Ipernatriemia Ipovolemica, Normovolemica, Ipervolemica

Ultima modifica 26.02.2020

Ipernatriemia ipervolemica

Eccesso assoluto di sodio in un sangue molto ricco di acqua: è la forma meno comune di ipernatriemia, tipica conseguenza di un aumentata introduzione iatrogena o alimentare di sodio, o di una sua ritenzione a livello renale.

Possibili cause:

L'eccesso di sangue (ipervolemia) si associa ad ipertensione, che favorisce la fuoriuscita di acqua e sodio dal lume vasale → aumento di acqua e sodio nel compartimento extracellulare con comparsa dei tipici sintomi dell'ipervolemia: edema ed ipertensione.

Ipernatriemia normovolemica od euvolemica

Eccesso relativo di sodio in un volume di sangue normale o lievemente ridotto: è la tipica conseguenza di una mancata assunzione di acqua o di una perdita di acqua senza una variazione del sodio corporeo totale. In simili condizioni si verifica uno spostamento di acqua dal compartimento intracellulare a quello extracellulare, che tende a mantenere la volemia intorno a valori normali o leggermente inferiori alla norma (col passare del tempo tende ad instaurarsi ipernatriemia ipervolemica). La maggior parte delle condizioni di ipernatriemia normovolemica si verifica in Pediatria e in Geriatria, ove l'approvvigionamento dell'acqua dipende spesso dagli altri.

Tra le principali cause di ipernatriemia normovolemica si ricordano:

  • diabete insipido: eccessiva escrezione di acqua a livello renale per inadeguata produzione di vasopressina da parte della neuroipofisi (diabete neurogenico) e/o ridotta sensibilità alla sua azione (diabete nefrogenico); la vasopressina è un ormone che agisce a livello renale stimolando il riassorbimento di acqua ed opponendosi alla diuresi
  • cause iatrogene
  • ipodipsia/adipsia (riduzione od assenza della sete con insufficiente assunzione di acqua)
  • carenza idrica, impossibilità di procurarsi acqua

Le perdite di acqua possono essere extrarenali (cute, tratto respiratorio) ed in tal caso le urine saranno particolarmente concentrate (elevata osmolarità urinaria), oppure renali ed in tal caso le urine saranno diluite (ridotta osmolarità urinaria). In ogni caso, nelle ipernatriemie normovolemiche non si registra la presenza di edemi.


Ipernatriemia ipovolemica

Eccesso relativo di sodio in un volume di sangue ridotto: è la tipica conseguenza di una marcata disidratazione con perdita di fluidi ipotonici (es. vomito, sudore, diarrea), tali per cui la deplezione di acqua supera in percentuali quella del sodio. Di conseguenza si riduce la componente acquosa del sangue ed il sodio ematico si concentra.
Tra le principali cause di ipernatriemia ipovolemica si ricordano:

La riduzione del volume di sangue (ipovolemia) si associa a sintomi come ipotensione ortostatica, ridotto turgore della pelle, mucose secche, vene del collo collassate e tachicardia. DISIDRATAZIONE → IPERTONICITA' DEL FLUIDO EXTRACELLULARE → DISIDRATAZIONE INTRACELLULARE (l'acqua si sposta dagli spazi intracellulari a quelli extracellulari)


La valutazione congiunta della natriuria (concentrazione di sodio nelle urine) può aiutare a stabilire se le perdite sono primariamente renali od extrarenali:


FORME IPERVOLEMICHE

FORME IPOVOLEMICHE

  • natriuria > 20 mmol/L: aumento delle perdite renali di liquidi ipotonici, accompagnata a poliuria
  • natriuria oliguria o anuria

FORME EUVOLEMICHE

  • natriuria peso specifico ridotti → Perdite Renali, Diabete insipido
  • natriuria > 20 mmol/L: ipodipsia, accompagnata ad oliguria o anuria con osmolarità e peso specifico delle urine elevati → Perdite Extrarenali

Gestione del paziente ipernatriemico

 



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