Ultima modifica 24.03.2020

Generalità

L'idiosincrasia è una condizione di ipersensibilità, o di abnorme reattività, nei confronti di diverse sostanze (alimenti, farmaci, inquinanti ambientali ecc.) verso cui l'organismo si mostra intollerante. Questo stato non è indotto, né accompagnato da fenomeni immunologici, come accade, ad esempio, nel caso dell'allergia.
IdiosincrasiaL'idiosincrasia riconosce una predisposizione genetica e può derivare da alterazioni proprie del paziente (costituzionali). Alcune di queste reazioni sono dovute a un fenomeno di suscettibilità ad un antigene a cui si era già stati esposti in precedenza, da ricondurre a un'intolleranza o a una risposta normale, ma abnorme. Altre volte, l'idiosincrasia è correlata a un'anomalia enzimatica, che disturba il metabolismo della sostanza in questione. In un certo numero di casi, poi, l'ipersensibilità è congenita, primaria e non riconducibile ad alcun meccanismo noto.
Indipendentemente dalla causa, le reazioni idiosincratiche si manifestano con quadri clinici di vario tipo (orticaria, rinite, nausea, diarrea, difficoltà respiratoria ecc.), che, talvolta, si rivelano letali.
La terapia più utilizzata per la gestione dei questa reazione patologica si basa sulla somministrazione di farmaci antagonisti specifici.

Cos'è?

L'idiosincrasia è una particolare predisposizione dell'organismo a reagire in maniera anomala, eccessiva e/o violenta, quando entra in contatto con un farmaco o certe sostanze, anche se innocue. Per intenderci, le reazioni idiosincratiche sono diverse da quelle dovute a un sovradosaggio o agli effetti collaterali dei farmaci, che si manifestano con una certa regolarità.


Idiosincrasia e reazione allergica: quali differenze?

Pur essendo questa reazione tipicamente negativa, l'idiosincrasia non è da confondersi con un fenomeno allergico.
La sostanziale differenza tra le due manifestazioni è che l'allergia è una reazione del sistema immunitario a qualcosa che in certi soggetti viene riconosciuta come estranea, perciò viene attaccata.
L'idiosincrasia non è imputabile, invece, al sistema immunitario, ma può dipendere da vari meccanismi patogenetici (come alterazioni congenite del patrimonio enzimatico, modifiche dell'equilibrio farmacocinetico e farmacodinamico ecc.).

Cause

L'idiosincrasia una reattività patologica specifica dell'organismo a determinate sostanze che, in soggetti normali, risultano praticamente innocue. Il fenomeno può derivare da fattori genetici o da alterazioni costituzionali, quindi proprie del paziente.
Tra i meccanismi più frequentemente implicati nelle reazioni idiosincratiche rientrano:

  • Eccessiva sensibilità alle sostanze immodificate e/o ai loro metaboliti (come nel caso, ad esempio, di un farmaco);
  • Mancanza/presenza nell'organismo del soggetto di particolari enzimi - come G6PD o glutatione - che ostacolano l'assimilazione della sostanza o reagiscono al contatto con la stessa.

Farmacoidiosincrasia

La farmacoidiosincrasia è un'anormale reattività dell'organismo a farmaci solidi, liquidi o gassosi, normalmente ben tollerati dalla grande maggioranza degli individui. A differenza delle reazioni allergiche, le manifestazioni idiosincrasiche variano in base al farmaco assunto, possono insorgere fin dalla prima somministrazione e sono dosi dipendenti.

Fattori di rischio

L'idiosincrasia si riscontra con una maggiore incidenza nelle donne, rispetto agli uomini.

Sintomi

L'idiosincrasia si manifesta con una reattività abnorme ed esagerata, per cui al semplice contatto con certe sostanze o alla somministrazione di farmaci a dosi terapeutiche, i soggetti predisposti manifestano sintomi tossici o crisi caratterizzate da:

Trattamento e prevenzione

Innanzitutto, per controllare le reazioni idiosincratiche, occorre conoscere la sostanza a cui si risulta vulnerabili e le potenziali reazioni ad essa associate, per intervenire tempestivamente dal punto di vista terapeutico. Pertanto, occorre eliminare i fattori scatenanti ed evitare un nuovo contatto.

Nel caso sia necessario sospendere l'assunzione di un farmaco, va considerato il passaggio ad una classe farmacologica differente.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici