Sintomi Colesterolo Alto: Come accorgersene?

Sintomi Colesterolo Alto: Come accorgersene?
Ultima modifica 13.11.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Sintomi e Complicanze
  4. Cosa Fare?

Generalità

Nelle fasi iniziali, il colesterolo alto (o ipercolesterolemia) è una condizione pressoché asintomatica, cioè non comporta vere e proprie manifestazioni indicative della sua presenza.

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L'unica eccezione è rappresentata dall'ipercolesterolemia familiare omozigote: in questo caso, già dall'infanzia di notano depositi di colesterolo nella pelle, nei tendini e intorno alla cornea dell'occhio, oltre a placche lipidiche.

In uno stadio avanzato, se il colesterolo alto non viene gestito in modo adeguato, può dare segno di sé con dolore toracico e forte senso di oppressione o costrizione, crampi durante una camminata, confusione mentale e cefalea. L'ipercolesterolemia è, infatti, uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Più precisamente, occorre temere un aumento del colesterolo trasportato dalle lipoproteine a bassa densità o LDL, comunemente chiamato "colesterolo cattivo". Se è in eccesso, questo tende ad accumularsi sulle pareti dei vasi sanguinei, formando ispessimenti e placche, che ostacolano il corretto flusso del sangue e possono portare a ischemie vascolari. Al contrario, il colesterolo HDL ("colesterolo buono" veicolato da lipoproteine ad alta densità) abbassa tale rischio: le particelle di HDL aiutano a ripulire l'organismo dal colesterolo, che trasportano al fegato per l'eliminazione.

Cos’è

Colesterolo: cos'è (in breve)

Il colesterolo è una sostanza presente in tutto l'organismo e necessaria per la vita: è un componente importantissimo della membrana plasmatica che delimita le cellule e partecipa alla sintesi di ormoni steroidei, bile e vitamina D. Tuttavia, quando è presente in eccesso, può causare gravi problemi alla salute.

Cause di Colesterolo Alto

Un aumento del colesterolo totale nel sangue può essere dovuto a motivi genetici (es. ipercolesterolemia familiare), ipotiroidismo, epatopatie, disturbi che determinano stasi biliare, sindrome nefrosica, insufficienza renale cronica, alcolismo, diabete mellito e assunzione di farmaci, come corticosteroidi, contraccettivi e certi antibiotici.

Sintomi e Complicanze

Colesterolo Alto: quali sintomi comporta?

Il colesterolo alto non provoca di per sé alcun sintomo al paziente, fatta eccezione per i rarissimi casi di ipercolesterolemia familiare omozigote, dove - a causa degli elevatissimi livelli di colesterolo ematico (600 - 1200 mg/dL) - si apprezzano, sin dall'infanzia:

  • Depositi di colesterolo nella pelle, nei tendini e nella cornea (archi cornei);
  • Placche lipidiche (xantomi e xantelasmi) all'interno della pelle su gomiti, ginocchia e natiche.

Come si riconosce l'Ipercolesterolemia?

Il colesterolo alto non è facilmente riconoscibile, in quanto pressoché asintomatico; tuttavia, le forme più gravi di ipercolesterolemia determinano l'insorgenza di alcuni segni clinici.

Il colesterolo alto può comportare, infatti, un suo deposito in certi distretti. Oltre a favorire la formazione delle placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni, con aumento del rischio cardiovascolare (il che non rappresenta un sintomo, bensì una complicanza), questo accumulo può interessare sia la cute, sia i tendini muscolari predisponendo allo sviluppo di xantomi e xantelasmi.

  • Xantomi

Gli xantomi sono placchette o noduli, di colore giallo-arancione e dall'aspetto cereo, dovuti ad accumulo di lipidi appena sotto la superficie cutanea. Tali lesioni sono espressione di un alterato metabolismo lipidico, generalmente di natura sistemica. Gli xantomi si riscontrano, in particolare, nei soggetti con elevati livelli ematici di colesterolo e di trigliceridi e possono essere presenti in pazienti affetti da dislipidemie, disordini linfoproliferativi, ostruzione cronica delle vie biliari e cirrosi biliare primaria. Oltre che nella cute, gli xantomi possono localizzarsi anche a livello dei tendini.

Per quanto riguarda il colesterolo alto, va segnalato che gli xantomi si manifestano prevalentemente nelle varianti di ipercolesterolemia familiare: queste malattie determinano livelli ematici di colesterolo talmente alti da predisporre alla formazione di depositi periferici.

  • Xantelasmi

Altri depositi di materiale lipidico in sede sottocutanea, associato all'ipercolesterolemia è lo xantelasma, un'antiestetica lesione papulosa o nodulare di colore giallognolo-biancastro, che insorge a livello della palpebra inferiore e superiore.

Gli xantelasmi hanno l'aspetto di una morbida placca piana e rotondeggiante, nettamente delimitata sotto la pelle; possono presentarsi su una o entrambe le palpebre, in particolare in corrispondenza dell'angolo interno di quelle superiori, nella zona più vicina al naso (canto interno).

Gli xantelasmi possono essere il segno di disturbi del metabolismo lipidico che comportano un aumento di lipidi e colesterolo nel sangue. Possono manifestarsi, inoltre, in caso di cirrosi biliare primaria, pancreatite, ipotiroidismo e alcuni tumori.

Colesterolo Alto e Rischio Cardiovascolare

Pur non arrecando, almeno apparentemente, alcun sintomo o disturbo al paziente, il colesterolo alto rappresenta uno dei principali fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, a cui viene riconosciuto il triste primato di essere la principale causa di morte nei Paesi industrializzati.

In particolare, il colesterolo alto è forse l'elemento eziologico più importante nella comparsa dell'ATEROSCLEROSI, una malattia degenerativa delle arterie di grosso e medio calibro, a cui sottrae progressivamente elasticità e portata.

Nelle pareti interne di un'arteria colpita dall'aterosclerosi si nota la presenza di lesioni infiammatorie/cicatriziali, a livello delle quali si organizzano depositi di lipidi e cellule immunitarie. A causa di questi depositi, l'arteria diviene più incline alla rottura e costituisce un ostacolo alla normale circolazione del sangue, riducendo in maniera più o meno importante la quantità di ossigeno e nutrienti disponibili per i tessuti a valle dell'ostruzione.

Similmente al colesterolo alto, che - insieme all'ipertensione, al sovrappeso, alla resistenza all'insulina, al fumo, alla sedentarietà e ai disordini alimentari da eccessi calorici (specie con surplus di colesterolo, grassi saturi, alcol e zuccheri) - rappresenta uno dei principali fattori di rischio per la sua comparsa, l'aterosclerosi è, nelle sue fasi iniziali, assolutamente asintomatica.

Oggi sappiamo che in una grossa percentuale di individui i processi aterosclerotici iniziano già in età pediatrica o al massimo entro i 20 anni di età; i depositi lipidici e le alterazioni istologiche a livello delle arterie tendono quindi ad aggravarsi con il passare del tempo ed a perdere la caratteristica di reversibilità (processi fibrotici). Solo decenni più tardi, indicativamente dai 50 anni in poi, le placche aterosclerotiche raggiungono dimensioni tali da dar luogo a temibili complicanze, come:

 Tra i sintomi più allarmanti di queste malattie ricordiamo:

  • Dolore toracico con forte senso di oppressione o costrizione (come se un macigno gravasse sul proprio petto o fosse stretto da una morsa), soprattutto durante forti stress psicofisici,
  • Zoppia e crampi durante una camminata;
  • Confusione mentale;
  • Cefalea.

In un lontano studio del 1953, condotto su cadaveri di giovani soldati statunitensi deceduti nella guerra di Corea, William F. Enos ed i suoi collaboratori notarono che - sebbene questi soldati non avessero sintomi di malattia cardiovascolare:

  • Il 35% del campione presentava un qualche visibile ma insignificante restringimento di uno o più vasi coronarici;
  • Il 39% presentava una stenosi (restringimento dovuto all'ispessimento della placca aterosclerotica) tra il 10 e il 90%;
  • Il 3% presentava una stenosi completa di uno o più vasi coronarici.

Solamente il 23% dei soldati vantava arterie coronarie macroscopicamente normali.

Dal 1953 molti altri studi hanno confermato come il processo aterosclerotico inizi già in età pediatrica e come la sua insorgenza ed evoluzione siano correlati ai valori di colesterolemia: tanto più questi sono elevati e tanto maggiore è il rischio. Inoltre, valori elevati di colesterolo in età pediatrica sono predittivi di valori elevati in età adulta.

Cosa Fare?

Come intervenire in caso di Colesterolo Alto

Se da un lato il colesterolo alto è un nemico insidioso, poiché non prodice segni o sintomi diretti, dall'altro è facilmente identificabile attraverso un semplice esame del sangue.

Lo sapevate che…

La misura dei livelli di colesterolo nel sangue (colesterolemia) è uno degli esami che vengono prescritti con più frequenza per valutare lo stato del sistema circolatorio di una persona.

Per questo, il monitoraggio periodico dei livelli di colesterolo, a partire dai 20 anni di età, costituisce una pratica saggia e raccomandabile.

In linea generale, a partire dalla seconda decade di vita si consiglia di ripetere l'esame ogni cinque anni, anche in assenza di sintomi, salvo diversa indicazione medica; ad esempio, in caso di colesterolo alto o predisposizione familiare all'ipercolesterolemia, il medico potrebbe consigliare analisi più frequenti.

Alti livelli di colesterolo nel sangue devono essere trattati con:

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici