Fulcro - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Fenofibrato
FULCRO 200 mg capsule rigide
IndicazioniPerché si usa Fulcro? A cosa serve?
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sostanze ipolipemizzanti - Ipocolesterolemizzanti ed ipotrigliceridemizzanti.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Fulcro fa parte di un gruppo di medicinali noti comunemente come fibrati. Questi medicinali vengono utilizzati per abbassare il livello di grassi (lipidi) nel sangue. Ad esempio, i grassi noti come trigliceridi.
Fulcro è impiegato, insieme a una dieta a basso contenuto di grassi e ad altri trattamenti non medici, come esercizio fisico e perdita di peso, per ridurre i livelli di grassi nel sangue.
Fulcro può essere usato in aggiunta ad altri medicinali [statine] in alcune circostanze in cui i livelli di grassi nel sangue non siano controllati solamente con una statina.
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Fulcro
- ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- Insufficienza epatica (compresa la cirrosi biliare) e persistenti anormalità della funzionalità epatica di natura non chiara;
- grave malattia renale;
- fotoallergia nota o reazioni di fototossicità durante il trattamento con fibrati o ketoprofene;
- nota malattia della colecisti;
- pancreatite acuta o cronica (infiammazione del pancreas che causa dolore addominale) ad eccezione della pancreatite acuta dovuta a grave ipertrigliceridemia;
- gravidanza e allattamento.
Il prodotto non deve essere impiegato in età pediatrica, non essendo ancora disponibile un'esperienza sufficiente.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Fulcro
Cause secondarie di iperlipidemia
Le cause secondarie di iperlipidemia, quali diabete mellito di tipo 2 non controllato, ipotiroidismo, sindrome nefrosica, disproteinemia, epatopatia ostruttiva, trattamento farmacologico, alcolismo, devono essere adeuguatamente trattate prima di considerare una terapia a base di fenofibrato.
Prima di ricorrere all'impiego del prodotto è consigliabile saggiare l'efficacia di un trattamento dietetico ipolipemizzante.
Funzionalità renale: il trattamento deve essere interrotto in caso di aumento dei livelli di creatinina maggiori del 50% rispetto al limite superiore di normalità (ULN). Si raccomanda di controllare la creatinina nei primi 3 mesi successivi all'inizio del trattamento, e dopo periodicamente.
Funzionalità epatica: come per altri farmaci ipolipemizzanti sono stati riportati in alcuni pazienti aumenti dei livelli delle transaminasi. Durante il trattamento devono essere effettuati periodici controlli delle prove di funzionalità epatica, dei tassi ematici, dei lipidi ed esami emocromocitometrici.
Attenzione deve essere riservata ai pazienti che sviluppano un aumento dei livelli di transaminasi e il trattamento deve essere interrotto se i livelli di AST e ALT aumentano più di tre volte rispetto al limite superiore dei valori normali.
Nel caso che la risposta al farmaco non sia soddisfacente o in presenza di persistente anormalità delle prove di funzionalità epatica, si consiglia di sospendere il trattamento.
Da usare con cautela con un'anamnesi di epatopatia.
Pancreatite: come per altri fibrati sono stati segnalati casi di pancreatite in pazienti che assumono fenofibrato (vedere 4.3 e 4.8). Ciò può rappresentare una mancata efficacia in pazienti con ipertrigliceridemia severa, un effetto diretto del farmaco o un fenomeno secondario a formazione di calcoli o depositi sabbiosi nel tratto biliare con ostruzione del dotto biliare.
Sistema muscolare: a seguito di somministrazione di fibrati o di altri agenti ipolipemizzanti sono stati segnalati casi di tossicità muscolare, compresi rarissimi casi di rabdomiolisi con o senza insufficienza renale. L'incidenza di questi effetti aumenta in caso di ipoalbuminemia e pregressa insufficienza renale. La tossicità muscolare deve essere sospettata nei pazienti che presentano una mialgia diffusa, miosite, crampi muscolari e debolezza e/o un aumento marcato della creatinfosfochinasi (livelli superiori di 5 volte i valori normali). In questi casi il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto.
Il rischio di tossicità muscolare può essere aumentato se il farmaco viene somministrato con un altro fibrato o una statina, particolarmente nei casi di preesistente malattia muscolare. Conseguentemente, la coprescrizione di fenofibrato con un inibitore della HMG-CoA reduttasi (statine)deve essere riservata ai pazienti con dislipidemia combinata grave ed elevato rischio cardiovascolare, senza anamnesi di malattia muscolare.
Questa terapia combinata deve essere impiegata con cautela ed i pazienti devono essere strettamente monitorati per quanto riguarda la potenziale tossicità muscolare. Da usare con cautela in soggetti con ulcera peptica poiché quest'ultima potrebbe riattivarsi.
Nei pazienti iperlipidemici che assumono estrogeni o contraccettivi contenenti estrogeni deve essere accertato se l'iperlipidemia è di natura primaria o secondaria (possibile aumento dei valori lipidici causato dagli estrogeni assunti per via orale).
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Fulcro
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Anticoagulanti orali: il fenofibrato aumenta l'effetto degli anticoagulanti orali e può aumentare il rischio di sanguinamento. Si raccomanda di ridurre la dose di anticoagulanti di circa un terzo all'inizio del trattamento e successivamente di aggiustarla gradualmente se necessario, in base all'INR (International Normalised Ratio).
Ciclosporina: alcuni casi severi di alterazione reversibile della funzionalità renale sono stati riportati durante l'assunzione concomitante di fenofibrato e ciclosporina. La funzionalità renale in questi pazienti deve perciò essere strettamente monitorata e il trattamento con fenofibrato interrotto in caso di gravi alterazioni dei parametri di laboratorio.
Inibitori della HMG-CoA reduttasi ed altri fibrati: vedere "Precauzioni per l'uso" .
Enzimi del citocromo P450: studi in vitro con microsomi epatici umani indicano che il fenofibrato e l'acido fenofibrico non sono inibitori delle isoforme CYP3A4, CYP2D6, CYP2E1, o CYP1A2 del citocromo (CYP) P450. Essi sono deboli inibitori del CYP2C19 e CYP2A6, e inibitori lievi-moderati del CYP2C9 alle concentrazioni terapeutiche.
I pazienti che assumono fenofibrato e farmaci metabolizzati dal CYP2C19, CYP2A6 e specialmente dal CYP2C9 e che hanno un ristretto indice terapeutico, devono essere attentamente monitorati e, se necessario, si raccomanda di aggiustare la dose di questi farmaci.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Funzionalità epatica
Durante il trattamento con FULCRO si possono osservare degli aumenti moderati dei livelli sierici delle transaminasi e molto raramente, casi di epatite. Qualora si presentassero sintomi indicativi di un'epatite (ad es. ittero e prurito) devono essere condotti opportuni esami di laboratorio e, se opportuno, il trattamento deve essere interrotto.
Apparato muscolare
Come con altri agenti ipolipemizzanti, sono stati riportati casi di tossicità muscolare (diffusa mialgia, miosite, aumento della creatinfosfochinasi, crampi muscolari e debolezza) e casi molto rari di rabdomiolisi. Si raccomanda in tali casi di sospendere il trattamento al fine di favorire la regressione di tali sintomi.
In caso di somministrazione concomitante con un altro fibrato o una statina, si veda il paragrafo "Precauzioni per l'uso".
Gravidanza e allattamento
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Gravidanza: l'innocuità del farmaco somministrato durante la gravidanza e l'allattamento non è stata accertata.. Pertanto, Fulcro 200 mg capsule rigide deve essere usato durante la gravidanza solamente dopo aver attentamente valutato il rapporto rischio/beneficio.
Allattamento: non è noto se il fenofibrato e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte umano. Il rischio per i lattanti non può essere escluso. Pertanto il fenofibrato non deve essere usato durante l'allattamento.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono segnalati particolari effetti sulla capacità di guidare e sull'uso di macchinari.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
FULCRO contiene lattosio. Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza agli zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.
Dosi e Modo d'usoCome usare Fulcro: Posologia
La risposta alla terapia deve essere monitorata attraverso la determinazione dei valori dei lipidi sierici. Se dopo diversi mesi (ad esempio 3 mesi) non si ottiene una risposta adeguata, si dovranno considerare misure terapeutiche complementari o differenti.
Posologia:
Adulti
La dose consigliata è di 1 capsula da 200 mg di FULCRO al giorno. Durante la terapia con FULCRO 200 mg capsule rigide vanno rispettate le necessarie misure dietetiche.
Popolazioni speciali
Popolazione pediatrica:
la sicurezza e l'efficacia di fenofibrato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Di conseguenza, non è raccomandato l'uso di fenofibrato in soggetti pediatrici di età inferiore ai 18 anni.
Nei pazienti anziani, senza compromissione renale, è raccomandata la dose usuale degli adulti
Danno renale
Nei pazienti con danno renale è necessario ridurre la dose di fenofibrato, in base alla clearance della creatinina. Fenofibrato non è raccomandato in pazienti con grave malattia renale. Una riduzione di dose deve essere presa in considerazione in pazienti anziani con funzione renale compromessa.
Compromissione epatica
Fulcro 200 mg capsule rigide non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica a causa della mancanza di dati.
Modo di somministrazione
Le capsule devono essere deglutite intere durante il pasto
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Fulcro
Non è conosciuto uno specifico antidoto. Se si sospetta un sovradosaggio si deve ricorrere al trattamento sintomatico ed istituire appropriate misure di supporto.
Il fenofibrato non può essere eliminato con l'emodialisi.
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di FULCRO avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
Se si ha qualsiasi dubbio sull'uso di Fulcro, rivolgersi al medico o al farmacista.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Fulcro
Come tutti i medicinali, FULCRO può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Alcuni pazienti hanno riportato i seguenti effetti indesiderati durante il trattamento con fenofibrato:
Effetti indesiderati comuni (riportati in meno di 1 paziente su 10 e in più di 1 paziente su 100):
- dolore addominale, nausea, vomito, diarrea e flatulenza
- aumento dei livelli di vari enzimi epatici nel sangue
Effetti indesiderati non comuni (riportati in meno di 1 paziente su 100 e in più di 1 paziente su 1000):
- pancreatite (infiammazione del pancreas che causa dolore addominale)*
- tromboembolia: embolia polmonare (coagulo di sangue nel polmone risultante in dolore al petto e mancanza di respiro), trombosi venosa profonda (coagulo di sangue nella gamba o nel braccio che causa dolore, arrossamento o gonfiore)*
- ipersensibilità della pelle (es. reazioni quali arrossamento, prurito, macchie rosse sulla pelle)
- aumento del livello di creatinina (sostanza secreta dai reni)
- calcoli biliari
- aumento della CPK, dolore muscolare, infiammazione muscolare, crampi muscolari e debolezza
- mal di testa
- disfunzione sessuale
Effetti indesiderati rari (riportati in meno di 1 paziente su 1000 e in più di 1 paziente su 10000):
- epatite (infiammazione del fegato), i cui sintomi possono essere un leggero ittero (ingiallimento della pelle e della parte bianca dell'occhio), dolore allo stomaco e prurito
- perdita di capelli
- diminuzione dei livelli di emoglobina (pigmento che trasporta l'ossigeno nel sangue) e diminuzione dei globuli bianchi
- aumentata sensibilità alla luce del sole, alle lampade e lettini solari
- aumento dei livelli di urea (sostanza secreta dai reni)
- fatica, vertigini
- ipersensibilità
Dopo la commercializzazione, alcuni pazienti hanno anche riportato (con frequenza non nota): malattia cronica del tessuto polmonare, rottura delle cellule muscolari, ittero, complicanze della colelitiasi (ad es. colecistite, colangite, colica biliare), gravi reazioni cutanee.
Sono stati riportati anche i seguenti effetti indesiderati:
varie forme di aritmie cardiache, segni di disfunzione renale quali: difficoltà nell'urinare, diminuita escrezione urinaria, presenza di sangue nelle urine, presenza di proteine nelle urine, necessità continua di mangiare e aumento di peso.
*Nello studio FIELD, uno studio randomizzato controllato con placebo, eseguito su 9795 pazienti con diabete mellito di tipo 2, un aumento 6 statisticamente significativo dei casi di pancreatite è stato osservato nei pazienti che ricevevano fenofibrato rispetto a coloro che ricevevano il placebo (0,8% contro 0,5 %; p=0,031). Nello stesso studio, è stato riportato un aumento statisticamente significativo dell'aumento di incidenza di embolia polmonare (0,7% nel gruppo trattato con placebo contro 1,1% nel gruppo trattato con fenofibrato; p=0,022) e un aumento non statisticamente significativo delle trombosi venose profonde (placebo: 1,0% [48/4900 pazienti] contro fenofibrato 1,4% [67/4895 pazienti]; p=0,074).
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: "https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse". La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale."
Scadenza e Conservazione
SCADENZA: vedere la data di scadenza riportata sulla confezione. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.
La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno del mese.
Conservare a temperatura non superiore a 30°C e nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
COMPOSIZIONE
Ogni capsula da 200 mg contiene:
Principio attivo: fenofibrato 200 mg.
Eccipienti: lattosio, magnesio stearato, amido pregelatinizzato, sodio laurilsolfato, povidone reticolato.
Capsula contenitrice: titanio diossido (E171), ferro ossido giallo, eritrosina (E127), gelatina.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
Capsule rigide - Astuccio da 20 capsule
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Una capsula rigida contiene:
Principio attivo: fenofibrato mg 200.
Eccipienti con effetti noti:
lattosio monoidrato: 101 mg
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Capsule rigide per uso orale
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Fulcro è indicato in aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione ponderale) per:
- Trattamento dell'ipertrigliceridemia grave con o senza bassi livelli di colesterolo HDL.
- Iperlipidemia mista, quando una statina è controindicata o non tollerata.
- Iperlipidemia mista nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare, in aggiunta a una statina, quando i livelli di trigliceridi e di colesterolo HDL non sono adeguatamente controllati.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
La risposta alla terapia deve essere monitorata attraverso la determinazione dei valori dei lipidi sierici. Se dopo diversi mesi (ad esempio 3 mesi) non si ottiene una risposta adeguata, si dovranno considerare misure terapeutiche complementari o differenti.
Posologia:
Adulti
La dose consigliata è di 1 capsula da 200 mg di FULCRO al giorno.
Durante la terapia con FULCRO 200 mg capsule rigide vanno rispettate le necessarie misure dietetiche.
Popolazioni speciali
Popolazione pediatrica:
la sicurezza e l'efficacia di fenofibrato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Di conseguenza, non è raccomandato l'uso di fenofibrato in soggetti pediatrici di età inferiore ai 18 anni.
Anziani
Nei pazienti anziani, senza compromissione renale, è raccomandata la dose usuale degli adulti
Danno renale
Nei pazienti con danno renale è necessario ridurre la dose di fenofibrato, in base alla clearance della creatinina. Fenofibrato non è raccomandato in pazienti con grave malattia renale. Una riduzione di dose deve essere presa in considerazione in pazienti anziani con funzione renale compromessa (vedere 4.4).
Compromissione epatica
Fulcro 200 mg capsule rigide non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica a causa della mancanza di dati.
Modo di somministrazione
Le capsule devono essere deglutite intere durante il pasto
04.3 Controindicazioni
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
• insufficienza epatica (compresa la cirrosi biliare) e persistenti anormalità della funzionalità epatica di natura non chiara;
• grave malattia renale;
• fotoallergia nota o reazioni di fototossicità durante il trattamento con fibrati o ketoprofene;
• nota malattia della colecisti.
• pancreatite acuta o cronica ad eccezione della pancreatite acuta dovuta a grave ipertrigliceridemia.
Il prodotto non deve essere impiegato in età pediatrica non essendo ancora disponibile un'esperienza sufficiente.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Cause secondarie di iperlipidemia
Le cause secondarie di iperlipidemia, quali diabete mellito di tipo 2 non controllato, ipotiroidismo, sindrome nefrosica, disproteinemia, epatopatia ostruttiva, trattamento farmacologico, alcolismo, devono essere adeuguatamente trattate prima di considerare una terapia a base di fenofibrato. Prima di ricorrere all'impiego del prodotto è consigliabile saggiare l'efficacia di un trattamento dietetico ipolipemizzante.
Se dopo diversi mesi di somministrazione di fenofibrato (da 3 a 6 mesi) i livelli lipidici sierici non si sono ridotti in modo soddisfacente, dovrebbero essere prese in considerazione misure terapeutiche complementari o differenti.
Funzionalità renale: il trattamento deve essere interrotto in caso di aumento dei livelli di creatinina maggiori del 50% rispetto al limite superiore di normalità (ULN). Si raccomanda di controllare la creatinina nei primi 3 mesi successivi all'inizio del trattamento, e dopo periodicamente.
Funzionalità epatica: come per altri farmaci ipolipemizzanti, sono stati riportati, in alcuni pazienti, aumenti dei livelli delle transaminasi. Nella maggioranza dei casi questo aumento è stato di carattere transitorio, lieve ed asintomatico. Si raccomanda di effettuare frequenti controlli delle prove di funzionalità epatica (in particolare monitorare i livelli di transaminasi ogni 3 mesi durante i primi 12 mesi di trattamento), e dopo periodicamente, dei tassi ematici, dei lipidi ed esami emocromocitometrici.
Attenzione deve essere riservata ai pazienti che sviluppano un aumento dei livelli di transaminasi e il trattamento deve essere interrotto se i livelli di AST e ALT aumentano più di 3 volte rispetto al limite superiore dei valori normali.
In presenza di eventuali sintomi indicativi di un'epatite (ad es. ittero, prurito), devono essere condotti opportuni esami di laboratorio e, se necessario, il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto.
Nel caso che la risposta al farmaco non sia soddisfacente o in presenza di persistente anormalità delle prove di funzionalità epatica, si consiglia di sospendere il trattamento.
Da usare con cautela con un'anamnesi di epatopatia.
Pancreatite: come per altri fibrati, sono stati segnalati casi di pancreatite in pazienti che assumono fenofibrato (vedere 4.3 e 4.8). Ciò può rappresentare una mancata efficacia in pazienti con ipertrigliceridemia severa, un effetto diretto del farmaco o un fenomeno secondario a formazione di calcoli o depositi sabbiosi nel tratto biliare con ostruzione del dotto biliare.
Sistema muscolare: a seguito di somministrazione di fibrati o di altri agenti ipolipemizzanti, sono stati segnalati casi di tossicità muscolare, compresi rarissimi casi di rabdomiolisi con o senza insufficienza renale.
L'incidenza di questi effetti aumenta in caso di ipoalbuminemia e pregressa insufficienza renale.
La tossicità muscolare deve essere sospettata nei pazienti che presentano una mialgia diffusa, miosite, crampi muscolari, debolezza e/o un aumento marcato della CPK (livelli superiori di 5 volte i valori normali). In questi casi il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto.
Il rischio di tossicità muscolare può essere aumentato se il farmaco viene somministrato con un altro fibrato o con un inibitore della HMG-CoA reduttasi, particolarmente nei casi di preesistente malattia muscolare. Conseguentemente, la co-prescrizione di fenofibrato con un inibitore della HMG-CoA reduttasi deve essere riservata ai pazienti con dislipidemia combinata grave ed elevato rischio cardiovascolare senza una storia pregressa di miopatia e monitorando attentamente la potenziale tossicità muscolare.
Cautela deve essere usata nel trattamento di soggetti con bassi livelli sierici di albumina per la possibile insorgenza di mialgie, crampi muscolari e rabdomiolisi con aumento dei livelli di creatininkinasi.
Da usare con cautela in soggetti con ulcera peptica poiché quest'ultima potrebbe riattivarsi.
Per pazienti iperlipidemici che assumono estrogeni o contraccettivi contenenti estrogeni deve essere accertato se si tratti di iperlipidemia di natura primaria o secondaria (possibile aumento dei valori lipidici causato da estrogeni assunti per via orale).
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
FULCRO contiene lattosio
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Anticoagulanti orali: il fenofibrato aumenta l'effetto degli anticoagulanti orali e può aumentare il rischio di sanguinamento. Si raccomanda di ridurre la dose di anticoagulanti di circa un terzo all'inizio del trattamento e successivamente di aggiustarla gradualmente, se necessario, in base all'INR (International Normalised Ratio).
Ciclosporina: alcuni casi severi di alterazione reversibile della funzionalità renale sono stati riportati durante l'assunzione concomitante di fenofibrato e ciclosporina. La funzionalità renale in questi pazienti deve perciò essere strettamente monitorata e il trattamento con fenofibrato interrotto in caso di gravi alterazioni dei parametri di laboratorio.
Inibitori della HMG-CoA reduttasi e altri fibrati: vedere 4.4.
Enzimi del citocromo P450:
Studi in vitro con microsomi epatici umani indicano che il fenofibrato e l'acido fenofibrico non sono inibitori delle isoforme CYP3A4, CYP2D6, CYP2E1, o CYP1A2 del citocromo (CYP) P450. Essi sono deboli inibitori del CYP2C19 e CYP2A6, e inibitori lievi-moderati del CYP2C9 alle concentrazioni terapeutiche.
I pazienti che assumono fenofibrato e farmaci metabolizzati dal CYP2C19, CYP2A6 e specialmente dal CYP2C9 e che hanno un ristretto indice terapeutico, devono essere attentamente monitorati e, se necessario, si raccomanda di aggiustare la dose di questi farmaci.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza: non sono disponibili dati adeguati relativi all'impiego di fenofibrato nelle donne in gravidanza. Gli studi effettuati fino ad ora sugli animali non hanno dimostrato alcun effetto teratogeno. Sono stati riscontrati effetti embriotossici nell'intervallo di dosi che hanno provocato tossicità nelle madri (vedere 5.3). Pertanto, Fulcro 200 mg capsule rigide deve essere usato durante la gravidanza solamente dopo aver attentamente valutato il rapporto rischio/beneficio.
Allattamento: non è noto se il fenofibrato e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte umano. Il rischio per i lattanti non può essere escluso. Pertanto il fenofibrato non deve essere usato durante l'allattamento.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono segnalati particolari effetti sulla capacità di guidare e sull'uso di macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Le reazioni avverse più comunemente segnalate durante il trattamento con fenofibrato sono disturbi digestivi, gastrici o intestinali.
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante studi clinici controllati verso placebo (n= 2344) alle frequenze sotto riportate:
Classificazione Organo Sistema (MedDRA) | Comuni ≥1/100, | Non comuni ≥1/1.000, | Rari ≥1/10.000, | Molto rari |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Riduzione dell'emoglobina | |||
Riduzione della conta leucocitaria | ||||
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità | |||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Fatica e vertigini | ||
Patologie vascolari | Tromboembolia (embolia polmonare, trombosi venosa profonda)* | |||
Patologie gastrointestinali | Segni e sintomi gastrointestinali (dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, flatulenza) | Pancreatite* | ||
Patologie epatobiliari | Aumento delle transaminasi | Colelitiasi | Epatite | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Ipersensibilità cutanea (es rash, prurito, orticaria) | Alopecia | ||
Reazioni di fotosensibilità | ||||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Disturbi muscolari (es mialgia, miosite, aumento della CPK, spasmi muscolari e debolezza) | |||
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Disfunzione sessuale | |||
Esami diagnostici | Aumento della creatinina nel sangue | Aumento dell'urea nel sangue |
*Nello studio FIELD, uno studio randomizzato controllato con placebo, eseguito su 9795 pazienti con diabete mellito di tipo 2, un aumento statisticamente significativo dei casi di pancreatite è stato osservato nei pazienti che ricevevano fenofibrato rispetto a coloro che ricevevano il placebo (0,8% contro 0,5 %; p=0,031). Nello stesso studio, è stato riportato un aumento statisticamente significativo dell'aumento di incidenza di embolia polmonare (0,7% nel gruppo trattato con placebo contro 1,1% nel gruppo trattato con fenofibrato; p=0,022) e un aumento non statisticamente significativo delle trombosi venose profonde (placebo: 1,0% [48/4900 pazienti] contro fenofibrato 1,4% [67/4895 pazienti]; p=0,074).
Sono stati riportati anche i seguenti effetti indesiderati: varie forme di aritmie cardiache, segni di disfunzione renale, quali disuria, oliguria, ematuria e proteinuria, polifagia e aumento di peso.
Oltre agli eventi segnalati negli studi clinici, i seguenti effetti indesiderati sono stati segnalati spontaneamente durante la commercializzazione di fenofibrato. Dai dati disponibili non si può stimare una frequenza precisa che perciò è da considerarsi "non nota";
- Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Malattia polmonare interstiziale
- Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: Rabdomiolisi
- Patologie epatobiliari: ittero, complicanze della colelitiasi (ad es. colecistite, colangite, colica biliare).
- Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: gravi reazioni cutanee (ad es. eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica).
"Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".
04.9 Sovradosaggio
Sono stati segnalati solo casi aneddotici di sovradosaggio con fenofibrato. Nella maggior parte dei casi non sono stati segnalati sintomi da sovradosaggio. Non è conosciuto uno specifico antidoto.
Se si sospetta un sovradosaggio, si deve ricorrere al trattamento sintomatico ed istituire appropriate misure di supporto.
Il fenofibrato non può essere eliminato con l'emodialisi.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria famacoterapeutica: sostanze ipolipemizzanti, ipocolesterolemizzanti ed ipotrigliceridemizzanti. Fibrati.
Codice ATC: C10AB05
Il fenofibrato è un derivato dell'acido fibrico i cui effetti sulla modificazione dell'assetto lipidico riportati nell'uomo sono mediati dall'attivazione dell'alfa recettore attivante la proliferazione dei perossisomi (Peroxisome Proliferator Activated Receptor type alfa o PPARa).
Attraverso l'attivazione del PPARa, il fenofibrato aumenta la lipolisi e l'eliminazione delle particelle aterogeniche ricche in trigliceridi dal plasma, attivando la lipasi lipoproteica e riducendo la produzione di apoproteina CIII. L'attivazione del PPARa induce anche un aumento della sintesi delle apoproteine AI e AII.
L'effetto sopra descritto del fenofibrato sulle lipoproteine porta ad una riduzione delle frazioni a densità molto bassa e bassa (VLDL e LDL) contenenti apoproteina B e ad un aumento delle frazioni di lipoproteine ad alta densità (HDL) contenenti apoproteine AI e AII.
Inoltre, attraverso la modulazione della sintesi e del catabolismo delle frazioni di VLDL, il fenofibrato aumenta la clearance delle LDL e riduce le LDL piccole e dense, i livelli delle quali sono elevati nel fenotipo per le lipoproteine aterogeniche, un'alterazione comune nei pazienti a rischio di malattia cardiaca coronarica.
Durante gli studi clinici con fenofibrato, il colesterolo totale ed i trigliceridi si sono ridotti rispettivamente del 20-25% e del 40-55% e il colesterolo HDL è aumentato del 10-30%.
Nei pazienti ipercolesterolemici, dove i livelli del colesterolo LDL sono ridotti del 20%-35%, l'effetto complessivo sul colesterolo risulta in una diminuzione del rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL, colesterolo LDL e colesterolo HDL, o Apo B e Apo AI, che sono tutti marker di rischio aterogenico.
FULCRO inibisce la sintesi epatica degli acidi grassi, dei trigliceridi e del colesterolo. Per il colesterolo tale inibizione avviene a livello dell'HMG-CoA- reduttasi enzima chiave della sintesi del colesterolo. Di conseguenza si ha una diminuzione dei tassi plasmatici delle lipoproteine ad alto potere aterogenetico.
Accanto a queste fondamentali proprietà ipolipidemizzanti sono stati dimostrati sperimentalmente e clinicamente un effetto ipouricemizzante e un effetto antiaggregante piastrinico.
Esistono evidenze del fatto che il trattamento con fibrati può ridurre gli eventi legati a patologie coronariche, ma non è stato dimostrato che i fibrati riducano la mortalità per tutte le cause nella prevenzione primaria o secondaria di malattia cardiovascolare.
Lo studio clinico Action to Control Cardiovascular Risk in Diabetes (ACCORD) sui lipidi era uno studio randomizzato, controllato verso placebo, condotto su 5518 pazienti con diabete mellito di tipo 2, trattati con fenofibrato in aggiunta a simvastatina. La terapia con fenofibrato più simvastatina non ha dimostrato differenze significative rispetto alla monoterapia con simvastatina, nell'esito primario composito di infarto miocardico non fatale, ictus non fatale e morte cardiovascolare (rapporto di rischio [HR] 0,92, IC al 95% 0,79-1,08, p = 0,32; riduzione del rischio assoluto: 0,74%). Nel sottogruppo prespecificato di pazienti con dislipidemia, definiti come i pazienti nel terzile più basso dell'HDL-C (≤34 mg/dl o 0,88 mmol/l) e nel terzile più alto dei TG (≥204 mg/dl o 2,3 mmol/l) al basale, la terapia con fenofibrato più simvastatina ha dimostrato una riduzione relativa del 31%, rispetto alla monoterapia con simvastatina, per l'esito primario composito (rapporto di rischio [HR] 0,69, IC al 95% 0,49-0,97, p = 0,03; riduzione del rischio assoluto: 4,95%). L'analisi di un altro sottogruppo prespecificato ha identificato un'interazione trattamento-per-genere statisticamente significativa (p = 0,01), indicando un possibile beneficio di trattamento della terapia in associazione negli uomini (p=0,037), ma un rischio potenzialmente più elevato per l'esito primario nelle donne sottoposte alla terapia in associazione, rispetto alla monoterapia con simvastatina (p=0,069). Ciò non è stato osservato nel succitato sottogruppo di pazienti con dislipidemia, ma non vi è stata inoltre una chiara evidenza di beneficio nelle donne con dislipidemia trattate con fenofibrato più simvastatina, e non si è potuto escludere un possibile effetto dannoso in questo sottogruppo.
I depositi extravascolari di colesterolo (xantomi tendinei e tuberosi) possono essere marcatamente ridotti o eliminati completamente durante la terapia con fenofibrato.
I pazienti con livelli aumentati di fibrinogeno trattati con fenofibrato hanno mostrato significative riduzioni di questo parametro così come quelli con livelli aumentati di Lp(a).
Altri marcatori dell'infiammazione, come la proteina C reattiva, sono ridotti col trattamento con fenofibrato.
L'effetto uricosurico del fenofibrato, che porta ad una riduzione dei livelli di acido urico di circa il 25%, può essere considerato un ulteriore beneficio nei pazienti dislipidemici con iperuricemia.
Il fenofibrato ha mostrato di possedere un effetto antiaggregante sulle piastrine negli animali ed in uno studio clinico che ha mostrato una riduzione dell'aggregazione piastrinica indotta da ADP, acido arachidonico e epinefrina.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento :
La massima concentrazione plasmatica (Cmax) si verifica tra le 2 e le 4 ore dopo la somministrazione per via orale. Le concentrazioni plasmatiche restano stabili durante il trattamento continuato in ogni singolo soggetto.
Il prodotto immodificato non è ritrovabile a livello plasmatico, mentre lo è il maggiore metabolita plasmatico, farmacologicamente attivo, l'acido fenofibrico.
La concentrazione plasmatica media è dell'ordine di 15 g/ml per una posologia di 1 capsula di FULCRO al giorno, concentrazione che rimane stabile durante i periodi di trattamento continuato.
Distribuzione:
l'acido fenofibrico si lega fortemente alle albumine plasmatiche (più del 99%).
Metabolismo ed escrezione :
dopo somministrazione per via orale, il fenofibrato viene rapidamente idrolizzato dalle esterasi al metabolita attivo acido fenofibrico.
Il fenofibrato immodificato non può essere rilevato nel plasma.
Il fenofibrato non è un substrato del CYP 3A4. Il metabolismo microsomale epatico non è coinvolto.
Il farmaco è escreto principalmente nelle urine.
Praticamente tutto il farmaco viene eliminato entro 6 giorni.
Il fenofibrato è principalmente escreto sotto forma di acido fenofibrico e del suo glucuroconiugato.
Gli studi di farmacocinetica, dopo somministrazione singola permettono di affermare che non c'è accumulo di prodotto.
L'acido fenofibrico non è eliminato in trattamento emodialitico.
L'emivita plasmatica di eliminazione dell'acido fenofibrico è dell'ordine di 20 ore.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Tossicità acuta: la DL50 per os é stata studiata su più specie animali ed é risultata superiore a 5.000 mg/kg nel topo, ratto e cavia. Nel cane non si é evidenziato alcun segno di tossicità alla dose di 4.000 mg/kg.
La DL50 per via i.p. é superiore a 5.000 mg/kg nel ratto e a 500 mg/kg nella cavia.
Tossicità cronica: studi di tossicità cronica sono stati condotti su ratto, cane e scimmia rhesus.
Un aumento degli enzimi epatici ed epatomegalia sono stati osservati durante gli studi condotti sul ratto.
Nel ratto e nel topo trattati con alti dosaggi sono stati evidenziati tumori epatici attribuibili alla proliferazione dei perossisomi. Questi eventi sono specifici dei piccoli roditori e non sono stati osservati in altre specie animali.
Ciò, pertanto, non è rilevante per l'impiego terapeutico nell'uomo.
Mutagenesi/Teratogenesi/Tossicità riproduttiva:
Gli studi di mutagenesi effettuati con fenofibrato sono risultati negativi.
Studi condotti su topo, ratto e coniglio non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno. Sono stati osservati effetti embriotossici alle dosi che provocavano tossicità nelle madri. È stato osservato un prolungamento del periodo di gestazione e difficoltà durante il parto dopo somministrazione di alte dosi.
Non è stato rilevato alcun effetto sulla fertilità.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Lattosio, magnesio stearato, amido pregelatinizzato, sodio laurilsolfato, povidone reticolato, titanio diossido (E171), eritrosina (E127), ferro ossido giallo, gelatina.
06.2 Incompatibilità
Non sono stati segnalati particolari tipi di incompatibilità.
06.3 Periodo di validità
3 anni
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30°C e nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Astuccio contenente n. 2 blister opachi in PVC/alluminio da 10 capsule.
Ogni confezione contiene 20 capsule.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Abbott S.r.l. - S.R. Pontina Km 52 snc - 04011 Campoverde di Aprilia (LT)
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
A.I.C. n. 028590014
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Rinnovo: 15 novembre 2009
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Determinazione AIFA del 22.11.2013