Ultima modifica 20.01.2020

Generalità

Le verruche piane sono delle lesioni benigne della pelle piuttosto frequenti.
Queste formazioni sono dovute all'infezione sostenuta dal papilloma virus umano (HPV). Il contagio avviene per contatto con persone infette ed è favorito dagli ambienti caldi e umidi (come le piscine), i quali rendono la pelle meno resistente agli attacchi esterni.

Le verruche piane si manifestano come lesioni lenticolari o papulari lisce di pochi millimetri di diametro, di colore giallo-bruno, spesso numerose e poste una accanto all'altra. Queste alterazioni tendono, infatti, a svilupparsi per auto-inoculazione. Le verruche piane si localizzano prevalentemente al volto ed al dorso o sulle dita delle mani.
Talvolta, l'infezione da HPV responsabile delle lesioni può essere transitoria, quindi guarisce spontaneamente senza lasciare esiti. In ogni caso, è bene non sottovalutarle: per evitare che si diffondano in altre sedi cutanee e diventi così ancora più difficile debellarle, è bene eliminarle con farmaci topici, asportazione chirurgica, diatermocoagulazione o crioterapia.

Cause e fattori di rischio

Le verruche piane sono causate da un'infezione del papilloma virus umano (HPV). In particolare, queste formazioni sono provocate dai ceppi virali 3, 10, 28 e 49, i quali inducono la proliferazione delle cellule epidermiche, dando luogo a lesioni cutanee dall'aspetto lenticolare o papulare.
Il contagio avviene:

  • Per contatto diretto con persone che ne sono già affette (ad esempio, toccando le verruche di qualcun altro);
  • Per esposizione a superfici contaminate di luoghi molto frequentati, come docce e saune di palestre, spogliatoi comuni e bordi delle piscine.

Il contagio è favorito dagli ambienti caldi e umidi, i quali favoriscono la sopravvivenza del virus in forma attiva e rendono la pelle meno resistente agli attacchi esterni. Inoltre, la trasmissione può avvenire tramite auto-inoculazione.
Una volta avvenuta l'infezione, dopo un'incubazione che va da uno a otto mesi, sulla cute dell'ospite compaiono le tipiche lesioni.
La diffusione delle verruche piane sembra sia favorita da disordini generali dell'organismo e da fattori immunologici locali e sistemici: i pazienti immunodepressi (dall'AIDS, dal trapianto d'organo o dalle varie patologie autoimmuni) sono particolarmente a rischio per lo sviluppo di tali lesioni. Altri fattori che sembrano influenzarne l'insorgenza comprendono gli squilibri ormonali e i problemi psicologici (stress, ansia ecc.).

Le verruche piane sono più frequenti tra i bambini ed i giovani adulti.


Lo sviluppo delle verruche è in stretto rapporto con lo stato immunitario e non tutti gli individui hanno lo stesso rischio di infettarsi.
Di norma, l'immunità umorale ha il compito di proteggere dall'attacco dell'agente virale (HPV); l'immunità cellulare contribuisce, invece, a far regredire l'infezione contratta.
Quando il virus del papilloma umano penetra nella pelle delle persone immunologicamente debilitate, si sviluppa l'infezione cutanea. I soggetti che non sono compromessi dal punto di vista immunitario sono, invece, meno vulnerabili e tendono a respingere l'attacco virale.


Anche la “qualità” della pelle e dalle sue barriere difensive influenza la vulnerabilità a contrarre l'infezione. In particolare, le abrasioni, i traumatismi e la macerazione della pelle facilitano l'inoculazione epidermica iniziale. Pertanto, la frequentazione a piedi nudi di ambienti, quali piscine e spogliatoi di palestre, dove l'umidità favorisce la macerazione della pelle rende più facile l'attecchimento delle verruche.


Nota. Le verruche possono comparire su qualunque parte del corpo, con svariate morfologie. Tra le diverse forme si distinguono verruche comuni (o volgari), filiformi, a mosaico, acuminate e genitali (o condilomi).

Sintomi

Le verruche piane sono delle lesioni lenticolari o papulari, di colore giallo-bruno. Il più delle volte, queste formazioni cutanee sono localizzate sul viso, sul dorso delle mani e lungo le lesioni da grattamento (una disposizione lineare non è rara), ma possono essere presenti anche in altre sedi cutanee.
Queste formazioni sono caratterizzate da una superficie piana o leggermente rialzata, ben demarcata, da 2 a 5 mm di diametro (le dimensioni sono paragonabili a quelle di una capocchia di spillo). Le verruche piane possono essere isolate o riunite in piccoli gruppi.
In alcuni casi, può capitare che, così come compaiono all'improvviso, scompaiano da sole. Generalmente, le verruche piane sono asintomatiche, ma sono spesso numerose e resistenti al trattamento.

Diagnosi

La diagnosi delle verruche piane viene formulata sulla base dell'aspetto clinico; raramente, è necessaria la biopsia.

Un segno fondamentale delle verruche è l'assenza di linee cutanee trasversali sulla loro superficie e la presenza di punti neri all'estremità apicale (capillari trombizzati) o l'emorragia quando queste lesioni vengono tagliate. In alcuni centri medici, è disponibile la tipizzazione del DNA, ma, in genere, non è necessaria per le verruche piane.
La diagnosi differenziale viene posta nei confronti di verruche volgari, carcinoma a cellule squamose in situ ed epidermodisplasia verruciforme.

Prognosi

Alcune verruche piane regrediscono spontaneamente, senza terapia; altre persistono per anni e ricompaiono nelle stesse sedi o in siti diversi, anche dopo il trattamento.

Sembra che i fattori in grado di influenzare le recidive siano correlati allo stato immunologico globale del paziente ed alle condizioni locali.

Trattamento

Il trattamento mira ad attivare una risposta immunitaria nei confronti del HPV; nella maggior parte dei casi, questo obiettivo viene raggiunto tramite l'applicazione di cheratinolitici o agenti irritanti, come preparati a base di acido salicilico, 5-fluorouracile e tretinoina. Tali composti possono essere utilizzati in combinazione tra loro o essere associati a un metodo ablativo (es. criochirurgia con azoto liquido, diatermocoagulazione, curettage ed escissione laser) per aumentare la probabilità di successo.
La scelta del metodo impiegato varia in relazione alla sede e alla gravità dell'interessamento. In genere, per le verruche piane, è indicata l'applicazione quotidiana di tretinoina (acido retinoico crema allo 0,05%). Se l'esfoliazione non risultasse sufficiente per l'asportazione della verruca piana, è possibile applicare un altro agente (come il benzoil perossido al 5%) o l'acido salicilico al 5% in crema, in modo sequenziale alla tretinoina. Questo tipo di cura può essere eseguito a casa, a patto di seguire con attenzione le indicazioni del dermatologo.
La crioterapia si basa sull'attività congelante dell'azoto liquido; quest'approccio può essere doloroso, ma è estremamente efficace.

La diatermocoagulazione sfrutta, invece, le proprietà della corrente ad alta frequenza per bruciare le verruche piane, mentre la chirurgia laser prevede l'impiego di specifici raggi con funzione ablativa.
In associazione con i farmaci topici o con le metodiche demolitive, inoltre, è possibile ricorrere all'imiquimod al 5% in crema (stimola la sintesi locale di citochine antivirali da parte delle cellule cutanee) oppure al a 5-fluorouracile topico (crema all'1% o al 5%).
In rari casi, infine, può esser indicata una terapia per via sistemica con farmaci immunomodulatori. Questo approccio è, in genere, riservato ai casi più ostinati e quando sono presenti molte verruche piane.

Prevenzione

Per evitare di contrarre le verruche piane, è possibile attenersi a delle semplici raccomandazioni:

  • Evitare il contatto diretto con le verruche altrui o con le proprie (l'auto-inoculazione è frequente).
  • Curare lo stato d'igiene della pelle: la presenza di lesioni facilita l'ingresso dei virus, mentre una superficie cutanea sana e priva di ferite resiste maggiormente all'attacco virale.
  • Una volta contratta l'infezione, bisogna evitare di grattare e manipolare le verruche per non diffondere il virus in altre zone cutanee.
  • Evitare di camminare scalzi, soprattutto in luoghi pubblici (sui bordi delle piscine, negli spogliatoi delle piscine e delle palestre, nelle docce comuni ecc.).
  • Non condividere l'uso di forbicine e lime, asciugamani, biancheria e scarpe.
  • Non indossare calzature pesanti che non consentono la traspirazione, in quanto l'abrasione e la macerazione provocata dal sudore sono fattori favorenti gli attacchi cutanei del papilloma virus.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici