Farmaci per il Trattamento della Febbre nel Bambino

Farmaci per il Trattamento della Febbre nel Bambino
Ultima modifica 11.11.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Paracetamolo per la Febbre nel Bambino
  3. Ibuprofene per la Febbre nel Bambino
  4. Paracetamolo e Ibuprofene in Regime Alternato

Introduzione

Così come accade per i pazienti adulti, anche per i pazienti in età pediatrica il trattamento della febbre prevede - quando necessario - il ricorso a farmaci ad azione antipiretica.

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Trattandosi di una categoria di pazienti piuttosto delicata, tuttavia, non è possibile utilizzare i medesimi farmaci impiegati negli adulti.

Nel trattamento della febbre nel bambino, infatti, i soli farmaci antipiretici raccomandati sono il paracetamolo e l'ibuprofene.

Di seguito elencheremo quindi le principali caratteristiche di questi principi attivi che, secondo le raccomandazioni più recenti, dovrebbero essere somministrati solo quando la febbre è causa di disagio e malessere nel bambino e non essere utilizzati in maniera indiscriminata.

Naturalmente, i farmaci per la febbre nel bambino vanno usati solo dopo aver consultato il pediatra e solo dopo che questa figura sanitaria li ha espressamente prescritti. Pertanto, sottolineiamo l'importanza di rivolgersi SEMPRE al medico pediatra che ha in cura il bambino e di evitare le cure "fai da te".

Paracetamolo per la Febbre nel Bambino

Il paracetamolo viene considerato come l'antipiretico per eccellenza, largamente usato sia in adulti che bambini. Si tratta di un principio attivo presente all'interno di numerosissimi medicinali adatti a diverse vie di somministrazione (orale, rettale, parenterale). Nei bambini, solitamente, si preferisce impiegare:

  • Le formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione per via orale come gocce (neonati e bambini molto piccoli), sciroppi, bustine e compresse orosolubili (queste ultime due forme farmaceutiche vengono generalmente impiegate in bambini più grandi).
  • Le formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione per via rettale quali sono le supposte. Queste vengono utilizzate quando la somministrazione orale non è possibile o non è raccomandata.

I medicinali contenenti paracetamolo disponibili in commercio contengono differenti concentrazioni di principio attivo, variabili a seconda della via di somministrazione e della categoria di pazienti cui il prodotto è destinato (ad esempio, neonati, bambini in età scolare, ecc.).

Naturalmente, sarà il medico che ha in cura il bambino a valutare quale medicinale a base di paracetamolo prescrivere e in quale posologia dovrà essere somministrato. A quest'ultimo proposito, inoltre, si raccomanda l'attenta lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si dovrà impiegare.

Oltre all'azione antipiretica, il paracetamolo è in grado di esercitare anche una certa azione antidolorifica che può essere sfruttata nel trattamento del dolore nei bambini, anche in questo caso, previo consiglio del pediatra.

Ibuprofene per la Febbre nel Bambino

L'ibuprofene è un principio attivo appartenente al gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei - anche noti come FANS - dotato di attività antinfiammatoria, antidolorifica e anche antipiretica.

Per il trattamento della febbre nel bambino, solitamente, si utilizzano forme farmaceutiche adatte alla somministrazione per via orale, in particolar modo, gli sciroppi. Anche in questo caso, sono disponibili medicinali contenenti differenti concentrazioni di principio attivo adatte a bambini in diverse fasce di età.

Naturalmente, anche per quanto riguarda l'ibuprofene, sarà il medico pediatra a stabilire se prescriverlo, quale medicinale utilizzare e la posologia dello stesso.

Paracetamolo e Ibuprofene in Regime Alternato

La somministrazione di paracetamolo e ibuprofene in regime alternato per il trattamento della febbre del bambino è una pratica NON raccomandata dalle società italiane di pediatri. Difatti, la somministrazione alternata di questi principi attivi potrebbe favorire la sommazione degli effetti collaterali - in particolare, renali, epatici e gastrointestinali - da essi causati. Inoltre, dagli studi disponibili in letteratura sembrerebbe proprio che un'alternanza nella somministrazione di paracetamolo e ibuprofene non sia in grado di ridurre la febbre in modo migliore rispetto alla somministrazione di uno o dell'altro principio attivo singolarmente. Pertanto, poiché l'uso alternato dei due principi ad azione antipiretica non è sufficientemente efficace tale da giustificare i rischi legati al potenziale aumento della loro tossicità, questa pratica deve essere EVITATA nel modo più assoluto. Chiaramente, anche l'associazione (quindi, l'utilizzo insieme) di paracetamolo e ibuprofene per trattare la febbre nei bambini deve essere EVITATA.

Si precisa, tuttavia, che in alcuni casi particolari il medico pediatra potrebbe ritenere necessario il ricorso all'uso combinato dei suddetti principi attivi, non per il trattamento della febbre, ma per il trattamento del dolore di grado da lieve a moderato non controllato adeguatamente con l'uso dei singoli farmaci. In qualsiasi caso, un simile utilizzo - che deve avvenire sotto il controllo del medico - dovrebbe prevedere una certa flessibilità nella somministrazione del secondo farmaco (in genere, si tratta dell'ibuprofene), poiché la somministrazione a dosi fisse potrebbe determinare un incremento della tossicità.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista