Ultima modifica 20.04.2020

Cosa sono e perché compaiono

Le perdite da impianto sono delle leggerissime perdite vaginali di sangue, che si possono presentare all'inizio della gravidanza. Perdite da impiantoLa loro origine è del tutto fisiologica (benigna), poiché dipende dall'impianto dell'ovulo fecondato nell'utero: l'invasione della cavità endometriale da parte della blastocisti - che penetra nella decidua basale e in essa si accresce rapidamente - provoca una lesione dei tessuti e dei vasi sanguigni locali, che produce una piccola emorragia; il sangue che non penetra nelle lacune dell'endometrio ma si riversa nella cavità uterina dà origine alle perdite da impianto.

Caratteristiche e sintomi associati

Si tratta di un'emorragia lieve, che dà origine a perdite irregolari rosate o marroncine. Talvolta, le perdite da impianto si associano a un leggero dolore crampiforme all'utero.

Non tutte le gestanti sperimentano tale segno, che a dire il vero compare abbastanza raramente (nel 20-30% delle donne incinte). Pertanto, una donna può essere in stato interessante anche se non ha sperimentato alcuna perdita da impianto.

Se presenti, le perdite da impianto fanno la loro comparsa circa quattro settimane dopo l'ultima mestruazione e durano da poche ore a un paio di giorni. Per questo motivo, le perdite da impianto possono essere confuse con le normali mestruazioni; per la stessa ragione, alla prima ecografia ostetrica alcune donne scoprono che la loro gravidanza è iniziata un mese prima di quanto pensassero.

Va comunque ribadito che l'entità del flusso e degli eventuali crampi associati risulta generalmente più lieve di quanto si prova con il comune flusso mestruale. Le perdite, per esempio, possono limitarsi a secrezioni mucose rosate.

Cosa può simulare una perdita da impianto?

Occorre precisare che lievi perdite (spotting) si possono manifestare anche per ragioni indipendenti dalla gravidanza; ad esempio, leggere infiammazioni o infezioni vaginali, cervicali o uterine, così come transitori squilibri ormonali, possono determinare perdite anomale nella seconda metà del ciclo mestruale. Una visita ginecologica è auspicabile per inquadrare meglio l'origine di tali perdite.