Binosto - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Acido alendronico
Binosto 70 mg Compresse Effervescenti
IndicazioniPerché si usa Binosto? A cosa serve?
Che cos'è Binosto?
L'alendronato, il principio attivo di Binosto, appartiene ad un gruppo di farmaci non ormonali denominati bifosfonati. Binosto previene la perdita di tessuto osseo che si verifica nelle donne dopo la menopausa e favorisce la ricostruzione dell'osso. Riduce il rischio di fratture della colonna vertebrale e dell'anca.
A cosa serve Binosto?
Il medico le ha prescritto Binosto per il trattamento dell'osteoporosi. Binosto riduce il rischio di fratture della colonna vertebrale e dell'anca.
Binosto deve essere preso una volta alla settimana
Cosa è l'osteoporosi?
L'osteoporosi è un assottigliamento e un indebolimento delle ossa. È comune nelle donne dopo la menopausa. In menopausa, le ovaie smettono di produrre gli ormoni femminili, gli estrogeni, che contribuiscono a mantenere sano lo scheletro della donna. Di conseguenza, si verifica perdita di tessuto osseo e l'osso diviene più debole. Il rischio di osteoporosi è tanto più grande quanto più precocemente la donna raggiunge la menopausa.
Nelle fasi iniziali, l'osteoporosi normalmente non dà sintomi. Se tuttavia non si interviene con un trattamento, possono verificarsi delle fratture. Anche se usualmente le fratture sono dolorose, le fratture delle ossa della colonna vertebrale possono non essere avvertite fino a quando non risultino in una diminuzione della statura. Le fratture possono verificarsi durante le normali attività quotidiane come alzare pesi, o con piccoli traumi che non sarebbero in grado di provocare fratture nell'osso normale. Le fratture si verificano normalmente nell'anca, nella colonna vertebrale o nel polso e possono essere non solo dolorose ma possono portare a notevoli problemi, come per esempio incurvamento della schiena (gobba della vedova) e limitazioni nei movimenti.
Come si può trattare l'osteoporosi?
L'osteoporosi può essere trattata e non è mai troppo tardi per incominciare il trattamento. Binosto non solo previene la perdita di tessuto osseo ma aiuta a ricostruire l'osso che può essere stato perduto e riduce il rischio di fratture della colonna vertebrale e dell'anca.
Insieme al trattamento con Binosto, il medico può suggerire di cambiare lo stile di vita per migliorare le condizioni della malattia, come:
- Smettere di fumare il fumo sembra aumentare la velocità con cui viene perduto tessuto osseo e, perciò, può aumentare il rischio di fratture.
- Esercizio fisico come i muscoli, le ossa hanno bisogno di esercizio fisico per restare forti e sane. Consultare il medico prima di iniziare qualsiasi programma di esercizio fisico.
- Dieta equilibrata il medico potrà consigliarla sulla dieta o dirle se deve assumere integratori alimentari (specialmente calcio e Vitamina D).
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Binosto
Non prenda Binosto
- se è allergico (ipersensibile) all'alendronato o uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6)
- se presenta alcuni problemi all'esofago (il canale che connette la bocca con lo stomaco), come restringimenti e difficoltà ad inghiottire
- se non riesce a stare in piedi o seduto con il busto eretto per almeno 30 minuti
- se il medico le ha detto che ha bassi livelli di calcio nel sangue.
Se pensa di rientrare in uno di questi casi, non prenda le compresse effervescenti. Consulti prima il medico e segua le indicazioni date.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Binosto
Si rivolga al medico o al farmacista o all'infermiere prima di prendere Binosto se:
- soffre di problemi renali;
- ha difficoltà ad inghiottire o problemi a carico dell'apparato digerente;
- il medico le ha detto che ha l'esofago di Barrett (una malattia associata a modificazioni delle cellule che rivestono internamente il tratto inferiore dell'esofago);
- le è stato detto che ha bassi livelli di calcio nel sangue;
- ha una condizione di salute dentale scadente, ha una malattia delle gengive, ha in previsione una estrazione dentale o non si sottopone regolarmente a controlli dal dentista;
- ha un cancro;
- sta facendo chemioterapia o radioterapia;
- sta prendendo corticosteroidi (quali prednisone o desametasone);
- è o è stato un fumatore (poiché questo può aumentare il rischio di problemi dentali).
Le può essere richiesto di sottoporsi ad un controllo odontoiatrico prima di iniziare il trattamento con Binosto.
È importante mantenere una buona condizione di igiene orale durante il trattamento con Binosto. Deve avere dei controlli odontoiatrici periodici durante tutto il trattamento e deve contattare il medico o il dentista se avverte qualsiasi tipo di problema alla bocca o ai denti quale perdita di denti, dolore o gonfiore.
Possono verificarsi irritazione, infiammazione o ulcerazione dell'esofago (il canale che unisce la bocca allo stomaco) spesso con sintomi di dolore al torace, bruciore allo stomaco o difficoltà o dolore ad inghiottire, specialmente se i pazienti non hanno usato abbastanza acqua per sciogliere le compresse effervescenti e/o se si stendono durante i primi 30 minuti dopo aver preso Binosto. Questi effetti indesiderati possono peggiorare se i pazienti continuano a prendere Binosto dopo aver accusato questi sintomi.
Bambini e adolescenti:
Binosto non deve essere somministrato a bambini e adolescenti
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Binosto
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
È probabile che integratori di calcio, antiacidi, ed alcuni medicinali somministrati per via orale interferiscano con l'assorbimento dell'alendronato se presi allo stesso tempo.
È dunque importante seguire le istruzioni date nel paragrafo 3. COME PRENDERE BINOSTO.
Binosto con cibi e bevande
È probabile che alimenti e bevande (inclusa l'acqua minerale), diminuiscano l'efficacia di Binosto se presi allo stesso tempo. È dunque importante seguire le istruzioni date nel paragrafo 3. COME PRENDERE BINOSTO.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza, allattamento e fertilità
Binosto è indicato solo per le donne dopo la menopausa. Non prenda Binosto se lei è incinta o pensa di poterlo essere o se sta allattando.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Con l'alendronato sono stati segnalati effetti indesiderati (per esempio offuscamento della vista, capogiro e grave dolore osseo, articolare o muscolare) che possono interferire con la sua capacità di guidare veicoli o di utilizzare macchinari. La risposta individuale all'alendronato può variare (vedere paragrafo 4. POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI).
Binosto contiene sodio
Questo medicinale contiene 26,2 mmol (o 602,54 mg) di sodio per dose. Questo deve essere tenuto in considerazione da pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Binosto: Posologia
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Binosto deve essere sciolto in mezzo bicchiere di acqua del rubinetto prima di essere assunto. Non masticare o ingoiare la compressa intera.
Assumere una compressa effervescente di Binosto una volta alla settimana, come una soluzione orale.
Per ottenere benefici dal trattamento con Binosto è necessario seguire attentamente le indicazioni di seguito riportate:
- Scelga il giorno della settimana che meglio si concilia con le sue attività. Prenda una compressa effervescente come una soluzione orale di Binosto ogni settimana nel giorno prescelto. È molto importante che lei segua le istruzioni 2), 3), 4) e 5) per facilitare l'ingresso veloce della compressa effervescente, come soluzione orale, di Binosto nello stomaco e contribuire a ridurre la possibilità di irritare l'esofago (il canale che connette la bocca allo stomaco).
- Dopo essersi alzato dal letto per iniziare la giornata, e prima di aver preso qualsiasi alimento, bevanda o altro farmaco, sciolga la compressa effervescente di Binosto in mezzo bicchiere di acqua di rubinetto (non meno di 120 ml) (non acqua minerale). Una volta che ha terminato di frizzare e che la compressa effervescente si è completamente sciolta dando origine ad una soluzione limpida ed incolore, beva questa soluzione e poi almeno 30 ml di acqua di rubinetto (un sesto di bicchiere). Può bere ulteriore acqua. Nel caso veda parti della compressa non sciolte, può mescolare la soluzione finchè non è limpida ed incolore. Non ingoiare la compressa effervescente non sciolta o masticare o lasciare che la compressa effervescente si sciolga in bocca.
- Non si distenda - mantenga il busto in posizione eretta (mentre è seduto, mentre è in piedi, mentre cammina) - per almeno 30 minuti dopo aver bevuto la soluzione orale contenente la compressa effervescente dissolta. Non si distenda finchè non ha mangiato qualcosa.
- Non deve assumere Binosto al momento di coricarsi o prima di alzarsi dal letto all'inizio della giornata.
- Nel caso compaia difficoltà o dolore ad inghiottire, dolore toracico o insorga o peggiori un bruciore dello stomaco, interrompa l'assunzione di Binosto e contatti il medico.
- Dopo aver bevuto la soluzione orale contenente la compressa effervescente dissolta di Binosto, attendere almeno 30 minuti prima di mangiare, bere o prendere gli altri medicinali della giornata, inclusi antiacidi, integratori di calcio e vitamine. Binosto è efficace solo quando viene preso a stomaco vuoto.
Se dimentica di prendere Binosto
Se dimentica di prendere una dose, è sufficiente prendere una compressa effervescente dissolta in acqua di rubinetto il mattino successivo del giorno in cui se ne ricorda, seguendo le istruzioni sopra riportate nei punti 2), 3), 4), 5) e 6). Non prenda due compresse effervescenti per soluzione orale nello stesso giorno.
Successivamente, ricominci a prendere la compressa effervescente per soluzione orale una volta a settimana, nel giorno prescelto.
Se interrompe il trattamento con Binosto
È importante continuare a prendere Binosto fino a quando prescritto dal medico. Binosto è efficace per il trattamento dell'osteoporosi solo se si continua a prendere le compresse effervescenti dissolte in acqua di rubinetto.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista o all'infermiere.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Binosto
Se lei ha accidentalmente preso troppe compresse effervescenti di Binosto, beva un bicchiere pieno di latte e contatti immediatamente il medico. Non provochi il vomito e non si distenda.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Binosto
Come tutti i medicinali, Binosto può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Tutti i medicinali possono causare reazioni allergiche, anche se le reazioni allergiche gravi sono molto rare. Interrompa l'assunzione di Binosto e contatti immediatamente il medico se manifesta uno qualsiasi dei seguenti sintomi:
- affanno improvviso, difficoltà a respirare, gonfiore delle palpebre, del viso, della gola, della lingua, delle labbra, eruzione cutanea o prurito (specialmente se interessa tutto il corpo)
- una eruzione cutanea che peggiora con la luce del sole; formazione di vesciche sulla pelle, occhi, bocca o genitali, prurito o febbre alta (sintomi di gravi reazioni della pelle chiamate sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi epidermica tossica).
Se lei ha difficoltà a deglutire e/o dolore quando deglutisce, avverte un dolore dietro lo sterno o se noto l'insorgenza o il peggioramento di bruciore di stomaco, interrompa l'assunzione di Binosto e contatti immediatamente il medico. Se ignora questi sintomi e continua a prendere la sua compressa effervescente, come una soluzione orale, è probabile che queste reazioni a carico dell'esofago possano peggiorare.
Sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati:
Molto comune (può interessare più di 1 persona su 10):
- dolore osseo, muscolare e/o articolare che talvolta è grave.
Comune (può interessare fino a 1 persona su 10):
- bruciore dello stomaco, difficoltà ad ingoiare, dolore nell'ingoiare, ulcerazione dell'esofago (il canale che connette la bocca allo stomaco) che può causare dolore al torace, bruciore dello stomaco o difficoltà o dolore ad ingoiare;
- gonfiore delle articolazioni;
- dolore addominale, sensazione di fastidio allo stomaco o eruttazione dopo i pasti, costipazione, sensazione di pienezza o gonfiore allo stomaco, diarrea, flatulenza;
- perdita di capelli, prurito;
- mal di testa, capogiro;
- stanchezza, gonfiore delle mani o delle gambe.
Non comune (può interessare fino a 1 persona su 100):
- nausea, vomito;
- irritazione o infiammazione dell'esofago (il canale che connette la bocca allo stomaco) o dello stomaco
- feci nere o scure;
- visione offuscata, dolore o arrossamento degli occhi;
- eruzione cutanea, arrossamento della pelle;
- sintomi simil-influenzali passeggeri, come dolori muscolari, sensazione di malessere generale e talvolta con febbre di solito all'inizio del trattamento;
- alterazione del gusto.
Raro (può interessare fino a 1 persona su 1.000):
- reazioni allergiche come l'orticaria, gonfiore del volto, delle labbra, della lingua e/o della gola, possibile causa di difficoltà a respirare e ad ingoiare;
- sintomi dovuti a bassi livelli di calcio nel sangue inclusi crampi muscolari o spasmi e/o sensazione di formicolio alle dita o intorno alla bocca;
- ulcere peptiche o dello stomaco (talvolta gravi o con sanguinamento);
- restringimento dell'esofago (il canale che connette la bocca allo stomaco);
- eruzione cutanea peggiorata dall'esposizione alla luce solare, gravi reazioni della pelle;
- dolore alla bocca, e/o alla mandibola/mascella, gonfiore o ulcere all'interno della bocca, intorpidimento o una percezione di pesantezza alla mandibola/mascella, o perdita di un dente. Questi potrebbero essere segni di danno osseo nella mandibola/mascella (osteonecrosi) generalmente associati a ritardo della guarigione e infezione, spesso dopo estrazione dentale. Contatti il medico e il dentista se accusa tali sintomi;
- raramente può verificarsi una frattura insolita del femore in particolare in pazienti in trattamento da lungo tempo per l'osteoporosi. Contatti il medico se manifesta dolore, debolezza o malessere alla coscia, all'anca o all'inguine in quanto potrebbe essere un'indicazione precoce di una possibile frattura del femore;
- ulcere della bocca quando le compresse vengono masticate o succhiate.
Molto raro (può interessare fino a 1 persona su 10.000):
- si rivolga al medico in caso di dolore all'orecchio, secrezioni dall'orecchio e/o infezione dell'orecchio. Questi episodi potrebbero essere segni di danno osseo all'orecchio.
Contattare prontamente il medico o il farmacista nel caso in cui si verifichino questi o altri insoliti sintomi. Può essere utile annotarsi quale sintomo si manifesta, quando inizia e quanto dura.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista o all'infermiere. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi Binosto dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola e sullo strip dopo SCAD. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità. Non rimuovere la compressa effervescente dallo strip finchè non sia pronto a prendere il medicinale.
Non getti alcun medicinale nell'acqua discarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Altre informazioni
Cosa contiene Binosto
Il principio attivo è l'alendronato triidrato sodico.
- Ogni compressa effervescente contiene 70 mg di acido alendronico come 91,37 mg di alendronato triidrato sodico.
- Gli altri componenti sono: sodio citrato diidrato, acido citrico anidro, sodio idrogeno carbonato, sodio carbonato anidro, aroma fragola [maltodestrine (mais), gomma arabica, glicole propilenico (E 1520), sostanze aromatizzanti naturaidentiche], acesulfame potassico, sucralosio.
Descrizione dell'aspetto di Binosto e contenuto della confezione
Binosto è disponibile come compresse effervescenti di colore bianco-biancastro, piatte, rotonde con un diametro di 25 mm e con bordi smussati. Dopo dissoluzione della compressa la soluzione è limpida ed incolore.
Le compresse effervescenti vengono fornite in strip a fogli compositi. Ciascuno strip contiene 2 compresse effervescenti confezionate individualmente. Gli strip sono confezionati in astucci di cartone nelle confezioni da 4, 12 o 24 compresse effervescenti.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -
BINOSTO 70 MG COMPRESSE EFFERVESCENTI
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA -
Ogni compressa effervescente contiene 70 mg di acido alendronico come 91,37 mg di alendronato triidrato sodico.
Eccipienti:
Ogni compressa effervescente contiene 602,54 mg di sodio.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA -
Compressa effervescente.
Compresse effervescenti di colore bianco-biancastro, piatte, rotonde con un diametro di 25 mm e con bordi smussati. Dopo la dissoluzione la soluzione ha un pH di 4.8 - 5.4.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE -
04.1 Indicazioni terapeutiche -
Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale.
Binosto riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.
04.2 Posologia e modo di somministrazione -
Posologia
La dose raccomandata è di una compressa effervescente da 70 mg in monosomministrazione settimanale.
I pazienti devono essere informati che in caso di mancata assunzione della dose di Binosto 70 mg,
devono assumere una compressa effervescente al mattino successivo al giorno in cui se ne sono accorti. Non si devono prendere due compresse effervescenti lo stesso giorno ma si deve ricominciare ad assumere una compressa effervescente una volta a settimana, nel giorno prescelto come stabilito in precedenza.
Non è stata stabilità la durata ottimale del trattamento con bisfosfonati per l'osteoporosi. La necessità di un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singolo paziente periodicamente in funzione dei benefici e rischi potenziali di Binosto, in particolare dopo 5 o più anni d'uso.
Popolazione pediatrica:
L'alendronato sodico non è raccomandato per l'uso nei bambini di età inferiore a 18 anni in quanto i dati sulla sicurezza e l'efficacia in condizioni associate con l'osteoporosi pediatrica non sono sufficienti (vedere anche paragrafo 5.1).
Uso negli anziani:
Negli studi clinici non è stata dimostrata nessuna differenza legata all'età nei profili di efficacia o di sicurezza dell'alendronato. Non è pertanto necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani.
Uso nei pazienti con danno renale:
Non è necessario aggiustare il dosaggio nei pazienti con velocità di filtrazione glomerulare (VFG) maggiore di 35 ml/min. L'alendronato non è raccomandato in pazienti con funzione renale compromessa quando la VFG è minore di 35 ml/min, in quanto non vi sono esperienze in proposito.
Modo di somministrazione
Per ottenere un adeguato assorbimento dell'alendronato:
Binosto 70 mg deve essere assunto almeno 30 minuti prima di qualsiasi alimento, bevanda o medicinale della giornata, solamente con acqua di rubinetto. È probabile che altre bevande (inclusa l'acqua minerale), alimenti ed alcuni medicinali riducano l'assorbimento dell'alendronato (vedere paragrafo 4.5).
Per facilitare il raggiungimento dello stomaco e di conseguenza minimizzare il rischio di irritazione locale ed esofagea e delle reazioni avverse correlate (vedere paragrafo 4.4):
• Binosto 70 mg deve essere assunto solo dopo essersi alzati dal letto per iniziare la giornata, sciolto in mezzo bicchiere di acqua di rubinetto (non meno di 120 ml). Dissolvendo la compressa in acqua si produce una soluzione tamponata a pH 4.8 - 5.4. La soluzione tamponata deve essere bevuta quando ha terminato di frizzare e la compressa effervescente si è completamente sciolta dando origine ad una soluzione tamponata, limpida ed incolore, seguita da almeno 30 ml di acqua di rubinetto (un sesto di bicchiere). Può essere assunta ulteriore acqua di rubinetto.
• I pazienti non devono deglutire la compressa effervescente non dissolta, non devono masticare la compressa effervescente o lasciare che la compressa effervescente si dissolva nella loro bocca a causa del rischio di irritazione orofaringea (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
• Se la compressa non si dissolve completamente, la soluzione tamponata può essere mescolata finché non sia limpida ed incolore.
• I pazienti non si devono distendere fintanto che non abbiano mangiato qualcosa, il che deve avvenire almeno 30 minuti dopo aver bevuto la soluzione orale.
• I pazienti non devono distendersi per almeno 30 minuti dopo aver bevuto la soluzione orale.
• Binosto 70 mg non deve essere assunto al momento di coricarsi o prima di alzarsi dal letto all'inizio della giornata.
• Binosto 70 mg può essere dato a pazienti che non sono in grado o rifiutano di deglutire le compresse.
I pazienti devono assumere integratori di calcio e vitamina D se l'assunzione con la dieta non è adeguata (vedere paragrafo 4.4).
Binosto 70 mg non è stato studiato per il trattamento di osteoporosi indotta da glucocorticoidi.
04.3 Controindicazioni -
• Ipersensibilità all'alendronato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Patologie dell'esofago e altri fattori che ritardano lo svuotamento esofageo, come stenosi o acalasia.
• Impossibilità a stare in piedi o seduti con il busto eretto per almeno 30 minuti.
• Ipocalcemia.
• Vedere anche sezione 4.4.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego -
L'alendronato può causare irritazione locale della mucosa del tratto gastrointestinale superiore. A causa del potenziale peggioramento della patologia di base, si deve agire con cautela nel somministrare l'alendronato a pazienti con patologie attive a livello del tratto gastrointestinale superiore, quali disfagia, patologie esofagee, gastrite, duodenite, ulcere o con storia recente (1 anno) di patologie gastrointestinali importanti quali ulcera peptica o sanguinamento gastrointestinale attivo o chirurgia del tratto gastrointestinale superiore esclusa la piloroplastica (vedere paragrafo 4.3). In pazienti con esofago di Barrett già noto, i medici prescrittori devono valutare i benefici ed i rischi potenziali dell'alendronato su base individuale.
In pazienti in trattamento con l'alendronato sono state riportate reazioni a carico dell'esofago (alcune gravi e con necessità di ospedalizzazione) quali esofagite, erosioni esofagee ed ulcere esofagee, raramente seguite da stenosi esofagee. Il medico deve, pertanto, fare attenzione alla comparsa di qualsiasi segno o sintomo che indichi una possibile reazione esofagea ed avvisare il paziente di interrompere l'alendronato e rivolgersi ad un medico nel caso si verifichino sintomi di irritazione esofagea quali disfagia, dolore o gonfiore o dolore retrosternale, insorgenza o peggioramento di pirosi.
Il rischio di esperienze avverse gravi a livello esofageo sembra essere maggiore nei pazienti che non assumono l'alendronato in maniera appropriata e/o che continuano ad assumere l'alendronato dopo lo sviluppo di sintomi riferibili ad irritazione esofagea. È molto importante che il paziente conosca e comprenda bene le modalità di assunzione del farmaco (vedere paragrafo 4.2). Il paziente deve essere informato che se non vengono seguite queste precauzioni, può aumentare il rischio di problemi esofagei.
Mentre in ampi studi clinici condotti con le compresse di alendronato non è stato osservato un aumento del rischio, sono stati segnalati (dopo l'entrata in commercio del farmaco) rari casi di ulcere gastriche e duodenali, alcuni dei quali gravi ed associati a complicanze.
L'osteonecrosi della mandibola/mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (inclusa l'osteomielite) è stata riportata in pazienti oncologici in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mandibola/mascella è stata anche riportata in pazienti con osteoporosi in trattamento con i bifosfonati orali.
Quando si valuta il rischio dell'individuo di sviluppare osteonecrosi della mandibola/mascella devono essere presi in considerazione i seguenti fattori di rischio:
• potenza del bifosfonato (la più alta per l'acido zoledronico), via di somministrazione (vedere
sopra) e dose cumulativa.
• cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, fumo.
• un'anamnesi di malattia odontoiatrica, scarsa igiene orale, malattia periodontale, procedure
odontoiatriche invasive e protesi dentarie con scarsa aderenza.
Prima di iniziare il trattamento con i bifosfonati in pazienti in condizione di salute dentale scadente deve essere presa in considerazione la necessità di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure odontoiatriche preventive.
Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure odontoiatriche invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato un'osteonecrosi della mandibola/mascella durante la terapia con i bifosfonati, la chirurgia odontoiatrica può esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di procedure odontoiatriche, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola/mascella. Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base della valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio.
Durante il trattamento con i bifosfonati, tutti i pazienti devono essere incoraggiati a mantenere una buona igiene orale, a sottoporsi a periodici controlli odontoiatrici, e a segnalare qualsiasi tipo di sintomo orale quale mobilità dentale, dolore, o gonfiore.
Nei pazienti trattati con bifosfonati sono stati segnalati dolori ossei, articolari e/o muscolari. Nell'esperienza post-marketing questi sintomi sono stati raramente gravi e/o hanno causato disabilità (vedere paragrafo 4.8). I tempi di esordio dei sintomi sono risultati variabili da un giorno a diversi mesi dall'inizio del trattamento. Nella maggior parte dei pazienti l'interruzione ha dato luogo ad un sollievo dai sintomi. A seguito di una nuova somministrazione dello stesso farmaco o di un altro bisfosfonato, un sottogruppo di pazienti è andato incontro ad una ricaduta dei sintomi.
Sono state segnalate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con i bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. È stata segnalata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale.
Durante il trattamento con i bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore.
Nell'esperienza post-marketing con l'alendronato ci sono state rare segnalazioni di gravi reazioni della pelle, comprese sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica.
È stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l'uso di bisfosfonati, prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischio dell'osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l'uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezione o trauma. L'eventualità di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere valutata in pazienti trattati con bisfosfonati che presentano sintomi a carico dell'orecchio, tra cui infezioni croniche dell'orecchio.
Non si raccomanda l'uso dell'alendronato in pazienti con compromissione della funzione renale quando la VFG è minore di 35 ml/min (vedere paragrafo 4.2).
Popolazione pediatrica:
L'alendronato sodico non è raccomandato per l'uso nei bambini di età inferiore a 18 anni in quanto i dati sulla sicurezza e l'efficacia in condizioni associate con l'osteoporosi pediatrica non sono sufficienti (vedere anche paragrafi 4.2 e 5.1).
Si devono considerare con attenzione cause di osteoporosi diverse dalla carenza di estrogeni e dall'età o dall'uso dei glucocorticoidi.
L'ipocalcemia deve essere corretta prima di iniziare la terapia con l'alendronato (vedere paragrafo 4.3). Anche altri disordini del metabolismo minerale (come una carenza di vitamina D e ipoparatiroidismo) devono essere trattati adeguatamente prima di iniziare il trattamento con Binosto. In pazienti affetti da queste condizioni cliniche deve essere effettuato il monitoraggio dei livelli del calcio sierico e dei sintomi di ipocalcemia nel corso della terapia con Binosto 70 mg.
A causa dell'effetto positivo dell'alendronato sull'incremento della mineralizzazione dell'osso, possono verificarsi diminuzioni dei livelli sierici del calcio e dei fosfati specialmente nei pazienti che assumono glucocorticoidi nei quali l'assorbimento del calcio può essere ridotto. Tali diminuzioni sono usualmente limitate ed asintomatiche. Vi sono state tuttavia rare segnalazioni di ipocalcemia sintomatica, occasionalmente gravi e spesso a carico di pazienti con condizioni predisponenti (es.: ipoparatiroidismo, deficit di vitamina D e malassorbimento del calcio).
Nei pazienti che ricevono glucocorticoidi è particolarmente importante garantire una adeguato apporto di calcio e vitamina D.
Eccipienti
Questo farmaco contiene 26,2 mmol (o 602,54 mg) di sodio per dose. Da tenere in considerazione in persone che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione -
È probabile che cibo e bevande (inclusa l'acqua minerale), integratori di calcio, antiacidi e altri farmaci per somministrazione orale, se assunti contemporaneamente all'alendronato, interferiscano con l'assorbimento di quest'ultimo. Di conseguenza, i pazienti devono lasciare trascorrere almeno 30 minuti dall'assunzione dell'alendronato prima dell'assunzione di qualsiasi altro farmaco orale (vedere i paragrafi 4.2 e 5.2).
In volontari sani, il prednisone somministrato per via orale (20 mg tre volte al giorno per cinque giorni) non ha prodotto un cambiamento clinicamente significativo nella biodisponibilità orale dell'alendronato (un aumento medio compreso tra il 20% ed il 44%).
Non ci si aspetta nessuna altra interazione di rilevanza clinica con medicinali. Durante gli studi clinici un certo numero di pazienti hanno assunto estrogeni (per via intravaginale, transdermica o orale) mentre assumevano l'alendronato. Non sono state identificate reazioni avverse attribuibili al loro uso concomitante.
Poiché l'uso dei Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei (FANS) è associato con irritazione gastrointestinale, si deve usare cautela durante il trattamento concomitante con l'alendronato.
Sebbene non siano stati condotti studi specifici di interazione, l'alendronato è stato utilizzato in studi clinici in concomitanza con un'ampia gamma di medicinali senza evidenza di interazioni cliniche avverse.
04.6 Gravidanza ed allattamento -
Gravidanza
L'alendronato non deve essere usato durante la gravidanza. Non vi sono dati adeguati sull'uso dell'alendronato in donne in gravidanza. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrio/fetale o lo sviluppo postnatale. L'alendronato ha causato distocia dovuta all'ipocalcemia nei ratti in gravidanza (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Non è noto se l'alendronato viene escreto nel latte umano. Considerate le indicazioni, l'alendronato non deve essere usato da donne che allattano.
Fertilità
I bifosfonati sono incorporati nella matrice dell'osso, dalla quale sono gradualmente rilasciati nell'arco di anni. Il quantitativo di bifosfonati incorporati nell'osso dell'adulto, e quindi, il quantitativo disponibile per il rilascio nella circolazione sistemica, è direttamente correlato alla dose e alla durata dell'uso di bifosfonati (vedere paragrafo 5.2). Non ci sono dati sul rischio fetale nell'uomo. Tuttavia, vi è un rischio teorico di danno fetale, principalmente scheletrico, se una donna rimane incinta dopo aver completato un ciclo di terapia con i bifosfonati. Non è stato studiato l'impatto sul rischio di variabili quali il tempo che intercorre tra la cessazione della terapia con i bifosfonati e il concepimento, il tipo di bifosfonato usato, e la via di somministrazione (via endovenosa nei confronti della via orale).
04.7 Effetti sulla capacita' di guidare veicoli e sull'uso di macchinari -
Non sono stati condotti studi relativi agli effetti sulla capacità di guidare e usare macchinari. Comunque alcune reazioni avverse che sono state segnalate con l'alendronato possono aver effetti in alcuni pazienti sulla capacità di guidare veicoli o sull'uso di macchinari. Le risposte individuali all'alendronato possono variare (vedere paragrafo 4.8).
04.8 Effetti indesiderati -
In uno studio di un anno in donne in post-menopausa con osteoporosi, il profilo globale di sicurezza dell'alendronato 70 mg una volta alla settimana (n = 519) e dell'alendronato 10 mg/die (n = 370) sono risultati simili.
In due studi di 3 anni con pressappoco lo stesso disegno, in donne in post-menopausa (alendronato 10 mg: n = 196, placebo: n = 397), il profilo di sicurezza totale dell'alendronato 10 mg e quello del gruppo placebo sono risultati simili.
Le reazioni avverse riportate dagli sperimentatori quali di correlazione al farmaco possibile, probabile o certa sono presentate di seguito se avvenivano in >1% in uno dei gruppi trattati nello studio di un anno, o in >1% dei pazienti trattati con l'alendronato 10 mg/die e con un'incidenza maggiore rispetto ai pazienti trattati con placebo negli studi di tre anni.
STUDIO DI 1 ANNO | STUDIO DI 3 ANNI | |||
alendronato 70 mg una volta alla settimana (n=519) % | alendronato 10 mg/die (n=370) % | alendronato 10mg/die (n=196) % | placebo (n=397) % | |
Gastro-intestinali | ||||
dolore addominale | 3.7 | 3.0 | 6.6 | 4.8 |
dispepsia | 2.7 | 2.2 | 3.6 | 3.5 |
rigurgito acido | 1.9 | 2.4 | 2.0 | 4.3 |
nausea | 1.9 | 2.4 | 3.6 | 4.0 |
distensione addominale | 1.0 | 1.4 | 1.0 | 0.8 |
costipazione | 0.8 | 1.6 | 3.1 | 1.8 |
diarrea | 0.6 | 0.5 | 3.1 | 1.8 |
disfagia | 0.4 | 0.5 | 1.0 | 0.0 |
flatulenza | 0.4 | 1.6 | 2.6 | 0.5 |
gastrite | 0.2 | 1.1 | 0.5 | 1.3 |
ulcera gastrica | 0.0 | 1.1 | 0.0 | 0.0 |
ulcera esofagea | 0.0 | 0.0 | 1.5 | 0.0 |
Musculoscheletriche | ||||
Dolore muscoloscheletrico (osseo, muscolare o articolare) | 2.9 | 3.2 | 4.1 | 2.5 |
Crampi muscolari | 0.2 | 1.1 | 0.0 | 1.0 |
Neurologici | ||||
Cefalea | 0.4 | 0.3 | 2.6 | 1.5 |
Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate durante gli studi clinici e/o l'uso post- marketing delle compresse di alendronato per uso orale:
Reazioni avverse | |||||
Molto comune (≥1/10) | Comune (≥ 1/100, | Non comune (≥1/1000, | Raro (≥1/10.000, | Molto Raro ( | |
Disturbi del sistema immunitario | reazioni di ipersensibilità incluse orticaria e angioedema | ||||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: | ipocalcemia sintomatica, spesso in associazione con condizioni predisponenti#. | ||||
Patologie del sistema nervoso: | cefalea, capogiro§ | disgeusia§ | |||
Patologie dell'occhio | infiammazione dell'occhio (uveite, sclerite, o episclerite) | ||||
Patologie dell'orecchio e del labirinto | vertigine§ | ||||
‡Patologie gastrointestinali | dolore addominale, dispepsia, costipazione, diarrea, flatulenza, ulcera esofagea*, disfagia*, distensione addominale, rigurgito acido | nausea, vomito, gastrite, esofagite*, erosioni esofagee*, melena§ | stenosi esofagea*, ulcerazione orofaringea*, SUP (Sanguinamento, Ulcere, Perforazione) del tratto gastrointestinale superiore# | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | alopecia§, prurito§ | eruzione cutanea, eritema | Eruzione cutanea con fotosensibilità, reazioni cutanee gravi inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica+ | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa | dolore muscoloscheletrico (osseo, muscolare o articolare) che talvolta è grave #§ | gonfiore delle articolazioni § | Fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bisfosfonati)#, osteonecrosi della mandibola/mascella§ +, fratture da stress della diafisi prossimale del femore§ + | Osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazione avversa per la classe dei bisfosfonati) | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | astenia§, edema periferico§ | sintomi transitori come da risposta della fase acuta (mialgia, malessere e raramente febbre), tipicamente associati all'inizio del trattamento§. |
# Vedere paragrafo 4.4
§ La frequenza negli studi clinici è stata simile sia nel gruppo trattato con farmaco che in quello trattato con placebo.
* Vedere paragrafi 4.2 e 4.4
+ Questa reazione avversa è stata identificata tramite il monitoraggio post-marketing. La frequenza di "raro" è stata stimata in base a studi clinici rilevanti
‡ Queste reazioni avverse sono state identificate con la formulazione in compresse e potrebbero non essere applicabili a Binosto 70 mg, che è assunto come una soluzione orale tamponata.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
04.9 Sovradosaggio -
L'ipocalcemia, l'ipofosfatemia ed eventi avversi del tratto gastrointestinale superiore, quali disturbi gastrici, pirosi gastrica, esofagite, gastrite o ulcera, possono essere la conseguenza di un sovradosaggio orale.
Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento di un sovradosaggio con l'alendronato. Si devono somministrare latte o antiacidi che si legano all'alendronato. A causa del rischio di irritazione esofagea, non indurre il vomito e il paziente deve rimanere rigorosamente con il busto eretto.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE -
05.1 Proprieta' farmacodinamiche -
Categoria farmacoterapeutica: farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione, bifosfonati.
Codice ATC: M05BA04.
Il principio attivo di Binosto 70 mg è l'alendronato triidrato sodico.
È un bisfosfonato che agisce come un inibitore del riassorbimento osseo mediato dagli osteoclasti senza effetto diretto sulla formazione dell'osso. Studi preclinici hanno mostrato che l'alendronato si localizza in maniera preferenziale nei siti di riassorbimento attivo. Viene inibita l'attività, ma il reclutamento e l'adesione degli osteoclasti non sono alterati. Il tessuto osseo formatosi durante il trattamento con l'alendronato è qualitativamente normale.
La tossicità esofagea associata al trattamento con alendronato, nota anche come esofagite da farmaco, è un effetto multifattoriale che sembra essere mediato principalmente da irritazioni locali della mucosa esofagea a causa di una sostanza cristallina. Il reflusso acido gastroesofageo potrebbe essere un fattore di rischio concomitante, poichè il blocco dell'acidità è uno dei principali trattamenti quando si verifica un'esofagite associata all'alendronato. Binosto 70 mg compresse effervescenti, somministrato come una soluzione tamponata, è stato sviluppato per solubilizzare completamente l'alendronato in una soluzione bevibile a pH elevato, con capacità di neutralizzare l'acido, per minimizzare il contatto dell'alendronato particolato con la mucosa e per prevenire la presenza nello stomaco della forte acidità gastrica, diminuendo il danno potenziale in casi di reflusso esofageo. Fare riferimento al paragrafo 4.8 per i dati post marketing raccolti negli Stati Uniti.
Trattamento dell'osteoporosi in post-menopausa
L'osteoporosi è definita come una densità minerale ossea (DMO) della colonna o dell'anca 2,5 DS (deviazioni standard) al di sotto del valore medio di una popolazione giovane normale o come una precedente frattura da fragilità, indipendente dalla DMO.
L'equivalenza terapeutica dell'alendronato 70 mg in monosomministrazione settimanale (n=519) e l'alendronato 10 mg/die (n=370) è stata dimostrata in uno studio multicentrico di un anno su donne in post-menopausa con osteoporosi. Gli aumenti medi di DMO dal basale a livello del tratto lombare ad un anno sono stati del 5,1 % (95 % IC 4,8, 5,4 %) nel gruppo trattato con 70 mg in monosomministrazione settimanale e del 5,4 % (95 % IC 5,0, 5,8 %) nel gruppo trattato con 10 mg/die. Gli aumenti medi della DMO sono stati del 2,3 % e del 2,9 % a livello del collo del femore e del 2,9 % e 3,1 % in tutta l'anca, rispettivamente per i gruppi trattati con 70 mg in monosomministrazione settimanale e 10 mg una volta al giorno. I due gruppi di trattamento sono risultati simili anche riguardo agli incrementi di DMO in altri distretti ossei.
Gli effetti dell'alendronato sulla massa ossea e sull'incidenza di fratture nelle donne in post- menopausa sono stati esaminati in due studi iniziali sull'efficacia, di disegno identico (n=994) e nel Fracture Intervention Trial (FIT: n=6.459).
Negli studi iniziali sull'efficacia, gli aumenti medi della densità minerale ossea (DMO) con l'alendronato 10 mg/die confrontati con il placebo a tre anni sono stati dell'8,8 %, 5,9 % e 7,8 % a livello rispettivamente della colonna vertebrale, del collo del femore e del trocantere. Anche la DMO dell'organismo in toto è aumentata in maniera significativa. C'è stata una riduzione del 48 % (alendronato 3,2 % vs placebo 6,2 %) nella proporzione di pazienti trattati con l'alendronato con una o più fratture vertebrali rispetto a quelli trattati con il placebo. Nell'estensione a due anni di questi studi, la DMO ha continuato ad aumentare a livello della colonna vertebrale e del trocantere e si è mantenuta stabile a livello del collo del femore e dell'organismo in toto.
Il FIT è costituito da due studi controllati con placebo su alendronato una volta al giorno (5 mg al giorno per due anni e 10 mg al giorno per uno o due ulteriori anni):
• FIT 1: uno studio di tre anni su 2.027 pazienti con almeno una frattura vertebrale (da compressione) al basale. In questo studio, l'assunzione giornaliera dell'alendronato ha ridotto l'incidenza di ≥1 nuova frattura vertebrale del 47 % (alendronato 7,9 % vs placebo 15,0 %). È stata inoltre rilevata una riduzione statisticamente significativa nell'incidenza di fratture dell'anca (1,1 % vs 2,2 %, una riduzione del 51 %).
• FIT 2: uno studio di quattro anni su 4.432 pazienti con ridotta massa ossea ma senza fratture vertebrali al basale. In questo studio è stata osservata una differenza significativa nell'analisi del sottogruppo di donne osteoporotiche (37 % della popolazione globale dello studio, con osteoporosi secondo la definizione di cui sopra) nell'incidenza di ≥1 frattura vertebrale (2,9 % vs 5,8 %, una riduzione del 50 %) e nell'incidenza di fratture dell'anca (alendronato 1,0 % vs placebo 2,2 %, una riduzione del 56 %).
Efficacia clinica di Binosto 70 mg compresse effervescenti per soluzione orale
BC-118-07: uno studio clinico con Binosto 70 mg eseguito in 12 volontari sani di sesso femminile. Questo studio clinico ha valutato lo svuotamento gastrico ed il pH gastrico dopo la somministrazione di una compressa convenzionale e di Binosto 70 mg, compressa effervescente, con una elevata capacità tamponante. La soluzione tamponata ha la potenzialità di migliorare la tolleranza gastrica. Entrambe le formulazioni testate liberavano rapidamente l'esofago e non c'erano differenze statisticamente significative o fisiologicamente rilevanti nei tempi di svuotamento gastrico.
L'esposizione della mucosa all'alendronato ad un pH minore di 3 è irritante per il tessuto gastro-esofageo. L'ingestione di una compressa convenzionale ha comportato la presenza dell'alendronato nello stomaco ad un pH minore di 3 entro pochi minuti. Dopo la somministrazione di Binosto 70 mg, il pH gastrico generalmente aumentava a circa 5 e rimaneva ad un plateau per 30 minuti, poi diminuiva gradualmente. Il tempo necessario per il pH gastrico per scendere sotto 3, dopo l'ingestione del medicinale, era significativamente più alto con le compresse effervescenti, rispetto alla compressa convenzionale.
Pertanto Binosto 70 mg minimizza la possibilità di esposizione dell'esofago (in caso di reflusso) e dello stomaco all'alendronato acidificato.
Dati di laboratorio
Negli studi clinici, sono state osservate riduzioni asintomatiche, lievi e transitorie del calcio e del fosfato sierici rispettivamente nel 18 % e nel 10 % circa dei pazienti trattati con l'alendronato 10 mg/die rispetto a 12 % e 3 % circa di quelli trattati con placebo. Tuttavia, le incidenze delle riduzioni del calcio sierico fino a valori
Popolazione pediatrica
L'alendronato sodico è stato studiato in un ristretto numero di pazienti al di sotto dei 18 anni di età, con osteogenesi imperfetta. I risultati sono insufficienti per supportare l'uso di alendronato sodico in pazienti pediatrici con osteogenesi imperfetta.
05.2 Proprieta' farmacocinetiche -
Assorbimento
Rispetto a una dose endovenosa di riferimento, la biodisponibilità orale media dell'alendronato compresse nelle donne è stata dello 0,64% per dosi da 5 a 70 mg somministrate dopo una notte a digiuno e 2 ore prima di una colazione standard. Similmente la biodisponibilità si è ridotta a un valore stimato del 0,46% e del 0,39% quando l'alendronato è stato somministrato un'ora o mezz'ora prima di una colazione standard.
La biodisponibilità di Binosto 70 mg comprese effervescenti è equivalente a quella delle compresse di alendronato, ma la variazione intra-individuale nell'escrezione (e pertanto nell'assorbimento) è più piccola per le compresse effervescenti (escrezione cumulativa nelle prime 48 ore: CV 32.0 vs 42.1%, velocità massima di escrezione: CV 37.5 vs 45.6%).
Negli studi sull'osteoporosi, l'alendronato è risultato efficace quando somministrato almeno 30 minuti prima del primo alimento o bevanda della giornata.
La biodisponibilità è risultata trascurabile quando l'alendronato è stato assunto assieme a una colazione standard o fino a 2 ore dopo. La somministrazione concomitante dell'alendronato con caffè o succo d'arancia hanno ridotto la biodisponibilità di circa il 60%.
Distribuzione
Studi nel ratto mostrano che l'alendronato si distribuisce temporaneamente nei tessuti molli dopo somministrazione endovenosa di 1 mg/kg, ma poi viene rapidamente ridistribuito nelle ossa o escreto nelle urine. Il volume medio di distribuzione allo steady state, escludendo le ossa, è di almeno 28 litri nell'uomo. Le concentrazioni plasmatiche del farmaco, dopo somministrazione orale di dosi terapeutiche, sono troppo basse per una valutazione analitica (proteine plasmatiche nell'uomo è di circa il 78%.
Non vi è evidenza di metabolizzazione dell'alendronato negli animali o nell'uomo.
Eliminazione
Dopo una singola dose per via endovenosa dell'alendronato radiomarcato con il 14C, circa il 50% della radioattività viene escreta con le urine entro 72 ore e la radioattività riscontrata nelle feci è molto scarsa o nulla. La clearance renale dell'alendronato è di 71 ml/min dopo una dose endovenosa singola di 10 mg e la clearance sistemica non supera i 200 ml/min. Entro 6 ore dopo somministrazione endovenosa la concentrazione plasmatica diminuisce fino a oltre il 95%. A causa del rilascio dell'alendronato dallo scheletro, si stima che l'emivita terminale nell'uomo sia superiore ai 10 anni. Nei ratti l'alendronato non viene escreto attraverso il sistema di trasporto acido-base dei reni e pertanto non ci si aspetta che interferisca con l'escrezione di altri medicinali attraverso questi sistemi nell'uomo.
Caratteristiche nei pazienti
Studi pre-clinici mostrano che il farmaco che non viene depositato nell'osso viene escreto rapidamente nelle urine. Non è stata dimostrata evidenza di saturazione dell'assorbimento da parte dell'osso dopo somministrazione cronica di dosi cumulative endovena fino a 35 mg/kg in animali. Sebbene non vi siano dati clinici disponibili, è probabile che, come negli animali, l'eliminazione dell'alendronato per via renale sia ridotta in pazienti con compromissione renale. Di conseguenza, un maggior accumulo di alendronato nelle ossa è prevedibile in soggetti con funzione renale compromessa (vedere paragrafo 4.2).
05.3 Dati preclinici di sicurezza -
I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l'uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno.
Studi nei ratti hanno dimostrato che il trattamento con l'alendronato durante la gravidanza era associato alla distocia delle femmine durante il parto, correlata all'ipocalcemia. Nelle sperimentazioni, i ratti che hanno ricevuto dosi elevate hanno mostrato un'aumentata incidenza di incompleta ossificazione fetale. Si ignora se ciò sia rilevante per l'uomo.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE -
06.1 Eccipienti -
Sodio citrato diidrato
Acido citrico anidro
Sodio idrogeno carbonato
Sodio carbonato anidro
Aroma fragola [maltodestrine (mais), gomma arabica, glicole propilenico (E 1520), sostanze aromatizzanti natura-identiche]
Acesulfame potassico
06.2 Incompatibilita' -
Non pertinente.
06.3 Periodo di validita' -
4 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione -
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Conservare nel confezionamento originale per proteggere il medicinale dall'umidità.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione -
Le compresse effervescenti sono fornite in strip di fogli compositi (carta/polietilene/alluminio/ionomero di zinco), con 2 compresse effervescenti confezionate in strip unitari.
Confezioni da 4, 12 o 24 compresse effervescenti.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione -
Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
L'aspetto del medicinale dopo la dissoluzione è una soluzione limpida ed incolore.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO -
Abiogen Pharma S.p.A.
Via Meucci, 36
Ospedaletto - Pisa
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO -
AIC n. 040246011 "70 mg compresse effervescenti"
AIC n. 040246023 "70 mg compresse effervescenti"
AIC n. 040246035 "70 mg compresse effervescenti"
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE -
Febbraio 2013
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO -
Marzo 2016