Terapia dell'ulcera peptica

Ultima modifica 01.09.2017

Vedi anche: rimedi naturali contro la gastrite

Terapia medica

Per approfondire: Farmaci per curare l'Ulcera


Viene impiegata per raggiungere i seguenti obiettivi: risoluzione della sintomatologia, guarigione della lesione ulcerosa e prevenzione di recidive e complicanze.
Curare ulcera cura ulceraLa terapia dell'ulcera peptica deve inoltre aspirare alla rimozione dei fattori che riducono la resistenza delle barriere mucose e che incrementano la produzione acida. Si deve quindi porre attenzione nell'utilizzo di farmaci gastrolesivi (per esempio i farmaci antinfiammatori, steroidei e non-steroidei) che devono essere sospesi quando possibile; inoltre, è consigliabile abolire il fumo.

Anche se i provvedimenti dietetici non ottengono da soli effetti significativi sulla cicatrizzazione dell'ulcera, è consigliabile ridurre l'assunzione di alimenti contenenti xantine (caffè, , coca-cola) e gli alcolici. Il paziente deve essere invitato ad avere un'alimentazione regolare con spuntini leggeri negli intervalli tra i pasti.
Nella maggior parte dei casi l'ulcera peptica guarisce dopo terapie con farmaci che tamponano od inibiscono la secrezione acida gastrica (antiacidi, antagonisti dei recettori H2 istaminici, inibitori della pompa protonica) o con farmaci ad attività protettiva diretta sulla mucosa (sucralfato, tricitrato di potassio bismuto).
Gli antiacidi espletano la loro azione neutralizzando l'acidità gastrica ed inibendo l'attivazione del pepsinogeno. Ciò implica che l'efficacia degli antiacidi si ottiene solo con l'assunzione sistematica e frequente dei farmaci (in media 4 volte al giorno) ed in dosi elevate. L'assunzione di antiacidi può ostacolare l'assorbimento di altri farmaci: anticoagulanti, digitale, antibiotici, chinidina, ormoni steroidei, anticolinergici, barbiturici, salicilati, vitamine, oligoelementi; per evitare interazioni farmacologiche è opportuno distanziare di almeno 2 ore la somministrazione di questi farmaci da quella degli antiacidi.

Terapia medica a lungo termine

Sebbene le ulcere peptiche possano cicatrizzare rapidamente grazie all'efficacia dei farmaci sopra citati, la recidiva ulcerosa è frequente se si interrompe la terapia; si osserva circa l'80% di recidive ad un anno dall'interruzione del trattamento.
Nel tentativo di prevenire le recidive ulcerose i pazienti vengono sottoposti a terapie di mantenimento con farmaci inibitori della secrezione acida gastrica (H2-antagonisti ed inibitori della pompa protonica): bassi dosaggi di questi farmaci, assunti in modo continuativo, si sono dimostrati efficaci nel ridurre la frequenza di recidive e l'incidenza di complicanze. 

La scoperta dell'importanza clinica dell'infezione gastrica da Helicobacter pylori, per la sua alta prevalenza nei pazienti affetti da malattia ulcerosa, ha fornito l'opportunità di modificare la storia naturale della malattia poiché, quando l'infezione viene eradicata, la recidiva di ulcera, sia duodenale sia gastrica, è inferiore al 2% a distanza di un anno. L'eradicazione riduce contemporaneamente anche le complicanze della patologia peptica, compresa l'emorragia.
Poiché è stato dimostrato che la maggior parte delle ulcere sono dovute all'infezione cronica da Helicobacter, non viene considerata completa una terapia dell'ulcera peptica che non contempli l'eradicazione dell'infezione.  C'è consenso sulla necessità di sottoporre a terapia di eradicazione tutti i pazienti affetti da ulcera ed infetti da quel batterio, indipendentemente dal fatto che l'ulcera sia in forma attiva o in fase di cicatrizzazione.  Attualmente la terapia di scelta è considerata l'associazione di un farmaco acido-soppressore (inibitore di pompa protonica, oppure ranitidina, oppure bismuto citrato), con due farmaci antibiotici scelti tra amoxicillina, claritromicina e metronidazolo, somministrati 2 volte al giorno per una settimana.

Terapia chirurgica

L'intervento chirugico è indicato in presenza di ulcere refrattarie alla terapia, specialmente se insorte nello stomaco, o recidivanti, che comportano grave sintomatologia dolorosa e limitano fortemente la qualità di vita del paziente; oppure se si abbia anche un piccolo sospetto di natura maligna dell'ulcera, anche in caso di negatività dei reperti istologici; oppure ancora se il paziente dimostra una scarsa accettazione del trattamento medico.
Costituiscono inoltre indicazione all'intervento le complicanze gravi: emorragia cospicua o recidivante, perforazione, occlusione per aderenze tra le cicatrici dell'ulcera. La mortalità globale post operatoria negli interventi in elezione è dell'1%, ma raggiunge il 10-20% nel caso di interventi eseguiti d'urgenza per complicanze emorragiche o perforative. 
Le finalità degli interventi che si eseguono per il trattamento dell'ulcera peptica sono:

  • asportare l'ulcera resecando l'ultima porzione dello stomaco ed il bulbo duodenale (vedi gastrectomia)
  • ridurre la secrezione acida gastrica recidendo i rami gastrici del nervo vago

Gli interventi chirurgici in condizioni di elezione per il trattamento dell'ulcera peptica sono diminuiti moltissimo negli ultimi 20 anni, da quando è iniziato l'uso dei farmaci H2-bloccanti e dell'omeprazolo.



Altri articoli su 'Terapia ulcera peptica'

  1. Ulcera duodenale
  2. Ulcera peptica
  3. Ulcera grastica
  4. Farmaci per curare l'Ulcera
  5. Ulcera: erboristeria e rimedi naturali