Ultima modifica 20.09.2019

Generalità

Il dosaggio delle metanefrine plasmatiche o urinarie rappresenta un test semplice e affidabile per lo screening di feocromocitoma.

Le metanefrine derivano dal metabolismo delle catecolamine, ormoni prodotti e secreti dalla midollare del surrene allo scopo di preparare l'organismo ad affrontare eventi stressogeni.Metanefrine ipertensione

Cosa sono

  • Le metanefine e la normetanefrina sono metaboliti dell'epinefrina (adrenalina) e della norepinefrina (noradrenalina).
  • Epinefrina e norepinefrina sono catecolamine (ormoni) che aiutano a regolare il flusso e la pressione del sangue nell'organismo, e che giocano un ruolo importante nella risposta allo stress.
  • Le catecolamine sono prodotte dalla midollare (porzione interna) delle ghiandole surrenali e sono secrete nel sangue.
  • Una volta che questi ormoni hanno completato la loro azione, sono metabolizzati a composti inattivi:
    • La norepinefrina è convertita a normetanefrina e acido vanilmandelico (VMA);
    • L'epinefrina è convertita in metanefrina e VMA.
Metanefrine e catecolamine

Metanefrine e feocromocitoma

Il feocromocitoma è un tumore, generalmente benigno, che colpisce le ghiandole surrenali, provocando un'ipersecrezione di catecolamine; di conseguenza, aumentano i livelli plasmatici e urinari di adrenalina e noradrenalina, ma anche dei rispettivi metaboliti, chiamati appunto metanefrine.

Quando possibile, la misura differenziale delle metanefrine (metanefrina e normetanefrina) è consigliata, perché talora il tumore secerne solo un tipo di catecolamina (adrenalina o noradrenalina); perciò, soprattutto in caso di scarsa secrezione, la misura non differenziata potrebbe dare un risultato falsamente negativo. Inoltre, l'eventuale rilievo di un'aumentata secrezione di metanefrina o adrenalina indirizza subito l'indagine di localizzazione verso il surrene, sede esclusiva di sintesi dell'epinefrina (mentre la noradrenalina può essere secreta anche da alcune terminazioni nervose, quindi da feocromocitomi extrasurrenali o paragangliomi).

Perché si Misurano

Per quanto detto, vengono avviati al dosaggio delle metanefrine plasmatiche, tutti i pazienti che soffrono di ipertensione mal controllata, con sintomi persistenti o con accessi improvvisi che testimoniano l'ipersecrezione adrenergica (cefalee, sudorazione intensa, angoscia, ansietà, palpitazioni e sensazione di battito cardiaco più energico).

L'esame si effettua a partire da un piccolo campione ematico prelevato da una vena dell'avambraccio, come avviene per la maggior parte delle analisi ematiche.

Quando è prescritto l'esame?

Il test delle metanefrine plasmatiche misura la concentrazione di metanefrina e normetanefrina nel sangue.
L'esame viene richiesto principalmente quando c'è il sospetto di un feocromocitoma o di un paraganglioma (raro tumore extra-surrenalico). Queste forme neoplastiche possono produrre una grande quantità di catecolamine, con un significativo aumento delle concentrazioni di metanefrine e normetanefrine.
Il medico può prescrivere l'esame delle metanefrine quando il paziente è iperteso e mostra sintomi persistenti o ricorrenti, come:

Talvolta, il test viene richiesto nei casi in cui al paziente sia stato diagnosticato accidentalmente un tumore delle ghiandole surrenali.


Il test delle metanefrine plasmatiche è molto sensibile e il valore predittivo dell'esame è molto buono, ovvero se le concentrazioni nel sangue sono elevate, è probabile che il paziente abbia il feocromocitoma.

Valori normali

Normalmente, sia le catecolamine, che i loro metaboliti sono presenti in piccole quantità nel sangue e nelle urine.
I valori di riferimento per le metanefrine plasmatiche sono:

  • Metanefrine: < 90 pg/ml;
  • Normetanefrine: < 180 pg/ml.

Nota: l'intervallo di riferimento dell'esame può cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Metanefrine Alte - Cause

L'aumento delle metanefrine plasmatiche può indicare la presenza di un feocromocitoma.
Nella maggior parte dei casi, i feocromocitomi possono essere rimossi chirurgicamente, eliminando il problema dell'ipertensione, i sintomi e le complicazioni ad essa associati.

Altre cause di metanefrine alte

Livelli plasmatici di metanefrina lievemente aumentati, possono essere la conseguenza di una cronica attivazione simpatica, come quella che consegue a patologie croniche gravi (come lo scompenso cardiaco).

Anche l'abuso di nicotina, caffeina, alcol e certi tipi di droghe (amfetamine, cocaina o efedrina), così come lo stress o l'ansia in vista dell'esame, possono aumentare i livelli di catecolamine e metanefrine nel sangue.

Per dirimere ogni dubbio, può essere eseguito il test di soppressione con clonidina (300 mg per os), un farmaco capace di inibire il rilascio di catecolamine da parte del sistema simpatico; di conseguenza, il mancato calo dei livelli delle catecolamine e delle metanefrine conferma il tumore (feocromocitoma o paraganglioma).
Prima del dosaggio delle metanefrine, l'uso di antidepressivi e sostanze psicoattive andrebbe sospeso per due settimane secondo quanto prescritto dal medico.

Metanefrine Basse - Cause

Bassi livelli di metanefrine non sono associati, di solito, a problemi di tipo medico e/o a conseguenze patologiche, pertanto non vengono considerati clinicamente rilevanti.

Come si misurano

Per l'esame delle metanefrine plasmatiche occorre prelevare un campione di sangue da una vena del braccio. Potrebbe essere necessario che il paziente si sdrai e rimanga calmo per i 15-30 minuti precedenti e durante la raccolta del campione. In altre circostanze, è sufficiente che rimanga seduto poco prima del prelievo.

Preparazione

La preparazione all'esame è molto importante per l'accuratezza del risultato. In particolare, occorre essere a digiuno da 8-10 ore prima di sottoporsi al prelievo di sangue, prestando attenzione a evitare soprattutto:

Per quanto riguarda i farmaci, sarebbe necessaria la sospensione di:

  • Epinefrina o analoghi dell'epinefrina nella settimana (almeno) precedente al test;
  • Acetaminofene nelle 48 ore che precedono il prelievo.

In ogni caso, è sempre opportuno chiedere al proprio medico quali medicine possono interferire con il risultato dell'esame.

Interpretazione dei Risultati

  • Se le concentrazioni nel sangue di metanefrine e normetanefrina sono normali, è improbabile che il paziente abbia il feocromocitoma.
  • Se il valore di metanefrine è moderatamente alto, il medico può rivalutare le terapie, la dieta e il livello di stress per capire se vi siano degli interferenti. Successivamente, il test può essere ripetuto, magari insieme alle catecolamine sulle urine delle 24 ore e/o alle metanefrine urinarie, per verificare se il risultato è ancora elevato. In quest'ultimo caso viene prescritta un'ecografia, altrimenti è improbabile che la persona sia affetta.
  • Se la concentrazione è alta in un paziente che ha avuto un feocromocitoma o un paraganglioma, può essere a causa di una recidiva.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici