Sinusite
Ultima modifica 30.07.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Classificazione e Cause
  4. Fattori di Rischio
  5. Sintomi Sinusite
  6. Diagnosi
  7. Cura e Terapia

Generalità

La sinusite è un'infiammazione dei seni paranasali, le cavità inserite nello spessore delle ossa craniche, a livello della radice del naso e al di sotto delle sopracciglia. Queste strutture anatomiche comunicano con il naso attraverso gli osti, cioè dei piccoli condotti che consentono il passaggio nel naso del muco prodotto dalla mucosa che riveste i seni.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/07/30/sinusite-orig.jpeg Shutterstock

Le cause alla base della sinusite sono diverse e comprendono: reazioni allergiche, difetti anatomici dei seni paranasali (come la deviazione del setto nasale), polipi nasali, traumi del volto e patologie dei denti dell'arcata superiore. In molti casi, il motivo all'origine dell'infiammazione dei seni paranasali è un'infezione batterica, virale o micotica delle vie aeree superiori (come raffreddore, influenza e sindromi parainfluenzali) o del cavo orale.

La sinusite causa tipicamente dolore al volto (in genere, sono interessate le zone sopra e sotto gli occhi, la mascella e la fronte), congestione nasale, rinorrea purulenta, cefalea, tosse con catarro, riduzione del gusto e dell'olfatto, malessere generale e febbre.

La diagnosi della sinusite viene formulata sulla base della valutazione clinica, dell'esame endoscopico e della tomografia computerizzata (TC) del massiccio facciale. Decongestionanti, spray nasali a base di corticosteroidi ed applicazioni di calore umido possono contribuire ad alleviare i sintomi. Il trattamento delle sinusiti batteriche è basato, invece, sull'antibioticoterapia. La chirurgia è indicata in caso di insuccesso della terapia medica e serve per correggere le cause patologiche e migliorare il drenaggio sinusale.

Seni Paranasali

I seni paranasali sono quattro paia di piccole cavità piene di aria che fanno parte del cranio e che comunicano col naso attraverso un orifizio chiamato ostio. Le loro funzioni sono molteplici: sono essenziali per la funzionalità e la protezione dell'apparato respiratorio, aumentano la percezione degli odori, alleggeriscono la scatola cranica e regolano la tonalità della voce.

La pressione all'interno di queste piccole cellette dev'essere uguale a quella esterna. Se questa comunicazione tra esterno ed interno si interrompe, per esempio per l'accumulo di muco, la respirazione diventa difficile e possono comparire i sintomi tipici della rinosinusite.

Questa patologia è spesso causata da virus e talvolta da batteri o funghi. Sebbene la maggior parte dei raffreddori si risolva nel giro di pochi giorni talvolta questo banale disturbo può tramutarsi in sinusite (0,5 -2% dei casi). I germi possono infatti infiammare i seni aumentando la produzione di muco e ostruendo il flusso aereo. Si entra così in un circolo vizioso dove la sovraproduzione di muco da parte della membrana che riveste i seni mantiene l'occlusione degli orifizi.

I seni paranasali sono tappezzati, infatti, da una mucosa che in presenza di sinusite secerne a sua volta un liquido vischioso; questo, oltre ad ostacolare il respiro, comprime i recettori del dolore presenti nella mucosa stessa.

Cos’è

Sinusite: punti chiave

  • La sinusite è un processo infiammatorio, acuto o cronico, che colpisce uno o più seni paranasali (frontali, mascellari, etmoidali e sfenoidali).
  • I seni paranasali sono cavità inserite nello spessore delle ossa craniche, localizzate dietro al naso, tra e sopra gli occhi (a livello della fronte e della radice del naso) e dietro gli zigomi. Queste strutture comunicano con il naso attraverso gli osti (piccoli condotti che consentono il passaggio nel naso del muco prodotto dalla mucosa che riveste i seni).
  • In caso di sinusite si assiste a due fenomeni: aumento della produzione di muco e restringimento degli osti. Di conseguenza, il normale drenaggio del muco verso la cavità nasale risulta ostacolato. L'eventuale ristagno può favorire lo sviluppo e la replicazione di microrganismi patogeni che dal naso o dalla gola possono raggiungere seni paranasali: in questi casi, all'infiammazione si sovrappone l'infezione.
  • Generalmente, il seno paranasale più colpito dalla sinusite è quello mascellare.

Classificazione e Cause

Il naso chiuso è un sintomo piuttosto diffuso e fastidioso, ma per fortuna di breve durata. Quando perdura a lungo, liquidarlo con un semplice raffreddore potrebbe essere troppo riduttivo. Può accadere, infatti, che i germi responsabili di questo disturbo si annidino nei seni nasali e paranasali, infiammandoli.

L'infezione di queste strutture è molto difficile da combattere e tende a cronicizzare causando episodi ricorrenti di febbre, cefalee, ostruzione e secrezione nasale. E' questo il quadro tipico della sinusite, una malattia fastidiosa e piuttosto diffusa.

Si stima infatti che nei Paesi industrializzati una percentuale di popolazione compresa tra il 3 ed il 10% sia colpita da sinusite cronica.

Negli ultimi anni, con l'avvento delle moderne tecniche diagnostiche il concetto di sinusite è stato rivoluzionato. Oggi si preferisce parlare di rinosinusite, cioè di un processo infiammatorio che coinvolge contemporaneamente sia il naso (rinite) sia uno o più degli otto seni o cavità paranasali (sinusite).

Quali sono le Cause della Sinusite?

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/07/30/seni-paranasali-orig.jpeg Shutterstock

A seconda dell'origine dell'infiammazione dei seni paranasali è possibile distinguere sinusiti odontogene e rinogene.

Sinusite Rinogena

La sinusite rinogena è causata dalla riduzione o dal blocco completo della ventilazione, cioè dell'ingresso d'aria nella cavità nasale durante la respirazione. Ciò altera la fisiologia della mucosa sinusale (in particolare, aumenta la produzione di muco e si verifica un restringimento o un'ostruzione degli osti dei seni paranasali) ed ostacola il normale drenaggio delle secrezioni verso la cavità nasale.

Il ristagno del muco nei seni paranasali può favorire lo sviluppo e la replicazione di microrganismi patogeni, che, dal naso alla gola, possono raggiungere i seni paranasali. In questi casi, all'infiammazione si sovrappone l'infezione.

La sinusite rinogena può avere origine virale (forma più frequente), batterica o fungina.

In genere, si osserva il sopraggiungere della sinusite in seguito ad una rinite acuta (cioè un raffreddore) o cronica (allergica o ipertrofica). Per questo motivo, la sinusite, tranne i casi in cui è odontogena (ovvero derivante da una patologia dei denti), andrebbe definita rino-sinusite.

A provocare la sinusite rinogena possono essere anche le alterazioni anatomiche delle strutture nasali, le allergie ed i traumi (in particolare, la frattura delle ossa che delimitano i seni paranasali).

Sinusite Odontogena

La sinusite odontogena è la conseguenza di patologie infettive dentali. Di tanto in tanto, può accadere, infatti, che un ascesso periapicale di un dente mascellare diffonda al seno sovrastante.

Le infezioni dell'arcata superiore dei denti possono essere trasmesse ai seni paranasali anche a seguito di:

  • Cure dentarie mal eseguite (es. estrazioni dentarie, fistole oro-antrali non adeguatamente trattate e terapie endodontiche);
  • Posizionamento incongruo di impianti dentali.

Fattori di Rischio

Fattori predisponenti e/o aggravanti la Sinusite

I fattori di rischio più comuni per la sinusite includono fattori che ostacolano il normale drenaggio del seno paranasale, quali:

  • Difetti anatomici (es. una deviazione del setto nasale e, in generale, le alterazioni dei turbinati medi possono favorire la comparsa della sinusite);
  • Polipi nasali (ostacolano il regolare flusso dell'aria attraverso le prime vie aeree e l'attività delle cellule ciliate);
  • Rinite allergica;
  • Disfunzioni muco-ciliari (es. discinesia delle ciglia).

Alcune persone presentano una predisposizione alla sinusite a causa di:

Sintomi Sinusite

Per approfondire: Sintomi Sinusite

I sintomi della sinusite variano a seconda della loro evoluzione, in forme acute o croniche.

Nella forma acuta, le manifestazioni tendono a risolversi entro due-tre settimane (completa risoluzione in meno di 30 giorni). Se si protraggono più a lungo, anche per due mesi e oltre, significa che la sinusite è cronicizzata.

Sintomi Sinusite Acuta

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/07/30/sinusite-sintomi-orig.jpeg Shutterstock

Il sintomo più caratteristico della sinusite acuta è rappresentato dalla comparsa di un dolore al volto unilaterale, che generalmente interessa le guance, subito sotto gli occhi, e la mascella. Questa sensazione è riferita spesso come un "dolore al naso come se avessi preso una botta".

La sensazione di pressione facciale può estendersi anche alle orbite oculari ed il senso di pesantezza si accentua quando si effettuano i movimenti del capo oppure quando viene esercitata una pressione sul seno o sui seni paranasali interessati dall'infiammazione (dolorabilità al tatto).

Altre manifestazioni che si possono associare alla sinusite comprendono:

Nella sinusite acuta può comparire anche una secrezione giallastra-verde, contenente pus. Questo muco giallo dalla sede dell'infiammazione scende nel naso o nella gola (scolo retrofaringeo).

Sinusite: orecchie

Quando il naso respira male ne risentono non solo i seni paranasali ma anche la tuba di Eustachio, un condotto che mette in comunicazione il naso con l'orecchio medio. Si spiega così il sintomo delle orecchie tappate che insorge molto spesso in concomitanza con l'attacco di sinusite.

Sintomi Sinusite Cronica

I sintomi della sinusite cronica sono più sfumati e protratti nel tempo, con accessi in determinate occasioni, come dopo un colpo di freddo o un raffreddore. Di solito, i pazienti che ne interessati riferiscono dolore intermittente al volto, insieme ad un senso di pesantezza all'occhio e lateralmente al naso. Nonostante non provochi sintomi fastidiosi, l'infiammazione si espande e, nei casi più severi, può arrivare a danneggiare la struttura delle ossa.

Possibili Conseguenze della Sinusite

La complicanza principale della sinusite è rappresentata dalla diffusione locale di un'infezione batterica, la quale può predisporre a:

  • Cellulite orbitaria o periorbitaria;
  • Trombosi del seno cavernoso;
  • Ascesso epidurale o cerebrale.

Diagnosi

Sinusite: come viene diagnosticata?

Per effettuare la diagnosi della sinusite, occorre basarsi sui sintomi riferiti dal paziente e sui dati clinico-strumentali.

L'anamnesi patologica deve ricercare le manifestazioni suggestive delle possibili cause, determinando l'eventuale ruolo di agenti infettivi o allergeni (es. esposizione a potenziali agenti scatenanti, correlazione con la stagione in cui si manifesta ecc.).

L'esame obiettivo si focalizza sul naso e sulle aree sovrastanti i seni paranasali. Il volto viene ispezionato ricercando un arrossamento localizzato sui seni mascellari e frontali; tali aree sono anche palpate alla ricerca di dolorabilità.

L'osservazione della dentatura è sistematica per ricercare una lesione degli apici dentari. A questa deve affiancarsi una diagnostica radiografica sinusale e dentale.

La valutazione specialistica otorinolaringoiatrica della sinusite può prevedere anche un esame in endoscopia (videoendoscopia nasale), eseguito con strumenti a fibre ottiche, attraverso le fosse nasali. Quest'indagine fornisce informazioni sull'aspetto della mucosa nasale, rilevandone il colore (es. rosso o pallido), la tumefazione, l'eventuale presenza e le caratteristiche delle secrezioni, nonché l'esistenza di polipi o altre alterazioni anatomiche. Per identificare l'agente infettivo implicato nella sinusite, è possibile eseguire un esame colturale del muco nasale con antibiogramma.

Per sapere con precisione dove è localizzata l'infiammazione alla base della sinusite, quanto è realmente estesa la patologia ed evidenziare le strutture paranasali responsabili, il medico può consigliare anche il ricorso ad una tomografia computerizzata (TC) del massiccio facciale.

Quest'esame può essere effettuato anche dopo un ciclo di terapia medica allo scopo di stimare correttamente l'entità della patologia, senza le "interferenze" dovute alla presenza di secrezioni nasali.

Cura e Terapia

Come Curare la Sinusite

La sinusite non va assolutamente trascurata, in quanto rischia di diventare cronica. Per quanto riguarda il trattamento, gli interventi sono diretti alle cause scatenanti. In linea generale, la terapia della sinusite è farmacologica e, quando necessario, chirurgica.

L'obiettivo è diretto al miglioramento del drenaggio sinusale ed alla risoluzione dell'infezione.

Farmaci per la Sinusite

Per approfondire: Farmaci per la cura della Sinusite

Per alleviare la sintomatologia della sinusite, il medico può indicare l'impiego di antinfiammatori e decongestionanti locali, somministrati con gocce nasali o mediante aerosol.

Se la sinusite è provocata da fattori allergici, può essere utile anche l'uso di antistaminici.

In presenza di sinusiti di origine batterica, il trattamento è basato sull'antibioticoterapia (come amoxicillina/clavulanato o doxiciclina somministrati per 5-7 giorni per la forma acuta e fino a 4-6 settimane per quella cronica), mentre le infezioni da funghi rendono necessari gli antimicotici. Talvolta, per alleviare i sintomi, possono essere prescritti anche dei farmaci corticosteroidi sistemici.

Chirurgia Sinusite: quando serve l’intervento

Per risolvere le forme di sinusite che non rispondono alla terapia farmacologica, il medico può consigliare un intervento chirurgico per migliorare il drenaggio sinusale. Quest'approccio è utile soprattutto in presenza di sinusiti mascellari croniche associate ad alterazioni della struttura ossea del naso ed in quelle acute complicate dall'estensione della malattia.

La procedura ha come obiettivo principale è il recupero della normale funzione dei seni paranasali, rispettando la normale fisiologia delle strutture nasali.

L'intervento consente, in particolare, di:

  • Rimuovere il materiale purulento dai seni paranasali;
  • Ripristinare il drenaggio e migliorare la ventilazione;
  • Correggere le alterazioni anatomiche che contribuiscono alla sinusite.

Di solito, la procedura a cui si ricorre è denominata ESS (Endoscopic Sinus Surgery, cioè chirurgia endoscopica sinusale). In pratica, si interviene con strumenti piccolissimi che vengono introdotti attraverso le fosse nasali, sotto il controllo di una micro-telecamera. Quest'ultima permette al medico di vedere su monitor le zone sulle quali sta operando e di agire in maniera mirata sull'area interessata.

La chirurgia della sinusite per via endoscopica è mini-invasiva e presenta tempi di degenza molto ridotti e disagi minimi per la persona. In genere, l'operazione permette la risoluzione dell'infiammazione.

In presenza di una sinusite odontogena, invece, occorre il contemporaneo ed adeguato trattamento della sorgente dentaria di infezione (mediante approccio intra-orale) e dell'infiammazione dei seni paranasali, per assicurare la completa risoluzione dell'infezione e prevenire eventuali recidive e complicanze.

Rimedi e Consigli utili

Vedi anche: Rimedi Sinusite

Per alleviare i disturbi associati alla sinusite e favorire la guarigione, inoltre, è consigliabile:

  • Evitare gli ambienti secchi ed affollati;
  • Cercare di soffiare una narice alla volta: in tal modo, si previene l'eccesso di pressione nelle orecchie che può facilitare il passaggio dei batteri nei seni paranasali;
  • Bere molta acqua nel corso della giornata: quest'abitudine mantiene una giusta idratazione e contribuisce a rendere meno dense le secrezioni nasali;
  • Umidificare l'ambiente in modo adeguato, così da favorire il drenaggio nasale. Le condizioni ambientali ottimali per il benessere delle alte vie aeree sono di circa 18-20°C ed un'umidità intorno al 45-55%;
  • Astenersi dal fumo di sigaretta (anche passivo), in quanto irrita la mucosa respiratoria e ne blocca i meccanismi di difesa, soprattutto il trasporto muco-ciliare;
  • Non esporsi a correnti d'aria ed a temperature molto rigide: il freddo può peggiorare il dolore associato alla sinusite, così come il contatto diretto con una fonte di calore. Il caldo intenso agisce aumentando, infatti, lo stato d'infiammazione;
  • Massaggiare le zone doloranti;
  • Fare esercizio fisico;
  • Ricorrere alle cure termali (inalazioni di vapore).

Più in generale, quando si manifestano i primi sintomi della sinusite, come la congestione o la rinorrea, è indicato fluidificare il muco nasale per una più facile espulsione. A tale scopo, è possibile ricorrere a suffumigi con acqua bollente e bicarbonato oppure ad irrigazioni delle fosse nasali con una soluzione salina. Quest'ultima pratica permette la rimozione del muco, ostacolando la colonizzazione da parte di agenti patogeni, quindi aiuta a prevenire sinusiti, otiti medie, riniti e faringiti. Il lavaggio nasale può essere attuato anche con altri metodi, che includono la doccia micronizzata e gli spray a base di soluzione salina (isotonica o ipertonica), acquistabili in farmacia. Anche l'applicazione di panni umidi e caldi (non troppo!) sui seni paranasali interessati e l'assunzione di bevande calde può aiutare ad alleviare i sintomi della sinusite. Infine, si consiglia di indossare una sciarpa a protezione del viso quando si esce all'aperto.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici