Contenuto in colesterolo di OLI e GRASSI

Colesterolo in Oli e Grassi
Alimento |
Colesterolo [mg/100g] |
Burro | 260 |
Lardo | 95 |
Margarina 100% vegetale | 0 |
Margarina 2/3 di grassi animali e 1/3 di grassi vegetali | 50 |
oli vegetali: oliva, soia, mais, ecc | 0 |
Olio di fegato di merluzzo | 570 |
Oli, Grassi e Colesterolo

Tutti gli oli e i grassi forniscono alte quantità di energia, pertanto devono essere utilizzati con moderazione; d'altro canto, l'impatto che questi hanno sul metabolismo è assai differente e varia in base al tipo di acidi grassi e al colesterolo in essi contenuti.
Tra gli oli e i grassi alimentari, gli unici che apportano colesterolo sono quelli di origine animale; è il caso del burro, del lardo, del sego e dello strutto (la sugna non è considerata propriamente commestibile) che, parallelamente, vantano anche una quantità rilevante di acidi grassi saturi.
In definitiva, l'apporto lipidico degli oli e grassi di origine animale non è dei migliori.
Oli Vegetali, Grassi Idrogenati e Acidi Grassi trans
D'altro canto, esistono anche alcuni oli di origine vegetale non proprio salutari; questi, pur non contenendo colesterolo, possono essere ricchi di acidi grassi idrogenati (resi saturi dall'uomo) e/o peggio, di acidi grassi in configurazione trans.
Gli acidi grassi idrogenati devono essere considerati alla stregua di acidi grassi saturi, mentre quelli trans (prodotti indesiderati derivanti dal processo di idrogenazione o perossidazione) risultano ancor più nocivi.
Tra gli oli e i grassi vegetali ricchi di acidi grassi saturi o idrogenati e/o trans, capaci di alterare (quindi peggiorare) il metabolismo del colesterolo, si ricordano l'olio di palma (per friggere) e le margarine idrogenate (per condire).
Oli Vegetali che possono migliorare il Metabolismo del Colesterolo
Non dimentichiamo che, per migliorare il metabolismo del colesterolo endogeno, è comunque necessario consumare oli di origine vegetale; tra questi, i più indicati al condimento sono quelli ricchi di acidi grassi polinsaturi (meglio se contenenti omega 3 e omega 6: olio di soia, di noce, di vinaccioli, di mais ecc.), mentre quelli suggeriti per la frittura e la conservazione sono ricchi di acidi grassi monoinsaturi (olio extravergine d'oliva).
NB: Anche l'olio di arachidi e quello di girasole possono essere utilizzati per la frittura, purché si tenga a mente che non debbono essere utilizzati per più di 2 volte.
Infine, per integrare un'alimentazione povera di omega 3, è consigliabile consumare capsule di olio di pesce, o meglio, olio di krill.
Con questi pochi accorgimenti è possibile:
- Ridurre il colesterolo nella dieta;
- Ridurre il colesterolo circolante;
- Aumentare gli acidi grassi essenziali nella dieta;
- Ridurre gli acidi grassi trans e i prodotti tossici conseguenti ad una frittura inadeguata.
Sfoglia le nostre video ricette vegane e trova preparazioni base, salse e condimenti privi di colesterolo