Principi attivi: Gabesato mesilato
FOY 100 mg polvere e solvente per soluzione per infusione
Indicazioni Perché si usa Foy? A cosa serve?
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Gabesato mesilato appartiene alla categoria dei SERPIN cioè degli inibitori delle proteasi seriniche, sostanze prodotte in vari distretti dell'organismo. È un farmaco sintetico (di natura non proteica) ed a basso peso molecolare, dotato di elevato effetto inibente nei confronti della callicreina, tripsina, oltre che di una potente azione rilassante lo sfintere di Oddi.
Per tali caratteristiche, il prodotto esplica un positivo effetto nella risoluzione della sintomatologia e nella correzione dei meccanismi patogenetici della pancreatite acuta associata alla esagerata o incontrollata liberazione di enzimi proteolitici.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Pancreatite acuta.
Precauzioni per l'uso Cosa serve sapere prima di prendere Foy
Il prodotto può esplicare azione anticoagulante.
In alcuni studi condotti nel cane a dosi elevate si è osservata una riduzione del tempo di tromboplastina parziale.
Tale evento non è stato finora osservato durante la terapia con Foy nell'uomo.
La somministrazione di questo prodotto ad elevati dosaggi può causare ulcere necrotiche nella sede di iniezioni e lungo i vasi sanguigni dove può danneggiare la parete vascolare provocando flebite ed irrigidimento del vaso stesso.
I pazienti devono essere monitorati con cura.
In caso di dolore, arrossamento o infiammazione nella sede di iniezione, il trattamento deve essere interrotto, oppure bisogna cambiare sito di iniezione, e devono essere prese le misure appropriate.
Durante la somministrazione il paziente deve essere costantemente monitorato.
Possono verificarsi shock, shock anafilattico, reazioni anafilattoidi.
In caso di caduta della pressione arteriosa, oppressione precordiale, dispnea, perdita di conoscenza, edema faringeo/laringeo, prurito o malessere il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere prese le misure appropriate.
I pazienti devono essere monitorati attentamente anche per il possibile verificarsi di: agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia e di iperpotassiemia.
Se vengono riscontrati valori anormali, il trattamento deve essere interrotto e, nel caso di iperpotassiemia, devono essere prese le misure appropriate.
Nel caso si verificassero: cefalea, riduzione del tempo di tromboplastina parziale, tendenza al sanguinamento, ipotensione, nausea, vomito, diarrea, eruzione cutanea, prurito o congestione facciale è opportuno ridurre il dosaggio. In caso di persistenza, sospendere definitivamente il trattamento.
Interazioni Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Foy
Non sono note interazioni medicamentose.
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Avvertenze È importante sapere che:
Uso in caso di gravidanza o durante l'allattamento
. In caso di gravidanza accertata o presunta è consigliabile mantenere il dosaggio di Foy ai minimi livelli efficaci e solo per indicazioni che implichino pericolo di vita per la gestante.
Non sono invece disponibili dati sull'eventuale escrezione nel latte materno.
Dosi e modo d'uso Come usare Foy: Posologia
Iniziare il trattamento con 1-3 flaconcini al giorno (100-300 mg di gabesato mesilato) mediante infusione endovenosa goccia a goccia a velocità non superiore a 8 ml/minuto e ridurre successivamente il dosaggio in relazione al miglioramento del quadro clinico. In caso di necessità è possibile aumentare il dosaggio sopra indicato di 1-3 flaconcini nell'arco della stessa giornata.
Introdurre l'apposito solvente nel flaconcino contenente Foy polvere. La soluzione così ottenuta va diluita ulteriormente in 500 ml di soluzione di Ringer o glucosata al 5%.
La soluzione così preparata deve essere utilizzata subito oppure conservata in frigorifero (a 3°C), dove si mantiene stabile per circa 5 giorni.
È consigliabile somministrare la soluzione per infusione e.v. lenta, regolando la velocità in modo da non superare 2,5 mg di gabesato mesilato per kg di peso corporeo e per ora.
In caso di terapia concomitante con altri farmaci per via parenterale, è necessario somministrare separatamente il gabesato mesilato.
La posologia deve essere opportunamente adattata a seconda della sintomatologia del paziente.
Uso nell'anziano: In seguito ad una riduzione delle funzioni fisiologiche, nell'anziano, si raccomandano un costante monitoraggio e precauzioni come una riduzione della dose.
Sovradosaggio Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Foy
Non sono noti sintomi da sovradosaggio.
Effetti indesiderati Quali sono gli effetti collaterali di Foy
Da uno studio clinico, condotto su circa 4000 pazienti in trattamento con Foy, sono emerse varie reazioni avverse; le principali sono riportate nella tabella sottostante, suddivise per sistema e frequenza:
Sistema | Frequenza | |||
Comune <10% ≥ 1% | Non comune <1%≥0.1% | Raro <0.1%≥ 0.01% | Non nota | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di iniezione. | Reazioni nel sito di iniezione: ulcere necrotiche, flebite ed irrigidimento del vaso. Dolore, arrossamento. | Ipersensibilità (eruzioni cutanee, prurito, infiammazione nella sede di iniezione). | Febbre Congestione facciale | Shock (shock anafilattico, reazioni anafilattoidi, caduta pressoria, oppressione precordiale, dispnea, perdita di coscienza, edema faringeo/laringeo o malessere) |
Patologie vascolari | Riduzione della pressione arteriosa | |||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | |||
Patologie gastrointestinali | Nausea, vomito | |||
Patologie del sistema emolinfopoietico e della coagulazione | Leucopenia, granulocitopenia Aumento della tendenza al sanguinamento (riduzione del tempo di tromboplastina parziale) | Agranulocitosi, Trombocitopenia Eosinofilia | ||
Patologie epatobiliari | Aumento delle transaminasi | Ittero | Aumento della bilirubina totale | |
Esami di laboratorio | Iperpotassiemia Iponatremia |
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
È importante comunicare al medico o al farmacista la comparsa di qualsiasi effetto indesiderato anche non descritto nel foglio illustrativo.
Scadenza e conservazione
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata in confezione.
La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
COMPOSIZIONE
Un flaconcino di polvere contiene: Principio attivo: Gabesato mesilato 100 mg. Una fiala di solvente contiene: Acqua per preparazioni iniettabili.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
Polvere e solvente per soluzione per infusione. "100 mg polvere e solvente per soluzione per infusione" 1 flaconcino + 1 fiala solvente 5 ml
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
FOY 100 MG POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Un flaconcino di polvere contiene 100 mg di gabesato mesilato
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Polvere e solvente per soluzione per infusione
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Iniziare il trattamento con 1-3 flaconcini al giorno (100-300 mg di gabesato mesilato) mediante infusione endovenosa goccia a goccia a velocità non superiore a 8 ml/minuto e ridurre successivamente il dosaggio in relazione al miglioramento del quadro clinico. In caso di necessità è possibile aumentare il dosaggio sopra indicato di 1-3 flaconcini nell'arco della stessa giornata.
Introdurre l'apposito solvente nel flaconcino contenente Foy polvere. La soluzione così ottenuta va diluita ulteriormente in 500 ml di soluzione di Ringer o glucosata al 5%.
La soluzione così preparata deve essere utilizzata subito oppure conservata in frigorifero (a 3°C), dove si mantiene stabile per circa 5 giorni.
È consigliabile somministrare la soluzione per infusione e.v. lenta, regolando la velocità in modo da non superare 2,5 mg di gabesato mesilato per kg di peso corporeo e per ora.
La posologia deve essere opportunamente adattata a seconda della sintomatologia del paziente.
Uso nell'anziano:
In seguito ad una riduzione delle funzioni fisiologiche, nell'anziano, si raccomandano un costante monitoraggio e precauzioni come una riduzione della dose.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al gabesato mesilato.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Il prodotto può esplicare azione anticoagulante.
In alcuni studi condotti nel cane a dosi elevate si è osservata una riduzione del tempo di tromboplastina parziale.
Tale evento non è stato finora osservato durante la terapia con Foy nell'uomo.
Durante la somministrazione del prodotto (v. anche par. 4.2) è consigliabile regolare la velocità di infusione in modo da non superare i 2,5 mg/kg per ora. In caso di terapia concomitante con altri farmaci per via parenterale è necessario somministrare separatamente il gabesato mesilato.
La somministrazione di questo prodotto ad elevati dosaggi può causare ulcere necrotiche nella sede di iniezioni e lungo i vasi sanguigni dove può danneggiare la parete vascolare provocando flebite ed irrigidimento del vaso stesso.
I pazienti devono essere monitorati con cura.
In caso di dolore, arrossamento o infiammazione nella sede di iniezione, il trattamento deve essere interrotto, oppure bisogna cambiare sito di iniezione, e devono essere prese le misure appropriate.
Durante la somministrazione il paziente deve essere costantemente monitorato. Possono verificarsi shock, shock anafilattico, reazioni anafilattoidi.
In caso di caduta della pressione arteriosa, oppressione precordiale, dispnea, perdita di conoscenza, edema faringeo/laringeo, prurito o malessere il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere prese le misure appropriate.
I pazienti devono essere monitorati attentamente anche per il possibile verificarsi di: agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia e di iperpotassiemia.
Se vengono riscontrati valori anormali, il trattamento deve essere interrotto e, nel caso di iperpotassiemia, devono essere prese le misure appropriate.
Nel caso si verificassero: cefalea, riduzione del tempo di tromboplastina parziale, tendenza al sanguinamento, ipotensione, nausea, vomito, diarrea, eruzione cutanea, prurito o congestione facciale è opportuno ridurre il dosaggio. In caso di persistenza, sospendere definitivamente il trattamento.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Non note.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
In corso di gravidanza accertata o presunta è consigliabile mantenere il dosaggio di Foy ai minimi livelli efficaci (è stata osservata nel topo una perdita di peso dei feti con dosi di 100 mg/kg/die) e solo per indicazioni che implichino pericolo di vita per la gestante.
Allattamento
Non sono disponibili dati sull'eventuale escrezione nel latte materno.
04.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non pertinente in quanto Foy viene somministrato solo in ambiente ospedaliero.
04.8 Effetti indesiderati
Da uno studio clinico, condotto su circa 4000 pazienti in trattamento con Foy, sono emerse varie reazioni avverse; le principali sono riportate nella tabella sottostante, suddivise per sistema e frequenza:
Sistema | Frequenza | |||
Comune 10% ≥ 1% | Non comune 1%≥0.1% | Raro 0.1%≥ 0.01% | Non nota | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di iniezione. | Reazioni nel sito di iniezione: ulcere necrotiche, flebite ed irrigidimento del vaso. Dolore, arrossamento. | Ipersensibilità (eruzioni cutanee, prurito, infiammazione nella sede di iniezione). | Febbre Congestione facciale | Shock (shock anafilattico, reazioni anafilattoidi, caduta pressoria, oppressione precordiale, dispnea, perdita di coscienza, edema faringeo/laringeo o malessere) |
Patologie vascolari | Riduzione della pressione arteriosa | |||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | |||
Patologie gastrointestinali | Nausea, vomito | |||
Patologie del sistema emolinfopoietico e della coagulazione | Leucopenia, granulocitopenia Aumento della tendenza al sanguinamento (riduzione del tempo di tromboplastina parziale) | Agranulocitosi, Trombocitopenia Eosinofilia | ||
Patologie epatobiliari | Aumento delle transaminasi | Ittero | Aumento della bilirubina totale | |
Esami di laboratorio | Iperpotassiemia Iponatremia |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
04.9 Sovradosaggio
Non sono noti sintomi da sovradosaggio.
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Proprieta' farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Antiemorragici, antifibrinolitici, inibitori delle proteasi
- Codice ATC: B02AB
Gabesato mesilato (GM) si è dimostrato particolarmente attivo quale inibitore nei riguardi di tripsina, fosfolipasi A, plasmina, callicreina e trombina (anche in assenza di AT III), interferendo favorevolmente sull'iperproteasemia pancreatica, sul sistema della fibrinolisi, della coagulazione e delle chinine. GM presenta proprietà antiaggreganti piastriniche, esercita un effetto protettivo sulle pancreatiti acute indotte sperimentalmente nel ratto e nel coniglio, un effetto inibente la CID indotta nel coniglio, ratto e cane, un'azione protettiva in vari tipi di shock. Inoltre, nel cane, si è potuto dimostrare una evidente azione rilasciante lo sfintere di Oddi.
05.2 Proprieta' farmacocinetiche
L'half-life del GM è di circa 60 secondi. Somministrato e.v. in soggetti sani di sesso maschile alla velocità di 2 mg/kg/h raggiunge la concentrazione massima in 5-10 minuti dall'inizio della somministrazione con un livello ematico di principio attivo non metabolizzato pari a 109 ng/ml. Alla dose di 4 mg/kg/h il livello ematico di prodotto non metabolizzato è pari a 265 ng/ml.
In seguito a somministrazione endovenosa viene metabolizzato velocemente ad acido guanidinocaproico e parabenzoato (entrambi inattivi). L'eliminazione avviene nell'arco di 24 ore principalmente nelle urine, con una minima escrezione per via biliare.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Gli studi di tossicità acuta hanno evidenziato valori di DL50 (mg/kg) variabili da 8000 a 260 mg/kg e da 7770 a 81 mg/kg nel topo e nel ratto rispettivamente se somministrato per via orale o endovenosa.
Il GM risulta soddisfacentemente tollerato per somministrazioni ripetute nelle diverse specie animali.
Nel ratto, la dose di 40 mg/5ml/kg ha evidenziato mortalità nella proporzione 4/10/sesso, rigidità delle estremità, inibizione del respiro, riduzione dell'emoglobina, dell'ematocrito e del tempo di protrombina. Nel coniglio, il trattamento per 6 mesi, alle dosi di 10, 20, 40, 80 e 160 mg/kg/die somministrate per via e.v., non ha determinato alcun effetto, eccetto una lieve irritazione locale nelle sedi di inoculazione. Nel cane, il trattamento con 40 mg/kg/die per 14 giorni ha comportato una significativa riduzione del tempo di tromboplastina parziale, aumento del peso del fegato con lieve degenerazione idropica. La dose di 640 mg/kg/die ha determinato inoltre diminuzione dell'ematocrito e delle piastrine e l'aumento della fosfatasi alcalina e dell'alanina aminotransferasi.
I dati di tossicità fetale hanno dimostrato che le dosi che non determinano effetti tossici nelle madri e nel prodotto del concepimento risultano di 50 mg/kg, 20 mg/kg e 10 mg/kg rispettivamente nel topo, ratto e coniglio. Il prodotto non causa effetti sulla fertilità e capacità riproduttiva alle massime dosi comprese tra 12 e 36 mg/kg.
Inoltre il composto non produce effetti mutageni, come risulta dagli studi condotti su diversi sistemi genetici.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili
06.2 Incompatibilità
In caso di terapia concomitante con altri farmaci per via parenterale è necessario somministrare separatamente il gabesato mesilato.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
La soluzione ricostituita, preparata aggiungendo ad un flaconcino il contenuto della corrispondente fiala solvente, è stabile per un periodo di 24 ore a temperatura ambiente e per 5 giorni in frigorifero (3°C).
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Nessuna
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Flaconcino polvere
Flaconcino in vetro neutro tipo I, incolore, con tappo in gomma butile e ghiera in alluminio/plastica tipo "Flip-off".
Fiala solvente
Fiala in vetro neutro tipo I, incolore.
"100 mg polvere e solvente per soluzione per infusione" 1 flaconcino + 1 fiala solvente 5 ml
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Vedere paragrafo 4.2.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Sanofi S.p.A. - Viale L. Bodio, 37/B - Milano
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
A.I.C. n. 026829010 - "100 mg polvere e solvente per soluzione per infusione" 1 flaconcino + 1 fiala solvente 5 ml
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 28.04.1993
Data del rinnovo più recente: 19.05.2008