Ultima modifica 18.07.2019

L'urina è una soluzione di colore ambrato prodotta dall'attività di filtrazione del rene, organo perennemente impegnato a mantenere costante volume, osmolarità e pH del sangue, e ad equilibrare le concentrazioni dei vari soluti che circolano al suo interno. UrinaGli eccessi vengono compensati aumentando i fenomeni di escrezione con le urine, mentre le carenze vengono colmate riassorbendo quanto filtrato e riducendone di riflesso l'eliminazione urinaria. Per questo motivo la composizione quali-quantitativa dell'urina fornisce informazioni su molti processi fisiologici e patologici che si verificano nell'organismo.

In condizioni normali, l'acqua rappresenta circa il 95% in peso dell'urina; nella rimanente frazione, un ruolo di primo piano è ricoperto dall'urea (2-2,5%), dall'azoto (1-1,5%) e dal cloruro di sodio (1-1,5%). Nell'urina si possono inoltre ritrovare sali minerali (come sodio, calcio, potassio e magnesio), acido urico, pigmenti biliari, ammoniaca, eventuali metaboliti di farmaci e molte altre sostanze. Non si riscontrano invece (salvo sottostanti patologie) concentrazioni significative di glucosio (diabete), pus e batteri (infezioni del rene e/o delle vie urinarie), acetone (digiuno prolungato o diabete), proteine/albumina (nefropatia diabetica, insufficienza renale) e sangue (calcoli, neoplasie od infiammazioni a livello del rene o delle vie urinarie).

A fronte dei quasi 200 litri di plasma filtrati quotidianamente dal rene, la quantità di urina prodotta da un uomo adulto si aggira intorno al litro e mezzo al dì, con ampie variazioni in base allo stato di idratazione. Dal rene, l'urina fluisce nella pelvi renale, quindi nell'uretere che la convoglia nella vescica, organo cavo preposto al suo accumulo. La vescica ha una capacità di circa 500 ml ed al bisogno viene svuotata in un atto, definito minzione, in cui l'urina viene emessa all'esterno attraverso l'uretra.

Articoli di approfondimento sull'urina

  • Colore dell'urina: normalmente giallastro, limpido e di una tonalità simile a quella della birra. Numerose condizioni, patologiche o meno, possono alterare queste caratteristiche cromatiche, conferendo alle urine un aspetto inusuale.
  • Odore delle urine: normalmente "sui generis" e come tale privo di cattive fragranze. Un'urina maleodorante può quindi essere spia di condizioni patologiche, ma non necessariamente.
  • Urine maleodoranti: possono essere la non preoccupante conseguenza dell'ingestione di particolari alimenti, un segnale di disidratazione (ed in tal caso il colorito è particolarmente scuro) o la conseguenza di infezioni del tratto urinario, come uretriti e cistiti, o genitale (prostatiti).
  • Sangue nelle urine: quando il colorito rosato non è determinato dall'assunzione di particolari farmaci od alimenti, è spesso legato alla presenza di calcoli, neoplasie od infiammazioni a livello del rene o delle vie urinarie.
  • Emoglobina nelle urine: è simile ma differente alla condizione precedente, poiché spesso è causata dalla distruzione dei globuli rossi all'interno del circolo sanguigno, con passaggio di emoglobina, normalmente assente, nell'urina espulsa.
  • Schiuma nelle urine: l'occasionale presenza di schiuma nelle urine non deve preoccupare (specie se il wc è stato appena pulito). Bolle piccole e persistenti, simili a quelle della birra, possono però essere causata da varie patologie a carico, soprattutto, del rene.
  • Leucociti nelle urine: spia di una probabile infezione delle vie urinarie. Tale condizione può essere segnalata dall'aspetto torbido dell'urina, a causa dalla presenza, non solo di leucociti, ma anche di muco, pus, sangue e cellule di sfaldamento.
  • Urina gialle e vitamine: dopo aver assunto un integratore di vitamine, la maggior parte delle persone nota che la propria urina si colora di un giallo intenso, quasi fluorescente.
  • pH delle urine: può variare all'interno di un range di normalità piuttosto ampio in relazione alla dieta ed alla salute dell'organismo. Al di fuori di certi limiti, la condizione viene considerata patologica.
  • Sedimento urinario: è dato dall'insieme di microscopici detriti, cellulari e non, che in relazione allo stato di salute del paziente possono essere rinvenuti nell'urina in concentrazioni variabili.
  • Infezioni urinarie: cause, sintomi, trattamento e prevenzione.
  • Minzione frequente: identificata dal termine medico pollachiuria, consiste nell'aumento degli episodi quotidiani di espulsione dell'urina.
  • Disuria: generica difficoltà nell'urinare. La disuria è un sintomo tipico di affezioni dell'apparato urinario, ma anche genitale (ad esempio dell'ipertrofia prostatica).
  • Stranguria: emissione dolorosa e lenta dell'urina.
  • Tenesmo vescicale: sensazione dolorosa di urgente bisogno di minzione, che si accompagna ad una ridotta emissione di urina, con senso di incompleto svuotamento della vescica.
  • Poliuria: produzione di grandi quantità di urina, che appare chiara e diluita.
  • Oliguria: diminuita escrezione di urina, intesa di solito come inferiore a 400 ml/die nell'adulto di media corporatura.
  • Anuria: diminuzione della diuresi al di sotto dei 100 ml/die.
  • Incontinenza urinaria: condizione che interessa circa il 30% delle donne ed è caratterizzata dall'involontaria perdita di urina in momenti e luoghi socialmente inappropriati.
  • Nicturia: bisogno di urinare durante il riposo notturno, non giustificato da un'ingente assunzione di liquidi.
  • Proteine nell'urina: questa condizione, nota come proteinuria, è legata a problemi renali spesso provocati dal diabete o dall'ipertensione.