Colesterolo nei salumi: quanto ne contengono?
Alimento |
Colesterolo [mg/100g] |
Bresaola | 67 |
Coppa | 96 |
Cotechino | 98 |
Mortadella | 70 |
Pancetta stesa | 80 |
Patè di fegato | 169 |
Prosciutto cotto | 62 |
Prosciutto crudo di Parma | 72 |
Prosciutto crudo San Daniele | 69 |
Salame cacciatore | 99 |
Salame Fabriano | 88 |
Salame felino | 95 |
Salame Milano | 90 |
Salame Ungherese | 94 |
Salsiccia di fegato | 184 |
Speck | 90 |
Wurstel | 62 |
Zampone | 95 |
Colesterolo nei salumi
Assieme ai prodotti lattiero caseari, al tuorlo d'uovo e ad alcune frattaglie, i salumi sono i cibi a maggior contenuto di colesterolo.
Con precisione, i salumi sono "carni trasformate", in altre parole tutti quegli alimenti di natura carnea artefatti dall'uomo, più o meno grassi, dotati di una maggior conservazione e sapidità rispetto alla carne cruda.
Tutti i salumi contengono colesterolo e grassi saturi; si tratta di alimenti da scegliere scrupolosamente e con moderata frequenza di consumo nella dieta, soprattutto nell'alimentazione di chi già manifesta ipercolesterolemia e/o familiarità per vasculopatie di natura aterogena (placche aterosclerotiche e aumento del rischio di coronaropatie ed ictus cerebrale).
Classificazione dei salumi
I salumi possono essere classificati in salati ed insaccati. Entriamo nel dettaglio.
Salumi salati: cosa sono e caratteristiche
Questi salumi sono integri, NON macinati o separati meccanicamente (vedi separazione meccanica della carne) e costituiti da "muscolo con relativo grasso" conservati. Ne sono esempi comuni:
- Il prosciutto crudo;
- Lo speck;
- La lonza;
- Il capocollo;
- La pancetta arrotolata;
- La bresaola.
Esternamente possono essere salati, speziati o rivestiti con sugna (grasso non commestibile) e/o affumicati per favorirne la maturazione e la conservazione; altri subiscono pressatura (ciccioli).
Essendo alimenti NON integrati con altri grassi presentano un contenuto in colesterolo riconducibile alla materia prima di partenza e pertanto variabile a seconda dello stato di disidratazione.
NOTA BENE: il roast-beef, le fese e gli arrosti non sono da considerare vere e proprie "carni salate" anche se possono essere consumati a fette sottili e reperibili al banco salumi.
Insaccati: cosa sono e caratteristiche
Gli insaccati possono essere crudi (salami, salsicce, salsicce secche, finocchiona, cotechino, zampone, salame da pentola ecc.) o cotti (mortadella, wurstel, coppa e ciccioli cotti, ecc.).
Sono carni macinate e addizionate con grasso animale, cotica, sale, spezie, vino ecc. e generalmente insaccate dentro un budello animale o sintetico. Possono subire stagionatura e/o affumicatura.
Mediamente, il loro contenuto di colesterolo - così come quello di grassi saturi - è maggiore delle carni salate.
NOTA BENE: il prosciutto cotto e soprattutto la spalla presentano caratteristiche di lavorazione più simili a un insaccato, ma con valori nutrizionali sovrapponibili alle carni salate.
Alcuni insaccati devono essere cotti a livello casalingo; in tal caso è possibile ridurne il livello di grasso e colesterolo facendone scolare il liquido di cottura (sia nella cottura in acqua che nella cottura alla griglia o alla piastra).
Guarda le nostre video ricette vegane e impara a preparare Carne vegetale, buona come quella animale ma senza colesterolo.