Ultima modifica 26.03.2020

Uricosuria è il termine medico che identifica la concentrazione di acido urico nell'urina. Normalmente, questo parametro viene determinato sulle urine raccolte nell'arco delle 24 ore e comparato con i seguenti valori di riferimento:


Acido urico nelle urine (uricosuria)

Valori normali 250-750 mg nel campione urinario raccolto nell'arco delle 24 ore = 1.48-4.46 mmol nel campione urinario raccolto nell'arco delle 24 ore

Si parla quindi di iperuricosuria in presenza di valori superiori al range di riferimento, e di ipouricosuria in presenza di valori inferiori.

Acido urico: eliminazione urinaria e calcoli renali

L'acido urico è il prodotto finale del metabolismo delle purine, basi azotate che costituiscono il DNA contenuto nel nucleo delle cellule animali e vegetali; esso, pertanto, deriva sia dai nuclei delle cellule introdotte nell'organismo con gli alimenti, sia dalla distruzione delle cellule dell'organismo.

Come ricorda il nome stesso, l'acido urico è un acido debole, che a pH 5.35 si presenta nelle urine per il 50% sotto forma di acido urico e per l'altra metà sotto forma di sale sodico, molto più solubile rispetto al precedente. Perciò, trattandosi di un acido, la sua solubilità nelle urine aumenta ulteriormente a pH superiori (urine basiche), mentre tende a diminuire in presenza di urine acide. Cosa significa tutto ciò? Semplicemente che i pazienti predisposti alla calcolosi renale di acido urico dovrebbero sforzarsi di alcalinizzare le urine, in quanto un'urina troppo acida, riducendone la solubilità, favorirebbe la precipitazione dell'acido urico in cristalli con formazione di aggregati (calcoli).

  • La maggior parte dei pazienti affetti da calcolosi urica presenta un'escrezione urinaria di acido urico (uricosuria) normale, ma un pH urinario persistentemente basso, al quale l'acido urico precipita con maggiore facilità; tale condizione è più comune nei pazienti affetti da sindrome metabolica
  • Altre volte la calcolosi urinaria da acido urico è legata a condizioni di iperuricosuria, cioè ad un'eccessiva eliminazione di acido urico dall'organismo per aumentata produzione o introduzione alimentare

Uricosuria: perché e come viene determinata

In genere, il medico prescrive il monitoraggio dell'uricosuria per distinguere l'iperuricemia da aumentata produzione di acido urico da quella da diminuita escrezione, il che aiuta a scegliere il trattamento più adeguato; inoltre, in caso di somministrazione di farmaci antigottosi che mirano a ridurre l'iperuricemia aumentando l'escrezione renale di acido urico (Probenecid, Sulfinpirazone), la determinazione dell'uricosuria è importante per monitorare l'efficacia della terapia e il rischio che si formino calcoli renali. Non a caso, l'esame viene eseguito anche nel monitoraggio di pazienti affetti da - o soggetti alla - calcolosi urica.

L'uricosuria viene determinata nelle urine raccolte nell'arco delle 24 ore:

  • Nel giorno della raccolta, al mattino al risveglio, si urina normalmente gettando la quantità prodotta durante la notte e si prenda nota del tempo (ora e minuti).
    Da questo momento inizia la raccolta e si devono conservare tutte le urine emesse, sino alla stessa ora e minuti del giorno successivo. Le prime urine prodotte il giorno seguente vanno quindi raccolte. Tutta l'urina emessa va raccolta in un unico recipiente di plastica acquistato in Farmacia o Sanitaria e deve essere conservato possibilmente in luogo fresco (+4°C).
  • Durante la raccolta delle urine non assumere alcool, poiché l'alcool riduce la quantità di acido urico eliminata dai reni
  • Molti farmaci (es. Allopurinolo, Febuxostat, FANS, Probenecid, Salicliati, Diuretici tiazidici) possono falsare i risultati del test; per questo, è importante discutere preventivamente col medico l'opportunità di modificare eventuali terapie in atto

Cause di iperuricosuria

Tra le cause più comuni di iperuricosuria ricordiamo:

Tra le cause meno comuni rientrano:

Cosa fare in presenza di iperuricosuria

In presenza di iperuricosuria associata a gotta ed ipeuricemia, il medico prescrive in genere due importanti accorgimenti terapeutici:

eventualmente coadiuvati da farmaci specifici in grado di ridurre la quantità di acido urico nel sangue, inibendone la sintesi (es. Febuxostat, Allopurinolo, Oxipurinolo, Tisopurinolo).


In presenza di iperuricemia associata ad uricosuria normale, il medico può prescrivere farmaci uricosurici, come il prebenecid o il sulfinpirazone, che ne favoriscono l'escrezione urinaria, riducendo di conseguenza anche l'uricemia.


In caso di iperuricosuria in assenza di iperuricemia, alcuni farmaci antiuricosurici (ad es. Pirazinamide) possono diminuire l'escrezione renale di acido urico, riducendo così l'uricosuria ed il rischio di nefrolitiasi di acido urico.


Aldilà di questi esempi, la terapia stabilita dal medico dipenderà naturalmente dalle cause d'origine dell'iperuricosuria.