Contenuto in colesterolo di OLI e GRASSI
Ultima modifica 21.07.2023
INDICE
  1. Colesterolo in Oli e Grassi
  2. Oli, Grassi e Colesterolo
  3. Per approfondire

Oli, Grassi e Colesterolo

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Tutti gli oli e i grassi forniscono alte quantità di energia, pertanto devono essere utilizzati con moderazione; d'altro canto, l'impatto che questi hanno sul metabolismo è assai differente e varia in base al tipo di acidi grassi e al colesterolo in essi contenuti.

Tra gli oli e i grassi alimentari, gli unici che apportano colesterolo sono quelli di origine animale; è il caso del burro, del lardo, del sego e dello strutto (la sugna non è considerata propriamente commestibile) che, parallelamente, vantano anche una quantità rilevante di acidi grassi saturi.

In definitiva, l'apporto lipidico degli oli e grassi di origine animale non è dei migliori.

Oli Vegetali, Grassi Idrogenati e Acidi Grassi trans

D'altro canto, esistono anche alcuni oli di origine vegetale non proprio salutari; questi, pur non contenendo colesterolo, possono essere ricchi di acidi grassi idrogenati (resi saturi dall'uomo) e/o peggio, di acidi grassi in configurazione trans.

Gli acidi grassi idrogenati devono essere considerati alla stregua di acidi grassi saturi, mentre quelli trans (prodotti indesiderati derivanti dal processo di idrogenazione o perossidazione) risultano ancor più nocivi.

Tra gli oli e i grassi vegetali ricchi di acidi grassi saturi o idrogenati e/o trans, capaci di alterare (quindi peggiorare) il metabolismo del colesterolo, si ricordano l'olio di palma (per friggere) e le margarine idrogenate (per condire).

Oli Vegetali che possono migliorare il Metabolismo del Colesterolo

Non dimentichiamo che, per migliorare il metabolismo del colesterolo endogeno, è comunque necessario consumare oli di origine vegetale; tra questi, i più indicati al condimento sono quelli ricchi di acidi grassi polinsaturi (meglio se contenenti omega 3 e omega 6olio di soiadi noce, di vinacciolidi mais ecc.), mentre quelli suggeriti per la frittura e la conservazione sono ricchi di acidi grassi monoinsaturi (olio extravergine d'oliva). 

NB: Anche l'olio di arachidi e quello di girasole possono essere utilizzati per la frittura, purché si tenga a mente che non debbono essere utilizzati per più di 2 volte.

Infine, per integrare un'alimentazione povera di omega 3, è consigliabile consumare capsule di olio di pesce, o meglio, olio di krill.

Con questi pochi accorgimenti è possibile:

  1. Ridurre il colesterolo nella dieta;
  2. Ridurre il colesterolo circolante;
  3. Aumentare gli acidi grassi essenziali nella dieta;
  4. Ridurre gli acidi grassi trans e i prodotti tossici conseguenti ad una frittura inadeguata.

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Per approfondire

Per approfondire: Colesterolo Totale negli Alimenti