Prick Test Allergie: Skin Prick test e Prick by Prick test

Prick Test Allergie: Skin Prick test e Prick by Prick test
Ultima modifica 09.03.2021
INDICE
  1. Cos’è il Prick Test
  2. A Cosa Serve
  3. Prick Test: Come si Esegue
  4. Avvertenze e Controindicazioni
  5. Interpretazione dei Risultati
  6. Prick by Prick Test
  7. Intradermoreazione

Cos’è il Prick Test

Il prick test è un'indagine diagnostica allergologica semplice, sicura e poco costosa; per questo motivo, in genere, rappresenta l'esame di prima scelta di fronte al sospetto di un'allergia.

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Il prick test viene frequentemente utilizzato per lo screening degli allergeni di origine alimentare ed inalatoria, quali ad esempio: pollini, muffe, peli di animali, acari della polvere e veleno di insetti.

Per l'identificazione delle allergie cutanee, come quella al nichel, si utilizza, invece, il cosiddetto patch test.

Per accertare l'allergia si pone a contatto con la cute una goccia di estratto dell'allergene che si sospetta essere implicato nella reazione e successivamente si punge la zona con un apposito ago. Nel caso la persona sia allergica, si osserva la comparsa di un caratteristico pomfo circondato da un'area di rossore.

Il prick test è affidabile, facilmente eseguibile e del tutto indolore.

A Cosa Serve

Il prick test è un test di reazione cutanea, che si esegue cioè a contatto con la cute, impiegato per la diagnosi delle allergie, di qualunque tipo. In particolare, il prick test permette di individuare la maggior parte degli allergeni e, per questo motivo, è l'esame più utilizzato di fronte al sospetto di un'allergia: non può essere sostituito, ma solo accompagnato da altri test eseguiti in relazione al tipo di allergie.

Il prick test viene effettuato anche in ambito pediatrico a partire dall'anno di età, mentre nei bambini più piccoli è poco utile per la scarsa reattività cutanea.

Prick Test: Come si Esegue

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  • Il prick test si esegue sulla cute della superficie flessoria dell'avambraccio; in caso di eczema o lesioni cutanee in tale sede, e nei bambini più piccoli, l'esame può essere eseguito sulla pelle del dorso.
  • I punti sottoposti ad indagine vengono segnati con un pennarello. Sulla cute corrispondente viene quindi posta una goccia di estratto allergenico diluito.
  • Tale goccia viene attraversata da una lancetta sterile (un minuscolo spillo), fatto penetrare per circa 1 mm nell'epidermide (prick in inglese significa pungere).
  • Dopo un minuto, la goccia viene asportata con un pezzetto di carta assorbente.
  • Dopo 15-30 minuti, si osserva la risposta cutanea al prick test. L'esame è considerato positivo se compare un pomfo di diametro uguale o superiore ai 3 mm, circondato da un alone eritematoso (arrossamento), generalmente pruriginoso.

Cosa sapere prima del Prick Test

L'affidabilità del prick test è fortemente influenzata dall'operatore. Per questo motivo, è essenziale il rispetto dei seguenti accorgimenti:

  • Tramite il prick test è possibile testare un numero elevato di allergeni: in tal caso, le singole gocce vanno applicate ad una distanza non inferiore ai 3/5 centimetri.
  • Per aumentare l'affidabilità del prick test diventa fondamentale l'esecuzione di un paio di punturine anche su due gocce di controllo: la prima a base di soluzione salina e la seconda a base di istamina all'1%. A differenza di quest'ultima, la risposta alla soluzione salina deve sempre risultare negativa; viceversa, la risposta all'istamina deve sempre essere positiva. Se ciò non accade, ad esempio per una scarsa o eccessiva sensibilità cutanea, il prick test non è affidabile ed è necessario ricorrere ad altre indagini allergologiche.
  • La reattività cutanea della metà superiore del dorso è superiore di quella della metà inferiore della schiena, a sua volta superiore rispetto all'avambraccio.
  • La reattività cutanea aumenta durante la pollinazione.
  • Nelle donne la reattività cutanea è maggiore durante le mestruazioni.
  • Il prick test va eseguito esclusivamente su cute sana.
  • La lancetta pungidito dev'essere rinnovata ad ogni puntura per evitare contaminazioni tra i diversi allergeni. Analogo discorso per la strisciolina di garza utilizzata per asportare la goccia di allergene.

L'accuratezza diagnostica del prick test dipende dalla qualità degli allergeni utilizzati.

Avvertenze e Controindicazioni

L'esame può dare risultati sfalsati, se viene eseguito in presenza di affezioni cutanee o quando la persona sta seguendo una cura con antistaminici o cortisonici.

L'esame è Sicuro? Il Prick Test provoca Dolore?

Il prick test è un'indagine diagnostica sicura, indolore e ben tollerata. Il prurito dato dall'eventuale reazione allergica, in genere, non dura più di un'ora. Solo in rare occasioni possono comparire reazioni avverse gravi (malessere, difficoltà respiratorie, nausea e vomito, calo pressorio fino allo shock).

Si consiglia pertanto di non eseguire il prick test nei pazienti con storia di anafilassi. Le persone ad alto rischio di reazioni allergiche devono eseguire il test in una struttura ospedaliera, con personale sanitario munito di farmaci di pronto soccorso, come cortisonici, antistaminici ed adrenalina.

Interpretazione dei Risultati

Cosa Significano i Risultati del Prick Test

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Nel caso la persona sia allergica ad un determinato allergene, si osserva la comparsa di un caratteristico pomfo circondato da un'area di rossore. Lo specialista valuta anche l'intensità della reazione, che viene poi espressa a livello quantitativo con una serie di segni +: si va da +, per indicare una reazione blanda, a ++++, per indicare una reazione molto intensa.

I Risultati del Prick Test sono Affidabili?

Il prick test è un esame molto sensibile (> 90%), il cui valore diagnostico è soprattutto negativo: pertanto, di fronte ad un risultato negativo si è in grado di escludere la sensibilizzazione allergica nei confronti dell'allergene.

Per contro, il prick test è gravato da una scarsa specificità e potere predittivo positivo (50-85%): ciò significa che un test positivo non è in grado di assicurare l'effettiva presenza di un'ipersensibilità del paziente, per cui la diagnosi finale di allergia dovrà sempre poggiare su altri test.

E' importante ricordare che stiamo parlando di allergie, dato che il prick test non è in grado di evidenziare la presenza di eventuali intolleranze alimentari, ma solamente di reazioni dipendenti dalle IgE.

Prick by Prick Test

Nei casi di sospetta allergia alimentare, di fronte ad un prick test negativo è possibile ricorrere ad un esame assai simile, chiamato prick by prick test. Durante tale indagine, anziché utilizzare un estratto allergenico diluito (solitamente in glicerina), si ricorre direttamente all'alimento fresco. Pertanto, lo spillo viene immerso nel cibo da testare e successivamente fatto penetrare nell'epidermide del paziente per effettuare il prick test secondo le procedure appena descritte.

Il vantaggio del prick by prick test è che con questa tecnica si supera il limite di una possibile scarsa stabilità della soluzione allergenica, ed il conseguente rischio di falsi negativi. Il prick by prick test è particolarmente utile, quindi, in presenza di una discrepanza tra la storia clinica del paziente ed i risultati del prick test. Similmente a quest'ultimo, il prick by prick test mantiene una bassa specificità, con in più il problema della mancata standardizzazione della fonte alimentare e dell'approvvigionamento dell'alimento fresco.

Intradermoreazione

Si tratta di una variante prick test, più sensibile, ma meno specifica. In questo caso, l'allergene non viene applicato, bensì iniettato nel derma, utilizzando una piccola siringa. Si valuta il risultato, nelle successive 24-72 ore: se nella sede di inoculazione compare una tumefazione arrossata, che può essere accompagnata prurito, la persona è allergica.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici