Prostatite Cronica
Ultima modifica 27.01.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Prostatite Cronica Batterica
  3. Prostatite Cronica Non Batterica
  4. Prostatite Asintomatica
  5. Altri articoli su 'Prostatite'

Introduzione

Prostatite: Cos’è?

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La prostatite è l'infiammazione della ghiandola prostatica, un piccolo organo dell'apparato genitale maschile situato in prossimità della vescica e posto a stretto contatto con l'uretra.

I Tipi di Prostatite

Oltre alla prostatite acuta di origine batterica – argomento dell'articolo presente al link sottostante – esistono anche:

  • La prostatite cronica di origine batterica;
  • La prostatite cronica di origine non-batterica;
  • La prostatite asintomatica.

Vale la pena ricordare ai lettori che la più recente classificazione delle prostatiti (1999, formulata da NIDDK) distingue la prostatite cronica non-batterica in due sottotipi patologici: la sindrome dolorosa pelvica cronica infiammatoria (prostatite di tipo IIIA) e la sindrome dolorosa pelvica cronica non infiammatoria (prostatite di tipo IIIB).

Argomento di questo articolo saranno le prostatiti croniche e la variante asintomatiche.

Per approfondire: Prostatite Acuta Batterica

Prostatite Cronica Batterica

Cos'è la Prostatite Cronica Batterica?

La prostatite cronica di origine batterica – nota anche come prostatite di tipo II o prostatite cronica batterica – è l'infiammazione della prostata a comparsa graduale, indotta da un'infezione locale a carattere tipicamente persistente.

Rispetto alla forma acuta, la prostatite cronica batterica è una condizione medica più lieve, ma di durata decisamente più lunga (almeno 3 mesi).

Epidemiologia: quanto è diffusa la Prostatite Cronica Batterica?

La prostatite cronica batterica rientra nell'elenco delle prostatiti croniche, gruppo a cui appartiene anche la forma cronica non-batterica con i suoi due sottotipi.

Secondo un interessante studio statistico, ben 20 uomini su 100 svilupperebbero, almeno una volta nella vita, una prostatite cronica; tuttavia, sempre secondo il medesimo studio, soltanto il 10% di questi soggetti soffrirebbe di una forma a eziologia batterica.
Pertanto, rispetto alle altre forme di prostatite cronica, quella a origine batterica è una condizione meno comune.

Prostatite Cronica Batterica: le Cause

La prostatite cronica batterica può essere:

È doveroso precisare che, raramente, le prostatiti acute dovute a un'infezione sessualmente trasmissibile comportano la cronicizzazione dell'infiammazione; mentre è più comune che diventino croniche le prostatiti derivanti da un'infezione delle vie urinarie.

Prostatite Cronica Batterica: i Fattori di Rischio

Aumentano il rischio di sviluppare una prostatite cronica batterica fattori come:

Prostatite Cronica Batterica: Sintomi e Complicanze

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I sintomi e i segni della prostatite cronica batterica assomigliano alle manifestazioni tipiche della forma acuta batterica; di diverso rispetto a quest'ultima hanno che compaiono gradualmente (nella prostatite acuta insorgono invece in modo improvviso e brusco), sono in generale meno severi (per esempio, non si associano a febbre molto alta) e, infine, vanno e vengono (ossia alternano periodi in cui sembrano scomparsi a periodi in cui sono particolarmente evidenti).

Entrando nello specifico, il quadro sintomatologico tipico della prostatite cronica batterica include:

Complicanze

In assenza di trattamenti adeguati, da una prostatite cronica batterica possono scaturire diverse complicazioni, tra cui:

  • L'incapacità di urinare;
  • La formazione di un ascesso prostatico (un ascesso è una raccolta circoscritta di pus). Si tratta di una complicazione molto rara;
  • Batteriemia o, nei casi particolarmente sfortunati, sepsi.

Non esistono evidenze scientifiche certe a supporto della tesi secondo cui la prostatite cronica di origine batterica favorirebbe lo sviluppo di una qualche neoplasia a carico della prostata.

Quando rivolgersi al medico?

Un uomo dovrebbe rivolgersi al proprio medico curante e affidarsi alle sue indicazioni, se lamenta:

  • Episodi di febbre associati a insoliti dolori in sede pelvica, inguinale, scrotale ecc.
  • Episodi di eiaculazione dolorosa;
  • Problemi urinari (può essere uno solo o possono essere più d'uno di quelli citati in precedenza).

Diagnosi Prostatite Cronica Batterica: come riconoscerla?

Di norma, l'iter diagnostico per l'individuazione della prostatite cronica batterica e della sua precisa causa (il batterio scatenante) comincia da un accurato esame obiettivo, accompagnato da un'attenta anamnesi; quindi, prosegue con la cosiddetta esplorazione rettale digitale (ERD)  e la palpazione dei linfonodi inguinali; infine, termina con: esami del sangue, esami delle urine, analisi di laboratorio su un campione di liquido prostatico (ottenuto dopo il massaggio della prostata), spermiocoltura, tampone uretrale (finalizzato alla ricerca di infezioni sessualmente trasmissibili) e, talvolta (dipende molto dall'esito delle indagine precedente), esame urodinamico, ecografia prostatica transrettale e cistoscopia.

Una ricerca diagnostica così approfondita trova spiegazione anche nell'esigenza, da parte del medico curante, di escludere le condizioni dai sintomi simili (in primis le prostatiti croniche non batteriche).

Esplorazione rettale digitale (ERD)

Durante l'esplorazione rettale digitale, il medico (in genere, un urologo) esamina manualmente lo stato di salute della prostata, inserendo con delicatezza nell'ano, fino a raggiungere l'intestino retto, un dito opportunamente lubrificato e protetto da un guanto.

Dal momento che la prostata risiede appena davanti al retto, il medico che sta eseguendo l'esame può così apprezzare al tatto la superficie superiore della ghiandola prostatica.

Se all'esame palpatorio la ghiandola risulta allargata, tenera e dolorosa, è molto probabile che la prostata sia infiammata o, comunque, non sia in perfetta salute.

Per approfondire: Esplorazione Rettale della Prostata: in cosa consiste?

Prostatite Cronica Batterica: Cura e Rimedi

Similmente al trattamento della forma acuta, anche la cura della prostatite cronica batterica si fonda su una terapia antibiotica ad hoc.

La gestione terapeutica delle prostatite croniche batteriche è complessa, per almeno due motivi:

  • La scarsa sensibilità della prostata ai farmaci antibiotici. È dovuta a una ridotta capacità di penetrazione della capsula prostatica da parte degli antibiotici attualmente disponibili.
    La scarsa sensibilità della prostata agli antibiotici è un ostacolo anche al trattamento delle prostatiti acute batteriche.
  • La recidività che caratterizza le infiammazioni croniche della prostata, in particolare quelle a origine batterica.
    Per ridurre al minimo il rischio di recidiva, è fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni mediche sulla durata della terapia antibiotica e sulla modalità d'assunzione dei farmaci.

Quale Antibiotico usare contro la Prostatite Cronica Batterica?

Tra gli antibiotici più efficaci nel penetrare la capsula prostatica (quindi adatti al trattamento delle infezioni), figurano:

Il medico sceglie l'antibiotico da somministrare al paziente in base all'agente infettivo responsabile della prostatite cronica: chiaramente, opta per quello che più adatto all'eliminazione del batterio causa dell'infezione.

Per approfondire: Farmaci per la Cura della Prostatite

Durata della Terapia Antibiotica

La durata della terapia antibiotica per una prostatite cronica batterica varia da paziente a paziente: infatti, in alcuni casi, sono sufficienti 6-8 settimane di terapia; in altri casi, servono 12 settimane (3 mesi) di assunzioni; in altri casi ancora, occorrono 6 mesi, se non di più, di cure.

In genere, quando la terapia antibiotica si protrae dai 5-6 mesi in su, le assunzioni si svolgono nell'arco di 2-3 settimane per ogni mese di trattamento.

Rimedi Contro i Sintomi

Per alleviare alcuni sintomi tipici della prostatite cronica batterica, in particolare il dolore e i disturbi urinari, i medici consigliano di:

Cura della Complicanze

  • La formazione di un ascesso prostatico rende necessario un piccolo intervento chirurgico, per drenare il pus.
  • La batteriemia e la sepsi richiedono una cura antibiotica ulteriore, da aggiungersi a quella contro i patogeni responsabili della prostatite cronica e da eseguirsi in ambito ospedaliero, sotto la stretta osservazione di un medico. Batteriemia e sepsi, infatti, rappresentano due emergenze mediche e come tali richiedono l'intervento immediato di personale specializzato esperto in materia.
  • Infine, l'incapacità di urinare costringe i pazienti a ricorrere all'uso del catetere vescicale, per svuotare la vescica.

Prostatite Cronica Batterica: la Prognosi

Secondo diverse indagini mediche, la prognosi in caso di prostatite cronica batterica ha maggiori probabilità di essere favorevole, quando diagnosi e terapia sono tempestive.

Prevenzione Prostatite Cronica Batterica: Cosa Fare?

Per la prevenzione della prostatite cronica batterica, è importante:

  • Assumere acqua in quantità adeguate alle esigenze dell'organismo;
  • Provvedere con attenzione all'igiene intima;
  • Evitare, o quanto meno limitare, le attività che possono determinare traumi perineali (es: equitazione);
  • Curare tempestivamente le infezioni alle vie urinarie;
  • In occasione di rapporti sessuali a rischio, adottare le opportune precauzioni (es: usare il preservativo).

Prostatite Cronica Non Batterica

Prostatite Cronica Non Batterica: Cos’è ed Quanto è Diffusa?

La prostatite cronica di origine non-batterica – altrimenti nota come sindrome dolorosa pelvica cronica, prostatite di tipo III o anche prostatite cronica abatterica – è l'infiammazione della prostata a comparsa graduale e dal carattere persistente, che non è associata alla presenza di infezioni batteriche locali a carico della ghiandola prostatica ("non-batterica" significa proprio assenza di infezione batterica in corso).

Conosciuta  e classificata negli anni '60 come prostatodinia ("prostat-" sta per "prostata" e "-odinia" per "dolore"), la prostatite cronica di origine non-batterica è il tipo di prostatite più diffuso nella popolazione maschile: le statistiche, infatti, riportano che costituisce il 90-95% delle diagnosi di infiammazione della ghiandola prostatica.

Come riportato nell'introduzione, dal 1999, i medici distinguono due sottotipi di prostatite cronica non-batterica: la sindrome dolorosa pelvica cronica infiammatoria (o prostatite di tipo IIIA) e la sindrome dolorosa pelvica cronica non-infiammatoria (o prostatite di tipo IIIB).

Sindrome Dolorosa Pelvica Cronica Infiammatoria

Prende il nome di sindrome dolorosa pelvica cronica infiammatoria la prostatite cronica non-batterica per effetto della quale nel liquido prostatico, nello sperma e nell'urina, sono presenti grandi quantità di globuli bianchi; la presenza di ingenti quantità di globuli bianchi indica uno stato infiammatorio in corso.

Sindrome Dolorosa Pelvica Cronica Non Infiammatoria

Assume il nome di sindrome dolorosa pelvica cronica non-infiammatoria la prostatite cronica non-batterica in conseguenza della quale nel liquido prostatico, nello sperma e nell'urina sono presenti tracce di globuli bianchi; la presenza esigua di globuli bianchi denota una blanda infiammazione in corso.

Prostatite Cronica Non Batterica: le Cause?

Per il momento, le precise cause della prostatite di tipo III sono poco chiare; tuttavia, le teorie in proposito non mancano:

  • Secondo alcuni esperti, a causare la prostatite cronica di origine non-batterica sarebbe un problema alle terminazioni nervose (nervi) della prostata;
  • Secondo altri ricercatori, la prostatite cronica di tipo III avrebbe una natura autoimmune. In altre parole, dipenderebbe da un malfunzionamento del sistema immunitario, il quale riconosce come estranea la ghiandola prostatica e la aggredisce;
  • Secondo altri medici ancora, a provocare la sindrome dolorosa pelvica cronica sarebbero particolari circostanze, quali i traumi in corrispondenza della prostata, l'eccesso di stress, il quotidiano sollevamento di carichi pesanti e la pratica intensiva di sport ad alto impatto (es: corsa, salto in alto, pallavolo, pallacanestro ecc,).

Essendo sconosciute le cause scatenanti, qualsiasi possibile conclusione sui fattori di rischio risulta impossibile.

Prostatite Cronica Non Batterica: i Sintomi

Fatta eccezione per la febbre (che è sempre assente), i sintomi e i segni della prostatite cronica non-batterica sono sovrapponibili ai sintomi e ai segni delle prostatiti di origine batterica; pertanto, chi soffre di sindrome dolorosa pelvica cronica può lamentare: problemi urinari, dolore all'area pelvica, all'inguine e/o allo scroto, eiaculazione dolorosa, dolore durante la defecazione, malessere provocato dai movimenti intestinali, emospermia ecc.

Esattamente come per le prostatiti batteriche, anche per la prostatite cronica di origine non-batterica mancano prove scientifiche che dimostrino un suo collegamento con le neoplasie della prostata.

Curiosità

In alcuni individui, la prostatite cronica di origine non-batterica è responsabile di un certo grado di disfunzione erettile e calo del desiderio sessuale.

Diagnosi Prostatite Cronica Non Batterica: come riconoscerla?

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In genere, per diagnosticare la prostatite cronica non-batterica i medici si servono degli stessi esami e test di laboratorio, a cui ricorrerebbero in presenza di una sospetta prostatite batterica; del resto, l'unico modo per sapere se un'infiammazione della prostata ha un'origine batterica o non-batterica è ricercare la presenza di batteri nel sangue, nelle urine e nel liquido prostatico.

L'assenza di batteri in questi liquidi organici, combinata alla sintomatologia tipica di un'infiammazione della ghiandola prostatica, depone a favore della prostatite cronica di origine non-batterica.

Prostatite Cronica Non Batterica: Cura e Rimedi

Attualmente, non esiste una cura specifica per la prostatite cronica non-batterica.

I pazienti affetti da tale patologia, però, possono contare su diversi trattamenti e rimedi sintomatici, dove per "sintomatici" s'intende che "alleviano i sintomi".

Trattamenti Sintomatici: Farmaci

La terapia sintomatica della prostatite cronica non-batterica si basa fondamentalmente sull'utilizzo di alcuni farmaci, tra cui:

  • Alfa-bloccanti (es: tamsulosin e alfuzosin). Rilassando la muscolatura liscia di vescica e prostata, questi medicinali hanno l'effetto di mitigare i disturbi urinari.
  • Antidolorifici come paracetamolo o i FANS.
  • Lassativi. Diversi studi clinici hanno dimostrato che l'impiego di lassativi in alcuni pazienti con prostatite cronica di origine non-batterica ha indotto un miglioramento del quadro sintomatologico.
  • Antibiotici come i fluorochinoloni, le tetracicline e i macrolidi.

È doveroso precisare che, da diversi anni, è in atto un dibattito relativo all'uso degli antibiotici: per alcuni medici la terapia antibiotica avrebbe significato, mentre per altri sarebbe inutile, se non addirittura potenzialmente dannosa.

Breve approfondimento

La terapia antibiotica sembrerebbe avere effetto in presenza di sindrome dolorosa pelvica cronica infiammatoria, quindi quando la prostatite cronica non-batterica è di tipo IIIA.

Altri Rimedi Sintomatici

Tra i trattamenti sintomatici per la prostatite cronica non-batterica, figurano anche rimedi naturali e tecniche di medicina alternativa; precisando che non per tutti esiste un'evidenza scientifica a favore del loro effettivo potere terapeutico, questi ulteriori trattamenti sintomatici includono:

Prostatite Cronica Non Batterica: le Complicanze

Come molte condizioni croniche che causano un dolore persistente, difficile da curare in maniera specifica e tendente a ripresentarsi di tanto in tanto, la prostatite cronica di origine non-batterica è spesso responsabile di episodi di depressione e ansia. Secondo i medici, possibili soluzioni alla depressione e all'ansia da dolore cronico-persistente sono: i gruppi di supporto per persone con disturbi analoghi e l'impiego di antidepressivi naturali.

Prostatite Cronica Non Batterica: la Prognosi

Formulare una prognosi in caso di prostatite cronica di origine non-batterica è molto difficile, in quanto tale condizione si comporta in modo diverso da paziente a paziente: in alcuni uomini, il quadro sintomatologico migliora sensibilmente nell'arco di circa 6 mesi di terapia; in altri uomini, il miglioramento della sintomatologia è moderato e non avviene prima di un anno di cure; in altri uomini ancora, sintomi e segni scompaiono per qualche tempo, salvo poi ricomparire, talvolta anche in modo evidente.

Prostatite Asintomatica

Prostatite Asintomatica: Cos’è e Come si Cura?

Conosciuta anche come prostatite di tipi IV o prostatite asintomatica infiammatoria, la prostatite asintomatica è l'infiammazione della prostata che, negli uomini interessati, non produce alcun sintomo (il termine "asintomatica" significa proprio "assenza di sintomi").

La prostatite asintomatica rientra a tutti gli effetti tra le infiammazioni della prostata, in quanto dall'esame dello sperma e del liquido prostatico emerge la presenza di globuli bianchi, segno distintivo di un processo infiammatorio in corso.

I medici non hanno ancora compreso i motivi per cui la condizione in questione sia asintomatica.

È da segnalare una certa associazione tra prostatite asintomatica e disturbi come l'iperplasia prostatica benigna (o prostata ingrossata) e l'infertilità.

In genere, la prostatite asintomatica non richiede alcun tipo di trattamento.

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  1. Prostatite;
  2. Infiammazione della prostata;
  3. Infezione alla prostata;
  4. Farmaci per la cura della prostatite;
  5. Prostatite - Erboristeria.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza