Ultima modifica 18.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Perché si Misura
  4. Valori normali
  5. LDH Alta - Cause
  6. LDH Bassa - Cause
  7. Come si misura
  8. Preparazione
  9. Interpretazione dei Risultati

Generalità

La lattato deidrogenasi (LDH) è un enzima che si trova nella maggior parte delle cellule dell'organismo. Il suo compito principale consiste nel metabolizzare il glucosio per renderlo energia fruibile.


Lattato deidrogenasi

La lattato deidrogenasi si trova in numerosi tessuti, ma è concentrata soprattutto a livello di muscoli scheletrici, fegato, cuore, reni, pancreas e polmoni

Quando le cellule sono danneggiate o distrutte, l'enzima LDH è rilasciato nella frazione liquida del sangue (siero o plasma), oltre ad aumentare la propria concentrazione in altri liquidi biologici (es. liquor) in presenza di alcune patologie. L'LDH rappresenta, quindi, un indicatore generale di danno tissutale e cellulare.

Cos'è

Ruolo biologico e tipi di LDH

La lattato deidrogenasi (LDH o latticodeidrogenasi) è un enzima citoplasmatico con un'ampia distribuzione nei tessuti, dove catalizza l'interconversione del lattato a piruvato.
La lattato deidrogenasi è un tetramero con subunità appartenenti a due diversi tipi che, combinandosi fra loro in modo vario, danno origine a cinque diversi isoenzimi: LDH1 e LDH2 sono elevati nel cuore e negli eritrociti, mentre LDH 4 e LDH 5 sono elevati nel fegato e nel muscolo;

  • LDH1 è prevalente nel miocardio, nei globuli rossi, nel rene e nelle cellule germinali;
  • LDH2 è prevalente nel miocardio e nei globuli rossi, oltre a essere concentrato nei globuli bianchi e nei reni (dov'è presente in concentrazioni inferiori rispetto a LDH1);
  • LDH3 è prevalente nei polmoni e in altri tessuti;
  • LDH4 si trova muscolo scheletrico, nel fegato (dov'è presente in concentrazioni inferiori rispetto a LDH5), nei linfonodi e nei globuli bianchi;
  • LDH5 è caratteristico nel fegato e nel muscolo scheletrico.

Questa specificità tissutale, rende il dosaggio della lattato deidrogenasi di grande interesse clinico per valutare la sede di un ipotetico danno tissutale.


LDH e Infarto

In condizioni normali, la lattato deidrogenasi 1 prevale sulla LDH2, mentre dopo un infarto cardiaco quest'ultima tende a prevalere; rispetto alle transaminasi e alla creatina chinasi, dopo un infarto i valori di lattato deidrogenasi aumentano più tardivamente (24-72 ore) e raggiungono valori massimi entro 3-4 giorni, per poi tornare alla normalità nell'arco di qualche settimana.

Grazie a questa caratteristica il dosaggio della lattato deidrogenasi consente una diagnosi tardiva di infarto miocardico, a volte superato dal paziente senza quasi accorgersene.

Perché si Misura

La determinazione della lattato deidrogenasi è un test non specifico, che può essere usato nella valutazione di varie patologie e condizioni, proprio a causa dell' ubiquità di questo enzima.
Il dosaggio ematico di LDH è indicato nei seguenti casi:

LDH

Inoltre, la lattato deidrogenasi può essere dosata su altri liquidi biologici allo scopo di:

Se la LDH è aumentata, vengono prescritti altri esami (come ALT, AST o ALP) come supporto nella diagnosi e nella determinazione dell'organo coinvolto. Una volta identificato il problema acuto o cronico, il parametro può essere misurato a intervalli regolari per monitorarne il decorso e/o la risoluzione.
Tutte queste informazioni risultano particolarmente utili nella scelta dell'approccio terapeutico più adeguato.

Valori normali

I valori normali di LDH sono compresi tra 80 e 300 mU/ml.


Nota: l'intervallo di riferimento dell'esame può cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

LDH Alta - Cause

Concentrazioni elevate di lattato deidrogenasi indicano che alcuni tipi di tessuto sono danneggiati. Di solito, il valore dell'enzima aumenta quando inizia la distruzione cellulare, raggiungendo la massima concentrazione dopo un certo periodo di tempo, per poi decrescere.
Un aumento di LDH può essere osservato in presenza di:

Nelle persone affette da patologie croniche e progressive, può persistere una concentrazione moderatamente elevata di LDH.

LDH Bassa - Cause

Valori bassi o normali della lattato deidrogenasi non indicano generalmente un problema.

In qualche caso, ridotte concentrazioni possono essere osservate quando la persona ha ingerito grosse quantità di acido ascorbico (vitamina C).

Come si misura

L'esame della lattato deidrogenasi viene eseguito attraverso un semplice prelievo di sangue, effettuato solitamente al mattino.
A volte, è necessaria una procedura specifica per raccogliere un campione di liquido in una particolare zona del corpo (es. liquido cefalorachidiano, pleurico, peritoneale ecc.).

Preparazione

Prima di sottoporsi al prelievo di sangue, è necessario osservare un digiuno di almeno 8-10 ore. Durante tale periodo, è possibile solo assumere una modica quantità di acqua.

Interpretazione dei Risultati

  • L'incremento sierico della LDH può avvenire in tutte le condizioni patologiche caratterizzate dallo sviluppo di un danno cellulare irreversibile (necrosi), con perdita del contenuto citoplasmatico.
  • Quando si riscontra un aumento di lattato deidrogenasi nel liquor, è possibile definire l'origine batterica della meningite, mentre concentrazioni normali o basse indicano la probabile origine virale.
  • Alte concentrazioni di LDH indicano che nel liquido pericardico, peritoneale o pleurico c'è un essudato, mentre basse concentrazioni indicano la presenza di un trasudato.
POSSIBILI CAUSE CONSIDERAZIONI
Nonostante l'ampia presenza nei tessuti, in virtù della localizzazione citoplasmatica, la lattato deidrogenasi è presente nel sangue in concentrazioni molto piccole.
I livelli di LDH totale aumentano sensibilmente in tutte le situazioni in cui si produce un generico danno tissutale. Per ottenere ulteriori indizi clinici sugli organi o tessuti coinvolti è necessario valutare parametri ematici additivi, e/o affidarsi alla valutazione delle singole isoforme (vedi articolo di approfondimento sull'interpretazione dei livelli ematici di LDH).

Per approfondire: Lattato deidrogenasi: interpretazione dei risultati

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici