Sintomi Morbo di Parkinson: Decorso, Sintomi Finali e Altri Disturbi

Sintomi Morbo di Parkinson: Decorso, Sintomi Finali e Altri Disturbi
Ultima modifica 11.05.2023
INDICE
  1. Sintomi del Periodo Intermedio
  2. Disturbi Neuropsicologici
  3. Disfunzione Autonomica
  4. Sintomi Ultime Fasi

Sintomi del Periodo Intermedio

In un arco di tempo generalmente lungo, ma non uguale per tutti, aumentano disturbi indotti da malattia. Il modo di camminare diventa caratteristico e comune a tutti malati: i passi sono brevissimi, a piedi quasi uniti, le ginocchia leggermente piegate e la fatica riguarda soprattutto l'inizio della deambulazione, che avviene in modo stentato. Dopodiché, una volta avviata, la persona prosegue velocemente, quasi di corsa.

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La rigidità dei muscoli comincia a provocare disagio, specialmente se invase la zona del collo. I movimenti diventano sempre più lenti e questa condizione ostacola modo evidente lo svolgimento delle normali attività quotidiane, come lavarsi, mettersi le scarpe o scrivere. Cambia anche la mimica facciale, che diviene più rigida, e non priva di espressione, e gradualmente vi può essere un importante aumento della quantità di saliva in bocca, poiché i muscoli responsabili della deglutizione perdono la loro originaria efficienza.

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Disturbi Neuropsicologici

Depressione

Il morbo di Parkinson porta spesso con sé disturbi dell'umore. Tra questi, la manifestazione più comune è la depressione che può precedere la sintomatologia motoria o si manifesta entro un anno dall'esordio della malattia. Altre volte, invece, tutti i sintomi tipici della depressione, dall'apatia alla mancanza di interesse per le attività gratificanti o all'angoscia, compaiono quando la malattia è già in uno stadio avanzato.

Le crisi d'ansia così come un atteggiamento stabilmente apatico possono rappresentare dei campanelli di allarme o manifestarsi anche molto dopo la diagnosi.

Per tentare di spiegare il motivo della ricorrenza della depressione nelle persone affette da morbo di Parkinson, sono state ipotizzate due teorie:

  1. Nella prima, la depressione viene considerata come "reattiva", dovuta alla progressiva disabilità funzionale;
  2. Nella seconda, la depressione viene considerata come parte integrante della patologia, intesa come alterazione primaria delle amminepresenti nel cervello.

Disfunzioni Cognitive

Accanto alla depressione, un altro sintomo che può comparire nel morbo di Parkinon è il rallentamento delle funzioni cognitive, caratterizzato da lievi problemi di memoria e difficoltà nell'esecuzione di attività che richiedano programmazione e organizzazione. Tra le funzioni più compromesse, la concentrazione e le capacità decisionali, specialmente negli stadi avanzati e nelle persone anziane.

Ancora non è noto, però, se questo tipo di demenza che occorre nel morbo di Parkinson, classificata come demenza degenerativa primaria, sia parte integrante della patologia. Da alcune indagini è emerso che gli individui colpiti da malattia di Parkinson presenterebbero un coesistente morbo di Alzheimer.

Bradifrenia

Un altro sintomo di tipo psichico del morbo di Parkinson, può essere la bradifrenia, ovvero: lentezza nell'elaborazione di concetti e nessi logici, con rallentamento generalizzato dei processi di pensiero, senza necessariamente presentare deficit nell'accuratezza degli stessi. Al contempo, il paziente affetto da malattia di Parkinson può presentare difficoltà di concentrazione e scarsa attenzione. Questo sintomo, proprio per le sue caratteristiche, difficilmente si distingue dalla demenza, anche se la memoria e le capacità cognitive rimangono inalterate, a differenza di ciò che accade, invece, agli individui affetti da demenza.

Disfunzione Autonomica

Oltre ai sintomi motori e psichici descritti, il morbo di Parkinson, essendo una malattia cronica e progressiva – suscettibile, quindi ad un'ampia variabilità – può essere caratterizzato anche da sintomi a livello dell'apparato gastro-intestinale, cardiovascolare e genito-urinario, che nel loro insieme vengono raggruppati sotto il termine disfunzione autonomica.

Disfagia

Per quanto riguarda il sistema gastro-intestinale, nelle fasi più avanzate della malattia di Parkinson, a causa di una disfunzione del controllo dei muscoli della lingua, della faringe e dell'esofagol'atto della deglutizione può risultare compromesso. La deglutizione è un movimento automatico complesso, dove i muscoli della bocca e della lingua devono muoversi in maniera coordinata tra di loro per spingere il cibo dalla cavità buccale orale all'esofago. Se questo meccanismo risulta alterato, l'individuo ha difficoltà a deglutire cibi solidi, ma anche farmaci in compresse, di conseguenza compare come disturbo il reflusso gastro-esofageo.

Scialorrea

Un disturbo correlato alla riduzione dell'atto della deglutizione è anche la scialorrea, un eccessivo accumulo di saliva nella cavità orale dovuto proprio al fatto che il soggetto affetto da morbo di Parkinson non riesce a deglutirla.

Stipsi

Un altro disturbo, altamente invalidante, che spesso si manifesta negli individui affetti da malattia di Parkinson, è la stipsi, provocata da una diminuita motilità intestinale, ma anche dal fatto che vi è difficoltà nella coordinazione dell'atto motorio complesso della defecazione, che proviene dall'azione sinergica tra la muscolatura diaframmatica pelvica ed addominale.
Per questo motivo l'individuo soffrirà di un problema espulsivo legato alla mancanza di coordinazione di questi muscoli e all'assenza di rilassamento dei muscoli della pelvi. Il problema può essere alleggerito attraverso norme di corretta alimentazione, preferibili all'uso dei lassativi.

Calo Ponderale

I sintomi gastrointestinali descritti, insieme alla disfagia e all'energia consumata a causa delle discinesie, possono indurre ad una riduzione di peso, a volte anche significativa. Anche il coinvolgimento della malattia di aree cerebrali che controllano l'appetito e il peso (ipotalamo) è probabile concorra al calo ponderale.

Disturbi Urinari

Per quanto riguarda il sistema genitourinario, il morbo di Parkinson può comportare:

  • Urgenza della minzione, causata dalla difficoltà nel coordinare il rilassamento del piano perinealee la contrazione della muscolatura della vescica. Di conseguenza, è frequente il bisogno di urinare, perché la vescica non si svuota mai del tutto o perché si avverte lo stimolo di urinare anche quando la vescica non è ancora piena;
  • Difficoltà a dare inizio alla minzione;
  • Incapacità di svuotare completamente la vescica (ritenzione urinaria): si manifesta raramente e sopraggiunge quando viene a mancare il rilasciamento del piano perineale.

Altri Disturbi

Nel corso della malattia, a partire dalle prime fasi, ma più di frequente negli stadi avanzati, possono comparire disturbi non strettamente relative al movimento.

Tra questi rientrano:

Negli uomini, può subentrare un deficit dell'erezione.

Occorre segnalare che se i sintomi sistemici si manifestano, non presentano le stesse caratteristiche in tutti i soggetti e non inducono necessariamente disabilità nell'individuo, soprattutto se questi è ben controllato dal punto di vista terapeutico.

Sintomi Ultime Fasi

Sintomi Finali Morbo di Parkinson

Anche dopo numerosi anni dalla prima comparsa dei sintomi, l'equilibrio comincia ad essere seriamente compromesso, perché sono meno efficienti i muscoli che consentono al dorso di drizzarsi e di correggere, mediante movimenti impercettibili, eventuali sbandamenti.

Il problema si evidenzia, in particolare, quando la persona deve cambiare direzione, mentre cammina oppure sta ferma in piedi. Quando subentra questo deficit diventa alto il rischio di cadute.

Blocco della Deambulazione

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Durante la deambulazione si può evidenziare un fenomeno chiamato "freezing gait" o "congelamento dell'andatura": mentre sta camminando la persona si blocca all'improvviso e i suoi piedi appaiono incollati al pavimento. Questa eventualità espone ad un alto pericolo di cadute.

Disartria (Disturbo Motorio del Linguaggio)

La voce subisce modifiche importanti: diventa flebile, con poche modulazioni e monotona. Il volume della voce, della fonazione e dell'articolazione della parola subiscono una riduzione. Inoltre, vi è la tendenza ad accelerare l'emissione dei suoni, sovrapponendo sillabe e omettendo la fine delle parole.

Sbalzi Pressione Sanguigna

Quando il morbo di Parkinson, è in una fase conclamata, possono svilupparsi disordini a livello del sistema cardiovascolare. In particolare, nel periodo post-prandiale, è possibile manifestare ipotensione ortostatica, che consiste in una marcata riduzione della pressione arteriosa durante i cambi di posizione (es. la persona di mette in piedi).

Questo sintomo è particolarmente spiacevole sia per l'individuo colpito sia per i familiari, che vedono il malato accasciarsi improvvisamente a terra privo di sensi. Un rimedio a questo sintomo del morbo di Parkinson può essere quello di consumare pasti poco abbondanti, ma frequenti, bere un caffè e fare una piccola pausa dopo pranzo. Si deve, invece, evitare l'assunzione di alcol.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici