Avalox - Foglio Illustrativo

Principi attivi: Moxifloxacina
Avalox 400 mg/250 ml soluzione per infusione
I foglietti illustrativi di Avalox sono disponibili per le confezioni:IndicazioniPerché si usa Avalox? A cosa serve?
Avalox contiene il principio attivo moxifloxacina, che fa parte di un gruppo di antibiotici chiamati fluorochinoloni. Avalox agisce uccidendo i batteri che provocano le infezioni, se queste sono causate da batteri sensibili alla moxifloxacina.
Avalox si usa negli adulti per trattare le seguenti infezioni batteriche:
ControindicazioniQuando non dev'essere usato Avalox
Contatti il medico se ha il dubbio di appartenere ad uno dei gruppi di pazienti descritti sotto.
Non prenda Avalox
- Se è allergico al principio attivo moxifloxacina, a qualsiasi altro antibiotico chinolonico o ad uno qualsiasi degli eccipienti di questo medicinale (elencati nel paragrafo 6).
- Se è in gravidanza o allatta al seno.
- Se ha meno di 18 anni.
- Se ha precedenti di malattia o disturbo dei tendini in relazione ad un trattamento con antibiotici chinolonici (vedere paragrafi Avvertenze e precauzioni … e 4. Possibili effetti indesiderati).
- Se ha dalla nascita, o ha avuto, qualsiasi condizione che comporti anomalie del ritmo cardiaco (riscontrate all'ECG, registrazione elettrica del cuore),ha uno squilibrio dei sali nel sangue (soprattutto bassi livelli di potassio o magnesio nel sangue) ha ritmo cardiaco molto lento (detto "bradicardia"),ha il cuore debole (insufficienza cardiaca),ha precedenti di anomalie del ritmo cardiaco, o sta prendendo altri medicinali che provocano alterazioni dell'ECG (vedere paragrafo Altri medicinali eAvalox). Questo perché Avalox può determinare alterazioni dell'ECG, che consistono in un prolungamento dell'intervallo QT, cioè un ritardo nella conduzione dei segnali elettrici.
- Se ha una grave malattia al fegato o aumento degli enzimi epatici (transaminasi) di oltre 5 volte il limite superiore della norma.
Precauzioni per l'usoCosa serve sapere prima di prendere Avalox
Informi il medico prima che Avalox le sia somministrato per la prima volta
- Avalox può modificare l'ECG, specialmente nelle donne e nelle persone anziane.
- Se sta prendendo medicinali che riducono i livelli di potassio nel sangue, consulti il medico prima di prendere Avalox (vedere anche paragrafo Non prenda Avalox e Altri medicinali e Avalox).
- Se soffre di epilessia o di una condizione che la rende soggetto alle convulsioni, consulti il medico prima che Avalox le sia somministrato
- Se ha o ha avuto in passato problemi mentali, consulti il medico prima che Avalox le sia somministrato
- Se soffre di miastenia grave, l'assunzione di Avalox può peggiorare i sintomi della malattia. Se pensa di esserne affetto, si rivolga immediatamente al medico.
- Se lei, o qualcuno della sua famiglia, soffre di deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (una rara malattia ereditaria), informi il medico, che le indicherà se Avalox è adatto a lei.
- Avalox deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa (in vena) e non deve essere somministrato in un'arteria.
Mentre prende Avalox
- Se avverte palpitazioni o battito cardiaco irregolare durante il periodo di trattamento, informi immediatamente il medico, che potrà farle un ECG per misurare il ritmo cardiaco,
- Il rischio di problemi cardiaci può aumentare con l'aumentare della dose e con la velocità di perfusione in vena.
- C'è una remota possibilità che si manifesti una grave ed improvvisa reazione allergica (una reazione anafilattica/shock anafilattico) anche alla prima dose, con i seguenti sintomi: costrizione toracica, stordimento, nausea o mancamento, capogiro in posizione eretta. In tal caso, interrompa l'assunzione di Avalox e consulti il medicoimmediatamente.
- Avalox può provocare una grave infiammazione del fegato a rapida evoluzione, che può portare ad insufficienza epatica pericolosa per la vita (compresi casi fatali, vedere paragrafo 4. Possibili effetti indesiderati). Contatti il medico prima di proseguire il trattamento se sviluppa rapidamente segni quali sensazione di malessere e/o nausea associata ad ingiallimento del bianco degli occhi, urine scure, prurito, tendenza al sanguinamento o encefalopatia di origine epatica (sintomi di ridotta funzionalità del fegato o di una grave infiammazione del fegato a rapida evoluzione).
- In caso di reazione cutanea, formazione di vescicole e/o desquamazione della pelle e/o di reazioni mucose (vedere paragrafo 4. Possibili effetti indesiderati), si rivolga immediatamente al medico prima di continuare il trattamento.
- Gli antibiotici chinolonici, compreso Avalox, possono provocare convulsioni. Se ciò accade, il trattamento con Avalox deve essere interrotto.
- Può avvertire sintomi di neuropatia, come dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento e/o debolezza. In tal caso, contatti immediatamente il medico prima di continuare il trattamento con Avalox.
- Può accusare problemi mentali anche prendendo antibiotici chinolonici, compreso Avalox, per la prima volta. In casi molto rari la depressione o i problemi mentali hanno portato a pensieri suicidari e a comportamenti di tipo autoaggressivo, come i tentativi di suicidio (vedere paragrafo 4. Possibili effetti indesiderati). Se sviluppa tali reazioni, il trattamento con Avalox deve essere interrotto.
- durante o dopo l'assunzione di antibiotici (compreso Avalox) può manifestarsi diarrea. Se si aggrava o persiste, o se nota sangue o muco nelle feci, deve interrompere immediatamente l'assunzione di Avalox e consultare il medico. In questa situazione non deve prendere medicinali che bloccano o riducono i movimenti intestinali.
- Occasionalmente Avalox può causare dolore e infiammazione dei tendini, anche nelle prime 48 ore dall'inizio del trattamento e fino a parecchi mesi dopo l'interruzione della terapiacon Avalox. Il rischio di infiammazioni e rotture di tendine aumenta particolarmente se è anziano o se è in trattamento con corticosteroidi. Al primo segno di dolore o infiammazione, interrompa l'assunzione di Avalox, metta a riposo l'arto interessato e consulti immediatamente il medico. Eviti ogni attività fisica non necessaria, in quanto può accrescere il rischio di rottura di tendine (vedere paragrafo Non prenda Avalox … e 4 Possibili effetti indesiderati).
- Se è anziano e soffre di problemi ai reni, cerchi di assumere una sufficiente quantità di liquidi, perché la disidratazione può aumentare il rischio d'insufficienza renale.
- Se nota un indebolimento della vista o se ha qualsiasi altro disturbo agli occhi durante il trattamento con Avalox, consulti immediatamente un oculista (vedere paragrafi Guida di veicoli e utilizzo di macchinari e 4. Possibili effetti indesiderati).
- Gli antibiotici chinolonici possono rendere la pelle più sensibile alla luce solare o UV. Eviti l'esposizione prolungata alla luce solare, la luce solare intensa e non faccia uso di lettini abbronzanti o di lampade UV durante il trattamento con Avalox.
- L'efficacia di Avalox nel trattamento di ustioni gravi, infezioni dei tessuti profondi, ulcere purulente importanti (ascessi) ed infezioni di piede diabetico con osteomielite (infezione del midollo osseo) non è stata dimostrata.
- L'esperienza sull'uso di Avalox sequenziale (endovenoso/orale) per il trattamento dell'infezione dei polmoni (polmonite) contratta al di fuori dell'ospedale è limitata.
- L'efficacia di Avalox nel trattamento di ustioni gravi, infezioni dei tessuti profondi, ulcere purulente importanti (ascessi) ed infezioni di piede diabetico con osteomielite (infezione del midollo osseo) non è stata dimostrata.
Bambini ed adolescenti
Questo medicinale non deve essere somministrato ai bambini ed agli adolescenti al di sotto dei 18 anni perchè l'efficacia e la sicurezza della moxifloxacina non sono state stabilite in questo gruppo di età (vedere paragrafo Non usi Avalox).
InterazioniQuali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Avalox
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale oltre ad Avalox.
Per quanto riguarda Avalox sappia che:
- Se sta usando Avalox ed altri medicinali che agiscono sul cuore c'è un rischio maggiore di alterazioni del ritmo cardiaco. Perciò non usi Avalox con i seguenti medicinali: medicinali che appartengono al gruppo degli antiaritmici (ad es. chinidina, idrochinidina, disopiramide, amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), antipsicotici (ad es. fenotiazine, pimozide, sertindolo, aloperidolo, sultopride), antidepressivi triciclici, alcuni antimicrobici (ad es. saquinavir, sparfloxacina, eritromicina endovenosa, pentamidina, antimalarici, in particolare alofantrina), alcuni antistaminici (ad es. terfenadina, astemizolo, mizolastina) ed altri medicinali (ad es. cisapride, vincamina endovenosa, bepridile, difemanile).
- Deve informare il medico se sta prendendo altri medicinali che possono ridurre i livelli di potassio nel sangue (per esempio alcuni diuretici, alcuni lassativi e clisteri [ad alte dosi] o corticosteroidi [farmaci antiinfiammatori], anfotericina B) o rallentare il ritmo cardiaco, perché questi possono anche aumentare il rischio di gravi alterazioni del ritmo cardiaco durante l'assunzione di Avalox.
- I medicinali che contengono magnesio o alluminio, come gli antiacidi per l'indigestione, ferro o zinco, didanosina o sucralfato per il trattamento dei disturbi gastrointestinali possono ridurre l'azione di Avalox compresse. Se prende uno di questi medicinali, prenda la compressa di Avalox 6 ore prima o 6 ore dopo.
- prendere carbone medicinale per bocca assieme ad Avalox compresse riduce l'azione di Avalox. Si raccomanda pertanto di non usare questi medicinali insieme.
- Se sta prendendo anticoagulanti orali (ad es. warfarin), può darsi che il medico debba controllarle frequentemente il tempo di coagulazione del sangue.
Avalox con cibi e bevande
L'effetto di Avalox non è influenzato dal cibo, compresi latte, latticini e formaggi.
AvvertenzeÈ importante sapere che:
Gravidanza, allattamento e fertilità
Se è in gravidanza o sta allattando al seno non prenda Avalox.
Se è in gravidanza o sta allattando al seno, se pensa di poter essere in gravidanza o se sta pianificando una gravidanza, chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale. Studi sugli animali non hanno indicato che la sua fertilità sia compromessa da questo medicinale.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Avalox può provocare capogiro o senso di stordimento, improvvisa perdita temporanea della vista, o brevi perdite di coscienza. Se le fa questo effetto, non guidi veicoli né azioni macchinari.
Avalox contiene sodio
Questo medicinale contiene 787milligrammi (circa 34 millimoli) di sodio per dose. Da tener in considerazione in pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Dose, Modo e Tempo di SomministrazioneCome usare Avalox: Posologia
Avalox le verrà sempre somministrato da un medico o da un operatore sanitario.
La dose raccomandata per gli adulti è un flacone -sacca una volta al giorno.
Avalox è per uso endovenoso. Il medico deve assicurare che l'infusione avvenga a velocità costante per una durata di 60 minuti.
Non è necessario adattare la dose nei pazienti anziani, nei pazienti con basso peso corporeo o nei pazienti con problemi renali.
Il medico deciderà in merito alla durata del suo trattamento con Avalox.
In alcuni casi il medico potrà iniziare il trattamento con Avalox soluzione per infusione e successivamente continuare con Avalox compresse.
La durata del trattamento dipende dal tipo d'infezione e dalla sua risposta al trattamento. Tuttavia la durata d'impiego raccomandata è:
- Infezione dei polmoni (polmonite) contratta al di fuori dell'ospedale 7 - 14 giorni
La maggior parte dei pazienti con polmonite è passata al trattamento orale con Avalox compresse entro 4 giorni.
- Infezioni della pelle e dei tessuti molli 7 - 21 giorni
Per i pazienti con infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli la durata media del trattamento endovenoso è stata di circa 6 giorni, con una durata media complessiva (infusione seguita dalle compresse) di 13 giorni.
È importante che completi il ciclo di trattamento, anche se comincia a sentirsi meglio dopo pochi giorni. Se smette di prendere questo medicinale troppo presto, la sua infezione potrebbe non essere completamente guarita, può avere una ricaduta o la sua condizione può peggiorare e può anche creare una resistenza batterica all'antibiotico.
Non deve superare né la dose né la durata di trattamento raccomandate (vedere paragrafo 2. Cosa deve sapere prima di prendere Avalox, Avvertenze e preacauzioni ).
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Avalox
Se riceve più Avalox di quanto deve
Se teme che le sia stata somministrata una quantità eccessiva di Avalox, contatti immediatamente il medico.
Se salta una dose di Avalox
Se teme di avere saltato una dose di Avalox, contatti immediatamente il medico.
Se interrompe il trattamento con Avalox
Se il trattamento con questo medicinale viene interrotto troppo presto, la sua infezione potrebbe non essere completamente guarita. Consulti il medico se desidera interrompere il trattamento con Avalox soluzione per infusione o Avalox compresse prima della fine del ciclo di trattamento.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico, al farmacista o all'infermiere.
Effetti IndesideratiQuali sono gli effetti collaterali di Avalox
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Durante il trattamento con Avalox sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati. La valutazione degli effetti indesiderati è basata sui seguenti dati di frequenza:
Comune: può interessare fino a 1 paziente su 10
Non comune: può interessare fino a 1 paziente su 100
Raro: può interessare fino a 1 paziente su 1.000
Molto raro: può interessare fino a 1 paziente su 10.000
Infezioni
Comune: infezioni causate da batteri resistenti o da funghi, ad es. infezioni orali e vaginali da Candida
Sangue e Sistema Linfatico
Non comune: diminuzione dei globuli rossi nel sangue, diminuzione dei globuli bianchi nel sangue, diminuzione di un tipo particolare di globuli bianchi (neutrofili), diminuzione o aumento di speciali cellule necessarie per la coagulazione del sangue, aumento di globuli bianchi specializzati (eosinofili), diminuzione della coagulazione del sangue
Molto raro: aumento della coagulazione del sangue, diminuzione importante di un tipo particolare di globuli bianchi (agranulocitosi)
Non comune: reazione allergica
Raro: grave ed improvvisa reazione allergica generalizzata, compreso, in casi molto rari, shock pericoloso per la vita (ad es. difficoltà di respiro, caduta della pressione del sangue, polso accelerato), gonfiore (compreso il gonfiore a livello delle vie respiratorie, potenzialmente pericoloso per la vita)
Alterazioni dei Risultati degli Esami di Laboratorio
Non comune: aumento dei lipidi (grassi) nel sangue
Raro: aumento dello zucchero nel sangue, aumento dell'acido urico nel sangue
Manifestazioni Psichiatriche
Non comune: ansia, irrequietezza/agitazione
Raro: instabilità emotiva, depressione (che in casi molto rari può portare a comportamenti di tipo autolesionistico, come ideazione suicidaria, pensieri suicidari o tentativi di suicidio), allucinazioni
Molto raro: sensazione di dissociazione (di non essere se stessi), infermità mentale (che può portare a comportamenti di tipo autolesionistico, come ideazione suicidaria, pensieri suicidari o tentativi di suicidio)
Comune: mal di testa, capogiro
Non comune: formicolio e/o intorpidimento, alterazioni del gusto (in casi molto rari perdita del gusto), confusione e disorientamento, disturbi del sonno (soprattutto insonnia), tremore, vertigini (capogiro, sensazione di cadere), sonnolenza
Raro: diminuzione della sensibilità tattile, alterazioni dell'olfatto (compresa la perdita dell'olfatto), sogni disturbati, disturbi dell'equilibrio e scarsa coordinazione (dovuta a capogiro), convulsioni, difficoltà di concentrazione, disturbi del linguaggio, perdita di memoria parziale o totale, disturbi associati al sistema nervoso, come dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento e/o debolezza delle estremità
Molto raro: aumento della sensibilità tattile
Non comune: disturbi visivi, compresa la diplopia (visione doppia) e la visione offuscata
Molto raro: perdita temporanea della vista
Raro: suono/rumore nelle orecchie, calo dell'udito, compresa la sordità (solitamente reversibile)
Apparato Cardiaco (vedere paragrafo 2. Che cosa deve sapere prima di prendere Avalox)
Comune: cambiamento nel ritmo del cuore (ECG) in pazienti con bassi livelli di potassio nel sangue
Non comune: cambiamento nel ritmo del cuore (ECG), palpitazioni, battito cardiaco irregolare e veloce, gravi anomalie del ritmo cardiaco, angina pectoris
Raro: ritmo cardiaco accelerato, mancamento
Molto raro ritmi cardiaci anormali battito cardiaco irregolare pericoloso per la vita, cessazione del battito cardiaco
Apparato Vascolare
Non comune: dilatazione dei vasi sanguigni
Raro: pressione del sangue alta, pressione del sangue bassa
Non comune: difficoltà di respiro, comprese le condizioni asmatiche
Comune: nausea, vomito, mal di stomaco e dolore addominale, diarrea
Non comune: riduzione dell'appetito e dell'assunzione di cibo, meteorismo e stitichezza, disturbi di stomaco (indigestione, bruciori di stomaco), infiammazione dello stomaco, aumento di un particolare enzima digestivo nel sangue (amilasi)
Raro: difficoltà di deglutizione, infiammazione della bocca, grave diarrea contenente sangue e/o muco (colite da antibiotici, compresa la colite pseudomembranosa), che in circostanze molto rare, può dar luogo a complicazioni pericolose per la vita
Fegato
Comune: aumento di un particolare enzima del fegato nel sangue (transaminasi)
Non comune: compromissione della funzionalità del fegato (compreso l'aumento di un particolare enzima del fegato nel sangue (LDH)), aumento della bilirubina nel sangue, aumento di un particolare enzima del fegato nel sangue (gamma-GT e/o fosfatasi alcalina)
Raro: itterizia (ingiallimento del bianco degli occhi o della pelle), infiammazione del fegato
Molto raro: infiammazione fulminante del fegato, che può evolvere ad insufficienza epatica pericolosa per la vita (compresi casi fatali)
Pelle
Non comune: prurito, eruzione cutanea, orticaria, secchezza della cute
Molto raro: alterazioni della pelle e delle mucose (vescicole dolorose in bocca / nel naso o sul pene / nella vagina), potenzialmente pericolosa per la vita (sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica)
Apparato Muscolare e Articolare
Non comune: dolore articolare, dolore muscolare
Raro: dolore e rigonfiamento dei tendini (tendinite), crampi muscolari, spasmi muscolari, debolezza muscolare
Molto raro: rottura di tendine, infiammazione delle articolazioni, rigidità muscolare, peggioramento dei sintomi di miastenia grave
Non comune: disidratazione
Raro: compromissione della funzionalità renale (compreso l'aumento di parametri di laboratorio indici della funzionalità renale, come l'urea e la creatinina), insufficienza renale
Effetti Indesiderati Generali
Non comune: sensazione d'indisposizione (prevalentemente debolezza o stanchezza), dolori, come ad es. dolore lombare, dolore toracico, dolore pelvico, dolore alle estremità, sudorazione
Raro: gonfiore (di mani, piedi, caviglie, labbra, bocca, gola)
Sede di Infusione
Comune: dolore o infiammazione nelle sede d'iniezione
Non comune: infiammazione di una vena
I seguenti sintomi sono stati osservati più frequentemente nei pazienti trattati per via endovenosa:
Comune: aumento di un particolare enzima del fegato nel sangue (gamma-GT)
Non comune: ritmo cardiaco accelerato, pressione del sangue bassa, gonfiore (di mani, piedi, caviglie, labbra, bocca, gola), grave diarrea contenente sangue e/o muco (colite da antibiotici), che in circostanze molto rare può dar luogo a complicazioni pericolose per la vita, convulsioni, allucinazioni, compromissione della funzionalità renale (compreso l'aumento di parametri di laboratorio indici della funzionalità renale, come l'urea e la creatinina), insufficienza renale
Inoltre, casi molto rari dei seguenti effetti indesiderati, che non si può escludere possano verificarsi anche durante il trattamento con Avalox, sono stati segnalati con altri antibiotici chinolonici: aumento dei livelli di sodio nel sangue, aumento dei livelli di calcio nel sangue, un particolare tipo di diminuzione dei globuli rossi (anemia emolitica), reazioni muscolari con lesione delle cellule muscolari, aumento della sensibilità della pelle alla luce solare o UV.
Segnalazione di effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medicoo al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzohttps://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza riportata sull'etichetta del flacone -sacca e sul cartone. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Non conservare a temperatura inferiore ai 15°C.
Usare immediatamente dopo l'apertura e/o la diluizione.
Questo prodotto è esclusivamente monouso. L'eventuale soluzione non utilizzata dev'essere eliminata. In caso di conservazione del prodotto a basse temperature si può verificare precipitazione del soluto il quale si ridissolverà a temperatura ambiente.
Non utilizzare questo medicinale in presenza di particelle visibili o se la soluzione è torbida
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Cosa contiene Avalox
- Il principio attivo è moxifloxacina. Ogni flacone sacca contiene 400 milligrammi di moxifloxacina (come cloridrato). 1 millilitro contiene 1,6 mg di moxifloxacina (come cloridrato).
- Gli altri componenti sono sodio cloruro, acido cloridrico 1N (per la regolazione del pH), sodio idrossido soluzione 2 N (per la regolazione del pH) e acqua per preparazioni iniettabili (vedere paragrafo Avalox contiene sodio)
Descrizione dell'aspetto di Avalox e contenuto della confezione
Avalox è una soluzione per infusione limpida, di colore giallo.
Avalox è confezionato in astucci di cartone contenenti un flacone di vetro da 250 millilitri con tappo di gomma clorobutilica o bromobutilica. Avalox è disponibile in confezioni da 1 flacone e confezionamenti multipli da 5 flaconi, ognuno contenente un flacone.
Avalox è confezionato in astucci di cartone contenenti sacche di poliolefina da 250 millilitri con raccordo di polipropilene, sigillate in un involucro di alluminio. Sono disponibili confezioni da 5 e 12 sacche.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Le informazioni seguenti sono destinate esclusivamente ai professionisti medici o operatori sanitari:
Avalox può essere somministrato mediante tubo a T insieme con le seguenti soluzioni:
acqua per preparazioni iniettabili, sodio cloruro 0,9%, sodio cloruro 1 molare, glucosio 5%/10%/40%, xilitolo 20%, soluzione di Ringer, soluzione di sodio lattato composto (soluzione di Hartmann, soluzione di Ringer lattato).
Avalox non dev'essere infuso insieme con altri farmaci.
Le seguenti soluzioni per infusione sono risultate incompatibili con Avalox soluzione per infusione:
Soluzioni di sodio cloruro 10% e 20%
Soluzioni di sodio bicarbonato 4,2% e 8,4%
Fonte Foglietto Illustrativo: AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Contenuto pubblicato a Gennaio 2016. Le informazioni presenti possono non risultare essere aggiornate.
Per avere accesso alla versione più aggiornata, si consiglia l'accesso al sito web dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Disclaimer e informazioni utili.
01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
AVALOX 400 MG/250 ML SOLUZIONE PER INFUSIONE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
1 flacone o 1 sacca da 250 ml contengono 400 mg di moxifloxacina (come cloridrato).
1 ml contiene 1,6 mg di moxifloxacina (come cloridrato).
Eccipiente ad effetto noto: 250 ml di soluzione per infusione contengono 787 mg (34 mmol) di sodio.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 FORMA FARMACEUTICA
Soluzione per infusione.
Soluzione limpida, di colore giallo.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Avalox è indicato per il trattamento di:
• Polmonite acquisita in comunità (CAP)
• Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (cSSSI)
La moxifloxacina deve essere usata solo qualora si consideri inappropriato l'impiego degli agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento iniziale di queste infezioni.
Nel prescrivere una terapia antibiotica si deve fare riferimento alle linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
La dose raccomandata è di 400 mg di moxifloxacina, somministrata per infusione una volta al giorno.
Laddove indicato dal punto di vista clinico, il trattamento endovenoso iniziale può essere seguito dal trattamento orale con moxifloxacina 400 mg compresse.
Negli studi clinici la maggior parte dei pazienti è passata alla terapia orale entro 4 (CAP) o 6 giorni (cSSSI). La durata complessiva raccomandata del trattamento endovenoso e orale è di 7 - 14 giorni per la CAP e di 7 - 21 giorni per le cSSSI.
Insufficienza renale/epatica
Non sono necessari aggiustamenti di dosaggio nei pazienti con insufficienza renale da lieve a severa o nei pazienti in dialisi cronica, cioè emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua (vedere paragrafo 5.2 per maggiori dettagli).
I dati nei pazienti con ridotta funzionalità epatica sono insufficienti (vedere paragrafo 4.3).
Altre categorie particolari di pazienti
Non sono necessari aggiustamenti di dosaggio negli anziani e nei pazienti con basso peso corporeo.
Popolazione pediatrica
La moxifloxacina è controindicata nei bambini e negli adolescenti in fase di crescita. Nei bambini e negli adolescenti l'efficacia e la sicurezza della moxifloxacina non sono state stabilite (vedere paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione
Per uso endovenoso; infusione continua della durata di 60 minuti (vedere anche paragrafo 4.4).
Laddove indicato per particolari motivazioni mediche, la soluzione per infusione può essere somministrata mediante tubo a T, insieme con soluzioni per infusione compatibili (vedere paragrafo 6.6).
04.3 Controindicazioni
- Ipersensibilità alla moxifloxacina, ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
• Pazienti di età inferiore ai 18 anni.
• Pazienti con un'anamnesi di malattia/disturbo dei tendini correlata al trattamento con chinoloni.
Sia nelle sperimentazioni precliniche che nell'uomo, in seguito ad esposizione alla moxifloxacina sono state osservate modificazioni nell'elettrofisiologia cardiaca, sotto forma di prolungamento dell'intervallo QT. Per ragioni di sicurezza, la moxifloxacina è pertanto controindicata nei pazienti con:
- Documentato prolungamento del QT congenito o acquisito
- Alterazioni elettrolitiche, in particolare ipokaliemia non corretta
- Bradicardia clinicamente rilevante
- Insufficienza cardiaca con ridotta frazione di eiezione ventricolare sinistra, clinicamente rilevante
- Anamnesi di aritmie sintomatiche
La moxifloxacina non deve essere impiegata contemporaneamente ad altri farmaci che prolungano l'intervallo QT (vedere anche paragrafo 4.5).
Per insufficienza di dati clinici la moxifloxacina è controindicata anche nei pazienti con ridotta funzionalità epatica (Child Pugh C) e nei pazienti con incremento delle transaminasi > 5 x il limite superiore di normalità.
04.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego
Il beneficio di un trattamento con moxifloxacina specialmente nel caso di infezioni con un basso livello di gravità deve essere valutato con le informazioni contenute nel paragrafo "Avvertenze e precauzioni d'impiego".
Prolungamento dell'intervallo QTc e condizioni cliniche potenzialmente correlate
In alcuni pazienti la moxifloxacina ha determinato un prolungamento dell'intervallo QTc dell'elettrocardiogramma. L'entità del prolungamento del QT può aumentare con l'aumento delle concentrazioni plasmatiche in seguito ad infusione endovenosa rapida. Pertanto, la durata dell'infusione non deve essere inferiore ai 60 minuti raccomandati e non deve essere superata la dose endovenosa di 400 mg una volta al giorno. Per maggiori dettagli vedere sotto e consultare i paragrafi 4.3 e 4.5.
Il trattamento con moxifloxacina deve essere interrotto qualora, durante il trattamento, si manifestino segni o sintomi che possono essere associati ad aritmia cardiaca, accompagnati o meno da alterazioni elettrocardiografiche. La moxifloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti con ogni condizione che predisponga alle aritmie cardiache (ad es. l'ischemia acuta del miocardio), poiché questi pazienti possono presentare un rischio più elevato di aritmie ventricolari (compresa la torsione di punta) e di arresto cardiaco. Vedere anche paragrafi 4.3 e 4.5.
La moxifloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono medicinali in grado di ridurre i livelli di potassio. Vedere anche paragrafi 4.3 e 4.5.
La moxifloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono medicinali in grado di indurre bradicardia clinicamente significativa. Vedere anche paragrafo 4.3.
Le donne e le persone anziane possono essere più sensibili agli effetti dei medicinali che prolungano il QTc come la moxifloxacina e richiedono pertanto particolare cautela.
Ipersensibilità/reazioni allergiche
Per i fluorochinoloni, compresa la moxifloxacina, sono state segnalate reazioni allergiche e di ipersensibilità dopo la prima somministrazione. Le reazioni anafilattiche possono progredire fino allo shock, che può mettere il paziente in pericolo di vita, anche in seguito alla prima somministrazione. In questi casi si deve interrompere la terapia con moxifloxacina ed iniziare un adeguato trattamento (ad es. il trattamento dello shock).
Gravi patologie epatiche
Con la moxifloxacina, sono stati segnalati casi di epatite fulminante, potenzialmente esitanti in insufficienza epatica (compresi casi fatali) (vedere paragrafo 4.8). Si deve raccomandare ai pazienti di contattare il medico prima di proseguire il trattamento, qualora compaiano segni e sintomi di epatopatia fulminante, quali astenia a rapida evoluzione associata ad ittero, urine scure, diatesi emorragica o encefalopatia epatica.
Qualora vi siano indicazioni di disfunzione epatica si devono eseguire prove/indagini di funzionalità epatica.
Gravi reazioni cutanee bollose
Con la moxifloxacina, sono stati riportati casi di reazioni cutanee bollose, quali la sindrome di Stevens-Johnson o la necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere invitati a rivolgersi immediatamente al medico prima di continuare il trattamento, in caso di comparsa di reazioni cutanee e/o a carico delle mucose.
Pazienti con predisposizione alle convulsioni
È noto che i chinoloni possono provocare convulsioni. Il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti con disturbi del SNC od in presenza di altri fattori di rischio che possono predisporre alle convulsioni o abbassare la soglia convulsiva. Qualora si manifestino convulsioni, il trattamento con moxifloxacina deve essere interrotto e devono essere adottate appropriate misure terapeutiche.
In pazienti trattati con chinoloni compresa la moxifloxacina sono stati segnalati casi di polineuropatia sensitiva o sensitivo motoria che si manifestava con parestesie, ipoestesie, disestesie o debolezza. I pazienti che assumono moxifloxacina devono essere avvertiti della necessità di informare il medico prima di continuare il trattamento in caso di comparsa di sintomi di neuropatia, come dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza (vedere paragrafo 4.8).
Reazioni psichiatriche
Anche dopo la prima somministrazione di chinoloni, compresa la moxifloxacina, possono manifestarsi reazioni psichiatriche. In casi molto rari la depressione o le reazioni psicotiche possono evolvere in pensieri suicidari e comportamenti di tipo autoaggressivo, come i tentativi di suicidio (vedere paragrafo 4.8). Qualora il paziente sviluppi tali reazioni, il trattamento con moxifloxacina deve essere interrotto e devono essere adottate appropriate misure terapeutiche. Si raccomanda cautela, se si deve usare la moxifloxacina in pazienti psicotici o in pazienti con anamnesi di malattia psichiatrica.
Diarrea e colite associata ad antibiotici
Con l'uso di antibiotici ad ampio spettro, compresa la moxifloxacina, sono stati segnalati casi di diarrea e colite associate ad antibiotici, compresa la colite pseudomembranosa e la diarrea associata a Clostridium difficile, la cui gravità può variare dalla diarrea lieve alla colite fatale. Pertanto, è importante che questa diagnosi venga presa in considerazione nei pazienti che sviluppino grave diarrea durante o dopo l'uso di moxifloxacina. Qualora si sospetti, o venga confermata, una diarrea o una colite associata ad antibiotici, il trattamento in corso con agenti antibatterici, compresa la moxifloxacina, deve essere interrotto e devono essere instaurate immediatamente misure terapeutiche adeguate. Inoltre, è necessario intraprendere opportune misure di controllo dell'infezione, per ridurre il rischio di trasmissione. I farmaci che inibiscono la peristalsi sono controindicati nei pazienti che sviluppano grave diarrea.
Pazienti affetti da miastenia grave
La moxifloxacina dev'essere usata con cautela nei pazienti con miastenia grave, perché si può verificare una esacerbazione dei sintomi.
Infiammazione e rottura dei tendini
In corso di terapia con chinoloni, compresa la moxifloxacina, possono verificarsi infiammazione e rottura dei tendini (specialmente il tendine d'Achille), a volte bilaterali, anche nelle prime 48 ore dall'inizio del trattamento e fino a diversi mesi dopo l'interruzione della terapia. Il rischio di tendiniti e rottura del tendine è aumentato, in particolare nei pazienti anziani e in quelli in trattamento concomitante con corticosteroidi. Al primo segno di dolore o infiammazione i pazienti devono interrompere il trattamento con moxifloxacina, mettere a riposo l'arto o gli arti interessati e consultare immediatamente il medico al fine di iniziare il trattamento appropriato (ad es. l'immobilizzazione) per il tendine affetto (vedere paragrafo 4.3 e 4.8).
Pazienti con compromissione della funzionalità renale
I pazienti anziani con disturbi renali devono usare con cautela la moxifloxacina qualora non siano in grado di mantenere un adeguato apporto idrico, poiché la disidratazione può accrescere il rischio d'insufficienza renale.
Disturbi visivi
Se si constata un indebolimento della vista o qualsiasi altro effetto a carico degli occhi, deve essere consultato immediatamente un oculista (vedere paragrafi 4.7 e 4.8).
Prevenzione delle reazioni di fotosensibilità
I chinoloni hanno mostrato di provocare reazioni di fotosensibilità nei pazienti. Tuttavia, dagli studi è emerso che la moxifloxacina presenta un rischio inferiore di indurre fotosensibilità. Nonostante ciò, è opportuno consigliare ai pazienti di evitare, durante il trattamento con moxifloxacina, l'esposizione ai raggi UV e quella intensa e/o prolungata alla luce solare.
Pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi
I pazienti con anamnesi familiare di, o affetti da, deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, possono andare incontro a reazioni emolitiche se trattati con chinoloni. Pertanto, la moxifloxacina deve essere usata con cautela in questi pazienti.
Infiammazione del tessuto peri-arterioso
La moxifloxacina soluzione per infusione deve essere somministrata esclusivamente per via endovenosa. Dev'essere evitata la somministrazione endoarteriosa in quanto gli studi preclinici hanno dimostrato infiammazione del tessuto peri-arterioso in seguito ad infusione per questa via.
Pazienti con particolari tipi di infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (cSSSI)
L'efficacia clinica della moxifloxacina nel trattamento di infezioni da ustioni gravi, fasciti, ascessi maggiori ed infezioni di piede diabetico con osteomielite non è stata dimostrata.
Pazienti in regime iposodico
Questo medicinale contiene 787 mg (circa 34 mmol) di sodio per dose. È necessario tenerne conto nei pazienti che richiedono un apporto di sodio controllato.
Interferenza con prove biologiche
La terapia con moxifloxacina può interferire con gli esami colturali per Mycobacterium spp. per soppressione della crescita micobatterica dando luogo a risultati falsi negativi nei campioni presi da pazienti in corso di trattamento con moxifloxacina.
Pazienti con infezioni da MRSA
La moxifloxacina non è raccomandata per il trattamento di infezioni sostenute da MRSA. In caso di infezione da MRSA sospetta o confermata, deve essere iniziato il trattamento con un antibatterico appropriato (vedere paragrafo 5.1).
Popolazione pediatrica
A causa degli effetti avversi sulla cartilagine negli animali giovani (vedere paragrafo 5.3), l'uso della moxifloxacina nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
04.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Interazioni con medicinali
Non è possibile escludere un effetto additivo sull'intervallo QT da parte della moxifloxacina e di altri medicinali in grado di prolungare l'intervallo QTc. Questo effetto può determinare un incremento del rischio di aritmie ventricolari, compresa la torsione di punta. Pertanto, la co-somministrazione della moxifloxacina con i seguenti medicinali è controindicata (vedere anche paragrafo 4.3):
• antiaritmici di classe IA (ad es. chinidina, idrochinidina, disopiramide)
• antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide)
• antipsicotici (ad es. fenotiazine, pimozide, sertindolo, aloperidolo, sultopride)
• alcuni antimicrobici (saquinavir, sparfloxacina, eritromicina e.v., pentamidina, antimalarici, in particolare alofantrina)
• alcuni antistaminici (terfenadina, astemizolo, mizolastina)
• altri (cisapride, vincamina e.v., bepridile, difemanile).
La moxifloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono medicinali in grado di ridurre i livelli di potassio (per esempio diuretici dell'ansa e tiazidici, lassativi e clisteri [ad alte dosi], corticosteroidi, amfotericina B) o medicinali associati con bradicardia clinicamente significativa.
Dopo somministrazione ripetuta in volontari sani, la moxifloxacina ha provocato un incremento della Cmax della digossina pari a circa il 30%, senza influenzarne l'AUC o le concentrazioni minime. Non è necessaria alcuna precauzione per l'impiego con digossina.
Negli studi condotti in volontari diabetici, la somministrazione concomitante di moxifloxacina per via orale e glibenclamide ha ridotto le concentrazioni plasmatiche di picco della glibenclamide del 21% circa. L'associazione di glibenclamide e moxifloxacina può teoricamente dare luogo a lieve e transitoria iperglicemia. Tuttavia, le modificazioni osservate nella farmacocinetica della glibenclamide non hanno determinato modificazioni dei parametri farmacodinamici (glicemia, insulinemia). Pertanto non si è osservata un'interazione clinicamente rilevante tra moxifloxacina e glibenclamide.
Alterazioni dell'INR
Sono stati segnalati numerosi casi d'incremento dell'attività degli anticoagulanti orali in pazienti che ricevevano agenti antibatterici, in particolare fluorochinoloni, macrolidi, tetracicline, cotrimoxazolo ed alcune cefalosporine. Lo stato infettivo ed infiammatorio, nonché l'età e le condizioni generali del paziente, sembrano costituire dei fattori di rischio. In tali circostanze, risulta difficile valutare se il disordine dell'INR (rapporto standardizzato internazionale) sia stato provocato dall'infezione o dalla terapia. Una misura precauzionale è rappresentata da un monitoraggio più frequente dell'INR. Se necessario, il dosaggio dell'anticoagulante orale deve essere opportunamente adattato.
Gli studi clinici hanno dimostrato che non ci sono interazioni in seguito a somministrazione concomitante di moxifloxacina con: ranitidina, probenecid, contraccettivi orali, supplementi di calcio, morfina per via parenterale, teofillina, ciclosporina o itraconazolo.
Gli studi in vitro con enzimi del citocromo P-450 umani, hanno supportato questi dati. Alla luce di questi risultati, un'interazione metabolica mediata dagli enzimi del citocromo P-450 è improbabile.
Interazione con il cibo
La moxifloxacina non dà luogo a interazioni clinicamente rilevanti con il cibo, compresi latte e derivati.
04.6 Gravidanza ed allattamento
Gravidanza
La sicurezza della moxifloxacina in gravidanza non è stata valutata nell'uomo. Gli studi animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'uomo non è noto. A causa del rischio sperimentale di lesioni causate dai fluorochinoloni sulla cartilagine delle articolazioni portanti degli animali in accrescimento e le lesioni articolari reversibili descritte in bambini che avevano assunto fluorochinoloni, la moxifloxacina non deve essere somministrata in gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Non sono disponibili dati sull'uso in allattamento o sulle donne in allattamento. I dati preclinici indicano che piccole quantità di moxifloxacina passano nel latte. In assenza di dati sull'uomo, ed a causa del rischio sperimentale, di lesioni causate dai fluorochinoloni sulla cartilagine delle articolazioni portanti degli animali in accrescimento, l'allattamento al seno è controindicato durante la terapia con moxifloxacina (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità
Studi sugli animali non hanno indicato compromissione della fertilità (vedere paragrafo 5.3).
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati condotti studi sugli effetti della moxifloxacina sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Tuttavia i fluorochinoloni, compresa la moxifloxacina, possono provocare una compromissione della capacità del paziente di guidare veicoli o azionare macchinari, a causa delle reazioni a carico del SNC (ad es. capogiro, perdita acuta temporanea della vista, vedere paragrafo 4.8) o perdita di coscienza acuta e di breve durata (sincope, vedere paragrafo 4.8). Deve essere consigliato ai pazienti di osservare le loro reazioni alla moxifloxacina prima di guidare veicoli o azionare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Nella seguente tabella sono riportate le reazioni avverse osservate nel corso delle sperimentazioni cliniche con la moxifloxacina, somministrata per via endovenosa od orale alla dose di 400 mg al giorno (solo via endovenosa, sequenziale [endovenosa/orale] e orale), classificate per frequenza.
Con l'eccezione della nausea e della diarrea, tutte le reazioni avverse sono state osservate con frequenze inferiori al 3%.
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Le frequenze sono definite come:
- comune (≥ 1/100,
- non comune (≥ 1/1.000,
- raro (≥ 1/10.000,
- molto raro (
Classificazione per Sistemi e Organi secondo MedDRA | Comune | Non Comune | Raro | Molto Raro |
Infezioni ed infestazioni | superinfezioni da batteri resistenti o funghi, come la candidosi orale e vaginale | |||
Patologie del sistema emolinfopoietico | anemia, leucopenia/e neutropenia, trombocitopenia, trombocitemia, eosinofilia ematica, prolungamento del tempo di protrombina / incremento del INR | incremento del livello di protrombina / riduzione del INR, agranulocitosi | ||
Disturbi del sistema immunitario | reazione allergica (vedere paragrafo 4.4) | anafilassi, compreso lo shock in casi molto rari pericoloso per la vita (vedere paragrafo 4.4), edema allergico / angioedema (compreso l'edema laringeo, potenzialmente pericoloso per la vita, vedere paragrafo 4.4) | ||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | iperlipemia | iperglicemia, iperuricemia | ||
Disturbi psichiatrici | reazioni ansiose, iperattività psicomotoria / agitazione | labilità emotiva, depressione (che in casi molto rari può evolvere a comportamenti di tipo autoaggressivo, come ideazione suicidaria, pensieri suicidari o tentativi di suicidio, vedere paragrafo 4.4), allucinazione | depersonalizzazione, reazioni psicotiche (che possono evolvere a comportamenti di tipo autoaggressivo, come ideazione suicidaria, pensieri suicidari o tentativi di suicidio, vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie del sistema nervoso | cefalea, capogiro | parestesia e disestesia, disturbi del gusto (compresa, in casi molto rari, l'ageusia), confusione e disorientamento, disturbi del sonno (prevalentemente insonnia), tremore, vertigine, sonnolenza | ipoestesia, disturbi dell'olfatto (compresa l'anosmia), alterazione dell'attività onirica, alterazione della coordinazione (compresi i disturbi della deambulazione, specialmente dovuti a capogiro o vertigine), convulsioni compreso il grande male (vedere paragrafo 4.4), disturbi dell'attenzione, disturbi del linguaggio, amnesia, neuropatia periferica e polineuropatia | iperestesia |
Patologie dell'occhio | disturbi visivi, compresa la diplopia e la visione offuscata (specialmente in corso di reazioni a carico del snc, vedere paragrafo 4.4) | perdita temporanea della vista (specialmente in corso di reazioni a carico del SNC, vedere paragrafi 4.4 e 4.7) | ||
Patologie dell'orecchio e del labirinto | tinnito, calo dell'udito, compresa la sordità (solitamente reversibile) | |||
Patologie cardiache | Prolungamento del tratto QT in pazienti con ipokaliemia (vedere paragrafi 4.3 e 4.4) | Prolungamento del tratto QT (vedere paragrafo 4.4), palpitazioni, tachicardia, fibrillazione atriale, angina pectoris | tachiaritmie ventricolari, sincope (cioè perdita di coscienza acuta e di breve durata) | aritmie aspecifiche, torsione di punta (vedere paragrafo 4.4), arresto cardiaco (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie vascolari | vasodilatazione | ipertensione, ipotensione | ||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | dispnea (comprese condizioni asmatiche) | |||
Patologie gastrointestinali | nausea, vomito, dolori gastrointestinali e addominali, diarrea | riduzione dell'appetito e dell'assunzione di cibo, costipazione, dispepsia, flatulenza, gastrite, incremento dell'amilasi | disfagia, stomatite, colite da antibiotici (compresa la colite pseudomembranosa, in casi molto rari associata a complicanze pericolose per la vita, vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie epatobiliari | incremento delle transaminasi | riduzione della funzionalità epatica (compreso l'incremento della LDH), incremento della bilirubina, incremento della gamma-glutamil-transferasi, incremento della fosfatasi alcalina ematica | ittero, epatite (prevalentemente colestatica) | epatite fulminante, che può esitare in insufficienza epatica pericolosa per la vita (compresi casi fatali, vedere paragrafo 4.4) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | prurito, eruzione cutanea, orticaria, secchezza della cute | reazioni cutanee bollose, come la sindrome di Stevens-Johnson o la necrolisi epidermica tossica (potenzialmente pericolose per la vita, vedere paragrafo 4.4) | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | artralgia, mialgia | tendinite (vedere paragrafo 4.4), crampi muscolari, spasmi muscolari, debolezza muscolare | rottura di tendine (vedere paragrafo 4.4), artrite, rigidità muscolare, esacerbazione dei sintomi di miastenia grave (vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie renali e urinarie | disidratazione | ridotta funzionalità renale (compreso l'incremento dell'azoto ureico e della creatinina), insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4) | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | reazioni nella sede d'iniezione e d'infusione | sensazione d'indisposizione (prevalentemente astenia o fatica), condizioni dolorose (compresi dolore lombare, toracico, pelvico ed alle estremità), sudorazione, trombo(flebite) nella sede di iniezione | edema |
I seguenti effetti indesiderati rientrano in una categoria di frequenza superiore nei sottogruppi di pazienti che hanno ricevuto una terapia endovenosa, seguita o meno da terapia orale:
Comune: Incremento della gamma-glutamil-transferasi
Non comune: Tachiaritmie ventricolari, ipotensione, edema, colite da antibiotici (compresa la colite pseudomembranosa, in casi molto rari associata a complicanze pericolose per la vita, vedere paragrafo 4.4), convulsioni compreso il grande male (vedere paragrafo 4.4), allucinazioni, ridotta funzionalità renale (compreso l'incremento dell'azoto ureico e della creatinina), insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).
Casi molto rari dei seguenti effetti indesiderati, che non si può escludere possano verificarsi anche durante il trattamento con moxifloxacina, sono stati segnalati con altri fluorochinoloni: ipernatremia, ipercalcemia, anemia emolitica, rabdomiolisi, reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
04.9 Sovradosaggio
Non sono raccomandate contromisure specifiche in caso di sovradosaggio accidentale. In caso di sovradosaggio si deve in generale praticare un trattamento sintomatico. Deve essere effettuato monitoraggio elettrocardiografico, per la possibilità di un prolungamento dell'intervallo QT. La somministrazione concomitante di carbone con una dose di 400 mg di moxifloxacina orale o endovenosa riduce la biodisponibilità sistemica del farmaco rispettivamente di oltre l'80%. L'impiego di carbone in fase precoce di assorbimento può essere utile per impedire un eccessivo incremento nell'esposizione sistemica alla moxifloxacina nei casi di sovradosaggio orale.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: antibatterici chinolonici, fluorochinoloni.
Codice ATC J01MA 14.
Meccanismo d'azione
La moxifloxacina inibisce le topoisomerasi batteriche di tipo II (DNA girasi e topoisomerasi IV), necessarie per la replicazione, trascrizione e riparazione del DNA batterico.
PK/PD
I fluorochinoloni presentano una batteriocidia dipendente dalla concentrazione. Gli studi farmacodinamici con i fluorochinoloni nei modelli di infezione nell'animale e gli studi nell'uomo indicano che l'efficacia è determinata principalmente dal rapporto AUC24/MIC.
Meccanismo di resistenza
La resistenza ai fluorochinoloni può essere il risultato di mutazioni nella DNA girasi e nella topoisomerasi IV. Altri meccanismi possono consistere nell'iperespressione di pompe di efflusso, nell'impermeabilità e nella protezione della DNA girasi mediata dalle proteine. È prevedibile che si verifichi resistenza crociata tra la moxifloxacina e gli altri fluorochinoloni. L'attività della moxifloxacina non è influenzata dai meccanismi di resistenza specifici per gli antibatterici di altre classi.
"Breakpoint"
"Breakpoint" di sensibilità clinici EUCAST e prove di diffusione su disco, in termini di MIC, per la moxifloxacina (01.01.2012):
Microrganismo | Sensibile | Resistente |
Staphylococcus spp. | ≤ 0,5 mg/l | > 1 mg/l |
≥ 24 mm | ||
S. pneumoniae | ≤ 0,5 mg/l | > 0,5 mg/l |
≥ 22 mm | ||
Streptococcus Gruppi A, B, C, G | ≤ 0,5 mg/l | > 1 mg/l |
≥ 18 mm | ||
H. influenzae | ≤ 0.5 mg/l | > 0.5 mg/l |
≥ 25 mm | ||
M. catarrhalis | ≤ 0,5 mg/l | > 0,5 mg/l |
≥ 23 mm | ||
Enterobacteriaceae | ≤ 0,5 mg/l | > 1 mg/l |
≥ 20 mm | ||
"Breakpoint" non correlati alla specie* | ≤ 0,5 mg/l | > 1 mg/l |
* I "breakpoint" non correlati alla specie sono stati determinati principalmente sulla base di dati farmacocinetici/farmacodinamici e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC per specifiche specie. Devono essere usati solo per specie cui non sia stato assegnato un "breakpoint" specie-specifico e non per specie nelle quali non siano ancora stati stabiliti criteri interpretativi. |
Sensibilità microbiologica
La prevalenza di resistenza acquisita, per specie selezionate, può variare sia nelle diverse aree geografiche che nel tempo. Pertanto si devono conoscere i dati locali di resistenza, in particolare per il trattamento di infezioni gravi. Se necessario, si deve ricorrere al parere di un esperto laddove la prevalenza locale di resistenza sia tale da rendere discutibile l'utilità del farmaco, per lo meno in certi tipi di infezioni.
Specie comunemente sensibili |
Microrganismi aerobi Gram-positivi |
Staphylococcus aureus*+ |
Streptococcus agalactiae (Gruppo B) |
Streptococcus gruppo milleri* (S. anginosus, S. constellatus e S. intermedius) |
Streptococcus pneumoniae* |
Streptococcus pyogenes* (Gruppo A) |
Gruppo Streptococcus viridans (S. viridans, S. mutans, S. mitis, S. sanguinis, S. salivarius, S. thermophilus) |
Microrganismi aerobi Gram-negativi |
Acinetobacter baumanii |
Haemophilus influenzae* |
Legionella pneumophila |
Moraxella (Branhamella) catarrhalis* |
Microrganismi anaerobi |
Prevotella spp. |
"Altri" microrganismi |
Chlamydophila (Chlamydia) pneumoniae* |
Coxiella burnetii |
Mycoplasma pneumoniae* |
Specie per le quali la resistenza acquisita può costituire un problema |
Microrganismi aerobi Gram-positivi |
Enterococcus faecalis* |
Enterococcus faecium* |
Microrganismi aerobi Gram-negativi |
Enterobacter cloacae* |
Escherichia coli*# |
Klebsiella oxytoca |
Klebsiella pneumoniae*# |
Proteus mirabilis* |
Microrganismi anaerobi |
Bacteroides fragilis* |
Microrganismi intrinsecamente resistenti |
Microrganismi aerobi Gram-negativi |
Pseudomonas aeruginosa |
* L'attività è stata dimostrata in modo soddisfacente negli studi clinici. |
+Lo S. aureus meticillino-resistente ha un'elevata probabilità di resistenza ai fluorochinoloni. Per lo S. aureus meticillino-resistente è stato riportato un tasso di resistenza alla moxifloxacina > 50%. |
# I ceppi produttori di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL) sono generalmente resistenti anche ai fluorochinoloni. |
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento e biodisponibilità
Dopo un'infusione endovenosa singola di 400 mg della durata di 1 ora, sono state osservate concentrazioni plasmatiche di picco pari a 4,1 mg/l al termine dell'infusione. Queste concentrazioni sono mediamente superiori di circa il 26% rispetto a quelle osservate dopo somministrazione orale (3,1 mg/ml). Il valore dell'AUC di circa 39 mg×h/l dopo somministrazione e.v. è solo lievemente superiore a quello osservato dopo somministrazione orale (35 mg×h/l), coerentemente con la biodisponibilità assoluta, approssimativamente pari al 91%.
Non c'è necessità di aggiustamento della dose di moxifloxacina endovenosa in relazione all'età o al sesso del paziente.
La farmacocinetica è lineare nell'intervallo fra 50 e 1200 mg in dose singola orale, fino a 600 mg in dose singola endovenosa e fino a 600 mg una volta al giorno per 10 giorni.
Distribuzione
La moxifloxacina si distribuisce rapidamente negli spazi extravascolari. Il volume di distribuzione allo stato stazionario (Vss) è pari a circa 2 l/kg. Gli esperimenti in vitro ed ex vivo hanno dimostrato un legame proteico di circa il 40-42% indipendentemente dalla concentrazione del farmaco. La moxifloxacina si lega soprattutto all'albumina sierica.
Concentrazioni massime di 5,4 mg/kg e 20,7 mg/l (media geometrica) sono state raggiunte 2,2 ore dopo una dose orale, rispettivamente nella mucosa bronchiale e nel fluido di rivestimento epiteliale. La corrispondente concentrazione di picco nei macrofagi alveolari era di 56,7 mg/kg. Nel fluido di bolla (essudato cutaneo) sono state osservate concentrazioni di 1,75 mg/l 10 ore dopo la somministrazione endovenosa. Nel fluido interstiziale i profili concentrazione/tempo del farmaco libero erano simili a quelli del plasma, con concentrazioni di picco del farmaco libero di 1,0 mg/l (media geometrica) dopo 1,8 ore da una dose endovenosa.
La moxifloxacina va incontro a biotrasformazione di fase II e viene escreta per via renale (circa il 40%) e biliare/fecale (circa il 60%) sia come farmaco immodificato che in forma di un solfo-composto (M1) e di un glucuronide (M2). M1 ed M2 sono gli unici metaboliti importanti nell'uomo, ed entrambi sono microbiologicamente inattivi.
Negli studi clinici di Fase I e negli studi in vitro non sono state osservate interazioni farmacocinetiche di tipo metabolico con farmaci soggetti a biotrasformazione di fase I dipendente dal citocromo P-450. Non c'è indicazione di un metabolismo ossidativo.
Eliminazione
La moxifloxacina viene eliminata dal plasma con un'emivita terminale media di circa 12 ore. La clearance corporea totale media apparente dopo una dose di 400 mg è compresa tra 179 e 246 ml/min. In seguito a un'infusione di 400 mg circa il 22% del farmaco immodificato è stato recuperato dalle urine e circa il 26% dalle feci. Complessivamente (tra farmaco immodificato e metaboliti), dopo somministrazione endovenosa, è stato recuperato circa il 98% della dose. La clearance renale è di circa 24 - 53 ml/min, suggerendo un parziale riassorbimento tubulare del farmaco dai reni. La somministrazione concomitante di moxifloxacina e ranitidina o probenecid non modifica la clearance renale del farmaco immodificato.
Compromissione renale
Le caratteristiche farmacocinetiche della moxifloxacina non sono significativamente diverse nei pazienti con alterazione della funzionalità renale (fino ad una clearance della creatinina > 20 ml/min/1,73 m2). Al decrescere della funzionalità renale, le concentrazioni del metabolita M² (glucuronide) aumentano fino ad un fattore di 2,5 (con una clearance della creatinina 2).
Compromissione epatica
Sulla base degli studi farmacocinetici condotti fino ad oggi nei pazienti con insufficienza epatica (Child Pugh A, B) non è possibile stabilire se vi siano differenze rispetto ai volontari sani. La compromissione della funzionalità epatica era associata ad una più elevata esposizione ad M1 nel plasma, mentre l'esposizione al farmaco immodificato era paragonabile a quella osservata nei volontari sani. Non si ha sufficiente esperienza nell'impiego clinico della moxifloxacina in pazienti con ridotta funzionalità epatica.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Negli studi convenzionali a dosi ripetute, la moxifloxacina ha mostrato tossicità ematologia ed epatica nei roditori e nei non roditori. Nelle scimmie sono stati osservati effetti tossici a carico del SNC. Questi effetti si sono manifestati dopo somministrazione di alte dosi di moxifloxacina o dopo trattamento prolungato.
Nel cane, dosi orali elevate (≥ 60 mg/kg), che davano luogo a concentrazioni plasmatiche ≥ 20 mg/l, hanno provocato alterazioni nell'elettroretinogramma e, in casi isolati, atrofia della retina.
Dopo somministrazione endovenosa, i reperti indicativi di tossicità sistemica erano più pronunciati quando la moxifloxacina veniva somministrata per iniezione in bolo (45 mg/kg), mentre non si manifestavano quando la moxifloxacina (40 mg/kg) veniva somministrata per infusione lenta della durata di 50 minuti.
Dopo iniezione endoarteriosa, sono state osservate alterazioni di tipo infiammatorio a carico del tessuto peri-arterioso. Pertanto, la somministrazione endoarteriosa deve essere evitata.
La moxifloxacina è risultata genotossica nei test in vitro che utilizzano batteri o cellule di mammifero. Nei test in vivo, non si sono avute prove di genotossicità, nonostante il fatto che siano state impiegate dosi di moxifloxacina molto alte. La moxifloxacina non è risultata cancerogena in uno studio di iniziazione-promozione nel ratto.
In vitro, la moxifloxacina ha mostrato di influenzare l'elettrofisiologia cardiaca in modo tale da poter provocare, anche se ad alte concentrazioni, un prolungamento dell'intervallo QT.
Dopo somministrazione endovenosa di moxifloxacina al cane (30 mg/kg infusi in 15, 30 o 60 minuti), l'entità del prolungamento QT è risultata chiaramente dipendente dalla velocità d'infusione, nel senso che quanto più breve era la durata dell'infusione tanto più pronunciato era il prolungamento dell'intervallo QT. Non si è osservato alcun prolungamento dell'intervallo QT, quando una dose di 30 mg/kg è stata infusa in 60 minuti.
Gli studi sulla riproduzione eseguiti nei ratti, nei conigli e nelle scimmie indicano che si verifica un passaggio di moxifloxacina attraverso la placenta. Gli studi nei ratti (p.o. ed e.v.) e nelle scimmie (p.o.) non hanno fornito prove di teratogenicità o di compromissione della fertilità in seguito alla somministrazione di moxifloxacina. Nei feti di coniglio, si è osservato un modesto aumento di incidenza di malformazioni vertebrali e costali, ma solo a un dosaggio (20 mg/kg e.v.) che era associato a grave tossicità materna. Si è riscontrato un aumento nell'incidenza di aborti nella scimmia e nel coniglio, a concentrazioni plasmatiche corrispondenti a quelle terapeutiche nell'uomo.
È noto che i chinoloni, compresa la moxifloxacina, inducono lesioni nella cartilagine delle articolazioni sinoviali maggiori negli animali in accrescimento.
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Acido cloridrico 1 N (per la regolazione del pH)
Sodio idrossido soluzione 2 N (per la regolazione del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
06.2 Incompatibilità
Le seguenti soluzioni per infusione sono incompatibili con la moxifloxacina soluzione per infusione:
Soluzioni di sodio cloruro 10% e 20%
Soluzioni di sodio bicarbonato 4,2% e 8,4%
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
06.3 Periodo di validità
Sacca di poliolefina: 3 anni.
Flacone di vetro: 5 anni.
Il prodotto dev'essere usato immediatamente dopo l'apertura e/o la diluizione.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non conservare a temperatura inferiore ai 15° C.
06.5 Natura del confezionamento primario e contenuto della confezione
Sacche di poliolefina con raccordo di polipropilene, sigillate in un involucro di alluminio. Confezione da 250 ml disponibile in astucci di cartone da 5 e 12 sacche.
Flaconi di vetro incolore (tipo 2) con tappo di gomma clorobutilica o bromobutilica. Il flacone da 250 ml è disponibile in confezioni da 1 flacone e in confezioni multiple contenenti 5 flaconi (5 confezioni da 1 flacone).
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
Questo medicinale è solo monouso. L'eventuale soluzione non utilizzata dev'essere eliminata.
Le seguenti soluzioni per infusione sono risultate compatibili con la moxifloxacina 400 mg soluzione per infusione:
acqua per preparazioni iniettabili, sodio cloruro 0,9%, sodio cloruro 1 molare, glucosio 5%/10%/40%, xilitolo 20%, soluzione di Ringer, soluzione di sodio lattato composto (soluzione di Hartmann, soluzione di Ringer lattato).
La moxifloxacina soluzione per infusione non dev'essere infusa insieme con altri farmaci.
Non utilizzare in presenza di particelle visibili o se la soluzione è torbida.
In caso di conservazione del prodotto a basse temperature si può verificare precipitazione del soluto il quale si ridissolverà a temperatura ambiente. Pertanto si raccomanda di non conservare la soluzione per infusione a temperatura inferiore ai 15° C.
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Bayer S.p.A.
Viale Certosa, 130
20156 Milano
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Avalox 400 mg/250 ml soluzione per infusione 5 sacche AIC 034436170
Avalox 400 mg/250 ml soluzione per infusione 12 sacche AIC 034436182
Avalox 400 mg/250 ml soluzione per infusione 1 flacone AIC 034436194
Avalox 400 mg/250 ml soluzione per infusione 5 flaconi AIC 034436206
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE O DEL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Gennaio 2011
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO
04/2014