Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la Sideremia
  3. Perché si Misura
  4. Valori Normali
  5. Sideremia Bassa - Cause
  6. Sideremia Alta - Cause
  7. Come si misura
  8. Preparazione
  9. Interpretazione dei risultati

Generalità

La sideremia indica la quantità di ferro presente nel sangue.

Più correttamente, la sideremia rileva la concentrazione del ferro cosiddetto di "trasporto", misurando la quantità del minerale legato alla transferrina.


Cos'è la Transferrina

La transferrina è la proteina deputata a trasportare il ferro all'interno dell'organismo.

Grazie alla transferrina, dal fegato e dall'intestino, il ferro viene distribuito - tramite il circolo sanguigno - ai tessuti che ne hanno bisogno.


La sideremia consente di stabilire lo stato delle riserve di ferro nel nostro corpo.

sideremia

Il test viene effettuato con un semplice prelievo di sangue.
Normalmente, i livelli della sideremia in un organismo adulto si aggirano attorno ai 105 mcg per decilitro di sangue (dove mcg o µg = microgrammi).

I valori normali sono un poco più elevati negli uomini rispetto alle donne, e possono variare anche in relazione all'età del soggetto.
Valori anomali di sideremia possono denunciare condizioni patologiche. In particolare:

  • Una Sideremia Bassa può dipendere da: ridotto apporto con la dieta o aumento delle richieste (gravidanza e crescita rapida nei bambini); eccessiva perdita di sangue per emorragie; condizioni in cui il ferro viene assorbito in maggior misura dai tessuti (malattie infettive, neoplasie ecc.).   
  • Una Sideremia Alta può dipendere da: eccessivo assorbimento dall'intestino; trasfusioni di sangue ripetute.

Cos'è la Sideremia

Il ferro è un elemento molto importante per l'organismo, poiché risulta indispensabile per il trasporto dell'ossigeno ai tessuti e per la formazione di alcuni enzimi.


Il ferro è un costituente dell'emoglobina, che trasferisce l'ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici attraverso il sangue, e della mioglobina, che assolve allo stesso compito nel tessuto muscolare


La sideremia indica la concentrazione del ferro “di trasporto” presente nel sangue.

Nel torrente ematico il ferro non circola liberamente, ma si trova legato in parte a una proteina vettrice, chiamata transferrina, in parte inglobato nell'emoglobina e in parte associato ad altre proteine minori (come la ferritina).
La sideremia misura la quantità di ferro legata alla transferrina. Dal momento che quest'ultima può esistere in una forma satura (cioè associata al ferro) oppure libera, il valore di sideremia fornisce un'indicazione anche sulla quota della proteina legata al ferro.

Cosa misura

Il test misura la sideremia, cioè la concentrazione di ferro circolante nel sangue, non legato all'emoglobina (il cosiddetto “ferro di trasporto”). In base ai valori rilevati, il medico valuterà se i suoi livelli sono nella norma.
In un individuo adulto sano, sono presenti circa 3-5 grammi di ferro totale, di cui:

  • Una parte si trova nei globuli rossi (ferro legato all'emoglobina);
  • Una parte viene immagazzinata come deposito e costituisce le riserve dell'organismo (ferro legato a ferritina ed emosiderina);
  • Una parte rappresenta il “ferro di trasporto” (ferro legato alla transferrina), che, attraverso il sangue, è veicolato dal fegato e dall'intestino ai tessuti che ne hanno bisogno.

In conclusione, essendo la quota di ferro libero nel sangue trascurabile, la sideremia misura, di fatto, il ferro legato alla transferrina.

Cosa indica il ferro “di trasporto” (legame ferro-transferrina)?

Nei confronti della quantità totale di ferro presente nell'organismo (valutata intorno ai 4-5 grammi e contenuta soprattutto nell'emoglobina dei globuli rossi e nella mioglobina dei muscoli), il valore della sideremia rappresenta una frazione trascurabile sul piano quantitativo, ma assolutamente importante su quello funzionale. Il ferro trasportato dalla transferrina è, infatti, essenziale per i normali processi di formazione dell'emoglobina, quindi dei globuli rossi.
Il ferro associato alla transferrina proviene da varie stazioni metaboliche, come:

  • Mucosa intestinale (dove viene assorbito);
  • Midollo osseo (dove viene incorporato nei globuli rossi);
  • Fegato (dove viene immagazzinato);
  • Milza (dove le emazie invecchiate vengono degradate e il ferro riciclato).

Il legame ferro-transferrina è piuttosto stabile, ma l'interazione con specifici recettori, permette la facile cessione del minerale alle cellule nel momento del bisogno.


Metabolismo del ferro (in breve)

Il ferro viene introdotto nell'organismo con gli alimenti e viene assorbito nell'intestino dopo essere stato trasformato dai succhi digestivi dello stomaco.

Una volta assorbito a livello intestinale, il ferro è veicolato nel sangue dalla transferrina e trasportato agli organi di deposito (principalmente il fegato), dove si lega alla ferritina.

Perché si Misura

Il dosaggio della sideremia serve a controllare se i livelli di ferro rientrano nella norma.

Quando il test è indicato

Il dosaggio della sideremia non fa parte degli esami di routine, ma viene indicato nei casi in cui i valori di emoglobina ed ematocrito risultano anomali.

Il test può essere utile per determinare le cause di un'eventuale anemia e viene richiesto anche durante un trattamento per la carenza di ferro, in modo da valutare se la cura è efficace o per decidere quando interromperla.
Nei bambini che hanno ingoiato accidentalmente delle tavolette a base di ferro, il dosaggio del minerale nel sangue è l'unico metodo per determinare la gravità dell'avvelenamento.
La sideremia può essere usata, insieme alla capacità ferro-legante totale (TIBC), come esame di screening per l'emocromatosi, al fine di consentire il riconoscimento precoce della malattia.

Perché viene misurata?

Il test della sideremia può essere richiesto dal medico qualora siano sospettati nel paziente livelli di ferro nel sangue eccessivi o troppo bassi.

  • Bassi livelli di ferro possono causare anemia e sono generalmente dovuti a situazioni di carenza (ridotto apporto con la dieta o aumento delle richieste) o cattivo assorbimento; inoltre, possono segnalare sanguinamenti ingenti o prolungati, gravidanza, crescita rapida (nei bambini), malattie infettive, neoplasie e infarto miocardico acuto
  • Livelli elevati di ferro possono essere dovuti, invece, a terapie trasfusionali prolungate o, raramente, all'ingestione di una dose eccessiva di ferro (generalmente nei bambini). La sideremia risulta aumentata anche in sindromi emolitiche, talassemia, anemia perniciosa, aplasia midollare, anemia sideroblastica, etilismo cronico, patologie renali, epatite acuta e cirrosi epatiche.

Per diagnosticare una carenza di ferro non è sufficiente un solo esame; pertanto il test della sideremia è generalmente accompagnato ad altri esami, come la TIBC (acronimo di “Total Iron Binding Capacity”, ovvero capacità totale di legare il ferro), eccetto nei casi di sospetto avvelenamento da ferro.

Valori Normali

In condizioni normali, i valori di sideremia nell'uomo variano dai 53 ai 167 mcg per decilitro di sangue, mentre nella donna i valori sono lievemente inferiori (49-151 mcg/dl).

Oltre che dal sesso, i valori sono influenzati anche dall'età, dall'ora del giorno, dalle circostanze ambientali (come il flusso mestruale, in cui decresce) e dall'assunzione di determinati farmaci o integratori a base di ferro (che devono essere assolutamente sospesi nei 2-3 giorni che precedono l'esame).

Ancor più semplicemente, mangiare grandi quantità di carne rossa (come quella di cavallo o di bue) nelle 24-48 ore precedenti l'esame può sfalsare i risultati.

Sideremia Bassa - Cause

Una sideremia bassa si riscontra in diverse situazioni:

Le cause di una riduzione del ferro nel sangue possono essere anche:

Sintomi associati alla sideremia bassa

Una carenza di ferro può provocare sintomi che possono includere:

Sideremia Alta - Cause

Una sideremia alta è conseguenza comune di queste condizioni:

  • Eccessiva introduzione di ferro mediante numerose trasfusioni di sangue;
  • Insufficiente utilizzazione di ferro a livello midollare (anemie aplastiche, anemie megaloblastiche ecc.);
  • Eccessiva lisi dei globuli rossi (anemie emolitiche);
  • Necrosi cellulare degli organi di deposito del ferro (come nell'epatite virale acuta e nella cirrosi epatica);
  • Emocromatosi (malattia ereditaria caratterizzata da un assorbimento eccessivo di ferro, che si deposita in tutto l'organismo, soprattutto nel fegato, nel pancreas e nella pelle, danneggiandoli);
  • Emosiderosi (eccessivo accumulo di ferro).

Alti livelli di sideremia possono essere dovuti anche a:

Sintomi associati alla sideremia alta

Come si misura

Tipo di campione

Il campione da analizzare è costituito da sangue prelevato dal braccio.

Prelievo del Campione

Per effettuare il test della sideremia è sufficiente prelevare, attraverso una puntura, un campione di sangue dalla vena di un braccio.

Preparazione

L'esame si effettua attraverso un semplice prelievo di sangue, dopo un digiuno di almeno 10 ore.

Di solito, il prelievo si esegue al mattino, quando la sideremia raggiunge livelli superiori rispetto ai serali.

Quali fattori possono influenzare i risultati

Per almeno i 2-3 giorni che precedono il prelievo, è bene sospendere l'assunzione di tavolette o pastiglie a base di ferro (in caso contrario, i valori risulterebbero falsati).
Pillole anticoncezionali, preparazioni a base di estrogeni, forte assunzione di bevande alcoliche, metildopa e cloramfenicolo possono provocare un aumento nei livelli di ferro.

L'ACTH, la colchicina, la deferoxamina, la meticillina ed il testosterone possono causare, invece, abbassamenti della sideremia.


Sideremia e ciclo circadiano

I livelli di ferro presenti in circolo seguono un ciclo circadiano, essendo decrescenti nel corso della giornata fino alle 21 circa per aumentare e raggiungere i valori massimi tra le 7 e le 10 del mattino.

Variazioni ancora maggiori sono state osservate nelle determinazioni effettuate in giorni diversi.

Interpretazione dei risultati

Il semplice dosaggio della sideremia, considerata anche la notevole variabilità dei suoi valori, non ha una grossa rilevanza clinica, mentre diventa molto utile se associato ad altri esami, come la ferritinemia e la transferrinemia, che aiutano a costruire un quadro più completo del metabolismo ferrico nell'organismo.
Per valutare in modo più preciso un'alterazione dei livelli di ferro nel sangue, e comprenderne meglio la possibile causa, quindi, bisogna tenere conto anche della ferritina e della transferrina.

  • La ferritina indica la situazione delle riserve di ferro dell'organismo: un valore basso è ritenuto l'indicatore più precoce di un impoverimento dei depositi dell'oligoelemento.
  • La transferrina è la molecola che trasporta il ferro in circolo. Oltre alla transferrina, è possibile calcolare la sua capacità totale di legare il ferro, detta TIBC.

Una carenza di ferro provoca l'aumento della transferrina e della TIBC, quindi l'aumento del valore di TIBC indica un reale aumento del fabbisogno di ferro da parte dell'organismo, come avviene, ad esempio, in tutte le anemie da carenza di ferro, in gravidanza, durante l'allattamento e nel bambino durante la crescita.

Come leggere l'esame

I valori di riferimento della sideremia non sono univoci, in quanto possono cambiare in funzione dell'età del paziente, del sesso e anche dei metodi analitici e dalla strumentazione in uso nei vari laboratori.

Per questo motivo, è preferibile consultare i range specifici indicati per ogni analisi direttamente sul referto. Si ricorda, inoltre, che è importante che i risultati vengano valutati nell'insieme dal medico di fiducia, che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.


  Sideremia TIBC/Transferrina Ferritina
Carenza di Ferro Basso Alto Basso
Emocromatosi Alto Basso Alto
Malattie croniche Basso Basso Normale/Alto
Anemia emolitica Alto Normale/Basso Alto
Anemia sideroblastica Normale/Alto Normale/Basso Alto
Avvelenamento da
ferro
Alto Normale Normale

Quali sono i trattamenti nel caso di valori alterati della sideremia?

Per riportare la sideremia ai valori normali, occorre trattare la causa di base. La terapia più adeguata viene indicata, pertanto, dal medico. Al contempo, è possibile attuare una dieta corretta e specifica.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici