Premessa
Sintomi della tiroide è un modo improprio per definire i sintomi e i segni delle patologie che colpiscono la ghiandola tiroidea.
Lo scopo di questo articolo è elencare, in maniera abbastanza schematica, le principali manifestazioni cliniche delle più comuni malattie della tiroide (le quali, in un Paese come l'Italia, interessano il 20% della popolazione generale)
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Prima di procedere con l'elenco delle varie sintomatologie, è utile rivedere brevemente quali sono queste malattie e per cosa si caratterizzano:
- L'ipertiroidismo. È la diretta conseguenza di una tiroide troppo attiva e che produce ormoni tiroidei in eccesso, anche quando non ce n'è realmente bisogno.
In altre parole, si ha ipertiroidismo quando la ghiandola tiroide produce una quantità di ormoni tiroidei superiore alle esigenze dell'organismo. - L'ipotiroidismo. È l'esatto opposto dell'ipertiroidismo. Quindi, è la diretta conseguenza di una tiroide poco attiva e che non produce una quantità di ormoni tiroidei atta a soddisfare le esigenze dell'organismo.
- Il gozzo. È l'ingrossamento patologico generalizzato della tiroide. La sua insorgenza può associarsi a svariati problemi, tra cui anche i sopraccitati ipertiroidismo e ipotiroidismo.
- La tiroidite. È l'infiammazione della tiroide. Spesso ha un'origine autoimmune.
- I noduli della tiroide. Sono delle protuberanze anomale della ghiandola tiroidea, in genere ben delimitate e circoscritte, aventi più spesso una natura benigna che maligna.
- Il cancro della tiroide. È il tumore maligno della tiroide e rappresenta una delle principali cause di tiroidectomia, che è l'intervento chirurgico di rimozione della tiroide.
Forse i lettori non sanno che…
Secondo un'indagine dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, in tutto il mondo, le persone con una patologia o una disfunzione della tiroide sarebbero circa un miliardo.
Sintomi Ipertiroidismo
Per approfondire, leggi: Sintomi Ipertiroidismo »
La presenza di un eccesso di ormoni tiroidei in circolo - indice di ipertiroidismo - induce vari mutamenti:
- aumenta l'attività cardiaca e il consumo d'ossigeno (dalla prima deriva la seconda),
- favorisce l'innalzamento della temperatura corporea basale,
- incrementa l'attività catabolica del metabolismo
- altera l'equilibrio del sistema nervoso.
Nell'individuo interessato, tali mutamenti sono responsabili di:
- Calo del peso corporeo, a dispetto di un aumento dell'appetito e del cibo introdotto;
- Eccessiva sudorazione, cute calda e vellutata, e intolleranza alle alte temperature;
- Aumento della frequenza cardiaca, aritmie, palpitazioni, ipertensione e ipertrofia del ventricolo sinistro;
- Ansia, nervosismo, irrequietezza, fatica mentale e insonnia;
- Fiato corto, astenia (debolezza muscolare), aumento della frequenza respiratoria e tremori alle mani;
- Oftalmopatia di Graves (si veda anche morbo di Graves o malattia di Basedow); questa comporta occhi sporgenti, occhi gonfi e rossi, dolore oculare, sensibilità alla luce, visione doppia e riduzione della motilità oculare;
- Capelli fragili, fini e sottili;
- Calo della fertilità e del desiderio sessuale;
- Anomalie del ciclo mestruale (flussi ridotti o assenti), nelle donne, e ginecomastia, negli uomini;
- Accelerato transito intestinale, accompagnato da diarrea;
- Ingrossamento della tiroide (gozzo);
- Disturbi del comportamento e difficoltà di apprendimento nei bambini.
Curiosità sull'ipertiroidismo
L'ipertiroidismo è uno dei disturbi endocrino-metabolici più diffusi, insieme al diabete.
Può insorgere a qualsiasi età; tuttavia è particolarmente frequente tra i soggetti di 20-50 anni di sesso femminile e tra gli ultrasessantenni.
Secondo alcune indagini statistiche, negli Stati Uniti, colpirebbe l'1,2% della popolazione e sarebbe conseguente al morbo di Graves in ben il 50-80% dei casi.
In Italia, interesserebbe l'1,2-2% della popolazione e avrebbe un'incidenza sulle donne di almeno 3-4 volte in più, rispetto agli uomini.
Sintomi Ipotiroidismo
Per approfondire, leggi: Sintomi Ipotiroidismo »
Nel feto e nell'essere umano giovane, gli ormoni tiroidei sono fondamentali per il corretto accrescimento corporeo, il giusto sviluppo cerebrale e il regolare accrescimento scheletrico. Di conseguenza, senza un loro apporto adeguato, un individuo di giovane o giovanissima età può presentare un ritmo di crescita estremamente lento, soffrire di dwarfismo (o nanismo ipofisario), manifestare un certo ritardo mentale (il cosiddetto cretinismo) e dimostrare un ridotto sviluppo sessuale.
Nei soggetti di età adulta, le conseguenze dell'ipotiroidismo sono decisamente meno profonde, rispetto alle circostanze precedenti, ma comunque importanti ed evidenti; di norma, consistono in:
- Cute secca e capelli radi e sottili;
- Affaticamento fisico e debolezza muscolare cronica (astenia);
- Zone palpebrali e rime ristrette, sopracciglia scarse, bocca semiaperta e lingua ingrossata. Tali segni conferiscono al volto del paziente con ipotiroidismo l'aspetto inconfondibile e poco intelligente della “facies mixedematosa”;
- Cute fredda e intolleranza alle basse temperature;
- Sonnolenza, letargia, depressione e rallentamento dei processi ideativi;
- Stitichezza, aumento del peso corporeo, gonfiore del viso, pallore, anemia, raucedine e abbassamento del tono della voce;
- Deficit di memoria;
- Diminuzione dell'udito;
- Flussi mestruali abbondanti (menorragia);
- Crampi muscolari, rigidità articolare e gonfiore articolare;
- Bradicardia (riduzione della frequenza cardiaca), riduzione della forza contrattile del cuore e vasocostrizione;
- Aumento dei livelli di lipoproteine a bassa densità (LDL) e trigliceridi nel siero, con conseguente e sensibile aumento del rischio di malattia coronarica.
Curiosità sull'ipotiroidismo
Si calcola che l'ipotiroidismo colpisca in media lo 0,5-1% della popolazione, con una netta prevalenza nel sesso femminile e nelle persone di età avanzata.
La forma di ipotiroidismo più diffusa è l'ipotiroidismo primitivo, ossia l'ipotiroidismo dipendente da un problema insito nella tiroide.
L'ipotiroidismo presenta una spiccata associazione con due malattie genetiche abbastanza note: la sindrome di Down e la sindrome di Turner (malattia esclusiva del sesso femminile).
Sintomi Gozzo
Per approfondire, leggi: Sintomi Gozzo »
Esistono diversi gradi di gozzo:
- gozzo diffuso, se c'è un interessamento totale della tiroide;
- gozzo multinodulare, se c'è un interessamento di più aree della tiroide, ma non totale
- gozzo uninodulare, se c'è un interessamento estremamente limitato della tiroide.
A seconda del grado di gozzo, quest'ultimo può causare:
- Difficoltà di deglutizione (disfagia), dovuta a una compressione e/o deviazione dell'esofago;
- Difficoltà di respirazione (dispnea), successiva a una compressione e/o deviazione della trachea;
- Difficoltà nell'emissione di suoni (disfonia), conseguente a una compressione e/o deformazione della laringe;
- Cefalea;
- Esoftalmo (protrusione patologia del bulbi oculari).
Quando il gozzo è accompagnato da ipotiroidismo o ipertiroidismo, il quadro sintomatologico si arricchisce dei sintomi e dei segni che caratterizzano queste due disfunzioni tiroidee descritte in precedenze.
Breve ripasso della tiroide
La tiroide è una ghiandola endocrina impari, situata nella regione anteriore del collo, alla base della gola.
Grazie agli ormoni che produce (T3, T4 e calcitonina), regola:
- Il metabolismo corporeo (per esempio, ha effetti sul consumo dell'ossigeno; controlla la sintesi e la degradazione del colesterolo; stimola la lipolisi e la lipogenesi; aumenta la glicogenolisi e la gluconeogenesi ecc);
- Lo sviluppo scheletrico e cerebrale, a partire dalla vita fetale;
- La sintesi proteica;
- Lo sviluppo della pelle, dell'apparato pilifero e degli organi genitali;
- Il battito cardiaco;
- La temperatura corporea;
- L'ematopoiesi.
Sintomi Tiroidite
Per approfondire, leggi: Sintomi Tiroidite »
Esistono vari tipi di tiroidite.
Il tipo di tiroidite più noto e diffuso è, senza dubbio, la tiroidite di Hashimoto, una malattia di natura autoimmune; la tiroidite di Hashimoto è responsabile, in prima battuta (cioè agli esordi), di un quadro sintomatologico sovrapponibile a quello dell'ipertiroidismo, e, in seconda battuta (cioè in una fase più avanzata), dei sintomi e dei segni tipici dell'ipotiroidismo.
Altre tipologie importanti di tiroidite sono:
- La tiroidite post-partum, i cui sintomi sono, inizialmente, quelli dell'ipertiroidismo e, in una fase successiva, quelli dell'ipotiroidismo;
- La tiroidite subacuta, che causa gli stessi sintomi dell'ipertiroidismo;
- La tiroidite acuta, che provoca lo stesso quadro sintomatologico dell'ipotiroidismo.
Curiosità sulla tiroidite di Hashimoto
La tiroidite di Hashimoto è il tipo di tiroidite più comune nel Mondo Occidentale.
Negli Stati Uniti, interessa ben 14 milioni di persone, per larga parte di sesso femminile; in Italia, colpisce il 5-15% delle donne e l'1-5% degli uomini.
Oltre a riguardare soprattutto le donne (il rapporto donne malate-uomini malati è di 5-10:1), è più diffusa tra le persone di età adulta: la sua insorgenza durante la seconda decade d'età riguarda l'1-2% della popolazione, mentre la sua insorgenza tra i 50 e i 60 anni interessa il 3-4% delle persone.
Individui particolarmente a rischio di tiroidite di Hashimoto sono coloro che soffrono di altre patologie autoimmuni, come per esempio la celiachia, il morbo di Addison, il diabete mellito di tipo I, l'artrite reumatoide ecc.
Sintomi Noduli Tiroidei
Per approfondire, leggi: Sintomi Noduli Tiroidei »
Nella maggior parte dei casi, i noduli tiroidei sono asintomatici, cioè non causano alcun sintomo.
Se però occupano una posizione scomoda, sono di grandi dimensioni o compaiono in modalità multipla, sono potenzialmente in grado di causare sintomi quali:
- Fastidio e, a tratti, vero e proprio dolore, laddove risiedono;
- Tiroide di grandi dimensioni, evidenziabile da una tumefazione sul collo;
- Difficoltà di deglutizione, dovute alla compressione che esercitano sull'esofago;
- Raucedine;
- Problemi di respirazione, dovuti alla compressione che esercitano ai danno della trachea.
Inoltre, esiste la non comune possibilità che i noduli tiroidei influenzino l'attività ormonale della tiroide, potenziandola o limitandola; quando i noduli tiroidei potenziano la produzione ormonale della tiroide, sono responsabili di un quadro sintomatologico che ricorda quello dell'ipertiroidismo; quando invece limitano la produzione ormonale della tiroide, sono causa degli stessi sintomi e segni indotti dall'ipotiroidismo.
Domande frequenti sui noduli tiroidei
D: Esiste un modo per accorgersi della presenza dei noduli tiroidei?
R: Se superficiali o di grandi dimensioni, e non particolarmente situati in profondità, i noduli tiroidei sono individuabili alla palpazione della tiroide, anche da parte di un mano inesperta.
D: Qual è la probabilità che un nodulo tiroidei evolva in un cancro della tiroide?
R: Statistiche alla mano, l'evoluzione maligna di un nodulo tiroideo benigno riguarda soltanto il 5-10% degli individui con una di queste protuberanze anomale, quindi è abbastanza raro.
Sintomi Cancro Tiroide
Per approfondire, leggi: Sintomi Cancro Tiroide »
Asintomatico nelle fasi iniziali, il cancro alla tiroide può evidenziarsi, in una fase successiva, per:
- L'ingrossamento dei linfonodi laterocervicali;
- La comparsa di raucedine associata alla presenza di gozzo;
- La crescita rapida di un nodulo tiroideo, rappresentante di fatto il tumore maligno;
- La consistenza dura e la scarsa mobilità del sopraccitato nodulo tiroideo;
- Alterazioni della voce;
- Sintomi di ipotiroidismo.
Curiosità sul cancro della tiroide
Il cancro della tiroide colpisce soprattutto le persone aventi tra i 20 e i 50 anni e di sesso femminile.
Secondo alcune indagini statistiche, in Italia rappresenterebbe l'1-2% di tutti i tumori maligni e interesserebbe, annualmente, circa 9.000 persone.