Ultima modifica 01.04.2020

Generalità

I turbinati, o cornetti nasali, sono delle piccole sporgenze ossee laterali del setto nasale, ricoperte da tessuto vascolare erettile-cavernoso (più internamente) e da mucosa respiratoria cigliata (più esternamente).
Disposti con orientamento orizzontale e uno sopra l'altro, i turbinati sono generalmente tre per ogni narice: il turbinato che giace più in alto di tutti è il turbinato superiore; il turbinato situato nel mezzo è detto turbinato medio; infine, il turbinato che risiede più in basso di tutti è il turbinato inferiore.
La particolare anatomia dei turbinati crea, all'interno delle narici nasali, un'estesa superficie di contatto tra l'aria inspirata e la mucosa respiratoria degli stessi turbinati

.Ipertrofia delle Adenoidi

I turbinati giocano un ruolo assai rilevante nel processo di respirazione. Infatti, contribuiscono al riscaldamento, alla purificazione e all'umidificazione dell'aria inspirata dal naso e diretta ai polmoni.
Inoltre, i turbinati hanno anche una funzione immunologica, in quanto uno dei suoi rivestimenti ospita cellule del sistema immunitario.
La più importante patologia che ha per oggetto i turbinati è la cosiddetta ipertrofia dei turbinati.

Cosa sono i turbinati?

I turbinati, o cornetti nasali, sono delle sporgenze ossee laterali del setto nasale, situate all'interno delle due cavità nasali e rivestite da tessuto vascolare e mucosa respiratoria.

Anatomia

I turbinati sporgono dalla struttura ossea che costituisce il setto nasale. Il setto nasale è la lamina osteo-cartilaginea verticale, che separa le due cavità nasali e la cui linearità garantisce il corretto flusso d'aria all'interno di entrambi le narici.
Per ogni cavità nasale, ci sono 3 turbinati, disposti in orizzontale, uno sopra l'altro: il turbinato che giace più in alto di tutti è il turbinato superiore; il turbinato situato nel mezzo è detto turbinato medio; infine, il turbinato che risiede più in basso di tutti è il turbinato inferiore.

  • Turbinato superiore: è una propaggine dell'osso del cranio chiamato etmoide (od osso etmoidale). Per la sua particolare posizione, garantisce protezione al bulbo olfattorio.
  • Turbinato medio: come il turbinato superiore, è una propaggine dell'etmoide. Tuttavia, rispetto al turbinato superiore, possiede dimensioni maggiori.
    Sotto il profilo della lunghezza, è paragonabile a un dito mignolo della mano di un essere umano.
    Tra il turbinato medio e il turbinato inferiore passa gran parte dell'aria inspirata.
  • Turbinato inferiore: diversamente dagli altri due turbinati, è un osso a sé stante, che si articola con l'osso mascellare.
    In genere, è lungo quanto il dito indice della mano di un essere umano.
    Dal punto di vista funzionale, rappresenta, con molta probabilità, il turbinato più importante.

La particolare anatomia dei turbinati fa sì che la superficie di contatto tra l'aria inspirata e i turbinati stessi sia notevole.

La notevole superficie di contatto tra aria inspirata e turbinati ha un ruolo fisiologico fondamentale (si veda il capitolo dedicato alle funzioni).

Turbinati

ISTOLOGIA DEI TURBINATI

I turbinati presentano un doppio rivestimento: un rivestimento esterno, a diretto contatto con l'aria inspirata nel naso, e un rivestimento interno, sottostante al precedente.

  • Il rivestimento esterno dei turbinati è un epitelio respiratorio ciliato, avente la capacità di secernere muco. In altre parole, è una mucosa fornita di ciglia.
    Simile di fatto alla mucosa che tappezza gli strati più esterni delle vie aeree dirette ai polmoni, l'epitelio respiratorio ciliato dei turbinati possiede uno spessore variabile tra i 2 millimetri (turbinati superiori) e i 5 millimetri (turbinati inferiori).
  • Il rivestimento interno dei turbinati, sottostante la mucosa respiratoria, è un tessuto erettile-cavernoso (simile a quello del pene), altamente vascolarizzato (ipervascolarizzato).
    Come tutti i vasi sanguigni presenti nel corpo umano, anche i vasi sanguigni del tessuto erettile-cavernoso dei turbinati possono, a seguito di specifici stimoli, dilatarsi (ingrossando i turbinati) oppure restringersi (sgonfiando i turbinati).

VARIAZIONI

In alcuni individui, sopra il paio di turbinati superiori è presente un quarto paio di turbinati: i cosiddetti turbinati supremi. In genere, i turbinati supremi sono piccole creste ossee, dalle funzioni poco chiare.

Funzione

I turbinati giocano un ruolo rilevante nel processo di respirazione, contribuendo in maniera determinante al riscaldamento, alla depurazione e all'umidificazione dell'aria inspirata e diretta ai polmoni.

  • Riscaldamento: l'azione di riscaldamento dell'aria spetta alla complessa e ampia rete di vasi sanguigni, che contraddistingue il tessuto erettile-cavernoso formante il rivestimento interno dei turbinati.
  • Depurazione e umidificazione: le azioni di depurazione e umidificazione dell'aria spettano, rispettivamente, alle ciglia e alla mucosa respiratoria, costituente il rivestimento esterno dei turbinati. Infatti, le ciglia bloccano le impurità, mentre la mucosa respiratoria produce muco.

L'efficienza nelle azioni di riscaldamento, depurazione e umidificazione si deve all'ampia superficie di contatto, che i turbinati mettono a disposizione dell'aria inspirata. Infatti, un'ampia superficie di contatto prolunga la permanenza dell'aria nelle cavità che ospitano i turbinati, garantendo in questa maniera un tempo sufficiente a una corretta azione di riscaldamento, depurazione e umidificazione.

RUOLO IMMUNOLOGICO DEI TURBINATI

I turbinati hanno anche un ruolo immunologico.
Infatti, diversi studi medici hanno dimostrato che l'epitelio respiratorio dei turbinati è sede di cellule del sistema immunitario.
La presenza di cellule immunitarie sull'epitelio respiratorio garantisce una difesa efficace contro possibili batteri, virus e altri agenti patogeni, che potrebbero popolare l'aria inspirata col naso.

Patologie associate

I turbinati sono protagonisti di una condizione assai nota, che i medici chiamano ipertrofia dei turbinati.

COS'È L'IPERTROFIA DEI TURBINATI E QUALI SINTOMI PROVOCA?

L'ipertrofia dei turbinati è il risultato del rigonfiamento cronico e permanente della mucosa respiratoria cigliata dei turbinati. Tale rigonfiamento comporta una riduzione dello spazio disponibile per la normale respirazione nasale, quindi chi è affetto da ipertrofia dei turbinati sviluppa sintomi quali:

Altri sintomi dell'ipertrofia dei turbinati:

CAUSE DELL'IPERTROFIA DEI TURBINATI

La mucosa dei turbinati reagisce a determinati stimoli – come le variazioni di umidità o temperatura, gli irritanti, le infezioni virali o batteriche ecc. – con la dilatazione.
In presenza di turbinati sani, la mucosa si sgonfia e ritorna ad assumere il proprio aspetto normale, non appena termina lo stimolo.
In presenza invece di un'anomalia a carico dei turbinati e del meccanismo che ne regola la dilatazione, la mucosa rimane permanentemente gonfia, nonostante lo stimolo cessi.
Ad alterare il comportamento dei turbinati, in risposta a certi stimoli, possono essere condizioni come la rinite allergica, la rinite vasomotoria, le deviazione del setto nasale (setto nasale deviato) e l'esposizione cronica a irritanti (es: fumo di sigaretta ecc).


Fattori di rischio dell'ipertrofia dei turbinati:

  • Infezioni virali o batteriche
  • Predisposizione familiare
  • Inquinamento atmosferico
  • Utilizzo prolungato di spray nasali vasocostrittori

COMPLICANZE

Le complicanze  che possono derivare dalla presenza dell'ipertrofia dei turbinati consistono in: sinusite cronica, faringiti recidivanti o croniche, roncopatia, sindrome della apnee notturne del sonno con accentuata sonnolenza diurna, polipi nasaliotite media e dipendenza dall'uso di spray decongestionanti.

DIAGNOSI DELL'IPERTROFIA DEI TURBINATI

In genere, l'iter diagnostico che stabilisce la presenza dell'ipertrofia dei turbinati comprende l'esame obiettivo, l'anamnesi e una serie di specifici test otorinolaringoiatrici, per la scoperta delle cause e del grado di ostruzione nasale.
Tra i test otorinolaringoiatrici indicati in caso di ipertrofia dei turbinati, rientrano: la rinofibrolaringoscopia, l'esame citologico nasale, la rinomanometria e lo screening allergologico.

TRATTAMENTO DELL'IPERTROFIA DEI TURBINATI

Il trattamento di prima linea dell'ipertrofia dei turbinati è di tipo conservativo e prevede la somministrazione di diverse categorie di farmaci.
Se il trattamento conservativo, su base farmacologica, dovesse fallire o non portasse a un miglioramento evidente della sintomatologia, l'unica soluzione a disposizione dei pazienti è la terapia chirurgica.

  • Trattamento farmacologico. Tra i farmaci utilizzati in caso di ipertrofia dei turbinati, rientrano: antistaminici, antibiotici, immunosoppressori, spray nasali a base di cortisone (antinfiammatori) e vasocostrittori endonasali.
    La scelta dei medicinali da utilizzare dipende dalle cause scatenanti. Per esempio, gli episodi di ipertrofia dei turbinati dovuti a un rinite allergica richiedono antistaminici e antinfiammatori.
  • Terapia chirurgica. Esistono vari approcci chirurgici per la gestione dell'ipertrofia dei turbinati. Meritano una citazione: i trattamenti tradizionali, come la turbinectomia parziale, la mucotomia inferiore o lo svuotamento sottomucoso, le nuove tecniche di chirurgia laser e a radiofrequenza.
    Mentre i trattamenti tradizionali potrebbero comportare anche l'asportazione di parte dei turbinati, le nuove tecniche laser o a radiofrequenza sono minimamente invasive.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza