Ultima modifica 01.09.2017

Cos'è e perché si esegue?

Lo striscio di sangue è un esame di laboratorio che permette di ottenere una sorta di fotografia, un'istantanea della popolazione cellulare presente in una goccia di sangue. Tramite lo striscio su vetrino è infatti possibile valutare il numero - ma anche la morfologia, lo stadio di maturazione e le percentuali numeriche - di globuli rossi, leucociti e piastrine. StriscioOltre al numero, si può quindi valutare anche la forma di queste cellule; così, ad esempio, lo striscio di un soggetto affetto da anemia falciforme mostra la tipica conformazione a falce dei globuli rossi, che risultano invece troppo piccoli in caso di anemia microcitica e troppo grandi in presenza di anemia macrocitica. Inoltre, tramite lo striscio è possibile valutare il contenuto di emoglobina degli eritrociti, stabilendo in base alla cromia se questa è nella norma o insufficiente.

Come mostrato in figura, grazie allo striscio di sangue è altresì possibile evidenziare la presenza di parassiti, come ad esempio quelli responsabili di malaria, filaria e malattia del sonno. Stiamo quindi parlando di un prezioso ausilio diagnostico, un test di secondo livello che richiede tuttavia una certa manualità ed esperienza da parte dell'operatore. In genere, l'esecuzione dello striscio segue un esame di prima linea, come l'emocromo, considerato sospetto. L'emocromo è un test automatizzato che determina il numero delle cellule del sangue; lo striscio è invece un esame manuale, che prevede l'osservazione e la conta diretta di tali cellule.


Parassiti in uno striscio di Sangue

Quando si effettua lo striscio

Il medico può prescrivere l'esecuzione di uno striscio di sangue quando:

l'esame emocromocitometrico e la conta differenziale dei leucociti indicano un sospetto di anormalità o di cellule immature;

in presenza di un sospetto circa un deficit, una patologia od un disordine della produzione delle cellule ematiche;

si desidera monitorare l'efficacia o gli effetti collaterali di una terapia (ad esempio la chemioterapia) o l'evoluzione di una patologia ematologica (ad esempio la leucemia).

Come si esegue uno striscio di sangue?

Per effettuare uno striscio

  1. deporre una goccia di sangue del paziente vicino all'estremità di un apposito vetrino che fungerà da base, opportunamente lavato, sgrassato in alcol ed accuratamente asciugato.
  2. vicino all'estremità della goccia di sangue più lontana al corrispondente lato del vetrino basale, appoggiare, con un'inclinazione di circa 40°, il lato più corto di un secondo vetrino molato di larghezza leggermente inferiore al precedente
  3. tirare il vetrino molato verso la goccia, in modo che quest'ultima si diffonda per capillarità lungo la linea di contatto dei due vetrini.
  4. spingere il vetrino molato verso l'estremità opposta, con movimento costante, rapido e leggero, in modo da ottenere lo striscio;
  5. essiccare lo striscio, quindi procedere alla fase di fissaggio e colorazione specifica
  6. uno specialista (medico laboratorista) esamina al microscopio lo striscio di sangue così ottenuto, effettuando una valutazione generale sulle popolazioni cellulari presenti, come numero, taglia, forma ed aspetto generale. Come mostrato nell'immagine ad inizio articolo, la goccia strisciata contiene migliaia di eritrociti, centinaia di leucociti e numerose piastrine (frammenti cellulari coinvolti nella coagulazione). I globuli rossi sono, per numero, le cellule predominanti.
Striscio di sangue