Mal di Schiena: Quali sono le Cause e Quanto è Comune?

Mal di Schiena: Quali sono le Cause e Quanto è Comune?
Ultima modifica 14.10.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Cause
  3. Fattori di Rischio
  4. Epidemiologia
  5. Altri articoli sul 'Mal di Schiena'

Introduzione

Mal di Schiena: un disturbo molto comune

Mal di Schiena: Eziologia ed Epidemiologia Shutterstock

Il mal di schiena è un disturbo di salute molto comune, che colpisce uomini e donne di qualsiasi età e ceto sociale.

Le statistiche in merito alla sua diffusione sono abbastanza chiare: lo sperimentano almeno una volta nella vita all'incirca 9 persone su 10.

Il dolore alla schiena può risultare estremamente fastidioso e debilitante per chi ne soffre; non a caso, è uno dei principali motivi di consulto medico e di assenza dal lavoro per infortunio.

In genere, la porzione di schiena dolente è il tratto lombare, ossia la parte che precede il sedere (è la cosiddetta lombalgia); tuttavia, occorre precisare che il dolore può riguardare qualsiasi segmento della schiena, quindi anche il tratto cervicale (o collo), quello toracico e quello coccigeo.

Il mal di schiena può essere acuto oppure cronico-ricorrente (molto spesso quest'ultimo corrisponde al cosiddetto mal di schiena aspecifico).

Alcuni pazienti lo descrivono come un dolore sordo; altri come una sensazione bruciante; altri ancora una manifestazione lancinante alternata a fasi di apparente remissione.

Questo articolo si occuperà di trattare le cause del mal di schiena e l'entità epidemiologica del problema.

Per approfondire: Mal di Schiena: da Cosa dipende e Come Alleviarlo

Cause

Perché viene Mal di Schiena?

È luogo comune pensare che il mal di schiena sia dovuto a una grave condizione di salute, quale per esempio un'ernia del disco o una protrusione discale.

In realtà, nel 90-95% dei casi circa il mal di schiena non rappresenta nulla di particolarmente allarmante.

In sostanza, quindi, è quasi sempre un dolore di lieve rilevanza clinica.

Ma, allora, cosa scatena il mal di schiena nella maggior parte delle persone?

Nel rispondere a questa domanda, gli esperti chiamano in causa il concetto di tolleranza al carico: quando i tessuti della schiena (muscoli, articolazioni, legamenti, dischi ecc.) subiscono stress e stimoli maggiori rispetto alla loro capacità di tolleranza al carico, entrano in uno stato di sofferenza e, conseguentemente, compare dolore.

Ciò spiega per quale motivo, per esempio, compiere attività insolite, che sovraccaricano la schiena, sfoci in dolore lombare; lo stesso dicasi quanso si dorme male, in posizioni scomode oppure quando si assume la stessa postura per tempi prolungati (es: molto ore in piedi).

Infine, è doveroso tutti quei fattori che alimentano il dolore e che, tanto volte, sono motivo della sua cronicità: 

Come si può notare, nella maggior parte dei casi, il mal di schiena è dovuto a condizioni facilmente correggibili.

Quando il Mal di Schiena deve preoccupare?

Molto più di rado, il mal di schiena è dovuto a patologie serie, che meritano le attenzioni di un professionista del settore medico-sanitario.

Le più importanti tra queste patologie sono, senza dubbio, l'ernia del disco e le discopatie in generale, tutte condizioni in cui si assiste a un'alterazione più o meno grave del disco intervertebrale che può associarsi alla compressione e irritazione delle radici nervose dei nervi spinali o del midollo spinale.
All'interno di questo quadro clinico, rientrano anche la sciatica (sciatalgia), la lombosciatalgia e la cosiddetta sindrome della cauda equina.

Alle discopatie, seguono malattie ancora più serie (ma per fortuna ancora meno frequenti), come fratture, infezioni, tumori (tumori spinali e mieloma multiplo) e cause di natura viscerale.

Infine, va ricordata l'associazione tra mal di schiena e condizioni quali spondilite anchilosante e spondilolistesi.

Mal di Schiena Aspecifico e Mal di Schiena Specifico

Il mal di schiena è classicamente distinto in aspecifico e specifico.

Si parla di mal di schiena aspecifico quando non è possibile imputarlo a una causa precisa (può essere ansia, può essere stress, può essere la privazione del sonno, ecc.).
Il mal di schiena aspecifico rappresenta più del 90% dei casi di dolore alla schiena.

Si parla invece di mal di schiena specifico quando è dovuto a una causa ben precisa, quale un tumore, un'ernia, un'infezione o una frattura.
Il mal di schiena specifico costituisce meno del 10% dei casi di dolore alla schiena.

Mal di Schiena e Postura

Le ultime evidenze in materia suggeriscono che non esiste alcuna correlazione tra il mal di schiena e le alterazioni posturali del rachide o il modo in cui si sta seduti.

Pertanto, iperlordosi lombare, ipolordosi lombare, ipercifosi, dorso piatto ecc. non causano direttamente mal di schiena.

Allo stesso modo, stare seduti "scomposti" non scatena necessariamente un dolore lombare.

Queste conclusioni derivano da studi in cui è emerso che ci sono persone con una buona postura che soffrono comunque di mal di schiena cronico e persone con alterazioni posturali evidenti (es: importante iperlordosi lombare) che stanno bene.

Per quanto riguarda nello specifico l'associazione tra posizioni "scomposte" e dolore alla schiena, l'opinione attuale degli esperti del settore fisioterapia e riabilitazione è che la schiena trae beneficio quando riceve tanti stimoli diversi (come quando si interrompe periodicamente la posizione seduta con una camminata), mentre risente di un unico stimolo prolungato (es: stare seduti a lungo per molte ore davanti al PC senza fare pause).

Alla luce di ciò, quando si sta seduti, non è tanto la postura a incidere sulla salute della nostra schiena, quanto piuttosto il mantenimento prolungato di una determinata posizione (da evitarsi a favore di pause periodiche, in cui ci si alza e si cammina per qualche minuto).

Quanto detto per la posizione seduta vale anche per quella in piedi: stare molto in piedi, come capita a persone di certi ambiti lavorativi (es: imbianchini), può favorire l'insorgenza del mal di schiena.

Mal di Schiena, Atrofia Muscolare e Inattività Fisica

Le evidenze più recenti suggeriscono che una povertà di stimoli motori comporti, a livello di schiena, atrofia muscolare e una spiccata tendenza all'affaticamento da parte dei muscoli profondi (erettori spinali, multifido ecc.).

Da questa scarsa performance muscolare ne consegue una diminuzione della stabilità della colonna, che si traduce in un maggiore stress (non lesione) per le articolazioni, i legamenti e i dischi intervertebrali.

Il quadro sopra descritto interessa molto da vicino le persone sedentarie e coloro che forniscono alla schiena stimoli scarsamente variegati (come quelli che per esigenze lavorative trascorrono molto tempo in posizione seduta o in piedi).

In questi soggetti, l'esercizio terapeutico mirato al rinforzo della muscolatura può rappresentare la chiave per la risoluzione del dolore; è importante ricordare, ovviamente, quanto sia importante, almeno in fase iniziale, la supervisione di un fisioterapista con conoscenze anche delle scienze motorie.

Mal di Schiena: Cosa provoca Dolore?

Ogni tessuto innervato del rachide e più in generale della schiena può essere causa di dolore.

Tra i tessuti in questione figurano:

  • Muscoli
  • Legamenti
  • Radici nervose
  • Articolazioni vertebrali
  • Anello fibroso dei dischi intervertebrali
  • Tessuti della fascia toraco-lombare.

Considerato il gran numero di elementi potenzialmente responsabili, si capisce per quale motivo sia così difficile identificare un preciso responsabile nella genesi del mal di schiena più comune.

Come capire se ho un’Ernia Lombare?

La ricerca più recente ha ampiamente dimostrato che non sempre la presenza di un'ernia discale o di una protrusione, la degenerazione dei dischi o l'artrosi della colonna vertebrale sono causa di dolore.

Inoltre, ha rilevato che circa la metà delle persone con dolore alla schiena, se sottoposte a risonanza magnetica, non presenta alterazioni alla colonna vertebrale (non ha quindi ernie, protrusioni ecc.).

Alla luce di ciò, come si fa a capire se il mal di schiena può essere verosimilmente dovuto a un'ernia del disco?

Premesso che non si vuole favorire l'autodiagnosi e che la prima cosa da fare quando si soffre di un mal di schiena sospetto è quella di sottoporsi a una visita specialistica (magari interpellando più esperti), un dolore alla schiena potrebbe indicare la presenza di un'ernia discale quando:

  • Il male compare nel momento di un importante sforzo con la schiena (correlazione tra gesto e dolore); è il cosiddetto colpo della strega che riguarda, per esempio, chi, in palestra, ha tentato di sollevare un carico più elevato del normale e improvvisamente ha sviluppato dolore acuto alla zona lombare.
  • Il giorno seguente l'evento che ha scatenato dolore, al mattino, la schiena risulta bloccata e il dolore è molto intenso.
  • Il dolore è bilaterale e difficilmente localizzabile.
  • Il dolore si accompagna a sintomi neurologici lungo la natica e/o l'intero arto inferiore (queste manifestazioni sono il risultato della compressione operata dal materiale erniato ai danni delle radici nervose dei nervi spinali).

A conclusione, è doverosa una nota di ottimismo: almeno nell'80% dei casi, le ernie discali guariscono spontaneamente, senza bisogno della chirurgia, nell'arco di circa 3 mesi.

Mal di Schiena, Ernia e Invecchiamento

Una serie di evidenze ha osservato che nel 90% dei soggetti over 60 i test di imaging (risonanza magnetica ecc.) riscontrano protrusioni, ernie, degenerazione discale, artrosi del rachide e/o osteofiti in assenza di sintomi o di storia passata di dolore alla schiena.

In altre parole, moltissime persone hanno alterazioni della colonna vertebrale come ernie, protrusione, degenerazione discale ecc. senza avere mal di schiena.

A quali conclusioni hanno portato queste ricerche e altre molto simili?

Gli esperti ritengono che protrusioni, ernie, degenerazione discale, artrosi della colonna vertebrale e osteofiti siano, nella maggior dei casi, un segno del tempo che passa senza però implicazioni cliniche di rilievo: invecchiando, il corpo umano si usura e, come sviluppa le rughe a livello cutaneo, sviluppa anche alterazioni a livello articolare (artrosi vertebrale) e a carico dei dischi intervertebrali (protrusioni, ernie, degenerazione discale).

Per approfondire: Mal di Schiena: 10 Miti da Sfatare

Fattori di Rischio

Cosa favorisce il Mal di Schiena?

Sono fattori di rischio per il mal di schiena:

  • Sedentarietà
  • Lavori che impongono di stare seduti per molte ore o di stare in piedi molte ore
  • Presenza di alterazioni congenite gravi della colonna vertebrale (scoliosi strutturale severa)
  • Obesità
  • Fumo di sigaretta
  • Ansia, stress o depressione
  • Sollevamento improprio di oggetti molto pesanti
  • Forme di artrite
  • Presenza di tumori

Epidemiologia

  • Patologia più diffusa nei Paesi industrializzati
  • Colpisce dal 60 all'80% degli adulti in un qualche momento della vita (Framer,1988)
  • è la ragione principale di ricorso alle visite presso i medici di base ed è la causa più rilevante di infermità lavorativa (Deyo,1996)
  • è causa più frequente di disabilità sotto i 45 anni (Bigos, 1994)
  • Il 40 e il 60% degli intervistati ha avuto un episodio di dolore nel mese precedente (Nachemson,1996)
  • In Gran Bretagna ogni anno il 4% dei lavoratori deve cambiare occupazione
  • Nel 1993 in Gran Bretagna costo per il S.S.N. È ammontato a 1,4 miliardi di sterline (cioè oltre un miliardo e 700 milioni di euro) (Rosen, 1994).

Quanti soffrono di Mal di Schiena?

Il mal di schiena è un disturbo molto diffuso: secondo le stime, lo sperimenterebbero almeno una volta nella vita circa 9 persone su 10.

In Italia, almeno 6 individui su 10 soffrono di dolore alla schiena ogni settimana.

Chi soffre di Mal di Schiena?

Il mal di schiena colpisce uomini e donne di qualsiasi età e ceto sociale.

Tuttavia, analizzando più approfonditamente i dati epidemiologici, emerge che è più frequente tra le donne (che non tra gli uomini) e che è più diffuso nella popolazione via via più anziana.

Occorre tuttavia precisare che in letteratura scientifica sono presenti diversi dati che smentiscono una correlazione tra lombalgia e vecchiaia (O'Sullivan, 2012): invecchiare non è una causa diretta di mal di schiena; l'invecchiamento si associa a una degenerazione delle strutture anatomiche del rachide (come i dischi intervertebrali), ma il dolore alla schiena aspecifico nell'anziano può migliorare con il tempo allo stesso modo che nel soggetto più soggetto.

Mal di Schiena e Assenza dal Lavoro

Il mal di schiena è uno dei principali motivi di consulto medico e di assenza dal lavoro per infortunio.

Secondo il report del Global Impact of Pain 2017, gli Italiani si assenterebbero dal lavoro per un dolore alla schiena mediamente 3,3 giorni ogni 12 mesi.

Altri dati epidemiologici

  • È causa più frequente di disabilità sotto i 45 anni (Bigos, 1994);
  • In Gran Bretagna, ogni anno il 4% dei lavoratori deve cambiare occupazione a causa del mal di schiena (stime non recenti);
  • Nel 1993, in Gran Bretagna, il costo per il S.S.N è ammontato a 1,4 miliardi di sterline, cioè oltre un miliardo e 700 milioni di euro (Rosen, 1994).

Altri articoli sul 'Mal di Schiena'

  1. Mal di schiena: fattori di rischio
  2. Rachide e vertebre
  3. Dischi intervertebrali
  4. Movimenti della colonna vertebrale
  5. Alterazioni dei dischi intervertebrali
  6. Disturbi della colonna vertebrale
  7. Baricentro corporeo
  8. Leve e colonna vertebrale
  9. Mal di schiena e prevenzione, consigli utili
  10. Consigli per prevenire il mal di schiena

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza