Presbiacusia: Cos'è, Cause e Sintomi

Presbiacusia: Cos'è, Cause e Sintomi
Ultima modifica 21.12.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cause
  3. Classificazione
  4. Sintomi e Disturbi Correlati
  5. Diagnosi
  6. Trattamento

Generalità

Che cos'è la Presbiacusia

La presbiacusia è la riduzione o la perdita della capacità uditiva correlata all'invecchiamento. Con molta probabilità, la presbiacusia è uno dei deficit sensoriali che si manifestano più comunemente negli anziani.

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Trattandosi di una forma d'ipoacusia, la presbiacusia è caratterizzata da una ridotta sensibilità uditiva (più o meno spiccata), dal rallentamento dell'elaborazione centrale dello stimolo sonoro, dalla difficoltà di localizzazione delle fonti sonore e dalla difficoltà nel comprendere una conversazione, specialmente in luoghi particolarmente rumorosi. Appare quindi chiaro come questo deficit possa influire in maniera decisamente negativa sulla vita dell'anziano.

Generalmente, il deficit uditivo che si manifesta in caso di presbiacusia è sia di tipo qualitativo che di tipo quantitativo e tende a procedere e ad evolversi in maniera piuttosto lenta. Inizialmente, infatti, il paziente può trovare difficoltà nel percepire solo determinati tipi di suoni (di solito, le frequenze più elevate), in seguito, invece, la riduzione dell'udito tende ad accentuarsi e a peggiorare.

Solitamente, la presbiacusia diventa un disturbo evidente a partire dai 65 anni di età in poi e si manifesta con un'incidenza maggiore nei pazienti di sesso maschile rispetto a quelli di sesso femminile.

Cause

Cosa provoca la Presbiacusia?

Come accennato, la presbiacusia è legata a fattori inerenti l'età del paziente. A tal proposito, è bene precisare che la riduzione dell'udito che si manifesta con l'avanzare dell'età, ma la cui causa risiede in fattori diversi da quelli legati ai processi di senescenza, non può essere definita presbiacusia. Tuttavia, molto spesso, risulta alquanto difficile riuscire a individuare con esattezza quali siano i fattori direttamente responsabili del deficit uditivo.

Ad ogni modo, con l'avanzare dell'età - quindi con l'invecchiamento - sono diverse le alterazioni che si possono verificare a carico dell'apparato uditivo e che possono poi portare all'insorgenza di presbiacusia. Fra queste ricordiamo:

  • Ispessimento della membrana timpanica;
  • Degenerazione delle cellule dell'organo del Corti (un organo localizzato nel dotto cocleare, responsabile della trasmissione dell'impulso sonoro a livello centrale);
  • Perdita di elasticità della membrana basilare della coclea;
  • Riduzione del numero di ciglia presenti nel sistema uditivo;
  • Processi degenerativi che si verificano a livello delle articolazioni ossiculari;
  • Alterazione della stria vascolare che inizialmente si manifesta alla base e all'apice della coclea, per poi arrivare a colpire anche le zone centrali;
  • Compressione delle fibre nervose provocata de fenomeni di iperostosi.

Alla luce di quanto detto, si può intuire come la presbiacusia possa essere causata dalle alterazioni legate all'età che si verificano nell'orecchio interno, mentre quelle che si manifestano a livello dell'orecchio medio e dell'orecchio esterno sembrano influire in maniera molto inferiore nell'eziologia di questa forma di deficit uditivo legata all'età.

Classificazione

Suddivisione delle Forme di Presbiacusia

Le differenti forme di presbiacusia attualmente conosciute possono essere suddivise in funzione della parte di orecchio interno colpita e del conseguente tipo di danno che ha portato al deficit uditivo.

Sulla base di questa classificazione possiamo pertanto distinguere:

  • Presbiacusia neurale, dovuta ad alterazioni della membrana basilare e caratterizzata da una progressiva difficoltà nel distinguere le parole.
  • Presbiacusia sensoriale, caratterizzata da una degenerazione che si manifesta soprattutto a livello cocleare.
  • Presbiacusia striale o metabolica, caratterizzata dalle alterazioni che si possono manifestare a livello della stria vascolare.
  • Presbiacusia mista, nella quale il deficit uditivo è provocato non da un singolo meccanismo patogenetico, bensì da un insieme di diversi tipi di degenerazioni e alterazioni che possono insorgere in differenti distretti dello stesso apparato uditivo.
  • Presbiacusia indeterminata.

Sintomi e Disturbi Correlati

Come si manifesta la Presbiacusia?

I sintomi iniziali della presbiacusia, di solito, sono lievi. Il paziente, infatti, presenta difficoltà nel percepire solo determinati tipi di suoni ad alta frequenza e, generalmente, tende a non darvi peso.

Con l'avanzare del tempo, però, l'individuo fatica a percepire anche i suoni a frequenze più basse, fino ad arrivare a comprendere con elevata difficoltà anche le conversazioni, specialmente se queste avvengono fra più persone e/o in presenza di rumori circostanti.
Inoltre, non è raro che i pazienti affetti da presbiacusia soffrano anche di altri disturbi uditivi, quali acufeni e disturbi dell'equilibrio.

Infine, visto il modo marcato con cui la presbiacusia può influire negativamente sulla vita dell'anziano, spesso i pazienti che ne soffrono possono andare incontro a isolamento sociale e fenomeni depressivi.

Diagnosi

Come si Diagnostica la Presbiacusia?

La diagnosi di presbiacusia può essere fatta con esattezza attraverso l'esame audiometrico. I pazienti affetti da questo deficit uditivo, infatti, presentano un tipico innalzamento della soglia uditiva nell'area delle alte frequenze che viene messo in evidenza dall'esame audiometrico tonale.

Inoltre, la presbiacusia solitamente si manifesta bilateralmente.

Trattamento

Come può essere trattata la Presbiacusia?

Purtroppo, non esistono farmaci specifici e nemmeno una cura definitiva per il trattamento della presbiacusia. Tuttavia, vi sono alcuni approcci terapeutici che si possono seguire per cercare di migliorare la capacità uditiva e la capacità di comunicazione dei pazienti affetti da questo disturbo.

Più nel dettaglio, si può ricorrere all'impiego di apparecchi acustici e impianti cocleari.

Gli apparecchi acustici sono dispositivi elettronici in grado di rilevare il suono grazie alla presenza di un microfono. Il suono viene poi amplificato da un apposito amplificatore e inviato all'orecchio tramite un altoparlante.

Gli impianti cocleari sono indicati per chi non trae beneficio dall'impiego dei suddetti apparecchi acustici; questi ausili devono essere inseriti chirurgicamente nell'orecchio del paziente.

Mentre gli apparecchi acustici si limitano ad amplificare e a veicolare il suono nell'orecchio, gli impianti cocleari sono progettati per svolgere la funzione della parte di orecchio interno alterata o degenerata, inviando direttamente le informazioni al nervo cocleare che, pertanto, non dev'essere danneggiato, ma perfettamente funzionante.

In alcuni casi, inoltre, i suddetti impianti possono essere utilizzati anche in associazione agli apparecchi acustici esterni.

Infine, per il paziente affetto da presbiacusia, potrebbe essere utile associare ai sopra citati approcci terapeutici una riabilitazione uditiva che preveda anche l'insegnamento o il potenziamento della capacità di riconoscere e interpretare il linguaggio labiale.

Ad ogni modo, sarà il medico a stabilire - su base strettamente individuale - quale è la migliore strategia terapeutica da adottare per ciascun paziente, sia in funzione del tipo di danno che ha causato la presbiacusia, sia in funzione del grado di severità del deficit uditivo presentato dallo stesso paziente.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista