Respirazione Metacorporea: cos'è, a cosa serve e benefici

Respirazione Metacorporea: cos'è, a cosa serve e benefici
Ultima modifica 20.02.2023

Respirazione metacorporea: cos'è e a cosa serve

La respirazione metacorporea è una particolare modalità di ventilazione attraverso la quale è possibile stabilire un nuovo e più appagante contatto con la propria componente emozionale.

Il respiro, dolcemente guidato, è lo strumento che permette l'accesso al proprio mondo interiore, favorendo la liberazione di energie bloccate e la manifestazione delle componenti emozionali ad esse collegate.

E' un'esperienza gioiosa e divertente, ma anche profonda e stimolante, con dolcezza e gradualità aiuta a sviluppare un diverso modo per affrontare paure, disagi, ansia, stress.

Non per nulla, la respirazione metacorporea viene anche colloquialmente definita il "respiro che guarisce".

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La respirazione metacorporea è una tecnica di prevenzione e benessere psicofisico.

Si basa sul concetto che il nostro corpo è la sede delle nostre emozioni, favorendo così il ripristino del naturale livello di energia, un maggior benessere psicofisico ed emozionale ed una presa di coscienza delle proprie naturali potenzialità.

Non si tratta di una terapia medica o psicologica, ma è il naturale processo verso lo scioglimento di blocchi e tensioni per liberare la parte più sana e creativa di ogni individuo.

Dopo una seduta di respirazione metacorporea, il corpo, la mente ed il sistema nervoso sono in uno stato di profondo rilassamento, consapevolezza ed energia.

<<Il diritto di essere persona nasce con il primo respiro>> - cit. Lowen.

Benefici e vantaggi della respirazione metacorporea

Sono ormai numerosi glli studi scientifici che hanno osservato i benefici e i vantaggi riferiti alle varie tecniche di respirazione consapevole, di derivazione quasi esclusivamente orientale - ad es. il Pranayama dello Yoga.

L'efficacia di queste tecniche può essere elevata, ma ciò dipende molto dai parametri che si intende analizzare. Se parliamo di stress, dei maccnismi che stanno alla base del suo eccesso e quindi delle conseguenze negative che può arrecare nel cronico, le tecniche di respirazione consapevole si dimostrano un'arma vincente.

Un interessante approfondimento chiamato "Physiology of long pranayamic breathing: neural respiratory elements may provide a mechanism that explains how slow deep breathing shifts the autonomic nervous system"* ha portato alla luce alcuni meccanismi che stanno alla base delle proprietà psico- e neuro-terapeutiche di tali pratiche.

È stato dimostrato che la respirazione pranayamica, una vera e propria "manipolazione del movimento respiratorio", contribuisce ad instaurare una risposta fisiologica caratterizzata da:

Resta da comprendere più a fondo il meccanismo di come la respirazione pranayamica interagisca con il sistema nervoso, influenzando il metabolismo e le funzioni autonomiche.

La nostra ipotesi è che la respirazione lenta e profonda volontaria ripristini funzionalmente il sistema nervoso autonomo attraverso segnali inibitori indotti dallo stiramento e correnti di iperpolarizzazione - propagate attraverso il tessuto sia neurale che non neurale - che sincronizza gli elementi neurali nel cuore, nei polmoni, nel sistema limbico e nella corteccia cerebrale.

Durante l'inspirazione, lo stiramento del tessuto polmonare produce segnali inibitori per azione dei recettori di stiramento a lento adattamento (slowly adapting stretch receptors o SARs) e corrente di iperpolarizzazione per azione dei fibroblasti.

È noto che sia gli impulsi inibitori che la corrente di iperpolarizzazione sincronizzano gli elementi neurali che portano alla modulazione del sistema nervoso e alla diminuzione dell'attività metabolica indicativa dello stato parasimpatico.

Questa descrizione teorica descriverebbe, almeno in parte, il meccanismo fisiologico comune alla base del pranayama, chiarendo il ruolo del sistema respiratorio e cardiovascolare sulla modulazione del sistema nervoso autonomo.