Ultima modifica 25.02.2020

Generalità

Il morbo di Basedow è la più comune causa di ipertiroidismo a livello mondiale, con un'incidenza media che - pur soggetta ad ampie variazioni geografiche - si aggira tra l'1,5 ed il 3% della popolazione.

Conosciuto anche come morbo di Graves o gozzo tossico diffuso (visto l'aumento uniforme del volume tiroideo, con assenza di formazioni nodulari) il morbo di Basedow predilige soprattutto le donne, con un rapporto maschi/femmine di 1:5-10. Morbo di BasedowNonostante possa manifestarsi a qualsiasi età, la malattia è più frequente oltre i sessant'anni e nel terzo - quarto decennio di vita.

Sintomi

Per approfondire: Sintomi Morbo di Basedow


L'esordio della malattia può accompagnarsi a sintomi piuttosto sfumati, con difficoltà a riconoscerne la natura nell'immediatezza. I primi a comparire sono soprattutto i disturbi di ordine psichico, che si mantengono anche nella fase conclamata del morbo di Basedow; il paziente può così lamentare ansietà, difficoltà all'addormentarsi, emotività eccessiva, irritabilità, inquietudine, facile preoccupazione per motivi irrilevanti o del tutto assenti, depressione, disturbi dell'ideazione, tremori e facile affaticabilità mentale.

Nel quadro conclamato, il morbo di Basedow si accompagna agli altri tipici sintomi della tireotossicosi: tachicardia, aritmie (fino alla fibrillazione atriale), debolezza, intolleranza al caldo con copiosa sudorazione, episodi di arrossamento del volto e del collo, disturbi mestruali fino all'amenorrea, calo della libido e della fertilità, disturbi dell'alvo con frequenti episodi diarroici, aumentato volume della tiroide (gozzo), fiato corto, onicolisi (fragilità delle unghie con tendenza a fissurarsi), tremori alle mani con oscillazioni rapide, fini ed irregolari, e calo ponderale nonostante l'iperfagia, che può in alcuni casi determinare un aumento di peso (Basedow grasso).

Tipico del morbo di Graves è anche il cosiddetto esoftalmo, una condizione in cui gli occhi protrudono all'infuori, divenendo sporgenti e fissi fino a donare al viso - in uno stadio avanzato ed in assenza di trattamento - un aspetto "spiritato". I sintomi oculari precoci, che precedono l'esoftalmo vero e proprio, si limitano ad un'aumentata lacrimazione, con fotofobia, irritazione corneale e/o congiuntivale, e sensazione di sabbia negli occhi.


Sintomi Morbo di Graves

Il collo del paziente affetto da morbo di Basedow può presentare un rigonfiamento nella regione anteriore a causa del gozzo (aumento, uniforme ma non sempre presente, della ghiandola tiroide).

Molti di questi sintomi possono rimanere sfumati nel paziente anziano, eccetto quelli astenici, cardiovascolari e miopatici, che tendono invece ad accentuarsi. Inoltre, la storia della malattia non ha generalmente un andamento uniforme, ma si caratterizza per l'alternanza di remissioni e recidive, talvolta particolarmente intense (crisi o tempesta tireotossica).

Cause

Pur rimanendo sconosciuta sotto molti aspetti, l'origine del morbo di Basedow è sostanzialmente su base autoimmune ed è influenzata da un'importante componente genetica ed ereditaria. Nel siero dei pazienti è infatti possibile ritrovare anticorpi anomali diretti prevalentemente contro il recettore del TSH (ormone ipofisario che stimola la sintesi degli ormoni tiroidei); il legame cronico di questi anticorpi con il recettore del TSH ricalca gli effetti stimolatori dell'ormone sull'attività ghiandolare. Ne consegue una tireotossicosi da iperattivazione funzionale della tiroide, con aumento in circolo di entrambi gli ormoni tiroidei (FT4 ed FT3) e blocco del TSH (quasi sempre indosabile visto il noto effetto feedback negativo esercitato dagli ormoni tiroidei). Ancora piuttosto oscuro rimane il motivo di questo attacco anticorpale.

Diagnosi

Per porre diagnosi di morbo di Basedow, oltre all'esame clinico del paziente (ricerca dei sintomi e dei fattori di rischio sopraelencati), è fondamentale il dosaggio degli ormoni tiroidei, del TSH e degli anticorpi antitiroidei, associato ad immagini ecografiche della tiroide con ecocolordoppler (per indagarne la vascolarizzazione). A differenza del passato l'esame scintigrafico non è normalmente richiesto.

Trattamento

Vedi anche: Farmaci per la cura del Morbo di Graves – Basedow


La terapia del Morbo di Basedow ha lo scopo di ridurre la quantità di ormoni tiroidei circolanti e a tal fine si avvale di farmaci tireostatici, le tionamidi, con azione immunosoppressiva. Questi medicinali sono rappresentati dal metimazolo, dal propiltiouracile (preferito in gravidanza) e, in seconda istanza, da carbonato di litio e propranololo.

La terapia farmacologica del morbo di Basedow dev'essere protratta a dosi gradualmente decrescenti e - con posologia calibrata sul singolo paziente in base all'aggressività della malattia - protratta sino alla remissione clinico ormonale della sindrome da ipertiroidismo (6-24 mesi). Quando il trattamento farmacologico non produce i risultati sperati o dev'essere interrotto per i troppi effetti collaterali (eccessiva riduzione del patrimonio ematico di globuli bianchi, con sintomi d'allarme quali mal di gola e febbre), il medico può decidere di asportare chirurgicamente buona parte della ghiandola tiroide o trattarla con iodio radioattivo (in entrambi i casi vi è il rischio di ipotiroidismo cronico e recidive). Discorso a parte merita il trattamento dell'esoftalmopatia da Morbo di Basedow, che si avvale di lubrificanti oculari, cortisonici locali o sistemici, radioterapia dell'orbita, fino a diverse tipologie di intervento chirurgico correttivo.