Glucophage - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Metformina (Metformina cloridrato )
GLUCOPHAGE 500 mg polvere per soluzione orale in bustine
I foglietti illustrativi di Glucophage sono disponibili per le confezioni:IndicazioniPerché si usa Glucophage? A cosa serve?
Glucophage contiene metformina, un medicinale per trattare il diabete. Appartiene a un gruppo di sostanze attive denominate biguanidi.
L'insulina è un ormone prodotto dal pancreas che permette al corpo di assimilare il glucosio (zucchero) dal sangue. Il corpo utilizza il glucosio per produrre energia o lo immagazzina per utilizzi futuri.
Se ha il diabete, il pancreas non produce insulina in quantità sufficiente oppure il suo corpo non è in grado di utilizzare correttamente l'insulina che produce. Ciò provoca alti livelli di glucosio nel sangue. Glucophage aiuta ad abbassare il glucosio nel sangue portandolo a un livello che sia il più normale possibile.
Se è un adulto in sovrappeso, assumere Glucophage per un lungo periodo di tempo contribuisce anche ad abbassare il rischio di complicanze associate al diabete. Glucophage è stato associato sia a stabilizzazione sia a modesta perdita di peso corporeo.
Glucophage è usato per trattare pazienti con diabete di tipo 2 (chiamato anche "diabete non insulino-dipendente") quando la dieta e l'esercizio fisico da soli non sono stati sufficienti a controllare i livelli di glucosio nel sangue. È usato in particolare nei pazienti in sovrappeso.
Gli adulti possono prendere Glucophage da solo o in associazione con altri medicinali per trattare il diabete (farmaci somministrati per via orale o insulina). I bambini di età pari e superiore ai 10 anni e gli adolescenti possono assumere Glucophage da solo o in associazione all'insulina.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Glucophage
Non prenda Glucophage
- se è allergico (ipersensibile) alla metformina o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (vedere 'Cosa contiene Glucophage')
- se soffre di problemi al fegato o ai reni (velocità di filtrazione glomerulare inferiore a 45 ml/min)
- se ha un diabete non controllato, con come per es. iperglicemia grave (livelli elevati di glucosio nel sangue), nausea, vomito, disidratazione, rapida perdita di peso o chetoacidosi). La chetoacidosi è un disturbo in cui sostanze chiamate 'corpi chetonici' si accumulano nel sangue e possono portare al pre-coma diabetico. I sintomi includono dolore allo stomaco, respiro rapido e profondo, sonnolenza e insolito odore di frutta dell'alito.
- se il suo organismo ha perso troppa acqua (disidratazione), ad es. a causa di diarrea prolungata o grave o se ha vomitato molte volte di fila. La disidratazione può causare problemi ai reni che possono esporla al rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo "Avvertenze e precauzioni" ).
- se ha una grave infezione, come un'infezione che interessa i polmoni o il sistema bronchiale o i reni. Infezioni gravi possono causare problemi ai reni, che possono esporla al rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo "Avvertenze e precauzioni" ).
- se è in trattamento per insufficienza cardiaca acuta o ha recentemente avuto un attacco cardiaco, se ha gravi problemi circolatori (come shock) o difficoltà respiratorie. Ciò può provocare carenze nell'apporto di ossigeno ai tessuti che possono esporla al rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo "Avvertenze e precauzioni" ).
- se beve molto alcol
Se si trova in una delle suddette condizioni, consulti il medico prima di iniziare a prendere questo medicinale.
Si assicuri di chiedere consiglio al medico se:
- deve sottoporsi a esami come radiografie o scansioni diagnostiche che richiedono l'iniezione nel flusso sanguigno di mezzi di contrasto contenenti iodio
- se deve sottoporsi a un intervento chirurgico
Deve interrompere l'assunzione di Glucophage per un certo periodo di tempo prima e dopo l'esame o l'intervento chirurgico. Il medico deciderà se per tale lasso di tempo ha bisogno di un altro trattamento. È importante che segua in maniera precisa tutte le istruzioni del medico.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Glucophage
Si prega di prendere nota del possibile rischio di acidosi lattica
Glucophage può causare una complicanza molto rara ma molto grave chiamata acidosi lattica, in particolare se i reni non funzionano correttamente. Il rischio di sviluppare acidosi lattica viene aumentato anche dalla presenza di un diabete non controllato, da un digiuno prolungato o dall'assunzione di alcol, da una carenza di liquidi corporei (disidratazione) a causa di diarrea o vomito gravi, da problemi al fegato e da ogni altra condizione medica nella quale un'area del corpo viene privata dell'apporto di ossigeno (come malattie cardiache acute gravi).
Èimportante attenersi alle regole di assunzione del medicinale, alle istruzioni riguardo al regime dietetico e al programma di esercizio fisico regolare prescritto, perché ciò può ridurre il rischio di acidosi lattica.
L'insorgenza di acidosi lattica può essere insidiosa e i sintomi possono essere non specifici, come vomito, mal di pancia (dolore addominale) con crampi muscolari, una sensazione di malessere generale con estrema stanchezza e difficoltà respiratorie. Ulteriori sintomi includono riduzione della temperatura corporea e del battito cardiaco.Se manifesta alcuni di questi sintomi deve immediatamente ricorrere a cure mediche, poiché l'acidosi lattica può portare al coma. Interrompa immediatamente l'assunzione di Glucophage e contatti immediatamente un medico o il più vicino ospedale.
Glucophage da solo non causa ipoglicemia (livelli di glucosio nel sangue troppo bassi). Tuttavia, se assume Glucophage insieme ad altri medicinali per trattare il diabete che possono causare ipoglicemia (come sulfoniluree, insulina, meglitinidi), vi è il rischio di ipoglicemia. Se manifesta sintomi di ipoglicemia come debolezza, capogiri, aumento della sudorazione, battito cardiaco accelerato, disturbi della vista o difficoltà di concentrazione, solitamente è utile mangiare o bere qualcosa che contenga zucchero.
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Glucophage
Se deve ricevere un'iniezione nel flusso sanguigno di mezzi di contrasto contenenti iodio, ad esempio per esami come radiografie o scansioni diagnostiche, deve interrompere l'assunzione di Glucophage per un determinato periodo di tempo prima e dopo (almeno 48 ore) l'esame (vedere capoverso riportato poco sopra "Chieda consiglio al medico se").
Informi il medico se prende contemporaneamente uno dei seguenti medicinali e Glucophage. Potrebbe aver bisogno di misurare la glicemia più frequentemente oppure il medico potrebbe adeguare la dose di Glucophage:
- diuretici (usati per eliminare l'acqua dal corpo producendo una maggior quantità di urina).
- beta-2 agonisti come salbutamolo o terbutalina (usati per trattare l'asma)
- corticosteroidi (usati per trattare svariate patologie, come gravi infiammazioni della pelle o asma)
- altri medicinali utilizzati per il trattamento del diabete
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, compresi quelli senza prescrizione medica.
Glucophage con cibi e bevande
Non beva alcol durante il trattamento con questo medicinale. L'alcol può infatti aumentare il rischio di acidosi lattica, in particolare se ha problemi al fegato o è denutrito. Ciò vale anche per i medicinali che contengono alcol.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Durante la gravidanza ha bisogno dell'insulina per trattare il diabete. Informi il medico se è, ritiene di essere o prevede di rimanere incinta, di modo che possa modificare il suo trattamento.
Questo medicinale non è raccomandato se sta allattando o se intende allattare al seno il suo bambino.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Glucophage da solo non causa ipoglicemia (livelli di glucosio nel sangue troppo bassi). Ciò significa che non compromette la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Tuttavia, faccia particolare attenzione se prende Glucophage insieme ad altri medicinali per trattare il diabete che possono causare ipoglicemia (quali sulfoniluree, insulina, meglitinidi). I sintomi dell'ipoglicemia includono debolezza, capogiri, aumento della sudorazione, battito cardiaco accelerato, disturbi della vista o difficoltà di concentrazione. Non guidi veicoli e non usi macchinari se inizia a manifestare questi sintomi.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Glucophage: Posologia
Prenda sempre Glucophage seguendo esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Glucophage non può sostituire i benefici di uno stile di vita sano. Continui a seguire tutti i consigli sulla dieta che le ha dato il medico e faccia regolarmente esercizio fisico.
Dose raccomandata
I bambini di età pari e superiore a 10 anni e gli adolescenti solitamente iniziano con 500 mg o 850 mg di Glucophage una volta al giorno. La dose massima giornaliera è 2000 mg presi in 2 o 3 dosi separate. Il trattamento dei bambini di età compresa tra 10 e 12 anni è raccomandato soltanto su specifico consiglio del medico, in quanto l'esperienza in questo gruppo di età è limitata.
Gli adulti iniziano solitamente con 500 mg o 850 mg di Glucophage due o tre volte al giorno. La dose massima giornaliera è 3000 mg assunti in 3 dosi separate. Nei pazienti con funzionalità renale compromessa con una GFR compresa tra 45 e 60 ml/min, la dose iniziale è di 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato una volta al giorno. La dose massima è 1000 mg al giorno, assunti in 2 dosi separate.
La funzionalità renale deve essere attentamente monitorata (ogni 3 - 6 mesi).
Se prende anche insulina, il medico le dirà come iniziare l'assunzione di Glucophage.
Monitoraggio
- Il medico la sottoporrà a regolari esami del glucosio ematico e adeguerà la dose di Glucophage ai suoi livelli di glicemia. Si consulti regolarmente con il medico. Ciò è particolarmente importante per bambini e adolescenti o se è una persona anziana.
- Il medico inoltre controllerà almeno una volta all'anno come funzionano i suoi reni. Può aver bisogno di controlli più frequenti se è una persona anziana o se i suoi reni non funzionano normalmente.
Come prendere Glucophage
Prenda le compresse durante o dopo il pasto. Ciò le eviterà di avere effetti indesiderati che disturbano la digestione.
Non frantumi o mastichi le compresse. Ingerisca ciascuna compressa con un bicchiere d'acqua.
- Se prende una dose al giorno, la prenda al mattino (colazione)
- Se prende due dosi separate al giorno, le prenda al mattino (colazione) e alla sera (cena)
- Se prende tre dosi separate al giorno, le prenda al mattino (colazione), a mezzogiorno (pranzo) e alla sera (cena).
Se, dopo qualche tempo, pensa che l'effetto di Glucophage sia troppo forte o troppo debole, consulti il il medico o il farmacista
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Glucophage
Se prende più Glucophage di quanto deve
Se ha preso più Glucophage di quanto avrebbe dovuto può manifestare acidosi lattica. I sintomi dell'acidosi lattica sono non specifici come vomito, mal di pancia (dolore addominale) con crampi muscolari, sensazione di malessere generale con estrema stanchezza e difficoltà respiratorie Ulteriori sintomi includono riduzione della temperatura corporea e del battito cardiaco. Se manifesta alcuni di questi sintomi deve immediatamente ricorrere a cure mediche, poiché l'acidosi lattica può portare al coma. Interrompa l'assunzione di Glucophage e contatti immediatamente un medico o il più vicino ospedale.
Se dimentica di prendere Glucophage
Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza di un'altra dose. Prenda la dose successiva all'orario previsto.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Glucophage
Come tutti i medicinali, Glucophage può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Possono verificarsi i seguenti effetti indesiderati:
Effetti indesiderati molto comuni (si manifestano in più di 1 persona su 10)
- problemi digestivi come nausea, vomito, diarrea, mal di pancia (dolore addominale) e perdita di appetito. Questi effetti indesiderati compaiono più spesso all'inizio del trattamento con Glucophage. Può risultare utile suddividere le dosi nel corso della giornata e assumere Glucophage durante o subito dopo il pasto. Se i sintomi persistono, interrompa l'assunzione di Glucophage e si rivolga al medico.
Effetti indesiderati comuni (si manifestano in meno di 1 persona su 10)
Effetti indesiderati molto rari (si manifestano in meno di 1 persona su 10.000)
- acidosi lattica. È una complicanza molto rara ma grave, in particolare se i reni non funzionano correttamente. I sintomi dell'acidosi lattica sono non specifici come vomito, mal di pancia (dolore addominale) con crampi muscolari, sensazione di malessere generale con estrema stanchezza e difficoltà respiratorie. Ulteriori sintomi includono riduzione della temperatura corporea e del battito cardiaco. Se manifesta alcuni di questi sintomi deve immediatamente ricorrere a cure mediche, poiché l'acidosi lattica può portare al coma. Interrompa l'assunzione di Glucophage e contatti immediatamente un medico o il più vicino ospedale.
- anomalie nei test di funzionalità epatica o epatite (infiammazione del fegato; può causare stanchezza, perdita di appetito, perdita di peso, con o senza ingiallimento della pelle o della parte bianca degli occhi). Se manifesta tali sintomi, interrompa l'assunzione di Glucophage e contatti il medico;
- reazioni cutanee come arrossamento della pelle (eritema), prurito o eruzione cutanea con prurito (orticaria);
- basso livello di vitamina B12 nel sangue.
Bambini e adolescenti
Dati limitati in bambini e adolescenti hanno dimostrato che gli eventi avversi erano simili per natura e gravità a quelli riferiti negli adulti.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Se un bambino viene trattato con Glucophage, i genitori e chi si prende cura del bambino devono sorvegliare l'uso di questo medicinale.
Questo medicinale non richiede condizioni particolari di conservazione.
Non usi Glucophage dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola o sul flacone o sul blister dopo "SCAD". La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Cosa contiene Glucophage
- Il principio attivo è metformina cloridrato. Una compressa rivestita con film di Glucophage 1000 mg contiene 1000 mg di metformina cloridrato corrispondenti a 780 mg di metformina base.
- Gli altri componenti sono povidone K 30, magnesio stearato, ipromellosa, macrogol 400 e macrogol 8000.
Descrizione dell'aspetto di Glucophage e contenuto della confezione
Le compresse di Glucophage 1000 mg compresse rivestite con film sono di colore bianco, di forma ovale e biconvesse, con linea di frattura su entrambi i lati della compressa e incisione '1000' su un lato. La compressa può essere divisa in due dosi uguali.
Le compresse sono disponibili in confezioni blister da 1 (x30), 20, 30, 50, 60, 90, 100, 120, 180 o 600 compresse o in flaconi in plastica con chiusura a prova di bambino da 20, 30, 50, 60, 90, 100, 120, 180 o 600 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
GLUCOPHAGE 500 MG
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Una compressa rivestita con film contiene 500 mg di metformina cloridrato corrispondenti a 390 mg di metformina base.
Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compressa rivestita con film.
Compresse rivestite con film, bianche, circolari, convesse.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Trattamento del diabete mellito di Tipo 2, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non sono sufficienti per un adeguato controllo della glicemia.
• Negli adulti, Glucophage può essere utilizzato in monoterapia o in associazione con altri antidiabetici orali o con l'insulina.
• Nei bambini di età superiore ai 10 anni e negli adolescenti, Glucophage può essere utilizzato in monoterapia o in associazione con l'insulina.
È stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea dopo il fallimento del controllo del regime alimentare (vedere paragrafo 5.1).
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Adulti:
Monoterapia e associazione con altri farmaci antidiabetici orali:
Di norma la dose iniziale è 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno assunta durante o dopo i pasti.
Dopo 10-15 giorni la dose deve essere adeguata sulla base dei valori di glucosio ematico. Un incremento graduale della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è 3 g al giorno, da prendere in 3 somministrazioni separate.
In caso di passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale: interrompere il farmaco precedente e iniziare con la metformina alla dose sopra indicata.
Associazione con l'insulina:
La metformina e l'insulina possono essere usate in associazione per ottenere un miglioramento del glucosio ematico. La metformina cloridrato viene somministrata di norma alla dose iniziale di 500 mg o 850 mg 2 o 3 volte al giorno, mentre la dose di insulina viene adeguata sulla base dei valori di glucosio ematico.
A causa della potenziale riduzione della funzione renale nei soggetti anziani, la dose di metformina deve essere adeguata sulla base della funzione renale. È pertanto necessaria una valutazione regolare della funzione renale (vedere paragrafo 4.4).
Bambini e adolescenti:
Monoterapia e associazione con insulina:
• Glucophage può essere utilizzato nei bambini di età superiore ai 10 anni e negli adolescenti.
• Di norma la dose iniziale è 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato una volta al giorno, assunta durante o dopo i pasti.
Dopo 10-15 giorni la dose deve essere adeguata sulla base dei valori di glucosio ematico. Un graduale aumento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato è 2 g al giorno, assunta in 2 o 3 somministrazioni separate.
04.3 Controindicazioni
• Ipersensibilità alla metformina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
• Chetoacidosi diabetica, precoma diabetico.
• Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina
• Condizioni acute potenzialmente in grado di alterare la funzione renale come: disidratazione, infezione grave, shock.
• Malattie acute o croniche che possano provocare ipossia tissutale come: insufficienza cardiaca o respiratoria, recente infarto miocardico, shock.
• Insufficienza epatica, intossicazione alcolica acuta, alcolismo.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Acidosi lattica:
L'acidosi lattica è una complicanza metabolica rara ma grave (alto tasso di mortalità in assenza di rapido trattamento), che può insorgere in seguito ad un accumulo di metformina. I casi riportati di acidosi lattica in pazienti trattati con metformina si sono verificati in particolare in pazienti diabetici con una significativa insufficienza renale. L'incidenza dell'acidosi lattica può e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati, come diabete non controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica ed eventuali altre condizioni associate all'ipossia.
Diagnosi:
Si deve considerare il rischio di acidosi lattica nel caso siano presenti segni aspecifici quali crampi muscolari uniti a disturbi dell'apparato digerente, come dolore addominale e astenia grave.
Questi sintomi possono essere seguiti da dispnea con acidosi, dolore addominale, ipotermia e coma. Gli esami diagnostici di laboratorio mostrano una diminuzione del pH nel sangue, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l, e un aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato. In caso di sospetta acidosi metabolica, la metformina deve essere sospesa e il paziente deve essere ricoverato immediatamente (vedere paragrafo 4.9).
Funzione renale:
La metformina viene escreta dai reni, quindi è opportuno determinare la clearance della creatinina (che può essere stimata partendo dai livelli di creatinina sierica utilizzando la formula Cockcroft-Gault) prima di iniziare il trattamento e in seguito, con frequenza regolare:
• almeno una volta l'anno nei pazienti con funzione renale normale,
• almeno due-quattro volte l'anno nei pazienti con la clearance della creatinina al limite inferiore del normale e nei soggetti anziani.
La diminuzione della funzione renale nei soggetti anziani è frequente e asintomatica. Un'attenzione speciale va riservata alle situazioni in cui può venire compromessa la funzione renale, ad esempio quando si inizia una terapia antiipertensiva o una terapia con diuretici e quando si inizia una terapia con un farmaco anti-infiammatorio non steroideo (FANS).
Somministrazione di mezzi di contrasto iodati:
La somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati negli studi radiologici può portare a un'insufficienza renale. Ciò può determinare accumulo di metformina e può esporre il paziente ad acidosi lattica. La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o al momento dell'esame; inoltre non deve essere ripresa prima di 48 ore dopo l'esame, e solo dopo aver controllato se la funzione renale è tornata normale (vedere paragrafo 4.5).
Chirurgia :
La somministrazione di metformina deve essere interrotta 48 ore prima di interventi chirurgici programmati in anestesia generale, spinale o peridurale. Il trattamento può essere ripreso non prima di 48 ore dopo l'intervento o dopo la ripresa dell'alimentazione orale, e solo dopo che sia stato accertato che la funzione renale è normale.
Bambini e adolescenti:
La diagnosi di diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima di cominciare il trattamento con metformina.
Non sono stati riscontrati effetti della metformina sulla crescita e sulla pubertà durante studi clinici controllati della durata di un anno, ma su questi punti specifici non sono disponibili dati a lungo termine. È raccomandato pertanto un attento follow-up dell'effetto della metformina su questi parametri in bambini trattati con metformina, specialmente nei prepuberi.
Bambini di età compresa fra 10 e 12 anni:
Negli studi clinici controllati condotti in bambini e adolescenti sono stati inclusi solo 15 soggetti di età compresa tra 10 e 12 anni. Nonostante l'efficacia e la sicurezza della metformina in questi bambini non differissero da quelle riportate per i bambini più grandi e per gli adolescenti, è raccomandata un'attenzione particolare quando la si prescrive ai bambini di età compresa tra 10 e 12 anni.
Altre precauzioni:
I pazienti devono continuare il loro regime alimentare distribuendo regolarmente i carboidrati durante il giorno. I pazienti in sovrappeso devono continuare il regime alimentare ipocalorico.
I test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete devono essere eseguiti regolarmente.
La metformina da sola non provoca ipoglicemia, ma si consiglia cautela quando viene usata in associazione con l'insulina o altri antidiabetici orali (per es. le sulfaniluree o le meglitinidi).
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Associazioni non raccomandate:
Alcol:
L'intossicazione alcolica acuta è associata a un aumento del rischio di acidosi lattica, soprattutto nei casi di: digiuno o malnutrizione, insufficienza epatica.
Evitare il consumo di alcol e di farmaci contenenti alcol.
Mezzi di contrasto iodati:
La somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati può provocare un'insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e un aumento del rischio di acidosi lattica.
La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o al momento dell'esame; inoltre non deve essere ripresa prima di 48 ore dopo l'esame, e solo dopo aver controllato se la funzione renale è tornata normale (vedere paragrafo 4.4).
Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso:
Farmaci con attività iperglicemizzante intrinseca (per es. glucocorticoidi (per via sistemica e locale) e simpaticomimetici):
Possono essere richiesti controlli più frequenti della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, adeguare la dose della metformina durante la terapia con il rispettivo farmaco e all'interruzione di quest'ultimo.
Diuretici, soprattutto diuretici dell'ansa:
Possono aumentare il rischio di acidosi lattica a causa della loro potenziale capacità di ridurre la funzione renale.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Durante la gravidanza il diabete non controllato (gestazionale o permanente) si associa con un aumentato rischio di malformazioni congenite e mortalità perinatale.
La quantità di informazioni sull'uso della metformina nelle donne in stato di gravidanza è limitata e non indica un aumentato rischio di malformazioni congenite. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi su gravidanza, sviluppo dell'embrione o fetale, parto o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).
Quando la paziente ha in programma una gravidanza e durante la gravidanza stessa, si raccomanda di non trattare il diabete con metformina ma con l' insulina per mantenere la glicemia più vicina possibile al normale, per ridurre i rischi di malformazione del feto.
Allattamento
La metformina viene escreta nel latte materno umano. Non sono stati osservati effetti avversi in neonati/bambini allattati al seno. Tuttavia, dal momento che sono disponibili solo dati limitati, l'allattamento al seno non è raccomandato nel corso del trattamento con metformina. La decisione di interrompere l'allattamento al seno dovrebbe essere presa considerando gli effetti benefici dell'allattamento al seno e il rischio potenziale di effetti avversi sul bambino.
Fertilità
Nei ratti, la fertilità del maschio o della femmina non è risultata alterata dalla metformina quando somministrata a dosi fino a 600 mg/kg al giorno; questa dose è pari a circa tre volte la massima dose giornaliera raccomandata nell'uomo, calcolata sulla base dell'area di superficie corporea
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Metformina in monoterapia non provoca ipoglicemia, quindi non ha effetti sulla capacità di guidare veicoli o usare macchinari.
I pazienti devono tuttavia essere informati del rischio di ipoglicemia quando la metformina viene usata in associazione con altri farmaci antidiabetici (per es. sulfaniluree, insulina o meglitinidi).
04.8 Effetti indesiderati
Nel corso dell'inizio del trattamento, le più comuni reazioni avverse sono nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito, che si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi.
Per prevenirle, si raccomanda di assumere la metformina in 2 o 3 somministrazioni giornaliere e di aumentare gradualmente la dose.
Durante il trattamento con metformina possono verificarsi le seguenti reazioni avverse. La loro frequenza è definita come segue: molto comune ≥1/10; comune ≥1/100,
All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Molto raro: Acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4).
Riduzione dell'assorbimento di vitamina B12 con diminuzione dei livelli sierici durante l'utilizzo di metformina a lungo termine. Si raccomanda di prendere in considerazione tale eziologia nei pazienti con anemia megaloblastica.
Patologie del sistema nervoso:
Comune: Alterazioni del gusto
Patologie gastrointestinali:
Molto comune: Alterazioni dell'apparato gastrointestinale come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita dell'appetito. Questi effetti indesiderati si verificano più frequentemente durante l'inizio della terapia e si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Per prevenirli si raccomanda di assumere la metformina in 2 o 3 dosi giornaliere durante o dopo i pasti. Anche un graduale aumento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
Patologie epatobiliari:
Molto raro: Alterazioni nei test di funzionalità epatica o epatite che si sono risolte in seguito a interruzione del trattamento con metformina
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Molto raro: Reazioni cutanee quali eritema, prurito, orticaria
Popolazione pediatrica
In dati pubblicati e successivi alla commercializzazione, e in studi clinici controllati su una limitata popolazione pediatrica tra 10 e 16 anni trattata per un anno, le segnalazioni di eventi avversi erano simili in termini di gravità e di natura a quelle riportate per gli adulti.
04.9 Sovradosaggio
Non sono state osservate forme di ipoglicemia con dosi di metformina cloridrato fino a 85 g, benché in tali circostanze sia insorta acidosi lattica. Elevati sovradosaggi di metformina o rischi concomitanti possono portare all'acidosi lattica. L'acidosi lattica rappresenta un caso medico di emergenza e deve essere trattata in ospedale. Il metodo più efficace per eliminare lattato e metformina è l'emodialisi.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: farmaci ipoglicemizzanti. Biguanidi.
Codice ATC: A10BA02.
La metformina è una biguanide con effetti antiperglicemici, che riduce la glicemia basale e quella postprandiale. Non stimola la secrezione di insulina e quindi non causa ipoglicemia.
La metformina può agire attraverso 3 meccanismi:
(1) riduzione della produzione del glucosio epatico mediante inibizione della gluconeogenesi e della glicogenolisi;
(2) nei muscoli, aumentando la sensibilità all'insulina, migliorando l'assorbimento e l'uso del glucosio periferico;
(3) e ritardando l'assorbimento intestinale del glucosio.
La metformina stimola la glicogenosintesi intracellulare agendo sulla glicogeno sintetasi.
La metformina aumenta la capacità di trasporto di tutti i tipi di trasportatori di membrana del glucosio (GLUTs) fino ad oggi noti.
In studi clinici, l'uso della metformina era associato a stabilizzazione o modesta perdita del peso corporeo.
Nell'uomo, indipendentemente dall'azione sulla glicemia, la metformina ha effetti favorevoli sul metabolismo dei lipidi. Questo fenomeno è stato dimostrato in studi clinici controllati a medio e lungo termine a dosi terapeutiche: la metformina riduce i livelli di colesterolo totale, di colesterolo LDL e dei trigliceridi.
Efficacia clinica:
Lo studio prospettico randomizzato (UKPDS) ha dimostrato il beneficio a lungo termine del controllo intensivo della glicemia nei pazienti adulti con diabete di tipo 2.
L'analisi dei risultati sui pazienti in sovrappeso trattati con metformina dopo il fallimento del solo regime alimentare ha dimostrato quanto segue:
- una riduzione significativa del rischio assoluto di complicanze associate al diabete nel gruppo trattato con metformina (29,8 eventi/1000 anni-paziente) rispetto al solo regime alimentare (43,3 eventi/1000 anni-paziente), p=0,0023, e rispetto ai gruppi combinati trattati in monoterapia con insulina e in monoterapia con sulfaniluree (40,1 eventi/1000 anni-paziente), p=0,0034;
- una riduzione significativa del rischio assoluto di mortalità associata al diabete: metformina 7,5 eventi/1000 anni-paziente, solo regime alimentare 12,7 eventi/1000 anni-paziente, p=0,017;
- una riduzione significativa del rischio assoluto di mortalità complessiva: metformina 13,5 eventi/1000 anni-paziente rispetto al solo regime alimentare 20,6 eventi/1000 anni-paziente (p=0,011), e rispetto ai gruppi combinati trattati in monoterapia con sulfaniluree e in monoterapia con insulina 18,9 eventi/1000 anni-paziente (p=0,021);
- una riduzione significativa del rischio assoluto di infarto miocardico: metformina 11 eventi/1000 anni-paziente, solo regime alimentare 18 eventi/1000 anni-paziente (p=0,01).
Non sono stati riscontrati benefici nel risultato clinico per la metformina usata come terapia di seconda linea in associazione con una sulfanilurea.
Nei casi di diabete di tipo 1 è stata usata su alcuni pazienti selezionati l'associazione di metformina e insulina, ma il vantaggio clinico di questa associazione non è stato formalmente determinato.
Popolazione pediatrica
Studi clinici controllati su una limitata popolazione pediatrica tra 10 e 16 anni trattata per un anno, hanno dimostrato una risposta in termini di controllo glicemico simile a quella degli adulti.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento:
Dopo una dose orale di metformina cloridrato compressa, la la concentrazione plasmatica massima (Cmax) è raggiunta approssimativamente in 2,5 ore (tmax). La biodisponibilità assoluta di una compressa di metformina cloridrato da 500 mg o 850 mg è circa del 50-60% nei soggetti sani. Dopo una dose orale la frazione non assorbita riscontrata nelle feci era del 20-30%.
Dopo somministrazione orale, l'assorbimento di metformina è saturabile e incompleto. Si suppone che la farmacocinetica dell'assorbimento di metformina non sia lineare.
Alle dosi di metformina e agli schemi posologici raccomandati, le concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario vengono raggiunte entro 24-48 ore e generalmente sono inferiori a 1 microgrammo/ml. In studi clinici controllati, i livelli massimi di metformina nel plasma (Cmax) non superavano 5 mcg /ml, nemmeno alle dosi massime.
L'alimentazione riduce e ritarda leggermente l'assorbimento della metformina In seguito alla somministrazione orale di una compressa da 850 mg, sono stati osservati una concentrazione plasmatica massima inferiore del 40%, una diminuzione del 25% dell'AUC (area sotto la curva) e un prolungamento di 35 minuti del tempo necessario per arrivare alla concentrazione plasmatica massima. La rilevanza clinica di questi risultati è sconosciuta.
Distribuzione:
Il legame alle proteine plasmatiche è trascurabile. La metformina si distribuisce negli eritrociti. Il picco ematico è inferiore al picco plasmatico e appare all'incirca allo stesso tempo. Gli eritrociti rappresentano molto probabilmente un compartimento di distribuzione secondario. Il volume medio di distribuzione (Vd) varia da 63 a 276 l.
Metabolismo:
La metformina viene escreta inalterata nelle urine. Nell'uomo non sono stati identificati metaboliti.
Eliminazione:
La clearance renale della metformina è >400 ml/min: questo indica che la metformina viene eliminata tramite filtrazione glomerulare e secrezione tubulare. Dopo una dose orale, l'emivita di eliminazione terminale apparente è circa 6,5 ore.
Quando la funzione renale è compromessa, la clearance renale diminuisce proporzionalmente a quella della creatinina, con conseguente prolungamento dell'emivita di eliminazione e aumento dei livelli di metformina nel plasma.
Popolazione pediatrica
Studio con singola dose: dopo singole dosi di 500 mg di metformina cloridrato, i pazienti pediatrici hanno dimostrato un profilo farmacocinetico simile a quello osservato negli adulti sani.
Studio con dosi multiple: i dati sono limitati a uno studio. Dopo dosi ripetute di 500 mg 2 volte al giorno per 7 giorni in pazienti pediatrici, la concentrazione plasmatica massima (Cmax) e l'esposizione sistemica (AUC0-t) erano ridotte di circa il 33% e il 40%, rispettivamente, in confronto ad adulti diabetici trattati con dosi ripetute di 500 mg 2 volte al giorno per 14 giorni. Dato che la dose è titolata individualmente in base al controllo glicemico, questo fatto è di limitata rilevanza clinica.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l'uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza, farmacologia, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità riproduttiva.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Nucleo della compressa
Povidone K30
Rivestimento
Ipromellosa.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
5 anni
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
1(x100), 9, 20, 21, 30, 40, 50, 56, 60, 84, 90, 100, 120, 200, 500, 600 o 1000 compresse in blister (PVC-alluminio)
21, 30, 40, 50, 60, 100, 120, 300, 400, 500, 600 o 1000 compresse in flaconi di plastica (polietilene ad alta densità) con chiusura a prova di bambino (polipropilene).
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Bruno Farmaceutici S.p.A.
Via delle Ande, 15
00144 Roma
Italia
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
30 compresse rivestite con film A.I.C. n.017758018/M
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
7 ottobre 1960 / 1 ottobre 2002
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Marzo 2013