Terapia/Osteopatia in ambito CranioSacrale
A cura di Massimo Armeni
Dobbiamo la scoperta di questa importantissima branca della medicina naturale al Dott. W.G.Sutherland D.O., il quale fu allievo diretto, verso la fine dell'800, del fondatore della Osteopatia, il Dott.A.T.Still D.O.
Il Dott.Sutherland, americano, non era un medico, bensì un tipografo prima e giornalista poi, e proprio da giornalista nel 1897 si recò alla scuola di Osteopatia del Dott.Still per scrivere un articolo su tale scienza... rimase talmente impressionato da ciò che vide che decise allora di abbandonare tutto e divenire osteopata
Racconta egli stesso: "..Riflettendo su un cranio, la mia attenzione fu attirata dallo sfenoide, tagliato come le squame di un pesce, per adempiere a funzioni di movimento, indicativo della possibilità di un movimento respiratorio.."
Il Dott.Sutherland, ancora studente, cercò di cacciare dalla mente quella idea che lui stesso definì folle, quindi si diplomò e per 20 anni si adoperò come osteopata, ma quella idea non lo abbandonò mai tant'è che si convinse a seguire le proprie inclinazioni e cominciò a compiere studi prima su crani disarticolati e poi sul suo stesso cranio, con risultati talvolta non proprio brillanti e soprattutto non di tutto riposo, in quanto riproduceva sul suo cranio delle lesioni meccaniche indotte da notevoli sollecitazioni.
Poco a poco sviluppò una comprensione ed un modello meccanico che gli consentirono di rendersi conto delle sue intuizioni, il "Meccanismo Respiratorio Primario": "corrisponde alla fluttuazione del liquido cefalorachidiano, alla motilità del cervello e del midollo e alla mobilità delle ossa del cranio e del sacro tra le ossa iliache" dirà..."le ossa del cranio e del sacro funzionano come un'unità funzionale che possiede una mobilità involontaria nelle fasi del MRP (meccanismo respiratorio primario) ".
Tali idee incontrarono indifferenza e ostilità nei colleghi osteopati per molti anni, durante i quali la Osteopatia in ambito Craniale si diffuse anche fuori della Osteopatia e venne insegnata anche a non osteopati, e nacque così la Terapia CranioSacrale, differenza etimologica squisitamente etica per distinguerla dalla Osteopatia in ambito Craniale.
Questa metodica consiste in manipolazioni della sfera cranica, delle fasce e del bacino estremamente dolci, sulla scia della filosofia della Osteopatia del Dott.Still, ma abilmente dosate,
somministrate e soprattutto eseguite da operatori che abbiano una profonda conoscenza della neuroanatomia e della biomeccanica e biodinamica craniosacrale.
Tante volte oggi sento parlare di "massaggio craniosacrale" o robe del genere; ecco diffidate sempre di questi ciarlatani improvvisati e rivolgetevi ad osteopati membri del R.O.I. o a terapisti craniosacrali membri dell'A.I.T.E.C.S. - R.O.C.S. nel caso aveste necessità.
I benefici dell'approccio cranico al neonato e all'adulto sono oggi giorno ampiamente documentati e dimostrati.
Oggi tanto gli Osteopati quanto i Terapisti Craniosacrali praticano questa disciplina, anche se in uno studio di qualche anno fa sulla pratica della Osteopatia in America si stima che su 36.000 osteopati con licenza di esercizio della professione meno di 500 esercitavano osteopatia cranica.
In Italia questa disciplina non è ancora stata associata ufficialmente alla medicina tradizionale al contrario di molti altri paesi europei, anglosassoni ed americani, e, oltre ad alcune scuole di osteopatia, vi sono pochissime scuole che la insegnino in seri iter scolastici, conformemente all'eredità lasciataci dal Dott. Sutherland.
Di seguito i disturbi che si possono normalizzare effettuando la Terapia Craniosacrale:
PROBLEMATICHE DELL'APPARATO RESPIRATORIO
DISTURBI ENDOCRINI
DISTURBI DELLE ARTICOLAZIONI
DISTURBI GINECOLOGICI
DISTURBI CARDIACI E DEI VASI SANGUIGNI
DISTURBI DEL SONNO
VERTIGINI
DISTURBI DIGESTIVI
DISTURBI DELL'APPARATO STOMATOGNATICO
DISTURBI DELLE FUNZIONI VISCERALI
DOLORI CRONICI
DISTURBI VISIVI E DELL'ORECCHIO MEDIO
PROBLEMATICHE PSICO-SOMATICHE E IPERATTIVITA' NEL BAMBINO
DISTURBI DI ORIGINE POSTUROLOGICA
"La regola dell'arteria è assoluta, ma il liquido cefalorachidiano comanda"
W.G.Sutherland D.O.