienti potrebbero far precipitare comportamenti suicidari.
Brotizolam non deve essere usato in pazienti con storia di abuso di alcol o droghe.
Le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica, poiché questi medicinali possono far precipitare un'encefalopatia (vedere paragrafo 4.3).
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quando brotizolam è prescritto insieme con altri deprimenti del SNC, può verificarsi un potenziamento degli effetti a livello nervoso centrale.
Tali potenziali interazioni devono essere considerate con una varietà di agenti inclusi gli antipsicotici (neurolettici), gli ipnotici, gli ansiolitici, i sedativi, gli antidepressivi, gli analgesici narcotici, gli anti-epilettici, gli anestetici e gli antistaminici sedativi.
Nel caso di analgesici narcotici, il potenziamento dell'euforia può portare ad un aumento della dipendenza psichica.
Quando brotizolam è usato in associazione con alcol, possono aumentare la sedazione, l'affaticamento e la diminuzione della concentrazione.
Studi di interazione in vitro suggeriscono un significativo contributo da parte del CYP 3A4 sul metabolismo epatico di brotizolam.
Le potenziali interazioni farmacocinetiche con altri medicinali e la conseguente alterazione dell'attività di brotizolam devono pertanto essere tenute in considerazione quando brotizolam è somministrato insieme con induttori (potenziale mancanza di efficacia di brotizolam) o inibitori (es. rifampicina o ketoconazolo, rispettivamente) (potenziale aumento della tossicità di brotizolam) del CYP 3A4.
L'assunzione contemporanea di alcol non è raccomandata.
L'effetto sedativo può aumentare quando il medicinale è assunto in concomitanza con l'alcol. Ciò influenza la capacità di guidare veicoli o usare macchinari.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Non sono disponibili dati sufficienti su brotizolam per valutare la sicurezza del medicinale durante la gravidanza e l'allattamento.
Di conseguenza, l'uso di brotizolam non è raccomandato durante la gravidanza e l'allattamento.
Se il medicinale viene prescritto a una donna in età fertile, deve essere avvertita di contattare il medico per la sospensione del medicinale, nel caso intenda intraprendere una gravidanza o sospetti di essere incinta.
Sebbene sia non raccomandato se brotizolam viene somministrato in fase avanzata di gravidanza o durante il travaglio si possono prevedere sul neonato effetti quali ipotermia, ipotonia e depressione respiratoria moderata (Floppy Infant Syndrome o ipotonia del lattante), causati dall'azione farmacologica del medicinale. Inoltre, i bambini nati da madri che assumevano benzodiazepine cronicamente durante le ultime fasi della gravidanza, possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio di sviluppare sintomi da astinenza nel periodo post-natale. Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, l'uso di brotizolam non è raccomandato per le madri che allattano al seno.
Per brotizolam non sono disponibili dati clinici sulla fertilità. Studi preclinici effettuati con brotizolam non hanno mostrato effetti avversi sulla fertilità.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sull'effetto del medicinale sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari.
Tuttavia, i pazienti devono essere avvisati che durante il trattamento si possono verificare effetti indesiderati quali sedazione, amnesia, riduzione delle capacità psico-motorie.
La compromissione psico-motoria può aumentare il rischio di cadute e di incidenti stradali. L'assunzione concomitante di alcol e/o di medicinali deprimenti il SNC può potenziare questa compromissione. Nel caso di insufficiente durata del sonno, la probabilità di riduzione della vigilanza è aumentata.
Si deve pertanto raccomandare cautela nella guida di veicoli e nell'uso di macchinari. Se il paziente manifesta uno di questi effetti, devono essere evitate attività potenzialmente pericolose come guidare o utilizzare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
La maggior parte degli effetti indesiderati osservati finora sono correlati all'azione farmacologica del medicinale. Questi effetti sono presenti in modo predominante all'inizio della terapia e solitamente regrediscono con la prosecuzione del trattamento. Il rischio di dipendenza (ad esempio effetto rebound, alterazioni dell'umore, ansia e irrequietezza) aumenta con la durata della terapia con brotizolam, la quale non deve eccedere le due settimane.
Per la determinazione della frequenza degli effetti indesiderati sono stati raggruppati i dati provenienti da studi in cui complessivamente 2.603 soggetti, volontari sani adulti e pazienti, sono stati trattati con brotizolam per un periodo compreso tra 1 giorno e 26 settimane.
Le frequenze di seguito elencate si riferiscono a 1.259 soggetti, volontari sani e pazienti, trattati con brotizolam al dosaggio raccomandato di 0,25 mg.
Frequenze in accordo alla classificazione MedDRA:
Molto comune ≥ 1/10
Comune ≥ 1/100
Non comune ≥ 1/1.000
Raro ≥ 1/10.000
Molto raro
Non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
Disturbi psichiatrici
Non comune: incubi, dipendenza da farmaco, depressione, alterazione dell'umore, ansia, disturbi emozionali, comportameni anomali, agitazione, disturbo della libido.
Raro: stato confusionale, irrequietezza.
Patologie del sistema nervoso
Comune: sonnolenza, cefalea.
Non comune: vertigini, sedazione, atassia, amnesia anterograda, demenza*#, alterazione mentale*#, riduzione delle capacità psico-motorie*#.
Raro: riduzione dei livelli di coscienza.
Patologie dell'occhio
Non comune: diplopia.
Patologie gastrointestinali
Comune: disturbi gastrointestinali.
Non comune: secchezza della bocca.
Patologie epatobiliari
Non comune: disturbi epatici, ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: reazioni cutanee.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: debolezza muscolare.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: sindrome da astinenza, reazioni paradosse, "effetti di rimbalzo"., irritabilità, sensazione di affaticamento.
Non comune: anomalie nei test di funzionalità epatica.
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Incidenti stradali *#, cadute *#.
*) Questi effetti indesiderati non sono stati osservati durante gli studi clinici tra i 1.259 soggetti esposti a brotizolam alla dose di 0,25 mg.
#) Effetto di classe delle benzodiazepine.
Dipendenza
L'uso (anche alle dosi terapeutiche) può portare allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può causare astinenza o fenomeni di rimbalzo (vedere paragrafo 4.4). Si può verificare dipendenza psichica. Sono stati riportati casi di abuso di benzodiazepine.
04.9 Sovradosaggio
Come con altre benzodiazepine, il sovradosaggio non dovrebbe rappresentare un pericolo mortale a meno che non siano state assunte contemporaneamente ad altri deprimenti del SNC (incluso l'alcol). Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi medicinale, si deve tenere presente che possono essere state assunte più sostanze. In caso di sovradosaggio di benzodiazepine per uso orale, bisogna indurre il vomito (entro 1 ora) se il paziente è cosciente oppure effettuare una lavanda gastrica, con protezione delle vie respiratorie, se il paziente è in stato di incoscienza. Se lo svuotamento dello stomaco non dovesse portare ad alcun vantaggio, somministrare carbone attivo per ridurre l'assorbimento. Le funzioni cardiovascolari e respiratorie devono essere attentamente monitorate nell'unità di terapia intensiva.
Il sovradosaggio con benzodiazepine si manifesta solitamente con vari gradi di depressione del SNC, che variano dall'obnubilamento al coma. Nei casi di lieve entità, i sintomi includono obnubilamento, confusione mentale e letargia; nei casi più gravi i sintomi possono includere atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte. Il flumazenil può essere usato come antidoto.
Prima dell'uso si deve consultare il relativo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: ipnotici e sedativi, derivati benzodiazepinici codice ATC N05CD09.
Brotizolam è una etrazepina che si fissa specificamente e con alta affinità ai recettori benzodiazepinici del sistema nervoso centrale.
Riduce il tempo necessario per addormentarsi e il numero dei risvegli diminuiscono, aumenta la durata del sonno.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
Brotizolam somministrato per via orale è assorbito rapidamente dal tratto gastrointestinale. Dopo una singola dose orale da 0,25 mg, si è osservata una concentrazione massima plasmatica media di5,5 ± 0,7 ng / ml raggiunta in 45 ± 12 min.
L'assorbimento avviene con un evidente processo di primo passaggio con una emivita di assorbimento mediamente di 14,9 ± 8,5 min.
La biodisponibilità assoluta dopo somministrazione orale è approssimativamente del 70%.
Distribuzione
Brotizolam si lega per l'89-95% alle proteine plasmatiche, e ha una emivita apparente di distribuzione da 7 a 26 min.
Le aree sottese dalle curve di concentrazione plasmatica nel tempo (AUC) mostrano valori compresi tra 31,0 ± 5,7 ng h / ml e 56,6 ± 21,3 ng h / ml. Brotizolam è ben distribuito nel corpo umano, con un volume medio
apparente di distribuzione di circa 0,66 l / kg.
Negli animali, brotizolam attraversa la barriera placentare e viene anche escreto nel latte materno.
Metabolismo
Brotizolam è metabolizzato tramite reazioni ossidative nel fegato dal CYP 3A4; il percorso metabolico preferito è l'idrossilazione ai differenti siti di reazione della molecola brotizolam, e cioè il gruppo metile e l'anello diazepinico.
Tutti i metaboliti idrossilati sono quasi completamente coniugati all'acido glucuronico e/o all'acido solforico.
I metaboliti idrossilati sono meno attivi rispetto al composto di origine, e si ritiene non contribuiscano agli effetti clinici.
Eliminazione
Circa due terzi di brotizolam somministrato per via orale sono eliminati per via renale, il rimanente con le feci. Meno dell'1% della dose somministrata si ritrova immodificato nelle urine. I principali metaboliti di brotizolam l'α-idrossibrotizolam e il 6-idrossibrotizolam possono essere rilevati nelle urine a concentrazioni pari al 27% e 7%, rispettivamente.
Nelle urine possono essere rilevati anche altri metaboliti altamente polari, probabilmente con più di un gruppo idrossi, nonché una sostanza meno polare di brotizolam.
L'emivita media di eliminazione di brotizolam dal plasma è breve e varia tra le 3 e le 8 ore nei soggetti sani.
Brotizolam è stato classificato come una benzodiazepina a breve durata d'azione. I valori di clearance orale media apparente di brotizolam ottenuti dopo una dose orale di 0,25 mg erano compresi tra 128,36 e 188,37 ml/ min. Le differenze osservate possono essere attribuite ai metodi di determinazione utilizzati, vale a dire RIA (Radio Immuno Assay), GLC (Gas-Liquid Chromatography).
L'assunzione giornaliera di 0,25 mg di brotizolam non ha portato ad accumulo o a modifiche della farmacocinetica di brotizolam in confronto alla somministrazione singola.
Proprietà farmacocinetiche in gruppi speciali di popolazione:
Anziani
In seguito a somministrazione orale di 0,25 mg, il tempo medio alla concentrazione plasmatica di picco nei pazienti anziani (età media 82 anni) è leggermente superiore a quello osservato in soggetti più giovani (età media 23 anni), ovvero 1,7 ore contro 1,1 ore. La concentrazione media al picco nei pazienti anziani dopo la stessa dose per via orale è di circa 5,6 ng / ml, e non mostra alcuna differenza con quella calcolata in studi condotti su soggetti giovani sani. L'emivita di eliminazione orale è nettamente superiore a quella osservata nei volontari giovani (9,1 ore contro 5,0 ore, p
Le proprietà farmacocinetiche di brotizolam rimangono sostanzialmente invariate in pazienti con vari gradi di insufficienza renale (clearance della creatinina sangue è stata stimata rispettivamente in 8,15 ore, 6,90 ore e 7,61 ore in pazienti con lieve, moderata e grave insufficienza renale.
Insufficienza epatica
Il tempo al picco di assorbimento e al picco di concentrazione di brotizolam in pazienti con cirrosi epatica sono simili a quelli osservati in soggetti sani mentre l'emivita risulta allungata. Il legame con le proteine e la clearance di brotizolam libero sono più bassi di quelli osservati nei soggetti sani, mentre il valore medio di emivita di eliminazione è di 12,8 ore (9,4 - 25 ore).
Alcol
Il concomitante consumo di alcol determina una diminuzione significativa della clearance di brotizolam (1,85 ml/min/kg contro 2,19 ml/ min/kg), un aumento delle concentrazioni plasmatiche di picco (5,3 ng/ml contro 4,3 ng/ml) e una emivita di eliminazione finale prolungata (5,2 ore contro 4,4 ore).
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Brotizolam ha una tossicità acuta molto bassa: i valori di DL50 orale sono > 10 g/kg nel topo e nel ratto e > 2 g/kg nel coniglio e nel cane. Manifestazioni cliniche includono atassia e sedazione in tutte le specie studiate.
In studi di tossicità a dose orale ripetuta nei ratti (con sonda gastrica o additivo alimentare) per un massimo di 13 settimane, il NOAEL (No Observed Adverse Effect Level) è stato di 0,3 mg/kg/die e superiore. Non si è verificato nessun decesso. Oltre all'effetto sedativo i ratti trattati con 100 mg/kg/die e con dosi maggiori hanno mostrato aggressività. Si è sviluppata una tolleranza al medicinale. Al termine del periodo di trattamento, i ratti trattati con 400 mg/kg/die e con dosi più alte mostravano epatomegalia e aumento del colesterolo sierico. All'interruzione del trattamento si sono verificati segni di astinenza. Tutti gli effetti conseguenti al trattamento erano reversibili.
I ratti trattati con 400 mg/kg/die, equivalenti a circa 12.000 volte la MRHD (Maximum Recommended Human Dose) su base mg/m2, hanno evidenziato un aumento della mortalità a causa delle cattive condizioni generali, nonché risultati istopatologici di fosfolipidosi nel polmone, pielonefrite e atrofia dei testicoli.
Le scimmie (tipo Rhesus) hanno tollerato 1 mg/kg/die per 12 mesi (NOAEL). Alle dosi medie (di 10 o 7 mg/kg/die per 3 o 12 mesi), sono state osservate atassia, ridotta attività e sonnolenza. L'aumento di appetito ha determinato l'aumento di peso corporeo e i conseguenti effetti secondari.
A dosi elevate (di 100 o 50 mg/kg/die), sono stati osservati spasmi muscolari con iperreflessia. Dopo l'interruzione del trattamento sono stati osservati segni di astinenza. Nello studio a 3 mesi tutti i sintomi riscontrati sono risultati reversibili. Brotizolam non è risultato embriotossico, né teratogeno a dosi orali fino a 30 mg/kg/die (ratto) e 9 mg/kg/die (coniglio).
Nel ratto sono stati osservati effetti embriotossici a dosi tossiche nella madre, pari a 250 mg/kg/die e superiori (equivalenti a circa 8.000 volte la MRDH su base mg/m2).
La fertilità non viene compromessa a dosi fino a 10 mg/kg/die.
In uno studio sullo sviluppo peri- e post-natale condotto nel ratto la NOAEL era di 0,05 mg/kg/die.
A dosi di 2,5 mg/kg/die (equivalente a 80 volte la MRDH su base mg/m2) e a dosi maggiori che hanno causato sedazione e un più ridotto aumento di peso corporeo nelle femmine, la vitalità dei cuccioli durante l'allattamento è risultata ridotta. A 10 mg/kg/die e a dosi superiori è stato osservato un aumento della mortalità della prole.
I risultati degli studi di mutagenicità effettuati (test di Ames, test del micronucleo di midollo osseo nei topi, test citogenetici nel midollo osseo di criceto cinese e "dominant lethal test" nei topi) hanno avuto esito negativo.
Brotizolam non ha mostrato alcun potenziale tumorigeno negli studi di carcinogenesi nel topo trattato con dosi fino a 200 mg/kg. Nello studio nel ratto, la NOAEL è risultata di 10 mg/kg/die. A 200 mg/kg/die sono stati riscontrati cambiamenti iperplastici e neoplastici a livello tiroideo, nel timo e nell'utero, ma sono considerati specie-specifici, legati allo stress o incidentali e quindi non rilevanti per l'uso del medicinale nell'uomo.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Lattosio, amido di mais, amido sodio glicolato, cellulosa microgranulare, magnesio stearato.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30° C.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Blister in Al/PVC - PVDC opaco.
Astuccio da 30 compresse.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Per liberare una compressa è necessario premere sul blister dalla parte in plastica.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Boehringer Ingelheim Italia S.p.A.
Via Lorenzini, 8
20139 Milano
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
A.I.C. n.: 026343018
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
29.09.1988/01.06.2010
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Determinazione AIFA del 23 marzo 2012