Tumore dello Stomaco: Esami e Diagnosi

Ultima modifica 05.02.2020

Premessa

In genere, il tumore allo stomaco è una neoplasia maligna asintomatica nelle primissime fasi, quindi difficilmente individuabile, anche da parte di un medico con notevole esperienza.
Mano a mano che progredisce, i sintomi e i segni si fanno gradualmente sempre più evidenti e, a questo punto, una sua diagnosi diventa più facile (N.B: nella tabella sottostante è riportato un riepilogo del quadro sintomatologico tipico del tumore allo stomaco).
tumore-stomaco-diagnosiCome accade per tantissime altre condizioni mediche, quanto emerge dalle indagini diagnostiche, relative a una neoplasia gastrica, è fondamentale per la pianificazione del trattamento più adeguato.
Prima di procedere oltre, si ricorda ai lettori che questo articolo pone le proprie attenzioni alla diagnosi di uno specifico tumore allo stomaco: l'adenocarcinoma gastrico.
Conosciuto anche come adenocarcinoma dello stomaco, l'adenocarcinoma gastrico è la neoplasia maligna dello stomaco più nota e diffusa (9 casi su 10 di tumore gastrico sono adenocarcinomi gastrici).


Quadro sintomatologico tipico dell'adenocarcinoma gastrico

Diagnosi

La diagnosi di tumore allo stomaco è spesso il risultato di un lungo iter che comincia con l'esame obiettivo e l'anamnesi, procede con alcuni esami di laboratorio su sangue e feci e, infine, termina con svariati test strumentali e una biopsia.
Ogni passaggio sopraccitato è fondamentale alla formulazione di una diagnosi corretta e accurata.

Esame obiettivo e anamnesi

L'esame obiettivo e l'anamnesi sono due valutazioni diagnostiche che forniscono utili informazioni in merito alla sintomatologia (es: portano al riscontro del fastidio in zona epigastrica, della dispepsia, della disfagia, del bruciore di stomaco, dei rigurgiti di cibo ecc.).
Inoltre, permettono al medico di capire lo stato di salute generale del paziente e ipotizzare i possibili motivi del quadro sintomatologico in atto (l'anamnesi, per esempio, prevede un'indagine relativa ai fattori di rischio legati a un determinato quadro sintomatologico).
Per quanto importante, ciò che emerge dall'esame obiettivo e dall'anamnesi non consente di formulare alcuna diagnosi definitiva; è per questa ragione che servono ricerche più approfondite, come gli esami di laboratorio e i test strumentali.


Le indagini che caratterizzano, generalmente, l'esame obiettivo e l'anamnesi di un sospetto caso di tumore allo stomaco.


Esami di laboratorio

Anche loro utili ma non sufficienti alla formulazione di una diagnosi definitiva di tumore alla stomaco, gli esami di laboratorio consistono generalmente in:

ESAMI DEL SANGUE

Gli esami del sangue permettono di evidenziare l'anemia sideropenica, una conseguenza abbastanza  importante e comune nel tumore dello stomaco (50% dei casi).
Inoltre, forniscono:

  • Informazioni in merito ai livelli di albumina, una proteina plasmatica la cui concentrazione può calare in presenza di uno stomaco malato e incapace di assorbire le proteine;
  • Ragguagli relativamente alla funzionalità renale (cioè dei reni) ed epatica (cioè del fegato).

ANALISI DELLE FECI

L'analisi delle feci permette di individuare possibili tracce di sangue digerito nelle feci non visibile a occhio nudo (in sostanza, il cosiddetto sangue occulto nelle feci).
Di norma, la ricerca delle tracce di sangue digerito nelle feci è positiva in quasi il 50% dei casi clinici.

QUANTIFICAZIONE DEI MARKERS TUMORALI

In medicina, assumono il nome di markers tumorali quelle sostanze riscontrabili nel sangue che, in presenza di una neoplasia, si presentano in concentrazioni elevate.
I markers tumorali hanno generalmente una natura proteica.
Durante la ricerca di un tumore allo stomaco, i markers tumorali sotto osservazione sono tre: il CEA (o Antigene Carcino-Embrionario), l'alfa-fetoproteina e il CA 19-9 (o GICA, che sta per Antigene del Cancro Gastro-Intestinale).
Occorre precisare che, purtroppo, il riscontro di questi markers tumorali è quasi sempre inutile ai fini di una diagnosi precoce: infatti, ammesso che varino in termini di concentrazione, CEA, alfa-fetoproteina e CA 19-9 aumentano di quantità solo quando la neoplasia gastrica è in fase avanzata e ha già dato metastasi.

  • CEA o Antigene Carcino-Embrionario. Il suo riscontro a livelli elevati avviene nel 40-50% dei pazienti con tumore gastrico in fase avanzata e metastatizzante.
  • Alfa-fetoproteina. Ricordando che è un marker tumorale tipico delle neoplasie del fegato, l'alfa-fetoproteina è elevata in circa il 30% dei pazienti con tumore allo stomaco, ovviamente in fase avanzata.
  • CA 19-9 o GICA (Antigene del Cancro Gastro-Intestinale). Noto per essere il marker tumorale dell'adenocarcinoma al pancreas (il più comune tumore del pancreas esocrino), il CA 19-9 è elevato in circa il 30% dei pazienti con tumore gastrico avanzato, in modo simile all'alfa-fetoproteina.

Test strumentali

Gli esami strumentali risolvono ogni dubbio, pertanto senza il loro ricorso sarebbe impossibile qualsiasi conclusione definitiva.
Tra gli esami strumentali che permettono di accertare la presenza di un tumore allo stomaco e studiarne le caratteristiche, rivestono una particolare importanza:

Tuttavia, non bisogna dimenticare anche le utili informazioni che possono provenire da:

GASTROSCOPIA

Nota anche come esofago-gastroduodenoscopia, la gastroscopia è l'endoscopia del tratto digestivo superiore; in altre parole, è l'esame diagnostico che permette l'esplorazione visiva dall'interno di esofago, stomaco e duodeno.
Dal punto di vista esecutivo, la gastroscopia prevede l'impiego di uno strumento particolare, chiamato endoscopio, che il medico introduce delicatamente lungo il tratto digestivo superiore del paziente, tramite la bocca. Tubulare e flessibile, l'endoscopio è fornito di una telecamera con fonte luminosa che, grazie al collegamento con un monitor esterno, consente la visualizzazione su quest'ultimo dell'anatomia interna degli organi attraversati. In pratica, quindi, l'endoscopio è una sonda, che il medico inserisce all'interno degli organi cavi, per studiarne lo stato di salute.
Quando è in corso la ricerca di un tumore allo stomaco, la gastroscopia è fondamentale per la valutazione della mucosa gastrica e per l'individuazione dell'eventuale massa di cellule neoplastiche.
Esame di prima scelta per rintracciare le neoplasie gastriche, e in generale qualsiasi anomalia della parete interna dello stomaco, questo test strumentale presenta un altro importante pregio: consente la raccolta di un campione di cellule tumorali da analizzare successivamente in laboratorio (biopsia).
La gastroscopia richiede la sedazione del paziente ed è da considerarsi una procedura invasiva.

TAC DEL TORACE E DELL'ADDOME

La TAC, o tomografia assiale computerizzata, è un esame diagnostico che sfrutta le radiazioni ionizzanti, per creare immagini tridimensionali estremamente dettagliate di un'area anatomica più o meno estesa del corpo umano.
Riferita al torace e all'addome, la TAC permette la visione degli organi toracici e addominali, e la rilevazione di eventuali anomalie anatomiche o patologie a loro carico.
Nel caso di un tumore allo stomaco, la TAC del torace e dell'addome permette di evidenziare varie caratteristiche della neoplasia, tra cui:

  • La posizione;
  • La grandezza;
  • I rapporti con le strutture anatomiche vicine;
  • L'eventuale disseminazione di metastasi nei linfonodi perigastrici, negli organi limitrofi (es: fegato) e nei polmoni.

L'esposizione del paziente a una dose non trascurabile di radiazioni ionizzanti rende la TAC del torace e dell'addome (così come tutti gli altri tipi di TAC) un esame invasivo.

ECOGRAFIA ENDOSCOPICA

L'ecografia endoscopica è l'esame diagnostico che combina i vantaggi dell'ecografia (cioè l'assenza di radiazioni nocive) ai vantaggi dell'endoscopia (osservazione degli organi del corpo umano dall'interno).
In sostanza, quindi, l'ecografia endoscopica prevede l'impiego di un endoscopio, munito di una sonda a ultrasuoni analoga a quelle delle normali ecografie, e il suo inserimento all'interno del corpo umano, tramite la bocca.
Il punto d'arrivo dell'endoscopio, all'interno del corpo umano, è lo stomaco: da qui il medico radiologo raccoglie le immagini relative alla parete gastrica interna e agli organi limitrofi (pancreas, linfonodi perigastrici ecc.).
L'ecografia endoscopica richiede la somministrazione al paziente di un sedativo e dura generalmente tra i 30 e i 60 minuti.
Dopo la sua realizzazione, il paziente deve attendere qualche ora in ospedale, affinché svaniscano gli effetti della sedazione; è una misura prettamente precauzionale.

LAPAROSCOPIA ESPLORATIVA

La laparoscopia esplorativa è la laparoscopia con finalità diagnostiche.
Durante la sua esecuzione, il medico operante pratica non più di 3 piccole incisioni sull'addome e, attraverso queste, introduce il laparoscopio – uno strumento dotato di videocamera e fonte luminosa – il quale gli consente di analizzare lo stato di salute degli organi addominali e pelvici.
In presenza di un tumore allo stomaco, la laparoscopia esplorativa è utile allo studio delle caratteristiche della massa tumorale e all'analisi precisa della sua disseminazione negli organi e linfonodi limitrofi.

Biopsia tumorale

La biopsia tumorale consiste nel prelievo e nell'analisi istologica, in laboratorio,  di un campione di cellule provenienti da una massa tumorale.
È l'esame più indicato per definire le caratteristiche principali dei tumori, tra cui istologia, cellule d'origine della neoplasia e stadiazione.
In occasione di una biopsia su un campione di cellule appartenenti a un tumore gastrico, a occuparsi dell'analisi istologica sono, generalmente, un patologo e un gastroenterologo.

STADIAZIONE DELL'ADENOCARCINOOMA DELLO STOMACO

Il parametro “stadiazione di un tumore maligno” comprende tutte quelle informazioni, raccolte in corso di biopsia, che concernono la grandezza della massa tumorale, il suo potere infiltrante e le sue capacità metastatizzanti.
Per il tumore allo stomaco di tipo adenocarcinoma, i medici riconoscono l'esistenza di 5 livelli di stadiazione (o stadi), identificati con i numeri dallo 0 al 4; lo stadio 0 è il meno grave, lo stadio 4 è il più grave.
Di seguito, è riportata una descrizione più precisa di ogni singolo stadio.

  • Stadio 0: la massa tumorale è limitata alla porzione più superficiale della tonaca mucosa dello stomaco, ossia lo strato di cellule che compone la parete interna dello stomaco.
    Allo stadio 0, l'adenocarcinoma dello stomaco è detto anche adenocarcinoma gastrico "in situ".
  • Stadio I: la massa tumorale può coinvolgere uno o più dei diversi foglietti cellulari che costituiscono la tonaca mucosa dello stomaco (quindi epitelio, lamina propria e muscolaris mucosae).
    È possibile una presenza minima di cellule tumorali in non più di 2 linfonodi limitrofi.
    Allo stadio I, l'adenocarcinoma gastrico è detto anche "early gastric cancer", ossia "cancro gastrico precoce".
  • Stadio II: la massa tumorale è penetrata oltre la tonaca mucosa, quindi interessa le tonache sottostanti (tonaca muscolare e tonaca sierosa).
    È possibile una contaminazione dei linfonodi limitrofi da parte di metastasi; se presente, tale contaminazione è uguale o più estesa rispetto allo stadio 1.
  • Stadio III: la massa tumorale si è espansa al punto da aver invaso uno o più organi adiacenti e i linfonodi limitrofi.
    In alternativa, potrebbe aver limitato l'espansione alle tonache più esterne dello stomaco (senza aver intaccato altri organi), ma aver diffuso metastasi nel sistema linfatico e contaminato diversi linfonodi distanti dalla sede d'origine.
  • Stadio IV: la massa tumorale ha invaso gli organi limitrofi e ha diffuso metastasi in organi e linfonodi distanti dalla sede d'origine.
    Allo stadio IV, il tumore allo stomaco di tipo adenocarcinoma è detto anche "advanced gastric cancer".

Tumore allo stomaco e risvolti terapeutici stadio per stadio

Stadio

Terapia adottata

Stadio 0

Resezione endoscopica della mucosa.
In alternativa, gastrectomia (intervento di rimozione parziale o totale dello stomaco) senza chemioterapia o radioterapia.

Stadio I

Gastrectomia, seguita eventualmente da chemioterapia e/o radioterapia.
In alternativa, se la chirurgia non è percorribile, soltanto chemioradioterapia (ossia chemioterapia associata a radioterapia).

Stadio II

Gastrectomia preceduta da chemioterapia.
In alternativa, se l'intervento chirurgico non è praticabile, chemioradioterapia.

Stadio III

Potrebbe essere impossibile intervenire. Se però è possibile, la terapia consiste in gastrectomia preceduta da chemioterapia oppure chemioradioterapia.

Stadio IV

È generalmente inefficace e, talvolta, impossibile ogni forma di trattamento.
Quando possibile, un'eventuale terapia serve solo a migliorare, temporaneamente, il quadro sintomatologico.



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Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza