Dufaston - Foglio Illustrativo
Principi attivi: Didrogesterone
DUFASTON 10 mg compresse rivestite con film
Indicazioni Perché si usa Dufaston? A cosa serve?
Che cosa è Dufaston
DUFASTON contiene un medicinale chiamato didrogesterone.
- Il didrogesterone è un ormone sintetico.
- È molto simile all'ormone progesterone prodotto dal corpo.
- I farmaci come Dufaston sono chiamati progestinici.
A che cosa serve Dufaston
Dufaston può essere assunto da solo o con gli estrogeni. Potrebbe assumere anche un estrogeno, dipende dal motivo per il quale sta assumendo Dufaston.
Dufaston è utilizzato:
- Per trattare i sintomi della menopausa (questo trattamento è denominato terapia ormonale sostitutiva o TOS)
- Questi sintomi variano da donna a donna.
- Possono includere vampate di calore, sudorazioni notturne, disturbi del sonno, secchezza vaginale e sintomi urinari.
- Per problemi che si verificano quando il corpo non produce sufficiente progesterone:
- Minaccia d'aborto e aborto abituale
- Infertilità dovuta a bassi livelli di progesterone
- Dismenorrea (mestruazioni dolorose)
- Endometriosi (quando tessuto della mucosa uterina cresce al di fuori dell'utero)
- Cicli mestruali irregolari
- Amenorrea secondaria (assenza di mestruazioni prima della menopausa)
- Menometrorragie funzionali (eccessiva perdita di sangue durante le mestruazioni o perdita di sangue al di fuori dai cicli).
Come funziona Dufaston
Il corpo normalmente equilibra la quantità dell'ormone naturale progesterone con l'estrogeno (l'altro principale ormone femminile). Se il corpo non produce sufficiente progesterone, Dufaston lo integra e ristabilisce l'equilibrio.
Il medico può chiederle di assumere estrogeni insieme a Dufaston. Ciò dipende dal motivo per il quale sta assumendo Dufaston.
Per alcune donne che usano la TOS, assumere solo estrogeni può causare un ispessimento anomalo della mucosa uterina. Ciò può accadere anche se non ha l'utero ed ha una storia di endometriosi. Assumere didrogesterone per una parte del ciclo mensile aiuta a prevenire l'ispessimento della mucosa uterina.
Controindicazioni Quando non dev'essere usato Dufaston
Non utilizzate DUFASTON:
- se è ipersensibile al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Dufaston
- se ha avuto un sanguinamento vaginale del quale non si sa la causa
- se ha o vi è il sospetto che abbia un tumore progestinico-dipendente (la cui crescita è sensibile ai progestinici) come il tumore cerebrale chiamato meningioma
- e ha o ha avuto un tumore al seno o ha il sospetto di averlo
- se ha un eccessivo ispessimento della parete dell'utero (iperplasia endometriale) che non viene trattato
- se ha o ha mai avuto un coagulo di sangue in una vena (trombosi) nelle gambe (trombosi venosa profonda) o nei polmoni (embolia polmonare)
- se soffre di un disturbo della coagulazione del sangue (come carenza di proteina C, proteina S, o antitrombina)
- se ha o ha recentemente avuto una malattia causata da coaguli di sangue nelle arterie, come un attacco di cuore, ictus o angina
- se ha o ha mai avuto una malattia al fegato e i test di funzionalità epatica non sono tornati nella norma
- se ha una malattia rara del sangue chiamata "porfiria", che si tramanda in famiglia (ereditaria)
Non assuma Dufaston se si trova in una delle condizioni precedenti. Se non è certa, consulti il medico o il farmacista prima di assumere Dufaston. Se una qualsiasi delle condizioni descritte sopra compaiono per la prima volta durante l'uso di Dufaston, interrompa subito l'assunzione e consulti immediatamente il medico.
Se sta assumendo Dufaston insieme ad un estrogeno, ad esempio come parte della TOS, è pregata di leggere il paragrafo "Non utilizzate" nel foglio illustrativo dell'estrogeno che sta assumendo.
Precauzioni per l'uso Cosa serve sapere prima di prendere Dufaston
Informi il medico se ha o ha mai avuto uno dei seguenti problemi, prima di iniziare il trattamento in quanto questi possono ripresentarsi o peggiorare durante il trattamento con Dufaston. Se questo si verifica, deve consultare il medico più spesso per un check-up:
- fibromi all'interno dell'utero
- crescita della parete uterina all'esterno dell'utero (endometriosi) o una storia di crescita eccessiva della parete uterina (iperplasia endometriale)
- rischio aumentato di sviluppare coaguli di sangue (vedere "Coaguli di sangue in una vena [trombosi]")
- rischio aumentato di avere un tumore estrogeno-sensibile (derivante dal fatto di avere madre, sorella o nonna con il cancro al seno)
- pressione sanguigna alta
- disturbo epatico, come un tumore benigno del fegato
- diabete
- calcoli biliari
- emicrania o forti mal di testa
- una malattia del sistema immunitario che colpisce molti organi del corpo (lupus eritematoso sistemico, LES)
- epilessia
- asma
- una malattia che colpisce il timpano e l'udito (otosclerosi)
- un livello molto elevato di grassi nel sangue (trigliceridi)
- ritenzione idrica dovuta a problemi cardiaci o renali
Smetta di prendere Dufaston e veda immediatamente un medico se durante la terapia con TOS nota uno qualsiasi dei seguenti effetti: - una delle condizioni elencate nella sezione "Non utilizzate Dufaston"
- ingiallimento della pelle o del bianco degli occhi (ittero). Questi possono essere segni di una malattia al fegato un
- notevole aumento della pressione sanguigna (i sintomi possono essere mal di testa, stanchezza, vertigini)
- mal di testa simile all'emicrania che si verifica per la prima volta
- gravidanza
- se nota segni da coagulo di sangue, come:
- gonfiore doloroso e arrossamento delle gambe
- dolore toracico improvviso
- difficoltà di respirazione.
- Per ulteriori informazioni, vedere "Coaguli di sangue in una vena (trombosi)".
Bambini e adolescenti
Non è indicato l'uso di Dufaston nelle bambine prima della loro prima mestruazione. Non è noto quale sia l'efficacia e la tollerabilità di Dufaston nelle adolescenti tra i 12 ed i 18 anni
Faccia particolare attenzione con Dufaston:
Se deve assumere Dufaston per sanguinamenti anomali, il medico dovrà indagare le cause del sanguinamento prima di iniziare la terapia con questo farmaco. Se si verifica un sanguinamento inatteso o una piccola perdita di sangue normalmente non è nulla di preoccupante. È più probabile che ciò accada durante i primi mesi di terapia con Dufaston.
Comunque programmi subito una visita con il medico se il sanguinamento o la piccola perdita di sangue:
- prosegue oltre i primi mesi
- inizia dopo che è in trattamento da un po' di tempo
- prosegue anche dopo l'interruzione del trattamento. Questo potrebbe essere un segno che la mucosa uterina sta diventando più spessa. Il medico dovrà indagare la causa del sanguinamento o della piccola perdita di sangue e potrà eseguire un test per cercare un cancro della mucosa uterina.
Prima di assumere Dufaston valutate con il medico o il farmacista se ha una delle seguenti condizioni:
- depressione
- problemi al fegato
- un raro problema ereditario al sangue chiamato "porfiria".
Se ha una delle condizioni indicate (o non è certa) ne parli con il medico o con il farmacista prima di assumere Dufaston. È particolarmente importante riferire se le condizioni elencate sono peggiorate durante la gravidanza o precedenti terapie ormonali. Il medico potrà decidere di monitorarla più accuratamente durante il trattamento. Se assumendo Dufaston osserverà un peggioramento o la ricomparsa delle condizioni elencate, il medico potrà interrompere il trattamento.
Dufaston e la TOS
Insieme ai benefici la TOS ha alcuni rischi che lei e il medico dovrete considerare nel decidere di assumere questo trattamento. Se sta assumendo Dufaston con un estrogeno come parte della TOS, le informazioni seguenti sono importanti. Legga anche quanto riportato nel foglio illustrativo dell'estrogeno che sta assumendo.
Esistono evidenze limitate sui rischi della TOS utilizzata per trattare la menopausa precoce. Nelle donne giovani c'è un basso livello di rischio. Questo significa che il rapporto tra i benefici e i rischi per le donne giovani in TOS per la menopausa precoce può essere migliore che nelle donne più anziane.
Controlli medici
Prima di iniziare o ricominciare la TOS, il medico le chiederà informazioni sulla sua storia medica personale e familiare e può decidere di esaminare il seno o la pelvi (basso addome).
Prima e durante il trattamento il medico può fare dei test di screening come la mammografia (una radiografia del seno). Le dirà quanto spesso dovrà fare questi test. Una volta iniziata l'assunzione di Dufaston, dovrà vedere il medico per controlli periodici (almeno una volta all'anno).
Cancro endometriale e iperplasia endometriale
Le donne che hanno l'utero ed assumono una TOS con soli estrogeni per un lungo periodo hanno un rischio più elevato di:
- cancro endometriale (cancro della mucosa dell'utero)
- iperplasia endometriale (spessore alterato della mucosa uterina)
Assumere Dufaston insieme all'estrogeno (per almeno 12 giorni in un ciclo di 28 giorni) o come terapia estro-progestinica combinata continua può prevenire questo rischio aggiuntivo.
Cancro al seno
Donne che assumono la TOS estro-progestinica, e forse anche la TOS con soli estrogeni, hanno un rischio maggiore di cancro al seno. Il rischio dipende da quanto tempo si assuma la TOS. Il rischio aggiuntivo diventa evidente dopo circa 3 anni. Comunque ritorna normale dopo 5 anni dall'interruzione del trattamento. Si accerti di:
- fare controlli regolari al seno (il medico le dirà quanto spesso)
- controllare regolarmente il seno per rilevare delle variazioni quali:
- depressioni della pelle
- variazioni del capezzolo
- qualsiasi indurimento visibile o percepibile.
Se osserva qualunque cambiamento si faccia visitare subito dal medico.
Cancro delle ovaie
Il cancro alle ovaie è molto raro ma è grave. È difficile da diagnosticare. Ciò è dovuto spesso all'assenza di sintomi evidenti della malattia. Assumere una TOS con soli estrogeni per oltre 5 anni potrebbe aumentare leggermente il rischio di cancro ovarico. Alcuni studi suggeriscono che l'uso prolungato di TOS estro-progestinica possa avere lo stesso rischio (o lievemente inferiore).
Coaguli di sangue in una vena (trombosi)
La TOS aumenta il rischio di trombosi venosa. Il rischio aumenta fino a tre volte rispetto alla popolazione che non assume TOS. Il rischio è maggiore nel primo anno di trattamento. Ha maggiori probabilità di andare incontro a trombosi se:
- è più anziana
- ha un cancro
- è molto in sovrappeso
- sta assumendo un estrogeno
- è incinta o ha recentemente avuto un bambino
- lei (o i suoi parenti stretti) avete avuto in precedenza trombosi che possono aver colpito le gambe o i polmoni
- è immobilizzata per un lungo periodo per un intervento chirurgico, un trauma o una malattia (vedere anche Operazioni)
- ha una malattia denominata "Lupus eritematoso sistemico" (LES) - una malattia che causa dolori articolari, eruzioni cutanee e febbre.
Se si trova in una delle condizioni precedentemente indicate (o non è sicura) chieda al medico se può assumere la TOS.
Se avverte un gonfiore con dolore alle gambe, un dolore improvviso al petto o difficoltà a respirare:
- si rechi immediatamente da un medico
- non assuma più la TOS fino a che il medico non la autorizza a continuare.
Questi possono essere i sintomi della trombosi venosa.
Inoltre riferisca al medico o al farmacista se sta assumendo farmaci per prevenire la trombosi (anticoagulanti) quali il warfarin. Il medico dovrà prestare particolare attenzione ai benefici e ai rischi dell'assunzione della TOS.
Operazioni
Se ha programmato un intervento chirurgico, comunichi prima dell'intervento al medico che sta assumendo la TOS. Lo faccia molto prima dell'intervento. Potrebbe essere necessario interrompere la TOS alcune settimane prima dell'operazione. In alcuni casi potrebbe avere la necessità di alcuni altri trattamenti prima e dopo l'operazione. Il medico le dirà quando ricominciare ad assumere la TOS.
Malattia cardiaca
La TOS non aiuta a prevenire la malattia cardiaca. Le donne che assumono la TOS estro-progestinica hanno un lieve aumento di rischio di andare incontro a malattia cardiaca rispetto a coloro che non la assumono. Il rischio di malattia cardiaca aumenta anche con l'età. Il numero di casi aggiuntivi di malattia cardiaca dovuta alla TOS estroprogestinica è molto basso nelle donne sane da poco in menopausa. Il numero di casi aggiuntivi aumenta con il progredire dell'età.
Se avverte un dolore al petto che si diffonde al braccio o al collo:
- si rechi immediatamente da un medico
- non assuma più la TOS fino a che il medico non la autorizza a continuare.
Il dolore potrebbe essere un sintomo di infarto cardiaco.
Ictus
L'assunzione della TOS estro-progestinica o con soli estrogeni aumenta il rischio di avere un ictus. Il rischio aumenta fino a una volta e mezzo rispetto alla popolazione che non assume la TOS. Il rischio comparativo tra utilizzatrici e non utilizzatrici non cambia con l'età o il tempo dalla menopausa. Il rischio di ictus aumenta con l'età. Ciò significa che il rischio generale di ictus nelle donne che assumono la TOS aumenta con l'età. Se avverte un'inspiegabile e grave cefalea o emicrania (con o senza problemi di vista):
- si rechi immediatamente da un medico
- non assuma più la TOS fino a che il medico non la autorizza a continuare.
Questo potrebbe essere un primo sintomo di ictus.
Altre condizioni
La TOS non previene la perdita di memoria. Vi è qualche evidenza di un rischio maggiore di perdita di memoria in donne che iniziano la TOS dopo i 65 anni. Parli con il medico per un consiglio
Interazioni Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Dufaston
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, compresi quelli ottenuti senza prescrizione e i preparati a base di erbe.
In particolare avverta il medico o il farmacista se sta assumendo i seguenti farmaci.
Questi farmaci possono ridurre l'effetto del Dufaston e determinare sanguinamento o piccole perdite di sangue:
- preparati a base di erbe contenenti l'erba di San Giovanni, la radice di valeriana, la salvia o il gingko biloba
- farmaci per l'epilessia quali fenobarbital, fenitoina, carbamazepina
- farmaci per le infezioni quali rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz
- farmaci per l'AIDS quali ritonavir, nelfinavir.
Se assume qualcuno di questi farmaci (o non è sicura) parli con il medico o con il farmacista prima di assumere Dufaston.
DUFASTON può essere somministrato indipendentemente dall'assunzione di cibo
Avvertenze È importante sapere che:
Gravidanza, allattamento e fertilità
Gravidanza
Può verificarsi un aumento di rischio di ipospadia (un difetto alla nascita del pene che coinvolge l'apertura urinaria) in bambini le cui mamme hanno assunto alcuni progestinici. Comunque questo aumentato rischio non è ancora certo. Finora non esistono evidenze che l'assunzione di didrogesterone durante la gravidanza sia pericoloso. Oltre 10 milioni di donne in gravidanza hanno assunto Dufaston.
- Parli con il medico prima di assumere Dufaston se è incinta.
- Se rimane incinta o pensa di poterlo essere consulti il medico. Discuterà con lei i benefici e i rischi di assumere Dufaston durante la gravidanza.
Allattamento
Se sta allattando, non assuma Dufaston. Non è noto se Dufaston passa nel latte materno e ha effetti sul bambino. Studi con altri progestinici mostrano che una piccola quantità di essi passa nel latte materno.
Fertilità
Non esistono evidenze che il didrogesterone riduca la fertilità, se assunto come raccomandato dal medico
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Potrà avvertire sonnolenza o capogiro dopo aver assunto Dufaston. Questo è più frequente nelle prime ore dopo l'assunzione. Se ciò accade, non guidi o usi macchinari. Aspetti di vedere qual è l'effetto di Dufaston su di lei, prima di guidare o usare macchinari.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Dufaston
Dufaston contiene lo zucchero del latte (lattosio). Se sa di non tollerare o digerire alcuni zuccheri (di avere un'intolleranza ad alcuni zuccheri), ne parli con il medico prima di assumere il farmaco. Questo può riguardare rare patologie ereditarie che influenzano come il corpo utilizza il lattosio quali la "deficienza di Lapp lattasi" o il "malassorbimento di glucosio-galattosio".
Dose, modo e tempo di somministrazione Come usare Dufaston: Posologia
Dufaston va sempre assunto esattamente come ha prescritto il medico. Se non è certa verifichi con il medico o con il farmacista. Il medico adatterà la dose in base a ciò che va bene per lei.
Assunzione del farmaco
- Inghiottisca ciascuna compressa con acqua.
- Può assumere le compresse con o senza cibo.
- Se deve assumere più di una compressa, suddivida le assunzioni durante la giornata. Per esempio prenda una compressa alla mattina e una alla sera.
- Cerchi di assumere le compresse sempre alla stessa ora della giornata. Ciò assicura una quantità costante di farmaco nell'organismo. Questo la aiuterà anche a ricordare di assumere le compresse.
- La linea di frattura sulle compresse serve solo a facilitarne la rottura per favorire la deglutizione. Non può essere usata per assumere metà della compressa. Quante compresse prendere Il numero di compresse da prendere e per quanto tempo dipende dal motivo per cui è trattata. Se ha ancora cicli naturali, il primo giorno del ciclo è quando inizia il sanguinamento. Se non ha più cicli naturali, sarà il medico a decidere quando inizia il primo giorno di ciclo e quando deve iniziare ad assumere le compresse.
Per trattare i sintomi della menopausa
- Se è in trattamento con una TOS 'sequenziale' (assume una compressa di estrogeno o utilizza un cerotto per tutti i giorni del ciclo):
Assumere 1 compressa al giorno
Assumere la compressa negli ultimi 14 giorni del ciclo da 28 giorni.
- Se è in trattamento con una TOS 'ciclica' (assume una compressa di estrogeno o utilizza un cerotto generalmente per 21 giorni seguiti da un intervallo libero da trattamento di 7 giorni):
Assumere 1 compressa al giorno
Assumere la compressa negli ultimi 12-14 giorni della terapia con estrogeni.
- Se necessario, il medico può incrementare la dose a 2 compresse al giorno.
Minaccia d'aborto:
- Se non ha mai avuto un aborto prima:
Assumere una dose fino a 4 compresse.
Quindi assumere 2 o 3 compresse al giorno fino a quando non avrà più sintomi.
- Aborto abituale:
- Se ha già avuto aborti:
Assumere 2 compresse al giorno.
Assumete il farmaco fino alla dodicesima settimana di gravidanza.
Infertilità dovuta a bassi livelli di progesterone:
- Assumere 1 o 2 compresse al giorno.
- Assumerle dalla seconda metà del ciclo fino al primo giorno del ciclo successivo.
- Il giorno di inizio della terapia ed il numero di giorni nei quali assumere le compresse dipenderà dalla durata del ciclo.
- Continuare la terapia per almeno 3 cicli consecutivi.
Dismenorrea (mestruazioni dolorose):
- Assumere 1 o 2 compresse al giorno.
- Assumerle solo dal 5° al 25° giorno del ciclo.
Endometriosi:
- Assumere da 1 a 3 compresse al giorno.
- Potrà dover assumere le compresse:
Tutti i giorni del ciclo.
Solo dal 5° al 25° giorno del ciclo.
Cicli mestruali irregolari:
- Assumere 1 o 2 compresse al giorno.
- Assumerle dalla seconda metà del ciclo fino al primo giorno del ciclo successivo.
- Il giorno di inizio della terapia ed il numero di giorni nei quali assumere le compresse dipenderà dalla durata del ciclo.
Amenorrea secondaria (assenza di mestruazioni prima della menopausa):
- Assumere 1 o 2 compresse al giorno.
- Continuare per 14 giorni durante la seconda metà del ciclo teorico.
Menometrorragie funzionali (eccessiva perdita di sangue durante le mestruazioni o perdita di sangue fuori dai cicli)
- Se il trattamento serve a fermare il sanguinamento:
Assumere 2 o 3 compresse al giorno.
Continuare per almeno 10 giorni.
- Per il trattamento continuo:
Assumere 1 o 2 compresse al giorno.
Continuare per la seconda metà del ciclo.
- Il giorno di inizio della terapia ed il numero di giorni nei quali assumere le compresse dipenderà dalla durata del ciclo.
Sovradosaggio Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Dufaston
Se usa più DUFASTON di quanto deve
Se lei (o chiunque altro) ha ingerito una dose eccessiva di DUFASTON, è improbabile che ciò le faccia male. Non è necessario alcun trattamento. Se è preoccupata, contatti il medico.
Se dimentica di prendere Dufaston
- Assuma la compressa dimenticata appena se lo ricorda. Tuttavia, se sono già trascorse più di 12 ore da quando doveva assumerla, salti la dose dimenticata e assuma la prossima all'ora normale.
- Non assuma una dose doppia per recuperare la dose dimenticata.
- Potrebbe notare un sanguinamento o lieve perdita di sangue se ha dimenticato una dose.
- Se interrompe il trattamento con Dufaston
Non interrompa il trattamento con Dufaston senza il parere del medico.
Effetti indesiderati Quali sono gli effetti collaterali di Dufaston
Come tutti i medicinali, Dufaston può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestano.
Con questo medicinale possono comparire i seguenti effetti indesiderati:
Effetti indesiderati quando Dufaston è assunto da solo
Interrompa l'assunzione di Dufaston e si rechi immediatamente dal medico, se osserva uno qualunque tra i seguenti effetti indesiderati:
- problemi al fegato - i segni possono comprendere ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi (ittero), senso di stanchezza, senso di malessere generalizzato o dolore allo stomaco (colpisce meno di 1 su 100 pazienti trattate)
- reazioni allergiche - i segni possono includere difficoltà respiratorie o reazioni che coinvolgono tutto il corpo quali senso di malessere, nausea, diarrea o pressione bassa (colpiscono meno di 1 su 1000 pazienti trattate)
- gonfiore della pelle della faccia e del collo che può causare difficoltà respiratorie (colpisce meno di 1 su 1000 pazienti trattate) Interrompa l'assunzione di Dufaston e si rechi immediatamente dal medico, se nota uno qualunque degli effetti indesiderati sopra indicati
Altri effetti indesiderati di Dufaston assunto da solo:
Comuni (colpiscono meno di 1 su 10 pazienti trattate)
- mal di testa, emicrania
- nausea
- tensione o dolore al seno
- cicli irregolari, abbondanti o dolorosi
- assenza di mestruazioni o mestruazioni meno frequenti del normale
Non comuni (colpiscono meno di 1 su 100 pazienti trattate)
- aumento di peso
- capogiro
- umore depresso
- vomito
- reazioni allergiche quali eruzioni cutanee, prurito severo o orticaria;
- anomalie nella funzionalità epatica, quali ittero, malessere, dolore addominale
Rari (colpiscono meno di 1 su 1000 pazienti trattate)
- sonnolenza
- gonfiore dei seni
- un tipo di anemia causata dalla distruzione dei globuli rossi
- gonfiore dovuto all'accumulo di liquidi, spesso alla parte inferiore delle gambe o alle caviglie
- aumento della dimensione dei tumori sensibili ai progestinici (come il meningioma).
Gli eventi indesiderati nelle pazienti più giovani sono da prevedere simili a quelli che compaiono nella popolazione adulta.
Effetti indesiderati quando Dufaston è assunto con un estrogeno (TOS estroprogestinica)
Se sta assumendo Dufaston insieme ad un estrogeno legga anche il foglio illustrativo che accompagna il farmaco contenente estrogeni. Vedere anche la sezione "Prima di utilizzare Dufaston" per maggiori informazioni sugli effetti indesiderati riportati di seguito.
Interrompa l'assunzione di Dufaston e si rechi immediatamente dal medico, se osserva uno qualunque tra i seguenti effetti indesiderati:
- Gonfiore con dolore alle gambe, dolore toracico improvviso o difficoltà respiratorie. Questi possono essere segni di trombosi.
- Dolore al petto che si diffonde al braccio ed al collo. Potrebbe essere un segno di infarto cardiaco.
- Mal di testa o emicrania gravi e inspiegabili (con o senza problemi di vista). Questi potrebbero essere segni di un ictus.
Interrompa l'assunzione del farmaco e si rechi immediatamente dal medico, se avverte uno qualunque degli eventi indesiderati sopra indicati.
Programmi subito una visita dal medico se nota:
- Depressioni della pelle del seno, variazioni del capezzolo o qualsiasi indurimento visibile o percepibile. Questi potrebbero essere segni di cancro al seno.
Altri effetti indesiderati dovuti all'assunzione di Dufaston con un estrogeno includono l'ispessimento anomalo o il cancro della mucosa dell'utero o il cancro alle ovaie.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non descritto in questo foglio illustrativo, informi il medico o il farmacista.
Scadenza e conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola dopo Scad. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese. Non usi questo medicinale se nota segni visibili di deterioramento. Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
CONTENUTO DELLA CONFEZIONE E ALTRE INFORMAZIONI
Cosa contiene Dufaston
Il principio attivo è didrogesterone
- ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di didrogesterone
Gli eccipienti del nucleo sono: lattosio, ipromellosa, amido di mais, silice colloidale, magnesio stearato
L'eccipiente del film di rivestimento è: Opadry bianco Y-1-7000 [ipromellosa, Macrogol 400, titanio diossido (E171)].
Descrizione dell'aspetto di Dufaston e contenuto della confezione
Le compresse sono rotonde, biconvesse, con linea di frattura, di colore bianco, di diametro di 7 mm, con impresso '155' su un lato da entrambe le parti della linea di frattura.
- Le compresse sono confezionate in blister costituito da un foglio di alluminio e da un film in PVC.
- La confezione contiene 14 o 42 compresse rivestite.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
DUFASTON 10 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa rivestita con film contiene
Principio attivo: 10 mg di didrogesterone.
Eccipienti: lattosio
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Compressa rivestita con film di colore bianco, rotonda, biconvessa, con linea di frattura, con impresso "155" su un lato da entrambe le parti della linea di frattura (dimensione 7 mm).
La linea di frattura serve solo a facilitare la rottura delle compresse per favorire la deglutizione e non per dividerle in dosi uguali.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Terapia ormonale sostitutiva
Per bilanciare gli effetti degli estrogeni sull'endometrio in donne con utero intatto sottoposte a terapia ormonale sostitutiva per i sintomi da carenza estrogenica inclusi quelli conseguenti a menopausa fisiologica o chirurgica.
Insufficienza di progesterone
Trattamento dei casi di insufficienza di progesterone che si possono verificare in:
- Minaccia d'aborto e aborto abituale
- Infertilità dovuta ad insufficienza del corpo luteo
- Cicli irregolari
- Amenorrea secondaria
- Menometrorragie funzionali
04.2 Posologia e modo di somministrazione
La posologia, lo schema di trattamento e la durata del trattamento possono essere adattati in base alla gravità della disfunzione e alla risposta clinica.
Terapia ormonale sostitutiva
• Terapia continuativa sequenziale: l'estrogeno è somministrato in modo continuativo e una compressa da 10 mg di didrogesterone è aggiunta negli ultimi 14 giorni di ogni ciclo da 28 giorni, in modo sequenziale.
• Terapia ciclica: quando l'estrogeno è somministrato ciclicamente con un intervallo libero dal trattamento, generalmente 21 giorni di trattamento e 7 di interruzione. Una compressa da 10 mg di di didrogesterone è aggiunta negli ultimi 12-14 giorni della terapia estrogenica.
• In base alla risposta clinica, la dose può successivamente essere aumentata a 20 mg di didrogesterone al giorno.
Minaccia d'aborto: si può somministrare una dose iniziale fino a 40 mg di didrogesterone, seguita da 20 o 30 mg al giorno fino alla remissione dei sintomi.
Aborto abituale: 10 mg di didrogesterone due volte al giorno fino alla dodicesima settimana di gravidanza.
Infertilità da insufficienza del corpo luteo: 10 o 20 mg di didrogesterone al giorno a partire dalla seconda metà del ciclo mestruale fino al primo giorno del ciclo successivo. Il trattamento deve essere mantenuto per almeno tre cicli consecutivi.
Dismenorrea: 10 o 20 mg di didrogesterone al giorno dal 5° al 25° giorno del ciclo mestruale.
Endometriosi: da 10 a 30 mg di didrogesterone al giorno dal 5° al 25° giorno del ciclo o in modo continuativo.
Cicli irregolari: 10 o 20 mg di didrogesterone al giorno a partire dalla seconda metà del ciclo mestruale fino al primo giorno del ciclo successivo. Il giorno di inizio ed il numero di giorni di trattamento dipenderanno dalla lunghezza individuale del ciclo.
Amenorrea secondaria: 10 o 20 mg di didrogesterone al giorno, da somministrare quotidianamente per 14 giorni durante la seconda metà del ciclo mestruale teorico per produrre un'ottimale trasformazione secretoria dell'endometrio che è stato adeguatamente stimolato con estrogeni endogeni o esogeni.
Menometrorragie funzionali: quando si inizia il trattamento per arrestare un episodio di sanguinamento, si devono somministrare 20 o 30 mg di didrogesterone al giorno fino a 10 giorni.
Per un trattamento continuo, si devono somministrare 10 o 20 mg di didrogesterone al giorno durante la seconda metà del ciclo mestruale. Il giorno di inizio ed il numero di giorni di trattamento dipenderanno dalla lunghezza individuale del ciclo.
Il sanguinamento da sospensione si verifica se l'endometrio è stato adeguatamente stimolato dagli estrogeni endogeni o esogeni.
Non c'è un uso rilevante di didrogesterone prima del menarca. La sicurezza e l'efficacia del didrogesterone nelle adolescenti di 12-18 anni non sono state stabilite. I dati attualmente disponibili sono descritti nelle sezioni 4.8 e 5.1, ma non può essere fatta una raccomandazione posologica.
Modo di somministrazione
Per uso orale.
Per la sommnistrazione delle dosi più alte le compresse devono essere assunte uniformemente distribuite durante la giornata.
04.3 Controindicazioni
- Ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- Cancro mammario accertato, pregresso o sospetto
- Neoplasie progestinico-dipendenti accertate o sospette. Sanguinamenti genitali di origine non accertata
- Iperplasia endometriale non trattata
- Tromboembolismo venoso pregresso o in atto (es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare)
- Malattie trombofiliche accertate (per es. carenza di proteina C, proteina S o antitrombina, vedere paragrafo 4.4)
- Malattia tromboembolica arteriosa in atto o recente (es. angina pectoris, infarto del miocardio)
- Epatopatia acuta o storia di epatopatia, finché gli esami di funzionalità epatica non siano tornati nella norma
- Porfiria
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Prima di iniziare il trattamento di sanguinamenti anomali con didrogesterone, l'eziologia del sanguinamento deve essere chiarita.
Emorragie intermestruali o sanguinamenti lievi possono verificarsi durante i primi mesi di trattamento. Se le emorragie intermestruali o i sanguinamenti lievi compaiono dopo un periodo di trattamento o continuano dopo che la terapia è stata interrotta, il motivo deve essere investigato e può essere inclusa la biopsia endometriale per escludere una neoplasia dell'endometrio.
Condizioni che richiedono una supervisione
Se una delle condizioni sottoelencate è presente, si è verificata in passato e/o si è aggravata durante la gravidanza o durante precedenti trattamenti ormonali, la paziente deve essere accuratamente controllata. Va presa in considerazione la possibilità che tali condizioni possano ripresentarsi o aggravarsi durante il trattamento con didrogesterone e che la terapia debba essere interrotta.
- porfiria
- alterazioni della funzionalità epatica causate da patologie acute o croniche del fegato
Altre condizioni
Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Le seguenti avvertenze e precauzioni si applicano all'uso del didrogesterone in combinazione con gli estrogeni per la terapia ormonale sostitutiva (TOS)
Vedere anche le avvertenze e le precauzioni riportate per i prodotti a base di estrogeni.
Per il trattamento dei sintomi postmenopausali, la TOS deve essere iniziata solo in presenza di sintomi che influiscano negativamente sulla qualità di vita. Si deve comunque effettuare periodicamente, almeno ogni anno, una accurata valutazione dei rischi e dei benefici e la TOS deve proseguire solo nel caso in cui i benefici superino i rischi.
Le evidenze di rischi associati alla TOS per il trattamento della menopausa precoce sono limitati. Tuttavia, dato il basso livello di rischio assoluto nelle donne giovani, il rapporto beneficio/rischio per queste donne potrebbe essere più favorevole che nelle donne più anziane.
Visite mediche/controlli
Prima di iniziare o ricominciare una TOS è opportuno disporre di una anamnesi personale e familiare completa. Su tale base sarà condotto l'esame fisico (compreso quello pelvico e del seno) e la valutazione delle controindicazioni e delle avvertenze per l'uso. Durante il trattamento si consigliano controlli periodici con frequenza e caratteristiche adattate alle esigenze individuali della donna. Le pazienti devono essere avvertite di riferire al proprio medico o al personale sanitario modificazioni avvertite nel seno (vedi sotto "Cancro mammario"). Indagini, incluse appropriate metodiche di imaging, come la mammografia, devono essere condotte in accordo con i programmi di controllo attualmente in uso, modificati in rapporto alle necessità cliniche individuali.
Condizioni che richiedono un particolare controllo
Nel caso in cui una delle seguenti condizioni sia presente, o sia stata presente in passato e/o sia stata aggravata dalla gravidanza o da un precedente trattamento ormonale, la paziente deve essere tenuta sotto stretto controllo medico. Si tenga in considerazione che queste condizioni possono ripresentarsi od aggravarsi, durante il trattamento con Dufaston:
• Leiomiomi (fibromi uterini) o endometriosi
• Fattori di rischio per malattie tromboemboliche (vedere di seguito)
• Fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti (es. eredità di primo grado per carcinoma mammario)
• Ipertensione
• Epatopatie (es. adenoma epatico)
• Diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare
• Colelitiasi
• Storia d'iperplasia endometriale (vedere di seguito)
Situazioni che richiedono un'immediata sospensione del trattamento:
Il trattamento deve essere immediatamente sospeso nel caso venga evidenziata l'esistenza di una controindicazione e nei seguenti casi:
• Ittero o deterioramento della funzione epatica
• Aumento significativo della pressione arteriosa
• Insorgenza di cefalea di tipo emicranico
• Gravidanza
Iperplasia e carcinoma endometriale
Il rischio di iperplasia e carcinoma endometriale aumenta quando gli estrogeni sono somministrati da soli per periodi prolungati in donne con utero intatto. L'aumento osservato del rischio di cancro endometriale tra le utilizzatrici di soli estrogeni è di 2-12 volte superiore rispetto a quello delle non utilizzatrici, in funzione della durata del trattamento e della dose di estrogeni (vedere paragrafo 4.8). Dopo l'interruzione del trattamento il rischio può permanere elevato per almeno 10 anni.
L'aggiunta di un progestinico, come il didrogesterone, somministrato per almeno 12 giorni di ogni ciclo mensile da 28 giorni, o la terapia estro-progestinica combinata continua in donne non isterectomizzate può prevenire l'eccesso di rischio associato alla TOS con soli estrogeni.
Cancro mammario
Nelle donne che assumono una TOS con estro-progestinici combinati, e forse anche con soli estrogeni, le evidenze complessive suggeriscono un aumento del rischio di cancro al seno che è dipendente dalla durata della somministrazione della TOS.
Terapia estro-progestinica combinata: uno studio randomizzato, controllato verso placebo, "Women's Health Initiative study" (WHI), e studi epidemiologici, concordano nel riportare in donne in trattamento con estro-progestinici combinati per la TOS un aumentato rischio di diagnosi di cancro mammario che diventa evidente dopo circa 3 anni.
L'eccesso di rischio compare entro qualche anno dall'inizio del trattamento, ma ritorna al valore iniziale entro qualche anno (al massimo 5) dopo la sospensione del trattamento.
La TOS, ed in particolare la terapia combinata con estro-progestinici, aumenta la densità mammografica che può influenzare negativamente la diagnosi radiologica del cancro al seno.
Il cancro all'ovaio è molto più raro del cancro al seno. L'utilizzo a lungo termine (almeno 5-10 anni) di TOS a base di soli estrogeni è stato associato a un lieve aumento del rischio di cancro all'ovaio (vedere paragrafo 4.8). Alcuni studi, compreso il WHI, suggeriscono che l'uso a lungo termine della TOS combinata possa determinare un rischio simile o leggermente ridotto(vedere paragrafo 4.8).
Tromboembolismo venoso
La TOS è associata ad un rischio aumentato di 1.3 - 3 volte di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), ad es. trombosi venosa profonda o embolia polmonare.
La possibilità che si verifichi tale evento è più alta nel primo anno di TOS che non successivamente (vedere paragrafo 4.8).
Pazienti notoriamente affette da trombofilia hanno un aumentato rischio di TEV. La TOS può aumentare ulteriormente questo rischio. L'utilizzo della TOS in queste pazienti è quindi controindicato.
I fattori di rischio generalmente riconosciuti per la TEV includono l'uso di estrogeni, l'età avanzata, la chirurgia maggiore, l'immobilizzazione prolungata, l'obesità (indice di massa corporea >30 kg/m2), la gravidanza/periodo post parto, il lupus eritematoso sistemico (LES) e il cancro. Non vi è consenso circa il possibile ruolo delle vene varicose nella TEV.
Come in tutte le pazienti in condizioni post-operatorie, deve essere data un'attenzione scrupolosa alle misure di profilassi per prevenire la TEV post-chirurgica. Se è prevista l'immobilizzazione prolungata dopo un intervento di chirurgia elettiva, si raccomanda la sospensione temporanea della TOS per un periodo di 4-6 settimane prima dell'intervento. Il trattamento potrà riprendere solo dopo la completa mobilizzazione della paziente.
Alle donne senza una storia personale di TEV ma con un parente di primo grado con una storia di trombosi in età giovanile, può essere proposto uno screening, dopo attenta valutazione dei suoi limiti (solo una parte dei difetti trombofilici sono individuati nello screening). Se si è identificato un difetto trombofilico che segrega con la trombosi nei membri della famiglia o se il difetto è "grave" (es. deficit di antitrombina, proteina S o proteina C o una combinazione di difetti) la TOS è controindicata.
Le donne già in trattamento cronico con anticoagulanti richiedono un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio nell'utilizzo della TOS.
Se la TEV si verifica dopo l'inizio della terapia, il farmaco deve essere sospeso. Le pazienti devono essere avvertite di contattare immediatamente il loro medico se avvertono sintomi potenziali di tromboembolia (es. edema dolorante ad una gamba, dolore improvviso al torace, dispnea).
Coronaropatia (CAD)
Non vi è evidenza, in base a studi clinici controllati randomizzati, di protezione dall'infarto miocardico in donne con o senza CAD che hanno assunto la TOS con estro-progestinici o con soli estrogeni.
Terapia combinata estro-progestinica: il rischio relativo di CAD durante l'utilizzo della TOS estro-progestinica è lievemente aumentato. Poiché il rischio di base assoluto è fortemente dipendente dall'età, il numero di casi aggiuntivi di CAD dovuto all'uso degli estro-progestinici è molto basso nelle donne sane vicine alla menopausa, ma aumenta nell'età più avanzata.
Ictus ischemico
La terapia combinata estro-progestinica e la terapia con soli estrogeni sono associate ad un aumento fino a 1.5 volte del rischio di ictus ischemico. Il rischio relativo non si modifica con l'età o con il tempo dalla menopausa. Tuttavia poiché il rischio di ictus è fortemente età dipendente, il rischio aggiuntivo di ictus nelle donne che usano la TOS aumenterà con l'età (vedere paragrafo 4.8).
Altre condizioni
Gli estrogeni possono causare ritenzione idrica e, pertanto, pazienti con disfunzione renale o cardiaca devono essere tenute sotto stretto controllo medico. Pazienti con insufficienza renale terminale devono essere strettamente osservate.
Donne con preesistente ipertrigliceridemia devono essere seguite attentamente durante la terapia sostitutiva estrogenica o ormonale, poichè rari casi di pancreatite conseguente ad un notevole aumento dei trigliceridi plasmatici sono stati riportati in donne con preesistente ipertrigliceridemia sottoposte a terapia estrogenica.
Gli estrogeni aumentano i livelli di TBG, la globulina legante l'ormone tiroideo con conseguente aumento dei livelli dell'ormone tiroideo totale circolante, misurato da PBI (iodio legato alle proteine), T4 (metodo su colonna o RIA) o T3 (metodo RIA). La captazione di T3 è ridotta, a riflettere l'aumento di TBG. Le frazioni libere di T4 e T3 non sono modificate. Altre proteine leganti come la corticoglobulina (CBG) e la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) possono essere aumentate, e determinare un aumento rispettivamente dei livelli circolanti di corticosteroidi e steroidi sessuali. Le frazioni ormonali libere o biologicamente attive sono immodificate. Altre proteine plasmatiche possono essere aumentate (substrato angiotensinogeno/renina, alfa-I-antitripsina, ceruloplasmina).
L'uso della TOS non migliora la funzione cognitiva. È stato osservato un aumento del rischio di probabile demenza in donne che iniziano ad usare la TOS combinata o a base di soli estrogeni in maniera continuativa dopo i 65 anni di età.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Dati in vitro indicano che il didrogesterone e il suo principale metabolita 20 alfa-didro-didrogesterone (DHD) possono essere metabolizzati dagli isoenzimi 3A4 e 2C19 del citocromo P450. Conseguentemente, il metabolismo del didrogesterone può essere aumentato dall'uso concomitante di sostanze conosciute come induttori di questi isoenzimi quali gli anticonvulsivanti (es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina), antinfettivi (rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz) e preparati a base di erbe contenenti ad esempio l'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), radice di valeriana, salvia o gingko biloba.
Il ritonavir e il nelfinavir, sebbene conosciuti come potenti inibitori degli enzimi del citocromo, al contrario, quando somministrati insieme agli ormoni steroidei, mostrano proprietà di induttori enzimatici.
Dal punto di vista clinico, un aumentato metabolismo del didrogesterone può portare ad una riduzione del suo effetto.
Studi in vitro hanno mostrato che il didrogesterone e il DHD alle concentrazioni raggiunte per l'uso clinico non inibiscono o stimolano gli enzimi CYP coinvolti nella metabolizzazione dei farmaci.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Si stima che oltre 10 milioni di donne incinte siano state trattate con il didrogesterone.
Ad oggi non si hanno indicazioni di effetti dannosi del didrogesterone durante la gravidanza.
È stato riportato in letteratura che alcuni progestinici sono associati a un aumentato rischio di ipospadia. Tuttavia, per la presenza di fattori confondenti durante la gravidanza, non si sono raggiunte conclusioni definitive sul ruolo dei progestinici nell'ipospadia.
Studi clinici su un limitato numero di donne trattate con didrogesterone nelle prime fasi della gravidanza non hanno mostrato alcun aumento di rischio. Ad oggi non sono disponibili altri dati epidemiologici.
Gli effetti osservati negli studi animali embrio-fetali e di sviluppo post-natale sono risultati in linea con il profilo farmacologico. Effetti negativi si sono osservati solo ad esposizioni considerevolmente superiori alla massima dose umana, ad indicare una limitata rilevanza nell'uso clinico (vedere paragrafo 5.3).
Il didrogesterone può essere utilizzato in gravidanza, se chiaramente indicato.
Allattamento
Non sono disponibili dati sull'escrezione di didrogesterone nel latte materno. L'esperienza con altri progestinici indica che i progestinici ed i metaboliti passano nel latte materno in piccola quantità. Non è noto se vi è un rischio per il neonato. Comunque, il didrogesterone non deve essere impiegato durante l'allattamento.
Fertilità
Non vi è evidenza che il didrogesterone utilizzato al dosaggio terapeutico diminuisca la fertilità.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Il didrogesterone altera lievemente la capacità di guidare o di usare macchinari.
Raramente il didrogesterone può causare leggera sonnolenza e/o capogiro, specialmente entro le prime ore dalla somministrazione. Di conseguenza, si deve fare attenzione quando si guida o si fa uso di macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Le reazioni avverse al farmaco più comunemente riportate dai pazienti trattati con didrogesterone negli studi clinici per indicazioni che non prevedono l'uso concomitante di estrogeni sono emicrania/cefalea, nausea, disturbi mestruali e dolore/tensione mammaria.
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati con la frequenza indicata di seguito durante studi clinici con didrogesterone (n=3483) in indicazioni che non prevedevano l'uso concomitante di estrogeni o da segnalazioni spontanee:
Classificazione Organo Sistema (MedDRA) | Comune (>1/100, | Non comune (>1/1.000, | Raro (> 1/10.000, |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | Aumento della dimensione dei tumori progestinico dipendenti (es. meningioma)* | ||
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anemia emolitica* | ||
Disturbi psichiatrici | Umore depresso | ||
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità | ||
Patologie del sistema nervoso | Emicrania/ cefalea | Capogiro | Sonnolenza |
Patologie gastrointestinali | Nausea | Vomito | |
Patologie epatobiliari | Anomalie nella funzionalità epatica (con ittero, astenia o malessere, e dolore addominale) | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Dermatiti allergiche (ad es. rash, prurito, orticaria) | Angioedema | |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Disturbi mestruali (inclusa metrorragia, menorragia, oligo/amenorrea, dismenorrea e mestruazioni irregolari) Dolore/tensione mammaria | Tumefazione mammaria | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Edema | ||
Esami diagnostici | Aumento di peso |
* Effetto indesiderato da segnalazione spontanea, che non è mai stato osservato in studi clinici, al quale è stata attribuita la frequenza "raro" sulla base del fatto che il limite superiore dell'intervallo di confidenza al 95% non è maggiore di 3/x dove x = 3483 (numero totale di soggetti osservati negli studi clinici).
Effetti indesiderati nelle adolescenti
Sulla base di segnalazioni spontanee e di dati limitati in studi clinici, è atteso un profilo di reazioni avverse nelle adolescenti simile a quello delle adulte.
Effetti indesiderati associati ad un trattamento estro-progestinico (vedi anche paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego") e il Riassunto delle Caratteristiche del prodotto a base di estrogeni:
- Cancro mammario
- Iperplasia e carcinoma endometriale
- Cancro ovarico
- Tromboembolia venosa
- Infarto miocardico, malattia coronarica, ictus ischemico.
04.9 Sovradosaggio
Ci sono pochi dati disponibili relativi al sovradosaggio nell'uomo. Il didrogesterone risulta ben tollerato dopo somministrazione orale (il massimo dosaggio somministrato equivale a 360 mg). Non esistono specifici antidoti e il trattamento deve essere di tipo sintomatico. Queste indicazioni sono applicabili anche in caso di sovradosaggio nei bambini.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali.
Codice ATC: G03DB01
Il didrogesterone è un progestinico (orale) selettivo che appartiene agli steroidi con 21 atomi di carbonio.
Gli effetti progestinici del didrogesterone si esercitano quasi esclusivamente sull'endometrio, la vagina e la mucosa cervicale.
A differenza del progesterone il Dufaston alle posologie raccomandate non blocca l'ovulazione, non deprime la secrezione follicolinica né quella del corpo luteo.
Il didrogesterone e i suoi metaboliti non sono termogenici.
Il didrogesterone non ha attività androgenica (non presenta alcun rischio di mascolinizzazione sul feto femmina e non sono mai stati evidenziati segni di virilizzazione nelle donne trattate), estrogenica, anabolizzante o corticoide.
Nelle donne nel periodo peri e postmenopausale, la terapia sostitutiva con estrogeni porta ad una continua stimolazione dell'endometrio. Il didrogesterone, quando somministrato ciclicamente in un utero precedentemente stimolato da estrogeni, produce una trasformazione secretoria dell'endometrio, proteggendo così l'endometrio dall'aumento di rischio di iperplasia e/o di carcinoma endometriale provocato dagli estrogeni. A differenza dei progestinici con spiccata attività androgenica, il didrogesterone non influenza le concentrazioni plasmatiche di lipidi e lipoproteine, mantenendo inalterati gli effetti positivi indotti dagli estrogeni su tali parametri.
Adolescenti
Limitati dati di studi clinici indicano che il didrogesterone è efficace nell'alleviare i sintomi della dismenorrea, sindrome premestruale, sanguinamento uterino disfunzionale e cicli irregolari nella popolazione di pazienti di età inferiore ai 18 anni analogamente a quanto osservato nella popolazione adulta.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento :
Dopo la somministrazione orale, il didrogesterone è rapidamente assorbito con un Tmax compreso tra 0,5 e 2,5 ore. La biodisponibilità assoluta di didrogesterone (una dose orale di 20 mg verso 7,8 mg di infusione endovenosa) è del 28%. La tabella seguente fornisce i parametri farmacocinetici del didrogesterone e del 20 alfa-didro-didrogesterone (DHD) dopo somministrazione di una singola dose da 10 mg di didrogesterone:
Didrogesterone | DHD | |
Cmax (ng/ml) | 2,1 | 53,0 |
AUCinf (ng•h/ml) | 7,7 | 322,0 |
Distribuzione :
Dopo somministrazione endovenosa di didrogesterone il volume di distribuzione allo steady state è di circa 1.400 litri. Il didrogesterone e il DHD sono per oltre il 90% legati alle proteine plasmatiche.
Metabolismo :
Dopo somministrazione orale, il didrogesterone è rapidamente metabolizzato a DHD. I livelli di picco plasmatico del principale metabolita attivo DHD sono raggiunti dopo circa 1,5 ore dalla somministrazione. I livelli plasmatici del DHD sono sostanzialmente più elevati in confronto al componente originale. Il rapporto tra il DHD e il didrogesterone come AUC e Cmax è rispettivamente nell'ordine di 40 e 25. Le emivite medie terminali del didrogesterone e del DHD variano rispettivamente tra 5 e 7 ore e tra 14 e 7 ore. Una caratteristica comune di tutti i metaboliti individuati è la ritenzione della configurazione 4,6 diene-3-one del componente originale e l'assenza di 17alfa-idrossilazione. Questo spiega la mancanza di attività estrogenica ed androgenica del didrogesterone.
Eliminazione :
Dopo la somministrazione orale di didrogesterone marcato, in media il 63% della dose è eliminata con l'urina. La clearance totale plasmatica è di 6,4 l/min. L'escrezione è completa entro le 72 ore. Il DHD è presente nelle urine principalmente come acido glucuronico coniugato.
Dose in funzione del tempo
I profili farmacocinetici della dose singola e multipla sono lineari per la somministrazione orale di dosi da 2,5 a 10 mg. Il confronto tra la cinetica della dose singola o multipla mostra che la farmacocinetica del didrogesterone e del DHD non cambia nella somministrazione ripetuta. Lo steady state si raggiunge dopo 3 giorni di trattamento.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Dati non clinici ottenuti da studi convenzionali di tossicità a dose singola e a dosi ripetute, genotossicità e potenziale carcinogenico non rivelano particolari rischi per l'uomo. Studi di tossicità riproduttiva nei ratti hanno mostrato un'aumentata incidenza di capezzoli prominenti (tra l'11° ed il 19° giorno di età) e di ipospadia nella prole maschile, ad alte dosi non paragonabili all'esposizione umana. Il rischio effettivo di ipospadia nell'uomo non può essere determinato in base a studi su animali per le elevate differenze di specie nel metabolismo tra ratti e uomo. (vedere anche la sezione 4.6).
Dati limitati di sicurezza sull'animale, suggeriscono che il didrogesterone ritarda il parto, effetto in linea con la sua attività progestinica.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Nucleo: lattosio, ipromellosa, amido di mais, silice colloidale, magnesio stearato.
Film di rivestimento: opadry bianco Y-1-7000 [ipromellosa, Macrogol 400, titanio diossido (E171)].
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
5 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Blister costituito da un foglio di alluminio e da un film in PVC, astuccio da 14 o da 42 compresse rivestite con film da 10 mg.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigenteNessuna istruzione particolare
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Abbott Healthcare Products B.V. Weesp - Paesi Bassi.
Rappresentante per la vendita per l'Italia:
Abbott S.r.l., S.R. 148 Pontina km 52 snc, 04011 Campoverde di Aprilia (LT).
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
10 mg compresse rivestite con film - 14 compresse AIC n. 020008052
10 mg compresse rivestite con film - 42 compresse. AIC n. 020008049
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
27-08-1962
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Determinazione AIFA del 17 Giugno 2013