Fasi Psicologiche della Gravidanza

Ultima modifica 01.09.2017

A cura dela Dott.ssa Sibilla Segatto, Psicologa e Mediatrice familiare, www.studio-psicologo.it

Generalità

A livello fisiologico i nove mesi di gestazione sono un tempo preparatorio sia perché l'embrione e il feto possano maturare e crescere fino a diventare un individuo pronto ad affrontare la vita al di fuori dell'utero materno, sia perché il corpo della madre possa gradualmente prepararsi ad accogliere un corpicino che cresce e modificarsi per aiutarne la nascita.
Psicologia della gravidanzaAccanto a questo insieme di fitti cambiamenti fisiologici, non sono mai da dimenticare gli altrettanto intensi mutamenti psicologici che la madre attraversa durante la gravidanza, che sono da considerarsi propedeutici a renderla, anche dal punto di vista psicologico, una madre pronta a prendersi amorevolmente cura del suo bambino. Si immagini per assurdo che la gravidanza si svolga nell'arco di una settimana. In tal caso la nostra specie avrebbe avuto veramente poche probabilità di arrivare fino ai giorni nostri. In un tempo così breve non sarebbe infatti possibile sviluppare il senso di attaccamento così profondo che legano una madre e un bambino nei nove mesi di gestazione e che consentono al bambino di poter contare su un accudimento che lo accompagnerà costantemente soprattutto nei primi anni di vita. Anche in natura, più è lunga la gestazione nelle specie animali, più i cuccioli necessitano di lunghe cure materne anche dopo la nascita, prima di diventare individui autonomi. Ecco perché il tempo psicologico della gestazione è un fattore chiave su cui ogni donna in gravidanza dovrebbe soffermarsi a riflettere.
Durante questi lunghi mesi la donna incinta vede alternarsi fasi psicologiche molto diverse tra loro.

Primo trimestre

Il primo trimestre è un momento di shock e di improvvisa necessità di assestamento sotto nuovi equilibri. Da un lato i veloci mutamenti ormonali e fisiologici che da subito interessano il corpo femminile (anche se spesso non ancora visibili) possono creare alla donna alcune difficoltà come stanchezza, nausea, cambiamenti di umore, dall'altro la delicatezza di questa prima fase della gravidanza non consente pienamente alla donna di gioire dell'evento che le sta capitando. È relativamente frequente in questo periodo assistere ad interruzioni spontanee e precoci della gravidanza. L'ansia che si possa verificare questa eventualità, accompagnata alla mancanza di segnali dal corpo che possano far sentire la vitalità del bambino, sono elementi che accomunano la maggior parte delle donne in questa fase.
Vi sono poi le preoccupazioni circa lo stato di salute del proprio bambino. Stati d'animo molto comuni sono la preoccupazione che il bambino cresca nel modo adeguato, che non abbia malattie genetiche, malformazioni o altre patologie. Da questo punto di vista, farsi costantemente seguire dal personale medico o ostetrico è un modo per trovare risposte a dubbi e paure che sono del tutto legittimi e comprensibili. È molto importante durante la gravidanza farsi accompagnare lungo tutto il percorso da persone, sia dal punto di vista professionale che umano, in grado di accogliere senza giudizio le preoccupazioni e gli stati d'animo della madre.

Secondo trimestre

Il secondo trimestre appare come un periodo nettamente diverso. Da un lato è possibile rasserenarsi maggiormente circa l'eventualità di un aborto spontaneo (evento molto meno frequente in questa fase) e dunque "concedersi di mentalizzare" veramente l'idea che si sta per diventare genitori. Dall'altro lato, anche lo stato fisico della madre ritrova rinnovato benessere ed energia, che rendono questi mesi della gravidanza come forse i migliori sia dal punto di vista fisico, che psicologico.
Anche dal punto di vista della sessualità, il rapporto di coppia potrebbe trovare un giovamento. Nelle prime fasi il timore di poter nuocere all'embrione in una fase altamente delicata condiziona molte coppie dall'avere una vita sessuale soddisfacente. Il secondo trimestre sembrerebbe essere il momento più adeguato anche per ritrovare una maggiore intimità, grazie al fatto che ancora il corpo della donna consente una certa agilità nei movimenti.
In questo periodo si assiste poi ad uno straordinario mutamento nella psicologia materna. La percezione dei movimenti fetali dentro il proprio corpo rendono finalmente "vivo e reale" il bambino. Questa costante comunicazione intrauterina tra la madre e il bambino, fatta di scambi e di percezioni, è una pietra miliare del rapporto psicologico tra i due e lo diventa anche tra il bambino e il padre, nel momento in cui i movimenti iniziano ad essere percepibili anche dall'esterno. Da questi primi sussulti e colpetti si gettano le basi per la formazione di quell'inscindibile legame affettivo che unisce un figlio ai propri genitori.

Ultime fasi della gravidanza

L'ultima fase della gravidanza vede ancora momenti altalenanti. Il tempo del parto si avvicina e così anche l'idea di poter conoscere veramente il proprio figlio. Durante la gravidanza la mente dei genitori ha costruito dentro di sé un "bambino immaginario", frutto delle fantasie maturate nel corso dei mesi. Con la nascita del bambino, i genitori incontreranno invece il loro "bambino reale", che nella maggior parte dei casi sarà diverso da quello che avevano immaginato o sperato. Questa fase può creare alcuni sconvolgimenti, che necessitano di un tempo di elaborazione psicologica tanto superiore, quanto maggiore sarà lo scostamento rispetto a quello che ci si era aspettati (si pensi alla speranza di avere un figlio sano e veder nascere un bambino con alcune difficoltà o patologie).
L'ultima parte della gravidanza si confronta poi con il tema del parto. Il corpo della donna diventa sempre più "ingombrante", la fatica fisica si fa sentire e nella mente della donna diventa sempre più presente il pensiero al travaglio e al parto. Mentre molte donne vivono questa attesa con naturalezza e come parte fisiologicamente integrante del processo, altre donne soffrono di una vera e propria ansia all'idea di provare dolore, perdere il controllo del proprio corpo, essere ospedalizzate o provano paura all'idea che il proprio corpo possa essere trasformato o lacerato in modo irreversibile. Anche in questo caso i corsi di preparazione al parto sono fondamentali sia per dare nozioni pratiche utili a sedare il senso di angoscia o preoccupazione, sia per avvicinarsi psicologicamente per tempo a questo evento.
In tutte queste alterne fasi psicologiche della gravidanza, è da sottolineare l'indispensabile ruolo che il partner della donna svolge durante l'intero percorso. Poter costantemente contare su un compagno sensibile, empatico ed accogliente è uno degli aspetti chiave che fa sentire la donna "forte" nell'attraversare le fragili e oscillanti "altalene" psicologiche della gravidanza.